2015 gennaio luglio

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Dello Scompiglio Programma 2015

gennaio-luglio


marzo domenica TEATRO RAGAZZI

informazioni complete e aggiornamenti su programmi e orari

delloscompiglio.org

8

SPE ore 17.00 Accademia Perduta-Romagna Teatri

Il bosco delle storie domenica TEATRO RAGAZZI

22

SPE ore 15.30 e ore 17.00 Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus

Hansel&Gretel dei Fratelli Merendoni SABATO

28

gennaio LUNEDì

12

BANDO

Associazione Culturale Dello Scompiglio

Polifonie notturne

domenica SPE e spazi esterni della Tenuta

29

Assemblaggi Provvisori

Sandokan

domenica TEATRO RAGAZZI

25

SPE ore 15.30 e ore 17.00 Teatro Gioco Vita

Piccolo Asmodeo

a cura di Emanuela De Cecco INSTALLAZIONI

Opere permanenti - Apertura

aprile domenica TEATRO RAGAZZI

12

febbraio 21

CONCERTO

SPE dalle ore 18.00 Made in Italy 3x1

Omaggio a Massimo Urbani

SPE ore 15.30 e ore 17.00 Compagnia TPO

Bleu! SABATO

18

SABATO

MOSTRA

Moira Ricci Dove il cielo è più vicino

domenica TEATRO RAGAZZI

SPE ore 15.30 I Sacchi di Sabbia

dalle ore 14.00 finissage

termine d’iscrizione: 27 aprile

18

CONCERTO

Chiesa di San Cristoforo, Lucca dalle ore 19.00 Made in Italy 3x1 Ensemble Odhecaton

CONCERTO

SPE ore 19.30 Made in Italy 3x1 Alter Ego

Concerto-Portrait LUNEDì

27

BANDO

Associazione Culturale Dello Scompiglio

Assemblaggi Provvisori termine d’iscrizione


maggio sabato

23

CONCERTO

SPE ore 21.00 Made in Italy 3x1 Voces Intimae

Musicisti italiani a Londra e loro protégé SAB-DOM PERFORMANCE

pineta 30-31 Nella ore 18.15

luglio sabato

4

Concerto-Portrait DOMENICA MOSTRA

5

PRIMA

SPE dalle ore 14.00 finissage

N OT E S P A R S E

Leonardo Delogu / DOM-

Nella casa c’è un pino che brucia

CONCERTO

Spazi esterni della Tenuta dalle ore 18.00 Made in Italy 3x1 Ars Ludi

di Lelli e Masotti

opere permanenti Apertura: dal 29 marzo

giugno LUN-MAR

1-2

PERFORMANCE

Nella pineta ore 18.15 Leonardo Delogu / DOM-

Nella casa c’è un pino che brucia PRIMA SABATO

13

CONCERTO

SPE ore 21.00 Made in Italy 3x1 Aexionorchestra

Aexion LUN-VEN

8-26

CAMPO ESTIVO RAGAZZI

Camera #3

di Cecilia Bertoni e Claire Guerrier con Carl G. Beukman (2014)

In sosta

di F.Marquespenteado (2014)

There is not a priori answer to this dilemma (The Dolphin Hotel) di Francesca Banchelli (2012)

W18S

di Antonio Rovaldi ed Ettore Favini (2012)

Il Cimitero della Memoria

Tenuta Dello Scompiglio ore 8.30-17.30

a cura di Angel Moya Garcia con Cecilia Bertoni (2010) Davide Orlandi Dormino, Silvia Giambrone, Pablo Rubio, Chiara Scarfò, Gian Maria Tosatti, Barbara Uccelli, Enrico Vezzi e Claudia Zicari

8-12, 15-19, 22-26 giugno

Tracce dell’Attesa

Campo Dello Scompiglio SAB-DOM PERFORMANCE

27-28

La visita alle opere permanenti Dello Scompiglio è possibile negli orari di apertura dello SPE e negli orari di apertura dell’ufficio. Si raccomanda vivamente la prenotazione. La visita è soggetta alle condizioni climatiche. Dettagli e durata dei percorsi: delloscompiglio.org

di Cecilia Bertoni (2010)

SPE orario da definire A2 Company

Arie per lo Scompiglio

PRIMA

di Maurizio Nannucci (2009)

The Cycles

di Alfredo Pirri (2009)

Colours Passing Through Perceptions of Shadow and Light


Assemblaggi Provvisori

Bando

Assemblaggi Provvisori

Bando di concorso per la scelta, la produzione e l’inserimento nella programmazione di progetti presso la Tenuta Dello Scompiglio termine d’iscrizione: 27 aprile 2015 per scaricare il bando: www.delloscompiglio.org L’Associazione Culturale Dello Scompiglio indice un bando internazionale, destinato a tutti gli artisti in ogni declinazione e ibridazione delle arti (visive, sceniche, musicali, ecc), incentrato sull’individualità in relazione e/o in conflitto con il genere e più specificamente con l’assenza di causalità e coincidenza tra il sesso biologico, il genere (mascolinità-femminilità) e l’orientamento sessuale. Un tentativo di instaurare il senso del dubbio, di rinunciare alla sicurezza dell’appartenenza e di agevolare il movimento tra le diverse tonalità e i diversi cromatismi, attraverso progetti che potranno mettere a fuoco aspetti socio-culturali, antropologici, biografici e autobiografici. Sarà scelta dei partecipanti affrontare e sviluppare il tema nella sua complessità o estrapolarne un solo aspetto. La prima domanda che si pone circa un nascituro è: “maschio o femmina?”. Da quel preciso momento il nuovo io viene rivestito, omologato e incapsulato nelle costruzioni e negli stereotipi socio-culturali del genere maschile o femminile, come se questa dicotomia fosse un fatto “naturale”, come se fra i due ci fosse un muro o un’incompatibilità intrinseca. Questa presunta dicotomia potrebbe invece considerarsi come un vasto spettro sul quale muoverci liberamente o come qualcosa di cui liberarci definitivamente per trovare altri spazi di azione e nuovi assemblaggi identitari. Alla concatenazione fra sesso biologico e genere segue poi l’omologazione della sessualità, come se questi tre elementi fossero solidamente e unilateralmente consequenziali. Per esempio, nel mondo occidentale, fino alla prima guerra mondiale, nella categoria dei colori adatti a un genere o all’altro, il rosa e l’azzurro erano usati in modo inverso: il rosa per i maschi e l’azzurro per le femmine. Eppure un secolo dopo si considera l’attrazione delle donne per il rosa un istinto naturale, una prova della loro intrinseca femminilità ed eterosessualità. In che modo le convenzioni, le costruzioni sociali e culturali, interferiscono con l’identità? Fino a che punto la tradizione, gli stereotipi del linguaggio, dell’educazione, dei gesti, dello stile, dei costumi o degli approcci influenzano e forse mascherano chi siamo, come ci presentiamo, che tipologia di relazione instauriamo con l’altro e che ruolo ricopriamo nella società? In che modo possiamo scompigliare gli stereotipi come se fossero oggetti di scena, parti di un gioco in continua trasformazione o creare linguaggi che trascendano la dicotomia maschile/femminile e l’atto stesso della rappresentazione? immagine di Cecilia Bertoni



Made in Italy 3x1 febbraio-luglio 2015

Made in Italy 3X1

direzione artistica di Antonio Caggiano Il Made in Italy, uno dei marchi più importanti al mondo, è sicuramente l’elemento distintivo dell’Italia e un sinonimo di qualità e di eccellenza. È risaputo che in tempo di crisi, anche per i grandi marchi, si ricorre ai saldi per tentare di svuotare i magazzini strapieni di merce e per provare a rilanciare l’economia. In realtà nel settore dell’industria culturale italiana, in crisi perenne, si opera sempre in regime di saldi e gli addetti ai lavori sono costretti a fare i salti mortali per poter sopravvivere e promuovere l’immenso patrimonio artistico italiano. Made in Italy 3x1, provocatoriamente, vuole rimarcare la precarietà del settore artistico e l’eroicità di chi opera in questo campo, e contribuire alla ricerca e alla valorizzazione di artisti e realtà italiane musicali importanti, trascurate se non dimenticate. La rassegna prevede sei concerti di generi musicali differenti rappresentativi della creatività e della genialità italiana, alcune proiezioni e incontri con giornalisti, scrittori, registi e musicisti, esperti del settore. Ogni serata è concepita come un “espositore” virtuale che mostra le diverse sfaccettature dei “gioielli italiani”. Si parte con una giornata omaggio alla genialità del singolo artista, Massimo Urbani, considerato da molti come il più grande jazzista italiano di sempre, con la proiezione di un documentario a lui dedicato, un incontro ed un concerto che vede impegnati alcuni dei suoi più illustri compagni di viaggio. Il secondo appuntamento con l’Ensemble Odhecaton è dedicato alla polifonia italiana. In quest’occasione si esegue la Missa defunctorum a 4 voci e basso continuo, c. 1717, opera inedita di Alessandro Scarlatti. Il primo dei due concerti-portrait, che vede come protagonista Alter Ego, ci conduce alla terza serata in cui si propongono opere dedicate all’ensemble da grandi compositori, con un omaggio a due maestri italiani scomparsi: Fausto Romitelli e Stefano Scodanibbio. Voces Intimae presenta il concerto Musicisti italiani a Londra e loro protégé, che testimonia l’internazionalità e la vitalità dei compositori e della musica italiana e la loro capacità di creare scambi virtuosi con i colleghi di altri paesi. L’improvvisazione è il tema del quinto appuntamento, che vede impegnati musicisti affermati e giovani promesse che confluiscono nella Aexionorchestra di Napoli. La rassegna si conclude con il secondo concerto-portrait dedicato ad Ars Ludi, ensemble di riferimento della ricerca elettroacustica degli anni ’80-’90 in Italia. A marcare il carattere di internazionalità della musica italiana è la presenza delle opere di grandi compositori stranieri che hanno avuto un rapporto privilegiato con i musicisti presenti in questa rassegna e con il mondo musicale italiano.



21 febbraio dalle ore 18.00 SPE - Spazio Performatico ed Espositivo

MADE IN ITALY 3X1

Omaggio a Massimo Urbani

ore 18.00

Film-documentario Massimo Urbani - Nella fabbrica abbandonata di Paolo Colangeli

documentario, 40’, Betacam SP, MEDIA MEDITERRANEA (1995) regia Paolo Colangeli; con Tony Scott; consulenza musicale Leonardo Gensini fotografia Marco Frattini; suono Julian Civiero; montaggio Luca Gazzolo

a seguire Incontro coordinato da Paolo Carradori, con Paolo Colangeli, Roberto Gatto, Giovanni Tommaso, Rosario Giuliani, Maurizio Urbani e Luigi Bonafede ore 21.00

Concerto Around Massimo Rosario Giuliani sax alto Maurizio Urbani sax tenore Luigi Bonafede pianoforte Giovanni Tommaso contrabbasso Roberto Gatto batteria


Credits: Marco Leone


28 marzo dalle ore 19.00 Chiesa di San Cristoforo, Lucca

Ensemble Odhecaton

Made in MADE INItaly ITALY 3X1 3X1

Polifonie notturne

ore 19.00

Presentazione di Luca Della Libera ore 19.30

Concerto Alessandro Carmignani, Matteo Pigato, Andrea Arrivabene, Gianluigi Ghiringhelli controtenori Gianluca Ferrarini, Vincenzo Di Donato tenori Marcello Vargetto, Giovanni Dagnino bassi Manuel Tomadin organo Paolo Da Col direttore

Carlo Gesualdo da Venosa (1566-1613) O vos omnes Peccantem me quotidie Ave dulcissima Maria (Sacrarum cantionum quinque vocibus Liber primus, Napoli 1603) Arvo P채rt (1935) De profundis (1980)

Alessandro Scarlatti (1660-1725) Missa defunctorum a 4 voci e basso continuo (c. 1717) Arvo P채rt Da pacem Domine (2004)


18 aprile ore 19.30 SPE - Spazio Performatico ed Espositivo

Alter Ego

Concerto-Portrait Manuel Zurria flauto Paolo Ravaglia clarinetto Aldo Campagnari violino Francesco Dillon violoncello Oscar Pizzo pianoforte

Alvin Lucier (1931) Two circles (2012)* per flauto, clarinetto, violino, violoncello, pianoforte e suoni sinusoidali Emanuele Casale (1974) 5 (2002)* per flauto, clarinetto e nastro magnetico Salvatore Sciarrino (1947) Trio n. 2 (1987) per violino, violoncello e pianoforte Fausto Romitelli (1963-2004) Domeniche alla periferia dell’Impero: prima domenica (1995)* per flauto basso, clarinetto basso, violino e violoncello

Stefano Scodanibbio (1956-2012) Ritorno a Cartagena (2003) per flauto basso

Credits: Marco Delogu

Riccardo Vaglini (1965) Serenade (2004)* per flauto, clarinetto, violino, violoncello e pianoforte

*dedicato ad Alter Ego


23 maggio ore 21.00 SPE - Spazio Performatico ed Espositivo

Voces Intimae

MADE IN ITALY 3X1

Musicisti italiani a Londra e loro protégé Luigi De Filippi violino Riccardo Meo violoncello Riccardo Cecchetti pianoforte

Johann Nepomuk Hummel (1778-1837) Trio in sol op. 65 (1815)

Allegro con spirito Andante grazioso Rondo. Vivace assai e scherzando

Carlo Alfredo Piatti (1822-1901) Sérénade Italienne per violoncello e pianoforte op. 17 (1850) Giovanni Battista Viotti (1755-1832) Sonata in sol per violino e violoncello op.4 n°5 (1821) Allegro non tanto Adagio Allegro vivace

Muzio Clementi (1752-1832) Fantaisie with variations Au clair de la lune op. 48 (1821) Johann Nepomuk Hummel Trio in fa op. 22 (1799)

Allegro moderato Andante con variazioni Rondo alla turca. Vivace


13 giugno ore 21.00 SPE - Spazio Performatico ed Espositivo

Aexionorchestra

Aexion

Ossatura Elio Martusciello computer (audiovideo e conduction) Luca Venitucci fisarmonica, pianoforte, oggetti elettroacustici Fabrizio Spera batteria, percussioni Giovanni Trovalusci flauti Crossroads improring Antonio Raia, Giuseppe Vietri, Pietro Santangelo sax Ciro Riccardi, Charles Ferris tromba Umberto Lepore, Ron Grieco contrabbasso

Elio Martusciello: impro, Uaxuctum di Giacinto Scelsi (audiovideo) Crossroads improring: impro, Honx-Om-Pax di Giacinto Scelsi Giovanni Trovalusci: impro, Canti del Capricorno di Giacinto Scelsi Ossatura: impro, Anahit di Giacinto Scelsi Aexionorchestra: conduction, Okanagon, Aion, Pfhat di Giacinto Scelsi

4 luglio dalle ore 18.00 Spazi esterni della Tenuta

Ars Ludi

Concerto-Portrait ore 18.00

Incontro coordinato da Mario Gamba; intervengono Alvin Curran, Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi, Gianluca Ruggeri ore 19.30

Concerto Alvin Curran tastiere ed elettronica Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi, Gianluca Ruggeri percussioni

Steve Reich (1936) Marimba phase (1967)

Giorgio Battistelli (1953) Ostinato (1986)*

Luigi Ceccarelli (1953) Pic (2009)*

Alvin Curran (1938) Nuova composizione*

per 2 marimbe

per 2 octapad

per 3 batterie e organo

(prima assoluta)

*dedicato ad Ars Ludi


29 marzo dalle ore 14.00 SPE - Spazio Performatico ed Espositivo

Moira Ricci

Dove il cielo è più vicino a cura di Emanuela De Cecco

Moira Ricci

FINISSAGE

Dove il cielo è più vicino è una traiettoria dello sguardo, una tensione, un desiderio. Come tutti i movimenti rivolti in questa direzione, può riuscire solo portando il peso verso terra. Per salire è necessario assicurarsi una base solida. Lo sanno bene gli alberi che per crescere hanno bisogno di radici salde, lo sanno gli alpinisti che hanno bisogno di punti fermi per procedere nella loro ascesa, lo sanno tutti quelli che saltano, che danzano, quelli che provano a guarire, quelli che provano a volare, quelli che pregano, sognano, quelli che vogliono cambiare, quelli che vogliono scappare, per tutti è un passaggio necessario. Chi vuole andare verso il suo cielo deve nutrire la sua terra, curarla, renderla feconda, come potrebbe essere altrimenti? Ma cosa succede quando questo non è più possibile? L’artista come sempre parte dalla sua esperienza personale e conosce bene gli esiti di questa domanda. Al centro di questo lavoro la terra, la terra in crisi, sempre meno coltivata, sempre più abbandonata dai contadini che non riescono a sostenersi con il loro lavoro. Il padre, lo zio e un cugino sono rimasti gli unici della sua famiglia, vivono questa condizione e non intendono lasciare il podere per non mancare di rispetto alle fatiche delle generazioni precedenti. Che fare? Dove il cielo è più vicino, dice l’artista “è una preghiera al cielo, ma anche una minaccia a chi ci controlla dall’alto, è un ritratto di poderi che hanno perso la loro identità e il loro significato, è un tentativo di fuga e allo stesso tempo l’incapacità di metterla in atto”. In mostra tre lavori che interagiscono poeticamente con questa condizione. Una serie fotografica di case dislocate in poderi assegnati dall’Ente Maremma durante la bonifica, case che l’artista, cancellando le porte e le finestre, ha trasformato in testimoni inerti di questa condizione. Poi due video, la situazione si anima, grandi lavori in corso, desideri. Il primo è una visione dall’alto di due grandi cerchi infuocati che si rifanno alla leggenda inglese del diavolo mietitore, realizzati con lo stesso aratro che si usa per rigenerare la terra. Il secondo documenta le fasi di lavorazione per costruire con il padre, amici e familiari, una sorta di trebbia-astronave per andare via, un tentativo destinato a non riuscire ma che nel fallimento di questo obbiettivo apre uno spazio per darsi da fare qui, con quello che c’è, adesso, insieme…


Moira Ricci,“Dove il cielo è più vicino”, 2014 12 stampe a getto d’inchiostro su carta fotografica dimensioni ambientali Courtesy Associazione Culturale Dello Scompiglio Credits Moira Ricci


5 luglio dalle ore 14.00 SPE - Spazio Performatico ed Espositivo

NOTESPARSE

NOTESPARSE

mostra fotografica e video installazione di Lelli e Masotti (1997-2006) FINISSAGE

Perché note sparse? Meglio suoni. Raccolti, custoditi, riposti. O piuttosto visioni, incontri a lungo attesi. Immagini di suono e silenzio, figure di astratto teatro.

“... Dove le luci sono inseguite nel loro estremo riflettersi, nel loro trasformarsi in forme spesso simboliche, anche se si rifanno a una simbologia di cui non conosciamo e forse non dobbiamo conoscere le regole”.

(Roberto Mutti, Photonews 1997)


Credits: Lelli e Masotti


Nella casa c’è un pino che brucia

30 maggio-2 giugno ore 18.15 Nella pineta

Leonardo Delogu / DOM-

Nella casa c’è un pino che brucia prima

ideazione e regia Leonardo Delogu con Simone Evangelisti, Sara Leghissa, Elena Cleonice Fecit, Daria Menichetti,

Francesco Michele Laterza, Leonardo Delogu, Giovanni Marocco, Mael Veisse

luci, oggetti di scena, macchinerie, costumi Giovanni Marocco costruzione architettonica Mael Veisse una produzione Associazione Culturale Dello Scompiglio

[…] Non sappiamo più accendere il fuoco, non siamo capaci di recitare le preghiere e non conosciamo nemmeno il posto nel bosco, ma di tutto questo possiamo ancora raccontare la storia, e ancora una volta questo bastò. (Estratto da un racconto di Gershom Scholem)

Abitare un bosco è un corpo a corpo con il tempo. è lui l’abitante più concreto di questi luoghi. Laddove l’umano si è ritirato o non ha trovato le giuste motivazioni per insediarvisi, vige un altro ordine delle cose, altre leggi, un altro tempo. Quello che Darwin per primo ha chiamato Tempo Profondo, quel fluire continuo, biologico delle cose viventi, qui è percepibile concreto, pervasivo. L’umano oggi si è allontanato dal bosco, l’evoluzione della nostra specie ci ha portato a prediligere la costruzione artificiale di un habitat adeguato alla nostra sopravvivenza, più che l’adattamento e la relazione con lo spazio naturale. Molte cose abbiamo guadagnato, molte ne abbiamo perse. Tra le più importanti c’è la relazione con il tempo profondo. Il problema è di non essere più in accordo con il ritmo da cui veniamo e a cui risponde la materia di cui siamo fatti.In questa distanza che è in primo luogo organica e poi intellettuale, sembra si consumi gran parte dei dolori dell’uomo e la minaccia più grande per tutto ciò che ci circonda. In Nella casa c’è un pino che brucia ci misuriamo con la lotta che emerge quando proviamo a ristabilire un contatto, un accordo, con ciò da cui ci siamo allontanati. Ciò che nasce dall’esposizione dei corpi al tempo è una caduta. Una caduta della comprensione, una caduta dei corpi, una caduta dentro il lato in ombra delle cose, una caduta nel tempo.


foto di Fabio Atrese

E quando sopraggiunge la foschia dell’imbrunire, quando nel bosco arriva la notte, qualcosa di misterioso ci avvolge. Tutta la follia, la violenza, il conflitto tra ciò che siamo e ciò che crediamo di essere, s’impossessa dello spazio. Eppure più emerge la ferita, più una voce dal fitto del bosco ricorda che siamo parte dello stesso tempo, che siamo sulla stessa asse di rotazione, che percorriamo la stessa orbita, e che partecipiamo dello stesso movimento. E più sentiamo di essere parte di una casa più grande più la nostra s’infiamma e brucia. La performance è l’esito di un serie di residenze svolte dalla Compagnia alla Tenuta Dello Scompiglio a partire da giugno 2014.


27-28 giugno orario da definire SPE - Spazio Performatico ed Espositivo

A2 Company (GB/Israel)

The Cycles

The Cycles

prima

di Anton Mirto e Alit Kreiz sound design Kon Tsits in collaborazione con le performer Eleftheria Tzamtzi e Agnese Lanza

The Cycles (I Cicli) è la nuova installazione performatica della Compagnia A2, frutto di una residenza alla Tenuta Dello Scompiglio. Snodandosi nel tempo e nello spazio, materiali e oggetti presenti allo Scompiglio acquistano nuovi significati grazie alle ripetute sequenze in cui vengono impiegati disegni, corpi, coreografie. Natura offuscata e artificialità, reale e surreale, interno ed esterno: la performance vuole creare uno spazio - degno di Sisifo - per azioni astratte e spesso inconcludenti, regolarmente tentate e ritentate. A2 è una collaborazione fra le due artiste Anton Mirto (anglo-italiana) e Alit Kreiz (angloisraeliana). Dal 1999 lavorano per committenti di spicco, presentando i loro spettacoli in prestigiose sedi come la Royal Opera House, l’Institute of Contemporary Arts and Tate Modern (a Londra), The National Review of Live Art (a Glasgow), Parc de La Vilette (a Parigi), Centre de Cultura Contemporània (a Barcellona) e in Germania, Slovenia, Israele e Austria. www.A2company.org


disegni di Anton Mirto


18 gennaio ore 15.30 SPE - Spazio Performatico ed Espositivo

I Sacchi di Sabbia

Sandokan

Teatro Ragazzi

scritto da Giovanni Guerrieri con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Giulia Solano

Il tavolo di una cucina, cinque grembiuli da cuoco e poi mestoli, padelle, forchettoni. Sul campo di battaglia è schierato un novello esercito di Mompracem, composto da ravanelli, verza, carote e patate. Una originalissima versione “al vegetale” del romanzo di Sandokan. Lo spettacolo ha vinto il Premio Ubu 2008 ed è liberamente tratto dal libro Le Tigri di Mompracem di Emilio Salgari. Il luogo in cui si svolge l’azione è una cucina: attorno ad un tavolo si raccolgono i quattro personaggi che, indossato il grembiule, iniziano a vivere le intricate gesta del pirata malese. Sandokan sposta l’azione dalle esotiche atmosfere asiatiche ad una semplice cucina; che diventa improvvisamente regno della perla di Labuan, nave dei pirati, villa di Lord Guillonk, foresta malese, spiaggia di Mompracem. Perno dell’azione è l’ortaggio, in tutte le sue declinazioni: carote-soldatini, sedani-foresta, pomodori rosso sangue, patatebombe, prezzemolo ornamentale. In scena, attori che sminuzzano, tagliuzzano, affettano, mescolano: un crescendo culinario che culmina nella frenesia della battaglia, combattuta a colpi di cucchiai di legno come spade, e grattugie come cannoni. Sandokan diventa un gioco attraverso il quale sacchetti di carta, coltellini, tritatutto assumono nuovi significati e nuove funzioni, sotto il segno della creatività e dell’evasione dalla realtà. Età consigliata: dai 6 anni e per tutti


25 gennaio ore 15.30 e ore 17.00 SPE - Spazio Performatico ed Espositivo

Teatro Gioco Vita

Piccolo Asmodeo da Lilla Asmodeus di Ulf Stark adattamento teatrale Nicola Lusuardi, Fabrizio Montecchi regia e scene Fabrizio Montecchi con Tiziano Ferrari disegni Nicoletta Garioni musiche Michele Fedrigotti sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari

è una favola sul bene e sul male che racconta lo strampalato viaggio sulla terra di un piccolo diavolo, troppo buono per vivere nel mondo degli inferi. Con sottile ironia, ma anche con delicata poesia e senza mai cadere in facili moralismi, lo spettacolo racconta le avventure terrestri di un novello Mefistofele alla ricerca del suo Faust. Coinvolto in una girandola d’incontri di ogni tipo, Asmodeo ripete a tutti, con grande semplicità, il suo invito: “Posso offrirti qualunque cosa, in cambio dell’anima”. Piccolo Asmodeo è una storia che parla ai bambini di cose serie, di temi importanti. Che fa ridere, pensare e forse anche commuovere. Età consigliata: 5-8 anni


8 marzo ore 17.00 SPE - Spazio Performatico ed Espositivo

Accademia Perduta - Romagna Teatri

Il bosco delle storie

Teatro Ragazzi

di Claudio Casadio e Giampiero Pizzol regia Claudio Casadio con Maurizio Casali, Mariolina Coppola, Alessandra Tomassini

Esiste, in qualche angolo del mondo, un bosco incantato dove nessun essere umano è mai entrato? Se quel posto si trova da qualche parte, chi di noi non vorrebbe dare uno sguardo a quel luogo misterioso? Ed ecco che con la magia del teatro ci troviamo trasportati proprio nel cuore del bosco, oltrepassando il confine tra fantasia e realtà. Lo gnomo Muschietto, esperto di erbe e radici, mostra ai bambini la sua casa scavata all’interno di un albero secolare e rivela i verdi segreti delle piante. È primavera e gli abitanti del bosco si danno appuntamento proprio ai piedi del vecchio albero: un balbettante e saltellante coniglio, un pettirosso birichino, il folletto Karbolicchio che vive sottoterra, una gazza informatissima su tutti gli avvenimenti passati e presenti, una vanitosa civetta dagli occhi d’oro. Tutti raccontano storie, cantano e fanno festa mentre Muschietto prepara rimedi e pozioni magiche. Tra loro c’è anche un lupo bugiardo, ladro e ingordo che escogita sempre mille inganni per rubare cibo dovunque ne fiuti l’odore. Ma quando il bosco sarà in pericolo per l’arrivo degli umani che con potenti macchine scavatrici vogliono distruggere tutto per costruire strade e città, sarà proprio il buon vecchio lupo con il suo coraggio a salvare tutti. Età consigliata: dai 5 anni e per tutti


22 marzo ore 15.30 e ore 17.00 SPE - Spazio Performatico ed Espositivo

Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus

Hansel&Gretel dei Fratelli Merendoni

ideazione Pasquale Buonarota, Alessandro Pisci con Pasquale Buonarota, Claudia Martore, Alessandro Pisci scenografia Lucio Diana, musiche originali Diego Mingolla, costumi Monica Di Pasqua maschere Francesco Sanseverino, burattini Claudia Martore collaborazioni artistiche La Compagnie Clandestine (Francia) Controluce Teatro d’Ombre (Italia)

Hansel e Gretel un bel giorno vanno nel bosco ad aiutare i genitori a tagliare la legna. Ma è tutto un grande imbroglio perché i loro genitori li vogliono abbandonare nel bosco. Questo è solo il primo di una famosa trama di inganni. In questa fiaba infatti tutti i personaggi fingono, dicono bugie per ingannare qualcuno. Alla fine anche Hansel e Gretel impareranno a mentire e ingannare per salvarsi la pelle. Ma saper fingere è giusto o sbagliato? Lo spettacolo è una riflessione sulla sottile differenza tra finzione e inganno, immaginazione e illusione, ma se la finzione è condivisa da tutti allora può essere un gioco meraviglioso in cui farci coinvolgere senza paura, come il teatro. La fiaba di Hansel e Gretel ci viene raccontata da due vecchi fratelli burattinai, i fratelli Merendoni, ultimi eredi di una antica famiglia di burattinai italiani. Dati per dispersi ormai da molti anni, li ritroviamo qui, pronti ancora una volta a fingersi Hansel e Gretel e ad ingannarci con i loro magistrali trucchi teatrali per il nostro piacere. Benvenuti dunque nel teatro dei fratelli Merendoni, dove tutto è finto ma niente è falso! Età consigliata: dai 5 anni e per tutti


12 aprile ore 15.30 e ore 17.00 SPE - Spazio Performatico ed Espositivo

Compagnia TPO

Bleu!

Teatro Ragazzi

direzione artistica Francesco Gandi, Davide Venturini, coreografia Anna Balducci, visual design Elsa Mersi, sound design Spartaco Cortesi, computer engineering Rossano Monti, Martin Von Günten, costumi Fiamma Ciotti Farulli, oggetti di scena Livia Cortesi

Attingendo alla mitologia classica e alle storie che il Mediterraneo porta in sé, Bleu! narra dell’incontro tra due figure: un marinaio e una entità magica e misteriosa, una ninfa del mare. Tutto comincia nel momento in cui “Lei” lascia cadere nel mare una perla affinché “Lui” la ritrovi. Il marinaio dovrà percorrere un viaggio avventuroso, solcando le acque del mare e immergersi in abissi profondi, trasformando la nostra storia in un percorso di scoperte e conoscenza. In Bleu! le stelle sono il filo conduttore che unisce trasversalmente un quadro scenico ad un altro e permette ai nostri spettatori di avere dei punti di riferimento nella storia. Seguendo le tracce delle stelle, infatti, affrontiamo le acque tempestose e la furia dei venti, incontriamo gli abitanti del mare, si danza, si suona, si creano occasioni di gioco per un piccolo equipaggio affiatato e collaborativo. In Bleu! gli elementi naturali dell’ambiente marino diventano lo scenario di un viaggio virtuale degli attori e del pubblico. A terra un grande tappeto da danza su cui vengono proiettate immagini che ricordano una spiaggia o un’isola dove raccogliere piccoli tesori portati dal mare. In alto, sopra lo spazio scenico, una grande spirale di tulle, sospesa, mobile, in lenta e costante trasformazione, che diventa la superficie di proiezione su cui far “galleggiare” le immagini e rendere lo spazio totalmente immersivo. In questo scenario piccoli gruppi di bambini potranno interagire con i due danzatori, con gli oggetti “trovati”, con le immagini e con i suoni e scoprire la vita segreta dell’ambiente marino. Età consigliata: 3-8 anni


8-26 giugno Campo Dello Scompiglio 8-12, 15-19, 22-26 giugno Il Campo Dello Scompiglio è un momento altro e diverso da ciò che abitualmente i bambini vivono: non è la scuola, non è vacanza, non è un campo estivo con attività sportive. Il luogo stesso in cui si svolge è fuori dalle solite rotte percorse dai bambini e proprio per questo può essere di stimolo continuo alle attività e alla messa in gioco di idee ed energie.

Campo Dello Scompiglio

ore 8.30-17.30 Tenuta Dello Scompiglio

Durante il campo i bambini sono seguiti dai nostri formatori esperti nel campo dell’arte pedagogica, con la collaborazione del personale dell’azienda agricola, del bosco e della Cucina, che mettono a disposizione le loro competenze e conoscenze. Attraverso il linguaggio del gioco, del teatro e dell’arte vengono condotti alla scoperta di luoghi, mestieri e attività che connotano la Tenuta e che la rendono lo spazio ideale per un viaggio di esplorazione, per allargare le loro capacità e le loro conoscenze, stimolare e arricchire le abilità di ciascuno, trovare nuovi campi di gioco e di incontro con l’altro. Tra le varie attività in programma: percorsi esplorativi con attività pratiche all’interno del bosco e della collina dell’Uccelliera, visita all’orto biodinamico con raccolta di ortaggi, preparazione della pizza o del pane con il cuoco Lando, laboratori artistici e naturalistici, una mattina a settimana piscina all’interno della Tenuta, pasti biologici alla Cucina Dello Scompiglio. Età dei bambini 6-10 anni Nel 2014 abbiamo aperto il campo anche ai ragazzi con età dagli 11 ai 13 anni. Anche nel 2015 proponiamo un campo per ragazzi della scuola secondaria, che saranno seguiti da formatori dedicati e con attività diverse da quelle previste per bambini di 6-10 anni. Il campo si svolgerà in una o due settimane a seconda della richiesta, a partire dalla seconda settimana.


Opere Permanenti

Apertura: dal 29 marzo La visita alle opere permanenti Dello Scompiglio è possibile negli orari di apertura dello SPE e negli orari di apertura dell’ufficio. Si raccomanda vivamente la prenotazione. La visita è soggetta alle condizioni climatiche. Dettagli e durata dei percorsi: delloscompiglio.org

Cecilia Bertoni e Claire Guerrier con Carl G. Beukman (2014)

Camera #3

F.Marquespenteado (2014)

In sosta


Francesca Banchelli (2012)

There is not a priori answer to this dilemma (The Dolphin Hotel)

Ettore Favini e Antonio Rovaldi (2012)

W18S


Il Cimitero della Memoria

a cura di Angel Moya Garcia con Cecilia Bertoni (2010)

Opere Permanenti

Davide Orlandi Dormino Silvia Giambrone Pablo Rubio Chiara Scarfò Gian Maria Tosatti Barbara Uccelli Enrico Vezzi Claudia Zicari

Cecilia Bertoni (2010)

Tracce dell’Attesa


Maurizio Nannucci (2009)

Colours Passing Through Perceptions of Shadow and Light

Alfredo Pirri (2009)

Arie per lo Scompiglio


aprile-giugno Leonardo Delogu / DOM-

Nella casa c’è un pino che brucia aprile-giugno A2 Company Alit Kreiz e Anton Mirto (GB/Israel)

The Cycles aprile-luglio

Bianco-Valente, Claudia Losi e Valerio Rocco Orlando

Residenze

I can reach you! (From one to many) luglio Dehors Audela Salvatore Insana / Elisa Turco Liveri

CC CC - Claude Cahun Contre Culture Sul corpo come tabula rasa - primo studio

Il 2015 sarĂ dedicato in modo speciale alla preparazione del progetto

Assemblaggi Provvisori In particolare, si svolgeranno residenze di artisti per la creazione di lavori da programmare nella stagione 2016-2017


settembre 2015-marzo 2016 I can reach you! (From one to many) Bianco-Valente, Claudia Losi e Valerio Rocco Orlando

Anteprime

a cura di Daria Filardo, Pietro Gaglianò e Angel Moya Garcia

3a edizione del concorso

Architetture sostenibili: innovazione tecnica e qualità formale 3° POSTO

Arch. Giuseppe Caturegli + 4

Concorso

SPE

Spazio Performatico ed Espositivo Tenuta Dello Scompiglio (Vorno, Capannori, LU)


Biglietti concerti e performance adulti: € 12,00 ridotto bambini 3-12 anni, over 65, studenti universitari: € 7,00 ingresso solo esposizioni: € 5,00

INFORMAZIONI

Biglietti Rassegna Teatro Ragazzi intero: € 7,00 ridotto bambini 3-12 anni, over 65: € 5,00

Manifestazioni a ingresso libero rassegna Made in Italy 3x1: incontri e proiezioni

29 marzo finissage mostra Moira Ricci - Dove il cielo è più vicino apertura opere permanenti

5 luglio finissage mostra Lelli e Masotti - N O T E S P A R S E

Bando Assemblaggi Provvisori è possibile scaricare il bando: www.delloscompiglio.org scadenza: 27 aprile 2015

Campo Dello Scompiglio 8-12, 15-19, 22-26 giugno ore 8.30-17.30 quota iscrizione: € 130,00 a settimana incluso merenda del mattino e pranzo a cura della Cucina Dello Scompiglio

Orari biglietteria, mostre e libreria - SPE gennaio-aprile: ore 14.00-18.00, oppure su appuntamento maggio-luglio: ore 15.00-19.00, oppure su appuntamento nei giorni di spettacolo gli spazi sono aperti fino a mezz’ora dopo il termine degli eventi

Visite alle opere permanenti Apertura: dal 29 marzo La visita alle opere permanenti Dello Scompiglio è possibile negli orari di apertura dello SPE e negli orari di apertura dell’ufficio. Si raccomanda vivamente la prenotazione. La visita è soggetta alle condizioni climatiche. Dettagli e durata dei percorsi: delloscompiglio.org


Informazioni e prenotazioni SPE - Spazio Performatico ed Espositivo biglietteria: dal giovedì alla domenica, in orario d’apertura +39 0583 971125 biglietteria@delloscompiglio.org

Associazione Culturale Dello Scompiglio ufficio: dal lunedì al venerdì, ore 9.00-17.30 +39 0583 971475 +39 338 7884145 info.ac@delloscompiglio.org

Cucina Dello Scompiglio situata subito fuori le mura della Tenuta, la Cucina sarà sempre aperta nei giorni di spettacolo dando la possibilità di pranzare, fare merenda, prendere l’aperitivo o cenare nei suoi spazi interni ed esterni. Riduzioni del 10% sul menu à la carte presentando il biglietto degli spettacoli informazioni e prenotazioni: +39 0583 971473 +39 338 6118730 cucina@delloscompiglio.org

informazioni complete e aggiornamenti su programmi e orari

delloscompiglio.org per le manifestazioni all’aperto alla Tenuta Dello Scompiglio sono consigliate calzature sportive - non sono ammessi cani Stampato su carta ecologica Symbol Freelife Satin delle Cartiere Fedrigoni StampatoFSC su carta ecologica Symbol Freelife Satin, Cartiere Fedrigoni certificata


Associazione Culturale Dello Scompiglio direttrice artistica Cecilia Bertoni +39 0583 971475 +39 338 7884145 info.ac@delloscompiglio.org

SPE - Spazio Performatico ed Espositivo +39 0583 971125 biglietteria@delloscompiglio.org via di Vorno, 67 55012 Vorno, Capannori (LU)

delloscompiglio.org

in copertina: Assemblaggi Provvisori, immagine di Cecilia Bertoni, 2015

Impulso > dare spazio ad una cultura dove i sensi, l’istinto e l’incontro fra artisti, pubblico, natura, coltura siano stimolati, eccitati, riempiti, svuotati...dove in mezzo al pubblico ci si possa sentire forse un po’ più individui


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