Architecture Portfolio - Davide Viano

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ARCHITETTO DAVIDE VIANO

PORTFOL IO 2017


Sono nato a Chivasso (TO) il 19 febbraio 1990 e nel 2015 mi sono laureato (voto 110 e lode) al Politecnico di Torino, con la tesi “La Casa dello Sport: reinterpretazione di un fuoriscala alpino”. Dal 2016 sono iscritto all’Ordine degli Architetti di Torino. In questi anni ho partecipato numerosi concorsi di progettazione e ho collaborato con studi professionali per la progettazione di diversi tipi di edifici e strutture. Questo mi ha permesso di ampliare le mie competenze e conoscenze crescendo sia come persona, sia come professionista. I progetti che di seguito vi andrò a illustrare, cercano di rispecchiare un’architettura innovativa e sotenibile che si relaziona con le esigenze richieste, i bisogni sociali e le caratteristiche dei luoghi in cui è collocata.


INDICE ARCHITETTURA

01

REVIT pag. 4

02

pag. 8

ZeroWatt All Fun, Centro Polifunzionale Alzano Lombardo, Bergamo (MI)

03

pag. 12

Mondadori in.con.tra.TE Bookstore Gruppo Mondadori Retail

04

pag. 16

MCA - Michigan Central Art Detroit Centrail Station, Michigan, USA

05

pag. 20

San Juan Cruise Terminal San Juan, Portorico

DESIGN

06

CUBE PrintStation concorso di design

07

La Petite Maison, Le Corbusier Progetto sviluppato con REVIT

Cascina Trucca, Padiglione Polivalente Parco della Trucca, Bergamo (MI)

pag. 24

pag. 26


01

CASCINA TRUCCA, PADIGLIONE POLIVALENTE

TEMA Concorso di idee per la progettazione di un nuovo padiglione polivalente presso il Parco della Trucca a Bergamo (MI). ESITO 9° POSTO ANNO 2016 DESCRIZIONE Il nuovo padiglione polifunzionale e il progetto dell’area circostante sono frutto di un’attenta analisi del sito, il Parco della Trucca. Quest’ultimo si presenta come il prodotto di una stratificazione culturale che ci porta indietro nel tempo per ricordare e riscoprire antiche e ritrovate funzioni. Il genius loci è stato identificato nel paesaggio agricolo con i suoi campi e corsi d’acqua che per lungo tempo hanno disegnato il territorio dove oggi troviamo il parco. La sovrapposizione di questi due paesaggi permette di stabilire gerarchie, dividere spazi, assegnare funzioni in un’area che diventa stanza, cioè luogo di attività, aggregazione, incontro. All’individuazione del genius loci e alla sovrapposizione con l’esistente sono seguite le fasi della definizione della gerarchia dei percorsi e dell’individuazione delle stanze. Il concetto di stanza in particolare è stato ripreso dal PGT del Comune di Bergamo che considera il Parco della Trucca come una grande stanza verde destinata allo svago dei cittadini. L’area è stata quindi divisa in stanze più piccole e con funzioni diverse al fine di garantire a tutti gli utenti attrezzature adeguate al proprio modo di intendere lo svago. Per chi cerca tranquillità e natura sono state progettate le stanze del verde, per chi cerca protezione e giochi per i più piccoli le stanze bimbi, per chi fa sport le stanze sport, per chi vuole pranzare nel verde le stanze pic nic e così via. Il centro di tutto il progetto è tuttavia la Piazza, un’area fulcro che fa capo al nuovo padiglione, un nuovo punto di accoglienza e incontro capace di essere attrattivo e distributivo al tempo stesso.





02

ZEROWATT ALL FUN_CENTRO POLIFUNZIONALE

TEMA Concorso di idee per la rivisitazione degli spazi dismessi della Fabbrica ZeroWatt a Alzano Lombardo (Bergamo) ESITO PROGETTO FINALISTA ANNO 2016 DESCRIZIONE L’industria e la città: questi sono gli elementi principali da considerare per ricomporre il tessuto urbano dell’area e restituire ai cittadini lo spazio occupato dall’impianto produttivo di Zerowatt. L’operazione risulta complessa ed articolata perché entra in gioco il fattore memoria, un elemento ulteriore che si palesa attraverso la fabbrica, questo ingombrante mostro di cemento che è diventata con gli anni parte del paesaggio, tanto da integrarsi perfettamente nella mente dei cittadini. E’ quindi necessario recuperare lo stato dei luoghi non solo per la fisicità degli edifici, ma anche e soprattutto come luoghi della memoria. Il primo obiettivo è quello di ricucire visivamente i due versanti della vallata in cui è adagiato l’edificio, che ora si presenta come una sequenza di elementi eterogenei per forma e copertura e non consente la permeabilità allo sguardo ed al passaggio. L’area si compone quindi di tre elementi principali. Il primo edificio, al centro, rappresenta lo snodo dell’intero complesso e ospita le botteghe artistiche ed artigiane strutturate come duplex, con il piano sovrastante destinato ad alloggio. All’interno dello stesso ambiente, quasi una promenade, è ospitata anche l’area ristoro collegata ai tavoli esterni. Il livello superiore è invece strutturato come un campo sportivo indoor. L’edificio a sud, è sede delle attività lavorative, culturali e musicali, dove sono stati collocati un teatro, una biblioteca con sale studio e uno spazio espositivo a collegamento dei precedenti. Al piano inferiore dello stesso fabbricato sono stati inseriti gli spazi destinati alle attività di co-working per le piccole imprese e per le associazioni cittadine. L’ultimo fabbricato è invece unitariamente destinato ad attività sportive e di svago, ospitando un zona skate, un piano strutturato ad ostacoli per battaglie di paintball e pareti in comunicazione fra interno ed esterno attrezzate per bouldering e arrampicata sportiva. La seconda sfida progettuale più importante è rappresentata dall’unione delle tre strutture, ottenuta tramite l’inserimento di una copertura che ha la duplice funzione di schermatura solare e di protezione e raccolta delle acque piovane. Attraverso questo sistema articolato in facce geometriche intersecanti si è voluta mantenere l’unitarietà dell’edificio, tenendo presente l’obiettivo della permeabilità e creando sotto di esse spazi di aggregazione all’aperto che si fondono con la aree verdi che circondano l’intero complesso.





03

MONDADORI in.con.tra.TE BOOKSTORE

TEMA Concorso di progettazione per la realizzazione di nuovi punti vendita del Gruppo Mondadori Retail ESITO IN CORSO ANNO 2017 DESCRIZIONE INNOVAZIONE è un nuovo modo di concepire lo spazio vendita, di rapportarsi con i clienti e di incontrare il prodotto; l’innovazione è sostenibilità quando diventa condivisione di risorse (luce, aria, natura), uguaglianza sociale o spaziale (tavola rotonda) e concezione economica (economia circolare). L’innovazione si trasforma in spazio in un progetto iconico e flessibile che, come il tronco di un albero, si compone di raggi e nodi (librerie-controsoffittoe cilindri luminosi). CONOSCENZA è il centro del progetto e trova spazio non solo nelle librerie che perimetrano l’intero store, ma anche nei punti cilindrici luminosi, i nodi, veri luoghi di incontro tra cliente e prodotto. TRADIZIONE è rappresentata dai valori cardine Mondadori e trova il suo simbolo nei cilindri luminosi che come impalpabili pilastri sostengono il marchio nella sua continua crescita. TE, l’utente è immerso in uno spazio inclusivo in cui la scelta del prodotto è scandita dalla frequenza dei raggi del controsoffitto che, come nelle pagine di un libro, accompagna il lettore in un’esperienza da ripetere.





04

MICHIGAN CENTRAL ART

TEMA Concorso internazionale per studenti per la rivisitazione degli spazi dismessi della Michigan Central Station a Detroit ANNO 2015 DESCRIZIONE Il tema di recupero e riuso della Michigan Central Station prevede l’inserimento di funzioni che trasformano l’ex stazione nel nuovo Centro per le Arti di Detroit. L’imput iniziale è stato quello di contenere i costi del progetto per la situazione economica della città. Al piano terra si è deciso inserire dei volumi indipendenti all’interno dell’edificio esistente per preservare la struttura e la forma monumentale originaria della stazione. L’unica eccezione è l’auditorim che va ad interrarsi al di sotto dei binari esistenti. Ai piani superiori, un tempo destinati a uffici, sono stati inseriti dei duplex per le residenze-atelier degli artisti e per l’hotel. (questo ha portato a un dimezzamento dei solai esistenti e ad un incremento in copertura del volume dell’edificio. La parte dei binari è stata convertita a spazio pubblico, con un teatro all’aperto e spazi di sosta per i visitatori. E’ previsto un percorso ciclopedonale che colleghi la Central Station con il Centro di Detroit. La tabella che ho proposto è composta da 9 elaborazioni che descrivono l’idea.





05

SANT JUAN CRUICE TERMINAL

TEMA Architecture competition: Janus Bifront, modern waterfront to San Juan, Portorico ANNO 2016 DESCRIZIONE Ianus bifrons (dal latino, letteralmente Ianus a due fronti) era un dio romano, custode delle porte. Si diceva che poteva contemporaneamente vedere verso l’interno e verso l’esterno o rivedere il passato e il futuro. Come un moderno Janus, il nuovo terminal per crociere dovrebbe soddisfare le esigenze dei passeggeri di navi, ma dovrebbe anche diventare un punto di riferimento per gli abitanti di San Juan. Partendo da questa premessa, è stata progettata una struttura che ha due facce distinte che si interpenetrano tra loro e guardano sia il centro della città sia il mare e le navi. Il disegno dell’area inclinata verde è stato ripreso dalla curva naturale del terreno a bastioni che costituiscono la difesa della città murata al mare aperto. Le principali funzioni che servono la comunità e i passeggeri di crociera sono alloggiati sotto il tetto del giardino; E l’ingresso principale del complesso si trova nella zona di contatto con la città per creare una nuova piazza che si trasforma gradualmente in un parco. Il nuovo mozzo, in virtù del lato doppio, rende uniforme il lungomare sulla facciata che si affaccia sulla baia, ma allo stesso tempo ha il vantaggio di minimizzare gli impatti sulla città e di evitare la rottura tra il modello urbano e il lungomare. La facciata in vetro offre un punto di vista privilegiato dall’ambiente interno e riduce il consumo energetico complessivo dell’edificio grazie alla grande quantità di luce proveniente dalla trasparenza della struttura in vetro. L’intero edificio è diviso in tre livelli: il più alto è riservato esclusivamente al terminal, il secondo è dedicato principalmente alla comunità e il più basso è lo spazio di servizio in cui si trovano i magazzini per l’imbarco e lo sbarco delle merci e bagaglio.





06

CUBE PRINTSTATION

THEME Concorso di idee per il progetto di una nuova postazione per stampante 3D da inserire nei laboratori del Politecnico di Torino RESULTS 3° POSTO YEAR 2014 DESCRIPTION In 8 ore siamo stati invitati a progettare una stazione di stampa 3D per il Politecnico di Torino con specifiche dimensioni e budget che includono un PC, una stampante 3D e uno spazio di archiviazione fino a 4 utenti. Il progetto è costituito da una struttura principale a profili scatolari metallici, un rivestimento con pannelli opachi verticali in legno laminato e da un illuminazione con strisce LED adesive. Altra caratteristica della CUBE station è la sua flessibilità spaziale. Lo spazio è espandibile e può essere facilmente personalizzato in modo da poter essere adattato alle necessità di diverse dimensioni e al numero di utenti.



07

LA PETITE MAISON, LE CORBUSIER

THEME Progetto sviluppato con AUTODESK REVIT YEAR 2014 DESCRIPTION Come ultimo lavoro vi presento uno dei primi progetti sviluppati con Autodesk Revit la Petit Maison di le Corbusier, pensato e realizzato in Svizzera per il cugino Pierre Jeanneret. Da questa costruzione si delinea il tratto di un’ architettura diversa, una nuova architettura costruita e progettata in funzione dell’uomo. L’edificio, di dimensioni modeste, risulta essere una pietra miliare in riflesso di Le Corbusier sullo spazio domestico in relazione al paesaggio che lo circonda. La casa è un parallelogramma bianco. Ha un piano terra con un soggiorno, una camera da letto, un piccolo salotto che può essere trasformato in una camera da letto per gli ospiti, due bagni e una cucina con una zona per la lavanderia. Sul tetto Le Corbusier ha inserito un giardino confinato.



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