Nuovi acquisti Marzo 2020

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NARRATIVA "Era stata una scopata noiosissima. Adelaide si era addormentata a metà, mentre Andrea gliela leccava." È il fulminante inizio di Per sole donne, il primo romanzo di Veronica dopo due esilaranti bestseller autobiografici. Adelaide fa l'antiquaria, ha un marito più giovane di lei con cui è in crisi, una madre complice e saggia nonostante un principio di arteriosclerosi, e quattro amiche vere, che come lei stanno attraversando la crisi dei cinquant'anni. Crisi? In realtà si direbbe che non si siano mai divertite tanto. Nei loro incontri (quasi sempre in un ristorante cinese) si scambiano le più inconfessabili confidenze sessuali, e al lettore è concesso di origliare e apprendere così, nei più imbarazzanti dettagli, le avventure e le sventure erotiche di Adelaide, Benedetta, Tonia, Rosaria e Martina. Cinque donne diversissime tra loro ma accomunate da due cose: una visione ormai disincantata della vita e, al tempo stesso, una gran voglia di viverla a pieno. Anche a dispetto dell'età che avanza, come sperimenta dolorosamente Adelaide durante un amplesso con l'atletico amante Lorenzo detto "Trivella". Si ride molto, alle loro spalle e a quelle dei loro partner, talmente goffi da suscitare tenerezza. Un'avvertenza: astenersi puritani e persone sensibili. Tenere lontano dalla portata dei bambini.


NARRATIVA Si conoscono durante un'estate a Mosca. Lui ha appena finito la maturità, è gravemente anoressico, lei lavora come architetto, è radiosa e piena di vita. Nasce dolcemente, quasi in sordina, un amore potentissimo, che i due ancora non comprendono. Grazie a lei lui guarisce. Ma la loro storia si consuma rapidamente, minata dalle insicurezze giovanili e dalla distanza. Lui torna in Italia, Tanja rimane in Russia, si dimenticano. Quarant'anni dopo, lui è uno psicoanalista affermato. Ma pur essendo circondato dall'amore delle due figlie e della compagna, sente che gli manca qualcosa. Capisce che quel senso di vuoto è collegato a Tanja, il suo primo grande amore, perciò si mette sulle sue tracce nella speranza di rivederla. Purtroppo scopre che Tanja è morta molti anni prima. Incapace di rassegnarsi all'idea di averla perduta per sempre, cerca in tutti i modi di entrare in contatto con lei. Fino a riuscirci, scoprendo dimensioni straordinarie. In questo romanzo intenso e delicato, Sibaldi riprende il tema a lui caro della resurrezione e lo cala in una storia d'amore sconvolgente, capace di ridisegnare la nostra concezione del tempo e dello spazio. E ci svela che la morte non è un limite, se la nostra mente sa come varcarlo.


NARRATIVA Succede ogni estate, a fine giugno. Inizia il tempo dei bottafichi – i fioroni. Il momento piu? bello dell'anno: un'esplosione di sapori, profumi, calore. I bottafichi sono una passione quasi ossessiva per Carminú, che tutte le mattine, finita la scuola, lotta contro quelle strunze delle grisce – le ghiandaie – per aggiudicarsi i frutti migliori. Insieme a lui Mario e Vittorio, i suoi inseparabili amici d'infanzia. Li unisce un legame purissimo, fatto di corse in giro per la campagna a rubare frutta e uova, di partite a calcio, di segreti condivisi. Sono compari, si sono cioè scambiati a vicenda un garofano rosso in segno di eterna amicizia. Un'estate felice e spensierata sembra attendere Carminú, le cui notti sono, però, tormentate da un incubo. Un incubo che ha vissuto realmente anni prima, quando suo padre era partito per la Germania, e che ora non vuole rivivere più. In quei giorni, Carminù comincia a frequentare il novantenne nuni Argentì, ritornato a Spillace dopo una vita da emigrato. Quest'uomo solitario, intriso di malinconia e sapienza, darà a Carminù le chiavi per decifrare un mondo che, a quell'età, si va facendo sempre più ingarbugliato e gli racconterà perché il tanto amato fico è considerato l'albero della fortuna. In una Calabria dal sapore antico, tra la pasta al forno e le polpette dell'adorata mamma, i capelli biondi di Rosalba, l'ammirazione sconfinata per un padre con cui condivide gli stessi occhi, «cosi? profondi che si mangiano il mondo», Carminù si prepara ad affrontare le grandi prove che lo porteranno verso l'età adulta...


NARRATIVA «Che cosa aveva fatto della sua vita? Questo era il pensiero fisso di un uomo che nemmeno per un solo momento aveva creduto che la sua esistenza avrebbe potuto essere diversa.» Singer è un aspirante scrittore di 34 anni, una specie di Bartleby norvegese le cui nevrosi lo hanno costretto a «salutare i giorni inebrianti della sua giovinezza» e ad abbandonare i suoi esilaranti tentativi di scrivere la frase perfetta. Dopo aver completato la formazione da bibliotecario, Singer sale su un treno diretto verso la piccola città di Notodden, nella regione montuosa del Telemark, per lavorare nella biblioteca locale intenzionato a iniziare una vita semplice, ben ordinata e volutamente anonima. Dopo un bizzarro incontro con un milionario che gli rivela un sistema infallibile per fare soldi, Singer si sistema in un triste matrimonio con la ceramista Merete Saethre, e la aiuta a prendersi cura della figlia Isabella, nata da una precedente relazione. Dopo alcuni anni insieme il rapporto inizia a vacillare ma, mentre la coppia è sul punto di separarsi, un incidente d’auto provocherà un drammatico cambiamento nella vita di Singer... Il narratore di T. Singer dichiara espressamente fin dall’inizio che questa non è una storia allegra, tuttavia, come in tutte le opere di Dag Solstad, la scrittura è segnata da una magistrale combinazione di umorismo, ossessione e radicalità che fanno di questo romanzo esistenziale un capolavoro della letteratura norvegese.


NARRATIVA Due donne ebree e due ex soldati dell'esercito britannico si ritrovano a Tel Aviv dopo più di mezzo secolo. Giovanissimi erano stati amanti, ma le passioni a quanto pare non vengono mitigate dal tempo, al punto che quando, dopo una settimana, Edward O'Leary muore, ci sono troppi punti oscuri perché si possa pensare a un decesso naturale. Lotte Pearl sale sul taxi che la porterà al cimitero per assistere al funerale del suo amante di un tempo con il cuore carico di ricordi e la paura di finire anche lei assassinata. Il tassista si chiama Eitan Einoch, detto Tanin. Mai amicizia fu più improbabile: un'anziana signora dai modi eleganti e un quarantenne divorziato, pugile per passione e tassista con velleità da investigatore. Eppure Tanin, insieme all'amico Bar, inizierà un'indagine che finirà per riportare alla luce una vicenda dimenticata avvenuta in uno dei periodi più delicati della storia dello Stato d'Israele, gli anni quaranta che segnarono il passaggio dal Mandato britannico all'Indipendenza. Per risolvere il caso e proteggere Lotte, Tanin non trascurerà nulla, nemmeno quei destini anonimi di cui la Storia si nutre e che travolge e nasconde. "Le diciotto frustate" è un libro che con i ritmi incalzanti del giallo unisce la leggerezza della sensualità alle fragili vicende di esseri umani vittime delle proprie passioni - «del resto cosa siamo se non una banda di ego feriti e bisognosi di cura».


NARRATIVA Sul fianco scosceso di Kujira-yama, la Montagna della Balena, si spalanca un immenso giardino chiamato Bell Gardia. In mezzo è installata una cabina, al cui interno riposa un telefono non collegato, che trasporta le voci nel vento. Da tutto il Giappone vi convogliano ogni anno migliaia di persone che hanno perduto qualcuno, che alzano la cornetta per parlare con chi è nell'aldilà. Quando su quella zona si abbatte un uragano di immane violenza, da lontano accorre una donna, pronta a proteggere il giardino a costo della sua vita. Si chiama Yui, ha trent'anni e una data separa quella che era da quella che è: 11 marzo 2011. Quel giorno lo tsunami spazzò via il paese in cui abitava, inghiottì la madre e la figlia, le sottrasse la gioia di essere al mondo. Venuta per caso a conoscenza di quel luogo surreale, Yui va a visitarlo e a Bell Gardia incontra Takeshi, un medico che vive a Tokyo e ha una bimba di quattro anni, muta dal giorno in cui è morta la madre. Per rimarginare la vita serve coraggio, fortuna e un luogo comune in cui dipanare il racconto prudente di sé. E ora che quel luogo prezioso rischia di esserle portato via dall'uragano, Yui decide di affrontare il vento, quello che scuote la terra così come quello che solleva le voci di chi non c'è più. E poi? E poi Yui lo avrebbe presto scoperto. Che è un vero miracolo l'amore. Anche il secondo, anche quello che arriva per sbaglio. Perché quando nessuno si attende il miracolo, il miracolo avviene. Laura Imai Messina ci conduce in un luogo realmente esistente nel nord-est del Giappone, toccando con delicatezza la tragedia dello tsunami del 2011, e consegnandoci un mondo fragile ma denso di speranza, una storia di resilienza la cui più grande magia risiede nella realtà.


NARRATIVA Aba Abate è una donna normale. Suo marito Paolo, pubblicitario aspirante scrittore, è un uomo colto ma con scarso senso pratico. I suoi figli, Francesco e Cristina, sono adolescenti e, come tutti i ragazzi a quell’eta, problematici e conflittuali. La sua unica vera amica sin dai tempi della scuola, Tiziana, ha una libreria e da single continua a cercare il grande amore. Aba si rivolge a lei in cerca di un aiuto per le aspirazioni di romanziere del marito. Aba fa di tutto per tenere unita la sua famiglia e i suoi affetti, ma non è sempre facile per via del suo vero lavoro. Perché Aba Abate in realtà è anche «Ice». Non una semplice impiegata ministeriale come credono i suoi familiari, ma una funzionaria dei Servizi segreti con un compito delicatissimo: reclutare e gestire gli infiltrati nelle moschee. È proprio da un suo informatore che Aba apprende una notizia potenzialmente catastrofica: in Italia sta arrivando via mare dalle coste libiche un terrorista pronto a farsi esplodere. La scadenza: una settimana. Aba si trova costretta a intervenire in prima persona anche sul campo, in Libia e in Niger. E per avere una pur minima speranza di successo deve avvalersi della collaborazione di un agente del posto, il professor Johnny Jazir, un uomo che la trascina gradualmente in una spirale in cui tutti i suoi valori sono messi in dubbio. Le missioni si moltiplicano, le emergenze familiari e lavorative si sovrappongono nel giro di pochi, frenetici giorni, e quando niente va come dovrebbe il mondo di Aba – quello professionale, ma anche quello degli affetti e dell’amore per il quale ha sempre così tenacemente lottato – comincia inesorabilmente a crollarle addosso. Possono davvero coesistere Aba e Ice?


NARRATIVA Winchester, 1932. A trentotto anni Violet Speedwell sembra ormai inesorabilmente destinata a un’esistenza da zitella. La Grande Guerra ha preteso il suo tributo: il suo fidanzato, Laurence, è caduto a Passchendaele insieme a migliaia di altri soldati, e ora le «donne in eccedenza» come lei, donne rimaste nubili e con scarse probabilità di convolare a nozze, sono ritenute una minaccia, se non una vera e propria tragedia per una società basata sul matrimonio. Dopo essersi lasciata alle spalle la casa di famiglia di Southampton, e le lamentele della sua soffocante madre, ferma all’idea che dovere di una figlia non sposata sia quello di servire e riverire i genitori, Violet è più che mai intenzionata a vivere contando sulle proprie forze. A Winchester riesce in breve tempo a trovare lavoro come dattilografa per una compagnia di assicurazione, e ad aver accesso a un’istituzione rinomata in città: l’associazione delle ricamatrici della cattedrale. Fondata dalla signorina Louisa Pesel e diretta con pugno di ferro dall’implacabile signora Biggins, l’associazione, ispirata a una gilda medievale, si richiama a un’antica tradizione: il ricamo di cuscini per i fedeli, vere e proprie opere d’arte destinate a durare nei secoli. Sebbene la Grande Guerra abbia mostrato a Violet come ogni cosa sia effimera, l’idea di creare con le proprie mani qualcosa che sopravviva allo scorrere del tempo rappresenta, per lei, una tentazione irresistibile. Mentre impara la difficile arte del ricamo, Violet stringe amicizia con l’esuberante Gilda, i capelli tagliati alla maschietta, la parlantina svelta e un segreto ben celato dietro i modi affabili, e fa la conoscenza di Arthur, il campanaro dagli occhi azzurri e luminosi come schegge di vetro. Due incontri capaci di risvegliare in lei la consapevolezza che ogni destino può essere sovvertito se si ha il coraggio di sfidare i pregiudizi del tempo. Due incontri che insegnano anche che basta a volte un solo filo per cambiare l’intera trama di una vita.


NARRATIVA Tre personaggi che la vita ha maltrattato. Bonamente Fanzago, attore porno dal nome improbabile che un ictus ha messo in panchina e che assiste angosciato all’ascesa dei giovani concorrenti. Tiene duro aspettando che ogni martedì una donna affascinante dal passato misterioso paghi i suoi servizi da gigolò alla pensione Lisbona, un alberghetto poco frequentato dove il proprietario, il signor Alfredo, vive la sua condizione di travestito nascondendosi da un ambiente ipocrita e perbenista. Tre esseri umani sui quali la società si accanisce proprio perché più deboli, ma che troveranno il coraggio di difendersi. Non sono eroi senza macchia né paura, hanno debolezze, hanno commesso errori e a volte azioni riprovevoli. Ma soprattutto aspirano ad amore e rispetto. Quando un imprevisto darà il via a una girandola di effetti collaterali, per i nostri tre personaggi diventerà questione di vita o di morte scavare, dentro di sé e nel proprio passato, per trovare le risorse necessarie a tirarsi fuori dai guai. Con questo romanzo Carlotto va oltre il noir. Non racconta più solo il lato oscuro e criminale della società. Siamo tutti noi a essere interpellati. Perché oggi le gogne mediatiche, i giornalisti a caccia di scoop e i politici dall’ambizione sfrenata stanno trasformando la società in un’arena dove il pubblico reclama lo spettacolo del “diverso” colpevole e del sangue che scorre.


NARRATIVA A volte il treno dei sogni passa prima che tu riesca a raggiungere la stazione. Allora hai due possibilità: guardarlo andare via per sempre, oppure percorrere quel binario a piedi e continuare a rincorrere i tuoi desideri. E così decide di fare Blu Rocchini – sì, proprio Blu, come il colore –, che vive a Firenze insieme ad altre tre ragazze, tutte più o meno trentenni, tutte più o meno alle prese con una vita sentimentale complicata. Blu ha un sogno: lavorare nel mondo dei libri. Ci ha provato con una breve esperienza in una casa editrice specializzata e, ancora, in una grossa catena di librerie. Poi la decisione: aprire una libreria tutta sua. Ma la vita è difficile per una piccola libreria indipendente… finché Blu ha un'intuizione: trasformare i libri in "farmaci", con tanto di indicazioni terapeutiche e posologia, per curare l'anima delle persone. Nasce così la Piccola Farmacia Letteraria, che si rivela subito un grandissimo successo. Peccato che ora Blu abbia altro per la testa: come fare a ritrovare il meraviglioso ragazzo che sembra uscito dalle pagine del Grande Gatsby e con cui ha trascorso una serata indimenticabile, ma al quale non ha chiesto il numero di telefono? In una divertentissima commedia dal finale sorprendente, Blu scoprirà che i sogni, a volte, sono molto più vicini di quanto si possa immaginare. Basta saperli riconoscere.


NARRATIVA Milano è scossa da una serie di omicidi. Un assassino riprende le proprie vittime mentre le soffoca per poi spedire i video dei loro ultimi istanti di vita alla polizia. Il destinatario dei macabri filmati è il tormentato commissario Diego Ruiz, un “sopravvissuto”, alcolista e fumatore incallito, che insieme alla sua squadra si trova a dover indagare con-temporaneamente su questo killer e su una strana rapina in banca. Ben presto la Questura chiede aiuto a Gaia Virgili, una giovane e brillante profiler, arrivata da poco a Milano per seguire un altro caso, quello del “killer delle donne sole”. La dottoressa disegna il profilo di un uomo instabile e pericoloso, una sorta di vendicatore solitario molto astuto che ha lanciato apertamente una sfida agli inquirenti invitandoli a catturarlo prima che uccida ancora. Inizia così una lotta contro il tempo, mentre il piano dell’assassino assume via via contorni sempre più definiti. Ma ogni volta che l’indagine sembra giungere a un punto di svolta, una mossa a sorpresa del killer spinge Ruiz a rivalutare l’intera lista dei sospetti.


NARRATIVA Da oltre trent'anni l'uscita di un libro di Bret Easton Ellis è considerato un evento e Bianco non fa eccezione. Anche questa volta il protagonista è proprio lui, l'ex ragazzo prodigio di Meno di zero , il celebrato autore di American Psycho , l'ultimo grande cantore del postmodernismo con Lunar Park . Sintesi perfetta di autobiografia e satira sociale, Bianco è una critica tanto affilata quanto spassosa di alcune delle piaghe che affliggono il nuovo secolo: l'ipocrisia elevata a galateo, il moralismo che sostituisce il giudizio estetico, la paura di esprimere un'opinione perché si finirebbe impallinati dai «giustizieri» dei social. E se quelle di Ellis non fossero solo provocazioni (o il cahier de doléances di un «maschio bianco» inconsapevole dei suoi privilegi), ma un invito a essere piú sinceri, piú autentici, a pensare con la propria testa senza preoccuparsi costantemente dell'opinione degli altri? Ellis non si accontenta di interpretazioni superficiali solo perché politically correct: Bianco è un'indagine senza sconti nel rimosso dello spirito del tempo. E dai giorni di Meno di zero nessuno sa farlo meglio di lui. Se c'è qualcosa con cui Bret Easton Ellis se l'è sempre presa, in tutti i suoi libri, è l'ipocrisia, questo grande lubrificante che permette alla società di funzionare. Ma se per più di trent'anni l'ha fatto utilizzando gli strumenti del romanzo, oggi, per la prima volta con questo libro, Ellis l'affronta nell'unico modo possibile: mettendosi a nudo direttamente.


NARRATIVA Una donna in viaggio ascolta un estraneo seduto di fianco a lei mentre parla del suo lavoro, della famiglia e dell'angosciosa notte precedente, trascorsa a seppellire il cane. Faye, scrittrice e io narrante, sta raggiungendo il continente europeo per partecipare a un convegno. Nel caldo afoso, tra pause caffè ed eterne attese di navette che fanno la spola dal ristorante alla sede dei meeting, incontrerà colleghi, giornalisti, organizzatori culturali. Da quelle sue conversazioni emergerà un quadro meraviglioso e terribile di un'umanità confusa, scissa tra ciò che teme di essere e ciò che sceglie di mostrare.


NARRATIVA Dici Acapulco e pensi a spiagge di sabbia finissima, mare cristallino e palme accarezzate dalla brezza. Ma oggi la perla del Pacifico è molto diversa dall'immagine da cartolina usata per attirare i turisti. Il narcotraffico si è insinuato in città e gli omicidi sono all'ordine del giorno. Ad Acapulco vive Lydia, che si divide tra il lavoro in libreria e la famiglia costruita con il marito Sebastián, giornalista, e il figlioletto Luca, otto anni e un'intelligenza fuori dal comune. Quello che Lydia non si aspetta è che la sua esistenza venga sconvolta da un giorno all'altro, quando un commando di uomini armati irrompe alla festa di compleanno della nipote e stermina tutti i suoi cari. Nascosti in bagno, solo Lydia e Luca si salvano dalla carneficina, e per loro inizia una fuga estenuante. Rimanere in Messico equivale a morte certa, ma per non farsi rintracciare dal boss che ha ordinato il massacro bisogna evitare le strade più battute e i normali mezzi di trasporto. Così, a madre e figlio non resta altro da fare che prendere la via dei migranti: le centinaia di famiglie che ogni giorno fuggono dai paesi dell'America centrale, devastati dalle bande criminali, e attraversano il Messico nella speranza di raggiungere il confine con gli Stati Uniti. Questo significa anche salire sulla Bestia, il treno merci su cui i migranti si arrampicano al volo rischiando di finire stritolati. Mentre tentano di saltare a bordo, Lydia e Luca incontrano due sorelle, Soledad e Rebeca, scappate dall'Honduras, e i quattro iniziano a viaggiare insieme. Affronteranno la difficile traversata del deserto, conosceranno altri migranti, disposti ad aiutarli o pronti ad approfittarsi di loro, e cercheranno di conservare la propria umanità in un'esperienza che di umano ha ben poco. Ma è davvero possibile raggiungere il confine? I sicari li troveranno? E cosa ha scatenato la furia del boss che li vuole morti?


NARRATIVA Manuel accoltella un poliziotto per autodifesa. Scappa e si nasconde in un paesino abbandonato. Lì sopravvive grazie a romanzi tascabili, vegetali che recupera nei dintorni e una piccola spesa fatta al Lidl, che suo zio ogni tanto gli invia. Manuel scopre così che quanto meno possiede, di tanto meno ha bisogno. "Gli schifosi" è un thriller atipico, un "Robinson Crusoe" ambientato nel cuore della provincia desolata, una nuova definizione del concetto di austerità. Una storia che ci fa domandare se le uniche persone sane non siano quelle consapevoli che la società è malata.


NARRATIVA Un giovane è costretto a tornare nel paese d’origine per vendere la casa di famiglia: è un ritorno doloroso così come lo è il ritrovamento di cinque quaderni scritti molti anni prima dal fratello maggiore Marcello. Leggendoli per la prima volta, il ragazzo, ormai uomo, ripensa all’estate del 2002 quando i due fratelli vivevano ancora insieme, con la madre e il compagno della donna, soprannominato Wayne. La loro casa era stretta tra quella della nonna materna e quella di un uomo, soprannominato il Tordo. Nei quaderni, Marcello racconta molte cose di quell’estate: le cene all’aperto, le discussioni furibonde tra il Tordo e Wayne, la relazione amorosa tra la nonna e il Tordo, il rapporto conflittuale tra la madre e la nonna. Fra i vari episodi riportati nel diario, uno in particolare sarà quello che scatenerà la serie di eventi che porteranno all’inaspettato e drammatico epilogo. Con uno stile perfettamente calibrato e una lingua che mescola tratti eleganti a termini più colloquiali, Claudio Lagomarsini riesce a svelare il crepuscolo di un mondo patriarcale, sessista e arretrato, fotografando dall’interno una società destinata a sparire, eppure ancora così rappresentativa del nostro paese. Tra cene in cortile, litigi per un orto e comportamenti retrogradi, Ai sopravvissuti spareremo ancora racconta la quotidianità di un ambiente provinciale piccolo e meschino e l’angoscia di chi con questa quotidianità non riesce più ad avere a che fare. L’attaccamento ai confini della proprietà privata e l’atmosfera oppressiva del nucleo abitato al centro della storia sono il cuore di questo notevole romanzo d’esordio che affronta il dramma di un ragazzo che, pur dotato di un’acuta sensibilità, nulla potrà contro la grettezza e la distanza della famiglia che gli è toccata in sorte.


NARRATIVA "Orlando è la biografia che diventa romanzo di un eroe che diventa un'eroina e che vive parecchi secoli. Non ci vuole molto a capire che il suo tema non è l'immortalità né il sesso né la letteratura (o quella sua versione ministeriale che definiamo storia) né Vita Sackville-West a cui il libro è dedicato, amica intima di Virginia Woolf e scrittrice a sua volta. Il tema è piuttosto lo slittamento o, meglio ancora, la trasformazione, la metamorfosi: di un corpo nell'altro, di un sesso nell'altro, di un genere nell'altro (e alludo tanto all'identità di genere quanto al genere letterario). Ciò che il personaggio Orlando e la sua vita fantastica ci dicono è che dentro ognuno di noi non esiste un sé prestabilito e rigido, pietrificato nella propria identità, bensì molti sé fluidi, instabili, che, scivolando l'uno nell'altro e sull'altro, mutano incessantemente pur conservando al proprio interno elementi di continuità. Perciò la biografia non può che essere romanzo un'idea che avrebbe probabilmente fatto inorridire il padre di Virginia, Leslie Stephen, autore del mastodontico e macchinoso Dictionary of National Biography - così come il maschile è anche femminile, e viceversa." (Dall'introduzione di Mario Fortunato). Include la copia digitale.


NARRATIVA Alberto, il fratello minore, è un bambino timido, profondo, ottimi voti a scuola e una innata predisposizione al rispetto delle regole: il tipo di figlio che non dà mai problemi. Lorenzo, il maggiore, è un capobranco naturale, determinato a seguire la propria strada ovunque essa lo porti: un ragazzo destinato a sorprendere sempre. Alberto si è beccato il soprannome di "Zavorra", perché sta sempre attaccato al fratello, nel tentativo maldestro di dimostrarsi alla sua altezza. Ma essere un peso non gli dispiace, perché significa essere legati. Di più, inseparabili. E il piccolo seguirebbe Lorenzo in capo al mondo pur di imparare i suoi gesti mentre suona la chitarra, pur di ascoltare la sua musica, pur di assomigliargli almeno un po'. Il problema è che poi si cresce, l'adolescenza è una tempesta e sconvolge tutto, mentre la vita adulta si rivela, anno dopo anno, un rebus indecifrabile. E così i due si allontanano - senza un motivo preciso, o forse per tutti i motivi possibili - fin quando quel legame diventa malinconico come un lungo silenzio. Ma come si fa a capire perché a volte si perde chi ha il nostro stesso sangue? Come si affronta ciò che ci portiamo dentro da quando eravamo bambini, paure comprese? Simone Marcuzzi indaga con intensità un rapporto delicato tra persone che possono essere tutto l'una per l'altra - complici, confidenti, amici, ma anche rivali, spine nel fianco, estranei e racconta l'umanissima difficoltà di resistere alla tentazione di chiamarsi fuori dalle cose, per imparare a starci dentro e a tenere stretto chi amiamo.


NARRATIVA Tra i versanti dei Pirenei aragonesi si nasconde un piccolo villaggio, Monteperdido, costruito per dare le spalle al mondo e agli estranei. D'inverno la vita pulsa silenziosa sotto la neve immobile, d'estate la luce del sole rimbalza sui ghiacciai colorando l'aria di un bianco irreale. Qui tutti si ricordano di Ana e Lucía, le due amiche di undici anni scomparse un pomeriggio di ottobre mentre tornavano a casa da scuola, cinque anni fa. Un giorno che ha segnato la comunità della vallata - un caso intorno al quale le indagini della Guardia Civil si erano mosse girando a vuoto - fino a oggi, quando una ragazzina ferita, con i vestiti strappati e il volto sepolto da una cascata di capelli, viene ritrovata sul luogo di un incidente, vicino a una macchina uscita di strada, viva: è Ana. La riapertura del caso è affidata alla giovane Sara Campos e al capo dell'Unità Centrale Operativa Santiago Baín, inviati dalla sede di Madrid, due esistenze solitarie, ma unite tra loro da un legame speciale. Adesso si trovano obbligati a collaborare con la polizia locale, in quel piccolo mondo montano stretto fra silenzi e risentimenti, per trovare in fretta la seconda ragazzina; mentre intorno a loro la fitta rete di incongruenze e chiaroscuri si addensa, emergono le maglie in cui gli abitanti di questo villaggio silente e sordo hanno ricavato un posto per sé e per il proprio pezzetto di ambigua verità.


NARRATIVA La prima raccolta di racconti di Amy Hempel fu pubblicata a metà degli anni Ottanta, quando la scena letteraria americana vide un inaspettato rinascimento della forma del racconto con l’arrivo di voci quali Raymond Carver, Richard Ford, Jay McInerney, grazie anche al lavoro dell’editor Gordon Lish, il maestro della limatura, della riduzione, della semplicità stilistica. Queste quindici storie squisitamente raffinate rivelano la leggendaria scrittrice nella sua parte più umana e vivace, mentre introduce personaggi, solitari e alla deriva, alla ricerca di una connessione. Le loro brevi vicende affrontano la nostra paura e i nostri desideri, costringendoci a compatirli. I personaggi di Amy Hempel, immediatamente vividi e sempre memorabili, hanno cuori danneggiati e sono perseguitati dal dolore. Lottano per perdonare se stessi e gli altri.


NARRATIVA Un tardo pomeriggio di luglio in un'anonima località di villeggiatura, dopo una giornata passata al mare, una giovane donna, da poco diventata madre, sale all'ultimo piano di una palazzina. Non guarda giú. Si appoggia al davanzale e si getta nel vuoto. Perché l'ha fatto, perché ha voluto suicidarsi? Non lo sappiamo. E forse, in quel momento, non lo sa nemmeno lei. Ma quel tentativo di suicidio non ha avuto successo e oggi, quella giovane donna, vuole capire. Fuani Marino è sopravvissuta a quel gesto e alle cicatrici che ha lasciato sul suo corpo e nella sua vita. Ma le cicatrici possono anche essere una traccia da ripercorrere, un sentiero per trasformare la memoria in scrittura. Marino decide cosí di usare gli strumenti della letteratura per ricostruire una storia vera, la propria. In parte memoir, in parte racconto della depressione dal di dentro e storia di una guarigione, anamnesi familiare e storia culturale di come la poesia e l'arte hanno raccontato il disturbo bipolare dell'umore, riflessione sulla solitudine in cui vengono lasciate le donne (e le madri in particolare) e ancora studio di come neuroscienze, chimica e psichiatria definiscano quel labile confine tra salute e sofferenza: Svegliami a mezzanotte è un testo incandescente nel guardare senza autoindulgenza, anzi a tratti con affilata autoironia, in fondo al buio. Disturbante come a volte è la vita, ma luminoso nella speranza che sa regalare.


NARRATIVA La nonna di Bianca Pitzorno le ha insegnato a ricamare, e vedendola ostinata a non usare il ditale pronosticava che sarebbe diventata una donna ingovernabile. Quella nipotina talentuosa e indisciplinata ha continuato così, cucendo le sue storie con anticonformismo e senza paura di pungersi con le spine dell'animo umano. In questo romanzo la voce narrante è quella di una sartina a giornata nata a fine Ottocento in una cittadina di provincia non lontano dal mare. Rimasta presto sola al mondo, difende quel lavoro che la rende autonoma anche se implica ore e ore spese nelle case dei signori, cavandosi gli occhi per cucire abiti e biancheria. Vorrebbe poter leggere i giornaletti di cui ogni tanto le fanno dono le sue padrone; ma imparerà presto che proprio nelle stanze del cucito giungono gli echi dei segreti inconfessabili di ogni famiglia, più appassionanti di ogni feuilleton. La sartina ascolta in disparte: ma un giorno la scatola di latta dove chiude i desideri più preziosi si aprirà, e anche a lei toccherà vivere da protagonista. La marchesina Ester, che veste come un maschio e ama andare a cavallo; miss Lily Rose, l'americana, e il suo corsetto imbottito di banconote; le sorelle Provera e lo scandalo dei tessuti francesi; donna Licinia Delsorbo, centenaria decisa a tutto pur di difendere la purezza del suo sangue; Assuntina, la bimba selvatica... Una galleria di donne di ogni età, raccontate in tutte le loro sfaccettature.


NARRATIVA Hai presente quando la radio passa la canzone che ascoltavi sempre alle superiori, e ti immaginavi nel futuro, libero e felice di fare quel che volevi... be', se a sentirla il cuore ti si stringe e alla fine devi cambiare stazione, vuol dire che in quel futuro qualcosa non è andato come sognavi. Così è per Fabio, che ha ventiquattro anni e studia giurisprudenza. La materia non lo entusiasma per niente, ma una serie di circostanze lo ha condotto lì, e lui non ha avuto la forza di opporsi. Perciò procede stancamente, fin quando – siamo nel 1998 – per evitare il servizio militare obbligatorio viene spedito in un ospizio per preti in cima ai monti. Qua il direttore è un ex missionario ottantenne ruvido e lunatico, che non esce dalla sua stanza perché non gli interessa più nulla, e tratta male tutti tranne Gina, una ragazza che si crede una gallina. Diversi come sono, qualcosa in comune Fabio e Don Basagni ce l'hanno: la passione per il ciclismo. Così iniziano a guardare insieme il Giro d'Italia, e trovano in Marco Pantani l'incarnazione di un sogno. Un uomo coraggioso, tormentato e solo, che si confronta con campioni colossali che hanno il loro punto di forza nella prudenza e nel controllo della corsa. Pantani invece non fa tanti calcoli, lui dà retta all'istinto e compie sforzi immani che gli permettono di spostare il confine, "il terribile confine tra il possibile e l'impossibile, tra quel che vorremmo fare e quel che si può". Grazie a questa meravigliosa follia, Fabio e Don Basagni troveranno in sé un'audacia sepolta, e metteranno in discussione l'esistenza solida e affidabile che ormai erano abituati a sopportare. Più ispirato che mai, Fabio Genovesi torna a farci sognare con la sua scrittura unica, che ci travolge e ci emoziona come un'onda impetuosa, ci fa commuovere, sorridere e poi ridere fino alle lacrime. E ci racconta cosa vuol dire credere in qualcosa. Qualsiasi cosa. Che sia però magica, e ci accenda, spingendoci avanti o da qualsiasi parte, senza progetti o direzioni già tracciate. Si rischia di cadere, sì, ma quando alla radio passeranno la canzone della nostra adolescenza allora, cantandola a squarciagola coi finestrini abbassati, di sicuro voleremo.


NARRATIVA Teresa custodisce da sempre un segreto di cui è ormai l'unica depositaria. È vecchia, ostinata, e quando intuisce che la sua mente e la sua memoria si sono fatte labili, decide di non mettere a repentaglio ciò che ha tenuto nascosto per una vita intera. Così una sera si sdraia nel letto e non si alza più: per dieci anni, "zitta e immobile, fissava quello che gli altri chiamavano vuoto e che lei aveva imparato a interpretare". La sua famiglia però, ostinata, porta il letto al centro del salotto e dell'esuberante vita della casa, che è tutta al femminile: oltre a Teresa, ci sono le figlie, Irene e Flora, la cugina Rusì, la badante peruviana Pilar e Nina, la nipote. È lei a raccontare la loro storia, che inizia nel momento in cui la nonna si sta spegnendo e le cinque donne le si stringono intorno per vegliarla. Prima di andarsene, Teresa regala loro quattro oracoli - uno portato dal vento (come quello che indicò a Ulisse la via del ritorno), uno scritto sulla sua pelle (come la tradizione tramanda sia avvenuto a Epimenide), uno fatto di nebbia e di poesia (come al cospetto della Pizia di Delfi), uno che diventa fulmine (secondo la tradizione della Sibilla Eritrea)... Sono oracoli che sciolgono il nodo che blocca le loro esistenze, liberandole dalle paure, dal senso di colpa, dal passato, dall'incapacità di affacciarsi sul proprio futuro. E, liberando le loro esistenze, Teresa libera finalmente se stessa.


NARRATIVA Hyu-min si sveglia una mattina nel proprio letto e scopre di essere ricoperto di sangue. Non solo il suo corpo, ma tutta la stanza ne è imbrattata. Lui non ricorda quasi niente della notte appena trascorsa, solo di essere uscito a correre per distendere i nervi. O meglio, di essere sgattaiolato fuori di casa visto che sua madre è meglio non sappia delle sue scappatelle notturne. Hyumin ha ventisei anni e vive con lei e il fratello adottivo Hae-jin in un appartamento all'ultimo piano di un residence di Gundo, nella moderna periferia di Seul. Da quando sono morti in un incidente d'auto il padre e il fratello maggiore, Hyu-min è sottoposto a una terapia di psicofarmaci che tiene a bada l'epilessia di cui soffre, ma provoca terribili effetti collaterali: emicranie atroci, acufene, attacchi di rabbia. E vuoti di memoria. Ecco perché non ricorda cosa sia successo per essere ricoperto di sangue. Hyu-min esplora l'appartamento e trova in salotto il cadavere della madre, con la gola tagliata. A questo punto, comincia a ricostruire gli eventi della notte precedente e, quando un orecchino di perla mai visto prima scivola fuori dalla tuta indossata per correre, Hyu-min è terrorizzato.


NARRATIVA Una giovane donna che aspira a un futuro da artista. Un pittore preraffaellita in cerca di una nuova musa. Un sinistro tassidermista convinto di poter rendere immortale ciò che è unico. Alla Grande Esposizione di Londra del 1851 i loro destini si incontrano e cambiano per sempre. «Un racconto d'amore, arte e ossessione magnificamente evocativo». Giorno dopo giorno Iris Whittle siede nell'umido emporio di bambole di Mrs Salter e, china sui visi di porcellana in lavorazione, dipinge schiere di boccucce e occhietti tutti uguali. Ma la notte esce di soppiatto dal letto, scende in cantina, tira fuori colori e pennelli e riversa sulla carta la sua passione per la pittura. La tecnica è primitiva, certo, la famiglia e la società contrarie, e perfino la sua gemella Rose, un tempo sua complice ma ora esacerbata da un male che l'ha deturpata per sempre, le è ostile. E c'è quel leggero difetto della spalla a consigliarle di cercarsi un buon marito e accontentarsi di quel che ha. Ma lo spirito di Iris è indomito, la sua vocazione prepotente e, quanto alla presenza femminile nell'arte pittorica, non esiste forse il precedente di Lizzie Siddal, pittrice oltre che modella di John Everett Millais e Dante Gabriel Rossetti, esponenti di quella cosiddetta «Confraternita dei Preraffaelliti» che fa tanto parlare di sé? Quando Louis Frost, un altro membro della stessa cerchia, le chiede di posare per lui, Iris, in spregio a ogni convenzione del decoro vittoriano, accetta, ma solo in cambio di lezioni private di pittura. Per lei si aprono nuovi orizzonti: la libertà per sé e quelli che ama, da sua sorella Rose al generoso monello di strada Albie, l'arte, l'amore, molti incontri importanti, alcuni insospettati. Passeggiando in quella tumultuosa fucina di novità che è il cantiere per la Grande Esposizione di Hyde Park, la sua figura singolare cattura lo sguardo di un passante fra i molti. È Silas Reed, tassidermista di poco conto e grande ambizione, con un morboso attaccamento per le cose morte e una curiosa predilezione per ciò che è imperfetto.


NARRATIVA Di lavoro fa il postino, mette in comunicazione le persone consegnando ogni giorno decine di lettere, ma il protagonista della nostra storia non ha nessuno con cui comunicare. La sua unica compagnia è un gatto, Cavolo, con cui divide un piccolo appartamento. I giorni passano pigri e tutti uguali, fin quando quello che sembrava un fastidioso mal di testa si trasforma nell'annuncio di una malattia incurabile. Che fare nella settimana che gli resta da vivere? Riesce a stento a compilare la lista delle dieci cose da provare prima di morire… Non resta nulla da fare, se non disperarsi: ma ecco che ci mette lo zampino il Diavolo in persona. E come ogni diavolo che si rispetti, anche quello della nostra storia propone un patto, anzi un vero affare. Un giorno di piú di vita in cambio di qualcosa. Solo che la cosa che il Diavolo sceglierà scomparirà dal mondo. Rinunciare ai telefonini, ai film, agli orologi? Ma certo, in fondo si può fare a meno di tutto, soprattutto per ventiquattr'ore in piú di vita. Se non fosse che per ogni oggetto c'è un ricordo. E che ogni concessione al Diavolo implica un distacco doloroso e cambia il corso della vita del protagonista e dei suoi cari. Soprattutto quando il Diavolo chiederà di far scomparire dalla faccia della terra loro, i nostri amati gatti. Kawamura Genki ci costringe a pensare a quello che davvero è importante: alle persone che abbiamo accanto, a quello che lasceremo, al mondo che costruiamo intorno a noi.


NARRATIVA In un'esclusiva clinica neuropsichiatrica di Los Angeles Maria Wyeth, attrice fallita, ripensa alla sua vita, frammentata in episodi che appaiono ormai distanti e freddi come gli astri nella volta celeste. Dal deserto del Nevada alle colline di Hollywood, da modella a protagonista in film minori: la sua parabola è quella di una stella che non ha mai davvero brillato. Dopo anni di scelte sbagliate e di ferite emotive, Maria ha smesso di provare ogni sentimento e lascia che la vita le passi accanto. Anestetizza il dolore guidando per ore senza meta sulle autostrade della California, navigando nel traffico come nelle acque di un immenso fiume. Nonostante tutto, continua a voler giocare la sua partita forse motivata dall'unica scintilla d'amore che riserva per Kate, la figlia malata che vede di rado. Joan Didion seziona con la sua penna affilata la fauna umana che orbita intorno a Hollywood, che sfodera sorrisi e false promesse in infiniti cocktail party, che teme il fallimento come una malattia infettiva, pronta a tutto pur di riempire il vuoto che la assedia. Romanzo dalla lingua essenziale e spietata, "Prendila così" fotografa gli aspetti più vacui e autodistruttivi della società americana, raccontando quanto sia doloroso vivere e quanto più facile semplicemente esistere.


NARRATIVA Il narratore senza nome che unisce le varie tappe di questo singolare percorso di formazione è un adolescente sensibile e malmostoso che legge Rimbaud, scrive stucchevoli poesie e s'ingegna per trovare la volontaria cui affidare la sua verginità. Il viaggio che in "Tutto" intraprende verso la "città tentacolare, la città infinita" di Murska Sobota, investito della missione di acquistare un congelatore orizzontale e armato di un'unica pillola anticoncezionale da offrire alla prescelta, ha il pathos del rito di iniziazione. Spesso l'assurdo e la violenza irrompono senza preavviso nel quotidiano. È il caso di "Stairway to Heaven", dove la pittoresca figura del fanfarone Spinelli nasconde una tenebra degna dell'ambientazione conradiana con cui il racconto si apre; o di "Commando americano", in cui i giochi di guerra infantili a Sarajevo mostrano l'inconfondibile marchio dell'odio senza età. Nel caso del narratore, partito dalla Bosnia appena prima dello scoppio della guerra, un'aura di fraudolenza impregna il rapporto con il mondo letterario di cui entra a far parte negli Stati Uniti. Complessa è la relazione che instaura con il poeta bosniaco Muhamed D., detto Dedo, in "Il direttore d'orchestra", o con il Premio Pulitzer Richard Macalister. A lui la "persona" di Hemon regala l'accesso allo scantinato dei propri segreti famigliari, e a lui dona pure l'esempio più esaltante di trasfigurazione narrativa in un finale che celebra il prodigio della grande scrittura.


BENESSERE Sempre piÚ ricerche evidenziano come il microbiota, cioè l'insieme dei microrganismi che popolano il nostro intestino, sia fondamentale per la salute: la flora batterica dell'intestino (chiamato non a caso "il secondo cervello") ha infatti funzione protettiva, aiuta il sistema immunitario e, a quanto sembra, influenza il nostro umore. Questo libro, realizzato in collaborazione con la Fondazione Danone, raccoglie le testimonianze di otto esperti, ognuno dei quali analizza e spiega un aspetto di questo meccanismo, raccontando in un linguaggio semplice e accessibile le basi, ma anche le scoperte piÚ recenti: dall'importanza del microbiota nei primi tre anni di vita del bambino al rapporto fra intestino e attività fisica, passando ovviamente dalla tavola e dagli alimenti funzionali del presente e del futuro. Dalla teoria alla pratica, il libro contiene anche un menu di ricette, pensato per avviare un "ciclo detox" di una settimana, ideato specificatamente per rinforzare la flora batterica.


BENESSERE Non lo sapeva nemmeno Morishita Noriko quando, ventenne, cominciò a frequentare le lezioni della signora Takeda per eseguire la cerimonia del tè. Né sapeva che quelle prime lezioni erano l'inizio di un cammino che sarebbe durato tutta la vita. Ogni giorno è un buon giorno è il racconto di una tradizione antichissima, dei suoi rituali, della sua filosofia piú profonda e delle gioie che può regalare. A tutti noi. «Ci sono cose che puoi provarci quanto e come vuoi ma non le capisci finché non arriva il momento giusto. Però quando poi un giorno le capisci, dopo non puoi far finta di niente». La cerimonia del tè è uno dei riti tradizionali piú affascinanti del Giappone. I monaci buddisti del sedicesimo secolo hanno codificato ogni passaggio di questo rituale che, attraverso i gesti piú semplici, chiama i partecipanti a concentrarsi sulla profonda ricerca di se stessi. Con quella sua ritualità che immutata attraversa i secoli, la cerimonia del tè sembra qualcosa di molto lontano dalla vita di tutti i giorni. Lo sembrava anche a Morishita Noriko quando, studentessa svogliata e indecisa sulla strada da intraprendere, su consiglio della madre prese a frequentare un corso sulla cerimonia del tè. Non sa che quelle prime lezioni sono l'inizio di un viaggio che durerà tutta la vita. I momenti dedicati alla cerimonia del tè, ai suoi riti, alla meditazione che impone e, contemporaneamente, dischiude diventano momenti per trovare un senso alle prove che la vita mette davanti a Noriko: un matrimonio annullato poche settimane prima della cerimonia, il tentativo di conciliare il lavoro con il privato, un trasferimento oltreoceano… il caos della vita si riconcilia nel tempo concentrato di una tazza di tè.


CASA Il libro, risultato di dieci anni di lavoro e di perfezionamento, offre un'esauriente panoramica delle tecniche di panificazione e si rivolge a tutti coloro, appassionati o professionisti, che desiderano approfondire la conoscenza del mondo del pane e dei prodotti a esso collegati. L'opera si suddivide in due parti: - 40 ricette di base: la lavorazione dei prodotti destinati alla panificazione (farina, lievito madre), le tecniche (impastamento, fermentazione, modellatura), le paste base, le creme principali (pasticciera, di mandorle...). - 60 ricette: pani classici (pane integrale, pane di segale), pani speciali (pane alla farina di castagne, pane alle noci...), viennoiserie (croissant, fagottini alle mele...), dolci da viaggio e dolcetti vari. Il giovane Rodolphe Landemaine ha completato la sua duplice formazione di panettiere e pasticciere lavorando con i grandi nomi del settore (da LadurÊe a fianco di Pierre HermÊ, da Paul Bocuse a Lione). Nel 2007 apre la sua prima Maison Landemaine a Parigi, nel 9° Arrondissement, per poi espandersi in altri quartieri della capitale. Recentemente ha inaugurato il suo primo negozio in Giappone, nel centro di Tokyo.


CASA MÊlanie Dupuis realizza un nuovo volume sulla pasticceria interamente dedicato al cioccolato. L'opera, seguendo la stessa concezione editoriale e infografica che ha determinato il successo della collana, è costituita da schede tecniche utili per conoscere il prodotto (per esempio il percorso che porta il cacao a diventare cioccolato), le tecniche di base (il temperaggio, il pralinato, la ganache, il biscotto al cioccolato senza farina ecc.) e piÚ di 60 ricette al cioccolato.


CASA Chi l’ha detto che fare le pulizie e riordinare siano solo un “male necessario”? Luca Guidara, coach dell’ordine e del pulito su Instagram, dimostra che prenderci cura della nostra casa può essere piacevole, gratificante e sorprendentemente rilassanteLuca ci accoglie a casa sua e ci accompagna in un tour ideale in cui, stanza per stanza, ci spiega come trasformare in meglio il nostro ambiente e quindi la nostra vita, perché vivere nel fresco, nel bello e nel pulito fa sentire bene e dà serenità mentale. Questo obiettivo è alla portata anche di chi non ha la stessa predisposizione naturale all’ordine di Luca: in questo manuale pratico e smart troveremo tanti consigli su come ottenere i risultati desiderati, sui prodotti da usare, sui metodi per evitare gli sprechi, su come suddividere i compiti in famiglia (o tra coinquilini)... Perché tutte le faccende domestiche, con la giusta dose di organizzazione e qualche piccolo trucco, possono essere ottimizzate. E sentirsi davvero “a casa” nel nostro ambiente è una sensazione che non ha prezzo. In fondo, la nostra casa ci rappresenta e ci racconta, e averne cura è un modo per prenderci cura di noi stessi e delle persone a cui teniamo: un atto d’amore, insomma. E se noi amiamo la nostra casa, anche lei amerà noi.


CASA Nuove ricette e antichi sapori nell’ultimo racconto di Angela Frenda dedicato ai grandi classici. Dal timballo di ziti ai risotti mantecati, dallo sformato di patate ai bianchetti fritti, le 80 nuove ricette sono da conservare e provare soprattutto nelle occasioni speciali. Con un solo obiettivo: farle diventare vostre. PerchĂŠ la forza di un grande classico è (anche) sapersi adattare al tempo che cambia.


CINEMA Una procace cassiera viene circuita da un pugile, un vedovo ed un tappezziere: gestendo con tutta l'arte femminile a sua disposizione i tre rapporti, riesce ad arricchirsi ed a farsi una posizione nella societĂ .


CINEMA Nell'accademia aeronautica di Caserta le giornate degli allievi trascorrono tra lezioni, esercitazioni e spensierate attività ricreative. Filippo, Marco e Mario sono grandi amici ma il loro legame è messo a dura prova quando Marco si innamora della sorella di Mario. Paradossalmente sarà un'azione di guerra a riportare l'armonia tra i commilitoni.


CINEMA Il rampante avvocato Harvey Specter e il giovane prodigio Mike Ross, che però non è laureato in legge, tornano a far coppia nella seconda stagione di Suits. Harvey e Mike continuano a nascondere il loro segreto mentre assistono all'infausto ritorno di Daniel Hardman, uno dei soci fondatori dello studio, si destreggiano fra clienti sempre piÚ esigenti ed affrontano gli incredibili sviluppi della loro vita privata.


CINEMA Odile rivela ai suoi compagni di classe, Frantz e Arthur, che il pensionante di sua zia Victoria possiede una grossa somma di denaro nascosta in soffitta. I due progettano di compiere una rapina e, per convincere Odile a lasciarli entrare dalla zia, la corteggiano a turno, passandole bigliettini d’amore e portandola a ballare... Finalmente Odile cede e porta gli amici a casa, ma il bottino non si trova...


CINEMA Una fiaba sovrannaturale, ambientata sullo sfondo dell'America della Guerra Fredda nel 1962. In un laboratorio segreto ad alta sicurezza voluto dal governo, lavora Elisa, una donna intrappolata in una vita di solitudine. Ma tutto cambia quando insieme alla sua collega Zelda scoprono uno strano esperimento non classificato.


CINEMA Stuart Shepard è un pubblicitario falso e presuntuoso. Ogni giorno chiama da una cabina, per non farsi scoprire dalla moglie, una giovane aspirante attrice cercando di sedurla. Un giorno il telefono della cabina squilla e Stuart risponde. Dall'altra parte del telefono c'è un killer che, tenendolo sotto tiro da un fucile telescopico, minaccia di ucciderlo se riaggancerà il ricevitore. Quando il killer improvvisamente spara ad un uomo nei pressi della cabina interviene la polizia che scambia Stu per un pazzo omicida.


CINEMA Quando il loro quartier generale viene distrutto e il mondo è tenuto in ostaggio, la missione dei "Kingsmen" li porta a scoprire un’organizzazione di spie alleata, basata negli Stati Uniti, chiamata Statesman e precedente alla formazione dei Kingsmen. In una nuova avventura che testerà la forza e l’arguzia degli agenti ai limiti estremi, queste due organizzazioni d’elite si uniranno per combattere contro il nemico comune per salvare il mondo… una cosa che ormai sta diventando un’abitudine per Eggsy!


CINEMA Miriam e Antoine Besson si sono separati malamente. Davanti al giudice discutono l'affidamento di Julien, il figlio undicenne deciso a restare con la madre. Ma Antoine, aggressivo e complessato, vuole partecipare alla vita del ragazzo. Ad ogni costo. Il desiderio, accordato dal giudice, diventa fonte di ansia per Julien, costretto a passare i fine settimana col genitore. Genitore che contesta col silenzio e combatte con determinazione. Julien vorrebbe soltanto proteggere la madre dalla violenza fisica e psicologia che l'ex coniuge le infligge. Invano, perchÊ l'ossessione di Antoine è piÚ forte di tutto e volge in furia cieca.


CINEMA Un incidente aereo che non lascia superstiti rende possibile l'incontro fra un sergente di polizia e una deputata in corsa per la rielezione. I loro rispettivi coniugi erano sull'aereo ed avevano una relazione. "Deve scoprire la veritĂ . E niente potrĂ fermarlo".


CINEMA Olanda, estate del 1944. Rachel, una giovane cantante ebrea, decide di tentare insieme ai suoi familiari e ad altri la fuga via mare per raggiungere i territori già liberati dagli alleati. Il gruppo viene però intercettato dai soldati nazisti e i componenti vengono sterminati. Rachel, l'unica a essere scampata, decide di raggiungere i partigiani olandesi e di unirsi a loro. Il suo più grande desiderio è quello di vendicarsi della morte dei suoi familiari e di tornare libera. Rachel riesce a infiltrarsi tra i tedeschi e a diventare amica dell'ufficiale nazista Müntze. Alla fine della guerra, però, gli uomini che lei ha aiutato la accusano di collaborazionismo e tradimento per aver fornito alcune informazioni sbagliate. Ora Rachel deve scoprire chi la vuole morta...


CINEMA William e Tovar sono due mercenari europei, in Cina con una missione: recuperare un po' della fantomatica "polvere nera", antenata della polvere da sparo, e portarla in Occidente. I due sopravvivono all'assalto di una creatura sconosciuta di colore verde, di cui conservano un arto reciso. Catturati dalle truppe d'Êlite dell'esercito cinese, finiscono per combattere al loro fianco contro i mostri verdi, denominati Taotie, che ogni 60 anni minacciano il mondo degli uomini. La Grande Muraglia è stata eretta proprio per cercare di fermarli, con ogni mezzo.


CINEMA Lo scienziato forense Barry Allen, ovvero The Flash, sta vivendo una vita da sogno. I suoi genitori sono vivi. È fidanzato con la bellissima e brillante Iris West. E finalmente ha modo di rilassarsi e lasciare che il nuovo velocista della città, Kid Flash, si occupi di proteggere Central City. Ma man mano che la vita di Barry migliora, diventa anche sempre più pericolosa. La sua nemesi, Anti-Flash, avverte Barry delle disastrose conseguenze che porterebbe rimanere nell'universo Flashpoint: oltre alla perdita di memoria, i suoi poteri svaniranno. A seguito di un disastro, Barry deve decidere se continuare la sua vita come Barry Allen o ritornare nel suo universo come The Flash. Mentre Barry affronta la sua crisi d'identità, lui e lo staff del Laboratorio S.T.A.R. devono combattere la minaccia mortale dei Dio del Moto, Savitar.


CINEMA Nel finale della serie, ricco di eventi e sorprese, la distanza tra nobiltĂ e servitĂš sembra avvicinarsi sempre di piĂš, ma... Contiene 9 episodi della serie.


ECONOMIA La democrazia è un sistema politico in cui le persone hanno in teoria potere di scelta su chi delegare; allo stesso modo, il libero mercato è un sistema economico in cui le persone potrebbero scegliere che cosa comprare. Di fatto, la competizione politica e quella commerciale si giocano ormai in gran parte sulla limitazione di tale potere. Questo libro si occupa delle strategie linguistiche della persuasione, che sfruttano soprattutto i contenuti impliciti. A illustrare il tema, l’autore porta una ricca messe di esempi attuali e meno attuali di pubblicità commerciali e di discorsi politici, di cui si svelano logiche e meccanismi cognitivi. Alla luce dei recenti studi sul cervello, si chiarisce poi perché è più facile far passare per vero un contenuto falso se, invece che parlarne esplicitamente, lo si dà per presupposto o si induce chi ascolta a dedurlo da sé.


ECONOMIA Diplomata nel 1984 in una delle più prestigiose business schools francesi, Florence Noiville pone in questo libro due domande fondamentali: le scuole economiche d'eccellenza hanno la loro parte di responsabilità nella crisi che sta devastando società e mercati? Sono state almeno in grado di preparare le élite di domani ad affrontare l'emergenza? Le risposte sono tutt'altro che rassicuranti: sì, le business schools sono colpevoli perché orientano esclusivamente al profitto, mettendo ai posti di comando manager nutriti di elitismo e cultura della prestazione; no, non hanno preparato ad affrontare il disastro perché si sono limitate a sopravvalutare il successo economico. Tra ricordi autobiografici e casi concreti, Florence Noiville traccia così una panoramica demistificatoria su alcuni disastri dell'economia attuale. Con la sua lucida analisi del fallimentare rampantismo di una generazione, la Noiville consegna al lettore una critica tagliente e ironica della legge del "profitto prima di tutto".


ECONOMIA Molti sono convinti che un bravo manager o imprenditore, in virtĂš dei successi ottenuti dalle sue aziende, sia automaticamente un attendibile consigliere economico o addirittura un ottimo politico a cui affidare senza indugio le sorti di una nazione. Ăˆ una falsitĂ che continuamente si alimenta nonostante la storia recente in tutto il mondo, Italia compresa, ne abbia mostrato l'inconsistenza. Con lo stile brillante e la logica serrata che hanno fatto di lui uno dei pochi economisti letti e apprezzati dal grande pubblico, Paul Krugman smonta questo grande mito contemporaneo, dimostrando con esempi pratici e decisivi le enormi differenze tra il mondo aperto e aggressivo delle strategie imprenditoriali e quello chiuso delle grandi politiche nazionali. In un periodo in cui la fiducia negli economisti, nelle loro analisi e nelle loro previsioni, sembra calare drasticamente, Paul Krugman ripercorre la lezione di John Maynard Keynes e rivendica con forza la dignitĂ di una disciplina tecnica e difficile, ancora in grado di offrire risposte convincenti per interpretare e migliorare il mondo.


ECONOMIA L'economia è un concetto con significati molteplici che si può declinare in vari settori. In queste pagine Roberto Fini ci invita a riflettere in che modo l'economia pensa e ragiona e come essa faccia parte imprescindibile della nostra realtà quotidiana. Oggi è infatti indispensabile conoscere l'economia e ogni capitolo di questo libro è una sorta di storia a se stante, e allo stesso tempo legata al resto, così ognuno può incominciare ad affrontare l'argomento dal tema che preferisce: dalla nascita dell'economia alle informazioni utili su alcuni personaggi che hanno segnato la storia dell'economia, dall'economia del corpo a quella della globalizzazione, dall'economia degli alimenti globali a quella degli eventi... L'economia è un alfabeto fondamentale nel mondo contemporaneo e ancor più lo sarà in futuro. Servirà a evitarci di cadere in trappole e imbrogli, ma potrebbe esserci utile anche per trovare le soluzioni ottimali per risparmiare il nostro reddito e per investirlo nel modo migliore.


FILOSOFIA «Gli manca solo la parola.» È questo che dicono di Pepe, il cane di Edo, quando lo osservano. Con un pizzico di presunzione antropocentrica pensano di capirlo e credono che lui possa provare invidia per la condizione umana, così eretta e loquace. Ma come si può entrare nella mente dell'altro e raccontarne i pensieri, le paure e i desideri, senza necessariamente inquinarli con la propria prospettiva? Edo lo sa, lo sa benissimo, che non potrà mai fare proprio il punto di vista dell'adorato Pepe. Eppure ci prova, lo legge, lo studia, lo interpreta, e attraverso quello sguardo, così limpido e lucido, vede se stesso. Lui e Pepe sono inseparabili, sono la mente e la forza l'uno dell'altro. La loro giovinezza trascorre nel calore selvaggio di Catania, tra scuola, compiti e corse nel parco. In quelle pigre giornate siciliane felicità e spontaneità sono la stessa cosa, facili da afferrare come una pallina lanciata sul prato. Fino a che la vita non si mette in mezzo, sotto forma di università prima e di lavoro poi, e porta Edo lontano, nella fredda Milano, poi ancora più lontano, a Torino. È allora che Pepe smette di essere solo un cane e diventa la giovinezza, la Sicilia, la felicità, tutto ciò che Edo si è lasciato alle spalle. Gli imperativi umani sovrastano e schiacciano i suoi desideri più essenziali, alla leggerezza del gioco subentrano l'ambizione, il senso del dovere, la carriera, la vita diventa un affare complesso e stratificato. Per fortuna c'è la filosofia, a far ordine in questo caos. Un sostegno necessario, ma è sufficiente? Chissà cosa direbbe Pepe se potesse parlare. Intanto parla Edo, interroga i filosofi, si appropria dei loro pensieri rielaborandoli, rincorre a braccia tese il senso della vita e del tempo. Eppure l'unica voce che continua a toccare le corde giuste, quelle più fragili e autentiche, è quella di Pepe. È così che il cane diventa «un varco verso tutte le altre creature» e il filosofo «la cassa armonica della loro storia», il primo un filosofo, il secondo un «animale qualsiasi». I ruoli si scambiano, le prospettive si confondono e nel farlo si potenziano. Ognuno di noi ha un Pepe, rannicchiato accanto, dentro, o tutto intorno, a sussurrarci la via, spesso con il linguaggio più semplice, quello che non ha bisogno di lessico e sintassi per esprimersi. Riconoscerlo, ascoltarlo, seguirlo, non è facile, Edo ci prova da tutta una vita, perché «imparare a guardare gli animali significa imparare a muoversi insieme a loro, darsi pace con loro». E forse, solo quando dirà addio al Pepe in carne e ossa, col cuore pieno di dolore, riuscirà a farlo davvero.


FILOSOFIA «La fisica e la filosofia sono due cose diverse». L'incipit perentorio di "Filosofisica" non deve trarre in inganno: un dialogo tra le due discipline, a prima vista inconciliabili, è possibile, poiché entrambe ambiscono ad accrescere e perfezionare la conoscenza nella sua accezione più ampia. Étienne Klein prende spunto dai grandi temi della fisica contemporanea – il tempo, il vuoto, la causalità, la materia – per dimostrare come la scienza moderna possa offrire alla filosofia «una nuova opportunità d'azione».


FUMETTI Le scorribande del giovanissimo Gabi e dei suoi amici nella Palma di Maiorca degli anni Ottanta, il quotidiano scontro con una città difficile, dominata dalle differenze sociali ma anche la scoperta del sesso, l'incontro con la letteratura, la fascinazione per il disegno e – sul fronte opposto – le periodiche e spesso inevitabili discese nel baratro dei farmaci, della droga, dei furti e della violenza. Gli autori tratteggiano con sapienza le caratteristiche di una delle fasi della crescita più complesse e delicate, l'adolescenza, appoggiandosi in molti casi a quello che è stato il loro vissuto, in una città che sembra esistere solo per chi la vive veramente dall'interno. Ne viene fuori un racconto incalzante e realistico, che dà una panoramica completa di un passato difficile, superato solo grazie all'amicizia. «La mia vita nel barrio» mette in scena la voglia di crescere, e quella di fuggire a essa collegata, coinvolgendo il lettore in una narrazione che non concede pause.


FUMETTI Samantha e George sono una coppia che si è appena lanciata in un anno sabbatico nella pittoresca città messicana di Oaxaca. Per Samantha è l'occasione per riconsiderare il proprio passato. Per George, è un salto nell'ignoto addirittura inquietante. Per entrambi sarà una rotta di collisione verso eventi, sia personali che politici, in grado di cambiare per sempre i loro percorsi e la città stessa di Oaxaca. In parallelo, il lunghissimo e arduo viaggio intrapreso da una farfalla monarca nella sua migrazione annuale dal Canada al Messico è intessuto nella vicenda, dando vita a un contrappunto che è una rappresentazione delle sfide per la sopravvivenza in un mondo in costante mutazione. "Rovine" esplora le ombre e le luci del Messico attuale e di quello passato attraverso gli sguardi di una pletora di personaggi; realtà e immaginazione vanno a ibridarsi per tracciare un ritratto indimenticabile della vita a sud del Rio Grande.


FUMETTI «Parla. Siamo qui per ascoltarti.» Melinda sa che questa è una delle tante bugie che ti raccontano al liceo. Perché nessuno vuole ascoltare quello che hai da dire. Soprattutto se non riesci a esprimerlo, se fai fatica a trovare le parole. Colpevole di aver rovinato una festa chiamando la polizia, Melinda non ha più amici e viene maltrattata a scuola. Nessuno la saluta, figuriamoci ascoltarla per capire cosa è successo veramente quella sera. Eppure Melinda troverà la forza per affrontare una violenza inconfessabile, subita nell'estate dei suoi tredici anni. E finalmente avrà il coraggio di parlare.


INFORMATICA Una guida al machine learning, scritta in perfetto stile For Dummies, per aiutare il lettore a capirne il funzionamento e gli sviluppi futuri partendo dalle basi. Il machine learning è un modo per insegnare ai computer a svolgere una serie di compiti utili e importanti: il rilevamento di frodi, i risultati di ricerca web, gli annunci in tempo reale su pagine web, l’automazione e il fi ltraggio dello spam via e-mail sono solo alcuni esempi. Questo libro, fondamentale per chiunque desideri utilizzare il machine learning per svolgere compiti pratici, spiega come funzionano gli algoritmi sottostanti, come si utilizzano linguaggi di programmazione quali Python e R, come svolgere funzioni pratiche utilizzando algoritmi comuni.


INFORMATICA Quando rompe con il fidanzato, Judith Duportail si iscrive, nello stesso giorno, in palestra e a Tinder. Il desiderio di rimettersi in gioco le dà la spinta che ci vuole e così in breve tempo si trova a comprare un paio di pantaloni taglia 40 e a ricevere valanghe di messaggi di uomini interessati. Il suo senso di gratificazione e l'umore schizzano alle stelle. Questo finché scopre l'esistenza di un fantomatico Elo score: un punteggio “di desiderabilità” che Tinder attribuirebbe a tutti gli utenti. Così, mentre le sue avventure nel mondo dell'online dating si susseguono tra incontri improbabili, cocenti delusioni e innamoramenti più o meno corrisposti, l'autrice decide di andare più a fondo: con l'aiuto di avvocati, hacker e matematici, scopre che l'algoritmo alla base dell'app di incontri più famosa del mondo si basa su criteri sessisti e patriarcali. Sei un uomo? Con tutta probabilità vedrai sfilare sul tuo smartphone donne più giovani, con un curriculm meno ricco e uno stipendio più basso del tuo. E cosa può succedere se questo è davvero il criterio che regola più di un milione di nuovi appuntamenti a settimana? In un saggio narrativo che riesce a essere al contempo rigoroso come il miglior giornalismo investigativo e divertente come una rivista di gossip, l'autrice ci svela i meccanismi di Tinder, raccontando senza pudori le proprie personali esperienze e i loro risvolti più o meno piacevoli. Il risultato è un'indagine sorprendente sull'impatto della tecnologia sull'amore e sulla libertà.


INFORMATICA All'imbrunire Instagram ha un'impennata di "like": perché milioni di persone, in tutto il mondo, sentono il bisogno di condividere l'immagine del sole che cala? Consultiamo Instagram in modo talmente compulsivo ormai da trascurare di interrogarci sul perché lo facciamo. Paolo Landi, con la sua lunga esperienza nel mondo della comunicazione, crede di aver compreso come mai postiamo le foto del cane, di un tramonto e di una pizza. E, con puntigliosità pedagogica, vuole condividere queste scoperte: avrebbe voluto farlo in modo ironico e leggero, poi l'enormità dell'ipermercato sempre aperto che si nasconde dietro Instagram lo ha impressionato e il resoconto ha preso un tono qua e là apocalittico. Ma si è divertito a scriverlo, rivelando prima di tutto a sé stesso le molte facce di questo social, che seduce e coinvolge, portandoci a condividere pezzi della nostra vita, senza mai farci sospettare che le merci in vendita sui suoi scaffali planetari siamo noi. Nel libro, sedici immagini di Oliviero Toscani sintetizzano i punti salienti del testo, quasi un piccolo reperto di archeologia del presente.


GENITORI La lotta contro il cancro di Giacomo, dalla diagnosi alla remissione. Il coraggio e la dignità di una donna. La forza immensa dell'amore materno. Questa è la storia di una ragazza che nella vita aveva tutto ciò che si può desiderare: la favola e l'amore di suo marito, due figli meravigliosi, la popolarità, un lavoro gratificante nato per caso. Ma nella vita, un po' come a scuola, a volte arriva "l'interrogazione a sorpresa". E arriva proprio quando meno te l'aspetti. Il colpo che affonda il cuore e l'anima di questa mamma è una diagnosi terribile che riguarda il suo bambino di otto anni. All'improvviso, Elena Santarelli si trasforma semplicemente in "Mamma Elena". E deve imparare un nuovo modo per affacciarsi alla vita. Deve inventarsi come insegnare a Giacomo il significato di parole che nessun bambino dovrebbe ascoltare: "tumore" e "chemioterapia". Deve raccogliere i suoi capelli dal cuscino perché al mattino non li ritrovi, e trattenere fiumi di lacrime. Deve accompagnarlo in un inferno nel quale, però, si possono incontrare medici vestiti da orsacchiotti, piccole principesse bionde e magiche dottoresse dai capelli blu. Ma anche nelle difficoltà più impreviste e dolorose una mamma lo sa, come prendersi cura di suo figlio. Questa è una storia di dolore, di fatica, di rabbia, ma anche di amicizia, di coraggio e solidarietà. Elena Santarelli ha deciso di raccontarla perché il tumore (che fa paura, scoraggia, alimenta false illusioni) conosce anche la sconfitta. Il tumore può perdere. Il tumore se ne può andare. E attraverso i suoi pensieri, svela come una situazione inizialmente devastante può essere affrontata con determinazione e gentilezza. Si può vincere!


GENITORI "Ciao nonni, forse ancora non sapete che sto per arrivare, così ho deciso di dirvelo io! […] La mia mamma e il mio papà hanno ancora tanto bisogno di voi: stanno per fare i loro primi passi da genitori, e quando sarò nato si confronteranno con voi e con il loro essere stati bambini. Sì, perché sono ancora i vostri bambini, anche se stanno per diventare genitori. Vi ricordate quando hanno cominciato a camminare e poi a correre? E ricordate quando, pur non avendo più bisogno della vostra mano, si voltavano a guardarvi cercando conferma nel vostro sguardo? Sarete i loro genitori e i miei nonni per sempre, e fino all'ultimo dei vostri giorni cercheranno il vostro sorriso, il vostro conforto, la vostra accoglienza e il vostro incoraggiamento per essere genitori migliori, per spiccare il volo insieme a me. Non vedo l'ora di conoscervi e di farvi commuovere quando mi prenderete fra le braccia per la prima volta... Siete preziosi! A presto, vi voglio già bene!" Prima di diventare nonni si è stati genitori ed è impossibile dimenticarselo. Questo libro vuole unire le generazioni a dare strumenti per andare d'accordo quando nasce un nipotino. A tutte le età è necessario fare un passo indietro, condividere il passato per godersi il presente del neonato rispettando le scelte dei neogenitori.


GENITORI Per venticinque anni, La Disciplina Positiva è stato il punto di riferimento per gli adulti che lavorano con i bambini; oggi Jane Nelsen ne propone un'edizione ampliata e rivista. In questo libro, l'autrice guida genitori e insegnanti a mantenersi allo stesso tempo fermi e gentili, in modo che ogni bambino - dal piccolo di tre anni all'adolescente ribelle - possa imparare la collaborazione creativa e l'autodisciplina, senza compromettere la propria dignità . Scoprirete come: costruire ponti per la comunicazione; disinnescare le lotte di potere; evitare il rischio delle lodi; consolidare il vostro messaggio di amore; investire sui punti di forza, non sulle debolezze; responsabilizzare i bambini senza che perdano rispetto per se stessi; insegnare loro non cosa pensare, ma come pensare; conquistare la collaborazione a casa e a scuola; affrontare la sfida della ribellione adolescenziale. Prefazione di H. Steven Glenn.


LETTERATURA Una delle più grandi e innovatrici scrittrici del Novecento, icona di libertà e di autonomia, si apre in queste lettere alle amiche di una vita, le persone che più di tutte hanno penetrato il suo universo segreto di affetti e di pensiero. Eccentriche e anticonformiste, leali e affascinanti, Virginia ama spassionatamente le sue destinatarie e a loro rivela tutti i colori della sua unica personalità.


LINGUE 'Recursion takes mind-twisting premises and embeds them in a deeply emotional story about time and loss and grief and most of all, the glory of the human heart' - Gregg Hurwitz, international bestselling author of Orphan X A breathtaking exploration of memory and what it means to be human, Recursion is the followup novel to the smash-hit thriller, Dark Matter, by Blake Crouch. At first, it looks like a disease. An epidemic that spreads through no known means, driving its victims mad with memories of a life they never lived. But the force that's sweeping the world is no pathogen. It's just the first shockwave, unleashed by a stunning discovery - and what's in jeopardy is not just our minds. In New York City, Detective Barry Sutton is closing in on the truth - and in a remote laboratory, neuroscientist Helena Smith is unaware that she alone holds the key to this mystery . . . and the tools for fighting back. Together, Barry and Helena will have to confront their enemy - before they, and the world, are trapped in a loop of ever-growing chaos. 'A fantastic read' Andy Weir, Number one New York Times bestselling author of The Martian


MUSICA Quale fu il clima culturale ed emotivo in cui visse e operò Beethoven negli ultimi quindici anni di vita? Attraverso l'epistolario, i diari e i quaderni di conversazione del maestro di Bonn, Solomon ci guida alla scoperta di uno dei momenti più intensi ed enigmatici della produzione beethoveniana, quello delle Variazioni Diabelli e delle ultime cinque sonate per pianoforte, degli ultimi sei quartetti, delle ultime tre sinfonie e della «Missa solemnis». Ne emerge un mondo interiore in cui si mescolano filosofia romantica ed esoterismo, mitologia pagana e massoneria, estetica classica e religioni orientali. Il volume offre un contributo decisivo alla conoscenza di quello straordinario "sviluppo spirituale" che rese possibili alcune fra le opere immortali del grande musicista tedesco.


MUSICA Iggy Pop Post pop depression live at the Royal Albert Hall CD Musica leggera straniera


MUSICA Abelardo Barroso Cha Cha Cha CD Musica popolare – America Latina


MUSICA Afghan Whigs In spades CD Musica leggera straniera


MUSICA Artisti vari The greatest showman CD Colonne sonore


MUSICA Thirteen Senses The ivitation CD Musica leggera straniera


OVER 13 La vita è semplice per Andrew Zansky: va alle simulazioni ONU, salta l'ora di ginnastica e mangia, mangia, mangia. Poi, un giorno, Andrew si innamora di April. Ma cosa può fare un ragazzo che pesa 140 chili per conquistare una ragazza così bella? Il piano di Andrew è perfetto: entrare nella squadra di football americano della scuola; diventare popolare; conquistare la ragazza dei propri sogni. Ma come si fa a diventare ciò che veramente si vuole essere? Questa è la vera domanda cui Andrew deve rispondere.


OVER 13 Siamo in una tipica high school americana, dove all'inizio di ogni anno scolastico compare una lista che elenca la ragazza piĂš carina e la piĂš brutta in ognuno dei quattro anni di corso. Il racconto si svolge durante la settimana che separa l'apparizione della famigerata lista, i cui autori sono sconosciuti, dal ballo di inizio anno. Le otto protagoniste dovranno fare i conti con l'improvvisa notorietĂ , e non saranno solo le "brutte" a sperimentarne gli effetti negativi...


OVER 13 Hanno due nomi esotici, India e Michel. Lei 16, lui 18 anni. Scoppia l'amore, insperato, atteso. Sono diversi come l'acqua dal fuoco. Hanno famiglie lontanissime l'una dall'altra. Lui è nato ad Algeri, ha la pelle "abbronzata", come la definisce India, ed è stato adottato da un coppia molto borghese. Lei è figlia di due che andavano insieme in Oriente e che ora hanno divorziato. Michel ha un fratello, India una sorella. E amici che contano molto nella loro vita, e una nonna decisiva. La quotidianità scorre fra esami di licenza liceale e passione, fra scontri e riconciliazioni e tante canzoni, in una Roma estiva, in un viaggio alla ricerca del padre biologico, e corse al mare. Poi accade l'imprevedibile.


OVER 13 Emma Saylor ha diciassette anni e non sa molto di sua madre, che è morta anni prima. Di lei ricorda solo la carezza che le faceva poco prima di dormire, mentre le raccontava le storie del grande lago dove era nata. Da allora Emma e suo padre sono soli. La vita scorre tranquilla, finché un giorno Emma viene mandata in vacanza dalla famiglia di sua madre. Quando Emma arriva a North Lake, si accorge che il lago è come “diviso”. Sulle stesse sponde vivono due comunità completamente diverse. Sua madre infatti è nata e cresciuta nella parte popolare, North Lake, mentre suo padre passava le estati nel più ricco Lake North Resort. La cosa strana è che anche Emma comincia a sentirsi divisa in due persone. E poi c’è Roo, l’unico che può svelarle la verità sulla sua famiglia, e che lentamente l’aiuta a ricucire i fili spezzati del suo passato. Per la ragazza è come se si aprisse un mondo completamente nuovo. Ma al momento di ritornare a casa, quale parte di lei avrà la meglio?


OVER 13 Italia, campagna laziale, Diciassettesimo secolo. La giovane Adelaide (Ade), sedici anni, corre e tiene per mano suo fratello Valente, che è ancora un bambino. Deve fuggire da Torre Rossa e dalla casa in cui è cresciuta, perché l'accusa che le pende sulla testa porta dritta al rogo: stregoneria. Nel folto del bosco si nasconde un gruppo di donne che si sussurra pratichino la magia nera. Nessuno sa chi siano né da dove vengano; reclutano e proteggono ragazze come Ade, che la comunità ha messo al bando. E qui - in un mondo di sole donne, ciascuna delle quali ha una misteriosa avventura alle spalle e porta il nome di un'antica città scomparsa - che Ade e il suo fratellino trovano rifugio: saranno iniziati alle arti del gruppo e ai loro segreti rituali, nell'attesa, trepida e inquieta, che si compia la grande Profezia. A questa comunità femminile in odore di stregoneria danno una caccia spietata i Benandanti, una congrega di uomini forti con un solo nemico, le streghe, e un potente sostenitore, la Chiesa cattolica; credono che quelle donne nei boschi siano una terribile minaccia, e sono decisi a sterminarle. Tutti, meno uno: Pietro, il figlio del capo dei Benandanti, che non crede alle superstizioni e, soprattutto, si è innamorato di Ade dal primo momento in cui l'ha vista. Quando scoppierà la battaglia finale tra questi nemici giurati, si scoprirà quanto labile sia il confine tra realtà e magia, tra falsità e conoscenza, e perfino tra maschile e femminile. E quanto, nella vita, l'incantesimo più difficile di tutti resti ancora quello di crescere.


OVER 13 Wade è un diciottenne solitario, sovrappeso e nerd fino al midollo: non c’è film, gioco di ruolo o videogame di oggi o di ieri che non conosca come le sue tasche. Orfano dei genitori in un 2045 devastato dalla crisi ambientale e dalle diseguaglianze sociali, vive con la zia all’ultimo piano di un bizzarro, fatiscente trailer park verticale. L’unica fonte di evasione, per lui e per gli altri miliardi di persone che popolano il pianeta ferito, è Oasis, lo sterminato universo virtuale a cui si accede grazie a un visore e un paio di guanti aptici. Quando il creatore e proprietario di Oasis, James Halliday, noto cultore e nostalgico degli “innocenti” anni Ottanta, muore, per Wade è l’occasione di riscatto: chi meglio di lui può sperare di risolvere la serie di enigmi che Halliday ha nascosto all’interno dei mitici videogiochi della sua infanzia? Ma la I.O.I., multinazionale potente e spregiudicata, non ha alcuna intenzione di vedersi surclassata da uno sprovveduto qualunque, e, pur di mettere le mani su Oasis, si prepara a giocare una partita che più sporca e disonesta non si può. Acclamato come il primo, formidabile romanzo dell’Era digitale, Ready Player One è un vero e proprio trionfo dell’immaginazione – capace di intrattenere, stupire, emozionare ogni lettore, ma anche di farci riflettere sul futuro a cui andiamo incontro.


OVER 13 Zack Lightman è un sognatore. Sogna un mondo un po' più simile ai film di fantascienza e ai videogiochi che da sempre sono la sua più grande passione. Fantastica del cataclismico evento che un giorno giungerà a frantumare il monotono tran-tran della sua esistenza senza qualità. Dopotutto, sognare non ha mai fatto male a nessuno, specie quando il mondo reale si incarica di ricordarti a ogni passo quanto improbabile sia, per un ragazzo smanettone e pieno di rabbia, ritrovarsi in un futuro imminente a vestire i panni del Prescelto, l'Eroe Destinato a Salvare l'Umanità. Ma poi Zack vede il disco volante. Quel che è peggio, la strana navicella spaziale pare uscita direttamente dal videogioco su cui lui trascorre le notti: un popolarissimo simulatore di volo online in cui i giocatori sono chiamati a difendere il pianeta Terra dalla minaccia di un'invasione aliena. No, Zack non ha perso la testa. Per quanto impossibile possa sembrare, quello che vede è fin troppo reale e le sue capacità di gamer con pochi confronti si riveleranno essenziali nella corsa globale per scongiurare la fine del mondo. Finalmente, la epica occasione che aspettava è arrivata. Ma in mezzo al terrore e all'euforia della sua nuova missione, Zack non può fare a meno di ripensare alle storie fantascientifiche con le quali è cresciuto. E di chiedersi, in un crescendo di inquietudine, se lo scenario in cui si ritrova proiettato non sia un po' troppo familiare per non nascondere una realtà persino più inquietante e sinistra di quello che appare.


OVER 13 Ava era mille cose. Era una ragazza che adorava cantare. Era una ragazza con tanti amici. Ora è solo la ragazza con le cicatrici. È passato un anno dall’incendio in cui ha perso i genitori. Un anno in cui Ava ha tagliato i ponti con il mondo perché le fa troppa paura. Ora è costretta a tornare a scuola. Una scuola nuova dove non conosce nessuno. Una scuola che – ne è sicura – sarà piena di ragazzi che non faranno altro che osservare il suo viso per poi allontanarsi spaventati. Chi vorrebbe mai fare amicizia con lei? Quali nuovi modi di prenderla in giro si inventeranno i suoi compagni? Non appena si avventura in quei corridoi i suoi incubi si avverano: non incrocia nessuno sguardo e, al suo passaggio, sente solo sussurri. Fino a quando i suoi occhi non incontrano quelli di Asad e Piper, gli unici ad avere il coraggio di andare oltre il suo aspetto. Di vedere la vera Ava dietro le cicatrici. Perché anche loro si sentono soli e incompresi. La loro amicizia la aiuterà a ricominciare. Le farà capire che nessuno è diverso, ma ognuno è unico così come è.


OVER 13 Mill Grove è una tranquilla e isolata cittadina della Pennsylvania: solo una strada per arrivare, solo una per andarsene. A Kate Reese sembra il luogo ideale per fuggire da un compagno violento, far perdere le proprie tracce e ricominciare una nuova vita. Lo deve al suo bambino, Christopher, che ha solo sette anni ma sa già quanto il mondo dei grandi possa far male. In quella nuova casa, tutto sembra andare a meraviglia: Christopher incontra nuovi amici, Kate trova un nuovo lavoro. Ma poi, all’improvviso, Christopher scompare. Per sei lunghissimi giorni, nessuna traccia di lui. Finché, una notte, il bambino riemerge dal bosco di Mission Street, al limitare della piccola città. È illeso, ma profondamente cambiato. Nessuno sembra accorgersene; solo sua madre sospetta qualcosa, perché Christopher, che ha sempre faticato a scuola, di punto in bianco prende ottimi voti ed è un vorace lettore. Ma nemmeno lei può immaginare tutta la verità. Christopher ora sente una voce in testa, e vede cose che agli altri sono impercettibili. Conosce i segreti del passato, inghiottiti dal bosco di Mission Street; quelli del presente, celati dietro le facciate rispettabili della città. Conosce il futuro tragico che sta per abbattersi su tutti loro. Non può parlarne a nessuno, nemmeno a sua madre, o lo prenderebbero per pazzo. Ma può e deve compiere la missione che quella voce amica gli detta: costruire una casa nel bosco, prima che arrivi Natale. Altrimenti, per sua madre, i suoi amici e l’intera città, sarà la fine.


POLITICA Alla tragedia di Giulio Regeni, scomparso il 25 gennaio 2016 al Cairo, il mondo della politica non ha ancora risposto... A combattere per ottenere verità e giustizia per Giulio e per tutti i Giulio d'Egitto ci sono però i genitori, Paola e Claudio, insieme al loro avvocato Alessandra Ballerini. Ma non sono soli. Anzi: con loro c'è l'onda gialla che parla di Giulio, indossa i braccialetti, appende nei principali comuni, università e luoghi di cultura quello striscione giallo per chiedere verità e giustizia. Perché Giulio era un cittadino italiano, un cittadino europeo che aveva scelto lo studio e la cultura come strumento di solidarietà e giustizia sociale. Nato a Trieste e cresciuto a Fiumicello, in Friuli-Venezia Giulia, aveva conseguito la laurea a Leeds (UK), un master a Cambridge e aveva un dottorato in corso a Cambridge. Al Cairo stava lavorando a una tesi, rivolta agli aspetti socio-economici principalmente dell'Egitto, in cui affrontava anche tematiche sindacali. La lotta dei genitori di Giulio Regeni affinché sia fatta chiarezza sulla sua cattura e la sua uccisione deve essere anche la nostra. Perché la verità e la giustizia sono diritti e spettano a tutti i cittadini. Con la collaborazione di Alessandra Ballerini.


POLITICA Scanzi tratteggia le caratteristiche salienti di Matteo Salvini. C'è la critica seria: le incongruenze politiche, la malandata classe dirigente leghista, la gestione della questione dei migranti durante il governo giallo-verde, le parole sulla famiglia Cucchi, l'autogol estivo che gli è costato il Viminale. E c'è la satira: il Salvini di Scanzi è un leader che vive in tivù e fa "disobbedienza civile" che si definisce "nuovo", quando è tra i politici più vecchi della cosiddetta Terza Repubblica.


POLITICA Irene Tinagli, grazie alla sua esperienza diretta e alle informazioni raccolte in un ricco database su tutti i membri della Camera dei deputati e dei governi dal 1948 a oggi, traccia il ritratto di un'Italia dove la qualità della politica e dei politici è stata erosa, al punto di lasciare un Paese assuefatto al linguaggio sgangherato e all'ignoranza elevata a segnale di freschezza, spontaneità, vicinanza al "popolo". Un'analisi precisa e dettagliata che esamina formazione e carriere di parlamentari e ministri, meccanismi interni ai partiti e dati sui criteri di selezione. E che non manca di valutare i fattori esterni che sulla politica hanno inevitabile effetto, come l'evoluzione dei mass media o l'ondata di antiintellettualismo che dilaga in Europa e nel mondo. Questo libro è un lavoro fondamentale che spinge a chiederci in che direzione stiamo andando, quali possibili soluzioni ci offre la letteratura esistente e come possono essere migliorate e applicate in questa Italia alla deriva, che per cambiare dovrebbe smettere di cercare nuovi messia, salvatori della patria o ricette miracolose. E iniziare a porsi una semplice domanda: «E se per una volta provassimo, banalmente, a mettere al potere dei politici preparati e competenti?».


POLITICA Per decenni la parola "socialismo" è stata fonte di imbarazzo come fosse la reliquia di un'era passata. Oggi i politici e le organizzazioni statunitensi si definiscono socialisti con fierezza e guadagnano consensi, ma che cosa significa o dovrebbe significare "socialismo" ai giorni nostri? Il testo di Nancy Fraser è una sfida enorme alla crisi politica globale. Mentre decostruisce i pilastri su cui si fonda il capitalismo neoliberista, apre la pista a una riflessione inedita, per costruire finalmente una proposta politica seria che possa essere una vera alternativa socialista all'ordine dominante: che non si limiti a trasformare l'economia attuale, ma porti con sÊ anche un cambiamento ecologico, femminista, antirazzista e democratico.


PSICOLOGIA "Nostra figlia? Non è più la stessa." "Nostro figlio… non lo riconosciamo più." "Ci sembra di avere a che fare con un alieno." E infine, ineluttabile: "Temiamo che abbia qualcosa". Eccoli qui, i genitori, nello studio del terapeuta: padri e madri affranti, ansiosi, inquieti, alle prese con l'adolescenza dei propri figli e con un muro fatto di silenzi, reticenze, allusioni, non-detti, che possono sfociare nell'ostilità e nel mutismo. In Falli parlare , Matteo Rampin descrive gli aspetti di questa incomunicabilità, ne indaga le cause e propone strategie a uso degli adulti per costruire ponti tra le generazioni. Grazie alla sua lunga esperienza di psicoterapeuta, Rampin risponde alle domande più diffuse tra i genitori – Quando farli parlare? In che modo costruire le occasioni per instaurare il dialogo? Quali leve motivazionali usare per promuovere la comunicazione e quali errori evitare? – e fornisce indicazioni pratiche su come prevenire per tempo questo fenomeno, partendo proprio dall'ascolto e dal confronto. "Basta avere la seria intenzione di essere presenti, di osservare e di ascoltare, con autentica disposizione a volere il loro bene e ad anteporlo al nostro ego di genitori. Se lo facciamo, accade una cosa sorprendente: sentendo di essere da noi considerati, iniziano a parlare sempre meno con i gesti e il corpo, e sempre più con le parole." Una guida pratica ed efficace, una risorsa indispensabile dedicata ai genitori – e a tutti gli adulti in generale – in cerca di consigli per instaurare un dialogo autentico con gli adolescenti.


PSICOLOGIA Un cammino alla scoperta dell’arte della convivenza. Con gli altri, ma soprattutto con se stessi. Ogni giorno ci imbattiamo in noi stessi. Non ci piacciamo, ci disapproviamo. Vogliamo cose diverse, incompatibili: l’avventura e la sicurezza, la solitudine e la compagnia, la fermezza e il patteggiamento, la parola e il silenzio. Non siamo un Sé unico, centrale e coeso, ma una pluralità di sé: il nostro funzionamento psichico è il risultato della loro convivenza, pacifica o irrequieta. E sempre legata all’altro. Non siamo un sistema isolato, impensabile è un io senza un tu, il tu dell’amore e di tutte le relazioni che cercano un riconoscimento reciproco: essere genitori, terapeuti, insegnanti, amici. Ma cosa significa convivere? Questo libro ci invita a immaginare la convivenza come l’incontro di tre livelli dell’esperienza psichica: io-tu-noi. Il mondo delle convivenze è circolare e concentrico: se non vivo con me stesso, dialogando con i molti che mi abitano, non saprò vivere con l’altro e con gli altri. E questo si ripercuoterà sulla mia vita interiore. Con esempi dalla letteratura e dal cinema, dalle storie cliniche e dalla vita di tutti i giorni, Vittorio Lingiardi ci guida nelle stanze di un’anima a tre piani, mostrandoci la difficoltà e la bellezza di addentrarsi in ciò che è complesso e molteplice; di conciliare i nostri conflitti; di imparare ad amare nel ritmo delle rotture e delle riparazioni; di abitare i permeabili confini del mondo tra curiosità e paura, nostalgia e trasformazione. Partendo da due presupposti: che la psiche è una città aperta e la convivenza sociale nasce dentro di noi.


RELIGIONI Dove un uomo, che si chiamava Saul, può diventare il primo re di un popolo perché il padre lo aveva mandato a cercare certe asine smarrite. Dove la regina di un remoto regno africano guida per tre anni una carovana foltissima, composta da giovani e giovanette vestiti di porpora, nonché da animali e spezie in quantità, per rispondere all’invito del re di Gerusalemme e porgli alcune domande. E dove un altro uomo, che si chiamava Abramo, udì queste parole da una voce divina: «Va’ via dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre verso il paese che ti mostrerò». Parole che rintoccano in tutta la Bibbia, storia di un distacco e di una promessa, seguiti da altri distacchi e nuove promesse. Il succedersi dei nomi e dei fatti è turbinoso, spesso sconvolgente. E ogni volta la grazia e la colpa, l’elezione e la condanna appaiono intessute nelle vite dei singoli e della loro stirpe.


SOCIETÀ Il libro scritto da Tiziano Soresina è prezioso. Perché ci permette di ragionare sui mille giorni, spesso passati in sordina, del maxiprocesso Aemilia, il processo alla ’ndrangheta emiliana. Una mafia che si è fatta sistema. Un network di personaggi insospettabili: professionisti, servitori dello Stato infedeli, politici, imprenditori, cittadini omertosi. Per i capibastone calabresi questa è terra di denari: le armi vanno tenute nascoste, per non disturbare gli affari. In Val Padana la nebbia cancella i confini tra lecito e illecito, diventa un mantello naturale sotto il quale nascondere intrallazzi e imbrogli. Alibi perfetto per chi vuole fingersi cieco. Giovanni Tizian Aemilia è il secondo processo di mafia più importante di questa Repubblica dopo il Maxiprocesso di Palermo. Si è svolto in un’aula di tribunale di Reggio Emilia blindata come non mai, con imputati, pentiti, giudici e giornalisti sotto scorta. Perché tanto dispiego di forze? Perché Aemilia è il primo grande processo alla ’ndrangheta in Emilia e nel Nord del nostro Paese. Quello che è emerso, al di là delle pene comminate – in primo grado a Reggio Emilia e in Cassazione per i riti abbreviati – è la conferma di un’ipotesi investigativa che finora non era mai stata approfondita e confermata in modo così chiaro: la ’ndrangheta ha profonde radici nelle regioni “ricche” del Nordest, ne ha infiltrato da almeno tre decenni il settore economico e quello politico. C’è da riscrivere la storia dell’Italia “operosa” e “onesta”, leggendo queste pagine davvero inquietanti.


SOCIETÀ Pace a tutti gli uomini di buona volontà. Ma guerra agli altri. Perché ne abbiamo abbastanza. Aggressioni scioviniste sul web, risse, stupri, omicidi. L’invisibilità delle donne, escluse dai ruoli decisionali. In una parola: il machismo al potere. Da troppo tempo siamo governati dall’internazionale del testosterone: Trump, Putin, Xi Jinping, Bolsonaro, Erdogˇan, Johnson… Risultato: un’emergenza migratoria non gestita, una crisi economica infinita, un pianeta in fiamme. E un clima di arroganza e di odio che favorisce il diffondersi del populismo e mina le istituzioni democratiche. Quindi, risparmiateci altri aspiranti autocrati con più panza che sostanza e dateci più ragazze. Sportive grintose come Milena Bartolini, attiviste determinate come Greta Thunberg, politiche autorevoli come Ursula von der Leyen e Christine Lagarde e, oltreoceano, Nancy Pelosi. Ci riterremo soddisfatte quando avremo raggiunto i giusti obiettivi: equal pay e un 50 per cento nei consigli di amministrazione, nei parlamenti, nei governi. È il messaggio di Lilli Gruber, che in questo libro fa parlare i fatti: dati, storie e personaggi. Scrive un vero e proprio reportage dal fronte della battaglia per il potere femminile. Filtra racconti e analisi attraverso la propria esperienza professionale. Delinea per le donne una strategia precisa: puntare sulle competenze, farsi valere e studiare, sempre. E chiama a raccolta anche gli uomini: perché solo cambiando insieme le regole ci potremo salvare.


SOCIETÀ Che cosa facciamo, oggi, quando conosciamo una persona nuova, sul lavoro o nella vita quotidiana? Quasi sempre digitiamo il suo nome su Google, "onnipotente Leviatano" dei giorni nostri, alla ricerca di informazioni e curiosità. Ma se il primo link che compare riporta una notizia spiacevole, che getta ombre sul suo conto, chi di noi è disposto a scorrere fino alla quinta pagina, per scoprire che si tratta di una fake news? La brutalità della disinformazione può trasformare la vita di una persona innocente in un calvario. E alla quinta pagina, di solito, ci si arriva solo se si è proprio quella persona. L'imprenditore italiano Enea Angelo Trevisan ha vissuto questo calvario, ma è riuscito a trasformare la sua sventura nell'idea di Ealixir, un'azienda nel campo del diritto all'oblio applicato al Web. La sua storia umana e professionale, qui narrata in prima persona con Francesco Francio Mazza, dimostra che grazie alla "superficialità positiva" e alla voglia di rischiare dopo aver toccato il fondo è possibile rialzarsi, per arrivare fino in vetta. Ma la storia di Trevisan pone anche domande di straordinaria attualità sul nostro presente: come conciliare diritti dell'individuo e libertà di stampa, web reputation e presunzione d'innocenza? Lungo i tortuosi sentieri che si snodano tra link, pagine web e social network, l'immagine pubblica e quella privata collidono in una terza rappresentazione di noi stessi che spesso non ci appartiene e in cui fatichiamo a riconoscerci. Oggi più che mai, in un mondo in cui la reputazione personale è sempre più importante - e sempre più fragile -, "voler essere nessuno" è un diritto da rivendicare con forza.


SOCIETÀ Il lavoro a maglia è una metafora perfetta, non solo per parlare di ricordi personali, vicende sentimentali e aneddoti familiari, ma anche, ampliando la prospettiva, per raccontare meccanismi globali economici e politici. Ce lo dimostra Loretta Napoleoni in questo libro che tratta di sociologia e di politica, ma è anche un doloroso viaggio alla scoperta di sé, dei propri limiti e delle proprie risorse. Un libro dotato di un magnetismo vitale che passa dal personale al generale in un poliedrico gioco di emozioni e informazioni. Il viaggio della maglia ha inizio tra il 6000 e il 4000 a.C., quando i nostri progenitori avevano messo a punto un metodo rudimentale per creare degli indumenti e ripararsi così dalle intemperie, e prosegue attraverso il Medioevo e il Rinascimento con le corporazioni di lavoratori dell'arte della lana e il successo in tutta Europa dei filati e tessuti italiani. Passa per la Rivoluzione francese, con le sue tricoteuses che sferruzzavano sedute davanti alla ghigliottina, e per quella americana cui hanno contribuito le pioniere, le famose «api che sferruzzano», per arrivare alla Grande Guerra, quando gli indumenti di lana fatti a mano da chi stava a casa hanno contribuito a tener caldi i soldati in trincea, e alla Seconda guerra mondiale, quando le spie-magliaie si sono servite della maglia come di un codice segreto per inviare messaggi che non dovevano essere intercettati. Dopo un periodo di stasi, il lavoro a maglia è poi tornato alla ribalta negli anni Sessanta con il movimento hippie, diventando uno strumento di rifiuto dell'omologazione e del consumismo imposti dal «sistema». In anni recenti le neuroscienze hanno scoperto che i tessuti fatti ai ferri sono ottimi per rappresentare concetti della fisica d'avanguardia difficili da ricreare con altri materiali, ma anche che lavorare a maglia ha sulla mente e sul fisico gli stessi effetti terapeutici calmanti e rilassanti dello yoga e della meditazione. E il movimento femminista ha infine smesso di considerare quest'attività un simbolo della sottomissione femminile, ma l'ha anzi rivalutata tramutandola in un segno di liberazione dagli stereotipi di genere. Oggi in tutto il mondo si assiste a fenomeni di mobilitazione spontanei come lo yarn bombing e l' urban knittering , veri e propri gridi di protesta pacifici contro le diseguaglianze di ogni tipo, sociali, razziali e di genere, contro gli aspetti più deleteri della globalizzazione, l'ecodevastazione del nostro pianeta e la dilagante realtà virtuale, nel cui freddo cyberspazio siamo allo stesso tempo strettamente connessi e spaventosamente isolati. Siamo disorientati e abbiamo un disperato bisogno di strategie e strumenti per «guarire» la società in cui viviamo. Guardando al passato, ci accorgiamo che il lavoro a maglia è sempre stato un leit motiv, un filo conduttore, una sagola che ha permesso all'umanità di attraversare in sicurezza i mari tempestosi delle transizioni epocali. Ed è per questo che ancora oggi può aiutarci a intrecciare relazioni in modo più creativo e a ritrovare il bandolo della matassa delle nostre vite.


SOCIETÀ Questo è un libro che parla di droghe. E lo fa per scongiurare un grande rischio che questo tema porta con sé: che a occuparsene siano demagoghi incompetenti e spregiudicati, condizionati dalla più potente e diffusa delle droghe: quella del potere. Partendo da un'esperienza di quasi cinquant'anni - don Luigi Ciotti aprì il primo centro di accoglienza per tossicodipendenti in Italia nel 1973 Droga. Storie che ci riguardano affronta la complessità dell'argomento dell'uso e abuso di sostanze e degli effetti di queste sulle vite di tutti giorni. Racconta le storie umane dietro la dipendenza, denuncia il narcotraffico - il più redditizio business delle mafie - e stimola un impegno costante verso il raggiungimento di normative e metodologie di recupero che siano umane, che non puniscano ma valorizzino la dignità e la ricerca di autonomia. «Sì, le sostanze stupefacenti possono uccidere. Non solo con la siringa nel braccio, ma in modi diversi, ché pure le leggi e il carcere possono farlo quando perdono di vista l'uomo e la misura».


TEATRO Nel 1960 viene arrestato in Argentina Adolf Eichmann, il gerarca nazista responsabile di aver pianificato, strutturato e dunque reso possibile lo sterminio di milioni di ebrei. Dai verbali degli interrogatori a Gerusalemme, dagli atti del processo, dalla storiografia tedesca ed ebraica oltre che dai saggi di Hannah Arendt, Stefano Massini trae questo dialogo di feroce, inaudita potenza. Il testo è un atto unico, un’intervista della stessa Arendt a colui che più di tutti incarna la traduzione della violenza in calcolo, in disegno, in schema effettivo. In un lucidissimo riavvolgere il nastro, Eichmann ricostruisce tutti i passaggi della sua travolgente carriera, dagli albori nella piccola borghesia travolta dalla crisi fino all’ebbrezza del potere, con Hitler e Himmler raccontati come mai prima, fra psicosi e dolori addominali, in un tripudio di scuderie, teatri e salotti. Da una promozione all’altra, in un crescendo di poltrone, prestigio e denaro, si compone lentamente il quadro della Soluzione Finale, qui descritta nel suo aspetto più elementare di immane macchina organizzativa: come si sperimentò il gas? Quando fu deciso (e comunicato) l’inizio dello sterminio? Come si gestiva in concreto l’orrore di Auschwitz? Ed ecco prendere forma, passo dopo passo, una prospettiva spiazzante: Eichmann non è affatto un mostro, bensì un uomo spaventosamente normale, privo di alcun talento se non quello di trarsi d’impaccio, capace di stupire più per la bassezza che per il genio. Incalzato dalle domande della filosofa tedesca, egli si rivela il ritratto squallidissimo dell’arrivismo, della finzione, del più bieco interesse personale, ma niente di più. È mai possibile che l’uomo più temuto da milioni di deportati, il cui solo nome incuteva terrore, fosse un essere così vicino all’uomo medio? Contraddittorio, superficiale, perfino goffo, Eichmann assomiglia a noi più di quanto si possa immaginare. Ma è proprio qui, in fondo, che prende forma il male: nella più comune e insospettabile piccolezza umana.


TEMPO LIBERO Il lavoro a maglia è una metafora perfetta, non solo per parlare di ricordi personali, vicende sentimentali e aneddoti familiari, ma anche, ampliando la prospettiva, per raccontare meccanismi globali economici e politici. Ce lo dimostra Loretta Napoleoni in questo libro che tratta di sociologia e di politica, ma è anche un doloroso viaggio alla scoperta di sé, dei propri limiti e delle proprie risorse. Un libro dotato di un magnetismo vitale che passa dal personale al generale in un poliedrico gioco di emozioni e informazioni. Il viaggio della maglia ha inizio tra il 6000 e il 4000 a.C., quando i nostri progenitori avevano messo a punto un metodo rudimentale per creare degli indumenti e ripararsi così dalle intemperie, e prosegue attraverso il Medioevo e il Rinascimento con le corporazioni di lavoratori dell'arte della lana e il successo in tutta Europa dei filati e tessuti italiani. Passa per la Rivoluzione francese, con le sue tricoteuses che sferruzzavano sedute davanti alla ghigliottina, e per quella americana cui hanno contribuito le pioniere, le famose «api che sferruzzano», per arrivare alla Grande Guerra, quando gli indumenti di lana fatti a mano da chi stava a casa hanno contribuito a tener caldi i soldati in trincea, e alla Seconda guerra mondiale, quando le spie-magliaie si sono servite della maglia come di un codice segreto per inviare messaggi che non dovevano essere intercettati. Dopo un periodo di stasi, il lavoro a maglia è poi tornato alla ribalta negli anni Sessanta con il movimento hippie, diventando uno strumento di rifiuto dell'omologazione e del consumismo imposti dal «sistema». In anni recenti le neuroscienze hanno scoperto che i tessuti fatti ai ferri sono ottimi per rappresentare concetti della fisica d'avanguardia difficili da ricreare con altri materiali, ma anche che lavorare a maglia ha sulla mente e sul fisico gli stessi effetti terapeutici calmanti e rilassanti dello yoga e della meditazione. E il movimento femminista ha infine smesso di considerare quest'attività un simbolo della sottomissione femminile, ma l'ha anzi rivalutata tramutandola in un segno di liberazione dagli stereotipi di genere. Oggi in tutto il mondo si assiste a fenomeni di mobilitazione spontanei come lo yarn bombing e l' urban knittering , veri e propri gridi di protesta pacifici contro le diseguaglianze di ogni tipo, sociali, razziali e di genere, contro gli aspetti più deleteri della globalizzazione, l'ecodevastazione del nostro pianeta e la dilagante realtà virtuale, nel cui freddo cyberspazio siamo allo stesso tempo strettamente connessi e spaventosamente isolati. Siamo disorientati e abbiamo un disperato bisogno di strategie e strumenti per «guarire» la società in cui viviamo. Guardando al passato, ci accorgiamo che il lavoro a maglia è sempre stato un leit motiv, un filo conduttore, una sagola che ha permesso all'umanità di attraversare in sicurezza i mari tempestosi delle transizioni epocali. Ed è per questo che ancora oggi può aiutarci a intrecciare relazioni in modo più creativo e a ritrovare il bandolo della matassa delle nostre vite.


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