attrezzatura individuale - casco (omologato CE) - muta integrale in neoprene - imbragatura (omologata CE) - doppia longe dinamica - discensore completo di moschettone a ghiera + discensore di riserva - attrezzi o cordini per risalita - moschettoni - fischietto - coltello o cesoie - scarpe adatte a marcia e nuoto - borraccia - zaino
i movimenti dell’acqua attenzione ai movimenti dell’acqua bianca in caso di forti portate
bidone stagno contenente: - lampada frontale - barrette energetiche - maschera - candele e accendino - telo termico - abbigliamento capilene / lana
il mulinello
- corda di progressione specifica di lunghezza superiore al doppio della cascata più alta. - sacco galleggiante contente la corda - corda di soccorso di lunghezza almeno pari alla cascata più alta - materiale di attrezzamento (martello, piantaspit, spit, placchette, chiodi, maglie rapide) - kit di primo soccorso
attrezzatura collettiva
prima di effettuare tuffi o toboga, verificare sempre che la vasca di ricezione sia libera da tronchi e massi, che la profondità sia sufficiente e, se è un toboga, che lo scivolo non presenti asperità fare attenzione anche nelle fasi di cammino e disarrampicata
la marmitta il sifone
il tuffo
lo scivolo
aspetti tecnici - tenere la corda in un sacco e non lasciarla trasportare dalla corrente - verificare la solidità degli ancoraggi - nelle calate sotto cascata o con pozza di arrivo turbolenta utilizzare tecniche di corda sbloccabile, regolata a pelo d’acqua - quando necessario installare i mancorrenti - in presenza di neofiti fare sicura dal basso - su calate rese difficili dalla forte portata utilizzare la teleferica o la calata guidata - verificare che la corda sia recuperabile prima della discesa dell’ultimo - la corda deve essere in buono stato e preservata dagli sfregamenti
codice dei fischi (ITA) la nicchia
attenzione ai sistemi di rilascio delle acque a monte per la presenza di dighe e captazioni; non sottovalutate il pericolo, informatevi prima!
ALT CA-LA LI-BE-RA RE-CU-PE-RA
in caso di incidente
regole generali di sicurezza ASSOCIAZIONE ITALIANA CANYONING
1. allontanare l’infortunato da rischi ambientali (cascata, correnti d’acqua, caduta pietre etc) 2. sistemare l’infortunato su un giaciglio che gli consenta di stare in attesa per diverse ore 3. raccogliere tutte le informazioni possibili sulle condizioni del ferito (coscienza, dolori, fratture etc) e sul punto della forra in cui vi trovate 4. uscire, almeno in 2 persone, ad allertare il soccorso al numero 118 specificando che si tratta di incidente in forra ATTENZIONE! NON LASCIATE MAI IL FERITO DA SOLO
YES
www.canyoning.it segreteria@canyoning.it
- raccogliete informazioni sul percorso e programmate la discesa in funzione delle capacità dei partecipanti - non affrontate la discesa in caso di previsioni meteo sfavorevoli o di portate eccessive - partite presto al mattino per avere più ore di luce a disposizione ed evitare temporali estivi pomeridiani - prima di entrare nel canyon lasciate detto a qualcuno in quale forra siete (e ricordatevi di avvisare quando siete usciti!) - durante la discesa progredite in gruppo e non lasciate mai indietro nessuno da solo - non affrontate la discesa da soli - evitate di formare gruppi troppo numerosi e lenti nella progressione
SCUOLA NAZIONALE CANYONING scuola@canyoning.it
NO
bisogno di soccorso?
118
CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO www.cnsas.it
torrentismo e sicurezza
Il canyoning (o torrentismo) si svolge in luoghi che presentano rischi oggettivi tipici degli ambienti selvaggi. È possibile provare il canyoning rivolgendosi a club ed associazioni che svolgono attività sul territorio o effettuando uscite a pagamento accompagnati dalle Guide Alpine specializzate in torrentismo. L’Associazione Italiana Canyoning organizza corsi di tutti i livelli (www.associazioneitalianacanyoning.it). La responsabilità nell’affrontare discese di canyoning ricade sui singoli praticanti.