This is not a Pipe
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La mostra . 2
La mostra . 2
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Immagine coordinata . 23
This is the This end is the of the end World. of the World.
23. expo 8 - Gordon Bennett
10. expo 1- Munari collezione Laexpo 8.12. 2 - Tim Noble e Sue Webster 10. expo - Joan Mirò e Piet Mondrian expo1-3Munari 14. Webster Noble e Sue 12. expo teatrali - Maschere expo2 4- Tim 16. 14. expo 3 - Joan Mirò e Piet Mondrian expo 5 - Home il film 18. 16. expo 5 - Home il film - Canova expo6 6- Canova 20. 18. expo Match - David expo7 7- David 22. Match 20. expo Bennett - Gordonteatrali 22. expo expo4 8- Maschere 24.
ne 1. La collezione 8. Introduzio
1. Introduzione
Lost Memory Daniela Scalia
Politecnico di Milano - Scuola di Architettura e societĂ Progettazione di grandi mostre e musealizzazioni 2011-2012 docente Caliari Pier Federico Mauro
2012 this is the end of the world...
Ci svegliamo e non riconosciamo più ciò che abbiamo attorno. Immersi in una moltitudine di oggetti attraenti nelle loro forme, ma oggi totalmente privi di significato. Straniti, in un mondo che non riconosciamo più, nasce il bisogno di ripensarlo da capo. La mostra è una rivisitazione del quotidiano tramite soluzioni provocatorie e umoristiche. Le opere d’arte vengono proposte in mondo inconsueto attraverso spazi alterati della realtà.
Introduzione
Lost Memory , la fine e l’inizio di una nuova vita.
1.
Lost Memory 1 dicembre 2012 - 21 dicembre 2012
La mostra è ospitata all’interno della Basilica Palladiana di Vicenza, che riapre dopo l’imponente restauro che l’ha trasformata in un grande e moderno contenitore culturale. La mostra s’intitola “Lost memory”, ovvero, memoria persa, ma esso comporta anche la morte del vecchio modo di pensare, ormai dimenticato e il completo riassettamento del tutto. Protagonist sono gli oggetti del nostro quotidiano come: ruote d'auto, lavatrici, micronde, box doccia ecc. , utilizzati in modo inusuale a fini allestitivi, ma allo stesso tempo oggetti d'esposizione. La peculiarità della mostra stà nel fondere mezzo espositivo e opera, ed è tramite la collaborazione tra le due parti che si istaura il messaggio comunicativo di perdita della memoria (storica,
La mostra
artistica, funzionale ecc.) e rinascita.
In fin dei conti, la fine del mondo è indiscutibilmente
legata ad un nuovo inizio. L'aspetto suggestivo dell'interno della Basilica Palladiana, è enfatizzato da una moltitudine di
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libri, utilizzati come principale materiale da costruzione e rivestimento.
Planimetria
3. 4
Pianta .2
Planimetria
5. 6
In linea con il tema della mostra è stato scelto di non legare la collazione a un determinato periodo storico o a un solo autore. Un primo blocco di opere è stato selezionato per collaborare con il supporto allestitivo , in maniera tale, da renderlo più importante dell'oggetti d'arte in sé. Per le sculture da viaggio di Munari e i mascheroni teatrali greci, viene fatto un uso particolare della luce: non per risaltare l’opera e la sua effettiva forma, ma per trasfigurarla. Gli oggetti vengono retroilluminati e quindi percepiti solo per mezzo dei loro vuoti, così da non rendere chiaro l’opera nel dettaglio ma solo nel loro profilo, che lascia spazio all’immaginazione. Questa interattività con lo spettatore, che viene lasciato libero di interpretare la forma, è ricercata anche nei fotogrammi tratti dal film "Home", in questo caso,
7.
Sezione longitudinale
il messaggio del documentario che è una denuncia sociale sui danni provocati dall'uomo sull'ambiente, non viene totalmente trattato. Le immagini selezionate , quasi tutte panoramiche aeree, sono state scelte esclusivamente per la bellezza di riuscire ad evocare qualcosa diverso dalla realtà. Un secondo blocco di opere, come quelle di David Match, Tim Noble e Gordon Bennet, sono legate all'arte contemporanea e all'utilizzo di objet trouvé, tecnica che dai dadaisti in poi, non ha mai smesso di essere utilizzata.
8
EXPO 6
- Canova EXPO 5
- Home - Tim Noble e Sue Webster EXPO 2
EXPO 1
EXPO 8
- Gordon Bennett
EXPO 7 - David
Match
EXPO 4 - Maschere EXPO 3
- Munari
teatrali
- Mondrian e Mirò
9
Prima di espandersi nella terza dimensione le sculture da viaggio nascono piatte, su cartoncino fustellato, inserite in una busta, come biglietti di auguri. Una volta piegate e retro illuminate, i pieni e i vuoti delle sculture le fanno
Bruno Muna ri
assomigliare a quadri
EXPO 1
9.
La collezione
Sculture da viaggio, 1958
+ .10
negativi-positivi in versione tridimensionale.
Ci si trova di fronte ad un cumulo di spazzatura che con la luce proiettata contro, crea un’ immagine ombra assolutamente diversa da quella che l’ha generata. L’ ombra non è una traiettoria casuale, ed è nell’ombra
le forme si manifestano nella fondatezza della loro apparenza.
Tim Noble Sue Webster
che
Real Life Is Rubbish, 2002
EXPO 2
11 .
EXPO 1
+ .12
Cheap and Nasty, 2000 trash, expanding foam, MDF, rotating mechanism, light projector 60 x 73 x 42 in.
+
Tre importanti opere di due importanti autori, Mondrian e Mirò, accomunati dall'uso uniforme dei colori e un'attenta selezione degli stessi. Le pennellate sono decise e mai sfumate insieme. Questo permette una facile
scomposizione dell'opera in singoli elementi, che vengono
Joan Miro
Piet Mondr ian
percepiti singolarmente tramite una sovrapposizione prospettica.
EXPO 3
13 .
EXPO 2
Femme et chien devant la lune, 1935
Femme et chien devant la lune, 1935
+ .14
Femme et chien devant la lune, 1935
Home è un film documentario sull'ambiente, è privo di statistiche e di interviste, non mostra volti umani, ma solo piccoli corpi. Il film, girato dal fotografo Yann Arthus-Bertrand, è composto esclusivamente da panoramiche aeree di giungle urbane e monumenti naturali. Qui presentiamo 2000 fotogrammi tratti dal film che appaiono come un quadro astratto che affascina per la loro composizione
spazio all'immaginazione.
Film “Home”
e lascia
EXPO 5
15 .
EXPO 3
2000 fotogrammi del Film documentario “Home”, di Yann Arthus-Bertrand, prodotto da Luc Besson, 2009
+ 2000 fotogrammi
.16
Cinque modelli in gesso prodotti da Antonio Canova e rappresentati dei nudi sia maschili che femminili dal carattere profondamente classico, sono provocatoriamente inseriti all'interno di box doccia usati come inusuali teche di
Antonio Canova
cristallo.
EXPO 6
17.
EXPO 5
Aspollo che si incorona
Paride
Venere italica
+ .18
Ebe
Non pi첫 usate per sostenere altro, le grucce diventano protagoniste nelle sculture di D.Match che ne
fa un uso alternativo, trasformandole in gigantesche e
David Match
suggestive sculture viventi.
EXPO 7
19 .
EXPO 6
Silver king
.20
Die Harder
Spaceman
La maschera era la caratteristica più importante dell’attore nel teatro greco, copriva completamente la testa e presentava un’apertura orale in grado di amplificare la voce. Qui troviamo otto modelli di maschere, che rispecchiano
Maschere teatrali
i tre generi letterari del teatro greco: tragedia, dramma satiresco e commedia.
Maschera teatrale romana
Efebo del II sec.
Heracles - metà IV sec. a.C.
EXPO 4
21 .
EXPO 7
+ .22
Il Panchrestos
Gordon Bennett è un artista che realizza robots. Robots costruiti assemblando
parti metalliche riciclate, reperite nei piĂš remoti ripostigli o acquistate chissĂ dove. Ecco, dunque, braccia realizzate con pezzi di piccoli elettrodomestici, busti ricavati da vecchi contatori della luce, giunture da bulloni, gambe da molle,
EXPO 8
Gordon Bennett
nasi da interruttori della luce.
23.
COLOR
HELVETICA BOLD C 85% M 33% Y 3% K 3% R27 G134 B154 L 51 A -25 B -20
Immagine coordinata
FONT
25.
100% - color
Logo
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50% - color
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Flayer mostra
27.
Volantino merchandaires .28
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Carta intestata .30
Portale web
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