Report: Coronavirus disease (COVID-19) (Italian language)

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Report

Effetti della quarantena sullo stile di vita

A cura di Prof. Cosme Buzzachera Dott. Luca Correale Dott.ssa Cinzia Ferraris Dott.ssa Giulia Liberali Dott.ssa Andrea Bernardes Dott.ssa Natascia Brondino

Attività fisica, abitudini alimentari e ricadute psicologiche nella popolazione universitaria pavese 25 Maggio 2020

Responsabili Prof.ssa Cristina Montomoli Prof.ssa Anna Tagliabue Department of Public Health, Experimental & Forensic Medicine

Copyright © Università di Pavia. All rights reserved.


Indice

Introduzione

3

Attività Fisica

5

Alimentazione

7

Stress psicologico

9

Conclusioni

11

Appendice

12

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Introduzione

COVID-19 outbreak in Lombardia L'11 marzo 2020 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato "epidemia globale" il diffondersi della malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) [1]. Rapidamente, il virus ha iniziato a diffondersi in Asia, Europa, Nord America e Medio Oriente. Nuovi casi e focolai di COVID-19 sono stati riportati anche in Africa e Sud America. Secondo i dati del Center for Systems Science and

Engineering della Johns Hopkins Whiting School of Engineering, il 21 maggio 2020, il numero di casi è arrivato a 5 milioni in tutto il mondo, ed il numero di morti è salito ad oltre 328.000 persone. Attualmente gli Stati Uniti presentano il numero più alto di casi a livello mondiale (1.551.853), con oltre 93.439 vittime. Diversamente, l'Italia è al quinto posto come numero di casi (228.006), ma al terzo come tasso di mortalità (32.486) [2]. Le ragioni alla base di un elevato tasso di mortalità da COVID-19 non sono ancora state del tutto comprese [3].

Le informazioni riportate possono aiutare le autorità pubbliche locali e nazionali ad operare con maggiore consapevolezza in relazione alle misure di contenimento da COVID-19

COVID-19 outbreak e misure contenitive Esistono ancora molte preoccupazioni riguardo alla effettiva capacità del sistema sanitario nazionale di rispondere efficacemente alle esigenze dei pazienti positivi a COVID-19 che richiedono cure intensive [4]. Il 17 aprile 2020, la percentuale dei pazienti positivi (106.962) ricoverati in terapia intensiva era circa del 3% (2.812) [2]. Per evitare il collasso del sistema sanitario, le autorità italiane hanno istituito diverse misure di contenimento, con lo scopo di ridurre la diffusione del virus e guadagnare tempo per la preparazione di strutture ospedaliere dedicate e la fornitura di risorse aggiuntive. Tra queste vi sono state la promozione di norme igieniche (come il corretto lavaggio delle mani) ed il distanziamento fisico (quarantena).


Introduzione

COVID-19 outbreak e misure contenitive Per evitare il collasso del sistema sanitario italiano, le misure contenitive iniziali sono diventate gradualmente sempre più restrittive. Il 23 febbraio 2020 il governo della Lombardia ha adottato misure di quarantena obbligatoria nel primo cluster di città con alto numero di casi positivi, nel tentativo di rallentare la trasmissione del virus al di fuori delle stesse. Altri cluster emersero rapidamente e l'8 marzo 2020 l'intera Regione fu messa in quarantena con rigorose misure di auto-isolamento. Due giorni dopo, il 10 marzo 2020, il governo italiano dichiarava la quarantena per l'intero Paese e istituiva diversi livelli di auto-isolamento tra le Regioni. La combinazione di misure contenitive ed il rallentamento nella diffusione del virus permetteva di trattare quanti più pazienti necessitavano delle cure

Se le misure contenitive sono inevitabili, è bene fornire ai cittadini informazioni utili per renderle quanto più possibile tollerabili e compatibili con la salute pubblica

intensive e contemporaneamente di proteggere le fasce di popolazione più vulnerabili.

COVID-19, quarantena e stili di vita non salutari Le misure di contenimento, tra cui l'auto-isolamento ed il distanziamento fisico, sono state ancora più stringenti in alcune Regioni del Nord. Il 22 marzo 2020, il governo della Lombardia e le autorità sanitarie locali hanno imposto ulteriori restrizioni ai movimenti pubblici e vietato le attività e l'esercizio all'aperto. Ai residenti della Lombardia è stato permesso di allenarsi all'aria aperta e di uscire dalla propria abitazione per portare a spasso il cane senza allontanarsi oltre i 200 metri da casa. Queste restrizioni, indispensabili per contenere la diffusione della malattia da COVID-19 [5], potrebbero, in alcune circostanze, aver limitato l'adozione o il mantenimento di comportamenti salutari.


Attività Fisica

"La quarantena ha interrotto la mia pratica regolare di esercizio fisico". Realtà o leggenda?

Le restrizioni alla pratica sportiva e alle attività all'aperto possono aver inevitabilmente ridotto la quantità di attività fisica quotidiana, interrotto le abitudini di esercizio fisico e in ultimo, aumentato la quantità di tempo trascorso seduti. Durante la quarantena sono state proposte attività "home-based" consultabili online, allo scopo di mantenere uno stile di vita attivo, tuttavia, gli inconvenienti insiti in queste attività, come un ambiente potenzialmente inadatto, la mancanza di una supervisione esperta, la scarsa motivazione e aderenza ad attività al chiuso da soli, potrebbero aver limitato fortemente la loro applicabilità [6].


Attività Fisica

Risultati Questo studio è nato allo scopo di esaminare gli effetti delle misure di quarantena sull'attività fisica della popolazione universitaria (studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo). Gli intervistati (n = 1123) hanno compilato un questionario online indicando il loro livello di attività fisica e le loro abitudini sedentarie prima e durante la quarantena.

Livello settimanale di attività fisica (giorni/settimana) 40

30

20 10

10

I risultati dello studio mostrano una riduzione di attività fisica settimanale durante la quarantena ed in parallelo un aumento dei comportamenti sedentari.

0 1o2

Nessuno

3 Nessuno

Prima

4o5

6o7

Durante

Tempo in attività sedentarie (ore/giorno)

Aumentato

72.0%

Uguale

23.0%

Diminuito

5.0%


Alimentazione

La pandemia da COVID-19 ha distolto la nostra attenzione dai comportamenti alimentari?

La quarantena e le restrizioni potrebbero aver influito anche sugli abituali comportamenti alimentari. La chiusura dei locali preposti alla ristorazione, la mai interrotta disponibilitĂ di alimenti freschi e la costrizione a casa, potrebbe aver portato ad una diminuzione nel consumo di cibi pronti e fast food, tendenzialmente ricchi di grassi, zucchero e sale [7]. I cambiamenti nelle abitudini alimentari potrebbero avere effetti benefici sulla salute fisica e mentale, oltre che aiutare il sistema immunitario, indispensabile per rispondere ad un eventuale attacco virale [8].


Alimentazione

Risultati Un ulteriore scopo dello studio è stato quello di indagare sulle abitudini alimentari della popolazione universitaria. Gli intervistati (n = 1123) hanno risposto a domande online circa i loro comportamenti alimentari prima e durante la quarantena.

Consumo giornaliero di frutta e verdura

La frequenza dei pasti durante la quarantena è rimasta pressochè invariata ed il consumo di frutta e verdura è aumentato. Al contrario, il consumo di cibi pronti e fast-food è sensibilmente diminuito. Tuttavia, il 23% dei partecipanti ha segnalato un aumento dell'introito calorico.

Aumentato

68.0%

Invariato

7.0%

Ridotto

25.0%

Consumo giornaliero di cibi pronti e fast-food

Aumentato

2.0%

Invariato

55.0%

Ridotto

43.0%


Stress psicologico

In che modo la nostra salute mentale sta pagando il costo di una epidemia da COVID-19? Il danno psicologico della quarantena. L'epidemia da COVID-19 potrebbe essere già stressante di per sè, ma ora sta avanzando anche un'altra pandemia: si tratta dei disturbi della salute mentale [9]. L'impatto psicologico della quarantena e dell'isolamento fisico potrebbe essere ampio, consistente e duraturo. Privare le persone della propria libertà per il bene pubblico può essere un'esperienza spiacevole e deve essere controllata attentamente [10].


Stress psicologico

Risultati Ulteriore scopo dello studio è stato quello di indagare sulla risposta psicologica della popolazione universitaria. Gli intervistati (n = 1123) hanno risposto a domande su indicatori e sintomi di stress psicologico durante la quarantena.

Presenza di stress e disagio psicologico (%)

Si

I risultati mostrano una piccola ma rilevante presenza di disagio psicologico nella popolazione universitaria. I sintomi di ansia e depressione sembrano essere piĂš frequenti nel genere femminile e tra gli studenti.

10.5%

NO

89.5%

Stress psicologico, genere e ruolo in UniversitĂ

L

0

2

4

0

Uomini

6

8

10

Donne

L

0

2

4

0

Docenti e Personale tecnico Studenti

6

8

10


Conclusioni

Il distanziamento fisico e l'isolamento hanno influenzato i comportamenti e lo stile di vita della popolazione universitaria pavese

In base ai risultati osservati, possiamo trarre alcune conclusioni circa le misure di contenimento introdotte e i conseguenti cambiamenti indotti nello stile di vita della popolazione universitaria. I risultati di questo studio mostrano che tali misure hanno influito sull'abituale stile di vita. Gli stress psicologici conseguenti, i cambiamenti nel livello di attività fisica e nelle abitudini alimentari possono avere implicazioni sullo stato di salute fisico e psicologico, nonchè avere ripercussioni future sul benessere dei cittadini. A fronte di misure contenitive inevitabili è bene fornire ai cittadini informazioni utili per rendere il distanziamento fisico e l'isolamento quanto più possibile tollerabili e compatibili con la salute pubblica.

"Alma Ticinensis Universitas"


Appendice

1 WHO. Statement on the second meeting the International Health Regulations (2005) Emergency Committee regarding the outbreak of novel coronavirus (2019-nCOV).

2 Johns Hopkins University. Coronavirus 2019-nCOV Global Cases by Johns Hopkins CSSE.

3 Onder G., et al. Case-fatality rate and characteristics of patients dying in relation to COVID-19 in Italy. JAMA. 2020. (in press)

4 Grasselli G., et al. Critical care utilization for the COVID-19 outbreak in Lombardy, Italy: Early experience and forecast during an emergency response. JAMA. 2020 . (in press)

5 Bedford J., et al. COVID-19: towards controlling of a pandemic. Lancet. 2020; 395: 1015-1018.

6 Chen P., et al. COVID-19: The need to maintain regular physical activity while taking precautions. J Sport Health Sci. 2020; 9: 103-104.

7 WHO. Food and nutrition tips during self-quarantine: What to choose and how to eat healthily. 2020.

8 Butler MJ, et al. The impact of nutrition on COVID-19 susceptibility and long-term consequences. Brain Behav Immun. 2020. (in press)

9 Brooks SK, et al. The psychological impact of quarantine and how to reduce it: Rapid review of the evidence. Lancet. 2020; 395: 912-920.

10 Barbisch BD, et al. Is there a case for quarantine? Perspectives from SARS to Ebola. Disaster Med Public Health Prep. 2015, 9: 547-553.


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