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Le risorse per la legalità

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A ciò si aggiunga, poi, la eccessiva lun� gaggine dei tempi di erogazione delle somme in favore dei destinatari, con una media di 2/3 anni di ritardo. E’ dunque auspicabile che la possibilità di devolvere il 5 per mille delle proprie tasse a favore del non profit diventi una legge definitiva dello Stato, così con� sentendo alle organizzazioni di formu� lare una programmazione pluriennale; allo stesso tempo, andrebbe eliminato il tetto delle somme erogabili ai destina� tari, semplificati i procedimenti, la cui macchinosità rappresenta una vera e propria trappola nel percorso di acqui� sizione del diritto e ridotti i tempi di ero� gazione. E’ importante, infatti, che in un momen� to di grave crisi economica e di tagli al welfare, le organizzazioni del Terzo Settore non siano lasciate senza fondi, mettendo a forte rischio la realizzazione delle loro attività sociali.

Foto: Enzo Proscia

Un bambino davanti ad un videoga� me impara ad ammazzare il nemico, a distruggere l’ambiente, a guida� re a velocità folli. Un bambino con una zappa in mano impara il valo� re della vita e della cura dell’altro. Chiara Castelletti, presidente dell’asso� ciazione Oikos di Valenzano, e Matteo Anaclerio, referente dei progetti per la legalità, raccontano il percorso intra� preso dall’Associazione con i bambini della scuola media Capozzi Galilei e i piccoli ospiti della comunità educa� tiva “Amici per amore” di Valenzano grazie ai beni confiscati alla mafia e al sostegno dei cittadini che hanno devo� luto il loro 5xmille a favore delle attività associative.

“Ma ce scet fascenn” vi hanno detto all’inizio del progetto. Cosa è successo?

Il Comune di Valenzano ci ha concesso in comodato d’uso un terreno per rea� lizzare il progetto “Un orto per la legali� tà”. Quando siamo arrivati là con i dieci ragazzi della scuola media e altrettanti del Centro da noi gestito, muniti di zap� pe, innaffiatoi, vasi, piante e tutto l’oc�

Orti da coltivare, aiuole da curare, giardini da recuperare: l’impegno di Oikos e dei “suoi” bambini

[la Redazione]

Foto: Enzo Proscia

corrente per il giardinaggio, un vecchietto ha usato la succitata espressione di perplessità rispetto alla nostra presenza. Ignaro, ha colpito appieno l’obiettivo del nostro progetto: vogliamo che a partire dai ragazzi più esposti alla criminalità fino ad arrivare a tutta la comunità si realizzi un percorso con� trocorrente, di cambiamento culturale in cui la violenza non sia più né agita né tollerata. Questo “andiamo facendo”.

Perché la coltivazione di un orto?

L’espediente dell’orto è funzionale a trasmettere ai ragazzi il valore dell’im� pegno per ottenere dei risultati, della collaborazione e dell’aiuto reciproco, dei ruoli e delle regole per una conviven� za civile. Lo stesso abbiamo fatto con i progetti “Giardinaggio per la difesa del territorio” e “Restate al parco”: nel pri� mo i ragazzi hanno curato un’aiuola in prossimità della zona del mercato, nel secondo hanno ripulito e ridato vita ad una villa comunale che versava in uno stato di totale abbandono. Proprio quei ragazzi segnalati per atti vandalici hanno vissuto il senso di appartenenza e di cura di un bene del loro paese, aiutati dai passanti o dagli abitanti del quartiere che, pri� ma scet� tici poi entusiasti, hanno dispen � sato con� sigli e aiutato nei lavo� ri. Insom� ma, si è creata una vera comu � nità. A fronte di questi risultati e al fine di fare sedimentare una realtà nuova in quei ragazzi che, purtroppo, respirano un’aria corrotta tutti i giorni, necessitiamo di fare una progettazio� ne di più ampia durata. Per questo ci auguriamo che il Comune di Valenza� no ci affidi in comodato d’uso il terre� no confiscato per un periodo superiore all’anno, come prevede l’attuale pro� tocollo. Così come ci auguriamo che i contribuenti continuino a sostenerci con il 5xmille: la realizzazione dei nostri progetti è possibile grazie a loro. Smuo� vere le zolle del terreno in cui cresce l’illegalità per fare nascere una nuova comunità richiede tempo, programma� zione e risorse.

La creatività a costo zero

Dal Comune di Conversano l’esempio di una progettualità che non costa ma che conta

[Marilena De Nigris]

In un momento storico straordinario come quello che stiamo vivendo dare delle risposte alle persone in difficoltà è complesso. Il ruolo di chi opera a livel� lo istituzionale nei servizi sociali diventa strategico ma anche estremamente gravoso. Ma non si può venire meno al proprio mandato in nome delle ristret� tezze economiche e bisogna assicurare continuità ai servizi. È questo il criterio di azione dell’assessore alle Politiche sociali di Conversano, Francesca Lip� polis, da pochi giorni riconfermata per il secondo mandato.

Lei afferma di avere una frase d’ordine…

Non esistono colori politici. Per me que� sto è l’assunto da cui fare partire l’a� zione. Sembrerebbe scontato, eppure molto spesso si opera per simpatie, affi� nità o interessi. Ricoprire un assessorato difficile come i Servizi sociali ti mette di fronte a situazioni di tale disagio uma� no oltre che economico che talvolta scegliere tra le priorità significa indivi� duare le miserie più estreme, tagliando fuori tutti coloro che comunque vivono in situazioni di profonda precarietà. Per non parlare delle tante persone che non si rivolgono direttamente all’ente pubblico per una questione di tutela della propria dignità, di imbarazzo e preferiscono la Caritas o, peggio, non denunciano affatto il disagio per non essere additati nel paese. Sono i pen� dolari dei pasti, ossia quelli che migra� no magari nella città per ricevere un piatto e sfamarsi.

Cosa “inventarsi” per contrastare questa situazione?

Cerchiamo di inventarci di tutto, lad� dove le risorse economiche messe a disposizione dall’ente pubblico scar� seggiano a causa dei tagli, seppure Conversano risulta un Comune virtuoso in quanto è riuscito a mantenere una spesa pro capite alta per i servizi, pari a settantadue euro a fronte di una media di cinquantanove euro dell’Am� bito. Ma è necessario essere inventivi e prevedere interventi anche a costo zero che possano sortire degli effetti benefici sulla comunità. Ad esempio in collaborazione con il Banco alimenta� re, la società sportiva di pallamano e il coinvolgimento delle scuole abbiamo realizzato una giornata in cui l’ingresso al palazzetto dello sport per assistere alla partita era gratuito per i bambini mentre l’adulto che lo accompagna� va pagava solo tre euro se donava un pacco di alimenti. È stato un successo. Ma con la stessa squadra di pallama� no, in virtù dell’importanza nazionale che riveste, abbiamo organizzato dei progetti per i ragazzi Down che hanno vissuto delle giornate di grande festa con i loro “eroi” sul campo da gioco. Si tratta di azioni di socializzazione e inte� grazione significative che, progettate in altro modo, richiederebbero risorse economiche. Un altro progetto che mi piacerebbe molto portare a termine è il recupero di tutti quei campi abban� donati, di cui è proprietaria anche la diocesi. Piuttosto che essere inutilizzati, potrebbero essere affidati a persone in difficoltà economica e lavorativa che potrebbero coltivarli e potere, così, anche avviare piccole attività agrico� le. Il dialogo con i responsabili della diocesi è stato avviato.

Lei sollecita anche i giovani ad essere inventivi…

Credo che la versatilità sia un’arma vincente in questa situazione. I ragaz� zi, ma anche i meno giovani, devono imparare a trovare le risposte appro� priate alla domanda del territorio, sen� za fossilizzarsi in un percorso di studi intrapreso con il relativo sbocco natu� rale a cui indirizza. Penso, ad esempio alla riscoperta di tutti quegli antichi mestieri e alla creazione di piccole bot� teghe dell’artigianato. Se andiamo ad Alberobello, meta turistica per eccel� lenza, siamo subissati da negozietti in cui vendono merletti, trulletti, quadret� ti e via dicendo. A Conversano, che comunque è frequentata dai turisti, le strade non pullulano di negozi dei mestieri. Sarebbero iniziative produttive per sé e per la cittadina. Per la realiz� zazione di idee semplici come queste e anche per altre più complesse, stiamo mettendo a punto la creazione di uno sportello informativo, in collaborazione con l’Ente nazionale microcredito che ha formato due risorse umane. Presso lo Sportello, che sarà attivo da ottobre, il potenziale imprenditore potrà ricevere tutte le informazioni per l’accesso alle forme di microcredito in Puglia per lo start up dell’attività.

Quanta “comunità” c’è a Conversano?

È sicuramente un paese coeso, dove la gente se sollecitata risponde e si pro� diga per aiutare l’altro. Le associazio� ni hanno un ruolo significativo in tutto questo e con l’Amministrazione hanno una buona interlocuzione. Mostrano di avere una progettualità altissima, pen� so al teatro per i disabili, ai progetti per la connettività informatica per le per� sone svantaggiate e altro ancora. Da qualche mese è anche operativa la Consulta delle associazioni che sicura� mente produrrà grandi azioni.

promossi dal CSV San Nicola

La psicologia dell’emergenza

Si è concluso a Bari il percorso formativo organizzato dall’associa� zione “Psicologi per i Popoli – Bari e Bat” dedicato alla psicologia dell’e� mergenza. Su sedici partecipanti otto erano iscritti all’associazione, gli altri erano educatori, psicologi o infermie� ri. In molti casi si tratta di persone che hanno alle spalle esperienze di inter� vento in situazioni di emergenza, come il terremoto dell’Aquila, e che intende� vano quindi approfondire come volon� tari-operatori temi legati alla cultura della psicologia dell’emergenza. Il corso ha affrontato tre aree temati� che in cui l’intervento dell’operatore di emergenza inserito nell’ambito di in un’associazione iscritta al Registro Regionale di Protezione Civile è auto� rizzato all’ intervento di soccorso psico� logico, prima e di sostegno sistemico- relazionale, dopo: catastrofi, incidenti

Restituire un parco pubblico alla col� lettività. È stato questo l’obiettivo del progetto “Curiamo il parco” dell’asso� ciazione Parteciparlando di Palo del Colle. Il parco Lenoci di Palo era chiu� so da anni, per prima cosa quindi è stato stipulato con il Comune una con stipulato con il Comune una con� maggiori, intesi come eventi critici che possono comportare la morte su strada anche di più persone contemporane� amente e persone scomparse, come soggetti dispersi e mai più ritornati a casa. L’ultima tematica – che l’Asso� ciazione vive da vicino perché fa parte di un piano provincia� le per la ricerca degli scom� parsi – si è rivelata trasversale e ha consentito ai partecipanti di sviluppare ed approfondire il ruolo e l’approccio dell’ope� ratore formato alla relazione di aiuto nell’elaborazione del lutto “sospesa” per i famigliari delle persone scomparse. In Puglia c’è ancora molta strada da fare a proposito della figura dello psicologo nella ricerca degli scomparsi sia per ricostruire il profiling dello scom� parso che per facilitare il ricongiungi� mento con la famiglia. Questa figu� ra potrebbe essere utile anche nella prevenzione delle catastrofi, laddove durante le esercitazioni potrebbe inter� venire, ancor prima che sul singolo, sul sistema a partire da una conoscen�

za del contesto sociale per prevenire conflittualità e disagi.

e Pro oz

promossi dal CSV San Nicola

Curiamo il parco

venzione per l’apertura al pubblico. Poi è stata progettata la valoriz valoriz� zazione con tre attività diverse: Coloriamo il parco, Illustriamo il par� co e Ascoltiamo il par� co. Il primo intervento ha coinvolto un gruppo di bambini, che hanno dipinto le vecchie panchine di cemento presenti all’interno dell’area verde. In questo caso l’intento era non solo di rendere più gradevoli gli arredi, ma anche di insegnare ai bambini a prendersi cura dei beni comuni. La seconda attività ha visto il coinvolgi� mento di diversi artisti che si sono impe� gnati in una estemporanea di pittura sul tema “Il parco e la natura”, inter� venendo su alcuni depositi in disuso presenti nell’area. La fase finale, quella della premiazione, si è trasformata in un evento musicale, con la parteci� pazione del cantautore Emilio Garo� falo. La partecipazione al concerto di un pubblico numeroso ha dato quindi nuova visibilità al parco, restituendolo alla fruizione della cittadinanza.

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