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portfolio ARCHITETTURA
FKL VRQR㻌
dario.fanton@gmail.com
Dario Fanton 05.05.1988 via G. Matteotti, 32 35010 Limena (PD) Italia
SURrOR Sono uno studente all’ultimo anno di corso magistrale “Sostenibilità e Paesaggio”della facolta di Architettura di Venezia (IUAV). Architettura è stata la mia prima scelta dopo il conseguimento del diploma scientifico. Da sempre mi piace la materia ed è ciò che mi piacerebbe fare una volta laureato. Sono particolarmente legato all’aspetto della sostenibilità, che riguardi essa la scala urbana piuttosto che la dimensione dell’edificio. Non ho finora svolto attività professionali se non per un breve tirocinio presso uno studio di Cadoneghe. Sono sostanzialmente giunto alla fine degli studi accademici acquisendo conoscienze teoriche e competenze pratiche, anche nell’utilizzo dei programmi che principalmente vengono utilizzati nel settore architettonico-urbanistico.
DELOLWÃ㻌 programmi
base
Photoshop Illustrator Rhinoceros Autocad SketchUp 3ds Max Indesign Arcgis Ecotect
2
intermedio
avanzato
ERRN
Paesaggi della produzione e vie d'acqua 㼜㼜㻚㻌㻠㻙㻟㻣 㼜㼍㼞㼠㼑㻌㻝㼋㼙㼍㼟㼠㼑㼞㼜㼘㼍㼚㻌㼐㼕㻌㻯㼍㼞㼜㼍㼚㽳㻌㻌㻌㻌㼜㼜㻚㻌㻠㻙㻝㻣 㼜㼍㼞㼠㼑㻌㻞㼋㼜㼞㼛㼓㼑㼠㼠㼛㻌㼐㼕㻌㼞㼕㼝㼡㼍㼘㼕㼒㼕㼏㼍㼦㼕㼛㼚㼑㻌 㼑㼤㻙㼏㼑㼚㼠㼞㼍㼘㼑㻌㻳㼡㼍㼞㼚㼕㼑㼞㼕㻌㻌㻌㼜㼜㻚㻌㻝㻤㻙㻞㻥 㼜㼍㼞㼠㼑㻌㻟㼋㼜㼞㼛㼓㼑㼠㼠㼛㻌㼐㼕㻌㼞㼕㼝㼡㼍㼘㼕㼒㼕㼏㼍㼦㼕㼛㼚㼑㻌 㼑㼤㻙㼙㼍㼓㼍㼦㼦㼕㼚㼛㻌㼠㼍㼎㼍㼏㼏㼔㼕㻌㻌㻌㼜㼜㻚㻌㻟㻜㻙㻟㻣
L’identità dei luoghi di confine: l’agriturismo tra produzione e turismo 㼜㼜㻚㻌㻟㻤㻙㻠㻡
Progetto di un museo di arte classica 㼜㼜㻚㻌㻠㻢㻙㻡㻡
Esercitazione di programmi grafici e di modellazione 㼜㼜㻚㻌㻡㻢㻙㻡㻤 㼑㼟㻚㻌㻝㼋㻼㼔㼛㼠㼛㼟㼔㼛㼜㻌㻌㻌㼜㼜㻚㻡㻢 㼑㼟㻚㻌㻞㼋㻾㼔㼕㼚㼛㼏㼑㼞㼛㼟㻌㻗㻌㻹㼍㼗㼑㻞㻰㻌㻌㻌㼜㼜㻚㻌㻡㻣 㻟㼟㻚㻌㻟㼋㻟㻰㻌㻿㼠㼡㼐㼕㼛㻌㻹㼍㼤㻌㻗㻌㻵㼚㼢㼕㼐㼕㼍㻌 㻹㼑㼚㼠㼍㼘㻌㼞㼍㼥㻌㻌㻌㼜㼜㻚㻌㻡㻤
3
PAESAGGI DELLA PRODUZIONE E VIE DELL’ACQUA La scelta di Carpanè di San Nazario come luogo d’indagine ci ha permesso di confrontarci con le problematiche del progettare in aree fortemente trasformate nel corso della storia, in risposta alle diverse modalità di difesa, di uso e di governo delle acque e del loro uso per le attività produttive. Ciò presuppone una sequenza di atti conoscitivi finalizzati non solo alla comprensione delle stratificazioni e dei modi di sedimentazione delle azioni e dei manufatti dell’uomo, ma anche alla messa in evidenza di processi, equilibri e conflitti che si evidenziano nelle trasformazioni in atto o previste, tanto in ambito territoriale che urbano. La città, il suolo agricolo e produttivo in rapporto a vie dell’acqua e ai luoghi di costa offrono numerosi contesti di riferimento, dove natura e cultura convivono con esiti formali diversi, ma anche con forti contraddizioni e conflittualità a cui il progetto integrato di architettura per il paesaggio può dare adeguata soluzione. La nostra analisi cerca di
interpretare i processi che hanno trasformato il territorio per elaborare una proposta progettuale coerente con l’identità (storica, produttiva, naturale) e le potenzialità latenti del luogo, nella convinzione che siano questi i presupposti per una trasformazione sostenibile. Carpanè dista circa 10 km da Bassano del Grappa, si sviluppa sulla sponda sinistra del Brenta ed è attraversato dalla strada statale Valsugana e dalla linea ferroviaria che collega Vicenza a Trento. Carpanè ha una storia industriale importante, che ha influenzato lo sviluppo del tessuto urbano. E’ stata sede di una grossa industria del tabacco, il cui edificio principale si trova a lato della statale di fronte alla stazione ferroviaria. Il tabacco veniva coltivato nei terrazzamenti di Valstagna, sulla sponda opposta del fiume Brenta. Altre attività industriali presenti a Carpanè sono una segheria, la centrale idroelettrica e un mobilificio di notevoli dimensioni. Vi è inoltre una cava di roccia a cielo aperto che ha
4
determinato l’esportazione di parte consistente del fianco nord del monte che sovrasta il paese. Se si osserva la dimensione di Carpanè si può intuire quanto rilevante è stato lo spazio destinato alle attività produttive. Carpanè è una importante centro per la canoa, frequenti sono le competizioni di alto livello che si svolgono a Carpanè.
S p a z i o
PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DI CARPANE’
p i a n e g g i a n t e
A
B
P P e e r r mm e e a a bb i i l l i i t t à à s p a z i a l e
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Cismon del Grappa
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Merlo E San Nazario F
F
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SEZIONE B B’ C
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SEZIONE C C’
SEZ ZIONE D D’
SEZIONE A A’
345°
N
345°
1 5° 1 0° 20°
330°
30°
1 5°
345°
45°
45°
9
75°
1 st S e p
1 st S e p
80°
270°
90° 6
270°
90° 6
1 05° 11
1 st N o v
1 05° 11
1 st N o v
1 20° 1 st J a n
225°
1 35°
21 0°
1 50° 1 9 5°
1 65° 1 80°
270°
90°
1 20° 1 st J a n
225°
1 35°
21 0°
1 50° 1 9 5°
1 65° 1 80°
1 st Ap r 270°
90°
1 st M a r 255°
1 05°
1 st M ar 255°
1 05°
1 st N o v
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75° 80°
1 st O c t
1 st N o v
1 st Fe b 12 s t4 4 0 °e c 4D
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8
1 st Ap r
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1 st6 0J u° n
70° 285° 1 st S e p
80°
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75°
8
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45°
60°
1 st M ay
70° 285° 1 st S e p
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30°
40°
50°
1 st Aug
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70°
1 5°
30°
31 5°
1 s t Ju l 300°
1 st6 0J u° n
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1 st Au g
285°
N 1 0° 20°
330°
45°
50° 1 s t Ju l 300°
1 st6 0J u° n
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1 st M a y
70°
345° 30°
40°
31 5°
50°
1 st Au g
8
1 5°
30°
40°
31 5°
1 s t Ju l 300°
1 st6 0J u° n
60°
N 1 0° 20°
330°
30°
30°
40°
50°
285°
N 1 0° 20°
330°
30°
31 5°
1 s t Jul 300° 1 st Au g
1 st Fe b 1 2s t4 4 4D 0 °e c
1 20° 1 st J a n
225°
1 35°
21 0°
1 50° 1 95°
1 65° 1 80°
1 st Fe b 12 s t4D 4 0 °e c
1 20° 1 st J a n
225°
1 35°
21 0°
1 50° 1 95°
1 65° 1 80°
Solagna
Il lavoro svolto ha portato alla realizzazione di un masterplan urbano, del progetto di riqualificazione e riuso della ex-centrale idroelettrica Guarnieri e del progetto di riqualificazione e riuso dell’ex magazzino dei tabacchi, entrambi adibiti a depositi comunali, più per inutilizzo che per necessità. Il progetto di masterplan prevede la riconnessione del paese, diviso da una strada statale trafficata e rumorosa attraverso delle passerelle pedonali sopraelevate; gli ex edifici industriali, attualmente in gran parte dismessi, saranno riqualificati e si apriranno verso la roggia (canale artificiale che forniva d’acqua la vasca di accumulo della centrale idroelettrica, è stato interrato alla chiusura della centrale ed attualmente è un percorso interno il paese) e sarà incentivata la vocazione turistica, legata all’artigianato, allo sport e alla cura del corpo. La buona raggiungibilità di Carpanè (anche in treno) le caratteristiche sin qui individuate e il paesaggio che offre sono potenzialità che sono state sfruttate per insediare attività sportive, laboratori legati alla produzione arigianale e alla cura del corpo. Attraverso percorsi che arrivano al fiume ed elementi puntuali mobili che si posano sull’acqua e che si adeguano al suo livello si è ricercato un rapporto più stretto con il fiume; e del resto, i progetti di riqualificazione dei due edifici che verranno esposti in seguito mostreranno anch’essi un forte legame con il Brenta.
6
viste dal plastico del Masterplan
7
in questa pagina: Concept di progetto: funzioni, distribuzione spaziale, criticità, soluzioni
Canoe Parcheggio Teatro all’aperto Mobilificio Ottico Sartoria Pizzeria Falegnameria Scultura Design Produzione Tessile Fotografia Bar
Collegamento stazione
Gelateri-Pasticeria Bar Market Uffici
Percorsi Naturalistici Sentieri cai Mountain Bike Arrampicata Percorsi Attrezzati Escursionismo
nella pagina seguente: Masterplan planivolumetrico
Pittura
Mensa Uffici
Camper Ostello
Terapia
Cure Termali Massaggi Spa
Birreria Ristorante
percorso a terra percorso sopraelevato Partenza percorso Pausa percorso: terrazza/veduta Discesa percorso Discesa/approdo al fiume
Permeabilità visiva
Compressione
Permeabilità fisica
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MASSIME ALTEZZE IDROMETRICHE periodo nov 66 nov ov 08 0 livello l normale
altezza 6,80 m 3,25 m 0,70 m
localizzazione l delle e e discese s ea al fiume e su photomerge della riva di Carpanè
1966
Piattaforma aforma galleggiante modulare, dettaglio dell’attacco dell attacco al suolo s e del sistema di scorrimento s o su pilastro circolare Piastra a galleggiante, dettaglio dell attacco e sistema istema d di scorrimento su trave HEA 200. Fondazione in cls con tirafondii ancorati Dettaglio della scala/passerella con on gradini orientabili
10 1 0
Piattaforma di moduli galleggianti g gg con accesso da passerella snodata
1966
2008
2008
Schemi funzionali funzi degli approdi sul fiume Brenta struttura fissa con piano galleggiante e scala a chiocciola
struttura “vedetta� galleggiante con accesso da passerella snodata
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PASSAGGIO TABACCHIFICIO
PASSAGIO SOPRAELEVATO DI COLLEGAMENTO TRA LA STAZIONE FERROVIARIA DI CARPANE’ E L’EX TABACCHIFICIO. Il passaggio permette il superamento della stada statale con una passerella sopraelevata che si collega alla copertura dell’ex tabacchificio .all’interno del quale scende una scala; l’edificio presenta diverse attrazioni commerciali e del tempo libero. La passerella si sviluppa oltre il punto di discesa e si configura come elemento di avvicinamento all’acqua e di possibile discesa sulla sponda del Brenta. Le passerelle di progetto sono dei nastri fondamentali alla connessione del tessuto urbano e anche elementi per fruire del p a e s a g g i o .
SEZIONE C C’
B
12
SEZIONE B B’
SEZIONE A A’
A
C C’ B’
N 5m
10 m
20 m
13
A’
1m
PASSAGGIO CAVA
A
PASSAGIO SOPRAELEVATO DI COLLEGAMENTO TRA L’AREA SPORTIVA DELLA CAVA E I CENTRI SPORTIVI DI V A L S T A G N A .
A
Il passaggio è un percorso che si snoda ai piedi della cava verso il Brenta con punti di sosta per fruire del paesaggio; permette di superare ad una quota più elevata la linea ferroviaria, la strada statale e il fiume. Il passaggio è elemento di connessione tra Valstagna e Carpanè, ma anche tra la cava e il percorso della roggia.
’
B
B ’
14
N 2 m 10 m 20 m
50 m
SEZIONE B B’
C
E
E
’
C ’
SEZIONE C C’
SEZIONE E E’
D
D ’
SEZIONE D D’
SEZIONE A A’
15
N 1m
5m
10 m
20 m
PASSAGGIO INFOPOINT
PASSAGIO SOPRAELEVATO DI COLLEGAMENTO TRA LA PARTE ALTA DI CARPANE’ E IL NUCLEO STORICO A VALLE DELLA STRADA S T A T A L E . Il passaggio permette il superamento della stada statale con una passerella sopraelevata che si collega alla copertura dell’ex edificio adibito a “gommista” . Una scala scende attraverso l’edificio e termina sul piazzale antistante la ex centrale idroelettrica., questo passaggio collega due punti nevralgici del paese: la centrale Guarnieri con l’asilo per l’infanzia e in cenerale i quartieri residenziali di più recente costruzione.
5.90
3.10
0.00
16
B
B’
A’
A
12.4
6.5
SEZIONE B B’
1.7 0.0
17
SEZIONE A A’
PROGETTO DI RIUSO EX CENTRALE GUARNIERI
18
Centrale idroelettrica Guarnieri (1907) inserimento fotografico del modello sketchup dell’edificio particolari prospettici
assonometrici e della centrale
prospetto sud della centrale
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ANALISI DEI MATERIALI
I.3 M.3
M.2
L.1 M.5
P.1
P.2 PROSPETTO SUD
Fi.1 M.1 F.1
P.1
I.3 M.3 I.1 C.3
Write PROSPETTO NORD
20
C.1 F.1 I.1
I.1_Intonaco intonaco esterno con sabbia mista e calcinacci (calce spenta). La superficie intonacata, si presenta spesso in uno stato avanzato di degrado, con muffe superficiali e umidità diffusa, soprattutto a Nord. I.2_Intonaco intonaco esterno con sabbia mista e calcinacci (calce spenta). Seconda stesura più recente rispetto all’originaria, degradata. I.3_Intonaco intonaco di malta bastarda, composto da sabbia, calce e cemento. E’ stato impiegato per sostituire l’intonaco originario dove si è distaccato o eroso, nella zona più critica del sottotetto a causa di infiltrazioni d’acqua. I.4_Intonaco intonaco cementizio, composto da sabbia, cemento e acqua. E’ stato utilizzato per rattoppare le lacune lasciate dalle operazioni di fissaggio di elementi impiantistici in facciata. M.1_Mattoni cornice di gronda in aggetto con decorazioni in mattoni faccia a vista stilati con giunti di malta. Nella parte superiore ad essi, sempre con funzione di decoro è posizionata una cornice in cls, che termina con il canale di gronda per la raccolta dell’acqua piovana. M.2_Mattoni modanatura in mattoni a vista stilati con giunti di malta. Il loro utilizzo è specifico per l’arco e la piattabanda sovrastante i fori per le finestrature e i muretti che scandiscono le aperture. M.3_Mattoni mattoni pieni utilizzati per tamponare l’apertura delle finestre superiori di facciata. Gli elementi risultano essere legati tra loro attraverso dei giunti grezzi di malta. M.4_Muratura muratura in mattoni pieni, intonacata, con presenza di muffe superficiali. Si presenta parzialmente a vista in alcuni punti della facciata, a causa dell’erosione dell’intonaco. M.5_Mattoni mattoni a vista stilati con giunti di malta. Il loro utilizzo a vista è presente nelle paraste che caratterizzano la facciata sud. La superficie dei mattoni risulta in buono stato nella maggior parte delle paraste, pur presentando in alcuni punti inizi di processi di erosione e muffe superficiali. P.1_Pietra i conci di pietra d’Istria sono utilizzati nei fori delle aperture, a sostegno degli archi ribassati in mattoni. P.2_Pietra rivestimento del basamento in pietra calcarea fugata. Risulta in un buon stato di conservazione nonostante il contatto con il terreno, presenta solamente una patina vegetale superficialmente. C.1_Cornice in cls la cornice di gronda in aggetto rispetto alla facciata risulta essere in calcestruzzo, ad elementi prefabbricati. E’ posta tra la cornice di decorazione in laterizio e il canale di gronda metallico. Si presenta in uno stato avanzato di degrado, con ampie fessurazioni a causa della crescita di vegetazione. C.2_Balaustra in cls il parapetto è costituito da elementi prefabbricati in calcestruzzo, inseriti tra muretti in mattoni faccia a vista. Si presenta in uno stato avanzato di degrado, con ampie fessurazioni a causa della crescita di vegetazione, che rompendo il basamento della balustra, alza e fa ruotare gli elementi in cls. C.3_Blocchi in cls i blocchi in calcestruzzo sono utilizzati per il tamponamento dei fori per l’ingresso dei tubi in acciaio che portavano l’acqua all’interno della centrale o delle aperture finestrate. Sono legati tra loro attraverso dei giunti grezzi di malta e svolgono solo una funzione di anti intrusione all’interno del fabbricato. Si presentano con un sufficiente livello di conservazione nonostante la mancata manutenzione. L.1_Legno il legno verniciato costituisce la struttura del portone d’ingresso e dei serramenti della centrale. Si presenta in un sufficiente livello di conservazione nonostante la mancata manutenzione. I vetri degli infissi risultano, però, rotti a pezzi nella maggior parte delle finestrature.
F.1_Metallo gli elementi metallici sono prevalentemente in ferro, essi svolgono funzione strutturale come piastre di contrasto ai tiranti oppure sono i pluviali che portano a terra l’acqua piovana dal tetto. Nella facciata Ovest sono presenti elementi metallici con funzione impiantistica, oggi non funzionanti Fi.1_Fibrocemento Il manto di copertura è formato da lastre in fibrocemento (Eternit) fissate su travi secondarie in legno. Dovrà essere bonificato ed asportato in sicurezza l’intero rivestimento del tetto, che andrà successivamente ripristinato con altri materiali non nocivi.
C.2
ANALISI DEI DEGRADI
C.1 F.1
M.4
N.1 I .1
M.5
L.1
P.2
PROSPETTO OVEST
INDIVIDUAZIONE INTERVENTI
I.1
I.3
I.2 I.4
F.1
L.1
M.2 C.2
Write
P.1 PROSPETTO EST
ELEMENTO: DEGRADI: INTERVENTI:
balaustra dissesto_presenza di vegetazione CN cl.5_PU ml.12.2 e PU ml.12.3
ELEMENTO: DEGRADI: INTERVENTI:
cornice presenza di vegetazione_crosta_distacco PU ml.12.2 e PU ml.12.3_PU ml.3 e PU ml.5_AG ml.12
ELEMENTO: DEGRADI: INTERVENTI:
parti in ferro ossidazione PU ml.7_PU ml.6
ELEMENTO: DEGRADI: INTERVENTI:
intonaco intonaco cementizio_fessurazioni_colatura_ disgregazione PU ml.7_PU ml.6
ELEMENTO: DEGRADI: INTERVENTI:
parti in legno marcitura_distacco PU mli.3_AG mli_PR mli.2
ELEMENTO: DEGRADI:
muratura deposito superfi ciale_erosione_polverizzazione giunti_lacuna mattoni PU ml.3_AG ml.4_AG ml.2_AG ml.10
INTERVENTI:
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CENTRALE GUARNIERI Rilievo, analisi dei degradi e interventi di restauro della centrale. Progetto di riuso del manufatto industriale. La ex centrale è stata costruita, assieme ad un insieme di opere complementari, durante i primi anni del Novecento e completata nel 1907. Dal 1966, anno di dismissione, è utilizzata come magazzino. Il progetto prevede un restauro dell’edificio, e una ridestinazione d’uso a centro termale e di benessere. L’intervento prevede la collocazione dielle vasche al piano terra e l’inserimento di un corpo che scende dall’alto senza posarsi al suolo. La struttura dinamica interagisce con l’edificio, altrimenti troppo vuoto, movimentandolo. La copertura di eternit è sostituita da una terrazza panoramica con piscina. Ad essa si accede tramite il corpo scale, inglobato nel nuovo volume. Travi Vierendeel sostengono la nuova struttura per una luce di circa 15 metri, senza la necessità di supporti intermedi.
1m
5m
10 m
2 22
Il progetto rientra all’interno di un progetto di riqualificazione più ampio di Carpanè; la centrale sarà il punto nevralgico del nuovo sviluppo del paese, ad essa si accederà facilmente attraverso la nuova passerella “infopoint” e il piazzale antistante ad essa che è riqualificato attraverso un disegno che fa dell’acqua l’elemento centrale, le vasche termali interne escono dal fronte sud della centrale sfruttando un rapporto ravvicinato con il Brenta insito nella natura di Carpanè e nella ragione stessa di vita della ex centrale.
a lato planivolumetrico di progetto sotto sezione A A’
N A
1m
B
D
C’
B’ D’
C A’
23 3
10 m
20 m
1m
5m
10 m
sopra sezione D D’ a lato sezione B B’ sotto sezione C C’
1m
5m
10 m
C
C
B
D’ A’
D A
pianta coperture
C’
B’
C
B
pianta terzo piano
C’
B’
C
B
pianta secondo piano
1m
5m
C’
10 m
C’
B’
C
B
D’ A’
D A
pianta piano interrato
D’ A’
D A
D’ A’
D A
pianta primo piano
D’ A’
D A
B
C’
B’
C
B
D’ A’
D A
pianta piano interrato
B’
20 m
26
C’
B’
sezione B B’
sezione A A’
sezione D D’ sezione C C’
27
1 2
4
3
5
1_Trave Vierendeel, elemento strutturale di sostegno del nuovo volume interno la centrale 2_viste assonometriche delle aperture
3_dettaglio costruttivo
trave Vierendeel e rivestimento della struttura
4_muratura preesistente: dettaglio appoggio trave Vierendeel
5_foto
del modello illuminato dall’interno
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PROGETTO DI UN RIQUALIFICAZIONE EX MAGAZZINO DEL TABACCO L’edificio ospiterà una birreria al piano terra e un ristorante al piano superiore. Il progetto riqualifica anche lo spazio esterno: uno spazio ribassato contenuto tra l’edificio di progetto e la strada si collega alla piazza dal lato opposto della via attraverso un passaggio al sotto di essa. L’edificio è attualmente chiuso verso il fiume, da un corpo in lamiera e blocchi di cls. Esso verrà demolito e la corte racchiusa tra la strada e l’edificio declinerà verso il fiume attraverso spazi gradinati. Il riferimento sono i terrazzamenti di Valstagna che stanno di fronte e ciò permette di recuperare il rapporto con il fiume cosiccome era fino alla metà del Novecento (come si vede nelle immagini storiche sottostanti).
La strada che collega Carpanè a Valstagna attraversava due sottoportici (ne rimane solo uno) e si sviluppava ad una quota maggiore dei piani a lato.
Spazio verde a prato, compreso tra la roggia e la strada di recente costruzione, ora occupato dai grandi capannoni.
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L’edificio ex-magazzino tabacchi fu restrutturato per la meglio rispondere alla nuova destinazione d’uso. Esso era in precedenza un edificio residenziale a 3 piani (attualmente sono 2). Elemento caratterizzante il nuovo edificio è la struttura interna in acciaio che supporta il solaio interno. Nel progetto di riuso che si propone questa struttura viene mantenuta e un controssoffitto ondulato trasparente ne esalta il carattere come luogo storico della produzione. Il piano inferiore ospita una birreria, lo spazio esterno è stato a tal proposito pensato per essere un unico con l‘interno: l’ampia vetrata che aggetta verso la corte, l’intima natura della stessa, la possibilità di vivere i terrazzamenti verso il fiume e il passaggio sotto la strada e quello all‘interno della vasca di accumulo si insinuano nel luogo visceralmente, offendo scorci inaspettati e collegando in un percorso articolato i diversi luoghi del paese. E’ stato poi progettato un corpo che si posa sulla parte dell’edificio più bassa e che ospiterà, insieme al piano superiore del vecchio edificio, il nuovo ristorante. Il nuovo volume è vetrato e sfaccettato per instaurare, ancora una volta, un rapporto visuale con il Brenta e i monti circostanti.
PROGETTO DI UN RIQUALIFICAZIONE EX MAGAZZINO DEL TABACCO
21 DICEMBRE
30
21 MARZO
21 GIUGNO
21 SETTEMBRE
N + 0,0
1m
- 2,0
+ 0,0
- 2,6
-1 - 2,2
- 3,2 - 8,4
1 4
3
2
1_fotoinserimento render di progetto
2_stato di fatto: planimetria attacco a terra
3_schematizzazione fasi di progetto
4_analisi
solare area di progetto: processore ecotect su modello sketchup
31
5m
10 m
20 m
+ 0,0
+ 0,0
- 2,4
+ 0,0 00
- 2,6
- 1,0 - 2,2 22 2,
- 3,4
- 8,4
- 3,2
N 1m
5m
10 m
20 m
planimetria di progetto - piano copertura
32
+ 0,0
- 2,4
- 2,6
- 1,0 - 2,2
+ 0,0 - 3,4
- 8,4
- 3,2
planimetria di progetto - piano primo
33
- 2,4
- 2,6
- 1,0 - 2,2 2,
- 3,4
- 8,4
1
2
1_planimetria piano terra
3 4
di
progetto:
2_particolare
delle sedute interne l’edificio in pianta e assonometria
3_dettaglio costruttivo sistema di sostegno preesistente
del
solaio
4_sezioni di progetto
34
- 3,2
SCALA 1:75
SEZIONE C C’
SEZIONE D D’
SEZIONE E E’
1m
35
5m
10 m
PROSPETTO NORD
PROSPETTO SUD
PROSPETTO EST
PROSPETTO OVEST 1m
36
5m
10 m
SEZIONE SEZ SE S EZ E ZION NE C C’ C’
SEZ SE S E ION ONE D D’ D’ SEZIONE
SEZIONE E E’
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PROGETTO DI UN AGRITURISMO A PUNTA SABBIONI (VENEZIA) L’AGRITURISMO E’ GESTITO DA RESIDENTI DEL POSTO E SI COSTITUISCE COME LUOGO DOVE PERNOTTARE, CONSUMARE PRODOTTI LOCALI E SVOLGERE ATTIVITA’ VOLTE ALLA SENSIBILIZZAZIONE DEL LAVORO AGRICOLO, ALLE TECNICHE DI PRODUZIONE E ALLA GENUINITA’ DEI PRODOTTI.
Punta Sabbioni si trova nell’estremità meridionale della penisola a nord-est di Venezia che, assieme al Lido e all’isola di Pellestrina formano la barriera naturale che divide la laguna veneziana dal mare Adriatico. Dall’isola del Lido la separa la bocca di porto, recentemente oggetto di un complesso intervento per la sistemazione delle paratie del MOSE, intervento volto al controllo delle maree all’interno della laguna. Punta Sabbioni è un luogo attualmente poco abitato e utilizzato per lo più per la produzione agricola. La costa verso il mare Adriatico è caratterizzata da una spiaggia profonda e ininterrotta,
che mantiene tali caratteristiche per tutto il suo sviluppo fino a Trieste. A Punta Sabbioni si trovano più di un campeggio e attività legate alla ristorazione. Una località così potenzilmente fertile per il turismo possiede caratteristiche adatte all’esistenza di un agriturismo che leghi l’aspetto della produzione agricola locale al turismo. Inoltre, la vicinanza a Venezia e a stazioni balneari, fa si cheil turismo sia una condizione costante durante l’anno e non periodica offrendo maggiori potenzialità a luoghi di ricezione per turisti. Il progetto cerca di assorbire la duplice necessità dell’agriturismo di configurarsi
38
come luogo di soggiorno per vacanze culturali piuttosto che di villeggiatura al mare e l’offerta legata più alla produzione e consumo di prodotti locali tipica della forma agriturismo. L’agriturismo è composto da 6 stanze: 4 triple, 1 quadrupla e 1 doppia, uno spazio dove consumare i pasti ed una cucina per la loro produzione, un magazzino/sala lavorazioni per le attività legate all’agricoltura, e due appartamenti da 4 posti ciascuno.
L’ingresso in via Novalis è segnato da un frutteto composto da diverse specie arboree. I diversi alberi da frutta producono i loro frutti in periodi diversi e la vicina sala delle marmellate (ottenuta da un vecchio garage che si provvederà a restaurare) interesserà la lavorazione dei diversi frutti in differenti periodi dell’anno. Questa attività potrà essere condivisa e insegnata ai clienti dell’agriturismo che volessero conoscere le attività agricole. Contemporaneamente i diversi filari di alberi contribuiscono a decorare l’ingresso alla via dall’arteria principale. Allo stesso modo , trattandosi di un’area agricola, molti sono i prodotti che vengono coltivati, alcuni di questi ortaggi possono essere coltivati direttamente dai clienti dell’agriturismo in appositi orti disposti di fronte alle stanze dell’agriturismo. Lungo via Novalis , è situato un vasto prato nel quale sono stati da poco piantati alcuni alberi. In esso saranno disposte panchine e tavoli in modo tale che che nelle ore più calde del giorno estivo essi si trovino all’ombra.
ALBERI DA FRUTTO
PROSPETTO DELLE STAGIONALITA’ ARBOREE sopra raffigurazione dei mesi autunnali sotto dei mesi primaverili
pesco
pero
melo
albicocco
caco
ciliegio
COLTURE
melanzana carota
radicchio
cavolfiore peperone pomodoro
zucchina
39
cavolo
in questa pagina: Planimetria di progetto nella pagina seguente: Masterplan viste prospettiche di ptrogetto SketchUp model
N 1 m 5 m 10 m
20 m
40
41
N 1m
in questa pagina: Planimetria e sezioni di progetto della porzione a Nord di via Novalis nella pagina seguente: Masterplan viste dal modello
42
5m
10 m
20 m
43
DETTAGLI COSTRUTTIVI STRUTTURA PORTANTE IN X-LAM
SCALA 1:50
16 15 34 35 36
33
14 13 32 31 30 29 28 27
37
26 25
21
SCALA 1:25 SCALA 1:25
44
22 23 24
1. Ghiaia Vespaio 2. Calcestruzzo = 10 cm Magrone 3. Tessuto geotessile = 0,2 cm Polipropilene a fibre riciclate 4. Pvc Tubazoni 5. Novaflex = 0,4 cm Membrana bugnata 6. Calcestruzzo armato = 25 cm Platea di fondazione 7. Sabbia/cemento SC420 = 5 cm Massetto 8. Supporti = 4 cm Pavimentanzione galleggiante 9. Montanti legno = 4 cm Pavimentazione galleggiante 10. Pavimento in pietra = 2 cm Listellatura 11. Cartongesso = 1 cm Lastre di rivestimento 12. Acciaio Profilo montante a C 50 x 50 x 0,06 mm
13. Legno lamellare x-lam = 9 cm Struttura portante 14. Pannello semirigido lana di roccia = 6 cm Isolamento termico 15. Fibra di legno = 4 cm Isolamento termico acustico 16. Intonaco T-wood = 1,5 cm Finitura esterna 17. Profilo in acciaio Connettore pareti x-lam 18. Pavimento in legno = 2 cm Pavimentazione 19. Pannelli radianti = 5 cm Riscaldamento a pavimento 20. Massetto allegerito = 12 cm Polistirolo coprimpianti 21. Legno di abete = 6 cm Montanti supporto isolante 22. Vite autoperforante Fissaggio pannelli cartongesso 23. Acciaio Profilo montanti a C 50 x 50 x 0,06 24. Cartongesso = 1 cm Lastre di rivestimento 25. Legno lamellare = 3 cm Solaio portante lignatur 26. Lana di canapa = 10 cm Isolamento termico 27. Legno lamellare = 3 cm Solaio portante lignatur 28. Pannello lana di roccia = 4 cm Isolamento termico
11 12 13 14 15 16
17
18 19
10 9 8 7
20
6 5 4 3
29. Celenit GT 125 = 0,4 Membrana impermeabile 30. Legno di abete = 7 cm Travetti di ventilazione 31. Legno di abete = 2 cm Assito 32. Zintek lamiera aggraffata Copertura 33. Zinco titanio Colmo incastro 34. Zinco titanio Linguetta a graffa 35. Legno di abete Struttura colmo 36. Zinco titanio Lamiera fora ventilazione 37. Acciaio Connettore solaio lignatur 38. Guarnizioni polimeriche Lunga durata EPDM 39. Vetrocamera bassoemissivo = 24 mm Gas argon Ug = 0,7 W/mqK 40. Infisso in pvc = 70 mm Profilo con camere 41. Acciaio Rinforzo interno tubolare 42. Marmo = 3 cm Davanzale 43. Acciaio Guida serramento scorrevole 44. Fibra di legno = 4 cm Isolamento termico acustico 45. Pvc Pluviale interno
2 1
SCALA 1:10 44
SCALA 1:25
45
40
SCALA 1:10
SCALA 1:10
38 39
40
41 38
39
43
39 40 41 42
38
45
46 46
Il tema è stato la progettazione di un museo di arte classica antica in un lotto quadrato di cento metri di lato. E’ stato preso a riferimento l’Aalborg Kunstmuseum di Alvar Aalto, una delle realizzazioni più riuscite in ambito museale, un importante lezione nell’uso della luce e nel dimensionamento degli spazi. Partendo da questi due temi fondamentali è stato impostato il progetto del nostro museo. Il museo si sviluppa unicamente su un piano ed è caratterizzato da una grande hall che diviene insieme al patio interno l’elemento distributivo attorno al quale si organizzano le varie funzioni dell’edificio stesso: da una parte le sale espositive, il guardaroba, il bookshop e la caffetteria per i visitatori; dall’altra gli uffici, l’auditorium e la biblioteca per il personale. Per l’illuminazione degli spazi espositivi si è preferito una luce obliqua dall’alto, per non esporre il visitatore e le opere ad una luce diretta e per poter garantire in questo modo l’uso di tutte le pareti ai fini espositivi; per il corpo uffici si è optato per un’illuminazione di tipo tradizionale. Per il rivestimento dei volumi sono state scelte delle lastre di marmi policromi.
47 47
Theme has been the project of an antique classic art museum in a square parcel of one hundred meters side. As reference we took Alvar Aalto’s Aalborg Kunstmuseum, one of the best achivement in the museum production, an important lesson on the light and space management. The two topics (light and space) we have followed for the designing. The museum develops on the ground floor, it is characterized by a wide hall that, with the inner patio, is the distributive element around on the different funtions are organized: exhibition halls, wardrobe, bookshop and the bar for visitors on a hand; offices, auditorium and library for the employees form the other. For the illumination of the exhibition halls was been chosen a oblique light from the top, in this way visitors and the art work are not exposed to direct light, and also to keep the wall free for exposition goal. Outward the building has been paneled with polychrome marble.
A’
B’
N
C
C’
D
D’
section E E’ - scale 1_ 500 A
B
48
A’
B’
C
C’
D
D’
section F F’ - scale 1_500 A
B
49
north elevation
west elevation 1m
50
5m
10 m
20 m
south elevation
east elevation
51
F
F’
E
E’
vertical section C C’ - scale 1_500
vertical section D D’ - scale 1_500
F
F’
E
E’
vertical section B B’ - scale 1_500
vertical section A A’ - scale 1_500
planivolumetric scheme
52
53
flashing
thermal insulation
insulating membrane
bitumen
sound proof, false ceiling
air space buffer
plate of stone
reinforced concrete
thermal insulation
section bar on steel anchoring on steel fixing on the wall
constructive detail - scale 1_10
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55
E X E R C I S E
PHOTOSHOP
PHOTOMERGE L’immagine finale è la composizione delle immagini sottostanti rielaborate con Photoshop. La suggestione deriva dal film “l’alba del giorno dopo” dove New York è luogo di cataclismi naturali.
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E X E R C I S E
RHINOCEROS
DAMA E FLAUTO L’oggetto composto è stato ottenuto unendo il modello di un flauto e del pezzo della regina del gioco degli scacchi. Ho scelto questi due oggetti perché simili nelle forme e ciò ha permesso la realizzazione di un oggetto nell’insieme omogeneo. Le parti più complesse della modellazione sono state: 1_Il becco del flauto realizzata con il comando sweep2 2_Il fischietto e il labium del flauto realizzati attraverso un sottrazione booleana di più oggetti 3_La corona della regina, anch’essa ssa realizzata attraverso una differenza en booleana di cilindri concentrici trr tri e ruotati rispetto il volu lu um ume u me di partenza.
57 5 7
E X E R C I S E
3DS MAX Il riferimento della composizione è il Rolex Learning Center dei Sanaa a Losanna. Per la realizzazione del modello ho usato una box che poi ho variato con il modificatore Edit Poly, conferendone la forma ondulata. I cavedi sono stati realizzati con il modificatore Compound Objects - ProBoolean, sottraendo al volume risultante i volumi aventi la medesima forma del cavedio. Per le vetrate si è disegnata una linea che è poi stata estrusa. Per la realizzazione del manto erboso ho usato il comando forest pack. Infine i materiali Arch&Design sono stati in parte modificati per garantire l’effetto desiderato, soprattutto per regolare la riflessione e la rugosità dei materiali utilizzati. Il render così ottenuto è stato composto con un paesaggio in Photoshop per la resa dell’immagine finale.
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Book realizzato in febbraio 2014 selezione di lavori universitari effettuati tra il 2011 e il 2013. Paesaggi della produzione e vie dell’acqua: Laboratorio integrato di progettazione 2; proff. M. Vanore, G. Rallo, A. Vanin; Progetto di un agriturismo: Laboratorio integrato di progettazione 1; proff. C. Magnani, V. Tatano, F. Peron Progetto di un museo: Progettazione architettonica e urbana; prof. U. Trame Esercitazioni di programmi: Rappresentazione; prof. F. D’Agnano