Novembre/Dicembre 2015 - C. Randieri, Cantieri sicuri con soluzioni hi tech

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386 Novembre-Dicembre 2015 Anno 31 7 4.50 In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio- Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN:0392/8829

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Cristian Randieri

@C_Randieri

Cantieri sicuri con soluzioni hi tech Una proposta rivolta a tutti i responsabili della sicurezza e in grado di ridurre significativamente il numero di infortuni, le giornate di malattia e i casi di malattie professionali

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In particolare è possibile specificare razie alla costante rie identificare le seguenti variabili: ricerca di innovazione conoscimento visuale del lavoratore, e alla domanda di DPI richieste, verifica scadenza DPI, prodotti destinati alla eventuali sensori per gas nocivi. Una sicurezza antinfortunivolta impostato il sistema, è suffistica, il reparto Ricerca & Sviluppo di ciente che l’operaio di turno, dotato Intellisystem Technologies ha messo di tutto l’equipaggiamento e in regola a punto il primo sistema elettronico con il permesso di lavoro, attraversi automatico per la verifica delle Dotaun varco, in cui è installato il DPI Vizioni di Protezione Individuale (DPI) sual Analyzer, per far sì che questo veche utilizza e integra la tecnologia rifichi in automatico e in pochi istanti Rfid nei cantieri industriali e civili unila congruenza tra quanto rilevato e tamente alle più moderne tecniche quanto specificato dalle policy detdi riconoscimento visuale. Una protate dal responsabile per la sicurezza. posta di grande interesse per tutti i Per far ciò è necessario integrare dei responsabili della sicurezza, poiché tag Rfid in ogni DPI o dispositivo che chiunque si rechi sul posto di lavoro dovrà essere controllato. La soluzione indossando dispositivi di protezione presentata permette di ottimizzare individuale nell’area di accesso viene i tempi di accesso ai cantieri nel risottoposto a una scansione automaspetto delle regole massimizzando tica senza contatto. In questo modo le condizioni di sicurezza con le quali viene verificato se i dispositivi di prooperai e tecnici dovranno operare. tezione individuale indossati sono Inoltre, grazie al riconoscimento vicorretti, in condizioni adeguate e fra sivo del lavoratore, è possibile indiviloro compatibili. Il numero di inforduare tutti quei casi nei quali operai tuni, le giornate di malattia e/o casi di non autorizzati adoperino i permessi malattie professionali dovrebbero così di lavoro e DPI di altre persone. calare spontaneamente a un livello finora mai raggiunto. Il sistema ‘DPI ViDPI Visual Analyzer ha come caratteristiche sual Analyzer’ ha come caratteristiche Come funziona il nuovo fondamentali quelle di essere di facile fondamentali quelle di essere di facile sistema installazione e utilizzabile in qualsiasi cantiere installazione e utilizzabile in qualsiasi Il sistema è basato in parte sulla teccantiere. Di fatto la soluzione proposta nologia Rfid, attraverso la quale è consiste in un varco elettronico tecnologicamente avanzato, da possibile identificare il personale in ingresso negli impianti, stainstallare in prossimità dei punti di accesso alle zone di lavoro bilimenti e cantieri grazie a un badge personale con tag Rfid UHF. (ad esempio ponteggi e costruzioni comunemente presenti nei Una mancanza nei DPI indossati produce un allarme che può escantieri industriali e civili) insieme a particolari telecamere indusere segnalato in diverse modalità, come sms, email, semafori, striali. Il sistema è corredato da una piattaforma software persobuzzer, messaggi su computer di varco. Il sistema è anche capace nalizzabile che permette al responsabile del cantiere di applicare di leggere appositi tag associati ai DPI, permettendo in tempo tutte le policy di sicurezza nel rispetto delle vigenti normative. reale di confrontarne gli identificativi con i DPI attesi in funzione

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Foto tratta da www.pixabay.com

Una qualsiasi mancanza nei DPI indossati fa scattare un allarme che può essere segnalato in diverse modalità DPI Visual Analyzer può essere realizzato con variabili ad hoc, come riconoscimento visuale del lavoratore, verifica scadenza DPI, eventuali sensori per gas nocivi dei permessi di lavoro. Al suo interno la piattaforma integra la possibilità di gestire i permessi di lavoro in formato elettronico offrendo di fatto una funzionalità innovativa che permette di gestire i permessi di lavoro in modo del tutto automatico eliminando tutto il materiale cartaceo e quindi riducendone i tempi di gestione a favore di una maggiore efficienza. I dati acquisiti al passaggio di ogni operaio sono gestiti da una centrale operativa, che, mediante un apposito software, provvede alla loro memorizzazione in un database a fini statistici e assicurativi rappresentando di fatto una sorta di ‘black box’ da utilizzare in caso di incidente antinfortunistico. La soluzione presentata è di fatto un’infrastruttura professionale creata per raggiungere la massima efficienza per ciò che riguarda la capacità di identificazione dei DPI garantendo ripetibilità e stabilità; velocità di lettura; lettura di più tag contemporanei; generazione di alert multicanale in tempo reale; scalabilità e modularità dei sistemi; produzione di report personalizzati automatici; integrazione con i sistemi informatici aziendali pre-esistenti; integrazione con le differenti piattaforme

hardware di controllo accessi pre-esistenti. Grazie alla sua modularità l’architettura proposta è stata studiata per una semplice installazione. Può essere implementata sia in versione ‘manuale’ mediante lettori portatili poco costosi o in versione ‘automatica’ tramite veri e propri varchi di ingresso e uscita. Il sistema prevede che a ogni DPI sia associato un tag Rfid. L’associazione DPI – tag, avviene mediante appositi lettori/codificatori. Per poter essere identificato dal sistema ogni DPI deve essere già dotato di un tag Rfid UHF ISO 190006-c opportunamente pre-codificato, oppure possono essere forniti appositi tag Rfid da codificare manualmente e da applicare ai DPI preesistenti. I tag applicabili ai DPI non forniti sono di natura diversa in funzione del dispositivo a cui vanno applicati. Ad esempio: tag in etichetta di stoffa, applicabili in giacche, guanti, scarpe; in formato ISO Card, integrato o applicabile su badge pre-esistenti; in PVC da applicare su occhiali e piccoli dispositivi; rivestiti al silicone da applicare su tutti i DPI che dopo il loro utilizzo sono soggetti a lavaggio industriale ad alta temperatura. Attualmente il sistema è in fase di testing finale e validazione presso diversi stabilimenti e raffinerie sia in Italia che all’estero.

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