![](https://assets.isu.pub/document-structure/230316103139-88f63a3213fdaa069c3368c0a5b0dbdb/v1/5bec5d906cb09ac9e1c0e69526cc6cac.jpeg)
Introduzione:
Tempo di digiuno Quando digiuni, profumati
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230316103139-88f63a3213fdaa069c3368c0a5b0dbdb/v1/0c4e6eb597ff3299eeae9f8dcc327987.jpeg)
Canto d’ingresso - Apri i miei occhi Signore
P. Venite, fratelli confessiamo che Gesù è Dio, uno della Trinità (+)
Apri i miei occhi, Signore.
T. che ci ha insegnato a invocare il Padre
Aprimi gli occhi del cuor.
P. da cui viene ogni dono perfetto.
T. Dio nostro Padre, gloria a te
Voglio vederti, voglio vederti.
Apri i miei occhi, Signore.
P. e al Figlio tuo risuscitato
Aprimi gli occhi del cuor.
T. e al Soffio Santo che dà vita, già ora e per l'eternità. Amen.
Voglio vederti, voglio vederti.
P. Preghiamo.
Rivelaci, o Trinità Santa, il mistero della preghiera filiale di Cristo, nostro fratello e salvatore, e donaci lo Spirito, affinché invocandoti con fiducia e perseveranza, ogni uomo che chiede un Dio trovi il Padre, l'israelita che cerca il Padre trovi il Padre di Ges ù e al cristiano che bussa alla porta del Figlio sia aperto il cuore dell'Abb à.
Segno
Vederti splendere, Signor, nella luce della tua gloria.
Ricolmi del tuo amor, cantiamo “Santo, Santo, Santo”
Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo.
Introduzione:
Cristo è la luce che splende in ogni tenebra, che rischiara ogni notte, che dona di vedere la verità della propria vita.
P. Venite, fratelli confessiamo che Gesù è Dio, uno della Trinità (+)
Mentre viene portato il segno si canta un ritornello adatto
T. che ci ha insegnato a invocare il Padre.
Tempo di silenzio e contemplazione per disporsi alla preghiera
P. da cui viene ogni dono perfetto.
Ant. Io sono il Vivente, dice il Signore: non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva.
T. Dio nostro Padre, gloria a te.
P. e al Figlio tuo risuscitato
T. e al Soffio Santo che dà vita, già ora e per l’eternità. Amen.
Salmo 21 Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai abbandonato?
P. Preghiamo.
(Mt 27, 46).
I (2-12)
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? † Tu sei lontano dalla mia salvezza»: * sono le parole del mio lamento.
Rivelaci, o Trinità Santa, il mistero della preghiera filiale di Cristo, nostro fratello e salvatore, e donaci lo Spirito, affinché invocandoti con fiducia e perseveranza, ogni uomo che chiede un Dio trovi il Padre, l’israelita che cerca il Padre trovi il Padre di Gesù e al cristiano che bussa alla porta del Figlio sia aperto il cuore dell’Abbà.
Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, * grido di notte e non trovo riposo.
Segno
Introduzione:
Tempo di digiuno Quando digiuni, profumati
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230316103139-88f63a3213fdaa069c3368c0a5b0dbdb/v1/0c4e6eb597ff3299eeae9f8dcc327987.jpeg)
P. Venite, fratelli confessiamo che Gesù è Dio, uno della Trinità (+)
T. che ci ha insegnato a invocare il Padre
Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo. Cristo è la luce che splende in ogni tenebra, che rischiara ogni notte, che dona di vedere la verità della propria vita.
P. da cui viene ogni dono perfetto.
T. Dio nostro Padre, gloria a te
P. e al Figlio tuo risuscitato
T. e al Soffio Santo che dà vita, già ora e per l'eternità. Amen.
Mentre viene portato il segno si canta un ritornello adatto: Questa notte non è più notte davanti a te. Il buio come luce risplende.
P. Preghiamo.
Tempo di silenzio e contemplazione per disporsi alla preghiera
Rivelaci, o Trinità Santa, il mistero della preghiera filiale di Cristo, nostro fratello e salvatore, e donaci lo Spirito, affinché invocandoti con fiducia e perseveranza, ogni uomo che chiede un Dio trovi il Padre, l'israelita che cerca il Padre trovi il Padre di Ges ù e al cristiano che bussa alla porta del Figlio sia aperto il cuore dell'Abb à.
Ant. Io sono il Vivente, dice il Signore: non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva.
Segno
Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo.
Salmo 21 Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai abbandonato? (Mt 27, 46).
Cristo è la luce che splende in ogni tenebra, che rischiara ogni notte, che dona di vedere la verità della propria vita.
Mentre viene portato il segno si canta un ritornello adatto
I (2-12)
Tempo di silenzio e contemplazione per disporsi alla preghiera
Ant. Io sono il Vivente, dice il Signore: non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva.
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? † Tu sei lontano dalla mia salvezza»: * sono le parole del mio lamento.
Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, * grido di notte e non trovo riposo.
Salmo 21 Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Eppure tu abiti la santa dimora, * tu, lode di Israele.
(Mt 27, 46).
I (2-12)
In te hanno sperato i nostri padri, * hanno sperato e tu li hai liberati;
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? † Tu sei lontano dalla mia salvezza»: * sono le parole del mio lamento.
a te gridarono e furono salvati, * sperando in te non rimasero delusi.
Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, * grido di notte e non trovo riposo.
Tempo di digiuno Quando digiuni, profumati
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230316103139-88f63a3213fdaa069c3368c0a5b0dbdb/v1/0c4e6eb597ff3299eeae9f8dcc327987.jpeg)
Ma io sono verme, non uomo, * infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo.
Introduzione:
P. Venite, fratelli confessiamo che Gesù è Dio, uno della Trinità (+)
T. che ci ha insegnato a invocare il Padre
Mi scherniscono quelli che mi vedono, * storcono le labbra, scuotono il capo:
P. da cui viene ogni dono perfetto.
«Si è affidato al Signore, lui lo scampi; * lo liberi, se è suo amico».
T. Dio nostro Padre, gloria a te
P. e al Figlio tuo risuscitato
T. e al Soffio Santo che dà vita, già ora e per l'eternità. Amen.
P. Preghiamo.
Sei tu che mi hai tratto dal grembo, * mi hai fatto riposare sul petto di mia madre. Al mio nascere tu mi hai raccolto, * dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio.
Rivelaci, o Trinità Santa, il mistero della preghiera filiale di Cristo, nostro fratello e salvatore, e donaci lo Spirito, affinché invocandoti con fiducia e perseveranza, ogni uomo che chiede un Dio trovi il Padre, l'israelita che cerca il Padre trovi il Padre di Ges ù e al cristiano che bussa alla porta del Figlio sia aperto il cuore dell'Abb à.
Segno
Da me non stare lontano, † poiché l’angoscia è vicina * e nessuno mi aiuta.
II (13-23)
Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo. Cristo è la luce che splende in ogni tenebra, che rischiara ogni notte, che dona di vedere la verità della propria vita.
Mentre viene portato il segno si canta un ritornello adatto
Mi circondano tori numerosi, * mi assediano tori di Basan. Spalancano contro di me la loro bocca * come leone che sbrana e ruggisce.
Tempo di silenzio e contemplazione per disporsi alla preghiera
Ant. Io sono il Vivente, dice il Signore: non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva.
Come acqua sono versato, * sono slogate tutte le mie ossa. Il mio cuore è come cera, * si fonde in mezzo alle mie viscere.
Salmo 21 Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai abbandonato?
(Mt 27, 46).
I (2-12)
È arido come un coccio il mio palato, † la mia lingua si è incollata alla gola, * su polvere di morte mi hai deposto.
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? †
Tu sei lontano dalla mia salvezza»: * sono le parole del mio lamento.
Un branco di cani mi circonda, * mi assedia una banda di malvagi;
Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, * grido di notte e non trovo riposo.
Tempo di digiuno Quando digiuni, profumati
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230316103139-88f63a3213fdaa069c3368c0a5b0dbdb/v1/0c4e6eb597ff3299eeae9f8dcc327987.jpeg)
hanno forato le mie mani e i miei piedi, * posso contare tutte le mie ossa.
Introduzione:
P. Venite, fratelli confessiamo che Gesù è Dio, uno della Trinità (+)
T. che ci ha insegnato a invocare il Padre
P. da cui viene ogni dono perfetto.
Essi mi guardano, mi osservano: † si dividono le mie vesti, * sul mio vestito gettano la sorte.
T. Dio nostro Padre, gloria a te
P. e al Figlio tuo risuscitato
T. e al Soffio Santo che dà vita, già ora e per l'eternità. Amen.
P. Preghiamo.
Ma tu, Signore, non stare lontano, * mia forza, accorri in mio aiuto. Scampami dalla spada, * dalle unghie del cane la mia vita.
Rivelaci, o Trinità Santa, il mistero della preghiera filiale di Cristo, nostro fratello e salvatore, e donaci lo Spirito, affinché invocandoti con fiducia e perseveranza, ogni uomo che chiede un Dio trovi il Padre, l'israelita che cerca il Padre trovi il Padre di Ges ù e al cristiano che bussa alla porta del Figlio sia aperto il cuore dell'Abb à.
Segno
Salvami dalla bocca del leone * e dalle corna dei bufali.
Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, * ti loderò in mezzo all’assemblea.
Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo.
III (24-32)
Cristo è la luce che splende in ogni tenebra, che rischiara ogni notte, che dona di vedere la verità della propria vita.
Mentre viene portato il segno si canta un ritornello adatto
Tempo di silenzio e contemplazione per disporsi alla preghiera
Ant. Io sono il Vivente, dice il Signore: non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva.
Lodate il Signore, voi che lo temete, † gli dia gloria la stirpe di Giacobbe, * lo tema tutta la stirpe di Israele; perché egli non ha disprezzato né sdegnato * l’afflizione del misero, non gli ha nascosto il suo volto, * ma, al suo grido d’aiuto, lo ha esaudito.
Salmo 21 Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Sei tu la mia lode nella grande assemblea, * scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
(Mt 27, 46).
I (2-12)
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? †
I poveri mangeranno e saranno saziati, † loderanno il Signore quanti lo cercano: * «Viva il loro cuore per sempre».
Tu sei lontano dalla mia salvezza»: * sono le parole del mio lamento.
Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, * grido di notte e non trovo riposo.
Introduzione:
Ricorderanno e torneranno al Signore * tutti i confini della terra, si prostreranno davanti a lui * tutte le famiglie dei popoli.
P. Venite, fratelli confessiamo che Gesù è Dio, uno della Trinità (+)
T. che ci ha insegnato a invocare il Padre
P. da cui viene ogni dono perfetto.
Poiché il regno è del Signore, * egli domina su tutte le nazioni.
T. Dio nostro Padre, gloria a te
P. e al Figlio tuo risuscitato
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230316103139-88f63a3213fdaa069c3368c0a5b0dbdb/v1/0c4e6eb597ff3299eeae9f8dcc327987.jpeg)
T. e al Soffio Santo che dà vita, già ora e per l'eternità. Amen.
P. Preghiamo.
A lui solo si prostreranno quanti dormono sotto terra, * davanti a lui si curveranno quanti discendono nella polvere.
E io vivrò per lui, * lo servirà la mia discendenza.
Rivelaci, o Trinità Santa, il mistero della preghiera filiale di Cristo, nostro fratello e salvatore, e donaci lo Spirito, affinché invocandoti con fiducia e perseveranza, ogni uomo che chiede un Dio trovi il Padre, l'israelita che cerca il Padre trovi il Padre di Ges ù e al cristiano che bussa alla porta del Figlio sia aperto il cuore dell'Abb à.
Segno
Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene; * annunzieranno la sua giustizia; al popolo che nascerà diranno: * «Ecco l’opera del Signore!». Gloria.
Cristo è la luce che splende in ogni tenebra, che rischiara ogni notte, che dona di vedere la verità della propria vita.
Mentre viene portato il segno si canta un ritornello adatto
Tempo di silenzio e contemplazione per disporsi alla preghiera
Ant. Io sono il Vivente, dice il Signore: non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva.
Ant. Io sono il Vivente, dice il Signore: non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva.
Canto al Vangelo
Lode e gloria a Te, o Signore!
Lode e gloria a Te, o Signore!
Salmo 21 Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai abbandonato?
(Mt 27, 46).
Date lode al Signore o figli di Dio, benedite il suo nome su tutta la terra.
I (2-12)
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? † Tu sei lontano dalla mia salvezza»: * sono le parole del mio lamento.
Il suo amore per noi è fedele per sempre, il suo amore per noi è per sempre.
Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, * grido di notte e non trovo riposo.
Tempo di digiuno Quando digiuni, profumati
Tempo di digiuno Quando digiuni, profumati
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230316103139-88f63a3213fdaa069c3368c0a5b0dbdb/v1/0c4e6eb597ff3299eeae9f8dcc327987.jpeg)
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 9,1-41
Introduzione:
P. Venite, fratelli confessiamo che Gesù è Dio, uno della Trinità (+)
In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?».
T. che ci ha insegnato a invocare il Padre
P. da cui viene ogni dono perfetto.
T. Dio nostro Padre, gloria a te
P. e al Figlio tuo risuscitato
T. e al Soffio Santo che dà vita, già ora e per l'eternità. Amen.
Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo».
P. Preghiamo.
Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa Inviato.
Rivelaci, o Trinità Santa, il mistero della preghiera filiale di Cristo, nostro fratello e salvatore, e donaci lo Spirito, affinché invocandoti con fiducia e perseveranza, ogni uomo che chiede un Dio trovi il Padre, l'israelita che cerca il Padre trovi il Padre di Ges ù e al cristiano che bussa alla porta del Figlio sia aperto il cuore dell'Abb à.
Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?».
Segno
Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo.
Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia».
Cristo è la luce che splende in ogni tenebra, che rischiara ogni notte, che dona di vedere la verità della propria vita.
Ed egli diceva: «Sono io!».
Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?».
Mentre viene portato il segno si canta un ritornello adatto
Tempo di silenzio e contemplazione per disporsi alla preghiera
Egli rispose: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: Va’ a Sìloe e làvati!. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista».
Gli dissero: «Dov’è costui?».
Rispose: «Non lo so».
Ant. Io sono il Vivente, dice il Signore: non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva.
Salmo 21 Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista.
Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai abbandonato?
(Mt 27, 46).
Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo».
I (2-12)
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? † Tu sei lontano dalla mia salvezza»: * sono le parole del mio lamento.
Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato».
Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di
Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, * grido di notte e non trovo riposo.
Introduzione:
questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?».
Egli rispose: «È un profeta!».
P. Venite, fratelli confessiamo che Gesù è Dio, uno della Trinità (+)
T. che ci ha insegnato a invocare il Padre
P. da cui viene ogni dono perfetto.
T. Dio nostro Padre, gloria a te
Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista.
P. e al Figlio tuo risuscitato
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230316103139-88f63a3213fdaa069c3368c0a5b0dbdb/v1/0c4e6eb597ff3299eeae9f8dcc327987.jpeg)
E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?».
T. e al Soffio Santo che dà vita, già ora e per l'eternità. Amen.
P. Preghiamo.
I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé».
Rivelaci, o Trinità Santa, il mistero della preghiera filiale di Cristo, nostro fratello e salvatore, e donaci lo Spirito, affinché invocandoti con fiducia e perseveranza, ogni uomo che chiede un Dio trovi il Padre, l'israelita che cerca il Padre trovi il Padre di Ges ù e al cristiano che bussa alla porta del Figlio sia aperto il cuore dell'Abb à.
Segno
Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo.
Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a lui!».
Cristo è la luce che splende in ogni tenebra, che rischiara ogni notte, che dona di vedere la verità della propria vita.
Mentre viene portato il segno si canta un ritornello adatto
Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo».
Tempo di silenzio e contemplazione per disporsi alla preghiera
Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?».
Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?».
Ant. Io sono il Vivente, dice il Signore: non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva.
Salmo 21 Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia».
Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai abbandonato?
(Mt 27, 46).
I (2-12)
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? † Tu sei lontano dalla mia salvezza»: * sono le parole del mio lamento.
Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla».
Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo
Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, * grido di notte e non trovo riposo.
Tempo di digiuno Quando digiuni, profumati
cacciarono fuori.
Introduzione:
Tempo di digiuno Quando digiuni, profumati
Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?».
P. Venite, fratelli confessiamo che Gesù è Dio, uno della Trinità (+)
Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?».
T. che ci ha insegnato a invocare il Padre
Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te».
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230316103139-88f63a3213fdaa069c3368c0a5b0dbdb/v1/0c4e6eb597ff3299eeae9f8dcc327987.jpeg)
P. da cui viene ogni dono perfetto.
Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui.
T. Dio nostro Padre, gloria a te
P. e al Figlio tuo risuscitato
Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi».
T. e al Soffio Santo che dà vita, già ora e per l'eternità. Amen.
P. Preghiamo.
Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?».
Rivelaci, o Trinità Santa, il mistero della preghiera filiale di Cristo, nostro fratello e salvatore, e donaci lo Spirito, affinché invocandoti con fiducia e perseveranza, ogni uomo che chiede un Dio trovi il Padre, l'israelita che cerca il Padre trovi il Padre di Ges ù e al cristiano che bussa alla porta del Figlio sia aperto il cuore dell'Abb à.
Segno
Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane».
Meditazione
Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo.
Cristo è la luce che splende in ogni tenebra, che rischiara ogni notte, che dona di vedere la verità della propria vita.
Mentre viene portato il segno si canta un ritornello adatto
L’illuminazione del cieco è molto significativa. Il cieco nato rappresenta il genere umano, che fu colto dalla cecità nel primo uomo quando peccò. Come la cecità ebbe origine dall’infedeltà, così l’illuminazione nasce dalla fede. […]
Tempo di silenzio e contemplazione per disporsi alla preghiera
Ant. Io sono il Vivente, dice il Signore: non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva.
Salmo 21 Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai abbandonato?
(Mt 27, 46).
I (2-12)
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? † Tu sei lontano dalla mia salvezza»: * sono le parole del mio lamento.
Tutti i prodigi straordinari compiuti da nostro Signore Gesù Cristo sono insieme dei fatti e delle parole; dei fatti perché sono veramente accaduti, delle parole perché hanno un significato. Se noi riflettiamo sul significato di questo fatto, ravvisiamo in questo cieco l’intero genere umano: tale cecità gli incolse mediante il peccato nella persona del primo uomo dal quale tutti abbiamo tratto l’origine non solo della morte ma anche del peccato. Se infatti la cecità rappresenta l’infedeltà e l’illuminazione la fede, il Cristo, allorché venne nel mondo, chi trovò fedele dal momento che l’Apostolo nato dalla stirpe dei profeti afferma: Un tempo eravamo anche noi per natura figli dell’ira, come tutti gli altri (Ef2, 3)? Se eravamo figli dell’ira, eravamo figli della vendetta, figli della condanna, figli della geenna. In che senso per natura, se non perché con il peccato del primo uomo il male infettò la natura? Se il male infettò la natura,
Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, * grido di notte e non trovo riposo.
Introduzione:
ogni uomo spiritualmente nasce cieco. Se vedesse, non avrebbe bisogno di guida: se ha bisogno di chi lo guidi e lo illumini, è perché è cieco dalla nascita.
P. Venite, fratelli confessiamo che Gesù è Dio, uno della Trinità (+)
T. che ci ha insegnato a invocare il Padre
P. da cui viene ogni dono perfetto.
T. Dio nostro Padre, gloria a te
P. e al Figlio tuo risuscitato
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230316103139-88f63a3213fdaa069c3368c0a5b0dbdb/v1/0c4e6eb597ff3299eeae9f8dcc327987.jpeg)
T. e al Soffio Santo che dà vita, già ora e per l'eternità. Amen.
Il Signore è venuto; e che ha fatto? Ci ha indicato un grande mistero. Sputò in terra (Gv 9, 6) e con la saliva fece del fango: il Verbo si fece carne (Gv 1, 14). Con il fango spalmò gli occhi del cieco; il quale tuttavia, sebbene così unto, non vedeva ancora. Lo inviò alla piscina di Siloe. L’evangelista si preoccupò di spiegarci il nome di questa piscina, dicendo: che vuol dire Inviato (Gv 9, 7). Voi sapete già chi è
P. Preghiamo.
Rivelaci, o Trinità Santa, il mistero della preghiera filiale di Cristo, nostro fratello e salvatore, e donaci lo Spirito, affinché invocandoti con fiducia e perseveranza, ogni uomo che chiede un Dio trovi il Padre, l'israelita che cerca il Padre trovi il Padre di Ges ù e al cristiano che bussa alla porta del Figlio sia aperto il cuore dell'Abb à.
Segno
Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo.
Cristo è la luce che splende in ogni tenebra, che rischiara ogni notte, che dona di vedere la verità della propria vita.
Mentre viene portato il segno si canta un ritornello adatto
Tempo di silenzio e contemplazione per disporsi alla preghiera
Ant. Io sono il Vivente, dice il Signore: non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva.
Salmo 21 Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
l’Inviato: se il Cristo non fosse stato inviato, nessuno di noi sarebbe stato liberato dal male. Il cieco si lavò gli occhi in quella piscina il cui nome significa l’Inviato; cioè fu battezzato nel Cristo. Pertanto, se battezzandolo, per così dire, in se stesso, lo illuminò, si può dire che quando gli spalmò gli occhi lo fece catecumeno. Certo, la profondità di questo grande sacramento si può esporre e illustrare in vari modi; ma alla vostra Carità basti sapere che si tratta di un grande mistero. Domanda a uno: Sei cristiano? Se è pagano o giudeo ti risponderà di no; ma se ti risponderà di si, domandagli ancora: Sei catecumeno o fedele? Se ti risponde che è catecumeno, vuol dire che i suoi occhi sono stati spalmati di fango, ma che ancora non è stato lavato. In che senso gli sono stati spalmati gli occhi di fango? Domandaglielo e te lo dirà. Domandagli in chi crede, ed egli, per il fatto che è catecumeno, dirà: In Cristo. Io sto parlando ora a dei fedeli e a dei catecumeni. Cosa ho detto a proposito della saliva e del fango? Che il Verbo si fece carne. Ciò è noto anche ai catecumeni. Non è sufficiente che i loro occhi siano stati spalmati di fango; si affrettino a lavarsi, se vogliono vedere.
Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai abbandonato?
(Mt 27, 46).
I (2-12)
Sant’Agostino, Commento al Vangelo di Giovanni, XLIV
Tempo di silenzio e contemplazione per la meditazione Invocazioni
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? †
Tu sei lontano dalla mia salvezza»: * sono le parole del mio lamento.
Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, * grido di notte e non trovo riposo.
Tempo di digiuno Quando digiuni, profumati
Introduzione:
Signore, fa’ che ritorniamo - fa’ splendere il tuo volto e saremo salvi.
P. Venite, fratelli confessiamo che Gesù è Dio, uno della Trinità (+)
T. che ci ha insegnato a invocare il Padre
R. Ascoltaci, Padre della luce!
P. da cui viene ogni dono perfetto.
T. Dio nostro Padre, gloria a te
Per quanti sono privati della vista, affinché con una fede salda e profonda giungano a contemplare le realtà invisibili. R.
P. e al Figlio tuo risuscitato
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230316103139-88f63a3213fdaa069c3368c0a5b0dbdb/v1/0c4e6eb597ff3299eeae9f8dcc327987.jpeg)
T. e al Soffio Santo che dà vita, già ora e per l'eternità. Amen.
P. Preghiamo.
Per coloro che sono immersi nelle tenebre del peccato, affinché trovino persone capaci di annunciare loro il tuo perdono che sempre chiama a conversione e a vita nuova. R.
Rivelaci, o Trinità Santa, il mistero della preghiera filiale di Cristo, nostro fratello e salvatore, e donaci lo Spirito, affinché invocandoti con fiducia e perseveranza, ogni uomo che chiede un Dio trovi il Padre, l'israelita che cerca il Padre trovi il Padre di Ges ù e al cristiano che bussa alla porta del Figlio sia aperto il cuore dell'Abb à.
Segno
Per quanti non vogliono riconoscersi peccatori, affinché depongano ogni presunzione e arroganzae accettino che la loro miseria sia illuminata dalla tua misericordia. R.
Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo. Cristo è la luce che splende in ogni tenebra, che rischiara ogni notte, che dona di vedere la verità della propria vita.
Mentre viene portato il segno si canta un ritornello adatto
Per tutti i cristiani, per noi qui riuniti, affinché sappiamo confessare con la nostra vita la fede in Gesù Cristo, Sole sorto dall’alto, Luce di ogni essere che viene all’esistenza. R.
Tempo di silenzio e contemplazione per disporsi alla preghiera
Padre Nostro
Ant. Io sono il Vivente, dice il Signore: non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva.
Salmo 21 Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai abbandonato?
(Mt 27, 46).
I (2-12)
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? † Tu sei lontano dalla mia salvezza»: * sono le parole del mio lamento.
O Dio, Padre della luce, che conosci le profondità dei cuori, apri i nostri occhi con la grazia del tuo Spirito, perché vediamo colui che hai mandato a illuminare il mondo e crediamo in lui solo: Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro salvatore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, * grido di notte e non trovo riposo.
Tempo di digiuno Quando digiuni, profumati
Tempo di digiuno Quando digiuni, profumati
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230316103139-88f63a3213fdaa069c3368c0a5b0dbdb/v1/0c4e6eb597ff3299eeae9f8dcc327987.jpeg)
Durante il Canto finale ciascuno accende una luce dalla lampada
Introduzione:
Re di Gloria
P. Venite, fratelli confessiamo che Gesù è Dio, uno della Trinità (+)
T. che ci ha insegnato a invocare il Padre
Ho incontrato Te, Gesù, e ogni cosa in me è cambiata.
P. da cui viene ogni dono perfetto.
Tutta la mia vita ora ti appartiene;
T. Dio nostro Padre, gloria a te
P. e al Figlio tuo risuscitato
tutto il mio passato io lo affido a Te, Gesù, Re di gloria, mio Signor.
T. e al Soffio Santo che dà vita, già ora e per l'eternità. Amen.
Tutto in Te riposa: la mia mente, il mio cuore.
P. Preghiamo.
Trovo pace in Te Signor, Tu mi dai la gioia.
Rivelaci, o Trinità Santa, il mistero della preghiera filiale di Cristo, nostro fratello e salvatore, e donaci lo Spirito, affinché invocandoti con fiducia e perseveranza, ogni uomo che chiede un Dio trovi il Padre, l'israelita che cerca il Padre trovi il Padre di Ges ù e al cristiano che bussa alla porta del Figlio sia aperto il cuore dell'Abb à.
Segno
Voglio stare insieme a Te, non lasciarti mai, Gesù, Re di gloria, mio Signor.
Rit. Dal Tuo amore chi mi separerà?
Sulla Croce hai dato la vita per me.
Una corona di gloria mi darai quando un giorno Ti vedrò.
Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo. Cristo è la luce che splende in ogni tenebra, che rischiara ogni notte, che dona di vedere la verità della propria vita.
Mentre viene portato il segno si canta un ritornello adatto
Tutto in Te riposa: la mia mente, il mio cuore.
Trovo pace in Te Signor, Tu mi dai la gioia vera.
Tempo di silenzio e contemplazione per disporsi alla preghiera
Ant. Io sono il Vivente, dice il Signore: non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva.
Voglio stare insieme a Te, non lasciarti mai, Gesù, Re di gloria, mio Signor.
Rit. Dal Tuo amore chi mi separerà?
Sulla Croce hai dato la vita per me.
Salmo 21 Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai abbandonato?
(Mt 27, 46).
I (2-12)
Una corona di gloria mi darai quando un giorno Ti vedrò.
Io Ti aspetto, mio Signor.
Io Ti aspetto, mio Re!
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? † Tu sei lontano dalla mia salvezza»: * sono le parole del mio lamento.
Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, * grido di notte e non trovo riposo.