Te r r a e F o r e s t a , C u l t u r a , C u c i n a
Dello Scompiglio
assemblaggi provvisori #2 SETTEMBRE DICEMBRE
2016
assemblaggi provvisori una stagione multidisciplinare e eterogenea incentrata sull’individualità in relazione e/o in conflitto con il genere performance / concerti / installazioni / mostre / incontri / laboratori e teatro ragazzi L’Associazione Culturale Dello Scompiglio presenta Assemblaggi Provvisori: mostre, installazioni, performance, concerti, incontri, teatro ragazzi e laboratori, incentrati sull’individualità in relazione e/o in conflitto con il genere e sull’assenza di causalità e coincidenza tra il sesso biologico, la mascolinità-femminilità e l’orientamento sessuale. La programmazione, che raccoglie anche i progetti vincitori del bando internazionale, indetto a gennaio 2015 e rivolto a tutti gli artisti in ogni declinazione e ibridazione delle arti, si sviluppa da marzo 2016 alla primavera 2017. In che modo le convenzioni, le costruzioni sociali e culturali, interferiscono con l’identità? Fino a che punto la tradizione, gli stereotipi del linguaggio, dell’educazione, dei gesti, dello stile, dei costumi o degli approcci influenzano e forse mascherano chi siamo, come ci presentiamo, che tipo di relazione instauriamo con l’altro e che ruolo ricopriamo nella società? Come possiamo scompigliare questi stereotipi o creare linguaggi che trascendano la dicotomia maschile/ femminile e l’atto stesso della rappresentazione? Assemblaggi Provvisori è un tentativo di instaurare il senso del dubbio, di rinunciare alla sicurezza dell’appartenenza e di agevolare il movimento tra le diverse tonalità e i diversi cromatismi, attraverso progetti e appuntamenti che potranno mettere a fuoco aspetti socio-culturali, antropologici, biografici e autobiografici.
SETTEMBRE SAB-DOM
3-4
LABORATORIO
SPE ORE 11.00-19.00
Laboratorio tra autodeterminazione e violenza diretto da Compagnia A j a R i o t - A l m a V e n u s
SAB-DOM
10-11
PERFORMANCE
TENUTA DELLO SCOMPIGLIO ORE 17.30 INIZIO PERCORSO
La Fabrique SoMArT
Ai bordi del cammino: un laboratorio itinerante PERFORMANCE
SPE ORE 21.00
AjaRiot-AlmaVenus
GirlisaGun SABATO
17
INCONTRO
SPE ORE 10.30-12.30 e ORE 15.00-17.00
Il genere nelle arti: performance, teatro, cinema, musica a cura di Luca Greco
Omaggio a Demetrio Stratos PRESENTAZIONE LIBRO
SPE ORE 19.00
Stratos e Area di Lelli e Masotti
Arcana Edizioni, 2015 CONCERTO
SPE ORE 21.00
John Cage: Mesostico per Demetrio Stratos Moss / Fariselli / Ceccarelli / Caggiano PR I M A A S S O LU TA
DOMENICA
18
INCONTRO
SPE ORE 10.30-12.30
Il genere nelle arti: performance, teatro, cinema, musica a cura di Luca Greco PERFORMANCE
TENUTA DELLO SCOMPIGLIO ORE 16.00 e ORE 18.00
Giulia Quadrelli
Ginkgo
OTTOBRE SABATO
1
SPE DALLE ORE 18.00 INSTALLAZIONE
Afterall
NOVEMBRE DOMENICA
6
Lacuna
età consigliata: dai 7 anni
MOSTRA
Beautiful Men
fino al 29 gennaio 2017
SAB-DOM
19-20
INSTALLAZIONE
The Wood
CONCERTO
SPE ORE 21.00
PERFORMANCE
SPE ORE 19.30
Barbara Uccelli
Waiting Room
con Barbara Uccelli e Cecilia Bertoni musiche, suoni, rumori di Carl G. Beukman
Barbara Uccelli fino al 23 dicembre
Fondazione Sipario Toscana onlus Centro di Produzione Teatrale
Me & Te una piccola storia d’amore
fino al 29 gennaio 2017
Marcello Bonfanti
TEATRO RAGAZZI
SPE ORE 15.30 e ORE 17.00
SAB-DOM
26-27
Birds & Nymphs
PERFORMANCE
SPE ORE 19.30
Annaki
FUCSIA : do I matter to you?
ContempoArtEnsemble / Leoni / Caggiano / Ceccanti musiche di Nicola Sani e Peter Maxwell Davies VEN-SAB-DOM
7-8-9
C BAR
ON ELL
A
DOMENICA
9
PERFORMANCE
NAU BOSTIK, BARCELLONA ORE 19.00 e ORE 21.00
Compagnia Dello Scompiglio
Kind of Blue
ideazione, regia e scene di Cecilia Bertoni TEATRO RAGAZZI
SPE ORE 15.30 e ORE 17.00
Teatro del Drago
Trecce rosse
DICEMBRE SAB-DOM
3-4
SABATO
SPE ORE 19.30
età consigliata: dai 4 anni SAB-DOM
15-16
PERFORMANCE
CAPPELLA DALLE ORE 18.00
Laura Pante
Untail 2000.16 PERFORMANCE
SPE ORE 19.30
Albanian Dance Theater Company
PERFORMANCE
SPE ORE 19.30
17
Roberto Castello
ALFA appunti sulla questione maschile CONCERTO
Orchestra Operaia di Massimo Nunzi
Maman o il Pene Eretto, viaggio musicale nelle trame di Louise Bourgeois
Controversial
PERFORMANCE
SPE ORE 21.00
Giorgia Nardin
All dressed up with nowhere to go
consigliato ad un pubblico adulto
SABATO-DOMENICA
3-4 SETTEMBRE
ORE 11.00-19.00 SPE - SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO
Laboratorio
tra autodeterminazione e violenza progetto vincitore del Bando Assemblaggi Provvisori
ph: Emanuele Policante
diretto da Compagnia A j a R i o t - A l m a V e n u s Nina Negri regista, performer, coreografa, attrice Isadora Pei regista, performer, visual artist, attrice
Il sesso e la sessualità non sono una proprietà essenziale del soggetto, ma il prodotto del vostro coraggio Paul B. Preciado
La performance teatrale incontrerà il gruppo. Siamo un collettivo di performer, danzatrici, registe, artiste provenienti da diverse parti d’Europa. Nell’ambito di ricerca del laboratorio interrogheremo le dinamiche di autodeterminazione e violenza insite nei processi di soggettivazione - non solo attraverso la tematica della sessualità e della prostituzione, ma anche nel tessuto quotidiano personale di ogni partecipante. Integreremo la dimensione della fisicità attraverso varie discipline del teatro e del movimento: dal training Butoh al metodo delle azioni fisiche, dal lavoro sulla vocalità all’improvvisazione drammaturgica, dalla danza sensibile fino ai dispositivi di scrittura coreografica. Il laboratorio è aperto a chiunque sia interessato alla tematica: professionisti e non. (Nina Negri e Isadora Pei)
SABATO-DOMENICA
10-11 SETTEMBRE
INIZIO DEL PERCORSO ATTRAVERSO LA TENUTA ORE 17.30 TENUTA DELLO SCOMPIGLIO
La Fabrique SoMArT
Ai bordi del cammino: un laboratorio itinerante progetto vincitore del Bando Assemblaggi Provvisori
tratto da un’idea di Serge Cartellier concezione, drammaturgia, regia e testi Sophie Faria e Serge Cartellier traduzioni Luca Greco performer Julie Fonroget e Serge Cartellier costumi e accessori Sylvie Hollier Blondeau suono Sébastien Rouiller costruzioni scenografiche Paolo Morelli e Cipriano Menchini
Grazie ad una serie di incontri e di performance sul genere, la questione del confrontarsi con si è arricchita di una nuova visione. Si pensa spesso a confrontarsi con lo sguardo dell’altro senza immaginare per questo che il confronto possa avvenire con noi stesse/i, i nostri limiti, i nostri desideri e una forma di libertà che può emergere attraverso queste esperienze. Da queste nasce un interrogativo: essere nel mondo, si riassumerebbe in una questione di sguardi su se stesse/i, sugli/sulle altre/i e degli/delle altri/e su di sé? Non sarebbe allora un modo per fare i conti con il proprio disequilibrio? Ho riunito un’équipe per elaborare una proposta per condividere, in modo semplice e ludico, una serie di riflessioni e di interrogativi sull’alterità genderizzata, la normatività, la relazione tra naturale e acquisito, il disequilibrio: immaginando così di essere attraversate/i, sui percorsi della Tenuta, da uno sciame di sensazioni in occasione di appuntamenti che mettono in gioco questioni, emozioni e prese di coscienza, possibilmente suscitate dal confronto. È il desiderio di condividere, di sperimentare che guida questo percorso tracciato come una metafora della trasformazione di sé. Felice di ritrovarvi… (Serge Cartellier)
SABATO-DOMENICA
10-11 SETTEMBRE
ORE 21.00 SPE - SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO
AjaRiot-AlmaVenus
GirlisaGun
progetto vincitore del Bando Assemblaggi Provvisori
regia, luci, musiche Nina Negri, Isadora Pei con Chiara Capitani, Susanna Dimitri, Andrea Lanciotti, Nina Negri, Isadora Pei, Loic Samar
Ma quando vi stuferete di assistere al nostro coraggio come se fosse un divertimento? Quando vi stuferete di differenziarci per identificare voi stessi? Paul B. Preciado
G i r l i s a G u n sfida alcuni assunti di base riguardo alla sessualità, tentando di rovesciare il modo in cui le sex-workers vengono percepite dall’immaginario collettivo, attraverso la questione della costruzione di genere, la stigmatizzazione della donna-vittima, le dinamiche di violenza e sfruttamento, e i processi di autodeterminazione. “Il miglior antidoto contro la pornografia dominante non è la censura, ma la produzione di rappresentazioni alternative della sessualità, fatte da prospettive divergenti dallo sguardo normativo”. Perché la violenza si sconfigge con la forza, con la libertà, con la creatività, con gli esempi positivi, ribaltando l’immaginario. Pensarsi attive e non passive, pensarsi protagoniste e forti invece che vittime, è un atto di liberazione, oltre che di coraggio. Perché quel che succede ai/alle sex workers ci riguarda. Perché non esistono i sessi e le sessualità, ma gli usi del corpo riconosciuti come naturali o puniti in quanto devianti. Non siamo tutt* uguali. Non dobbiamo condividere un unico sentire, ma sarebbe bello fossimo liber* di scegliere, in qualunque circostanza. Si chiama autodeterminazione e se non difendiamo quella, a prescindere dal fatto che siamo d’accordo o meno con le nostre reciproche scelte, di che liberazione stiamo parlando?
ph: Emanuele Policante
consigliato ad un pubblico adulto
SABATO-DOMENICA
17-18 SETTEMBRE
SABATO: ORE 10.30-12.30 e 15.00-17.00 DOMENICA: 0RE 10.30-12.30 SPE - SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO
Il genere nelle arti: performance, teatro, cinema, musica Questo secondo ciclo di conferenze sarà incentrato sulle relazioni tra femminismo, genere e arte (cinema, teatro, performance, musica). In che modo il genere e gli studi femministi aiutano a pensare i media artistici in modo inaspettato e originale? In che modo gli spazi, gli strumenti artistici sono attraversati dal genere e propongono nuovi soggetti e modi relazionali?
SABATO 17 SETTEMBRE
ORE 10.00-12.30
Luca Greco
Université Sorbonne Nouvelle - Paris III
Presentazione delle due giornate Marco Pustianaz
Università del Piemonte Orientale
Le sentinelle in piedi: una performance Catherine Deutsch
Université Sorbonne Paris Cité
Oltre il linguaggio: fare e disfare il genere in musica ORE 15.00-17.00
Giovanna Zapperi
ENSAB – École Nationale Supérieure d’Art, Bourges
L’arte, il lavoro e la vita: una critica femminista Manuel Billi
Ricercatore indipendente e cineasta
Due o tre cose sul cinema post-identitario: performanza, poesia, frammento
DOMENICA 18 SETTEMBRE ORE 10.00-12.30
Tavola rotonda Moderatore
Daniele Del Pozzo
Direttore artistico del Festival Gender Bender, Bologna
SABATO
17 SETTEMBRE
DALLE ORE 19.00 SPE - SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO
ORE 19.00 SPE PRESENTAZIONE LIBRO
Stratos e Area di Lelli e Masotti
Arcana Edizioni 2015 ORE 21.00 SPE CONCERTO
John Cage: Mesostico per Demetrio Stratos PR IM A AS S O LU TA
David Moss voce Patrizio Fariselli pianoforte e tastiere Luigi Ceccarelli elettronica Antonio Caggiano percussioni
Demetrio Stratos (1945-79) è un artista poliedrico: immenso cantante, interessante compositore, fine e attento ricercatore, ha dedicato la sua breve vita al superamento delle barriere e delle convenzioni che relegavano l’artista all’interno di spazi sterili e angusti. Trasformando la sua glottide in un laboratorio vivente è riuscito a spingere la ricerca vocale ad un livello prima di lui inimmaginabile. La sua voce androgina, in questo omaggio al grande artista, supera gli schemi rigidi del maschile e del femminile e si posiziona in un ambito primordiale in cui la voce, ancora libera dal giogo della parola, ha un significato in sé e per sé e va sviluppata nelle sue potenzialità nascoste. Nella sua continua e incessante ricerca musicale che lo porta ad attraversare svariati generi musicali - partendo dal pop, passando per il rock progressive, fino ad arrivare alla musica contemporanea - Stratos si trova a contatto con John Cage, uno dei più grandi compositori del Novecento. Ascoltando per caso una registrazione di Mesostics, Cage rimane talmente impressionato dalla vocalità straripante e potente di Stratos da proporgli di lavorare insieme. Quest’ultimo viene invitato a New York per un concerto che contribuisce a rafforzare il legame fra i due artisti. Purtroppo Stratos muore prematuramente e nel 1991 Cage gli dedica Mesostico per Demetrio Stratos, a testimonianza della grande stima del compositore per il cantante greco-cipriota. Questo pezzo insieme ad altre sue composizioni, compresi i famosi “schizzi”, rappresentano i materiali di cui si è servito il quartetto composto da David Moss, Patrizio Fariselli, Luigi Ceccarelli e Antonio Caggiano, per sviluppare una nuova partitura presentata in prima assoluta in questa occasione. direzione artistica Antonio Caggiano
ph: Silvia Lelli
Omaggio a Demetrio Stratos
DOMENICA
18 SETTEMBRE
INIZIO DEL PERCORSO ATTRAVERSO LA TENUTA ORE 16.00 e ORE 18.00 TENUTA DELLO SCOMPIGLIO
Giulia Quadrelli
Ginkgo
progetto vincitore del Bando Assemblaggi Provvisori di Giulia Quadrelli con Luisa Borini, Giulia Quadrelli, Ulisse Romanò, Alice Ruggero, Mario Scandale, Luca Tanganelli regia Giulia Quadrelli, Mario Scandale collaborazione drammaturgica Luisa Borini, Ulisse Romanò, Alice Ruggero, Mario Scandale illustrazioni Giulia Quadrelli tecnica e allestimento Paolo Morelli
Ginkgo è la storia di un viaggio alla disperata ricerca della propria identità sessuale, di genere e più in generale nel mondo. Un percorso agitato che attraversa miraggi infantili, temporanee conquiste e tragicomici naufragi. E che trova in una pianta, il Ginkgo Biloba, un insolito compagno di viaggio con cui dialogare e confrontarsi alla ricerca di un qualche intimo equilibrio. A partire da una conoscenza botanica di questo essere vivente sopravvissuto per milioni di anni e in cui convivono l’uno e il doppio, il maschile e il femminile, la foglia e le sue infinite venature parallele, nasce una domanda: se una forma di vita che sembra tanto incoerente rivela grande forza e armonia, “è possibile che le contraddizioni umane, le realtà indefinite siano a tutti i costi una difettosa debolezza? Non potrebbero essere solo un sintomo di vita?”. In un momento storico in cui l’orientamento sessuale e l’identità di genere sono un argomento su cui tutti hanno un’opinione e riguardo al quale si sprecano le definizioni, Ginkgo vuole porsi semplicemente come un’esplorazione delle possibilità, dei tentativi e, perché no, delle contraddizioni.
SABATO
1 OTTOBRE FINO AL 29 GENNAIO 2017
DALLE ORE 18.00 SPE - SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO
Afterall
Lacuna progetto vincitore del Bando Assemblaggi Provvisori
Afterall SenzaTitolo 2013 fotografia da omonima installazione, Lucia Ex pigment print on Hahnemuhle cotton paper. Courtesy gli artisti e Dino Morra
Da sempre interessati agli sfasamenti di senso generati dalla traduzione di uno stesso segno in un differente linguaggio, il progetto Lacuna rappresenta un nuovo tessuto reale su cui applicare un dispositivo interpretativo da noi concepito mediante la reiterazione pedissequa della scrittura, attraverso la performance privata, lo spostamento della comprensione a un tempo e a un luogo differente rispetto al qui e ora, all’installazione finale fatta di piani sovrapposti e intersecanti, di rifrazioni, ostacoli. Lacuna nasce dall’interpretazione di un movente, pratico e simbolico, di attestazione dicotomica d’appartenenza a un genere, nel modo in cui lo è l’attribuzione del nome proprio di persona. Lo studio sull’edificazione dell’identità di genere scaturita dall’attribuzione del nome, inteso come fondamento a priori dell’individuo, si radica nel progetto Lacuna nell’analisi di un prodotto storico, sociale e culturale come lo è la Ruota degli esposti della Basilica della SS. Annunziata Maggiore di Napoli, luogo in cui i neonati venivano abbandonati. La nostra ricerca parte dall’azzeramento totale della concordanza a un genere, nella precisa volontà di ripensare a un annullamento assoluto della propria individualità, offrendo nuove definizioni possibili e nuove storie da scrivere. Lacuna, intesa come omissione intenzionale, desidera stabilire l’esistenza di una totalità più grande. Si ringrazia il Servizio Archivi Storici e Biblioteche Comunali. Comune di Napoli. In particolare il dott. Tommaso Lomonaco e la dott.ssa Giuliana Buonaurio, Comune di Napoli, Archivio Storico Municipale (ASMuN) – Archivio della Real Casa Santa dell’Annunziata, Napoli.
SABATO
1 OTTOBRE FINO AL 29 GENNAIO 2017
DALLE ORE 18.00 SPE - SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO
Marcello Bonfanti
Beautiful Men progetto vincitore del Bando Assemblaggi Provvisori
Maschio o femmina? Natura o cultura? Scelta o destino? Il confine tra maschile e femminile è un dato certo, un bisogno intimo o una convenzione sociale? Sono queste le domande sollevate da Beautiful Men. Un racconto visivo di un viaggio in quattro Paesi di tre continenti diversi, Cuba, Cina, Tonga e Indonesia, alla scoperta intima di una dinamica universale: l’affermazione di un’identità di genere diversa da quella biologica. Il viaggio comincia a Cuba, nelle stanze segrete di San Isidro, un quartiere popolare di L’Avana dove gli uomini, come crisalidi, si trasformano in donne. Il percorso prosegue in Cina, nei backstage dei cabaret gay di Pechino. Lo sguardo dell’autore indaga, inoltre, la secolare tradizione dei Fakaleiti polinesiani, considerati il terzo sesso delle Isole Tonga. Infine Marcello Bonfanti racconta le ultime Bissu dell’isola di Sulawesi, in Indonesia, dove l’etnia dei Bugis ha mantenuto viva la tradizione dei 5 sessi. Il peso delle convenzioni vacilla nel progetto fotografico, che ci traghetta nell’inconscio dei protagonisti, dove la psiche prevale sulla biologia e trasforma il maschile in femminile. In questo processo, l’abito non ha solo un senso pratico ed estetico, ma diventa simbolo di affermazione identitaria. Un processo che stride rispetto all’idea di una norma biologica, messa in dubbio da queste immagini che la fanno apparire come una semplice aspettativa e non come qualcosa di universalmente valido. consigliato ad un pubblico adulto Beijing, agosto 2006. Drag queen nel backstage di uno spettacolo al Red Club di Beijing, foto: Marcello Bonfanti
SABATO
1 OTTOBRE
FINO AL 23 DICEMBRE
DALLE ORE 18.00 SPE - SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO
Barbara Uccelli
The Wood
progetto vincitore del Bando Assemblaggi Provvisori
ph: Daniela Pellegrini
The Wood (il bosco) è un progetto che prevede l’uso di una antica tecnica di ricamo chiamata frivolité. Il filo viene passato in una navetta che crea dei nodi. Questi nodi uniti insieme formano un disegno a fiore che diventa un pizzo decorativo. L’artista, della tecnica originaria usa solo la composizione a nodi. Il filo non viene reciso e i nodi non formano i classici fiori, ma vengono raccolti in numero variabile a formare dei piccoli ovali. Quando il filo viene disteso in verticale, questi ovali sembrano tante foglioline attaccate a un ramo impalpabile. “Ho riflettuto sulle scelte che ogni giorno compiamo nel quotidiano e le ho paragonate ai nodi che la navetta crea con il filo. Centinaia, migliaia di scelte che creano qualcosa, che fanno di noi quello che siamo. Con il progetto The Wood desidero creare un’opera dove il maschile e il femminile coabitano e sono dipendenti l’uno dall’altro. Una dipendenza funzionale che si fonde così perfettamente da non lasciarne trasparire i confini. Infatti l’opera installativa The Wood usa il filato maschile degli abiti da uomo e la tecnica femminile di ricamo che è il frivolité. Andando a sistemare tutti questi fili lavorati con le loro foglioline, si creerà un bosco labirintico da attraversare, dove le persone potranno perdersi e inventare ogni volta una nuova via d’uscita”. (Barbara Uccelli)
SABATO
1 OTTOBRE
ORE 21.00 SPE - SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO
Birds & Nymphs Nicola Sani till I end my song 2016 per percussione concertante, flauto, clarinetto, violino, violoncello e pianoforte prima esecuzione assoluta
Peter Maxwell Davies Eight Songs for a Mad King per voce maschile ed ensemble
1969
Maurizio Leoni baritono e voce recitante Antonio Caggiano percussioni ContempoArtEnsemble Renzo Pelli flauto Carlo Failli clarinetto Antonino Siringo pianoforte e clavicembalo Duccio Ceccanti violino Michele Tazzari violoncello Vittorio Ceccanti direttore
Birds & Nymphs vuole rappresentare in modo ironico e dissacratorio i due temi di questo concerto: la pazzia e l’incomunicabilità. La pazzia di un re come segno del degrado del potere, molto spesso maschile, è espressa nel monodramma Eight Songs for a Mad King di Peter Maxwell Davies, uno dei più grandi compositori del XX secolo, per un baritono ed ensemble strumentale: una stravagante, conturbante, straziante rappresentazione della pazzia mostra una vocalità estremizzata, in cui la voce del baritono, che si muove su un’estensione di cinque ottave, tocca tutti i registri vocali possibili, dalla voce grave maschile a quella acuta femminile, passando per una molteplicità di suoni compresa l’imitazione del canto degli uccelli. till I end my song di Nicola Sani, al contrario del pezzo di Maxwell Davies, è un brano drammatico, ispirato a La terra desolata di T.S. Eliot, scrittore ed intellettuale legato al Modernismo, movimento che rivoluzionò e trasformò tutte le arti, raccontando in modo preciso la crisi dei valori e la follia di una società che portò alla tragedia della Prima Guerra Mondiale. Attraverso la ricerca di una sintesi tra le suggestioni letterarie e l’orizzonte sonoro, Sani esprime la solitudine e lo smarrimento di una società che ha perso ogni punto di riferimento culturale e politico: la percussione taglia spazi netti e definisce densità spaziali, non ritmiche ma timbriche e apre squarci sonori in cui si inseriscono vorticosamente gli strumenti, in una sorta di dialogo impossibile e frammentario. Anche questi ultimi dilatano il loro spazio timbrico, trasformando il suono in materia che cola. Nelle parole del compositore: “Le ninfe se ne sono andate...uno spazio liquido scorre intorno a noi, in cui distinguiamo forme che si dilatano nel tempo. Sembrano oggetti sfuocati, permeati da una materia contaminante. È rottame che danza....”. direzione artistica Antonio Caggiano
VENERDÌ-SABATO-DOMENICA
7-8-9 OTTOBRE
ORE 19.00 e ORE 21.00 NAU BOSTIK, CARRER FERRAN TURNÉ 11, BARCELLONA
R BA
CE
O LL
NA
Compagnia Dello Scompiglio
Kind of Blue
2011-2013
ideazione, regia e scene Cecilia Bertoni musiche, suoni e rumori Carl G. Beukman aiuto regia Alice Mollica l’astronauta Mauro Carulli nei film Cecilia Bertoni, Carl G. Beukman,
ph: Cecilia Bertoni
Marco di Campli San Vito, Marialucia Carones, Serge Cartellier, Serena Gatti, Claire Guerrier, Piero Leccese, Mees, Luigi Petrolini, Andrea, Cipriano, Deniel, Derox, Fausto, Francesco, Paolo e Didi & Gogo testi Cecilia Bertoni, Mauro Carulli e i performer Friedrich Nietzsche, “Il viandante”, da Così parlò Zarathustra costume Rosanna Monti tecnica Paolo Morelli, Associazione BAM costruzione scene Cipriano Menchini, Paolo Morelli realizzazione cortometraggi riprese Mauro Carulli montaggio Mauro Carulli, Cecilia Bertoni realizzazione film in green screen riprese, montaggio e tecnica Associazione BAM, Paolo Morelli,
Luca Telleschi promozione Anna Estdhal
produzione Associazione Culturale Dello Scompiglio
Kind of Blue nasce come terza parte della Trilogia dell’Assenza. La regista, Cecilia Bertoni, crea dei ritratti video esplorando artisti suoi collaboratori in precedenti spettacoli, ora però in quanto persone senza un ruolo, se non quello di essere se medesimi. La regista indaga le loro ossessioni fisiche e mentali e il loro nesso con l’atto creativo. Raccontano dei loro segreti e dei loro corpi come case imperfette. I bagni delle proprie abitazioni diventano i luoghi in cui esplicitare i propri enigmi, le proprie follie e delusioni, mentre una cucina diventa il centro nevralgico della creazione, ma anche preludio e epilogo di un’attesa inesauribile. Mentre scorrono le immagini dell’installazione video, il pubblico, avvolto dalle proiezioni, siede su un’impalcatura e dall’alto contempla la terra azzurra vista da lontano, teatro d’azione di corpi frammentati. Dal vivo ci sono una torretta e un astronauta, il quale vorrebbe vedere tutto questo da una specie di aldilà. In una maniera solo apparentemente arbitraria egli associa alle storie dei terrestri il suo gioco preferito, come valutazione di ciò che gli manca maggiormente nella dimensione spaziale: le persone? la grazia? oppure un giudice retto e imparziale che lo metta sulla giusta via? E non sa più la differenza fra ciò che è vero e ciò che è finto, ciò che è concreto e ciò che è fittizio, ciò che è incarnato e ciò che non lo è, ciò che è passato e ciò che è presente. Nella drammaturgia un testo di F. Nietzsche intesse nella trama il filo della ricerca della propria individualità, quale ascesa impervia e forzatamente solitaria. Kind of Blue è una performance completamente a se stante. Per approfondire i temi indagati, la regista ha pubblicato una rivista che contiene appunti del suo lavoro con gli interpreti, che consistono in testi, immagini e disegni.
SABATO-DOMENICA
15-16 OTTOBRE
DALLE ORE 18.00 CAPPELLA
Laura Pante
Untail 2000.16 progetto vincitore del Bando Assemblaggi Provvisori di e con Laura Pante allestimento Miranda Secondari paesaggio sonoro Laura Pante, Gabriele Scopel materiali di scena Archivio Famiglia Dalla Favera/Pante 1910-2010 costumi Alice Gazzi produzione Associazione Culturale Dello Scompiglio
Untail 2000.16 dimora in una zona intermedia nello spazio e del tempo, una penombra del senso, dove le carni dissolvono in una consistenza fantasmatica. Untail è una parola inventata che suona familiare, identificata da un numero 2000.16, come se il tempo e il modo della visione fossero quelli propri della visita al museo di storia naturale e alla sua camera delle meraviglie. Attraverso il concetto di omologia, in biologia si possono condurre delle analogie profonde fra le diverse funzioni di determinate strutture appartenenti a specie differenti; allo stesso modo il corpo e gli oggetti presenti nello spazio ridisegnato della Cappella, sovrapponendosi l’uno sull’altro, dissolvono i propri contorni tramite un movimento che indaga la virtualità della sua prospettiva interna e della propria forma, attraverso la consistenza delle periferie e la motilità delle giunture. La carica patetica dell’elemento particolare e autobiografico cortocircuita con il suo aspetto non visibile aprendo la possibilità alla dissolvenza del senso. C’è sempre qualcosa che ci manca, che viene meno e che, sottraendosi, apre lo spazio della familiarità, una zona oscura, indeterminata che condivide con il segmento del racconto un’analogica inafferrabilità.
ph: Laura Pante
consigliato ad un pubblico adulto
SABATO-DOMENICA
15-16 OTTOBRE
ORE 19.30 SPE – SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO
Albanian Dance Theater Company
Controversial
coreografo Gjergji Prevazi danzatori Elton Ceca, Labinot Rexhepi musica Mari Boine, Lundgren-Galliano Freskuu,
ph: Tristan Sherifi
Pillow Music Ensemble, Eva Reiter produzione Experimental Theater di Tirana e Albanian Dance Theater Company promozione in Italia Anna Estdahl
Controversial è ispirato da una ricerca antropologica sulla relazione tra due uomini nella società albanese, alla luce della tradizione e dei riflessi che tale rapporto ha sulla realtà quotidiana. Questa relazione corrisponde all’incontro tra la crescente modernizzazione della vita urbana e l’influenza dell’interculturalismo. Due danzatori condividono lo stesso spazio di lavoro, vivono come amici nello stesso appartamento, mangiano lo stesso cibo, cucinano insieme, hanno le stesse opinioni sulla vita, gli amici, le donne... ma allora in cosa risultano divisi e diversi? In che misura lo status sociale e il potere influenzano la relazione uomo-uomo? Cosa consideriamo inammissibile e cosa è per noi, al contrario, accettabile? Lo spettacolo è costruito sul principio del mostrare una drammaturgia frammentata, costruita su situazioni che cambiano continuamente, in una gamma che passa da una cifra drammatica alla comicità, dal realismo al surrealismo, dalla metafora ad un mondo puramente sensoriale. Sostenuta dal Ministero della Cultura della Repubblica dell’Albania, l’Albanian Dance Theatre è la prima Compagnia di danza contemporanea indipendente nata in Albania, fondata nel 2000 dal coreografo Gjergj Prevazi. consigliato ad un pubblico adulto
SABATO-DOMENICA
15-16 OTTOBRE
ORE 21.00 SPE – SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO
Giorgia Nardin
All dressed up with nowhere to go di Giorgia Nardin con Marco D’Agostin, Sara Leghissa processo di ricerca Amy Bell, Marco D’Agostin, Sara Leghissa, Giorgia Nardin editing musicale e ambienti sonori Luca Scapellato disegno luci Matteo Fantoni costumi Edda Binotto Lavoro vincitore del Premio Prospettiva Danza 2013. Lavoro selezionato per Aerowaves 2015. Sviluppato come parte di ChoreoRoam Europe 2012 CSC/Centro per la Scena Contemporanea Bassano del Grappa (Vicenza), The Place (London), Dansateliers (Rotterdam), Paso a 2/ Certamen Coreografico (Madrid), Dance Week Festival (Zagreb). Sviluppato come parte di B Project 2013 Jheronimus Bosch 500 Foundation (’s-Hertogenbosch), CSC/Centro per la Scena Contemporanea (Bassano del Grappa), Dance Umbrella (London), D.ID Dance Identity (Pinkafeld), La Briqueterie-Centre de développement chorégraphique du Val de Marne (Paris), Dansateliers (Rotterdam). Con il sostegno di CSC/Centro per la Scena Contemporanea - Bassano del Grappa, Graner/Mercat de les Flors - Barcelona, La Piccionaia/I Carrara/Teatro Villa dei Leoni - Mira, La Conigliera Resana, INTEATRO Residenze - Polverigi, Teatro Fondamenta Nuove - Venezia, Associazione Culturale Arearea - Udine, Associazione Culturale VAN
Essere ben vestiti senza sapere dove si andrà: distruggere la linearità del tempo, l’inizio e la fine, la possibilità del corpo di trovare memoria del gesto. La stanchezza è una via di fuga, il contatto una forma di protezione per scappare dallo sguardo di un osservatore che scorre sulla superficie nuda e sacra dei corpi senza imbarazzo e senza provocazione. Tutto sta lì, nel riuscire a scorgere l’astratto nel concreto e il reale nell’astrazione, nelle tinte pallide dei corpi e nelle luci soffuse una forma di calore. E il corpo che ad essa reagisce. (Matteo Antonaci)
ph: Alice Brazzit
consigliato ad un pubblico adulto
SABATO-DOMENICA
19-20 NOVEMBRE
ORE 19.30 SPE – SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO
Barbara Uccelli
Waiting Room progetto vincitore del Bando Assemblaggi Provvisori
ph: Barbara Uccelli
progetto e ideazione di Barbara Uccelli con Barbara Uccelli e Cecilia Bertoni musica, suoni e rumori Carl G. Beukman
Waiting Room è un dialogo muto in una sala d’aspetto. Due donne condividono uno stesso spazio e inconsapevolmente sono sotto esame. Come cavie in un laboratorio, le loro azioni saranno giudicate e porteranno a una scelta finale, dove solo una di loro sarà considerata idonea e l’altra respinta. Questa prova d’esame diventerà chiara con il passare del tempo, e starà alla due donne decidere se accettare o rifiutare i dictami sociali che verranno imposti loro.
SABATO-DOMENICA
26-27 NOVEMBRE
ORE 19.30 SPE – SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO
Annaki
FUCSIA : do I matter to you?
progetto vincitore del Bando Assemblaggi Provvisori concept e coreografia Anna Marocco performer Francesco Dalmasso, Elisa D’Amico, Lucia Guarino, Lucia Mazzoleni, Davide Tagliavini light e set designer Giovanni Marocco sound designer Francesco Brasini produzione Associazione Culturale Dello Scompiglio; supporter Associazione Culturale Dello Scompiglio, SpazioK (Prato), TPO (Bologna)
E se l’animale rispondesse? Jacques Derrida
FUCSIA è un dispositivo coreografico di ricognizione sull’umano, testimonianza di una navigazione senza approdo certo. Prendendo le mosse dal concetto Butleriano di farsi e disfarsi del genere, questa scrittura coreografica vuole offrirsi come un’esperienza di trasfigurazione e stratificazione dei corpi presi nella fitta rete delle pratiche reiterate di costruzione del soggetto. Attraverso la produzione e la decostruzione del gesto e dei suoi prolungamenti corporali, il corpo si afferma e si nega, transita e si sospende, genera e degenera senza cristallizzarsi mai in una configurazione definitiva. I performers migrano da personali solitudini fatte di traiettorie lineari e frontali alla ricerca dei luoghi della relazione con l’Altro, nella tessitura di reti di interdipendenza transitorie ed effimere quanto necessarie al reciproco riconoscimento. Un ambiente sonoro poliritmico dagli echi esotici e una rigorosa architettura scenica, avvolgono e dialogano con la trama compositiva. Una polifonia ipnoticocatartica che vorrebbe aprire verso un altrove, espandendo il concetto stesso di umanità e inaugurando un luogo vitale multispecifico. Che cosa, o chi, costituisce l’altrove dell’altrove?
ph: Danius Monocerus
consigliato ad un pubblico adulto
SABATO-DOMENICA
3-4 DICEMBRE
ORE 19.30 SPE – SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO
Roberto Castello
Alfa
appunti sulla questione maschile un progetto di Roberto Castello
in collaborazione con gli interpreti e con la riflessiva collaborazione di
Andrea Cosentino, Giacomo Verde, Stefano Questorio interpreti Roberto Castello, Alessandra Moretti, Mariano Nieddu, Ilenia Romano, Francesca Zaccaria suoni e musiche Michele Giunta luci Michelangelo Campanale
ph: ALDES
produzione ALDES con il sostegno dell’Associazione Culturale Dello Scompiglio con il sostegno di MIBACT/Direzione Generale Spettacolo dal vivo REGIONE TOSCANA/Sistema Regionale dello Spettacolo
Guardandosi intorno viene spontaneo pensare che quella di essere un ultra cinquantenne maschio eterosessuale bianco europeo, di religione cristiana, ragionevolmente sano, sportivo, istruito, con prole sana e adulta, professionalmente piuttosto realizzato e senza eccessivi problemi economici, non sia esattamente una condizione svantaggiata, soprattutto se si considera la quantità di rotture di coglioni, discriminazioni, vessazioni e violenze che rischiano, e spesso concretamente subiscono, ad opera della mia categoria tutti quelli che non corrispondono anche solo ad uno dei requisiti di cui sopra. Ma corrispondere ad uno standard esclusivo comporta appunto il corrispondere ad uno standard - che per definizione è una condizione innaturale. Questo, forse anche a causa della sorprendente attitudine di molti maschi eterosessuali bianchi europei, etc, etc ... a guadagnarsi il giusto disprezzo di tutte le altre categorie, è un fatto su cui raramente ci si sofferma. Insomma, almeno per me, l’essere riuscito ad essere un maschio eterosessuale bianco europeo, di religione cristiana, ragionevolmente sano, sportivo, istruito, con prole sana e adulta, professionalmente realizzato e senza eccessivi problemi economici è stato il frutto di un processo spontaneo e naturale quanto quello della riduzione del piede delle donne cinesi fino al XIX secolo. Nutro insomma il sospetto di non essere il solo ad avere imparato col tempo, ed un paziente training autogeno, a sembrare qualcosa di diverso da me stesso in modo talmente convincente, da non accorgermene praticamente più neppure io. E questo mi sembra un argomento che può essere interessante provare ad affrontare. (Roberto Castello) consigliato ad un pubblico adulto
SABATO
17 DICEMBRE
ORE 19.30 SPE – SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO
Orchestra Operaia di Massimo Nunzi
Maman o il Pene Eretto, viaggio musicale nelle trame di Louise Bourgeois voce Marta Colombo trombe Mario Caporilli, Fabio Gelli tromboni Stan Adams (ten), Pierluigi Bastioli (bss) sax Claudio Giusti, Alex Tomei, Carlo Conti, Duilio Ingrosso keyboards Alessandro Gwiss, Gianluca Massetti chitarra Manlio Maresca basso Lorenzo Feliciati batteria PierPaolo Ferroni direzione e arrangiamenti Massimo Nunzi arrangiatori (Lone Arrangers) Claudio Toldonato, Marco Vismara, Alberto Buffolano, Damiano La Rocca
L’Orchestra Operaia è frutto della rottura netta di un tabù: quello dello stile a tutti i costi, dell’appartenenza ad un genere. L’Orchestra nasce come “meccanismo” musicale, motore creativo che permette di realizzare stili musicali di ogni tipo. Tecnicamente è una piccola big band, creata sul modello dei Washingtonians di Duke Ellington o delle orchestre di Fletcher Henderson. Rinunciare ad una collocazione stilistica è un passaggio molto rischioso ma molto interessante da compiere poiché, disconoscendo un genere di riferimento e piuttosto, trasformandolo volta per volta, si entra in una zona franca che permette di vivere tutte le identità possibili che un gruppo orchestrale di questo tipo, genericamente legato al jazz, può permettersi. Maman o il Pene Eretto è immaginato da Massimo Nunzi e ruota attorno ad elementi compositivi ispirati dalla figura intensa e contraddittoria ma anche molto ironica di Louise Bourgeois. E come le trame fitte ed articolate degli arazzi che intesseva sin da piccola, Nunzi e l’Operaia, forte di sei compositori e tredici solisti, realizzerà un compatto viaggio nella sofisticato arcaismo degli oggetti evocativi, immaginati dall’artista. ph: Paolo Soriani
direzione artistica Antonio Caggiano
9 OTTOBRE
ORE 15.30 e ORE 17.00 SPE – SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO
Teatro del Drago
Trecce rosse
regia Andrea Monticelli testo Roberta Colombo con Roberta Colombo, Andrea Monticelli, Marzo Zondini consulenza musicale Mauro Monticelli messa in scena Teatro del Drago
ph: Carlo Lastrucci
TEATRO RAGAZZI
DOMENICA
“Quando ero piccola avevo un amore e il mio amore era una bambina con le treccine e le lentiggini. Questa bambina aveva nove anni e aveva più o meno la mia età, ma io non avevo le lentiggini e neanche i capelli rossi…sognavo però ugualmente di essere lei e quando la guardavo rimanevo tutto il tempo a bocca aperta…” La libertà di essere sé stessi, senza vincoli né obblighi, la gioia di vivere, il valore dell’amicizia e dell’amore. Sono alcune delle caratteristiche della bimba con le trecce rosse, unite ad una dose di grande gioia e passione per la vita stessa. In scena un’attrice aiutata da due giovani spettatori che, poco per volta, si troveranno coinvolti nel gioco del teatro. Oggetti che prendono anima e si trasformano in altrettanti personaggi, cosí come accade ad un vecchio abito nero o ad una figurinamarionetta.Un racconto di figura dove la parola e l’immagine si fondono in un delicato equilibrio trasparente e impalpabile. Sulla scena la storia di una delle bambine/ragazzine più trasgressive e simpatiche della letteratura del XX secolo, nata dalla penna di Astrid Lingdren. Una bimba strana, all’apparenza sfortunata, che grazie alla gioia che viene riesce a trasformare le sue diversità in uno stile di vita giocoso e sereno. Uno sguardo “pulito” che non accetta compromessi, che affronta i rischi con coraggio e astuzia. La capacità di vivere la quotidianità con fantasia e amore, fanno di lei una figura dalle mille sfaccettature, e per questo il gioco della conoscenza si fa sottile e intrigante. Teatro d’ombre e d’attore. Età consigliata dai 4 anni
6 NOVEMBRE
ORE 15.30 e ORE 17.00 SPE – SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO
Fondazione Sipario Toscana onlus Centro di Produzione Teatrale
Me & Te
una piccola storia d’amore di Maria Grazia Cassalia e Donatella Diamanti con Annalisa Cima e Stefano Tognarelli regia Letizia Pardi scene Riccardo Gargiulo costumi Cinzia Landucci audio e luci Fabio Giommarelli realizzazione scene Luigi Di Giorno sonorizzazioni Jambona Lab organizzazione Antonella Moretti liberamente ispirato al romanzo
La vera storia d’amore di Giacomo Candulli
ph: Paolo Tomassini
di Elisa Rocchi
Una commedia romantica per ragazzi. Una storia d’amore scandita da una colonna sonora vintage, contrappunto ironico della trama. Una storia tenera e spassosa che viaggia nel sentimento più serio del mondo, su cui ognuno, piccolo e grande prima o poi chiederà conto. Giacomo si innamora perdutamente di Irene, sua coetanea e compagna di classe. Chiuso nella sua camera, con il cuore che batte come un tamburo e in preda a tutti quei sintomi strani ma inequivocabili dell’innamoramento, medita sul da farsi. Non se l’aspettava proprio di innamorarsi, e soprattutto non si aspettava tutte quelle rogne e quei … sintomi tipicamente femminili. Ma il problema va affrontato e in fretta, ed è così che Giacomo decide che la prima cosa da fare è andare a caccia di consigli su come conquistare Irene. Li cerca sulle riviste femminili di mamma, li chiede alla zia internauta, alla tata di famiglia, alla commessa di un bizzarro negozio di sorprese; ma sarà il piano “diabolico” suggeritogli dal suo amico Filippo, quello che Giacomo proverà a mettere in pratica. Il progetto di conquista, studiato nei minimi dettagli, si rivelerà però tutt’altro che affidabile, anzi, diciamo pure, che sarà un vero disastro. Intanto, dall’altra parte della stessa porta chiusa, Mamma e Papà cercano di capire che cosa è successo a quel loro unico figlio che improvvisamente si rifiuta di uscire dalla stanza, si rifiuta di parlare e comunica solamente attraverso ambigui bigliettini lanciati dal buco della chiave. Discutendo animatamente riusciranno a trovare le parole giuste per spiegare al loro figlio qualcosa sull’amore e sul rispetto. Teatro d’attore. Età consigliata dai 7 anni
TEATRO RAGAZZI
DOMENICA
Residenze 2016 4-11 GENNAIO 19 APRILE-8 MAGGIO Equator
performance di teatro danza, creata e interpretata da Tanya Khabarova con Yael Karavan
19 APRILE-1 MAGGIO 5-17 LUGLIO Chiara Bersani
Goodnight, peeping Tom
14-21 GENNAIO 10-19 GIUGNO Dehors / Audela
CC- Claude Cahun Contre Culture di Salvatore Insana, Elisa Turco Liveri
26 GENNAIO-4 FEBBRAIO 21-28 GIUGNO 20-28 SETTEMBRE 22-27 NOVEMBRE Annaki
FUCSIA : do I matter to you?
13-25 FEBBRAIO 16-22 MAGGIO
Compagnia Dello Scompiglio
round midnight
ideazione di Cecilia Bertoni in collaborazione con Carl G. Beukman
26 FEBBRAIO-8 MARZO 5-17 APRILE Aftermath
di Titta Cosetta Raccagni e Barbara Stimoli PERFORMANCE
Pornopoetica INSTALLAZIONI
Diario blu(E) / Walking Gender
15-24 MARZO 24-31 AGOSTO 6-14 DICEMBRE 31 GENNAIO-12 FEBBRAIO 2017 Acqua acqua fuoco fuochissimo di Francesco Michele Laterza
5-8 APRILE 11-15 LUGLIO 12 SETTEMBRE -1 OTTOBRE 21-28 OTTOBRE 10-20 NOVEMBRE Barbara Uccelli
The Wood Waiting Room
con Barbara Uccelli e Cecilia Bertoni musiche, suoni, rumori di Carl G. Beukman
24-30 AGOSTO 10-16 OTTOBRE
Ai bordi del cammino: un laboratorio itinerante
Untail 2000.16
La Fabrique SoMArt
20 GIUGNO-3 LUGLIO Femminile / Maschile di Sara Basta
11-17 LUGLIO Dynamis
iD
8-17 LUGLIO
exvUoto teatro
The Love Box – Pink Room
19-22 LUGLIO 20 SETTEMBRE-1 OTTOBRE Afterall
Lacuna
Laura Pante
1-11 SETTEMBRE
AjaRiot-AlmaVenus
GirlisaGun
3-18 SETTEMBRE Giulia Quadrelli
Ginkgo
12-17 SETTEMBRE Omaggio a Demetrio Stratos Moss / Fariselli / Ceccarelli / Caggiano
RESIDENZE
24 MAGGIO-2 GIUGNO 1-11 SETTEMBRE
assemblaggi provvisori
PROSSIMI APPUNTAMENTI
2017
performance / concerti / installazioni / mostre / incontri / laboratori e teatro ragazzi
INCONTRO
Interrogare e scardinare il naturale: l’eresia degli studi di genere
Luca Greco / Sara Garbagnoli / Emanuela Abbatecola / Gianfranco Rebucini / Sandra Burchi
Camera #4, il naufragio
Aphrodite
Giorgio Battistelli / Ars Ludi / Erasmo Gaudiomonte
Nuova performance (titolo da definire) Leonardo Delogu
Cecilia Bertoni / Claire Guerrier con Carl G. Beukman
Gender e Mito
Princesa e Caffariello
Rosaceleste
Stefano Cucci / Coro Lirico di Roma
Acqua acqua fuoco fuochissimo
Francesco Michele Laterza
RATTINGAN GLUMPHOBOO_trilogia Fosca
WALTER_WENDY.CARLOS: Appunti sonori per tras-formare Francesca Talozzi
Concerto per corpi in rivolta Silvia Giorgi / HùRum Teatro
No certainty / Il n’y a pas de certitude Keti Irubetagoyena / Théâtre Variable n°2
L’Ambigu
Benjamin Tudoux / Cie Nom d’Un Bouc
Sylvano Bussotti / PMCE
Irene Biemmi / Daniela Morozzi / Stefano Cocco Cantini
Ma il cielo è sempre più blu Alessandra Ghimenti
Le Lesbiche non esistono Laura Landi / Giovanna Selis
TAKEN FOR GRANTED! Il mio nome è/ ti piacerebbe saperlo Ondina Quadri
Il combattimento di Tancredi e Clorinda
Marialucia Carones / Manuela Custer / Limes Ensemble / Antonio Caggiano
2017
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Opere permanenti
Cecilia Bertoni e Claire Guerrier con Carl G. Beukman
Camera #3
F.Marquespenteado
In sosta 2014
2014
Valentina Vetturi
Un Esilio 2011
Il Cimitero della Memoria
a cura di Angel Moya Garcia con Cecilia Bertoni 2010
Davide Orlandi Dormino Silvia Giambrone Pablo Rubio Chiara Scarfò Gian Maria Tosatti Barbara Uccelli Enrico Vezzi Claudia Zicari
Cecilia Bertoni con Carl G. Beukman
L’Attesa 2010
Francesca Banchelli
There is not a priori answer to this dilemma (The Dolphin Hotel)
Ettore Favini e Antonio Rovaldi
W18S 2012
2012
Alfredo Pirri
Arie per lo Scompiglio 2009
Maurizio Nannucci
Colours Passing Through Perceptions of Shadow and Light 2009
La visita alle opere permanenti Dello Scompiglio è possibile negli orari di apertura dello SPE e negli orari di apertura dell’ufficio. Si raccomanda vivamente la prenotazione. La visita è soggetta alle condizioni climatiche. Dettagli e durata dei percorsi: delloscompiglio.org
Informazioni
Biglietti spettacoli e performance
ingresso spettacoli pomeridiani: € 12,00 - € 7,00 - € 5,00 ingresso spettacoli serali: € 12,00 - € 7,00 ingresso 2 performance nello stesso weekend: € 16,00 ingresso 3 performance nello stesso weekend: € 20,00 ingresso solo esposizioni/opere permanenti: € 5,00
Biglietti Rassegna Teatro Ragazzi intero: € 7,00 ridotto bambini 3-12 anni, over 65: € 5,00
Laboratorio tra audeterminazione e violenza 3-4 settembre diretto da Compagnia A j a R i o t - A l m a V e n u s quota iscrizione: € 70,00
Manifestazioni a ingresso libero
Incontri 17-18 settembre Presentazione libro Stratos e Area 17 settembre
Orari mostre e libreria - SPE SETTEMBRE
ore 15.00-19.00, oppure su appuntamento OTTOBRE-DICEMBRE
ore 14.00-18.00, oppure su appuntamento nei giorni di spettacolo gli spazi sono aperti fino a mezz’ora dopo il termine degli eventi
Visite alle opere permanenti La visita alle opere permanenti Dello Scompiglio è possibile negli orari di apertura dello SPE e negli orari di apertura dell’ufficio. Si raccomanda vivamente la prenotazione. La visita è soggetta alle condizioni climatiche. Dettagli e durata dei percorsi: delloscompiglio.org Nella giornata scelta per la visita, prenotando il cestino alla Cucina Dello Scompiglio, è possibile fare un picnic negli spazi esterni della Tenuta, con l’opportunità di creare un proprio itinerario che si snoda fra le opere e il contesto naturale per cui sono state ideate
INFORMAZIONI
Informazioni e prenotazioni
SPE - Spazio Performatico ed Espositivo biglietteria: dal giovedì alla domenica, in orario d’apertura +39 0583 971125 biglietteria@delloscompiglio.org Associazione Culturale Dello Scompiglio ufficio: dal lunedì al venerdì, ore 9.00-17.30 +39 0583 971475 +39 338 7884145 info.ac@delloscompiglio.org
Cucina Dello Scompiglio Situata subito fuori le mura della Tenuta, la Cucina sarà sempre aperta nei giorni di spettacolo dando la possibilità di pranzare, fare merenda, prendere l’aperitivo o cenare nei suoi spazi interni ed esterni. In occasione dell’inaugurazione del progetto Assemblaggi Provvisori la Cucina ha creato un piatto unico di assaggi a tema, dove gli estremi del gusto si incontrano e scontrano. Sarà possibile degustare il piatto per tutta la durata della rassegna. Riduzioni del 10% sul menu à la carte presentando il biglietto degli spettacoli informazioni e prenotazioni: +39 0583 971473 +39 338 6118730 cucina@delloscompiglio.org
per le manifestazioni all’aperto alla Tenuta Dello Scompiglio sono consigliate calzature sportive; non sono ammessi cani
Stampato su carta ecologica Symbol Freelife Satin delle Cartiere Fedrigoni StampatoFSC su carta ecologica Symbol Freelife Satin, Cartiere Fedrigoni certificata
la programmazione potrebbe subire variazioni informazioni complete e aggiornamenti su programmi e orari
delloscompiglio.org
copertina: immagine di Cecilia Bertoni
Impulso > dare spazio ad una cultura dove i sensi, l’istinto e l’incontro fra artisti, pubblico, natura, coltura siano stimolati, eccitati, riempiti, svuotati...dove in mezzo al pubblico ci si possa sentire forse un po’ più individui
Associazione Culturale Dello Scompiglio direttrice artistica Cecilia Bertoni +39 0583 971475 +39 338 7884145 info.ac@delloscompiglio.org
SPE - Spazio Performatico ed Espositivo +39 0583 971125 biglietteria@delloscompiglio.org via di Vorno, 67 55012 Vorno, Capannori (LU) con il patrocinio di
Comune di Capannori
informazioni complete e aggiornamenti su programmi e orari
delloscompiglio.org