Portfolio_Architecture_2018

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DANIELA CIMINO portfolio architettura


Curriculum Vitae

Daniela Cimino Via Dante 116, 09128, Cagliari +39 329 329 2902 (Whatsapp, Viber) cimino.daniela@gmail.com Skype danielacimino

Sesso F | Data di nascita 21/05/1986 | Nazionalità Italiana

ESPERIENZE

VIAGGI

LINGUE

5 4 3 2

Cile

Guatemala

Italia

Portogallo

1

SOFTWARE

ATTITUDINE

INTERESSI


ESPERIENZA PROFESSIONALE Periodo Impiego Principali mansioni e responsabilità Datore di lavoro Settore

2014 - presente Architetto Progettazione, Render, Grafica Libero professionista Architettura, Ristrutturazione, Bioedilizia

Periodo Impiego Principali mansioni e responsabilità Datore di lavoro Settore

Maggio 2017 - presente Architetto, Designer Laboratori pedagogici e manuali Scuola LUDUM SACRO CUORE - Cagliari Design, Materiali, Pedagogia

Periodo Impiego Principali mansioni e responsabilità Datore di lavoro Settore

Maggio 2015 - Maggio 2017 Architetto, Grafica Disegno esecutivi, Sito web Associazione Barega, Cluster P.RE.MURA. Architettura, Terracruda, Innovazione

Periodo Impiego Principali mansioni e responsabilità Datore di lavoro Settore

17 Marzo 2014 - 15 Maggio 2014 Architetto Disegno, Progettazione, Render Surtierra Arquitectura - Santiago del Cile Architettura, Terracruda

Periodo Impiego Principali mansioni e responsabilità Datore di lavoro Settore

2 Maggio 2013 - 1 Ottobre 2013 Architetto Progettista, Responsabile di cantiere Privato - Cagliari, Italia Architettura, Ristrutturazione

Periodo Impiego Principali mansioni e responsabilità Datore di lavoro Settore

2 Maggio 2013 - 29 Giugno 2013 Architetto Analisi e Grafica per il progetto: “Ecomuseo del Paesaggio” VPS Architetti, Cagliari, Italia Architettura, Paesaggio, Urbanistica

Periodo Impiego Principali mansioni e responsabilità Datore di lavoro Settore

12 - 26 Gennaio 2013 Architetto Costruzione di una panetteria in terracruda in Guatemala AK0_Architettura a Km 0 - Roma, Italia Architettura, Sostenibilità, Autocostruzione, Low tech


ESPERIENZA PROFESSIONALE Periodo Impiego Principali mansioni e responsabilità Datore di lavoro Settore

Giugno 2013 - Luglio 2012 Architetto Modelli, Disegno Matos Gameiro Arquitectos - Lisbona, Portogallo Architettura

Periodo Impiego Principali mansioni e responsabilità Datore di lavoro Settore

16 - 22 Luglio 2011 Architetto Creazione della scenografia del 7° Lago Film Festival Atelier FraSe - Londra, Gran Bretagna Scenografia, Architettura, Design

Periodo Impiego Principali mansioni e responsabilità Datore di lavoro Settore

17 - 20 febbraio 2011 Volontaria Creazione della scenografia dell’evento: “La foresta di Sleipnir” Atelier Forte - Milano, Italia Scenografia, Architettura, Design


ISTRUZIONE E FORMAZIONE Periodo Aprile 2013 Qualifica conseguita Laurea Magistrale in Architettura (classe LM-4) Tesi di Laurea Case che nascono dalla terra. La taipa in Portogallo: progetto di ricostruzione e ampliamento di un rudere in terracruda nell’Alentejo Valutazione 110/110 Principali abilità professionali Capacità approfondita di progettare e analizzare edifici, partendo dall’urbanistica fino al dettaglio costruttivo e con uno sguardo particolarmente attento al contesto e alla sostenibilità ambientale Scuola Scuola di Architettura e Società, Politecnico di Milano - Italia Periodo Settembre 2011 - Luglio 2012 Qualifica conseguita Studentessa Erasmus Principali abilità professionali Capacità di progettare piccoli spazi e di analizzare il contesto dal punto di vista storico, architettonico e paesaggistico Scuola Scuola di Architettura, Universidade Autonoma de Lisboa - Portogallo Periodo Qualifica conseguita Tesi di Laurea Valutazione Principali abilità professionali

Dicembre 2009 Laurea Triennale in Architettura Strumenti di iniziativa comunitaria per lo sviluppo dei territori alpini 109/110 Capacità di progettare e analizzare edifici storici e con uno sguardo particolarmente attento al contesto e alle tecnologie sostenibili. Scuola Facoltà di Architettura per il Progetto, Politecnico di Torino - Italia

Periodo Qualifica conseguita Valutazione Scuola

Luglio 2006 Diploma 100/100 Liceo Classico Siotto Pintor - Cagliari, Italia

Periodo Luglio 2004 - Giugno 2005 Qualifica conseguita Exchange Student Scuola Urbandale High School - Urbandale, USA


COMPETENZE PERSONALI Madrelingua Italiana Lingue straniere Lettura Scrittura Espressione Orale Inglese Ottima Ottima Ottima Portoghese Ottima Buono Ottima Spagnolo Buona Scolastica Buona Francese Buona Scolastica Scolastica Capacità informatiche Ottime capacità di utilizzo del computer (Mac e PC) con specifiche capacità nell’utilizzo di software: Office (Word, Excel, Power Point), Autocad, Sketchup, V-Ray, Visualizer, Photoshop, Illustrator e InDesign. Capacità relazionali

Ottima predisposizione al lavoro di gruppo, dimostrata e maturata nelle diverse occasioni universitarie e professionali. Capacità di adeguamento ad ambienti multiculturali e internazionali dovuta alle diverse esperienze all’estero: USA, Norvegia, Estonia, Portogallo, Spagna, Guatemala, Perù, Brasile, Cile. Carattere spigliato e comunicativo.

Patente

B

Autorizzo il trattamento dei miei dati personali presenti nel cv ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e del GDPR (Regolamento UE 2016/679).

Daniela Cimino ................................................



LETTO 2 16 mq

DIS. 5.7 mq

VERANDA 4 25.21 mq

C

D'

A'

VERANDA 1 17.5 mq

SEZ 1 - 1'

SEZ 2 - 2'

A

B

C

1

2

D'

C

LETTO 3 17 mq

BAGNO 6 mq

VERANDA 3 20.3 mq

C'

D'

VERANDA 1 17.5 mq

A

B

C

VERANDA 3 20.3 mq 3

1'

VERANDA 2 19.57 mq

2'

SEZ A - A'

D

E

D

1

A

B'

3'

VERANDA 4 25.21 mq

SEZ 3 - 3'

VERANDA 1 17.5 mq

SEZ B - B' LETTO 1 19.2 mq C'

C'

A

A'

A

B

C

2 D

B'

B

B A'

VERANDA 2 19.57 mq

DIS. 5.7 mq

BAGNO 6 mq

LETTO 2 16 mq

LETTO 3 17 mq

DIS. 5.7 mq

C

STUDIO 15.4 mq

SALA + SOGGIORNO 49.4 mq

C

VERANDA 1 17.5 mq

LETTO 1 19.2 mq

DIS. 5.4 mq

VERANDA 2 19.57 mq SEZ C - C'

B

DISPENSA 4 mq

D'

VERANDA 3 20.3 mq

STUDIO 15.4 mq

BAGNO 1 6 mq

SEZ A - A'

SEZ B - B'

SEZ C - C'

DIS. 5.4 mq

SALA + SOGGIORNO 49.4 mq

PROSPETTO SUD

PROSPETTO NORD

DISPENSA 4 mq

BAGNO 1 6 mq

A

VERANDA 3 20.3 mq

LETTO 2 16 mq VERANDA 4 25.21 mq

C'

C

PROSPETTO SUD B'

VERANDA 4 25.21 mq

VERANDA 3 20.3 mq

BAGNO 6 mq

LETTO 3 17 mq

D'

C'

D'

SEZ 1 - 1'

PROSPETTO NORD VERANDA 1 17.5 mq

SEZ A - A'

SEZ 2 - 2'

A

B

C

1

2

SEZ 1 - 1'

SEZ 2 - 2'

1

D'

VERANDA 1 17.5 mq

A

B

C

VERANDA 3 20.3 mq

A

SEZIONE D-D' SEZ B - B'

3 Superfici disponibili A'

1'

D

E

VERANDA 2 19.57 mq

2'

Foglio 26 Mappale 230 Foglio 26 Mappale 231

B Foglio 26 Mappale 232 Foglio 26 Mappale 233 Foglio 26 Mappale 236 Foglio 26 Mappale 237 Foglio 26 Mappale 238

2

Totale Volumi disponibili C

SEZ C - C'

Vol. di progetto fabbrica

B'

3'

VERANDA 4 25.21 mq

SEZ 3 - 3'

PROSPETTO OVEST

VERANDA 3 20.3 mq

3

C'

C'

Verande realizzabili Verande di progetto Veranda 1 Veranda 2 Veranda 3 Veranda 4

Totale verande di proge PROSPETTO SUD

PROSPETTO EST

2017

SEZ 1 - 1'


PROGETTO RESIDENZA Aglientu, Italia Proposta progettuale per un’abitazione privata in un terreno agricolo ad Aglientu. I riferimenti progettuali sono gli stazzi galluresi disseminati nel paesaggio circostante. Maggio - Giugno 2017


spazi pubblici e privati

planimetria generale scala 1:500

spazio pubblico: parco urbano

nord

spazio pubblico: parcheggi lato via vienna

via

na

vien

via della

spazio privato: scuola ed aree didattiche esterne

resistenza

via pira

scuola e parco

area di verde pubblico macchia mediterranea

vie

via

delimitazione delle aree tra parco pubblico e spazi riservati alla scuola via pira

area di verde privato (scuola) orto didattico area di verde pubblico campo seminativo alberato

area di parcheggio pubblico nella via vienna area di verde privato (scuola) orto didattico

accessi e percorsi esterni gazebo per aula all’aperto

area di verde privato (scuola) bosco di lecci

area recintata (schermata da vegetazione) accessi alla scuola controllati

via della

alberi esistenti: ulivo (1 pianta preservata)

area di verde privato (scuola) bosco di lecci

il progetto del verde: alberi di nuovo impianto

il progetto del verde: prato e campo seminativo

alberi esistenti: leccio (16 piante preservate)

perimetro del lotto

resistenza

area di verde privato (scuola) orto didattico area per i giochi all’aperto

il progetto del verde: abaco e cromatismi delle essenze 1. alberi esistenti e di nuovo impianto

alberi esistenti: leccio (16 piante preservate) nuovi alberi: leccio (34 piante)

colture a rotazione (prato selvatico/erbaio)

nuovi alberi: mandorlo (4 piante)

colture a rotazione (leguminose)

nuovi alberi: ulivo (6 piante)

colture a rotazione (cereali)

nuovi alberi: sughera (5 piante)

canneto/fitodepurazione (phragmites australis)

nuovi alberi: fico (2 piante)

macchia mediterranea e gariga

mandorlo (prunus dulcis) ulivo (olea europaea) sughera (quercus suber)

area giochi

fico (ficus carica)

nuovi arbusti e siepi: macchia mediterranea e gariga sottobosco della lecceta

vista dell’ingresso secondario dalla via pira

orti didattici (piante stagionali ortive ed erbe aromatiche) colture a rotazione (prato selvatico/erbaio)

nuovi alberi: mandorlo (4 piante)

colture a rotazione (leguminose)

dettagli tecnici/nodo copertura nuovi alberi: ulivo (6 piante)metallica 1_scossalina 2_colmo ventilato 3_celenit nuovi alberi: sughera (5 piante) 4_ventilazione copertura (sp. 5 cm) 5_assito in legno (sp. 2.5 cm) 6_massetto di argilla stabilizzata con calce (sp. 6 cm) nuovi alberi: fico (2 piante) in sughero (sp. 12 cm) 7_isolamento 8_intonaco 9_dormiente in legno massello nuovi alberi: vite (1 filare) 10_trave in legno massello 11_assito in legno (sp. 2.5 cm) nuovi arbusti 12_guaina e siepi: 13_isolamento in sughero (sp. 16 cm) macchia mediterranea e gariga 14_tegola 15_controsoffitto in cartongesso sottobosco della lecceta 16_mattoni in terra cruda (ladiri - sp. 22 cm) 17_pilastro in legno massello (nello spessore del muro)

colture a rotazione (cereali) canneto/fitodepurazione (phragmites australis) area giochi quadrato permanente

mandorlo (prunus dulcis)

1 2 3 4 5

28 29 30 31 32 33 34

6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

1 2 3

ulivo (olea europaea)

4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

sughera (quercus suber) fico (ficus carica) vite (vitis vinifera)

16 17 18 19

16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 21 26 27

part. 01

dettagli tecnici/nodo fondazione 20 ria ed il presente, riportando alcune delle colture della tradizione agricola selargina della la storia più antica della Sardegna, un tempo caratterizzata da boschi fitti di leccio. 18_pavimentazione interna in parquet 21 otanico servirà anche a migliorare il microclima della zona, ora quasi privo di alberi. Le alberature e la macchia mediterranea previste ben si adattano al clima e quindi necessitano di minore manutenzione, oltre a rispettare la vocazione del luogo. 19_massetto di sottopavimentazione alleggerito 22 colture saranno seguite direttamente dagli alunni e dagli insegnanti attraverso lo studio delle colture stesse e della partecipazione di esperti o persone della comunità che possono raccontare20_soletta la loro esperienza (ad esempio i nonni). 23 in c.a. 24 cci (passato) e da una che rappresenterà la cultura/coltura mediterranea ed includerà campi seminativi, un piccolo vigneto e piante tipiche della regione (ulivo, mandorlo, sughera, capperi etc.). Le due macroaree permettono biodiversità e di essere un esempio 21_argilla espansa tipo «leca termopiù»di accogliere un’ampia 25 21

22_guaina impermeabilizzante

in cemento prato selvatico dando una particolare importanza ai cambiamenti stagionali. La macchia mediterranea (lentischio, mirto, olivastro etc.) e la gariga si inseriscono tra queste due macroaree23_basamento definendo principalmente i lati dei percorsi oltre che 26 i limiti di radure all’interno dei campi. La 24_trave rovescia in c.a. grato al lato dei campi seminativi. 27 25_magrone di sottofondazione e usata come un quadrato permanente nella concezione della fitosociologia e dell’ecologia, ovvero sarà possibile osservarne le trasformazioni durante le stagioni e durante gli anni per poter capire quali sono le specie (di piccola dimensione) più presenti nel territorio. Tramite 26_tubo drenante ranno apprendere in maniera pratica il passare delle stagioni e le relative variazioni ecologiche. Il tetto verde, oltre a diminuire l'impatto dell'edificio,sarà dunque uno strumento pedagogico poiché utilizzato comeinarea di studio e monitoraggio della flora presente nella zona. 27_pavimento esterno levocell quantità di piante, permetterà di far conoscere agli studenti informazioni sull'unità bio-ecologica dell'ambito geografico in cui si trovano. dettagli tecnici/tetto verde didattiche ma sarà esso stesso un esempio pedagogico che permetterà ai bambini di apprendere, attraverso l'esperienza diretta, e familiarizzare con il concetto di materiali sostenibili e allo stesso tempo di essere portatori della storia e tradizione del territorio in cui vivono. 28_ghiaia

2. arbusti e siepi/campo seminativo/sottobosco 28 1 2 3

leccio (quercus ilex)

6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

mandorlo (prunus dulcis) ulivo (olea europaea)

part. 01

16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 21 26 27

sughera (quercus suber) fico (ficus carica) vite

vista area dal lato della via(vitis della resistenza vinifera)

29 30 31 macchia 32 33 34 13 32

15

8

18 19 20 21 22

13 32

15

8

mediterranea e gariga

elicriso (helichrysum italicum) fillirea (phillyrea) pero selvatico (pyrus pyraster) mirto (myrtus communis) lavanda (lavandula angustifolia) lentischio (pistacia lentiscus) clematide (clematis) rosa canina (rosa canina) caprifoglio (lonicera implexa)

il progetto del verde: alberi di nuovo impianto

vasca di fitodepurazione con phragmites australis

linee di irrigazione aree verdi

vasca di fitodepurazione con phragmites

vasca di sedimentazione tipo «imhoff» pozzetto con filtro

ulivo (olea europaea)

nuovi alberi: sughera (5 piante)

sughera (quercus suber)

nuovi alberi: fico (2 piante) nuovi alberi: vite (1 filare)

fico (ficus carica)

nuovi arbusti e siepi: macchia mediterranea e gariga

vite (vitis vinifera)

01

2. arbusti e siepi/campo seminativo/sottobosco macchia mediterranea e gariga

rosmarino (rosmarinus officinalis) elicriso (helichrysum italicum) fillirea (phillyrea) pero selvatico (pyrus pyraster) mirto (myrtus communis) lavanda (lavandula angustifolia) lentischio (pistacia lentiscus) clematide (clematis) rosa canina (rosa canina) caprifoglio (lonicera implexa)

idrica di irrigazione

il progetto del verde: alberi di nuovo impianto

dettagli tecnici/nodo fondazione 18_pavimentazione interna in parquet 19_massetto di sottopavimentazione alleggerito 20_soletta in c.a. 21_argilla espansa tipo «leca termopiù» 22_guaina impermeabilizzante 23_basamento in cemento 24_trave rovescia in c.a.

fossato/adduzione alla rete idrica di irrigazione

refluo depurato

nuovi alberi: leccio (34 piante)

colture a rotazione (prato selvatico/erbaio)

nuovi alberi: mandorlo (4 piante)

colture a rotazione (leguminose)

vasca di fitodepurazione con phragmites australis

nuovi alberi: ulivo (6 piante) nuovi alberi: sughera (5 piante)

canneto/fitodepurazione (phragmites australis) area giochi

16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 21 26 27

fossato/adduzione alla rete idrica di irrigazione quadrato permanente

pozzetto di controllo

part. 01

refluo

03

dettagli tecnici/nodo fondazione 18_pavimentazione interna in parquet 19_massetto di sottopavimentazione alleggerito 20_soletta in c.a. 21_argilla espansa tipo «leca termopiù» 22_guaina impermeabilizzante 23_basamento in cemento 24_trave rovescia in c.a. 25_magrone di sottofondazione 26_tubo drenante 27_pavimento esterno in levocell

nuovi alberi: fico (2 piante) refluo depurato

6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

s (sm

(ruscus hi

(vi

il progetto del ver

(quer

nuovi alberi: mandorlo (4 piante)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 21 26 27

28 29 30 31 32 33 34

15

8

5 6

9

13

13 32

m (prunu

nuovi alberi: ulivo (6 piante)

7 16

nuovi alberi: sughera (5 piante)

(olea e

10

17

15

nuovi alberi: fico (2 piante)

(quercu

15 9 7 16 8

8

8

particolare 01_nodo copertura piana (tetto giardino) ed inclinata_scala 1:20 18 19 20 21 22

nuovi alberi: vite (1 filare) nuovi arbusti e siepi: macchia mediterranea e gariga

(ficu

vista aerea della scuola e delle piantumazioni

03

sottobosco della lecceta 23

(vitis

il progetto del verde: abaco e cromatismi delle essenze

fossato/adduzione alla rete idrica di irrigazione

pozzetto di controllo

canneto/fitodepurazione (phragmites australis)

colture a rotazione (cereali)

28 29 30 31 32 33 34

buona parte della terra potrà essere riciclata dal materiale di scavo delle fondazioni. Nella scala esterna i mattoni sono a vista in modo da svelare il materiale utilizzato nella costruzione e far conoscere ai bambini le qualità estetiche oltre che costruttive di questo materiale. dettagli tecnici/nodoInoltre copertura 28 1 1 1.esterno alberi esistenti e di dinuovo 2.mercato arbusti e dopo siepi/campo seminativo/sottobosco L'isolamento del fabbricato è realizzato con un cappotto in pannelli di sughero, materiale provenienzaimpianto locale e di utilizzo recente nel dell'edilizia che se ne sono scoperte le sue ottime qualità isolanti. La leggerezza e la posa in pannelli lo rendono un materiale facilmente installabile e trasportabile. 1_scossalina metallica 29 2 2 2_colmo ventilato 30 3 3 31 3_celenit 4 4 32 4_ventilazione copertura (sp. 5 cm) 5 5 28 33 di fitodepurazione 5_assito in legno (sp.sostenibilit 2.5 cm)à/recupero delle acque reflue e irrigazione leccio sezione schematica/processo macchia mediterranea campo seminativo 6 6 rosmarino papaveri 29 34 6_massetto di argilla stabilizzata con calce (sp. 6 cm) 30 vasca di sedimentazione 7 7 pozzetto di pozzetto (quercus ilex) e gariga alberato pozzetto di (rosmarinus (papaver rhoeas) vasca diofficinalis) fitodepurazione con phragmites australis 31 7_isolamento in sughero (sp. 12 cm) tipo «imhoff» controllo con filtro 13 controllo 8 8 32 32 8_intonaco elicriso capperi 9 9 33 9_dormiente in legno massello 10 10 (helichrysum italicum) (capparis spinosa) 34 10_trave in legno massello mandorlo 11 11 arrivo refluo fillirea cereali (coltura) 12 12 11_assito in legno (sp. 2.5 cm) (prunus dulcis) fossato/adduzione alla rete 15 13 13 12_guaina (phillyrea) idrica di irrigazione 14 14 13_isolamento in sughero (sp. 16 cm) pero selvatico leguminose (coltura) 15 15 14_tegola refluo (pyrus pyraster) ulivo 16 16 15_controsoffitto in cartongesso depurato 8 17 17 16_mattoni in terra cruda (ladiri - sp. 22 cm) prato selvatico/erbaio mirto (olea europaea) 18 17_pilastro in legno massello (nello spessore del muro) 18 part. 01 particolare 01_nodo copertura piana (tetto giardino) ed inclinata_scala 1:20 (coltura) (myrtus communis)

alberi esistenti: leccio (16 piante preservate)

orti didattici (piante stagionali ortive ed erbe aromatiche)

colture a rotazione (leguminose)

1 2 3 4 5

sottobosco della lecceta

Il ladiri, oltre ad un minor uso di energia, è di facile e veloce posa in opera e si comporta bene affiancato alla terra e ad altri materiali naturali. La terra cruda è un materiale che caratterizza fortemente il territorio del sud Sardegna ed in generale le tradizioni costruttive del bacino del mediterraneo. Questa tecnica, che rischia di scomparire, è ancora ben visibile nel tessuto storico di Selargius. La bassa emissività e il processo produttivo che impegna poca CO2 lo rendono un prodotto al 100% ecologico e non inquinante, ottimo coibente naturale, sia termico che acustico (tema importante per l'edilizia scolastica) e capace di regolare l'umidità interna(umidità relativa attorno al 50% con un deltaT(K) inferiore di 2-3° tra giorno/notte).

il progetto del verde: alberi di nuovo impianto

alberi esistenti: ulivo (1 pianta preservata)

dettagli tecnici/nodo copertura 1_scossalina metallica 2_colmo ventilato 3_celenit 4_ventilazione copertura (sp. 5 cm) 5_assito in legno (sp. 2.5 cm) 6_massetto di argilla stabilizzata con calce (sp. 6 cm) 7_isolamento in sughero (sp. 12 cm) 8_intonaco 9_dormiente in legno massello 10_trave in legno massello 11_assito in legno (sp. 2.5 cm) australis 12_guaina 13_isolamento in sughero (sp. 16 cm) 14_tegola 15_controsoffitto in cartongesso 16_mattoni in terra cruda (ladiri - sp. 22 cm) 17_pilastro in legno massello (nello spessore del muro)

(papa

(cappa cere

legumino

prato selv

1. alberi esistenti

alberi esistenti: leccio (16 piante preservate)

prato naturale spontaneo e campo seminativo

campo seminativo alberato

27 25_magrone di sottofondazione depurato L’orto botanico vuole essere un elemento di connessione tra la storia ed il presente, riportando alcune delle colture della tradizione agricola selargina della la storia più antica della Sardegna, un tempo caratterizzata da boschi fitti di leccio. 26_tubo drenante 27 esterno in levocell Luogo d’incontro 27_pavimento per la comunità e con funzione didattica, l’orto botanico servirà anche a migliorare il microclima della zona, ora quasi privo di alberi. Le alberature e la macchia mediterranea previste ben si adattano al24clima e quindi necessitano di minore manutenzione, oltre a rispettare la vocazione del luogo. 21 dettagli tecnici/tetto verde scolastico e la loro forma e le colture saranno seguite direttamente dagli alunni e dagli insegnanti attraverso lo studio delle colture stesse e della partecipazione di esperti o persone della comunità che possono raccontare la loro esperienza (ad esempio i nonni). Gli orti didattici circondano l’edificio 26 28_ghiaia 23 mandorlo, sughera, capperi etc.). Le due macroaree permettono di accogliere un’ampia biodiversità e di essere un esempio L’orto botanico sarà caratterizzato da un’area adibita a bosco di lecci (passato) e da una che rappresenterà la cultura/coltura mediterranea ed includerà campi seminativi, un piccolo vigneto e piante tipiche della regione (ulivo, 29_bordo in acciaio part. 02 vista del patio coperto e dell’aula all’aperto 30_impermeabilizzazione antiradice 25 di sistema ecologico completo. 31_elemento di drenaggio e stuoia protettiva I campi seminativi32_stuoia inoltrefiltrante potranno accogliere colture alternate a prato selvatico dando una particolare importanza ai cambiamenti stagionali. La macchia mediterranea (lentischio, mirto, olivastro etc.) e la gariga si inseriscono tra queste due macroaree definendo principalmente i lati dei percorsi oltre che i limiti di radure all’interno dei campi. La 33_substrato dettaglio nodo copertura piana particolare 02_fondazione/muro/copertura_scala 1:20 esploso prospettico della stratigrafia muraria dettaglio fondazione/muro/copertura dettaglio fondazione/muro/copertura zona di fitodepurazione sarà invece trattata come un canneto integrato al lato dei campi seminativi. 34_quadrato permanente (tetto giardino) ed inclinata scala 1:50 scala 1:50 scala 1:50 Inoltre il tetto piano soprastante l’agorà sarà un’ampia area verde usata come un quadrato permanente nella concezione della fitosociologia e dell’ecologia, ovvero sarà possibile osservarne le trasformazioni durante le stagioni e durante gli anni per poter capire quali sono le specie (di piccola dimensione) più presenti nel territorio. Tramite sostenibilità e scelta dei materiali l’osservazione attraverso una terrazza/osservatorio, i bambini potranno apprendere in maniera pratica il passare delle stagioni e le relative variazioni ecologiche. Il tetto verde, oltre a diminuire l'impatto dell'edificio,sarà dunque uno strumento pedagogico poiché utilizzato come area di studio e monitoraggio della flora presente nella zona. L'idea alla base della scelta dei materiali è quella di utilizzare risorse locali in modo da avere un minor impatto ambientale, soprattutto in termini di energia inglobata dei materiali, e allo stesso tempo rinnovare l'utilizzo di tecniche tradizionali adattandole a concetti spaziali ed architettonici contemporanei. di piante, permetterà di fardiconoscere studenti sull'unità dell'ambito geografico cuicopertura si trovano. Il monitoraggio, effettuato da esperti, delle specie vegetali eindelle quantità La struttura portante è in legno lamellare, il tamponamento mattoni di terracruda (ladiri) e l'isolamento in pannelli sughero. Inoltreagli è stata diminuitainformazioni la superficie riflettente (e quindibio-ecologica l'impronta dell'edificio sul lotto di progetto) medianteinuna piana caratterizzata da un tetto verde che inoltre conferisce un ottima massa termica per il volume L'edificio sarà quindi non solo un involucro che accoglie le attività didattiche ma sarà esso stesso un esempio pedagogico che permetterà ai bambini di apprendere, attraverso l'esperienza diretta, e familiarizzare con il concetto di materiali sostenibili e allo stesso tempo di essere portatori della storia e tradizione del territorio in cui vivono. sottostante (l'agorà).

pianta schematica/processo di fitodepurazione

prato naturale spontaneo e campo seminativo

area giochi

mandorlo (prunus dulcis)

nuovi alberi: ulivo (6 piante)

(prato selvatico/erbaio)

pozzetto di controllo

pozzetto di controllo

il progetto del verde: prato e campo seminativo

colture a rotazione (cereali)

leccio (quercus ilex)

nuovi alberi: mandorlo (4 piante)

L’orto botanico vuole essere un elemento di connessione tra la storia ed il presente, riportando alcune delle colture della tradizione agricola selargina della la storia più antica della Sardegna, un tempo caratterizzata da boschi fitti di leccio. Luogo d’incontro per la comunità e con funzione didattica, l’orto botanico servirà anche a migliorare il microclima della zona, ora quasi privo di alberi. Le alberature e la macchia mediterranea previste ben si adattano al clima e quindi necessitano di minore manutenzione, oltre a rispettare la vocazione del luogo.

alberi esistenti: leccio (16 piante preservate)

linee di irrigazione aree verdi

il progetto del verde: abaco e cromatismi delle essenze 1. alberi esistenti e di nuovo impianto

alberi esistenti: leccio (16 piante preservate) nuovi alberi: leccio (34 piante)

I campi seminativi inoltre potranno accogliere colture alternate a prato selvatico dando una particolare importanza ai cambiamenti stagionali. La macchia mediterranea (lentischio, mirto, olivastro etc.) e la gariga si inseriscono tra queste due macroaree definendo principalmente i lati dei percorsi oltre che i limiti di radure all’interno dei campi. La zona di fitodepurazione sarà invece trattata come un canneto integrato al lato dei campi seminativi. Inoltre il tetto piano soprastante l’agorà sarà un’ampia area verde usata come un quadrato permanente nella concezione della fitosociologia e dell’ecologia, ovvero sarà possibile osservarne le trasformazioni durante le stagioni e durante gli anni per poter capire quali sono le specie (di piccola dimensione) piùnuovi presenti nel territorio. Tramite alberi esistenti: ulivo (1 pianta preservata) orti didattici alberi: leccio (34 piante) l’osservazione attraverso una terrazza/osservatorio, i bambini potranno apprendere in maniera pratica il passarerefluo delle stagioni e le relative variazioni (piante ecologiche. Il tetto verde, oltreeda diminuire l'impatto dell'edificio,sarà dunque uno strumento pedagogico poiché utilizzato come area di studio e monitoraggio della flora presente nella zona. stagionali ortive erbe aromatiche) agli studenti informazioni sull'unità bio-ecologica dell'ambito geografico in cui si trovano. Il monitoraggio, effettuato da esperti, delle specie vegetali e delle quantità di piante, permetterà di far conoscere depurato perimetro delL'edificio lotto sarà quindi non solo un involucro che accoglie le attività didattiche ma sarà esso stesso un esempio pedagogico che permetterà ai bambini di apprendere, attraverso l'esperienza diretta, e familiarizzare con il concetto di materiali sostenibili e allo stesso tempo di essere portatori della storia e tradizione del territorio in cui vivono. colture a rotazione

nuovi alberi: vite (1 filare)

quadrato permanente nuovi earbusti e siepi: vista del patio coperto dell’aula all’aperto macchia mediterranea e gariga sottobosco della lecceta

2016

fossato/adduzione alla rete idrica di irrigazione

vista aerea della scuola e delle piantumazioni

Gli orti didattici l’edificio scolastico e la loro forma e le colture saranno seguite direttamente dagli alunni e dagli insegnanti attraverso lo studio stesse e della partecipazione di esperti o persone della comunità che possono raccontare la loro esperienza (ad esempio i nonni). il progetto del verde: albericircondano esistenti il progetto delcolture verde: prato e campo seminativo fossato/adduzione alla retedelle

vista del patio coperto e dell’aula all’aperto

pianta schematica/processo di fitodepurazione

8

8

L’orto botanico sarà caratterizzato da un’area adibita a bosco di lecci (passato) e da una che rappresenterà la cultura/coltura mediterranea ed includerà campi seminativi, un piccolo vigneto e piante tipiche della regione (ulivo, mandorlo, sughera, capperi etc.). Le due macroaree permettono di accogliere un’ampia biodiversità e di essere un esempio

vista aerea della scuola e delle piantumazioni

ile.

7

17

di sistema completo. alberi esistenti: leccioecologico (16 piante preservate)

arrivo refluo

arrivoben refluo schia di scomparire, è ancora va attorno al 50% con un deltaT(K)

9

26

arrivo refluo

pozzetto con filtro

salsapariglia (smilax aspera) ruscolo (ruscus hipoglossum) 15 ciclamino 9 (cyclamen) vinca 7 16 (vinca sardoa)

23

arrivo refluo

sezione schematica/processo di fitodepurazione

pozzetto di controllo

sottobosco della lecceta

8

16

21

23

refluo

vasca di sedimentazione tipo «imhoff»

5

10

sottobosco della lecceta

n opera e si comporta bene affiancato alla terra e ad altri materiali naturali. La terra cruda è un materiale che caratterizza fortemente il territorio del sud Sardegna ed in generale le tradizioni costruttive del bacino del mediterraneo. Questa tecnica, che rischia di scomparire, è ancora ben ocesso produttivo che impegna poca CO2 lo rendono un prodotto al 100% ecologico e non inquinante, ottimo coibente naturale, sia termico che acustico (tema importante per l'edilizia scolastica) e capace di regolare l'umidità interna(umidità relativa attorno al 50% con un deltaT(K)

ttima massa termica per il volume

15 leguminose (coltura) 6 prato selvatico/erbaio 13 (coltura)

27 24

di scavo delle fondazioni. Nella scala esterna i mattoni sono a vista in modo da svelare il materiale utilizzato nella costruzione e far conoscere ai bambini le qualità estetiche oltre che costruttive di questo materiale. n pannelli di sughero, materiale di provenienza locale e di utilizzo recente nel mercato dell'edilizia dopo che se ne sono scoperte le sue ottime qualità isolanti. La leggerezza e la posa in pannelli lo rendono un materiale facilmente installabile e trasportabile.

la stratigrafia muraria

giardino botanico/area verde

27

25

perimetro del lotto

salsapariglia (smilax aspera) ruscolo (ruscus hipoglossum) ciclamino (cyclamen) vinca (vinca sardoa)

orti didattici

particolare 01_nodo copertura piana (tetto giardino) ed inclinata_scala 1:20

particolare 02_fondazione/muro/copertura_scala 1:20 esploso prospettico della stratigrafia muraria dettaglio fondazione/muro/copertura ndazione/muro/copertura iù presenti nel territorio. Tramitedettaglio nodo copertura piana (tetto giardino) ed inclinata scala 1:50 a presente nella zona. scala 1:50 irrigazione erritorio in cui vivono. se locali in modo da avere un minor impatto ambientale, soprattutto in termini di energia inglobata dei materiali, e allo stesso tempo rinnovare l'utilizzo di tecniche tradizionali adattandole a concetti spaziali ed architettonici contemporanei. toni di terracruda (ladiri) e l'isolamento in pannelli di sughero. Inoltre è stata diminuita la superficie riflettente (e quindi l'impronta dell'edificio sul lotto di progetto) mediante una copertura piana caratterizzata da un tetto verde che inoltre conferisce un ottima massa termica per il volume

irrigazione

prato selvatico/erbaio (coltura)

capperi (capparis spinosa) cereali (coltura)

18 19 20 21 22

26 part. 02

il progetto del verde: alberi esistenti

mensa/cucina

na

vien

sottobosco della lecceta

vista del patio coperto e dell’aula all’aperto

21

odiversità e di essere un esempio

pozzetto con filtro

atelier ludoteca

uffici docenza/segreteria

via

patio/aula all’aperto

27

di radure all’interno dei campi. La

pozzetto di controllo

atelier artistico/espressivo

area giochi

rosmarino (rosmarinus officinalis) elicriso (helichrysum italicum) fillirea (phillyrea) sottostante (l'agorà). pero selvatico il progetto del verde: alberi esistenti il progetto del verde: prato e campo seminativo leguminose Il ladiri, oltre ad un minor uso di(coltura) 17energia, è di facile e veloce posa in opera e si comporta bene affiancato alla terra e ad altri materiali naturali. La terra cruda è un materiale che caratterizza fortemente il territorio del sud Sardegna ed in generale le tradizioni costruttive del bacino del mediterraneo. Questa tecnica, che rischia di scomparire, è ancora ben (pyrus pyraster) alberi esistenti: leccio (16 piante preservate) prato naturale spontaneo e campo seminativo visibile nel tessuto storico 15 di Selargius. La bassa emissività e il processo produttivo che impegna poca CO2 lo rendono un prodotto al 100% ecologico e non inquinante, ottimo coibente naturale, sia termico che acustico (tema importante per l'edilizia scolastica) e capace di regolare l'umidità interna(umidità relativa attorno al 50% con un deltaT(K) selvatico/erbaio mirto inferiore di 2-3° traprato giorno/notte). alberi esistenti: ulivo (1 pianta preservata) orti didattici 9 (coltura) (myrtus communis) (piante stagionali ortive ed erbe aromatiche) Inoltre buona parte della7terra potrà essere riciclata dal materiale di scavo delle fondazioni. Nella scala esterna i mattoni sono a vista in modo da svelare il materiale utilizzato nella costruzione e far conoscere ai bambini le qualità estetiche oltre che costruttive di questo materiale. 8 lavanda perimetro del lotto colture a rotazione 16 è realizzato con un cappotto esterno in pannelli di sughero, materiale di provenienza locale e di utilizzo recente nel mercato dell'edilizia dopo che se ne sono scoperte le sue ottime qualità isolanti. La leggerezza e la posa in pannelli lo rendono un materiale facilmente installabile e trasportabile. L'isolamento del fabbricato (lavandula angustifolia) (prato selvatico/erbaio) 8 colture a rotazione lentischio vista aerea della scuola e delle piantumazioni salsapariglia sottobosco della (leguminose) particolare 01_nodo copertura piana (tetto giardino) ed inclinata_scala (pistacia lentiscus) (smilax aspera) lecceta 1:20 colture a rotazione clematide ruscolo (cereali) (clematis) (ruscus hipoglossum) canneto/fitodepurazione (phragmites australis) rosa canina sezione schematica/processo di fitodepurazione sostenibilità/recupero delleciclamino acque reflue e irrigazione area giochi (cyclamen) (rosa canina) caprifoglio vinca vasca di sedimentazione pozzetto di pozzetto pozzetto di vasca di fitodepurazione con phragmites australis quadrato permanente (lonicera implexa) tipo «imhoff» controllo con filtro controllo 23(vinca sardoa)

27 24

vasca di sedimentazione tipo «imhoff»

atelier scientifico atelier linguistico e biblioteca

papaveri (papaver rhoeas) capperi (capparis spinosa) cereali (coltura) leguminose (coltura)

23 29_bordo in acciaio part. 02 30_impermeabilizzazione antiradice 25 31_elemento di drenaggio e stuoia protettiva 32_stuoia filtrante 8 15 33_substrato dettaglio nodo copertura piana particolare 02_fondazione/muro/copertura_scala 1:20 esploso prospettico della stratigrafia muraria dettaglio fondazione/muro/copertura dettaglio fondazione/muro/copertura 9 34_quadrato permanente 5 (tetto giardino) ed inclinata scala 1:50 scala 1:50 6 campo seminativo papaveri 7 scala 1:50 alberato 13 (papaver rhoeas) 16 sostenibilità e scelta dei materiali capperi L'idea alla base della scelta deispinosa) materiali è quella di utilizzare risorse locali in modo da avere un minor impatto ambientale, soprattutto in termini di energia inglobata dei materiali, e allo stesso tempo rinnovare l'utilizzo di tecniche tradizionali adattandole a concetti spaziali ed architettonici contemporanei. (capparis 10 La struttura portante è incereali legno(coltura) lamellare, il tamponamento in mattoni di terracruda (ladiri) e l'isolamento in pannelli di sughero. Inoltre è stata diminuita la superficie riflettente (e quindi l'impronta dell'edificio sul lotto di progetto) mediante una copertura piana caratterizzata da un tetto verde che inoltre conferisce un ottima massa termica per il volume

il progetto del verde: abaco e cromatismi delle essenze

4 5

28 29 30 31 32 33 34

fillirea (phillyrea) pero selvatico (pyrus pyraster) mirto (myrtus communis) lavanda (lavandula angustifolia) lentischio (pistacia lentiscus) clematide (clematis) rosa canina (rosa canina) caprifoglio (lonicera implexa)

agorà/spazio connettivo

L’orto botanico vuole essere un elemento di connessione tra la storia ed il presente, riportando alcune delle colture della tradizione agricola selargina della la storia più antica della Sardegna, un tempo caratterizzata da boschi fitti di leccio. Luogo d’incontro per la comunità e con funzione didattica, l’orto botanico servirà anche a migliorare il microclima della zona, ora quasi privo di alberi. Le alberature e la macchia mediterranea previste ben si adattano al clima e quindi necessitano di minore manutenzione, oltre a rispettare la vocazione del luogo. Gli orti didattici circondano l’edificio scolastico e la loro forma e le colture saranno seguite direttamente dagli alunni e dagli insegnanti attraverso lo studio delle colture stesse e della partecipazione di esperti o persone della comunità che possono raccontare la loro esperienza (ad esempio i nonni). L’orto botanico sarà caratterizzato da un’area adibita a bosco di lecci (passato) e da una che rappresenterà la cultura/coltura mediterranea ed includerà campi seminativi, un piccolo vigneto e piante tipiche della regione (ulivo, mandorlo, sughera, capperi etc.). Le due macroaree permettono di accogliere un’ampia biodiversità e di essere un esempio di sistema ecologico completo. il progetto del verde: alberi di nuovo impianto il progetto stagionali. del verde: La abaco e cromatismi delle essenze mirto, olivastro etc.) e la gariga si inseriscono tra queste due macroaree definendo principalmente i lati dei percorsi oltre che i limiti di radure all’interno dei campi. La I campi seminativi inoltre potranno accogliere colture alternate a prato selvatico dando una particolare importanza ai cambiamenti macchia mediterranea (lentischio, zona di fitodepurazione sarà invece trattata come un canneto integrato al lato dei campi seminativi. 1. alberi esistenti e di nuovo impianto 2. arbusti e siepi/campo seminativo/sottobosco alberi esistenti: leccio (16 piante preservate) Inoltre il tetto piano soprastante l’agorà sarà un’ampia area verde usata come un quadrato permanente nella concezione della fitosociologia e dell’ecologia, ovvero sarà possibile osservarne le trasformazioni durante le stagioni e durante gli anni per poter capire quali sono le specie (di piccola dimensione) più presenti nel territorio. Tramite l’osservazione attraverso una terrazza/osservatorio, i bambini potranno apprendere in maniera pratica il passare delle stagioni e le relative variazioni ecologiche. Il tetto verde, oltre a diminuire l'impatto dell'edificio,sarà dunque uno strumento pedagogico poiché utilizzato come area di studio e monitoraggio della flora presente nella zona. nuovi alberi: leccio (34 piante) effettuato da esperti, delle specie vegetali e delle quantità di piante, permetterà di far conoscere agli studenti informazioni sull'unità bio-ecologica dell'ambito geografico in cui si trovano. Il monitoraggio, leccio macchia mediterranea campo seminativo rosmarino papaveri (quercus ilex) di apprendere, attraverso l'esperienza diretta, e gariga (rosmarinus officinalis) (papaver L'edificio sarà quindi non solo un involucro che accoglie le attività didattiche ma sarà esso stesso un esempio pedagogico che permetterà ai bambini e familiarizzare con il concetto di materiali sostenibili e alloalberato stesso tempo di essererhoeas) portatori della storia e tradizione del territorio in cui vivono.

prato naturale spontaneo e campo seminativo

atelier musicale e teatrale

via pira

vite (vitis vinifera)

campo seminativo alberato

rosmarino (rosmarinus officinalis)

elicriso scuola ed aree didattiche esterne(helichrysum italicum)

resistenza

nuovi alberi: vite (1 filare) quadrato permanente

il progetto del verde: prato e campo seminativo

2. arbusti e siepi/campo seminativo/sottobosco

leccio (quercus ilex)

via della

orti didattici (piante stagionali ortive ed erbe aromatiche)

via pira

area di verde pubblico canneto con vasca di prato naturale spontaneo e campo seminativo fitodepurazione

il progetto del verde: alberi esistenti

tetto giardino con quadrato verde permanente

1. alberi esistenti e di nuovo impianto

na

vien

area di verde pubblico campo seminativo alberato

a

terrazza piana con punto di osservazione della copertura a verde (monitoraggio della coltura permanente)

via

resistenza

accessi di servizio e percorsi perimetrali secondari

accesso pedonale al parco pubblico ed alla scuola da via della resistenza

via pir

accesso pedonale e carrabile di servizio dalla via pira

accessi dall’esterno e percorsi principali

vista dall’ingresso di via della resistenza

area verde per attività sportive all’aperto

via della

area di verde privato (scuola) orto didattico

28 29 30 31 32 33 34

na

vien

superficie di spazi semiaperti (corte/patio)

resistenza

nna

superficie coperta della scuola (edificio)

via della

via

superfici a verde/orto botanico

area di parcheggio pubblico nella via vienna accesso pedonale al parco pubblico ed alla scuola da via della resistenza

dettagli tecnici/tetto verde 28_ghiaia 29_bordo in acciaio 30_impermeabilizzazione antiradice 31_elemento di drenaggio e stuoia protettiva 32_stuoia filtrante 33_substrato 34_quadrato permanente

19 20 21 22 23 24 25 21 26 27

refluo

irrigazione

5 6 13

8 9 7 16

10

vista del patio coperto e dell’aula all’aperto 17 15 9 7 16 8

8

vista aerea della scuola e d

19

sughera (quercus suber) fico (ficus carica)

15

vasca di sedimentazione tipo «imhoff» pozzetto di controllo

arrivo refluo

vite (vitis vinifera)

pianta schematica/processo di fitodepurazione

pozzetto con filtro

20 lavanda 21 (lavandula angustifolia) linee di irrigazione aree verdi18 22 19 lentischio 23 20 24 (pistacia lentiscus) vasca di fitodepurazione con phragmites 21 australis 25 22 clematide 21 26 (clematis) 27 rosa canina (rosa canina) caprifoglio (lonicera implexa) part. 02

sottobosco della lecceta pozzetto di controllo

salsapariglia (smilax aspera) fossato/adduzione alla rete ruscolo idrica di irrigazione (ruscus hipoglossum) ciclamino (cyclamen) refluo depurato vinca (vinca sardoa)

23 27 27 24 21 26 23

vista del patio coperto e dell’aula all’aperto 25

L’orto botanico vuole essere un elemento di connessione tra la storia ed il presente, riportando alcune delle colture della tradizione agricola selargina della la storia più antica della Sardegna, un tempo caratterizzata da boschi fitti di leccio. dettaglio nodo copertura piana particolare 02_fondazione/muro/copertura_scala 1:20 esploso prospettico della stratigrafia muraria dettaglio fondazione/muro/copertura dettaglio fondazione/muro/copertura Luogo d’incontro per la comunità e con funzione didattica, l’orto botanico servirà anche a migliorare il microclima della zona, ora quasi privo di alberi. Le alberature e la macchia mediterranea previste ben si adattano al clima e quindi necessitano di minore manutenzione, oltre a rispettare la vocazione del luogo. (tetto giardino) ed inclinata scala 1:50 scala 1:50 Gli orti didattici circondano l’edificio scolastico e la loro forma e le colture saranno seguite direttamente dagli alunni e dagli insegnanti attraverso lo studio delle colture stesse e della partecipazione di esperti o persone della comunità che possono raccontare la loro esperienza (ad esempio i nonni). scala 1:50 L’orto botanico sarà caratterizzato da un’area adibita a bosco di lecci (passato) e da una che rappresenterà la cultura/coltura mediterranea ed includerà campi seminativi, un piccolo vigneto e piante tipiche della regione (ulivo, mandorlo, sughera, capperi etc.). Le due macroaree permettono di accogliere un’ampia biodiversità e di essere un esempio sostenibilità e scelta dei materiali del patio coperto e dell’aula all’aperto L'idea alla base della scelta dei materiali è quella di utilizzare risorse locali in modo da avere un minor impatto ambientale, soprattutto in termini di energia inglobata dei materiali, e allo stesso tempo rinnovare l'utilizzo di tecniche tradizionali adattandole a concetti spaziali ed architettonici contemporanei. di sistemavista ecologico completo. La struttura portante è in legno lamellare, il tamponamento in mattoni di terracruda (ladiri) e l'isolamento in pannelli di sughero. Inoltre è stata diminuita la superficie riflettente (e quindi l'impronta dell'edificio sul lotto di progetto) mediante una copertura piana caratterizzata da un tetto verde che inoltre conferisce un ottima massa termica per il volume I campi seminativi inoltre potranno accogliere colture alternate a prato selvatico dando una particolare importanza ai cambiamenti stagionali. La macchia mediterranea (lentischio, mirto, olivastro etc.) e la gariga si inseriscono tra queste due macroaree definendo principalmente i lati dei percorsi oltre che i limiti di radure all’interno dei campi. La sottostante (l'agorà). zona di fitodepurazione sarà invece trattata come un canneto integrato al lato dei campi seminativi. Il ladiri, oltre ad un minor uso di energia, è di facile e veloce posa in opera e si comporta bene affiancato alla terra e ad altri materiali naturali. La terra cruda è un materiale che caratterizza fortemente il territorio del sud Sardegna ed in generale le tradizioni costruttive del bacino del mediterraneo. Questa tecnica, che rischia di scomparire, è ancora ben Inoltre il tetto piano soprastante l’agorà sarà un’ampia area verde usata come un quadrato permanente nella concezione della fitosociologia e dell’ecologia, ovvero sarà possibile osservarne le trasformazioni durante le stagioni e durante gli anni per poter capire quali sono le specie (di piccola dimensione) più presenti nel territorio. Tramite visibile nel tessuto storico di Selargius. La bassa emissività e il processo produttivo che impegna poca CO2 lo rendono un prodotto al 100% ecologico e non inquinante, ottimo coibente naturale, sia termico che acustico (tema importante per l'edilizia scolastica) e capace di regolare l'umidità interna(umidità relativa attorno al 50% con un deltaT(K) inferiore di 2-3° tra giorno/notte). l’osservazione attraverso una terrazza/osservatorio, i bambini potranno apprendere in maniera pratica il passare delle stagioni e le relative variazioni ecologiche. Il tetto verde, oltre a diminuire l'impatto dell'edificio,sarà dunque uno strumento pedagogico poiché utilizzato come area di studio e monitoraggio della flora presente nella zona.

03


CONCORSO D’IDEE SCUOLE INNOVATIVE Selargius, Italia Progetto realizzato in collaborazione con lo studio M2B per una scuola d’infanzia che sia anche un ritrovo per la comunità ed un esempio di sostenibilità ambientale nel rispetto del genius loci. Murature in terracruda, fitodepurazione ed un attento studio del paesaggio e delle piante che, oltre alla funzione di ombreggiamento,sono testimonianza della storia locale fungendo dunque anche da strumento pedagogico. Agosto - Settembre 2016


2016


RISTRUTTURAZIONE CENTRO STORICO Cagliari, Italia Progetto di ristrutturazione di una piccola abitazione nel quartiere di Villanova a Cagliari. Seguito insieme all’arch. Gabriele Casu e l’ing. Emanuele Piras e l’ing. Giampietro Tronci. La parte più rilevante era il rifacimento del tetto per migliorarne le prestazioni tramite l’utilizzo di materiali della bioedilizia. A questo si aggiungeva una nuova disposizione degli interni di cui mi sono occupata personalmente. Ottobre 2016


2015 - 2016


EDIFICIO SPERIMENTALE (Cluster P.Re.Mura) Barega, Iglesias, Italia Progetto di ricerca portato avanti dall’Università di Cagliari, Sardegna Ricerche, da aziende del territorio sardo e per la parte organizzativa e progettuale dall’associazione progettobarega.org. Il progetto mira a monitorare una parete dell’edificio caratterizzata da due tamponamenti diversi: il mattone di terracruda ed il mattone forato, oltre che a testare tre tipi di isolamento differenti quali la lana, il sughero e l’incannicciato. Il monitoraggio avviene sia sul fabbricato che separatamente nella camera climatica messa a disposizione dall’università. Io ho seguito principalmente il disegno dei dettagli costruttivi oltre che l’organizzazione delle giornate di partecipazione e divulgazione delle scelte costruttive ed innovative. 2015-2016


Uliveto + Frutteto misto + vite Agrumeto Uliveto + Meleto Uliveto + Melograni Erbai Piante officinali Apicultura Asini Orto Lombricultura Funghi

2015 - 2016


PROGETTO PER UN’AZIENDA AGRICOLA Loc. Orteduso, Castiadas, Italia Progetto per l’organizzazione di un’azienda agricola con un approccio biodinamico e permaculturale. L’azienda comprende vari fabbricati per lo stoccaggio e la lavorazione dei prodotti. Gli edifici sono progettati per essere costruiti in terracruda attraverso la tecnica del pisè e sono in parte interrati minimizzando l’impatto sul territorio, migliorando la resa termica ed utilizzando i materiali del luogo. In collaborazione con lo studio dell’Ing. Giorgio Pilia e per la parte agronomica e per la consulenza sui materiali con Rodolfo Ciucciomei. 2015-2016


2015


AGRITURISMO Masainas, Italia Greenlab progettazione, Carbonia

Collaborazione nella progettazione della variante di progetto per costruire l’edificio con la tecnica delle balle di paglia. Assistenza nella scelta degli arredi. Settembre - Dicembre 2015


Prospetto Ovest

Prospetto Sud

Sezione A-A’

2015


Bando Litus - RIQUALIFICAZIONE GILIACQUAS Elmas, Italia Studio Ing. Giorgio Pilia

Progettazione dei piccoli gazebo e della passeggiata coperta, legata alla riqualificazione del piccolo borgo di pescatori di Giliacquas. Maggio 2015


2015


PROPOSTA ABITAZIONE Castiadas, Italia Proposta progettuale per un’abitazione privata in un terreno agricolo a Castiadas. Aprile 2015


2014 - 2015


STUDIO DI FATTIBILITA’ PER IL RECUPERO E LA RIFUNZIONALIZZAZIONE DI UN COMPLESSO STORICO IN TERRACRUDA Ussana, Italia www.progettopontis.it

Rilievo e rifunzionalizzazione del complesso di Casa Mastio ad Ussana per il progetto sociale, pedagogico e agricolo dell’Associazione Pontis. Unitamente all’analisi del degrado dei vari fabbricati si è fatta un’analisi dei costi in vista di un’eventuale ristrutturazione nel rispetto della storicità del manufatto e del materiale terracruda. Lo studio è stato fatto insieme agli architetti Alessandro Mereu, Davide Melis, Claudio Rosa e Patrizia Pia. 2014-2015


2014


SURTIERRA ARQUITECTURA Santiago del Cile, Cile www.surtierraarquitectura.cl

Ho collaborato nella progettazione del restauro di una chiesa in mattoni di terracruda. Ero coresponsabile di disegni in autocad (1:5 - 1:10 1:50 -1:100). Ho principalmente curato il disegno dei pavimenti, occupandomi del materiale, delle forme e della disposizione delle ceramiche. Ho partecipato al concorso (concept, schizzi, render) per la creazione di una protezione per il sito archeologico di Tulor, situato nel deserto di San Pedro de Atacama, nel nord del Cile. Ho seguito l’organizzazione di un evento in collaborazione con l’università di Architettura di Santiago, occupandomi principalmente della scelta dei materiali per il workshop pratico di intonaci in terra. Marzo - Maggio 2014


2013


VPS architetti - Cagliari, Italia www.vpsarchitetti.com

Ho collaborato nel progetto paesaggistico dell’Ecomuseo del Paesaggio. Sono stata responsabile dell’analisi preliminare e della produzione di pannelli riassuntivi creando le grafiche e le mappe. Maggio - Giugno 2013


2013


APPARTAMENTO PRIVATO, Cagliari Progettazione della ristrutturazione di un appartamento privato che comprendeva principalmente il cambiamento della cucina e dei bagni. Mi sono occupata anche di rinnovare l’impianto elettrico, rintonacare l’intero appartamento e cambiare tutte le porte. L’edificio è del 1920 e, con l’aiuto di un artigiano, abbiamo riutilizzato gli antichi mattoni dei muri abbattuti per la ristrutturazione per ridisegnare il caminetto. Maggio - Ottobre 2013


2013


Matos Gameiro Arquitectos Lisbona, Portogallo www.matosgameiro.com

Tirocinio durante la mia esperienza Erasmus in Portogallo. Lo studio stava progettando i laboratori universitari a Sines, nella costa Sud. Il mio ruolo è stato quello di creare due modellini e di occuparmi di alcuni disegni in autocad. Giugno - Luglio 2012



WORKSHOP Ho partecipato a vari workshop durante i miei anni di studio per acquisire nuove conoscenze e per passione. Tematiche: materiali naturali, low-tech, autocostruzione. 2011 - 2013



UNIVERSITA’ Il periodo dell’università è quello che ti avvicina al mondo dell’architettura, te ne fa conoscere le sue sfaccettature e ti lascia la libertà di sperimentare, imparare e sognare. Le esperienze nei politecnici di Torino e Milano e nell’Universidade Autonoma de Lisboa, hanno lasciato ognuno una traccia dalle cui basi sto costruendo il mio cammino. 2007 - 2013



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