L’unione Europea
Diego Perotti 5C CONTABILE A.S 2012-2013
Istituto Statale d'Istruzione Secondaria Superiore "L. Bazoli" e "M. Polo” Desenzano del Garda
Indice: •
Storia: L’Unione Europea
•
Diritto: Banche
•
Economia: Prestiti
•
Inglese: ECB
•
Francese: Les relations économiques entre la France e L’Italie
Dopo la fine della Prima guerra mondiale (1914-1918) nacque l’idea di un’unità tra gli Stati europei. Questa proposta fu però rifiutata dal progetto nazista voluto da Adolf Hitler, di un’Europa sotto il dominio tedesco e dallo scoppio di un nuovo conflitto mondiale (1939-1945). La seconda guerra mondiale aveva visto coinvolti ancora una volta quasi tutti gli Stati europei, determinando la sconfitta dei regimi nazifascisti che provocò la divisone della Germania in due blocchi contrapposti: il blocco occidentale e il blocco orientale, rispettivamente sotto l’influenza degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica , le due grandi potenze vincitrici della guerra. Insieme alla costruzione del muro di Berlino diventarono i simboli di questa divisione. Nell’aprile del 1951 sei stati – Belgio, Francia, Italia, Paesi Bassi, Repubblica federale tedesca e Lussemburgo stipularono il trattato istitutivo della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (Ceca), con lo scopo di adottare una politica comune. Il 25 marzo 1957 gli stessi paesi firmarono a Roma due nuovi trattati che portarono alla nascita della Comunità europea dell’energia atomica (Euratom) e alla Comunità economica europea (Cee). La Ceca aveva l’obiettivo di promuovere l’utilizzo dell’energia nucleare a scopi pacifici, mentre l’Euratom voleva abolire le barriere trai i diversi mercati nazionali per creare un mercato comune in cui merci, capitali e lavoratori potevano circolare regolarmente. Nei decenni successivi, molti Stati entrarono a farvi parte, perché erano attratti dalla forte crescita degli scambi commerciali all’interno del mercato unico. Il 1° gennaio 2002 entrò in vigore la moneta unica, l’euro, in dodici Paesi europei; che contribuì alla formazione dell’unificazione economica. Il 10 giugno 1979 ci fu l’elezione del Parlamento europeo da parte dei cittadini di nove Paesi europei. Nel 1986 fu firmato l’Atto unico europeo, il quale fissò entro il 1992 il completamento del mercato unico, allargando le competenze della Comunità ed introducendo il principio della cooperazione in politica estera. Un altro passo importante verso l’integrazione politica fu il tratto di Maastricht, firmato nel febbraio del 1192 che suddivise l’Unione Europea (Ue) in tre pilastri: Politiche comuni (agricoltura, ambiente, concorrenza, moneta), Politica estera e di sicurezza comune, Cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale. Nel 1993 a Copenaghen sono stati stabiliti i criteri cui devono attenersi i paesi che intendono presentare domanda di candidatura per entrare nella UE. Essi sono: 1) criterio politico: presenza di istituzioni democratiche. Lo stato di diritto, il rispetto dei diritti umani, la tutela delle minoranze. 2) criterio economico: presenza di una stabile economia di libero mercato 3) criterio dell’acquisto comunitario: al conferma degli obbiettivi e degli obblighi derivanti dall’adesione all’Unione con l’impegno di adeguare le leggi nazionali.
La banca e i contratti bancari La banca è un'impresa privata che distribuisce beni e servizi e fornisce alla clientela mezzi di pagamento e di intermediazione finanziaria tra offerta e domanda di capitali, i primi provenienti per lo più dalle famiglie o privati (clienti correntisti) sotto forma di depositi ovvero crediti (es. risparmi), i secondi richiesti soprattutto dal settore impresario sotto forma di prestiti per far fronte ai propri investimenti e in parte anche dalle famiglie o privati stessi (es. mutui). Dal punto di vista giuridicono sono imprese commerciali (art2195 n.4) che svolgono le attività della raccolta di risparmio dell’esercizio del credito. Esse sono assoggettate ad un controllo pubblico per evitare che i denari depositati dai risparmiatori vergano sperperati , ma anche a utilizzare il sistema bancario , strumento fondamentale della politica monetaria perseguita dalla banca centrale : imponendo alle banche determinati vincoli ( per esempio imponendo di depositare una riserva obbligatoria proporzionale ai depositi esistenti presso le singole banche) , la banca centrale è infatti in grado di influenzare i tassi d’interesse e l’offerta di denaro delle banche in modo da incentivare o disincentivare gli investimenti alle imprese. L’attiva bancaria può essere esercitata solo da banche costituite in forma societaria per azioni o di cooperativa per azioni a responsabilità limitata’esercizio dell’attività bancaria deve essere autorizzato dalla Banca d’Italia ed è sottoposto alla vigilanza del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio presieduto dal ministro del tesoro e dalla Banca d’Italia, che emanano direttive vincolanti per le banche. Le operazioni bancarie con le quali le banche esercitano la loro attività consistono in contratti stipulati con i clienti. Si distinguono in operazioni passive, attive e accessorie. Le operazioni passive sono quelle dirette alla raccolta del risparmio, rientra in questa categoria il contratto di deposito bancario. Si chiamo operazioni attive quelle dirette a esercitare il credito, finanziando gli imprenditori, gli enti pubblici e i privati: in questa categoria rientrano oltre al mutuo e alla fideiussione, i contratti di apertura di credito, di anticipazione bancaria e di sconto bancario. Invece le operazioni accessorie con le quali le banche offrono determinati servizi alla clientela sono per esempio il servizio delle cassette di sicurezza e l’amministrazione di titoli. IL DEPOSITO BANCARIO Il deposito bancario è il contratto con il quale un cliente deposita una somma di denaro presso una banca, che ne acquista la proprietà ed è obbligata a restituirla alla scadenza del termine convenuto oppure a richiesta del depositante. Si tratta di un deposito irregolare che svolge una duplice funzione: il cliente deposita in banca il denaro principalmente sia custodito, la banca tuttavia ricava dai depositi il denaro necessario per l’esercizio del credito, il deposito svolge anche una funzione di finanziamento della banca. Per questo motivo La banca paga al cliente depositante un interesse che sarà diverso a seconda che si tratti di un deposito libero ( il cliente può tirare in ogni momento ,in tutto o in parte , il denaro depositato ) o di un deposito vincolato ( il cliente non può ritirare il denaro prima del termine pattuito per la restituzione) Il deposito bancario può essere semplice, a risparmio o in conto corrente. Il deposito semplice non consente al depositante di effettuare versamenti o prelevamenti parziali prima della scadenza. In deposito a risparmio invece, permette al depositante la facoltà di effettuare successivi versamenti o prelevamenti parziali in contanti. Il deposito a risparmio viene documentato da un libretto di deposito a risparmio, rilasciato dalla banca al cliente, nel quale vengono annotati i prelevamenti e i versamenti da questi effettuati.
L’apertura di credito L’apertura di credito è il contratto col quale si obbliga a tenere a disposizione del cliente una somma di denaro per un dato periodo di tempo o a tempo indeterminato. E’ una delle principali operazioni attive della banca, dove il cliente preleva soltanto la parte di denaro, ma sulla somma prelevata dovrà pagare gli interessi. La somma messa a disposizione del cliente si chiama fido. L’apertura di credito può essere allo scoperto, quando non è assistita da garanzie reali o personali prestate a favore della banca, oppure garantita da una fideiussione o da una pegno o un’ipoteca. Nel secondo caso, la garanzia si estingue soltanto con la fine del rapporto di apertura di credito. Il rapporto di apertura di credito si estingue oltre che per morte del cliente o per scadenza del termine, può cessare per recesso di una delle parti. Nell’apertura di credito a tempo indeterminato ciascuna delle parti può recedere dando un preavviso di 15 giorni, durante il termine di preavviso il cliente può continuare a prelevare , ma , alla scadenza del termine, deve restituire immediatamente quanto prelevato. Nell’apertura di credito a tempo determinato la banca non può recedere dal contratto prima della scadenza del termine se non per giusta causa. Anticipazione bancaria Si tratta di una sottospecie dell’apertura di credito caratterizzata dal fatto che essa è garantita da titoli o merci che il cliente da in pegno alla banca. La banca concede credito in proporzione del valore dei titoli o delle merci dati in pegno, il loro valore non deve superare l’ammontare del credito concesso nella misura di almeno il 10 %. Questo scarto di valore deve permanere per tutta la durata del rapporto. Pertanto, il cliente può ritirare parte dei titoli o delle merci dati in pegno in proporzione delle somme rimborsate alla banca. La banca può chiedere al cliente un supplemento di garanzia se il valore delle cose date in pegno diminuisce di oltre un decimo rispetto a quello iniziale: se il debitore non ottempera alla richiesta, la banca può concedere alla vendita delle cose date in pegno e ha diritto al rimborso immediato della parte di credito non soddisfatta con il ricavato della vendita. Il pegno sui titoli o sulle merci può essere regolare o irregolare. E’regolare se le merci o i titoli sono stati individuati, è irregolare, se le merci o i titoli non sono stati individuati. Lo sconto bancario È contratto con il quale la banca previa deduzione dell’interesse anticipa al cliente l’importo di un credito verso terzi non ancora scaduto, contro la cessione salvo buon fine, del credito stesso. Si tratta di un’altra importante operazione attiva della banca, che agevola la vendita di merci a credito cioè la vendita con pagamento dilazionato 30 ,60, 90 giorni o 180 giorni dalla consegna. L’imprenditore che vende le proprie merci a credito può cedere alla banca il proprio credito verso il compratore e ottenere cosi immediatamente denaro liquido, dal canto suo, la banca anticipa al cliente l’ammontare del credito, deducendo l’interesse calcolato a un determinato tasso (tasso di sconto) dal giorno dello sconto fino alla scadenza del credito. L’interesse così dedotto rappresenta quindi l’utile che la banca ricava dall’operazione. La cessione del credito alla banca avviene salvo buon fine: significa che la banca non viene pagata alla scadenza dal debitore ceduto, potrà chiedere al cliente la restituzione della somma anticipata. Il conto corrente bancario e quello ordinario Il conto corrente bancario è il contratto con il quale la banca s’impegna a eseguire, con le somme di pertinenza del cliente, i pagamenti e gli incassi che le verranno ordinati dal cliente stesso, annotando pagamenti e incassi su conto a lui intestato. Con questo contratto la banca si impegna a pagare gli assegni emessi su di lei dal cliente e a eseguire ogni altro ordine di pagamenti a terzi impartitole dal cliente (bollette del telefono, della luce, del gas) dall’altro la banca si impegna anche a eseguire gli incarichi di riscossione dei crediti (riscossione di assegni o di cambiali)
Il conto corrente presenta questi elementi in più: a) Anzitutto la banca assume l’incarico di svolgere un servizio di cassa per conto del cliente b) Il deposito o l’apertura di credito sono regolati in conto corrente; significa che tutti gli incassi e i versamenti sono accreditati sul conto del cliente e tutti i pagamenti e i prelievi sono addebitati sullo stesso conto, il cliente può disporre in ogni momento delle somme risultanti a suo credito nelle forme previste dal contratto di conto corrente. Il servizio delle cassette di sicurezza Il servizio delle cassette di sicurezza è il contratto in base al quale la banca mette a disposizione del cliente una cassetta, situata in appositi locali generalmente blindati, nella quale il cliente può riporre gli oggetti che vuole. Anche questo è un servizio accessorio che la banca offe, dietro compenso, ai propri clienti. Alla cassetta vengono applicate due, serrature, con due chiavi, una chiave viene consegnata al cliente, l’altra è trattenuta dalla banca; pertanto, la cassetta può essere aperta soltanto con il concorso dell’impiegato dalla banca e del cliente. La banca ignora di tutto ciò che il cliente deposita nella cassetta (titoli, gioielli, documenti). La banca risponde verso il cliente per l’idoneità o la custodia dei locali e per l’integrità della cassetta, salvo il caso fortuito: perciò risponde dei furti o dei danneggiamenti subiti dalla coese depositate nella cassetta, salvo che provi che essi sono dovuti a fatti non prevedibili né evitabili.
I PRESTITI Il prestito è la cessione di una somma di denaro che prevede l’obbligo della restituzione di capitali di pari valore o maggiori. Il termine indica un finanziamento di denaro che un istituto o società di credito autorizzata (detta mediatore) (es. banca) o un privato cittadino concede ad un altro soggetto economico. Caratteristiche Gli elementi costitutivi di un prestito sono: • Capitale finanziato,
Tasso annuo nominale d’interesse (TAN) Tasso annuo effettivo globale (TAEG) Durata del finanziamento L’importo, ed eventuali rate e condizioni. L'assegnazione di un prestito avviene dopo una serie di controlli necessari a verificare la situazione economica e professionale del soggetto richiedente, esami che permettono di valutare la sicurezza per limitare al massimo il rischio di insolvenza. Tale finanziamento può essere richiesto ed erogato con diversi scopi: per acquistare beni di consumo (automobile, abitazione, arredamento, elettrodomestici, vestiti, ecc.), per ristrutturare la propria casa (edilizia), per saldare altri debiti o prettamente per possedere una disponibilità immediata di denaro contante (prestiti di liquidità). Prestiti finalizzati e non finalizzati Il prestito inoltre può essere può essere finalizzato e non finalizzato. La caratteristica principale che distingue i due tipi di prestito-sovvenzione è basata sul metodo di erogazione e conseguentemente alla restituzione del denaro stesso: nel caso dei prestiti finalizzati, il cliente è obbligato all'acquisto di un bene di consumo specificando comunque la finalità del prestito e mettendo necessariamente a conoscenza l'istituto finanziatore; mentre nel caso di prestiti non finalizzati il cliente non ha alcun vincolo di destinazione ed è libero di disporre della somma richiesta in prestito con maggiore libertà. Generalmente i prestiti finalizzati si distinguono dagli altri per una maggiore semplicità e rapidità della pratica, infatti talvolta possono essere erogati dallo stesso punto vendita del bene in questione grazie a convenzioni commerciali e finanziarie con le banche; mentre per i prestiti non finalizzati ci si rivolge esclusivamente a istituti di credito. Credito al consumo Tra i prestiti non finalizzati il più diffuso è il prestito personale, che rientra anche nella categoria del credito al consumo ed è un prestito senza garanzia. In Italia la disciplina del credito al consumo prevede un importo compreso tra 154,94 euro e 30.987,41 euro. Generalmente, nel caso dei prestiti personali in senso stretto, l’importo è medio alto, mentre per le somme più contenute si preferisce utilizzare la forma del credito rotativo: carte di credito revolving o apertura di linee di credito rotative (stesso meccanismo delle carte credito revolving ma senza il supporto di plastica). La durata è compresa tra 12 e 120 mesi. Ovviamente la scelta tra queste due forme di finanziamento sarà fatta dal cliente in stretta relazione alle proprie esigenze e disponibilità. • • • •
EUROPEAN CENTRAL BANK (ECB): The European Central Bank is one of the seven institutions of the European Union listed in the Treaty on European Union. It is the central bank for the euro and administers the monetary policy of the 17 EU member states which constitute the Eurozone. It is obviously one of the world’s most important central banks. The bank was established by the Treaty of Amsterdam in 1998. Its headquarters are in the Eurotower in Frankfurt (Germany) the largest financial centre in the Eurozone. Its current president is Mario Draghi, former governor of the Bank of Italy. The primary objective of the ECB is to maintain price stability within the Eurozone, which is the same as keeping inflation low and preventing deflation.
The ECB has three decision-making bodies: 1. The Executive Board, which is responsible for the implementation of monetary policy and the dayto-day running of the bank; 2. The Governor Council, which is the main decision-making body of the Eurosystem; 3. The General Council, which is the body dealing with transitional issues of euro adoption (for example it has to fix the exchange rates). The independence of the European Central Bank is very important in order to maintain price stability, so EU institutions and national governments have to respect ECB’s independence.
Tasks of the EBC:
The ECB is responsible for: •
Define and implement the monetary policy for the Eurozone
•
Conduct foreign exchange operations
•
Take care for the foreign reserves of the European System of Central Banks
•
Promote financial market infrastructure
•
Monitoring financial risks
•
Running the IT systems
It also has the exclusive right to authorize the issuance of euro banknotes, because member states can issue euro coins, but the amount must be authorized by the ECB.
The President of the ECB: The current president of the ECB is Mario Draghi who was previously the governor of the Bank of Italy. The President heads the executive board, governing council and General Council of the ECB. He is not elected by popular vote. He also represents the bank abroad, for example at the G20. The term last 8 years.
LES RELATIONS ÉCONOMIQUES ENTRE LA FRANCE E L’ITALIE
La relation économique entre la France e l’Italie sont forte comme une coopération entre deux grands partenaires, membres fondateurs de l’Union européenne, et liés par échanges économiques, la culture et l’histoire. L’objectif de la coopération transfrontalière France-Italie est d’améliorer la qualité de la vie des populations et d’encourager le développement durable des systèmes économiques et territoriaux transfrontaliers grâce à la coopération dans le domaine sociale, économique, environnemental et culturel. Le 3 décembre 2012, à Lyon, a permis au Président de la République française et au président du Conseil de la République italienne de confirmer la qualité e la confiance entre les deux pays. Les deux présidents ont souligné leur principaux enjeux européens, ainsi que leurs convergences sur les questions internationales. Ils ont exprimé leur volonté d’approfondir la coopération bilatérale dans les domaines suivants : • •
•
La France e l’Italie ont confirmé l’intérêt stratégique de la nouvelle liaison ferroviaire entre Turin e Lyon, qui constitue une infrastructure prioritaire pour les deux pays mais aussi pour l’union européen. Renfoncer les échanges commerciaux et les investissements entre les deux pays et coordonner leurs positions dans les enceintes européennes sur la politique industrielle e la compétitivité, un groupe de travail ministériel et un conseil d’affaires associant le principales organisations professionnelles des deux pays ont été créés. Les deux ministres de l’intérieur se sont engagés à renfoncer la coopération entre commissariats français et italiens et à améliore l’échange transfrontalier d’informations concernant les infractions routières.
Le Président français François Hollande et le Président du conseil italien Mario Monti se sont rencontrés à Lyon à l’occasion du sommet France-Italie. Cet évènement était particulièrement tourné vers le projet Lyon-Turin, nouvelle liaison ferroviaire européenne reliant les 2 villes. Elle serait un excellent moyen de renfoncer les relations économiques entre la région Rhône-Alpes et L’Italie et marquerait un boom des échanges entre Lyon et Turin dont le temps de parcours serait réduit à 1h30. L’Italie est le 2ème pays client de la région, avec 5,5 milliards d’euros d’exportations en 2011 et est 2ème pays fournisseur avec 6,9 milliard d’euros d’importations. Selon la chambre de commerce italienne de Lyon. Il y a près de 402 établissements à capitaux italiens en région Rhône-Alpes (filiales du Groupe Agnelli, Fiat, Iveco) ce qui représente un effectif de 20000 salariés. Sur les 364 implantations réalisées dans la région sur la période 2008-2010 en, 36 ont été réalisées par des entreprises à capitaux italiens. De même, plus de 100 entreprises rhônalpines sont implantées en Italie comme Sanofi Aventis, Boiron ou Esker.