Mauro Valla – Vincenzo Ranieri
Amorevolmente Immagini del passato attraverso le cartoline d’epoca e Poesie che fotografano l’animo umano
Tipografia Copy&Press PARMA
a Cinzia
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PRESENTAZIONE Tempo fà, nel lontano 1970, scrissi alcune poesie. Queste furono lette dal Sig. Alberto Bevilacqua, qui di seguito la sua lettera di commento. Caro Valla, ho letto le sue poesie e alcune, in particolare, mi sono piaciute. O meglio mi sono piaciute parti di esse: per es. la prima parte di Io (fino a capire), versi da isolarsi come "Penso a te - dolce poesia di una vita vissuta....", il finale di Speranza, gli ultimi tre versi di Dolce Luna, o versi da isolarsi solitari come "Capire di essere in una stanza bianca", ecc... Ma ci sono anche versi da radiare, assolutamente, come: ululati di vita vissuta", "Strade deformate dalla società", ecc... Che cosa se ne deduce? 1) Che lei è poeta quando: a) tratta di un mistero che più profondamente rintocca in lei -il senso cosmico, primo fra tutti, il guardare in alto, con una sorta di mistica istintiva. b) non immerge quel rintocco in una voglia di spiegare, banalizzare con argomenti sociologiche occasionali (rotocalcistiche, quella poesia a jimi Hendrix non aveva bisogno di essere dedicata a Jimmy Hendrix, ma lasciata nel suo mistero, ripeto, rivolta a una figura indefinita). c) non cerca, un po' banalmente, un'interlocutrice donna, secondo vecchi schemi, per effonderle il suo stato d'animo. Ma non capisce che sempre e in ogni modo il suo interlocutore è lei stesso, il suo alter ego, così forte, che deve essere lasciato smarginato, circonfuso, non precisato ne con figure femminili che la portano a banalizzarsi, ne con considerazioni parafilosofiche che non si basano su un fondo sufficientemente reso colto attraverso la coscienza? 2) Lei può essere davvero poeta a condizione di esercitare la contenutezza. Stringa, invece di espandere ed esplicitare ad ogni costo. Si accontenti di poesie di pochi versi, non dialogate (volte verso l'esterno), ma lasciate, allo stato puro, nel loro groviglio sensitivo illuminante.... 3) Ripeto: il suo tema non è la donna, non sono le sue note biografiche da giovane moderno, (nel senso di ciò che vivono banalmente i giovani, ecc...) bensi un senso di dolore personale, della solitudine personale, un senso di croce da portare che, ovunque s'affacci da tono e rigore alla poesia: lo confronti nel cielo, nella terra, negli insetti, ecc....Questo, si, sono i suoi compagni di poesia ; le sue vere provocazioni. 4) Ricordi sempre: non faccia poesia verso l'esterno (il suo pericolo è la banalità poetica), ma la trattenga dentro, magari approfondendo le sue nozioni (e studi) della patologia psicologica. Allora è poeta. In una lettera non si può dir di più. E me ne scuso. Ma spero, almeno un poco, d'essere stato chiaro. Se verrò a Parma, ci incontreremo e parleremo. Auguri di buon lavoro. E lavori! suo Alberto Bevilacqua
Sono passati 23 anni, ora quarantenne mi apresto a scalare il monte dei ricordi, a rivivere quei momenti magici dei miei 18 anni. Mauro Valla 5
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INTRODUZIONE
Se non volete correre il rischio di comprare qualcosa di cui solo un attimo prima non sopettavate neanche l’esistenza, vi consiglio di non andare mai a trovare il mio Amico Mauro Valla. Io lo conobbi così, e vi assicuro che peggiora di giorno in giorno, il mio povero portafoglio soffre ogni volta che varco la soglia del suo negozio. Mi viene incontro come un toro alla carica ma sempre con un sorriso disarmante, una parola, una pacca sulla spalla, una battuta e sono già fregato “ ho quello che fa per te”, “ hai visto quest’ultima novità?” e miei euro cambiano facilmente padrone. Perché avere allora un amico così?, me lo sono chiesto è non ho mai trovato risposta. Mauro è mistero, un alone terribile protegge la sua anima, lo si percepisce ma non si riesce ad attraversarlo. Mauro è una delle poche persone sensibili che ho conosciuto, ho letto le sue poesie e ne sono rimasto affascinato,sono piccole porte per la dimensione del sogno, che elevano lo spirito al disopra della meschinità della vita quotidiana, piccole perle di Amore. Parlando venni a sapere del desiderio di ricavarne un libro, e feci mia l’impresa. Colleziono cartoline d’epoca e davanti ad un’immagine di un secolo fa riesco malinconicamente a fantasticare, questi piccoli cartoncini hanno la magia di farmi sognare. Da sempre ritengo i libri senza illustrazioni molto noiosi, e l’idea di accoppiare le poesie di Mauro alle fotografie delle mie cartoline mi parve subito buona. La poesia e la fotografia sono due astri che seguono ognuno il proprio destino, ma ciò non toglie che possano far parte dello stesso cielo stellato. Amorevolmente è un titolo dovuto, non poteva essere altrimenti, come anche la dedica, a chi se non a Cinzia? Autrice di alcune poesie del libro come ”Pensatori Pensanti” e “ Colori ad Olio”. Cinzia Valla è figlia di Mauro Valla, Cinzia è un Angelo dal 1996,aveva 18 anni, non è più su questa terra e vola libera nel cielo stellato con le sue poesie e quelle di suo Padre. Vincenzo Ranieri
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Mauro Valla – Vincenzo Ranieri
Amorevolmente Immagini del passato attraverso le cartoline d’epoca e Poesie che fotografano l’animo umano
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Pensatori pensanti E' nato già adulto,
Può sembrare morto, ma nella sua oscurità stanno il suo odio, il suo amore e la sua indifferenza (tutta la sua arte e la sua vita), il suo disperato tentativo di ribellarsi a tutta la Mediocrità che lo circonda, che ripudia ogni imperfezione. La vita divora spesso la vita dei “pensanti”, che solo nel loro mondo, il loro grembo materno e la loro bara, possono trovare la condizione necessaria per poter meditare e quindi poter essere veri “uomini”. Questi esseri vivono in uno stato di noia e di silenzio per chi non guarda e non ascolta, uno stato di urla e di allucinazioni per- chi sa gustare. Ed è solo qui, in questa terra di Peter Pan depressi, in questa tiepida culla di rose con le spine, che si può far l’ amore con la vita e con la morte, ma soprattutto con i forti desideri di vivere e di morire.
ma senza essere maturo, perchè sa che bisogna avere un’ infantile immaturità per vivere liberi da qualsiasi costrizione mentale, dalla realtà opprimente che schiaccia anima e corpo a terra soffocandolo. Così, molto semplicemente ed innocentemente, il pensatore decide di riscattarsi, di resuscitare dalla stessa terra che prima lo avviliva, riscoprendo le radici della sua umanità, volendo unirsi a quella tenebra ed a quel fango che sono la sua identità, la sua vera essenza. Ora è un uomo forte, perchè ama la sua debolezza; è perfetto, non nell’ ordine del bene, ma in quello dell’ essere, è rinato senza il peccato originale. Accetta la sua diversità, anche se gli altri non l’accettano, senza più cercare di nascondere le sue crepe e le sue malformità..., anzi mettendole in luce, orgoglioso della propria nuda,
Cinzia Valla
folle imperfezione.
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Colori ad Olio
Parole e colori al vento, guardiamoli, tocchiamoli... no, dolce illusionedi un sogno senza speranza, senza sbocchi nella silenziosa grigia realtà. Arte, anche tu non sei mia, no, anche questo è un incubo. Se sogni di avere dentro questo infinito d’ essere e credi di poterlo toccare ... te lo rubano, guardandolo, criticandolo e pagandolo. Giochiamo tutti, facciamo un girotondo di soldi e cadiamo sui sentimenti e sugli antichi valori, piangendo false monete d’oro. Io salto un turno: vorrei raccontarvi la storia delle mie vene.
Cinzia Valla
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A Neve Non chiedo piÚ nulla ai miei anni Tutto questo star bene e tutto questo trovare Ho chiesto al tempo di darmi tempo Tutto quello che prima era ora di nuovo è Ti chiedo perdono per quel che non ho fatto, Piccole frasi e quel sogno si spegne per sempre. Era fuoco l'alba che cresce Ho perso il mio sogno cercando quel gioco Ho visto la mano raccogliere la neve, Quel freddo si spegne nel forno del pane Calore, profumo ed il tuo magico fumo
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Alberi bianchi Alberi bianchi caduti dal cielo. Ancor prima che tutto fosse ed il suono del flauto entrasse nel libro del tempo. Ho visto il grano mutarsi in sorriso. Il bimbo era scalzo della fame dell'uomo. Il bimbo era sazio dell'orrida guerra che l'uomo mai pago seminava con l'odio pi첫 nero. Alberi bianchi caduto dal cielo, oscurate la fronte del meschino dolore, piegate la fronte all'uomo che uccide.
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Armonia Non tutto è sentito. Tutto il vero del cammino dell'uomo sempre sospiri e ascoltando il vento. Foglie sospinte nel flusso del campo. Arpe che legan le note e la mente. Il fiore è arte della mano divina. Nuvole bianche e cielo terreno, il tenue chiarore del bianco del lago. E' tempo che sia viver sereni. Il tutto è già detto. Il tutto che sia.
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Aspettando l’inverno Neppure la neve che è bianca e si disfa da sola non regge al vento d'estate. Ombre dei colli sudati e stanchi sul fosco del piano s'inchinan leggeri. Passi volando sul viale tremando. Capisci le pene che ornan la sete. Ti stringo nel vento e sogno la neve. La pioggia, il buio respiran la vita e tempo che aspetti finire l'Estate.
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Canta il tuo Nome E' biondo il campo col verde vicino. Il rosso del cielo riempie la vita. Ascolta e vivi i sinceri presagi. Il nero del vuoto non è che l'inizio del tempo che andante è riuscito a mutare. Ascolto il tuo canto e corri nel campo accetta il segno che ti porta la croce. E' ancora volare sui bianchi binari, la luce è bagliore se canti il tuo nome
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Colori
Non è stasi. Non è vedere. Non è sentire. Non è il buio. I colori son luce se guardi le mie tele. Ho preso il sogno ed ho dipinto l'amore. I colori che leggi ti dicon chi ero, tu leggi la vita , ma nascondi la mano. Serbi il tuo cuore per gli anni a venire. Non serve pregare per esser felici.
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Colori e Cielo E' tenue. Colori che sfumano per divenire qualcosa di non definito. Il cielo è tutt'uno con sensazioni, paura, dolcezza, forza, Amore, libertà , e ancora dolcezza
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Cosi piccolo Sono un chicco di materia infinitesimale, piccolo, piccolo, quasi non esisto. Sento grandi sensazioni, amore, gioia, dolore, voglia di vivere, si vivere, continuamente voglio essere. Vivo sensazioni piĂš grandi della mia piccola vita. E' difficile contenere il tutto dentro il mio corpo, dentro la mia anima. CosĂŹ niente. CosĂŹ tutto.
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E’ acqua e vento Non è ancora ricordo che passo a narrare il vento mi forza a cercare riparo, io corro nei sogni e cerco parole. Ti guardo, lo so che è scritto in te, Vorrei le tue mani bagnate dal cielo, non oso ascoltare le forze che nascon dal cuore. La mano ti stringe e non sento dolore non credo sia vero mio dolce Signore.
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E’ cosi facile
Quest’acqua che scorre Questo sole tiepido Questi pensieri lievi Mai più sarà ghiaccio il freddo Solo tenui, fragili, bisbigli di vita. E’ così facile non correre E’ così facile chiudere gli occhi.
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E le foglie cadono Oltre la vita ancora altra vita. E' un continuo rincorrersi di stagioni. I fiori appassiscono per esser di nuovo. La vita si chiude per essere luce. Foglie, fiori, profumi, Il vento raccoglie e porta nel tempo. Le stelle già morte mi portan la luce. Non è il sangue dell'alba a svegliare il cammino. E' luce è foglia è vento che si rinnova nel tempo.
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Fiore
Non cresce, non vede, il suo mondo mutare rimane nascosto alla luce che sale, lo guardo tremante e pretendo sollievo s'incurva sbiadito sul sasso del cuore, non sente la fiamma che brucia e lo vuole. Son orde selvagge le tenue promesse, la luce si spegne ritorna la sera Ed ecco il giorno raccoglier la sete mi appresto ad urlare con forza il mio amore ma, i petali crollan da tanto fragore, paura e dolore nascondono il cuore, io passo ormai svelto sul fiore pauroso lo scaldo con gli occhi che sveglia il suo ghiaccio ma, il profumo si perde nel vento del tempo. Hai sofferto il mio amore sei solo di nuovo. Fra tempo e sogni ti chiedo perdono Per sempre ti lascio nel tenero prato.
Camminavo nel tempo con passo sicuro, vedevo la luce mostrarsi radiosa, nel fitto del bosco le foglie coglievo un tiepido sonno nel muschio cercavo. Intrecci di vita nei rami contorti. Cadevo nel vuoto con passo incessante. I rumori eran festa per le membra ormai stanche, il cuore gioiva del limpido cielo, la mente era sazia di tanto vagare. Gli occhi accecati dal forte bagliore vedevan morire le fiere nel campo. Un tenue sussulto e tutto si trema il cuore, la mente e tutto il creato si svuota del chiaro, non vedo che il buio. In fondo, nel fitto del bosco, un fiore nascosto dal mondo si erge inpaurito nascosto alle mani che lascian recisi i fiori nei prati.
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Frumento Dal verde del campo al biondo dell'oro. Le spighe son pane per il bimbo che ha fame. Il vento le vibra e raccoglie la vita. Fraseggi col cielo e parli d'amore. E' gioia. E' vita. Ricordi che niente può nascer per caso, l'amore è donare farina al fornaio. Col caldo del cuore ti ridona la vita
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Fumo e profumo Niente è piÚ triste del profumo che brucia. Ho visto nel sangue nascere un viso, ho visto nel porto affondare una nave. Il tutto che era, e la luce diffusa si stende nel mondo che muore.
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Giorni felici Già lo so che non sarà sempre cosi', verranno giorni bui, perderò quel poco che ho, non amerò più nessuno, nessuno mi amerà più, i colori scompariranno, ci sarà solo il grigio della solitudine. L'eterno ciclico gioco delle parti inonderà la mia mente, il mio corpo. Ma io vivrò! Io rinascerò come sempre, saro' polvere stellare, saro' farfalla. Saro' di nuovo gioia di vivere, per te che mi leggi, io sono vicino a te, con tutto il mio amore per la vita, con tutto il mio amore per il tuo sogno. Ascolta il tempo che passa e benedici la vita nei giorni del buio nei giorni del vuoto, io saro' li' con te, io sono li' con te ad amarti per sempre.
Da sempre crediamo che la felicità va cercata, perché sembra che esista dietro l'angolo. Non e' vero, non e' cercando la felicita' che e' essere felici. La gioia e' qui ed ora, mentre ascolto il tempo che mi plasma, che mi cresce, e' qui ora mentre ascolto il ruscello e la sua acqua si mescola al mio pianto di gioia. La felicita' e' essere nato con questo mio cuore, debole, sensibile. La felicita' e' ringraziare Dio per quel poco o tanto che ho, e' ringraziare Dio per i giorni vissuti, e' ringraziare Dio per quei pochi o tanti giorni che mi restano.
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Guardo E' luce. Con arte mi chino lo tocco, lo vedo, è il sasso che cresce. Montagne nascoste che regnan sovrane. Il tempo le muta, ma occorron millenni. La vita si scioglie pian piano dal gelo, son acqua che scorre per il cielo salire. Ora cado di nuovo nel ruscello incantato, ti vedo sul fosso mentre scorro nel nido.
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Ho paura
Ho paura, paura che tutto finisca. Ancora è niente. Ancora non so. Paura di dirti. Paura ad ascoltare. Paura a guardare i tuoi occhi. La solitudine è un mare in tempesta, dove l'acqua grigia è tutt'uno col cielo più cupo. Ho imparato ora a nuotare, ho una fragile barca. Lampi. Tempesta e una debole Luna. Ho paura del buio. Ancora poche ore, poi vedrò. Non voglio........
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Ho visto Vorrei per poco die, raccontare. Anch'io ho visto la giostra. Anch'io ho visto il mare. Poi come sempre, la giostra si rompe, e nel mare t'affoghi. Per fortuna, anch'io ho visto.
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I due alberi Era un giardino segreto solo due alberi. Un'albero in fiore, un'albero maturo di frutta.
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Ieri e domani Mi siedo nel tempo e ascolto il vento, rimembro il passato che arte non era. Afretto la mente a cercare la vita, ancora per poco fraseggio con ieri. I colori son persi ed i sogni si perdon nei cerchi dell'acqua che cade. Son stato chi ero ed ora io sono. Mi ascolto il nulla e la mente si lava. Or ho bisogno di andare di nuovo, è sentiero di luce il sentiero che bramo.
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Il lago del nostro cammino Continuamente riempio questo vaso. Ogni giorno, questo vaso, è sempre piÚ grande e sempre piÚ vuoto. All'inizio, del mio tempo, era pieno di ogni cosa. Il fiore sa sempre che deve morire.
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Il mio volo Il giorno si riempie di luci e colori. la notte si riempie di musica e sensazioni. una farfalla chiede al suo fiore, tenerezza, profumo. volo fra il buio e la luce, volo sul lento fiume, il tempo si ferma. Sono pochi attimi, mia dolce farfalla. E' breve il tempo. Un battito d'ali.
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Il vento e le sue storie Mentre scrivo mi leggo dentro e trasporto il mio male su questo muro imbrattato di semplice niente. Un leggero malessere che è senso di vita,della mia vita. Non ho bisogno di cercare nulla perchè è tutto l'intorno che è vuoto. Enorme isola deserta questo paradiso fatto per chi vola leggero e non sente i rintocchi dell'acqua che scorre. Vorrei aprire una porta e oltre, trovare un fiore che illumina la sete e disseta la voglia di colori. Quel forte giallo, quel forte rosso, quello splendido buio dove il più piccolo dei sentimenti si rinchiude per non uscire mai più. Ci sono antri, fatti di bosco e pensieri che richiedono fate, nessun bisbiglio si muove fra queste foglie che mestamente calpesto. Non cerco, ho perso il mio tempo a raccogliere quello che poco serve, e che mai ti riempie.
Quel vuoto che è pieno di ogni cosa ed ogni giorno si rivuota per essere di nuovo forza ogni giorno. Non ho vento per essere qualcosa che vive. Chiedo colori, un poco di luce, un respiro profondo, un piccolo sorso d'acqua . Questo monte ha preso forma, mi accingo a cogliere il vento, serro le mani nel pianto. Sono di nuovo pronto a solcare il mio cielo, per scalare questo nuovo sudario.
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Il volo Spegnermi, per ascoltare questa Luna che è lontana, il volo mi prende per mano, riconosco il cammino che ho fatto, che devo fare. Un piccola mano, un grande fiore, due occhi di gatto ed il grande raccoglitore di anime. Voglio correre in questo cielo che è un lago di increspature. Il blu cupo, tutto diventa attimo, ogni attimo è un fossile che si materializza, ogni passo è un qualcosa che ricordo e non vorrei rivedere. Dimentico il tempo, dimentico il mare, i miei sogni si propagano oltre il visibile, irreali, i sogni non mi appartengono, oscuro questo volto che acceca il mio tenue non essere.
Niente è così grande da non poter essere vissuto, mi guardo, mi cerco, non ho esistenza, un vento disperde il mio significato. Bellezza è questo tempo che non è più tempo, gelo è questo luogo c he non è più luogo, polvere è il nero profumo del mutarsi. Questi canti che non sento più sono il lontano ricordo di un inizio, ed hanno lo stesso colore della fine. Tutto il tempo è spazio per una mente che vuole essere piena di vuoto, e riempirsi al giorno. Spegnere questo luogo, volare oltre l'orizzonte, nuovi sentieri. Spegnermi, ora, per raccontare nuove fiabe
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Io Un mondo di nuvole pieno di infide pozzanghere tu che senti il mio "Io" cadere non parli non vedi non cerchi di capire
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La mia amata Terra L'amore è donare con continuità incessante, sempre Il sole scalda il seme deposto nel ventre della madre Terra lo fa fiorire, risveglia il supino tenero raggio di vita che è nel cuore di tutto. Io ho le mie mani tese in un'unico atto di dono, non chiudo il pugno, non serro' l'offerta per dopo. E' Cristo che si rinnova dentro di noi. Io ti dono o Terra il mio amore il mio cuore. Tu amata non mi devi nulla. Non voglio il verde dei tuoi laghi. Non voglio il biondo dei campi di grano Non voglio il celeste dell'acqua del mare. L'amore è il tutto che avvolge. Amata Terra, per quanto tempo hai sofferto la mia presenza, pensando che io fossi un rapace. Tu non puoi temere i miei occhi mentre grondano acqua che disseta i tuoi figli. Tu non puoi temere la mia tremante voce, mentre urla gioia di averti vissuto. Amata Terra sappi che è già amore ascoltarmi in silenzio. Bagnarmi del tuo sorriso, del tuo cielo stellato. Dovunque tu sia, il mio pensiero ti raggiungerà sempre. L'amore è come l'aria, è la luce di Dio, è la forza che muove il tutto, che vince ogni dolore. Non è importante sapere se sei qui' mentre scrivo, se sei sul monte innevato o nel tempio a pregare. Nulla è barriera. Il dono più grande lo hai già a me donato, accendendo il mio cuore, dilatando il mio tempo
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L’albero e le sue foglie
Questa foglia, leggera, sfumata, eternamente mossa. Questi colori che sono tutt'uno con le forti sensazioni di pace che abbiamo dentro. Una semplice ricerca, il lento cadere, il lento risalire. Vorrei essere foglia per volare dove i cuori hanno pace, Vorrei essere vento per ascoltare il bisbiglio del cuore, Vorrei essere tutto. Tutto, per essere nulla.
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Luce attraverso il bosco Abbiamo decenza di dolcezza, non ho per nulla perso quel giro in giostra. Un folle giro in questo circo. Poco mi serve a guardare le gabbie, sono io che guardo o tu che mi osservi? Un piccolo sentiero attraversa il bosco innevato, pochi alberi. Ho paura del bianco, ho paura della luce. Troppa luce.
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Meraviglia Finalmente questa primavera che aspettavamo è arrivata. Finalmente il torrente non trascina più gli alberi a valle. Tutto il "distorto" è apparentemente rinato. Una nuova vita è nata all'ombra della grande quercia. Mi sento stordito, pieno di nulla. Sono esattamente come tutti. La superficie di questo lago che è la mia vita non ha più sussulti. Tutto è pace come il giorno dopo la grande pioggia. Guardo la riva, la sento lontana, ma è la che remo. Voglio arrivare presto, la sera si fa vicina, non voglio perdermi il tramonto. Apparentemente nulla si muta, apparentemente nulla è cambiato
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Non era tempo Non era ancora erba e già la tagliavo. Non era ancora amore ed io sospiravo. Le ali leggere sostenevano Il mio corpo indifeso Il volo era incerto, come è incerto il destino Ho atteso la sera per capire dov'ero Da solo ho amato due volte la luce. Era già scritto che l'alba è vicina e le ali si sciolgono al tenue bagliore.
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O mio Signore Grazie o mio Signore di avermi dato un cuore cosi sensibile, perchè io possa soffrire il mio tempo. Grazie o mio Signore di avere creato il buio cosi che io possa vedere la luce. Grazie o mio Signore, di avere creato la nebbia nella mia mente, perchè io possa intravvedere la strada. Grazie o mio Signore, di avere creato il dolore, perchè io possa vederti vicino a me. Grazie o mio Signore, per gli occhi pieni di lacrime, perchè io possa dissetarmi e sentire il tuo amore. Grazie o mio Signore, di avermi fatto mortale, perchè io possa morire in croce e venire a te. Sento il tuo respiro dentro ogni cosa, dentro al mio dolore tu ci sei. Solo dentro di te, c'è pace c'è vita, c'è luce. Grazie o mio Signore, di avermi creato così vuoto, perchè io possa, riempirmi di te.
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Otri
Non erano che otri vuoti Ricordo di tempi oscuri, quel vuoto. Lo spazio che si riempie di nulla. Ho visto quello specchio.
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Parma Oggi non so cosa scrivere. Sono fermo, immobile, senza pensieri. Che oggi non veda niente? Che neppure un'emozione adombri il mio cuore? Oggi è un caldo giorno. Il Sole è intriso di pioggia estiva, un'acquazzone che lava e scrosta gli umori. Non è il momento di scrivere quando il tutto è limpido. Si scrive quando si intravvede, quando la nebbia nasconde le cose e le sensazioni sono e non sono. Sembrano. Devono divenire. Saranno. Tutto è limpido oggi sul cielo di Parma e nella mia mente. Oggi non scriverò.
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Paura Ho paura, paura che tutto finisca. Ancora è niente. Ancora non so. Paura di dirti. Paura ad ascoltare. Paura a guardare i tuoi occhi. La solitudine è un mare in tempesta, dove l'acqua grigia è tutt'uno col cielo più cupo. Ho imparato ora a nuotare, ho una fragile barca. Lampi. Tempesta e una debole Luna. Ho paura del buio. Ancora poche ore, poi vedrò. Non voglio........
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Paure Ho paura a piangere, Ho paura a parlare, Ho paura del mio silenzio, Ho paura della pioggia, Ho para della mia mente, Ho paura di questà felicità, Ho paura a non essere niente, Ho paura del sorriso, Ho paura ad ascoltare, Ho paura dei colori che non vedo, Ho paura della luce che mi cambia le cose, Ho paura del buio che mi permette di vedere ogni cosa, Ho paura dell’acqua che scorre e rende la superficie liscia, Ho paura del ramo che si spezza e della nuova vita che nasce. Ho paura del mio respiro, Ho paura a vivere. Oltre queste paure c’è una vita che vive, e vuole vivere con tutte le sue paure. Vivere è ascoltare tutte queste paure, toccarle, plasmarle, renderle parte di te, assimilarle, avere ansia e viverle. La vita è quella vetta, piena del tiepido vento, dove sogno è trasformare le sensazioni in dolcezza. La mia paura è perdere le mie paure.
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Pioppo Ho ancora il risveglio dell'ultimo sogno, mi bagno nel fiume che porta la sera. L'albero è vuoto nel grembo dell'uomo, passava la vita ascoltando l'aurora. Aveva radici piantate nel fango, sentiva il veleno salirgli nel corpo, era linfa dell'uomo che sporca il suo cielo. Pian piano moriva nel chiaro giardino. Non ombre ma sole lasciava nel mare. E' nudo e spoglio il cuore del pioppo, l'uomo l'abbatte con colpo sicuro e la fine del tempo per la Terra ormai stanca. Il tutto è pieno di vuoto terreno, l'uomo ha finito di viver per gioco.
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Poche cose Un vaso di rosa, il verde dei prati ed il giallo che cresce. Il respiro del tempo, sorrisi che lascian l'amaro, un lampo di gioia, un bagliore di vita. Poche cose
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Prima del Buio Capire di essere in una stanza bianca con il vuoto intorno, essere nel mondo per guardare il cielo cupo, perdonami Dio per avere pianto la vita. Essere qui anche senza far niente, essere nella stanza bianca che ti nasconde la vita, che mi importa, ora ho qualcosa in cui credere. Ho la vita di Dio vicino.
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Quercia GiĂ eri quando ero vento, maestosa ascoltavi il canto del tempo, le tue foglie cadevano e come pensieri maturi lasciavano il posto ai nuovi a venire. Ti ho visto contorta, insecchita dal gelo la nebbia bagnava i tuoi rami piĂš alti. Piangevi sul lago scavato dal sogno. Ho visto il tuo seme portato dal vento Ho sentito il profumo del muschio che leghi. Eri lĂŹ allora. Sei li ora. E per sempre
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Questo tempo Questo tempo
Sempre ricerca, sempre leggera ansia,
che è spazio che io percorro, mi avvicino ad ogni cosa,
sempre parole che sfuggono
sono appagato di quello che vedo,
sempre parole che solo penso,
porto dentro sensazioni, piacevoli.
per paura di un niente,
Calore. Questo spazio che mi separa dal nulla, che io riempio del sole e del sogno,
e quel niente è più dolore del fuoco che mi brucia. Questo tempo è il mio tempo,
voglio viaggiare oltre i miei confini,
fatto di quasi niente,
ma fermo le mie mani
un grande tutto che mi sfugge,
sulle ceneri ardenti di un sogno infinito. Ho un angolo della mente
non comprendo se non briciole di pane. Voglio assaporare questo, grande,
che racchiude i miei piccoli desideri,
tutto che mi appartiene, voglio correre oltre questa strada
e non prendono forma,
sono un niente per il nulla che c’è. Questo tempo che è frasi gettate
che non porta da nessuna parte. Questo bosco fatto di ombre e lupi. Queste lacrime che è un fiume che scorre,
nell’eco del sordo incantato castello, questi rumori che paiono vita da vivere,
non capisco ne il dolore ne le gioie. Sono immune alle sensazioni,
questi silenzi che paiono il vuoto stellare. Ancora ho vita da spremere,
è tutto perfettamente inutile,
ancora ho sangue che porta sapere.
è un sogno
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Radici Rose senza petali è tutto quello che rimane di un giorno burrascoso. Un rantolo di chi muore ricorda ai vivi che si deve morire. Giorni di silenzio Nella mia vita. Torna una dolce musica di un violino senza corde.
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Risvegli Piccoli passi, un tenue giocare con il fondo del mare. Occhi che guardano nascere un fiore, ascolto, queste note sorregono un mondo che non ascolta, sordo. Queste note che sono un dolce ricordo del tempo passato
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Salici Questa corteccia rugosa e annodata ricorda i miei anni passati a pregare. I tuoi rami protesi nel cielo son forza che alza il mio stanco vagare. L'uomo ti abbatte con forza incessante raccoglie il tuo corpo ancor vivo La morte è silenzio nel camino del tempo Io sento il tuo coro salire su in cielo. Son solo pretesti per morire di nuovo.
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Sogni Una mano si tende nel buio del tempo, una mano si chiude nella somma del vento, vuoto è il tuo pugno che serri la presa, vuoto è il tempo nel lago dei sogni.
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Tempo Tremante son vecchio e il tempo mi scorre. Ancora per poco un'attimo e tutto. Rivedo i risvegli che eran presagi, rivedo nell'acqua quel volto imbiancato. Ti tengo la mano mio vecchio amico, ti porto lontano nel tramonto che sale. Ancora un nulla e la luce si china per sempre.
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Tutta la verità è dentro ad un granello di sabbia
Tante, tutte, cose che non servono. Serve poco. Devo imparare a vedere senza vedere. Devo continuare a credere
Non è sempre necessario riempire il vuoto con suoni o parole, non è sempre necessario riempire di luce il tutto, non è sempre necessario capire, non è sempre necessario fare. Non è sempre necessario niente. Vorrei avere tempo, coraggio e forza per ascoltare il silenzio, vorrei avere il coraggio di spegnere la luce. Il buio cresce. Vorrei capire che quello che ho è tanto e troppo, vorrei non riempire e non avere timore della noia, non mi serve nulla. Vorrei avere tempo per ascoltare il silenzio.
che tutto accade perché deve accadere. Devo essere pieno di questo vuoto per riempire questa mia vita. Ho bisogno di tutti e di nessuno. Eterna, continua ricerca di sensazioni. Tutto quello che serve è avere vicino un Angelo. un Angelo è tutto quello che serve.. un Angelo.
Ho voglia di incontrare gente
Solo un piccolo semplice, fragile Angelo. Tutto quello che serve è dentro di noi e vicino a noi.
di cui stimo la "qualità" dell'esistenza
Dobbiamo aprire le mani e la mente.
e "tentare" di non dialogare. Avere piacere a non dire nulla.
La verità, è nel piccolo, invisibile, silenzioso.....
Assaporare la sola e semplice presenza. Non abbiamo bisogno di parole,
granello di sabbia. Tutta la verità è dentro ad un
ne di colori, ne di musica, ne di luce...
granello di sabbia.
non abbiamo bisogno di nulla. Quanti rumori, quante parole, quanta luce. Ogni giorno, per tutti i mesi. sempre.
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Un anno Per un anno ho cercato un viso era in alto nel cielo. Per un anno ho cercato i tuoi occhi eran le stelle della notte del tempo. Per un anno ho chiesto alle tue mani carezze era il vento che da sempre mi soffia. Per un anno ho cercato il tuo profumo era il sapore dell'erba ed il muschio bagnato. Per un anno volevo un sorriso era l'alba che nasce nascosta dal pino. Per un anno non ho visto che il vuoto, un fiore, solo un fiore.
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Un fiore per Kabul Un fiore che brucia. Un bimbo che muore. Kabul oggi, Sarajevo ieri. Odio, violenza e sorrisi cancellati nel tempo. Fra qualche anno nella piazza di Kabul metteranno un monumento alla miseria umana; quattro bimbi di bronzo che giocano con una bomba che esplode. Sotto di esso in bella grafia: “ A perenne ricordo della miseria umana”. Questa è la nostra civiltà vero? Possibile che il rispetto della vita altrui non sia radicato dentro al nostro cuore? Ogni essere su questa Terra è un tutto unico ed irripetibile. Perché tanta morte e miseria? La nostra vita è accumulare, possedere, calpestare gli altrui diritti alla vita. Niente porteremo con noi., tutto di noi sarà dimenticato nel breve volgere di un battito d’ali. Ci sarà il giorno in cui l’uomo vivrà per dar vita ad altra vita. Ci sarà il giorno in cui il sorriso non sarà mai cancellato dalla follia omicida. C’è tempo purtroppo. C’è tutto il tempo.
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Un giorno in paese Ho raccolto tutto il mio avere terreno, il cuore, l'amore, e la forza di Dio. La mattina era gelida. L'aria era limpida. Un solo pensiero era fonte di gioia e speranza. Dove l'uragano ha spazzato la terra dove la pioggia era terrore dove il corpo è indifeso per il nudo tacere. Mi getto nel fango brandendo miseria, son umile e solo nel tempo che è festa. Ti porgo parole di tenue lenire Ti scrosto dal buio guardandoti il viso. Io sogno regine e son solo presagi che addombran la mente mentre cerco la croce.
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Vita E' luce. Con arte mi chino lo tocco, lo vedo, è il sasso che cresce. Montagne nascoste che regnan sovrane. Il tempo le muta, ma occorron millenni. La vita si scioglie pian piano dal gelo, son acqua che scorre per il cielo salire. Ora cado di nuovo nel ruscello incantato, ti vedo sul fosso mentre scorro nel nido. Mi guardi, ti guardo, ti specchi nel lago.
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Terra
Terra, maledetta Terra non sei piÚ la mia patria. Schizzofrenica paradossale alternanza di diluvi atomici. La mente è succhiata rammollita da te, da noi. Io ero il mondo. Solo un robot sono ora. Galassia, mia nuova patria prendimi, insegnami a capire le pulsazioni dell'universo, le eterne lotte della stabilita perpetua. Dolce sublime vapore di nebulose, polvere di meteoriti, accendi questo mio piccolo cuore, voglio anchio essere un satellite.
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Scoppio Un accecante bagliore, uno scoppio. Ecco le radiazioni. Contaminazioni su vasta scala. Tutto ciò che rimane è l'uranio libero. Amore, non voglio contaminarti, pensa ai tuoi figli. Ti amo, non toccarmi, potresti generare......... Ed ecco la mutazione. E' qualcosa di nuovo, no, no, possibile che da un'idea sia nato un mostro!
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Albert Einstain Capelli bianchi, sorriso assente, mani logorate dal troppo scrivere, ricerchi cose già vissute. Tu Albert Einstain. La tua legge, nuovi mondi nei nostri occhi, una nuova prospettiva per guardarci negli occhi. Tu sei. I cieli sono solcati dalla tua idea. La luce che viaggia ha il tuo nome, la magia del tempo irreale è la tua vita. Tu Albert sei.
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Una vita impossibile Un'iperbole una curva lineare una quadratura del cerchio e poi il mio amore.
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Il Piave mormorò Era una bufera di neve, e tu ridevi. Mentre il locomotore trainava il carro , la puerpera partoriva 2 gemelli e tu ridevi. L'albero cadeva sotto i colpi del boscaiolo mentre i Re Magi poertavano i loro doni a Gesù, e tu ridevi. Sul Piave morivano i nostri amici mentre su Hiroschima scoppiava la bomba, e tu ridevi. Sul lago il pescatore imprecava perchè i pesci non abboccavano mentre una pioggia torrenziale allagava Venezia, e tu ridevi. Il gladiatore fù sbranato dal leone di Cesare mentre la rapina alla banca centrale procurò 3 morti, e tu ridevi. Ma il Piave mormorò e allora, tu piansi.
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Dolce Luna Ma non guardi la luna piccolo terrestre? Se guardi la luna nelle sere serene pensa alle cose felici che ti ruotano intorno. La luna con i suoi raggi magici ti spiegherà, che non esiste la felicità. Tutto quel che di felice ti circonda è la lentiissima agonia di un mondo che stà morendo.
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Silenzio! E' alto già il mondo per noi. Sereno, vuol dire amare? Oggi ho mosso il primo passo, possibile? Vent'anni Che cosa e' successo? Stasi, indecisioni, domande ascltate. Domande sussurrate. Non so! E' vero, mi ami. Peche? Cosa è cambiato? Non sò! Preocupazione di perderti ora che non sei mia. Perche? Fiocchi di neve su un vedre prato. Non sò! Stò vivendo o stò sognando?
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Caronte Traghettatore di anime tu sei o caronte. Aspetti nella lugubre palude che il cielo si oscuri per ognuno di noi. Ho visto le stelle nel cielo, quando venni alla luce. Passo per passo sono giunto a vent'anni e il cielo è sempre lo stesso. Nulla è cambiato. Le stesse stelle, tutto è infinito per il tempo. Caronte, tu che aspetti la mia vita, aspetta, aspetta.
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Annuncio pubblicitario Sono profondamente colpito da un'articolo apparso sul giornale. Cercasi schiavo tuttofare per sperimentazioni biologiche: Caratteristiche richieste -mentalità:nessuna -qualifiche:nessuna -età:morto dopo il 2020 -grado di capacità celebrale: non presente Si offrono vaste possibilità di carriera se la capacità al condizionamento è superiore al 1000% della media. Sono profondamente colpito da quanta gente si era offerta alla domanda. Fortuna hanno scelto me.
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Io vorrei Rincorrersi nei sogni paragonare il tempo a un battito d'ali. Volteggi nei flutti marini, nascondi il tuo volto fra le mie espressioni, io vorrei....
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Foglie Foglie, foglie, foglie. Mille folletti nei verdi prati, oasi di felicità senza tempo. Una fitta nebbia, stò cercando fra le foglie quel folletto. Chissa! Voglio essere portato là sul cielo per vedere se il sorriso sboccià ancora sull'umanità. Chissa se il mondo ride. Volo su magiche ali di seta. Possibile che tutto cambi. Un sorriso in più non è certo salvare il mondo, ma un fiore nasce dal piccolo seme. E' l'amore puo sbocciare dal nulla.
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E' ancora E' ancora la vita. E' ancora l'amore. E' ancora l'alba. Tu insieme a un caldo essere cerchi e non trovi che, la tristezza dei momenti felici.
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Ho visto ancora Ho visto i bimbi piangere nella miseria. Ho visto i bimbi sporchi nel fango del mondo. Ho visto i vecchi sporcare il pane. Ho visto i ricchi morire di risa. Ho visto i bimbi strisciare ai miei piedi. Ho visto i bimbi morire nel buio. Ho visto l'inizio del mondo negli occhi dei bimbi. Ho visto la fine negli occhi dei ricchi. Ho visto la madre pregare il Signore col bimbo che muore. Ho visto il ricco cantare Battisti. Ho visto me stesso morire due volte. Ho visto e prego.
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Ricordi Pidocchi, pidocchi, un'anima piena di pidocchi, ecco cosa sei! Ho mondo! Rachele mi ricorda Mussolini. La pattumiera mi ricorda la Terra.
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Mani Mani, dolci mani chi mai vi amerĂ ? Vivrete in eterno accanto ame, mai nessuno vi scalderĂ . Tu che dici amo un altro, non pensi alle mie mani?
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Giorni difficili Mi si preparano giorni difficili, ho perso la speranza che avevo e che mi permetteva di continuare. Mi resta solo la mia vita. Saprò conservarla?. Ci sarà solo un uomo che continuerà a vivere in questo mondo. Un uomo che saprà sognare. Ho visto uomini atterrare sulla luna. Ho visto una pallotola posarsi sul cuore. E' morto. Continuerà sempre così.
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Vita di un sogno Rose senza petali è tutto quello che rimane di un giorno burrascoso. Un rantolo di chi muore ricorda ai vivi che si deve morire. Giorni di silenzio nella mia vita per sognare che lei sarà mia. Torna una dolce musica di un violino senza corde solo chi ama può sentire.
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Sogno E' uscito da una nuvola per correre e giocare. Come tutte le cose reali, era un sogno. Sì fermo nei prati e ascoltò il rumore della vita, sentì l'odio in ogni cosa. Vide il dolore in ogni vita. Il sogno si fermò sotto l'albero e sognò di quando anche lui era sogno e viveva in un mondo di sogno. Pianse e non si svegliò subito.
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Madre Terra Fra qualche anno la nostra Terra sarà solo un'enorme grande città. Molti miliardi di persone saranno, completamente soli. Il verde prato non sarà più neppure un ricordo. L'azzurro cielo, dei padri dei nostri padri, non sarà che una meravigliosa favola. Io ti lascio questo seme di vita, perchè tu lo doni ai tuoi figli, perchè i tuoi figli sappiano, un giorno, che la Terra era verde, che la Terra era amore. Io ti lascio questo seme di vita, perchè tu un giorno possa far rivivere l'amore.
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La quercia GiĂ eri quando ero vento, Maestosa ascoltavi il canto del tempo, le tue foglie cadevano e come pensieri maturi lasciavano il posto ai nuovi a venire. Ti ho visto contorta, insecchita dal gelo la nebbia bagnava i tuoi rami piĂš alti. Piangevi sul lago scavato dal sogno. Ho visto il tuo seme portato dal vento Ho sentito il profumo del muschio che leghi. Eri lĂŹ allora. Sei li ora. E per sempre.
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L'amore Non ha peso Non ha colore Non ha forma Non vive Non muore Non si trasforma E' sempre in ogni cosa Prima del tempo Dopo la vita E'.
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Volo Se ci fosse un giorno ch'io potessi volare Sarei eterno sopra il cupo villaggio Sarei luce per l'umano diletto
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Domani Domani, è sempre domani il mio tormento Come sarò quando ascolterò la tua voce? Come sarà il mio cuore? Sara neve? Sarà ghiaccio? Sarà la fine del tempo? Domani, ancora un'altro domani.
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Prima Prima del tempo era pace. Prima del sogno era tuono. Prima del vuoto era vuoto ( o amore?)
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Un giorno in paese Ho raccolto tutto il mio avere terreno, il cuore, l'amore, e la forza di Dio. La mattina era gelida. L'aria era limpida. Un solo pensiero era fonte di gioia e speranza. Dove l'uragano ha spazzato la terra dove la pioggia era terrore dove il corpo è indifeso per il nudo tacere. Mi getto nel fango brandendo miseria, son umile e solo nel tempo che è festa. Ti porgo parole di tenue lenire Ti scrosto dal buio guardandoti il viso. Io sogno regine e son solo presagi che addombran la mente mentre cerco la croce.
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Il Salice Questa corteccia rugosa e annodata ricorda i miei anni passati a pregare. I tuoi rami protesi nel cielo son forza che alza il mio stanco vagare. L'uomo ti abbatte con forza incessante raccoglie il tuo corpo ancor vivo La morte è silenzio nel camino del tempo Io sento il tuo coro salire su in cielo. Son solo pretesti per morire di nuovo.
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Perdono Ieri ho raccolto le perle del pianto, il sapore del sale. Con forza ho bussato al tuo tenero lido. Ho chiesto perdono per un giorno di sole. Sentivo la festa gi첫 nel paese, ma il freddo era ghiaccio nel cuore del sogno.
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La Terra Bagnata dal sangue, trasuda ombre di uomini morti. Cerco il seme di vita nel grembo del pianto divino.
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Non era tempo Non era ancora erba e già la tagliavo. Non era ancora amore ed io sospiravo. Le ali leggere sostenevano il mio corpo indifeso Il volo era incerto, come è incerto il destino Ho atteso la sera per capire dov'ero Da solo ho amato due volte la luce. Era già scritto che l'alba è vicina e le ali si sciolgono al tenue bagliore.
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Uomo Ci sono milioni di ragioni per uccidere. Ci sono milioni di ragioni per odiare. Uomo. Odia, uccidi La tua vita non è. La notte del tempo ti cancellerà per sempre. C'è solo una ragione per amare. Amare.
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Dio Non voglio chiedere chi è. Non mi importa di Dio. Sono immortale. Odio me stesso e l'umanita intera. Dio mio aiutami.
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Illusione Ci sono, sono vicino, afferro la presa, chiudo la mano. Pensavo fosse oro, era polvere di niente.
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Un giorno Un giorno sarò quello che non sono stato mai. Un giorno vedrò quello che non ho visto mai. Un giorno vivrò.
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Destino Certe cose si possono fare, certe cose si possono dire, certe cose si possono avere, non sto lottando contro il tempo. Entro nel buio, ora so chi sono, sono il re del destino.
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L'universo 20 miliardi di anni. Un'attimo d'amore
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Alberi al vento E' tutto il niente quando il vuoto è dentro. la foresta è il caldo mattino.
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Il Viaggio L'acqua del cielo straripa sul mare, l'ombra di Dio riempie il mio cuore, E' festa nel giorno dell'incontro col saggio.
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Il Tempo Una mano si tende nel buio del tempo, una mano si chiude nella somma del vento, vuoto è il tuo pugno che serri la presa, vuoto è il tempo nel lago dei sogni.
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Intimità Chi ti può sentire se urli in silenzio? Chi ti può vedere se piangi nel buio?
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Così era Che cosa è il tempo se non l'eterno mescolarsi del tutto. Che cosa è l'amore se non l'eterna ricerca del principio divino, quando tutto non era. Quando tutto già era.
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L’alba Una nebbia sul campo di grano è ciò che è. Prima del sole di Dio. Poteva essere luce o tenebre eterne. La mano ha oscurato il piacere, la mente ha dormito sul monte, il ghiaccio si scioglie nel catino del viaggio, raccolgo la croce e vado a pregare.
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Il seminatore Ho sempre seminato alberi in festa, colori, profumi. Ho sempre raccolto un vuoto sospiro.
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Fantasia e Realtà La migliore realtà è sempre peggiore della peggior fantasia.
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Tempo Il passato sono le radici morte, il presente sono i frutti da raccogliere, il futuro è tutto ciò che c'è che non ci sarà più.
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Tu sei Sei il fuoco che spegne, sei l'acqua che accende, sei il pane che affama, sei il ghiaccio che scalda, sei il buio dove vedo, sei la luce dove mi nascondo, sei l'inizio della fine.
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Cieco e Sordo Se leggo nel tuo cuore vedo la mia melma, che oscura il continuo. Se ascolto le onde dei tuoi pensieri, sento un silenzio che mi soffoca.
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Gabbiano Era nel cielo il gabbiano e sognava. Guardava il suo mare con l'acqua brillare. Leggero e felice nell'aria volava nel cielo celeste di tanto splendore. Sapeva chi era, era il sogno dell'uomo. Vibrava il suo animo a festa e la mente vagava sul monte di Dio. Che trama la vita quando cerchi la luce e il sogno si tinse di rondini rosa
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Son stelle Le luci del cielo son ampie e distese, son stelle. Dio pose con mano per l'umano guardare. Dal tuo cuore s'accende una gioia per gioco, tu guardi il creato e nel pieno del pianto la gioia t' arriva. Son attimi intensi del tutto che è stato. Da sempre il sorriso ti ha spiato di notte. Le stelle nel cielo son cuore di gente, che ha amato la vita e ha guardato il creato.
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Io ho Io non ho il sogno, io non ho il vento, io non ho il pianto, io non ho il sorriso, io non ho il cuore.
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Vorrei Vorrei avere gli occhi del cielo per vederti sempre. Vorrei avere l'orecchio del monte per ascoltare il tuo canto. Vorrei avere nel cuore Dio per sentire la fragranza del mio amore , senza dolore. Vorrei le mie mani fossero vento per accarezzare il tuo viso. Vorrei i pensieri scolpirsi nel cielo, perchè tu sappia che nulla è cambiato.
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A te ancora Eran tempi che il nudo cercare le ombre del nido mi apprestavo a pregare. Da sempre la noia era pieno il mio giorno. Nel cielo una nube trasuda splendore. Ho visto la roccia coperta di rovi, ma, il sasso era luce che illumina il passo. Cadevo nel buio come il sogno ormai spento. La mano mi coglie mentre cerco la fine. Ti ho scritto col sangue nel cigno ancor bianco, eran sempre le feste a bagnare il mio cuore. Ho visto il finito nell'inferno dantesco, mi chiesi il perchĂŠ di tanto tormento. Ho capito cos'ero guardandoti il viso. Le cime del monte eran merce di scambio per l'essere in pace, che cerca perdono. Hai raccolto il vuoto da sempre nascosto, nel secchio hai riposto un' atto d'amore.
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Madre Madre che mi hai spinto alla luce, tenera e inerme aspettavi la vita, le scale del sogno hai messo nel grembo, il cuore perpetuo ha acceso l'amore. Son pianti le gioie dello splendido giorno ti ascolto che preghi, mentre non sono che seme. Eran notti d'amore i tuoi occhi di luce. Il sole è nascosto da ampi vestiti, le bionde chimere io cerco nel vuoto, ascolto il tuo canto mentre il ruscello si lava. Son solo o Madre, di tanta miseria. Ho sete e fame d'amore divino. Sei tu la mia donna che brama il mio viso. Son figlio di Dio, son figlio d'amore.
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Petrolio Le vele nel porto paiono ombre, son fresche del tempo l'eterno metallo. Ascolto il fragore di lame contorte. Si sfascia la chiglia ed esce la morte. Paura, dolore, nel putrido nero, il petrolio si spreca nell'ampio, del cielo.
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Pioppo Ho ancora il risveglio dell'ultimo sogno, mi bagno nel fiume che porta la sera. L'albero è vuoto nel grembo dell'uomo, passava la vita ascoltando l'aurora. Aveva radici piantate nel fango, sentiva il veleno salirgli nel corpo, era linfa dell'uomo che sporca il suo cielo. Pian piano moriva nel chiaro giardino. Non ombre ma sole lasciava nel mare. E' nudo e spoglio il cuore del pioppo, l'uomo l'abbatte con colpo sicuro e la fine del tempo per la Terra ormai stanca. Il tutto è pieno di vuoto terreno, l'uomo ha finito di viver per gioco.
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Stelle cadenti Le stelle sono pensieri d'amore che lanci nel cielo. Ogni stella è un cuore che cerca. Quando il freddo è nebbia, che oscura i tuoi occhi, lascia che la tua luce, il tuo amore, accenda una stella. Ama sempre come se fosse l'ultimo giorno. Le stelle cadenti sono i tuoi messaggi, il tuo amore, che abbandonano il cielo per raggiungere il cuore che ami.
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E' difficile Non voglio sognare di essere libero. Non voglio sognare di essere felice. Sto salendo sulla montagna. Aiutami a morire.
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Ricerca Tutto deve scorrere naturalmente, senza nessuna ricerca. Tutto è dentro di te, qualsiasi risposta è dentro. Quando inizi a cercare, non hai niente. Quando sembra che tutto sia finito, che non ci sia risposta, è allora, e solo allora, che trovi.
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Vuoto Quando il nulla ti avvolge, la più piccola luce ti sembra enorme. Quando il freddo è eterno, la piccolissima fiamma ti brucia. Quando il silenzio è profondo come il tuo dolore, Dio ti è vicino.
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Paure, pianti, emozioni Paure, pianti, emozioni terribili, gioie, e poi, pace. dire ti amo, un sogno, e il cupo messaggio del gnomo del re. Ancora piÚ in alto ascolto la vita. Cerco la luce dove neve non c'è. Io amo. Mio Dio.
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So Ho letto nei tuoi occhi anche senza vederti, la paura di perdere quella tranquillitĂ apparente. Ho sentito nella tua voce il tormento della mia presenza. No! Io non sono cosĂŹ. So soffrire in silenzio. So non vederti piĂš. So piangere da solo. So dire ti amo al vento.
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Appunti per Mauro Non avere fretta, c'è tutto il tempo. Quando sei solo ed il tempo non passa mai, piano, piano, nel tuo tormento, troverai la risposta. Troverai la tua verità .
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Niente Sono legna da ardere nel camino del tempo. Sono fumo che sale nel cielo incantato. Un soffio di vento.
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Indice Dedica Presentazione Introduzione Pensatori pensanti Colori ad olio A neve Alberi bianchi Armonia Aspettando l’inverno Cantail tuo nome Colori Colori e cielo Così piccolo E’ acqua e vento E’ così facile E le foglie cadono Fiore Frumento Fumo e profumo Giorni felici Guarda Ho paura Ho visto I due alberi Ieri e domani Il lago del nostro cammino Il mio volo Il vento e le sue storie Il volo Io La mia amata terra L’albero e le sue foglie Luce attraverso il bosco Meraviglia Non era tempo O mio Signore Otri Parma Paura Paure Pioppo Poche cose Prima del buio Quercia Questo tempo Radici Risvegli Salici Sogni Tempo Tutta la verità è dentro un granello di sabbia Un anno Un fiore per Kabul Un giorno in paese Vita Terra Scoppio Albert Einstain Una vita impossibile Il Piave mormorò Dolce luna
Pag. 3 Pag. 5 Pag. 7 Pag. 10 Pag. 12 Pag. 14 Pag. 16 Pag. 18 Pag. 20 Pag. 22 Pag. 24 Pag. 26 Pag. 28 Pag. 30 Pag. 32 Pag. 34 Pag. 36 Pag. 38 Pag. 40 Pag. 42 Pag. 44 Pag. 46 Pag. 48 Pag. 50 Pag. 52 Pag. 54 Pag. 56 Pag. 58 Pag. 60 Pag. 62 Pag. 64 Pag. 66 Pag. 68 Pag. 70 Pag. 72 Pag. 74 Pag. 76 Pag. 78 Pag. 80 Pag. 82 Pag. 84 Pag. 86 Pag. 88 Pag. 90 Pag. 92 Pag. 94 Pag. 96 Pag. 98 Pag. 100 Pag. 102 Pag. 104 Pag. 106 Pag. 108 Pag. 110 Pag. 112 Pag. 114 Pag. 116 Pag. 118 Pag. 120 Pag. 122 Pag. 124
Silenzio Caronte Annuncio pubblicitario Io vorrei Foglie E’ ancora Ho visto ancora Ricordi Mani Giorni difficili Vita di un sogno Sogno Madre terra La quercia L’amore Volo Domani Prima Un giorno in paese Il salice Perdono La terra Non era tempo Uomo Dio Illusione Un giorno Destino L’universo Alberi al vento Il viaggio Il tempo Intimità Così era L’alba Il seminatore Fantasia e realtà Tempo Tu sei Cieco e sordo Gabbiano Son stelle Io ho Vorrei A te ancora Madre Petrolio Pioppo Stelle cadenti E’ difficile Ricerca Vuoto Paure,pianti,emozioni So Appunti per Mauro Niente Indice
Pag. 126 Pag. 128 Pag. 130 Pag. 132 Pag. 134 Pag. 136 Pag. 138 Pag. 140 Pag. 142 Pag. 144 Pag. 146 Pag. 148 Pag. 150 Pag. 152 Pag. 154 Pag. 156 Pag. 158 Pag. 160 Pag. 162 Pag. 164 Pag. 166 Pag. 168 Pag. 170 Pag. 172 Pag. 174 Pag. 176 Pag. 178 Pag. 180 Pag. 182 Pag. 184 Pag. 186 Pag. 188 Pag. 190 Pag. 192 Pag. 194 Pag. 196 Pag. 198 Pag. 200 Pag. 202 Pag. 204 Pag. 206 Pag. 208 Pag. 210 Pag. 212 Pag. 214 Pag. 216 Pag. 218 Pag. 220 Pag. 222 Pag. 224 Pag. 226 Pag. 228 Pag. 230 Pag. 232 Pag. 234 Pag. 236 Pag. 238
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Paure, pianti, emozioni Paure, pianti, emozioni terribili, gioie, e poi, pace. dire ti amo, un sogno, e il cupo messaggio del gnomo del re. Ancora piÚ in alto ascolto la vita. Cerco la luce dove neve non c'è. Io amo. Mio Dio.
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So Ho letto nei tuoi occhi anche senza vederti, la paura di perdere quella tranquillitĂ apparente. Ho sentito nella tua voce il tormento della mia presenza. No! Io non sono cosĂŹ. So soffrire in silenzio. So non vederti piĂš. So piangere da solo. So dire ti amo al vento.
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Appunti per Mauro Non avere fretta, c'è tutto il tempo. Quando sei solo ed il tempo non passa mai, piano, piano, nel tuo tormento, troverai la risposta. Troverai la tua verità .
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Niente Sono legna da ardere nel camino del tempo. Sono fumo che sale nel cielo incantato. Un soffio di vento.
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Indice Dedica Presentazione Introduzione Pensatori pensanti Colori ad olio A neve Alberi bianchi Armonia Aspettando l’inverno Cantail tuo nome Colori Colori e cielo Così piccolo E’ acqua e vento E’ così facile E le foglie cadono Fiore Frumento Fumo e profumo Giorni felici Guarda Ho paura Ho visto I due alberi Ieri e domani Il lago del nostro cammino Il mio volo Il vento e le sue storie Il volo Io La mia amata terra L’albero e le sue foglie Luce attraverso il bosco Meraviglia Non era tempo O mio Signore Otri Parma Paura Paure Pioppo Poche cose Prima del buio Quercia Questo tempo Radici Risvegli Salici Sogni Tempo Tutta la verità è dentro un granello di sabbia Un anno Un fiore per Kabul Un giorno in paese Vita Terra Scoppio Albert Einstain Una vita impossibile Il Piave mormorò Dolce luna
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Questo fiume che è tempesta
Raccontarsi è parlare senza pudore, non avere timore del fiume che scorre. Buio, vuoto, neve, calore, legna che arde, fuoco, colore, calore, vivere, vivere, vita. Tutto questo che ci vive dentro e non prende forma o prende forma per essere non quello che vogliamo sia. Certezze che mancano, paure che vivono accanto a noi, un fiume che scorre, acqua limpida che non è più, odore di muschio. Il tempo plasma il mio carattere, ogni giorno è un giorno diverso, attingo al catino del tempo, raccolgo il fardello delle sensazioni, vivo la grande montagna che è salire sul monte. Non voglio la pace del corpo ne la pace della mente, non ho colori da offrirti che siano diversi dai colori di sempre, non ho una mia Luce che sia una vera Luce, ho il mio tempo, la mia storia, il mio cercare qualcosa che non sarà mai altro che cielo terso di ombre. Non è difficile vedere oltre questo cielo dove il vento ha spazzato le nubi, oltre il cielo c’è solo altro cielo, altra Luce, altro buio. Voglio correre a valle, trascinare lo specchio del cielo, quella Luna è la mia Luna, quella Luna è la tua Luna. Niente è per me, niente è per noi che ora siamo. Vivere questo attimo che è un attimo, ascoltare questo silenzio che è silenzio, vedi la mie parole che prendono forma, assapora il lento movimento dei tuoi occhi mentre leggono questo scritto che è niente e che è tutto.
Indefinibile è questo ritmo di vita, il tutto che si cerca ed il niente che si trova. Troppo facile star fermi, nessun respiro, un semplice non cercare oltre il tuo sguardo, nulla vedere se non la verde collina che è pace e serenità. Chi sono io per raccontarti chi sono? Non ho neppure un attimo per vivere che già mi par di sognare, non ho che un attimo per respirare che già mi par di vivere. Tutto questo buio, tutta questa Luce, tutte queste parole che ho scritto, tutte le parole che non ho scritto, tutto è perfettamente inutile, tutto è qualcosa che muta per essere di nuovo tempo che vive, acqua che scorre, ferro da battere. Cavalieri e Regine, Stelle e nuovi mondi nella nostra mente. Non è poi così difficile ascoltare il respiro del cuore.
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