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STAMPERIA CARTIERA PIEGATORIA RILEGATORIA
#LA STAMPERIA
LE TECNICHE DI STAMPA NELL’AUTOPRODUZIONE IN GENERIS SONO MOLTEPLICI, E SICURAMENTE LA SCELTA VARIA A SECONDA DELLE ESIGENZE E DEI MEZZI A DISPOSIZIONE.
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Uno dei metodi più utilizzati nell’ambito è sicuramente la fotocopia o xerografia, ma possiamo trovarne diverse, fino alla copia manuale. Quello che rende l’autoproduzione interessante è la possibilità di mescolare queste diverse tecniche e di sperimentarne di nuove, per ottenere dei risultati originali; anche perchè una delle filosofie che sta alla base dell’autoproduzione è quella del “collage”, ovvero prendere più elementi e unirli assieme per ottenerne uno finale molto più creativo e unico nel suo genere, questo anche perché non si vuole ottenere un risultato che sia perfetto e immacolato come nell’editoria di massa. Come già detto i metodi di riproduzione sono molteplici, ma l’intento in questo capitolo è quello di introdurre i più semplici e a basso costo, ma che soprattutto siano a portata di tutti e facilmente realizzabili a non esperti del settore o in modo “ casereccio”. B : LE TECNICHE DI STAMPA CHE STANNO PER ESSERE PROPOSTE NON SONO LE UNICHE POSSIBILI ,QUESTE SONO QUELLE PIù SEMPLICI E A BASSO COSTO E SERVONO COME STIMOLO PER CREARNE DI NUOVE.
Queste tecniche basilari possono essere unite tra di loro, modificate, interpretate, questo perchè, come detto prima, la sperimentazione nella creazione di una rivista può portare a risultati originalmente inaspettati e che si distaccano dalla consuetudine; quindi a prescindere dalle tecniche che verranno illustrate, sperimentare nuovi metodi per stampare può essere spesso la soluzione vincente, che siano pensati o allo stesso tempo casuali: l’errore di stampa può diventare la soluzione che si stava cercando. Quelle che verranno proposte sono 4 diversi metodi per riprodurre i nostri elaborati in modo rapido e poco costoso.
XEROGRAFIA O FOTOCOPIA. SCANSIONE E STAMPA DIGITALE. FOTOGRAFIE E STAMPA DIGITALE. TIPOGRAFICA O A RILIEVO.
1.FOTOCOPIA O XEROGRAFIA Il metodo sicuramente più veloce ed economico è la fotocopia, questa può essere la classica in bianco e nero o a colori. La fotocopia può riprodurre nelle dimensioni originali ma anche ridurre o ingrandire, ovviamente nei limiti possibili, in questo caso bisogna considerare i vari elementi della nostra rivista e valutare se nella modifica diventano troppo piccoli o troppo grandi e quindi cercare una soluzione per mantenere il tutto coerente, per questo è buona norma decidere preventivamente il metodo di stampa che utilizzeremo, per evitare problemi e scegliere la tecnica adatta.
VANTAGGI 1. VELOCITà 2. BASSO COSTO 3. UTILIZZO SEMPLICE 4. FACILMENTE REPERIBILE SVANTAGGI 1. SE IN BIANCO-NERO PERDITA CROMATICA 2. QUALITà MEDIA
ATTENZIONE ! / NEL CASO DI FOTOCOPIE IN BIANCO E NERO SI DEVE CONTROLLARE IL CONTRASTO DEI VARI ELEMENTI PER EVITARE CHE NELLA COPIA VADANO PERSI CERTI ELEMENTI O PERDANO IMPORTANZA. / FARE ATTENZIONE NEL CASO SI VOGLIA RIMPICCIOLIRE O INGRANDIRE UNA PAGINA, CHE LE PAGINE NON RISULTINO POCO LEGGIBILI O ESAGERATAMENTE GRANDI. / IL TESTO DEVE ESSERE PROPORZIONATO CON IL FORMATO
2.SCANSIONE E STAMPA DIGITALE. Scansionare il nostro elaborato può essere un’altra soluzione possibile. Con la scansione abbiamo la possibilità di caricare il nostro lavoro come file su di un PC e successivamente riprodurlo con l’utilizzo di una stampante digitale. Con questo metodo c’è la possibilità di riprodurre in modo preciso e fedele la nostra creazione, senza perdere nessun dettaglio.
VANTAGGI 1. PRECISIONE 2. BASSO COSTO 3. UTILIZZO SEMPLICE 4. FACILMENTE REPERIBILE 5. ALTA DEFINIZIONE SVANTAGGI 1. VELOCITà 2. TROPPI PASSAGGI PRESTAMPA
ATTENZIONE ! / SCANSIONARE L’IMMAGINE AD UNA BUONA DEFINIZIONE PER EVITARE CHE SIA POCO DEFINITA UNA VOLTA STAMPATA / PER STAMPA DIGTALE SI INTENDE UNA STAPA CON UNA STAMPANTE CASALINGA, NEL CASO SI FACESSE STAMPARE
3. FOTOGRAFIA E STAMPA DIGITALE Questo metodo può essere molto rapido ma richiede precisione. Con l’aiuto di una macchina fotografica si fotografano le singole pagine della nostra rivista, facendo attenzione a sistemarle nella stessa posizione. in seguito avremo quindi tutte le pagine riprodotte e come per il metodo con la scansione, avremmo dei file utili per la stampa. Anche in questo caso, come per la scansione, possiamo stamparli tramite una stampante digitale nel limite dei formati.
VANTAGGI 1. MANUALITà 2. BASSO COSTO 3. UTILIZZO SEMPLICE 4. FACILMENTE REPERIBILE SVANTAGGI 1. VELOCITà 2. TROPPI PASSAGGI PRESTAMPA 3. QUALITà MEDIA
ATTENZIONE ! / SISTEMARE LE FOTOGRAFIE NELLO STESSO PUNTO AIUTA AD AVERE UNA COERENZA UNA VOLTA STAMPATE / è FONDAMENTALE CHE LA FOTO SIA A FUOCO, IN MODO DA AVERE L’IMMAGINE PRECISA UNA VOLTA STAMPATA / PER STAMPA DIGITALE SI INTENDE UNA STAMPA CON UNA STAMPANTE CASALINGA, NEL CASO SI FACESSE STAMPARE
4. TIPOGRAFICA O A RILIEVO. Si tratta di un procedimento a “rilievo”, cioè la parte che dev’essere stampata è in rilievo rispetto al resto, ed è l’unica che entra a contatto con la carta. Per creare questa tecnica si deve incidere un materiale, solitamente gommoso xk più semplice da incidere, senza eliminare le parti che vogliamo siano stampate; il supporto inciso e pronto per l’inchiostratura viene chiamato in gergo tipografico “ matrice”. più in rilievo saranno le parti da stampare più pulito sarà il risultato. I passaggi quindi sono i seguenti: 1- INCIDERE LA NOSTRA MATRICE CON LE PARTI CHE VOGLIAMO RISULTINO STAMPATE 2- LA MATRICE VIENE INCHIOSTRATA CON UN RULLO O CON ALTRI MEZZI CHE RITENIAMO OPPORTUNI. 3- POSIZIONIAMO IL FOGLIO DI CARTA SUL SUPPORTO INCHIOSTRATO ESERCITANDO UNA LEGGERA IMPRESSIONE. 4- RIMUOVERE LA CARTA E LASCIARLA ASCIUGARE se volgiamo creare una stampa più complessa, possiamo sommare più matrici assieme creando così diversi elementi.
VANTAGGI
ATTENZIONE !
1. 2. 3. 4.
/ PER QUESTA TECNICA È NECESSARIO CHE LA CARTA CHE UTILIZZIAMO SIA ABBASTANZA SPESSA IN MODO DA ASSORBIRE L’INCHIOSTRO PIÙ DENSO, SENZA CHE QUESTO PASSI NEL RETRO DEL FOGLIO.
MANUALITà BUONA DEFINIZIONE ALTA QUALITà ARTIGIANALE DENSITà INCHIOSTRO
SVANTAGGI 1. VELOCITà 2. COSTO MEDIO 3. CARTA PARTICOLARE
/ IL MATERIALE DEVE ESSERE PREFERIBILMENTE GOMMOSO IN MODO DA RENDERE IL LAVORO PIÙ VELOCE E SEMPLICE / DOSARE L’INCHIOSTRO IN MODO DA NON ESAGERARE E RALLENTARE L’ASCIUGATURA, È CONSIGLIABILE FARE ALCUNE PROVE PRIMA.
#LA CARTIERA LA CARTA SVOLGE UN RUOLO IMPORTANTE NELLA PROGETTAZIONE DI UNA RIVISTA O DI UN QUALSIASI ALTRO PROGETTO EDITORIALE, QUESTA PRESENTA DIVERSE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO UN ELEMENTO FONDAMENTALE.
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La carta può svolgere un compito fondamentale all’interno della progettazione,questo perchè diverse tipologie di materiale cartaceo hanno diverse peculiarità ed utilizzi (anche diversi costi e reperibilità) che possono risultare migliori in determinate circostanze. Esistono diversi tipi di carta, ed ognuno di essi presenta caratteristiche materiali e tecniche che vanno tenute in considerazione anche pensando al fine per cui verranno utilizzati; avremo quindi carte migliori in certi ambiti e certi tipi di pubblicazioni e tipi più economici e di minor qualità in altri. B : LE TIPOLOGIE DI CARTA E LE INFORMAZIONI CHE VENGONO PRESENTATE NON SONO LE UNICHE, SONO LE PIÙ COMUNI E LE PIÙ UTILIZZATE NELLA QUOTIDIANITÀ
Tra tutte queste diverse tipologie, possiamo evidenziare 3 grandi filoni principali che sono : carta riciclata, carta uso mano e carta patinata. Questi tre gruppi si disitinguono per facile reperibilità in commercio e basso costo, risultando quindi più indicate nel caso dell’auto - produzione. Le altre tipologie esistenti sono o derivati di questi gruppi o non adatti a questo scopo.
TIPOLOGIE DI CARTA. FORMATO. PESO DELLA CARTA O GRAMMATURA.
1. TIPOLOGIE DI CARTA CARTE RICICLATE.
CARTE USOMANO.
Ottenuta dalla carta da macero, formata da scarti di stampa, la carta riciclata ha un basso costo ed è facilmente reperibile. Può presentare variazioni a seconda della percentuale di riciclaggio, come texture o tinte differenti. Una carta con una bassa percentuale di riciclaggio può essere utilizzata per ogni tipo di stampa, se invece la percentuale è alta possiamo avere una perdita di lucidità nella stampa e texture visibili del riciclaggio.
Si tratta di un tipo di carta di medio-alta qualità; questo gruppo racchiude la maggior parte delle carte in com mercio, e la sua alta tiratura unita al basso costo e alla qualità nella stampa, la rende una delle carte più utilizzate nel processo di stampa. Si trova in molti formati ed è facilmente riconoscibile poichè è quella che viene definita “ la carta di tutti” o “carta naturale”, questo perchè tale tipologia cartacea, è la più comune e che possiamo trovare nella vita di tutti i giorni.
La carta riciclata può essere più assorbente di altre, quindi se la stampa richiede un grosso utilizzo di inchiostro, può creare problemi di assorbimento o asciugatura; in casi estrmi può rendere difficile la creazione di pagine fronte retro.
CARTE PATINATE. Semplice da riconoscere, la carta patinata, come dice il nome stesso, è rivestita su entrambi i lati da uno strato trasparente “lucido” o “opaco” che è la caratteristica principale di questa tipologia. Il costo è maggiore in confronto agli altri due tipi di carta già citati ma la qualità di stampa è di conseguenza migliore. Viene solitamente utilizzata in stampe particolari e di maggiore importanza e a seconda del tipo di patinatura avremo risultati diversi: se lucida ci sarà un esaltazione del colore ma un riflesso alla luce, se opaca le tinte tendono ad am morbidirsi e non abbiamo un effetto riflettente della carta.
2. FORMATO Quando si parla di formato della carta si fa riferimento alle dimensioni del singolo foglio (lunghezza per altezza). Esistono diversi tipi di misurazione del formato ma il più utilizzato e probabilmente noto a tutti è lo standard ISO A, o detto in maniera più semplice, il formato A4 e i suoi derivati. Lo schema nella pagina a lato indica come i diversi formati siano la metà o il doppio l’uno dell’altro.
A0 A1 A2 A3 A4 A5 A6
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841 594 420 297 210 148 105
x x x x x x x
1189 mm 841 mm 594 mm 420 mm 297 mm 210 mm 148 mm
B : I FORMATI POSSONO ESSERE ANCHE ALTRI FINO AD ARRIVARE ALL’ A10.
3. PESO DELLA CARTA O GRAMMATURA Il peso della carta viene indicato con la gram matura, questa indica il peso che ha una carta nell’area di un metro quadro. Più la gram matura è bassa e più sarà facile lavorare o piegare la carta, ma in fase di stampa potrebbero sorgere dei problemi. Nel caso opposto, con l’aumento della gram matura ci si avvicina al cartone, quindi la lavorazione potrebbe risultare complicata. LA GRAMMATURA È LA CONSISTENZA NON LO SPESSORE DELLA CARTA, ANCHE SE TENDENZIALMENTE LE DUE VARIABILI SONO PROPORZIONALI. Per fare un esempio, il classico foglio A4 da fotocopia, ha una gram matura 80, cioè un metro quadrato di quella carta pesa 80 gram mi).
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B : NON è DETTO CHE CARTE CON STESSA GRAMMATURA SIANO DI SPESSORE UGUALE, QUESTO VARIA A SECONDA DELLA LORO COMPOSIZIONE.
#PIEGATORIA LA PIEGATURA È L’AZIONE CON CUI TRAFORMIAMO UN FOGLIO UNICO IN UNA RIVISTA A PIÙ PAGINE.
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La piega della carta è un’operazione molto semplice, ma richiede una buona precisione se si vuole ottenere un buon risultato sia visivo che di composizione. All’interno di questo capitolo verranno illustrate diverse tipologie di piegatura di un foglio, dalle più semplici ad alcuni esempi più complessi. inoltre grazie all’imposizione, saremo in grado di ordinare gli elementi all’interno delle pagine corrette. L’imposizione ci permette di numerare le pagine su di un foglio unico fronte e retro per non avere problemi di ordine. B : LE PIEGATURE CHE VENGONO SPIEGATE IN QUESTO CAPITOLO SONO QUELLE DI BASE, CHE SE INTERPRETATE PORTANO A SOLUZIONI CREATIVE ED INTERESSANTI.
Si deve considerare che il formato finale della rivista va in base alla piega che andremo ad effettuare, più il foglio si piega, minore è il formato finale; per questo è consigliato utilizzare fogli di grande formato se si vuole usare un numero alto di pieghe in modo che il formato finale non risulti troppo piccolo.
PIEGA E IMPOSIZIONE.
QUARTINO. Quando si parla di piegature per creare una rivista, sicuramente la più elementare di tutte è il quartino. Il nome deriva dal fatto che il risultato finale è un foglio composto da 4 facciate. per ottenere questo tipo di piega, si deve effettuare un solo passaggio:piegare il nostro foglio a metà. la piega può essere orizzontale o verticale a discrezione di chi crea la rivista e a seconda del fine e degli elementi da inserire.
in questo caso avremo 4 pagine utili per i nostri elementi. Possiamo creare diversi quartini e successivamente rilegarli assieme per ottenere un fascicolo di più pagine. in questo caso l’imposizione è molto semplice e immediata, quindi creare l’ordine numerico delle pagine non è un problema.
OTTAVO. La piega ad ottavo ci permette di avere un fascicolo finale formato da 4 fogli e quindi 8 facciate. Come per il quartino, si piega il foglio a metà, in senso verticale. e si ripete poi la stessa operazione però questa volta orizzontalmente, da sinistra verso destra. otterremo un fascicolo con le pagine unite nella parte verticale, basta tagliare con attenzione queste giunture per ottenere una rivista
sfogliabile.Una volta creato il nostro ottavo possiamo utilizzarlo così com’è oppure rilegarlo insieme ad altri fascicoli.
DODICESIMO. il dodicesimo ci permette di avere un fascicolo da 12 facciate. per creare questo tipo di docicesimo i passaggi sono molto rapidi e veloci. il nostro foglio deve essere diviso orizzontalmente in tre parti uguali e dopo piegato in modo tale da creare una “Z” se visto lateralmente, come nell’illustrazione sottostante. A questo punto si deve piegare a metà, da sinistra verso destra, per ottenere il
nostro dodicesimo. In questo caso possiamo scegliere se tenere il dodicesimo così com’è e quindi invece che avere un fascicolo sfogliabile, avremo un unico foglio piegato su se stesso. Nel caso decidessimo di tagliare le giunture tra le pagine, come per l’ottavo, lo schema a lato ci illustra come vanno distribuite le pagine.
SEDICESIMO. Posizioniamo il foglio orizzontalmente, e pieghiamolo a metà, questa volta però da destra verso sinistra. Successivamente ripetiamo la stessa piega però in senso verticale, fino ad ottenere un risultato come illustrato qui sotto. A questo punto ripieghiamo ancora una volta a metà, da destra a sinistra il nostro foglio e otterremo un sedicesimo,quindi 16 facciate.
Tagliamo dove necessario per rendere il tutto sfogliabile e rileghiamo.
#RILEGATORIA LA RILEGATURA è L’ULTIMO PASSAGGIO DI FINITURA, RILEGANDO IL NOSTRO ELABORATO QUESTO ASSUMERà LA FORMA DI RIVISTA VERA E PROPRIA.
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La rilegatura è l’operazione grazie alla quale possiamo unire insieme i diversi fogli o fascicoli che dovranno comporre la nostra rivista. In questo capitolo saranno presentati, come negli altri capitoli, dei metodi molto semplici e soprattutto a basso costo, ma che possono dare ottimi risultati. B : LE RILEGATURE PRESENTATE SONO LE PIÙ RAPIDE E A BASSO COSTO, IN OGNI CASO ESISTONO DIVERSI TIPI DI RILEGATURA CHE RICHIEDONO MAGGIORE ABILITÀ E TEMPO.
è fondamentale ricordare che esistono molte altre tecniche di rilegatura a mano, che però richiedono molto più tempo e capacità tecniche, e che portano a risultati finali ben diversi. seguendo le illustrazioni la rilegatura della rivista autoprodotta sarà facile e veloce, e anche in questo caso, come per tutta la progettazione di una rivista auto-prodotta, la parola chiave è “sperimentare” per ottenere risultati nuovi e orginiali.
PUNTO METALLICO. FASTNER. COLLATURA.
PUNTO METALLICO. Il punto metallico è un metodo di rilegatura veloce e molto semplice. Può essere effettuato sul dorso della nostra rivista o frontalmente. Per rilegare la rivista autoprodotta in questo modo, basta utilizzare una graffettatrice regolabile, che ci permette di mettere il nostro punto metallico nel punto che preferiamo, che sia il dorso o il fronte della rivista. Per questa tipologia di rilegatura si deve avere un numero di pagine non eccessivo.
FASTNER. Il fastner metallico è un rapidissimo metodo per rilegare una rivista, soprattutto se si vuole avere un ottimo risultato a basso costo. Per applicarlo basta bucare tuttti i fogli come nell’illustrazione a lato e dopo inserire la placca in metallo regolabile.
COLLATURA. La collatura è un metodo tanto veloce quanto di precisione, infatti con questa tecnica i fogli vengono inseriti uno dentro l’altro con la colla sl dorso, come spiega l’illustrazione. Per questo metodo si deve tener conto del numero di pagine che deve essere non troppo alto e inoltre sarebbe buona cosa aumentare i margini interni per evitare di avere elementi che si perdono durante la rilegatura.
Stampato presso: IL POLIEDRO s.n.c. Via Bramante, 33 61029 Urbino (PU)