Lost Memory

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This is not a Pipe


not a Pipe


La mostra . 2

La mostra . 2

Portale web .31

.28 intestata carta mostra .27 Flayer .29 mostra Flayer shop .28 flayer carta intestata .30 web.30 Portale

logo .26

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logo .24

Immagine coordinata . 23

This is the This end is the of the end World. of the World.

23. expo 8 - Gordon Bennett

10. expo 1- Munari collezione Laexpo 8.12. 2 - Tim Noble e Sue Webster 10. expo - Joan Mirò e Piet Mondrian expo1-3Munari 14. Webster Noble e Sue 12. expo teatrali - Maschere expo2 4- Tim 16. 14. expo 3 - Joan Mirò e Piet Mondrian expo 5 - Home il film 18. 16. expo 5 - Home il film - Canova expo6 6- Canova 20. 18. expo Match - David expo7 7- David 22. Match 20. expo Bennett - Gordonteatrali 22. expo expo4 8- Maschere 24.

ne 1. La collezione 8. Introduzio

1. Introduzione



Lost Memory Daniela Scalia

Politecnico di Milano - Scuola di Architettura e societĂ Progettazione di grandi mostre e musealizzazioni 2011-2012 docente Caliari Pier Federico Mauro



2012 this is the end of the world...

Ci svegliamo e non riconosciamo più ciò che abbiamo attorno. Immersi in una moltitudine di oggetti attraenti nelle loro forme, ma oggi totalmente privi di significato. Straniti, in un mondo che non riconosciamo più, nasce il bisogno di ripensarlo da capo. La mostra è una rivisitazione del quotidiano tramite soluzioni provocatorie e umoristiche. Le opere d’arte vengono proposte in mondo inconsueto attraverso spazi alterati della realtà.

Introduzione

Lost Memory , la fine e l’inizio di una nuova vita.

1.


Lost Memory 1 dicembre 2012 - 21 dicembre 2012

La mostra è ospitata all’interno della Basilica Palladiana di Vicenza, che riapre dopo l’imponente restauro che l’ha trasformata in un grande e moderno contenitore culturale. La mostra s’intitola “Lost memory”, ovvero, memoria persa, ma esso comporta anche la morte del vecchio modo di pensare, ormai dimenticato e il completo riassettamento del tutto. Protagonist sono gli oggetti del nostro quotidiano come: ruote d'auto, lavatrici, micronde, box doccia ecc. , utilizzati in modo inusuale a fini allestitivi, ma allo stesso tempo oggetti d'esposizione. La peculiarità della mostra stà nel fondere mezzo espositivo e opera, ed è tramite la collaborazione tra le due parti che si istaura il messaggio comunicativo di perdita della memoria (storica,

La mostra

artistica, funzionale ecc.) e rinascita.

In fin dei conti, la fine del mondo è indiscutibilmente

legata ad un nuovo inizio. L'aspetto suggestivo dell'interno della Basilica Palladiana, è enfatizzato da una moltitudine di

.2

libri, utilizzati come principale materiale da costruzione e rivestimento.



Planimetria

3. 4


Pianta .2


Planimetria

5. 6



In linea con il tema della mostra è stato scelto di non legare la collazione a un determinato periodo storico o a un solo autore. Un primo blocco di opere è stato selezionato per collaborare con il supporto allestitivo , in maniera tale, da renderlo più importante dell'oggetti d'arte in sé. Per le sculture da viaggio di Munari e i mascheroni teatrali greci, viene fatto un uso particolare della luce: non per risaltare l’opera e la sua effettiva forma, ma per trasfigurarla. Gli oggetti vengono retroilluminati e quindi percepiti solo per mezzo dei loro vuoti, così da non rendere chiaro l’opera nel dettaglio ma solo nel loro profilo, che lascia spazio all’immaginazione. Questa interattività con lo spettatore, che viene lasciato libero di interpretare la forma, è ricercata anche nei fotogrammi tratti dal film "Home", in questo caso,

7.

Sezione longitudinale

il messaggio del documentario che è una denuncia sociale sui danni provocati dall'uomo sull'ambiente, non viene totalmente trattato. Le immagini selezionate , quasi tutte panoramiche aeree, sono state scelte esclusivamente per la bellezza di riuscire ad evocare qualcosa diverso dalla realtà. Un secondo blocco di opere, come quelle di David Match, Tim Noble e Gordon Bennet, sono legate all'arte contemporanea e all'utilizzo di objet trouvé, tecnica che dai dadaisti in poi, non ha mai smesso di essere utilizzata.

8


EXPO 6

- Canova EXPO 5

- Home - Tim Noble e Sue Webster EXPO 2

EXPO 1

EXPO 8

- Gordon Bennett

EXPO 7 - David

Match

EXPO 4 - Maschere EXPO 3

- Munari

teatrali

- Mondrian e Mirò

9


Prima di espandersi nella terza dimensione le sculture da viaggio nascono piatte, su cartoncino fustellato, inserite in una busta, come biglietti di auguri. Una volta piegate e retro illuminate, i pieni e i vuoti delle sculture le fanno

Bruno Muna ri

assomigliare a quadri

EXPO 1

9.

La collezione

Sculture da viaggio, 1958

+ .10

negativi-positivi in versione tridimensionale.



Ci si trova di fronte ad un cumulo di spazzatura che con la luce proiettata contro, crea un’ immagine ombra assolutamente diversa da quella che l’ha generata. L’ ombra non è una traiettoria casuale, ed è nell’ombra

le forme si manifestano nella fondatezza della loro apparenza.

Tim Noble Sue Webster

che

Real Life Is Rubbish, 2002

EXPO 2

11 .

EXPO 1

+ .12

Cheap and Nasty, 2000 trash, expanding foam, MDF, rotating mechanism, light projector 60 x 73 x 42 in.

+



Tre importanti opere di due importanti autori, Mondrian e Mirò, accomunati dall'uso uniforme dei colori e un'attenta selezione degli stessi. Le pennellate sono decise e mai sfumate insieme. Questo permette una facile

scomposizione dell'opera in singoli elementi, che vengono

Joan Miro

Piet Mondr ian

percepiti singolarmente tramite una sovrapposizione prospettica.

EXPO 3

13 .

EXPO 2

Femme et chien devant la lune, 1935

Femme et chien devant la lune, 1935

+ .14

Femme et chien devant la lune, 1935



Home è un film documentario sull'ambiente, è privo di statistiche e di interviste, non mostra volti umani, ma solo piccoli corpi. Il film, girato dal fotografo Yann Arthus-Bertrand, è composto esclusivamente da panoramiche aeree di giungle urbane e monumenti naturali. Qui presentiamo 2000 fotogrammi tratti dal film che appaiono come un quadro astratto che affascina per la loro composizione

spazio all'immaginazione.

Film “Home”

e lascia

EXPO 5

15 .

EXPO 3

2000 fotogrammi del Film documentario “Home”, di Yann Arthus-Bertrand, prodotto da Luc Besson, 2009

+ 2000 fotogrammi

.16



Cinque modelli in gesso prodotti da Antonio Canova e rappresentati dei nudi sia maschili che femminili dal carattere profondamente classico, sono provocatoriamente inseriti all'interno di box doccia usati come inusuali teche di

Antonio Canova

cristallo.

EXPO 6

17.

EXPO 5

Aspollo che si incorona

Paride

Venere italica

+ .18

Ebe



Non pi첫 usate per sostenere altro, le grucce diventano protagoniste nelle sculture di D.Match che ne

fa un uso alternativo, trasformandole in gigantesche e

David Match

suggestive sculture viventi.

EXPO 7

19 .

EXPO 6

Silver king

.20

Die Harder

Spaceman



La maschera era la caratteristica più importante dell’attore nel teatro greco, copriva completamente la testa e presentava un’apertura orale in grado di amplificare la voce. Qui troviamo otto modelli di maschere, che rispecchiano

Maschere teatrali

i tre generi letterari del teatro greco: tragedia, dramma satiresco e commedia.

Maschera teatrale romana

Efebo del II sec.

Heracles - metà IV sec. a.C.

EXPO 4

21 .

EXPO 7

+ .22

Il Panchrestos


Gordon Bennett è un artista che realizza robots. Robots costruiti assemblando

parti metalliche riciclate, reperite nei piĂš remoti ripostigli o acquistate chissĂ dove. Ecco, dunque, braccia realizzate con pezzi di piccoli elettrodomestici, busti ricavati da vecchi contatori della luce, giunture da bulloni, gambe da molle,

EXPO 8

Gordon Bennett

nasi da interruttori della luce.

23.



COLOR

HELVETICA BOLD C 85% M 33% Y 3% K 3% R27 G134 B154 L 51 A -25 B -20

Immagine coordinata

FONT

25.


100% - color

Logo

100% - grayscale

.26

50% - color

50% grayscale


Flayer mostra

27.


Volantino merchandaires .28


29


Carta intestata .30


Portale web

31.



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