Cecilia Bertoni - Solitudine da Camera #1, #2, #3

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Solitudine da Camera #1 #2 #3 di Cecilia Bertoni e Claire Guerrier con Carl G. Beukman


PROLOGO


Forse sarebbe interessante che ciascuna di noi facesse uno schizzo della casa dall’esterno. A memoria. Una miscela fra ricordo e desiderio.


CAMERA #1 stanza delle vasche, 2011

Alle volte ne ho abbastanza di tutti questi bebé. In qualche modo non finiscono mai. È un’invasione. Il bambino inonda la mia superficie. La mia vulnerabilità è in questo bambino che non ho mai avuto e che non è certamente altri che me stesso.


Due solitudini condividono uno spazio. Ciascuna porta con sé frammenti dal passato e aneliti dal futuro, che però vivono una dimensione che si trasforma (o che li trasforma) in ogni attimo presente. Carl G. Beukman con suoni, rumori e musica crea uno strato in più nello spazio. Questo lavoro è un work in progress in vista di Camera #3, spazio allestito nel 2014 nel piccolo metato della Tenuta.

Non sono mai stata in uno spazio senza tempo tempo incalzante tempo vuoto tempo stretto tempo dilatato tempo fermo tempo vivace tempo morto tempo spazio

Le stanze da letto, gli spazi del sonno nelle diverse fasi della vita sono come un’immagine della mia vita interiore attraverso il tempo. L’interiorità solitaria nel tempo, nei tempi, nelle fasi. Come un capovolgimento, un rovesciamento dell’interiore che diventa spazio concreto.




CAMERA fra le colonne, 2012

Ho cercato nel mio corpo una traccia oggettiva. Ho messo il mio corpo su uno scanner. Ho stampato le immagini su diversi tipi di carta industriale e le ho conservate nel silicone.

CORPO 17 luglio 2012: Nella mia stanza sono da sola, sola con il mio corpo Nella mia stanza vedo il mio corpo finalmente intero Nella mia stanza sento ancora il mio corpo di ieri Nella mia stanza già anelo al mio corpo di domani Nel mio corpo sono racchiusi tutti i luoghi e i ricordi del mio passato E questo è bello e disgustoso allo stesso tempo Il mio corpo è il desiderio di un giardino Vorrebbe annusare la terra di questo giardino Vorrebbe mangiare questa terra Vorrebbe dimenticarsi in essa Ogni sera mi distendo; e così fa il mio corpo Il mio corpo è quello che io sono, ma è anche solo un involucro È la mia casa, una casa senza finestre, ma con vista sul cielo aperto Claire Guerrier


#2 SPAZIO non sono mai stata in uno spazio senza tempo il tempo passa vola incalza il tempo non passa - MAI si annida nello spazio congela cose, forme, essere forse ci sono forme che rapiscono il tempo che lo imprigionano o il tempo che s’impiglia fra una cosa e l’altra forme nello spazio buio nella mia veglia immobile - oggetti, mobili, finestre, tavoli scolpiscono la mia attesa la mia storia il mio corpo fuori forse un albero al quale appendere l’altalena del mio pensiero - SEMPRE LO STESSO ricreo spazi antichi - ADESSO li trucco li ricamo li trascrivo sottolineo qualcosa e tralascio qualcos’altro una calligrafia di segni diversi e diverse consistenze materiali poveri e ricchi nobili e selvatici come tracce del mio corpo, della mia pelle che imprimono e s’imprimono fra le lenzuola pieghe - odori - umori tu entri vedi - tocchi - senti - ascolti quel che vuoi t’addentri quanto vuoi e mi riscrivi e ti riscrivi come vuoi Cecilia Bertoni

Dove dormivi? Dov’era il letto? Le finestre? Com’era l’aria che respiravi? Che sapore aveva l’aria del buio? Lenzuola, cuscini, rumori, schricchiolii, odori.....

Mi sono posta la domanda sull’esistenza dello spazio oggettivo. L’ho ricercato negli spazi bui delle mie stanze da letto e nella fisica quantistica.




A casa mia non c’è molta luce. A casa mia non mi vede nessuno. A casa mia mi tolgo i vestiti. A casa mia non fa molto caldo. È fatta di pietra. A casa mia c’è il mio corpo. Un po’ indefinito, caldo, morbido, senza speranza. Tutto ribolle. Tutto desidera. A casa mia mi sento protetta. La mia casa è un campo di battaglia. Tutto brucia, tutto duole. Non ci può essere calma. È una brodaglia scura. È sgradevole. E vorrebbe non esserlo.

E la mia pelle? La mia pelle prude e pizzica. La mia pelle è sottile come un foglio di carta. Lascia trasparire tutto. La mia pelle, la mia soglia. Apro la porta... Sono abbacinata. Le mie emozioni fluiscono. Fuori è vasto, verde e ondulato. È una casa su un pendio. È una casa in Toscana, vicino a Vorno. È una casa di pietra.

CAMERA al metato, 2014


Cerco uno spazio limitato da mura, pavimento, tetto, porta e finestre. Rivesto l’interno di pellicole e reti, perché mi contengano. Creo involucri, gabbie trasparenti nelle quali prendono corpo memorie e aneliti. E questi si approfondiscono e si raccontano. Ma parlano forte, urlano, stridono, singhiozzano e se la ridono, si moltiplicano. Lo spazio diventa troppo stretto. Dalla finestra luce, montagne. Sento che oltre c’è il mare. Devo evadere, scappare il più lontano possibile. In quel lontano, cerco un altro contenitore, creo nuovi involucri, approfondisco, mi sento stretta ed evado.

#3




Solitudine da Camera #1 - #2 - #3 di Cecilia Bertoni e Claire Guerrier con Carl G. Beukman

Tenuta Dello Scompiglio Assistenti: Cipriano Menchini, Alice Mollica, Paolo Morelli Si ringraziano tutti i collaboratori del Progetto Dello Scompiglio che hanno, nelle forme piĂš varie, contribuito alla realizzazione della mostra In particolare: Deniel Balestra, Federica Biagini, Fausto Iacomini, Vincenzo Suriano

Composizione e grafica del libro: Cecilia Bertoni Disegni: Cecilia Bertoni, Claire Guerrier Foto: Cecilia Bertoni, Carl G. Beukman, Daniela Cappello, Andrea Domesle, Claire Guerrier, Guido Mencari Testi critici: Andrea Domesle, Angel Moya Garcia Traduzioni: Maria Ilaria Panuccio, Flavia Watts

Cecilia Bertoni: www.delloscompiglio.org Claire Guerrier: www.claireguerrier.com Associazione Culturale Dello Scompiglio via di Vorno 67 55012 Vorno, Capannori (LU) info.ac@delloscompiglio.org www.delloscompiglio.org Soci fondatori

Cecilia Bertoni direttrice artistica Marialucia Carones Michela Giovannelli organizzazione generale Co-direttore per le arti visive

Angel Moya Garcia

Progetto bambini e ragazzi

Marialucia Carones, Salvina Rosso Segreteria organizzativa

Salvina Rosso, Elisa Di Meo Addetto stampa

Angelica D’Agliano Progettazione grafica

Alessandra Mezzetti Direzione tecnica

Paolo Morelli

Responsabile allestimenti

Cipriano Menchini Responsabile libreria

Elisa di Meo Biglietteria

Maria Ilaria Panuccio


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