BORGO VECCHIO CAMPIDOGLIO
Davide Caterino
Borgo Vecchio Campidoglio reportage fotografico di Davide Caterino Maggio 2011 - Febbraio 2012
Borgo Vecchio Campidoglio è un quartiere operaio di fine ’800, collocato a Torino tra i corsi Svizzera, Appio Claudio e Tassoni, e le vie Fabrizi e Cibrario, non distante dal centro cittadino. Il borgo si è salvato dagli sventramenti operati dal Piano Regolatore del 1959 mantenendo inalterata la sua struttura a reticolo costituita da strade strette e lastricate, case basse con cortili interni, una prevalenza di botteghe artigianali ed un rapporto di comunanza tra i residenti tale da farne un “paese nella città”.
Federica Fassola, restauratrice e decoratrice
Restauro di una cornice risalente al 1700 con la tecnica della doratura. Una delle fasi finali di restauro consiste nell’applicare del gesso di Bologna mescolato con colla di pelle di coniglio, per riempire le fessure del legno e per ricostruire alcune parti della cornice.
Monica Garone, pittrice e street artist
Monica Garone realizza quadri in acrilico e colori fluo su tela, legno e murales con influenze dalla street art e dall’arte psichedelica. La sua è una pittura fortemente figurativa caratterizzata da mondi surreali e spazi ambigui in una realtà completamente distorta con colori sempre vivi, acidi. Affronta tematiche sociali attuali come lo sfruttamento degli animali, ricreando situazioni in cui i ruoli si ribaltano, nelle quali siamo noi ad essere sfruttati e macellati.
Gianni Garino, falegname
Gianni Garino viveva nel borgo e si dedicava alla falegnameria di via Rocciamelone tramandatagli da suo padre. Gianni era molto legato alla storica via e alla gente che vi abita. ÂŤQui, proprio come per le vie di un paese, ci si sente parte di una comunitĂ Âť.
Matteo Ceccarelli, scultore
Matteo Ceccarelli viene da una famiglia di artisti, si occupa della progettazione e realizzazione di scultura, arredo e complementi artistici. La sua produzione è caratterizzata dall’impiego di materiali quali il legno, il marmo e il metallo.
Sabrina Scandiuzzi, restauratrice lignea
Sabrina Scandiuzzi è stata allieva del restauratore Carlo Zanella, dal 2000 si dedica al restauro ligneo in borgo Campidoglio ed affianca Matteo Ceccarelli nel suo lavoro.
Luj Vacchino, scultore e pittore
Vacchino realizza sculture di impronta neo-pop caratterizzate dall’uso di materiali come plastiche, resine, cartapesta e glitter. Per la realizzazione delle sue sculture trae ispirazione dall’immaginario della quotidianità domestica e metropolitana o da quello della musica, sua grande passione.
Paolo Migliore, materassaio e tappezziere
Classe ’41, Paolo Migliore è uno dei pochi materassai rimasti a Torino. Ha frequentato alla fine degli anni ’50 a Torino la scuola professionale tappezzieri da stoffa per continuare in borgo Campidoglio l’attività di suo padre Matteo iniziata nel 1929.
Carlo Zanella, restauratore ligneo
Zanella, architetto e restauratore ligneo, opera dal 1994 nel restauro di mobili d’epoca. Con l’esperienza acquisita nel tempo ha esteso l’apporto della propria professionalità al restauro di portoni ecclesiali e soffitti a cassettoni. Esegue inoltre lavori di falegnameria su misura.
Kofi Amoah, meccanico
Amoah viene dal Ghana e vive a Torino dal 2003. Frequenta un corso di formazione professionale per meccanici d’auto e dal 2010 lavora presso l’officina R.M. Autoriparazioni di via San Rocchetto.
Nino, barbiere
Nino viene da Caronia, un paese in provincia di Messina e vive a Torino dal 1969. Ha sempre fatto il barbiere e lavora nella sua bottega in borgo Campidoglio da 17 anni.
Emilio Russo, saldatore
Emilio Russo lavora nel borgo dal 1989 ed è l’unico saldatore rimasto nel quartiere. «Non so se dopo di me l’attività proseguirà. È un mestiere in cui ci si sporca le mani. »
Enrico Salza Saletti, restauratore ligneo
Laureato in storia dell’arte, Enrico Saletti Salza si occupa di scenografia e restauro ligneo. La lucidatura detta “a stoppino”, è l’ultima delle operazioni di restauro del mobile e richiede molta pazienza. Questa tecnica consiste nel passare una vernice a base di gommalacca e alcool, con un tampone in tessuto. Fra una mano e l’altra di lucidatura possono trascorrere anche dieci giorni.
Raffaella Brusaglino, pittrice e decoratrice
Raffaella Brusaglinoo realizza illustrazioni, decorazionio d’interni ed allestimentim scenografici. Ricerca e sviluppa tecniche pittoriche su materiali diversi tra cui il legno, lavorando con l’intonaco a calce, l’affresco e la cera naturale.
Simona Brusaglino, apprendista pittrice
Fondo su tela con colori acrilici. Simona Brusaglino si dedica all’ apprendimento delle tecniche pittoriche nel laboratorio di sua sorella Raffaella.
Pino Laperchia, gestore osteria
Pino Laperchia, gestisce insieme a suo fratello Bartolo l’osteria enoteca ” Il Torchio”. L’osteria venne costruita nel periodo della nascita del borgo ed i fratelli Laperchia la gestiscono da oltre vent’anni.
Walter Grassi, pittore
Walter Grassi, 74 anni, esponente del “neo-divisionismo”, utilizza la tecnica del pastello su carta-paglia. « La usavano i macellai per incartare la carne e dal 1961 non si produce più.» Grassi conserva gli ultimi fogli di questa carta artigianale ed i pastelli da lui utilizzati non si trovano più, per questo la particolare tecnica pittorica è destinata a scomparire.
Chiesa di Sant’Alfonso, Torino