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Studio tecnico Edilprogetti + MDU architetti
progetto Studio tecnico Edilprogetti + MDU architetti
Partner Terzo Settore Consorzio CHORA
testo a cura di Alessandro Corradini, Lorenzo Chiani
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Introduzione
La pandemia di questi ultimi anni ha generato una condizione di fragilità che ha indotto una riconsiderazione sulle consuetudini sociali che hanno generato negli anni un patrimonio edilizio che per molti aspetti è entrato in crisi nella risposta alle esigenze abitativa dell’uomo. L’uomo ha infatti fin nei suoi fondamenti biologici una forte propensione alla socialità come strumento che contribuisce a dare risposta alle esigenze primarie della vita nelle avversità del mondo. La socialità nei progetti di oggi ha bisogno di essere espressamente promossa per integrare una prassi diffusa che favorisce talvolta gli aspetti tecnologici ed economici dei processi di programmazione ed attuazione degli insediamenti residenziali.
Stimolati dal tema del concorso abbiamo individuato nel sistema distributivo l’occasione per dare risposta alle esigenze di socialità dell’uomo in quanto elemento in grado di connettere la dimensione urbana - luogo dello scambio sociale - con la dimensione privata dell’abitazione. L’atrio ed i passaggi condominiali, le scale e gli ascensori vengono declinati come prolungamento della città fino alla porta di casa, attraverso l’individuazione di un sistema che supporta spunti di socialità fin nell’intimo recondito dei condomini per dare sollievo alla “solitudine” che sempre più spesso caratterizza la dimensione privata.
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I principi abitativi
Come accennato il sistema degli elementi in grado di favorire l’integrazione nella comunità degli abitanti e di questa con il quartiere e la città è a nostro parere quello dei collegamenti, ovvero quegli spazi di relazione che stanno tra la città, le abitazioni e le persone.
La nostra proposta individua una risposta nel sistema distributivo a “ballatoio” andando a prevedere una matrice distributiva implementabile che riproduce una sorta di suolo verticale posto in continuità con il tessuto urbano, fatto di camminamenti aperti, piccoli slarghi, giardini pensili, servizi e visuali aperte sulla città. La matrice distributiva supporta la matrice residenziale costituita da una composizione razionale di appartamenti assemblati in blocchi di forma elementare.
Il concetto di matrice usato per descrivere il sistema abitativo introduce il concetto di flessibilità nella configurazione formale dei corpi di fabbrica. La matrice è per sua natura estendibile sia in verticale che in orizzontale, prestandosi ad assumere le forme di tipologie abitative in linea, a torre oppure ad occupare isolati urbani nella logica di risolvere interventi di rigenerazione urbana o di nuova edificazione. Il sistema dei ballatoi connessi con una o più torri di collegamento verticale conserva la sua funzionalità per ciascuno delle tipologie sopra elencate.
Per interventi di maggiore complessità e dimensione il sistema dei collegamenti esterni a ballatoio fornisce l’occasione per mettere in relazione i diversi edifici in un più ampio sistema volto all’integrazione delle percorrenze e alla facilitazione delle relazioni tra comunità di abitanti di più corpi di fabbrica per la nascita di comunità più estese. Quelli che abbiamo definito “suoli verticali” si uniscono riproducendo una varietà di possibili contatti tra luoghi e persone moltiplicando le possibilità di relazione e di scambio.
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La matrice distributiva
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I ballatoi costituiscono un sistema di distribuzione degli appartamenti che offre maggiori possibilità di incontro e scambio per la comunità degli abitanti; lungo i percorsi di distribuzione infatti si moltiplicano le possibilità di incontro e di relazione. Viceversa un pozzo scale di tipo tradizionale per sua natura non aiuta l’incontro in quanto costituito da spazi chiusi e frazionati ai diversi piani. Il sistema dei ballatoi permette poi di razionalizzare i punti di collegamento verticale diminuendone il numero in relazione alle esigenze di mobilità interna.
La matrice distributiva costituisce anche un sistema dotato di una sua autonomia dedicato alla relazione tra gli abitanti e a quella tra gli abitanti e la città oltreché costituire il supporto di collegamento tra la matrice abitativa ed il sistema degli spazi collettivi in generale. Il collegamento avviene poi anche con gli spazi dedicati alle attività sociali del piano terra poste a servizio dell’utenza più allargata del quartiere. La matrice distributiva costituisce quindi una vera e propria rete di collegamenti tra abitazioni, slarghi attrezzati, giardinetti pensili, terrazze e locali condominiali che riproduce la complessità e la varietà relazionale tipica delle città.
I ballatoi vengono attrezzati con alcuni elementi che favoriscono la sosta e l’incontro. La presenza di alcuni piccoli slarghi con delle panchine e del verde pensile contribuisce a creare luoghi di aggregazione in cui si possono svolgere attività ludiche a carattere collettivo. Il semplice fatto di uscire nel ballatoio per prendere un po d’aria costituisce di per se lo spunto di un potenziale incontro. Il sistema aperto dei ballatoi costituisce poi una garanzia di maggiore salubrità anche alla luce delle recenti vicende legate alla emergenza epidemiologica da COVID-19.
La varietà dei collegamenti verticali costituisce un ulteriore arricchimento dell’offerta sulle modalità di circolazione all’interno dell’intervento. Si pensi infatti che in riferimento ad un edificio o ad un complesso di edifici si possono aggiungere rampe ciclabili che consentono di arrivare alla propria abitazione, lungo un percorso collegato al sistema ciclabile urbano, e posteggiare la bicicletta davanti a casa, magari all’ultimo piano. Un ulteriore arricchimento del sistema dei collegamenti è determinato dall’aggiunta di scale poste sui ballatoi in direzione longitudinale che implementano le possibilità di spostamento sulla matrice distributiva verticale con l’individuazione di percorsi alternativi e possibili scorciatoie.
La struttura verticale della matrice distributiva costituisce, come accennato, una sorta di suolo verticale che dialoga fisicamente con il suolo reale attraverso la continuità delle percorrenza e dell’uso all’interno di un progetto integrato volto a mettere in sinergia le due realtà che si specchiano l’una nell’altra. Le persone che percorrono e animano i ballatoi si relazionano direttamente con quelle che usano i giardini, i playground ed i terminali dei collegamenti urbani. Le relazioni avvengono mediante rapporti visivi ed integrazioni funzionali filtrate dalla supervisione del Gestore sociale che orchestra l’uso degli spazi collettivi posti a servizio delle comunità dei condòmini e del quartiere che qui si incontrano per costruire nuove relazioni.
La matrice residenziale
Le unità residenziali sono organizzate secondo criteri di razionalità e semplicità formale. Gli appartamenti sono inscritti in semplici rettangoli di uguale profondità e diversa larghezza a seconda delle dimensioni (bilocali, trilocali, ecc…) che prevede la possibilità di un ampia flessibilità aggregativa. L’aggregazione tra le unità residenziali produce volumi semplici e lineari garantendo una maggiore economicità e un miglior funzionamento in relazione alla semplicità e alla standardizzazione dei nodi costruttivi. I cavedi tecnici sono disposti lungo un piano longitudinale intermedio che permette anch’esso un ampia flessibilità aggregativa.
La semplicità formale del blocco residenziale si riflette nella semplicità del telaio strutturale in cemento armato caratterizzato da luci contenute ed interassi regolari, oltre che nell’uso di tamponamenti di tipo tradizionale. Il passo della struttura è stato pensato per non intralciare la libera disposizione delle unità residenziali oltre che in funzione della corretta organizzazione dei posti auto situati nel piano interrato.
Come elemento di collegamento tra la matrice distributiva dei ballatoi ed il blocco residenziale vengono introdotte delle serre solari che costituiscono l’ingresso delle unità residenziali oltre che un locale di filtro posto a separazione tra l’ambiente esterno e quello domestico. Tali locali possono poi ospitare specie di piante che contribuiscono alla purificazione dell’aria interna degli appartamenti oltre che un luogo alternativo per l’abitare ed eventualmente lavorare da casa.
Gli appartamenti di vario taglio sono tutti dotati di terrazza. In generale le zone notte presentano una certa flessibilità nella suddivisione delle camere che consente di variarne il numero e la dimensione. La zona giorno può a sua volta essere frazionata per ricavare uno studio o una camera aggiuntiva. Le serre solari, come anticipato, costituiscono uno spazio aggiuntivo di tipo multifunzionale compatibilmente con le caratteristiche climatiche specifiche del locale.
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Il progetto introduce alcuni criteri di carattere bioclimatico che contribuiscono a climatizzare le unità residenziali attraverso l’uso di semplici applicazione sui concetti della geotermia e dell’energia solare, nell’ottica della sostenibilità e del risparmio energetico. I due sistemi sono utilizzati rispettivamente per lo scenario invernale e quello estivo. In inverno le serre solari poste a sud trasferiscono negli appartamenti il calore generato dall’effetto serra. Con l’attivazione di un sistema di ventilazione si favorisce la circolazione dell’aria riscaldata nei locali interni con un beneficio in termini di comfort abitativo e di risparmio energetico. I raggi solari in inverno hanno un incidenza tale da riscaldare gran parte delle superfici interne delle serre. In estate si attiva invece un sistema geotermico naturale mentre le serre risultano schermate dai ballatoi esterni che bloccano i raggi solari nella loro tipica incidenza estiva. Si specifica che le serre solari sono poi dotate di un apposito sistema di schermatura e di grandi superfici vetrate apribili. Il sistema geotermico è costituito da una semplice canalizzazione interrata che passando al di sotto del piano di fondazione dell’edificio consente la mitigazione della temperatura dell’aria in ingresso negli appartamenti.
I concetti insediativi sopra descritti sono stati applicati in due lotti di diversa natura situati a Prato per testarne l’applicabilità su casi concreti. Il primo dei due lotti contempla la realizzazione di un nuovo edificio residenziale nei pressi del parco dell’Ippodromo mentre il secondo il recupero di un’area produttiva dismessa all’interno del tessuto urbano in fregio all’asse viario denominato “Declassata”.
Il progetto sociale
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Il concetto di Social Housing nasce per soddisfare il bisogno primario di un’abitazione per i cittadini che hanno necessità di ottenere un risparmio economico, scoraggiare la formazione di ambienti di emarginazione e di stigma, e favorire percorsi di partecipazione e di responsabilità civica; tale metodo abitativo è in grado di creare armonia tra sostenibilità economica, ambientale e sociale. La crisi sanitaria ha fatto riflettere rispetto all’ambiente quotidiano e ha sconvolto la comunità in cui viviamo: la sfida è ripensare alla progettazione interna delle abitazioni, ma soprattutto recuperare il policentrismo delle città, in modo che tornino ad essere luoghi d’incontro, di benessere e di riferimento per ognuno. Serve un processo innovativo interdisciplinare, in grado di fondere discipline sociologiche con competenze tecniche, che coinvolga anche Enti del Terzo Settore, in qualità di soggetti giuridici nati dall’autoorganizzazione della società civile in gradi di captare bisogni, anche se latenti, e progettare risposte efficaci e tempestive. Dal progetto architettonico proposto sono stati individuati i seguenti spazi comuni, studiati per non invadere quelli privati dei condomini: • Giardino attrezzato: spazio esterno attrezzato con tavoli, gazebi e giochi per bambini; • Open space all’ingresso: centro del coordinamento delle attività sociali in cui possono essere posti terminali polifunzionali e multiservizio (esempio “Bottega della Salute”); • Saletta privata all’ingresso: polifunzionale e dedicata a servizi che richiedono privacy; • Salette individuali ai piani superiori: offre opportunità di uno spazio privato per studio o per postazione computer (adattabile anche come postazione di telemedicina); • Sala polivalente: dotata di cucina condivisa, un grande tavolo e postazione hi-tech per svolgere attività di gruppo; • Ballatoio: per creare una matrice di spazi esterni intorno alle abitazioni incentivando occasioni d’incontro tra condomini; • wwTerrazza a tetto: spazio esterno utilizzabile in diversi modi accanto alla sala polivalente. Al fine di creare una proposta progettuale è stato adottato l’approccio logico “Planning for real”, che permette di analizzare le realtà Social Housing già esistenti, apprendere tutte le best practices e coniugarle in modo innovativo, focalizzando l’attenzione sui concept d’interesse. Il lavoro di raccolta, analisi e interpretazione di carenze e attese, tacite ed esplicite, da parte del target potenziale ha permesso la costruzione di un’analisi dei bisogni suddivisa in otto macroaree principali. Sulla base di queste necessità generiche sono stati costituiti dei livelli di prestazione dei servizi (basso, medio, alto). Per facilitare la coordinazione dei servizi verrà progettata un “App di condominio”, che permetterà ai condomini di poter dialogare a distanza e di potersi iscrivere alle diverse attività sociali organizzate. La tabella porta alcuni esempi di servizi attivabili a seconda del livello di esigenza espressa:
Gli spazi comuni sono molto versatili, visto che vi possono essere svolte diverse attività e sono adattabili a fattori esogeni (come la pandemia da COVID-19). Inoltre, l’erogazione mirata dei servizi elimina sprechi di risorse e si offre soluzioni specifiche ai bisogni manifestati o latenti. Per questo, il progetto può essere replicabile in ogni contesto comunitario in cui si cerca di incoraggiare la reciprocità tra le persone alimentando così uno stile di vita collaborativo e sostenibile: il grafico a radar illustra come, a seconda delle macroaree individuate, la linea di identificazione di livello del bisogno (linea rossa) aumenta o diminuisce. Tutti i servizi sociali offerti dovranno essere coordinati da una figura professionale con particolari skills, in grado di recepire i bisogni dei condomini e attivare
Studio
Educazione e formazione Semplificazione burocratica
Utilità sociale per il supporto quotidiano
Promozione sociale Salute
Lavoro Risparmio economico
Livello alto Livello medio Livello base
servizi che diano risposte adeguate e tempestive senza invadere gli spazi privati degli stessi. Nello specifico dovrà: 1. supportare e coordinare tutti i servizi attivati all’interno degli spazi comuni dell’edificio; 2. captare le necessità dei condomini e attivare i relativi servizi necessari; 3. alimentare il senso comunitario nel quartiere; 4. disporre di adeguate competenze di risoluzione problemi, comunicazione efficace e empatia; 5. gestione dell’App di condominio Quanto descritto, se inserito in un conglomerato abitativo adatto, può evolversi e ampliare la propria offerta potenziando i servizi non solo per i condomini, ma anche per coloro che appartengono all’intero quartiere. In questo modo, lo sviluppo comunitario e l’empowerment sociale presentato, contribuirebbe alla creazione di una comunità urbana, una delle ultime innovazioni in campo sociale dedicata alla valorizzazione della vita collettiva.
MACRO AREE LIVELLO SERVIZI ATTIVABILI
Studio
Lavoro
Salute
BASE Postazione studio con free wi-fi
MEDIO Postazione computer desktop ALTO Facilitazione incontro domanda/offerta per ripetizioni BASE Postazione con free wi-fi, terminale informatico collegato ad ARTI (agenzia regionale toscana per l’impiego) MEDIO Postazione con tecnologia informatica per lo smart-working
ALTO
BASE Organizzazioni incontri con consulente del lavoro o con centro per l’impiego Cassetta pronto soccorso e DAE, terminale informatico per servizi connessi alla tessera sanitaria/CNS, sostegno alla prenotazione di visite mediche tramite CUP online, info COVID
MEDIO Saletta attrezzata come infermeria base, facilitazione all’accesso al portale regionale PASS (percorsi assistenziale per soggetti con bisogni speciali), informazione e diffusione di “hAPPy Mamma” (App specifica per la gravidanza fino al primo anno di vita del bambino), kit base per svolgere visite tramite telemedicina
Educazione e formazione
Risparmio economico
Promozione sociale
Semplificazione burocratica
Utilità sociale per il sostegno quotidiano
ALTO
Kit avanzato per svolgere visite tramite telemedicina, organizzazione e gestione di infermiere e/o badante di condominio BASE Orientamento scolastico, universitario e professionale MEDIO Alfabetizzazione digitale, supporto scolastico, universitario, professionale e per l’università dell’età libera ALTO Scuola di baratto, corsi professionali e attività manuali BASE Diffusione buone pratiche e informativa per il risparmio MEDIO Gruppi d’acquisto, condivisione attrezzi, community no waste
ALTO Scambio abiti usati, supermercato collaborativo, rigenerazione dei rifiuti, car sharing
BASE Bookcrossing, cucina condivisa, incentivazione del volontariato, App di condominio, giardino attrezzato, playground esterno, informazioni turistiche e culturali
MEDIO Gruppi di cammino, videoteca, facilitazione e promozione corsi sportivi
ALTO Club del libro, attività manuali ludiche, laboratori di produzione, cene solidali a tema, tavole di quartiere, orti e giardini condivisi, incontro domanda/offerta per attività turistiche e del tempo libero
BASE Terminale informatico per supporto all’attivazione dell’identità digitale, accesso portale OPEN Toscana/fascicolo pagamenti online verso PA, stampa certificati anagrafici, supporto alla fruizione di sostegni per le fasce deboli, iscrizioni per nidi comunali, trasporto, mensa, pre e post scuola
MEDIO Distribuzione kit raccolta differenziata, supporto per richiesta tesserino venatorio, facilitazione assistenza domiciliare
ALTO Sportello sociale di supporto (psicologico, sociale, economico e legale)
BASE Punto ritiro pacchi, free wi-fi, servizio di portierato diurno
MEDIO Ludoteca di condominio, banca del tempo, ricerca dog sitter
ALTO Terminale informatico per la gestione della consegna spesa e farmaci a domicilio e accompagnamento anziani e disabili