Pmeridiano sconosciuto

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BENE COLLETTIVO O COLLEZIONE DI BENI? REGGIO CALABRIA AI TEMPI DEL DISSESTO. UNA CITTÀ DISTRUTTA DALLA POLITICA E RIDOTTA A UN LIBRO CONTABILE. Martedi 11 dicembre 2012, la Commisione Straordinaria approva il Piano di alienazioni e valorizzazione degli immobili Comunali. Per farla semplice, se a Natale volete farvi un regalo, comprate un pezzo della vostra Città. Nella lista degli immobili Comunali (consultabile sul sito del Comune), fanno bella mostra fra gli altri il Mercato Girasole e il Complesso Edilizio Italcitrus. Il primo misterioso oggetto abbandonato e mai dato in gestione, se non per cifre irrisorie, tempo limitato e comunque mai entrato in funzione, il secondo già oggetto di attenzione giudiziarie acquistato dal Comune per una cifra cospicua, mai messo in sicurezza e che assolve oggi la funzione di discarica abusiva e contenitore di eternit. Sui singoli casi non tocca a noi indagare ma sicuramente è responsabilità e diritto dei cittadini essere curiosi e indignati per la gestione illogica e autolesionistica dei beni comuni. Bene Comune, è questo il termine che vorremmo sentire più spesso in 2


sostituzione di immobile, stabile, corpo di fabbrica, fabbricato. Bene Comune racchiude in se l’etica e il senso di una città, perché se è vero che negli ultimi anni la crisi economica ha inaridito le casse comunali, è vero anche che ha sostituito l’idea di Città con quella del bilancio. Reggio Calabria non è un bilancio, non è un freddo computo di entrate e uscite, è una città e, suona strano doverlo ricordare, la città è fatta di comunità, rapporti sociali, bisogni quotidiani e progetti di vita. Qualcuno forse storcerà il muso convinto che il problema economico sia alla base di tutto. Forse è vero, forse no ma siamo sicuro che la vendita dei (pochi) Beni Comuni sia la soluzione?

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Lungi da noi sostituirci agli esperti di settore e agli economisti ma vorremo almeno provare a entrare a piè pari in una discussione che in quanto giovani, cittadini e co-proprietari di quei Beni Comuni, ci riguarda e alla quale non siamo mai stati chiamati. Dal punto di vista prettamente economico e numerico sembra evidente che nella più ottimistica delle aspettative, l’alienazione coprirebbe una parte minima di quel disavanzo che ogni giorno al Comune va espandendosi, risultando utile solo ragionando sui costi fissi che annualmente tali beni comportano. Inoltre finita la fase di “tamponamento economico”, come si può pensare di tornare alla normalità, di trarre degli utili se la città

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dovesse essere (s)venduta ai privati, svuotata di ogni Bene Comune e spremuta fino all’ultima goccia? Se a questo ragionamento, forse semplicistico ma al quale vorremmo risposte, affianchiamo le situazioni paradossali dei tanti vani che il Comune affitta annualmente per i propri uffici, non ne veniamo più fuori. Vendere qualcosa che è di proprietà per affittare qualcosa che non possiedi ma ti serve. C’è poi un problema di carattere etico che non deve per forza di cose richiamare le teorie Marxiste sulla proprietà privata o il Welfare sociale dei paesi scandinavi ma che sfiora di certo il tema dell’opportunità di privatizzare un qualcosa che potrebbe invece soddisfare bisogni individuali dei cittadini e nello stesso tempo portare benefici economici al bilancio Comunale. Il silenzio di dialogo su questi temi fra Università e Istituzione si fa assordante.

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REGGIO, A FINE SETTEMBRE LA TRE GIORNI "ERGOSUD" PROTAGONISTA L'ANTROPOLOGO FRANCESE MARC AUGÈ fonte: il dispaccio.it Marc Augè e tanto altro ancora. È ciò che "ErgoSud" i prossimi 28-29-30 settembre "offrirà" attraverso una serie di iniziative che si svolgeranno a Reggio Calabria alla libreria "Culture" di via Zecca. Grande protagonista della tre giorni sarà l'antropologo ed etnologo francese di fama internazionale teorico di quel "nonluogo" indicante uno spazio non identitario, non storico e non relazionale da rifiutare in una Calabria e in un Meridione, invece, ricchi di memorie, tradizioni, paesaggio, natura, gusto, accoglienza. Ma non ci sarà solo lui. Nella serie di conferenze e forum si parlerà di "giovani", "sviluppo" e "Mezzogiorno". Temi, questi, che, purtroppo, molto spesso vengono evocati ed associati in modo retorico ed ingannevole. "Ergo Sud", il progetto culturale per i giovani meridionali ideato dalla professoressa Consuelo Nava, e "Pensando meridiano", il laboratorio permanente anch'esso nato dentro Architettura e che si sta aprendo all'esterno dopo essersi costituito in associazione, guardano a questi concetti, ma in modo concreto, come dimostra, ad esempio, il progetto "Windrecycle" realizzato a Punta Pellaro.

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E secondo un'identità precisa, cioè quella di pensiero meridionale per la valorizzazione delle risorse materiali ed immateriali del territorio, coesione sociale e sostenibilità, da concretizzare attraverso reti fiduciarie di idee, progetti, realizzazioni. Con entusiasmo e speranza concreti, si proverà a mettere in campo una visione alternativa di un Sud che va affidata esclusivamente ai giovani che vogliono restare e sperare attraverso il proprio impegno civile, professionale o culturale. Giovani, che devono dar vita ad un ricambio generazionale, specialmente in una Calabria che, causa bassissima natalità ed emigrazioni, è destinata a "morire". Si proverà, rifiutando discorsi illusori o clientelari e sviluppando un concreto pensiero per la costruzione di occasioni di crescita socio-economica-culturale individuale e collettiva, pure in 7


termini di legalità, a ridare entusiasmo e speranza ai giovani di una terra bella, ma disgraziata. Che però può farcela perché, specialmente nelle sue giovani generazioni, sa essere intelligente, preparata, competitiva e capace di guardare al futuro. In soldoni, si cercherà di riscoprire l'orgoglio meridionale e calabrese e la capacità di pensiero ed azione, entrambi funzionali a riscatto e dignità. Insomma, come afferma lo slogan, con "ErgoSud per l'imbarazzo della scelta". Sabato 28, tra le 9:30 e le 13:30, ci saranno le "Azioni meridiane", uno spazio di confronti, progetti, programmi e idee aperto a soci e nuovi aderenti; tra le 15 e le 17 sarà il momento di "Sos_Social open space -La rete meridiana dei progetti condivisi", interventi di idee e proposte di associazioni, movimenti e comitati aderenti ad "ErgoSud"; alle 17, infine, "Abitanti e luoghi a Sud: identici e diversi", una conferenza pubblica di "ErgoSud" organizzata nell'introduzione di C. Nava, nell'apertura con le parole degli attori del "Mediterranea Teatro" di Reggio, negli interventi di M.F. Minervino (antropologo), V. Gioffrè (Architetto paesaggista), F. Saffioti (geofilosofa), M. Augè, in una mostra fotografica di F. Montesano. Domenica 29, tra le 9:30 e le 13:30, sarà la volta de "Il Sud che lavora per il Sud: la democrazia della misura", un seminario di formazione sulla programmazione regionale ed europea Calabria 2020 messo su in collaborazione con "AbitaLab", aperto agli aderenti ad "ErgoSud" e che si caratterizzerà per le relazioni di T. De Marco (Regione Calabria), S. Orlando (Politiche comunitarie), P. Polimeni (Polo Net), C. Trombetta ("Mediterranea"), R. Pandolfino (Pronexus), C. Morabito ("Mediterranea") e per la proiezione del video del Wwf Italia "Terra rubata" di E. Suraci sul tema del consumo del suolo; tra le 15 e le 17 si potrà partecipare a "Sos_Social open space-La rete meridiana dei progetti condivisi", incontro che vedrà gli interventi di V. Facente

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(Polo Net), A. Marra (Confindustria giovani), D. Perrone (Coldiretti giovani); alle 17, infine, si affronterà il tema "Saline Ioniche: le ragioni del qui" attraverso l'omonimo convegno curato dal laboratorio "Pensando meridiano" che, dopo l'introduzione C. Nava e F. Zangara, si articolerà nella proiezione di un video inchiesta di A. Paolella e E. Suraci, nell'illustrazione della campagna Wwf Italia "Riutilizziamo l'Italia", nella presentazione del manifesto di "Pensando meridiano" su Saline, nella videoproiezione di progetti e proposte degli studenti da tesi di laurea, nella mostra fotografica di V. Palco, in interventi esterni. Lunedì 30, tra le 9:30 e le 13, l'evento conclusivo "I giovani resistenti a Sud: voce del verbo sperare", un forum pubblico sulle politiche territoriali, di sviluppo e coesione sociale organizzato nella proiezione di un video di D. Emo, nell'introduzione di G. Mangano e V. Palco ("Pensando meridiano"), negli interventi di A. Varano (giornalista), F. Arcidiaco (La città del sole), P. Ambrosino (Exodus), D. Grilletto (Libera), M. Nasone (Agape), D. De Blasio (Consigliera pari opportunità Provincia), P. Malara (Ordine architetti), D. Battaglia (deputato Pd), N. D'Ascola (senatore Pdl), don Antonio Iachino (vicario Diocesi) e nelle conclusioni su "ErgoSud" di C. Nava.

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