La Gazzetta del Servizio civile 01-2022

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LA GAZZETTA

del Servizio Civile NUMERO 1 - GENNAIO 2022

Caritas

BS

fino in fondo il gusto di un’esperienza

indice

INFOBANDO SERVIZIO CIVILE Cosa è? Come funziona? Chi può partecipare? IL SUCCO DELLA NOSTRA ESPERIENZA Pensieri e racconti dei ragazzi del Servizio Civile RACCONTI ON AIR

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uongiorno cari/e lettori e lettrici, in questo terzo numero della Gazzetta del Servizio Civile abbiamo scelto di raccontare il gusto dell’esperienza che stiamo vivendo. Durante una giornata di formazione, abbiamo paragonato il nostro percorso di servizio a un’arancia, da cui Stai pensando di possiamo estrarre provare a gustarla un succo molto in prima persona? gustoso. Il nuovo bando Le vostre papille è già uscito! La gustative scadenza delle sono pronte? Ci auguriamo iscrizioni è il 26 gennaio 2022 di potervi trasmettere tutto alle ore 14! il suo sapore!


servizio civile CHE COS’E’? è una proposta ad

è coordinata da Caritas

BS

con i giovani del Servizio Civile 2021: Addai Selene, Alghisi Gaia, Bah Alpha Oumar, Bergomi Alice, Betelli Simone, Biasca Bishat, Brioni Giada, Bugatti Martina, Cavagnini Federica, Colombini Chiara, El Hedhli Sonia, Fallousse Doha, Fapanni Alice, Ferrari Francesco, Ferrari Gaia, Giuffrida Francesco, Gnepo Rebecca, Iodice Concetta, Kaur Reny Karn Jit, Kaur Rety Jiran Jit, Mahjoubi Yasmina, Olivera Rebolledo Maria Vitoria, Pedruzzi Sonya, Rottigni Alessandro, Salvi Luca, Shabani Fabiola, Soardi Gaia, Sorsoli Francesca, Spini Nicole, Teroni Marta, Valbusa Chiara, Zenucchini Gaia.

adesione libera per giovani italiani e stranieri tra i 18 e i 28 anni della durata di 12 mesi che chiede un impegno complessivo di 1.145 ore di cui 114 di formazione con un compenso di 440,30 euro al mese. è una proposta del Ministero per le Politiche Giovanili e Servizio Civile che pubblica annualmente il Bando per il concorso di partecipazione. è scegliere di dedicare alcuni mesi della propria vita nel volontariato e nell’impegno civile.

LA SCADENZA DELLE ISCRIZIONI AL NUOVO BANDO DI SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE È IL 26 GENNAIO 2022 ALLE ORE 14.00. Per info: www.caritasbrescia.it/servizio-civile/

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INFOBANDO Young Caritas Brescia per il 2022 propone due progetti articolati su due aree di intervento per un totale di 20 posti:

1 - PER PERSONE IN SITUAZIONE DI DISAGIO

“S/PUNTI DI VITA”

2 - PER PERSONE DISABILI CHE VIVONO IN COMUNITÀ RESIDENZIALI

“AL PASSO DI TUTTI” COME FUNZIONA?

• Il servizio effettivo dura 12 mesi e richiede un impegno di 25 ore alla settimana • Le sedi sono distribuite in Brescia e provincia • Sarai accompagnato nel percorso di formazione prima, durante e dopo la tua esperienza. L’équipe di formazione di Young Caritas Brescia non ti farà mai sentire solo/a • È previsto un rimborso mensile di 444,30 € • Conoscerai tanti altri giovani e affronterai nuove sfide che ti faranno crescere • Ti affaccerai al mondo lavorativo, acquisendo competenze utili per il tuo futuro

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INFOBANDO CHI PUO’ PARTECIPARE? • Requisiti base del candidato: – età compresa tra i 18 anni compiuti e i 29 anni non ancora compiuti alla data di presentazione della domanda – essere cittadini dell’Unione Europea (oppure cittadini non comunitari, ma regolarmente soggiornanti) • Inoltre: – non aver riportato condanne penali – non aver presentato ulteriori domande per le selezioni di altri progetti di servizio civile – non avere rapporti di lavoro con l’ente che realizza il progetto nemmeno nell’anno precedente

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5 PASSI PER LA CANDIDATURA

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Contattaci via Whatsapp 327 0320758 o via e-mail young@caritasbrescia.it

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Compila il questionario di orientamento in www. caritasbrescia.it/servizio-civile

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Conosci il centro di servizio civile più adatto a te

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Attiva lo Spid e compila la domanda ufficiale su portale nazionale https:// domandaonline.serviziocivile.it.

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Verifica sul nostro sito l'esito della selezione ufficiale

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Le “cose importanti” della nostra storia di Servizio Civile Il Servizio Civile Universale è vissuto oggi dai suoi volontari come un percorso irripetibile. In effetti è così, si può svolgere solamente una volta tra i 18 e i 28 anni. Può entrare quindi nelle nostre vite in momenti diversi: da quello più fresco del diploma, a quello più maturo del contesto universitario e lavorativo. Le motivazioni a monte possono essere le più variegate: dalla volontà di dedicare del tempo agli altri, al desiderio di fare più esperienza sul campo, all’interesse per un ambito di servizio e lavoro che fino a quell'istante non si era nemmeno preso in considerazione. Il progetto di servizio prevede 12 mesi di impegno personale e professionalizzante, che rendono l’intera esperienza piena, ricca di risultati e di nuove consapevolezze; ci si scopre, ci si sperimenta e si (ri)conoscono le nostre capacità, competenze, risorse, limiti e le possibili direzioni future da poter intraprendere. Ci si mette completamente in gioco nella ‘cura delle relazioni’, nel curarsi dell’Altro, investendo il proprio tempo e le proprie energie. È importante scegliere bene l’ambito di servizio civile entro cui intendiamo proporci e desideriamo operare, deve essere ‘come un vestito che ci calza comodo’, che ci fa sentire al posto giusto. Gli ingredienti che arricchiscono il tutto sono l’impegno messo, la costanza e il coinvolgimento senza riserve. “Più ti giochi in questa esperienza, più questa esperienza ti regala relazioni, incontri, possibilità”. E tu, cosa aspetti?

GAIA S.

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il succo della nostra esperienza

CRESCERE

Un’esperienza che mi aiuta a crescere.

Un’esperienza che fa crescere e insegna cose che non sapevi di poter riuscire a fare. A N I T MA R

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Crescere come persona sotto tanti aspetti diversi, cambiare in modo positivo, conoscere nuove cose e nuovi aspetti di noi stessi. Imparare ad ascoltare maggiormente gli altri e ciò che hanno da dire.

. C A R A I H C Una grande crescita, uno scambio continuo e tante emozioni.

MA

IA

Questa esperienza mi sta aiutando a essere serena e ad apprezzare cose che prima non consideravo importanti. F ED ER I C A

T T E CONC

O T T I RIA V

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il succo della nostra esperienza

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orse uno spazio come questo non basta per raccontare le motivazioni che mi hanno portata fino a qui, quello che vivo concretamente e quotidianamente nel mio servizio e quello che giorno per giorno, ora per ora e minuto per minuto questa esperienza mi sta donando. È sicuramente qualcosa di cui vado molto fiera e orgogliosa, anche se spesso, forse troppe volte, quando la racconto non viene compresa appieno e, di conseguenza, nemmeno io vengo capita. Ma io in questa esperienza e soprattutto nel mio centro sto bene e sento di essere nel posto giusto, di non essere in più, di non essere sbagliata, e questo sentirmi a mio agio mi aiuta ad acquisire e rafforzare la fiducia in me stessa e nelle mie capacità. So che quello che faccio non è in più ma è davvero necessario e la mia presenza conta. Mi sono ambientata fin da subito, sarà stato merito dei miei colleghi molto alla mano e sempre disponibili e anche del clima familiare che ogni giorno si respira. Una cura famigliare che non coinvolge solamente noi ma anche buona parte degli “utenti”, anzi delle persone che vengono da noi per chiedere un aiuto, un consiglio o anche solo per trovare un posto accogliente dove poter scambiare quattro chiacchiere. Parole d’ordine sono accoglienza e ascolto che consentano a tutti di sentirsi compresi e accettati. Accogliere e ascoltare le differenze è importante in quanto il centro in cui opero, il Centro Migranti, è un piccolo grande microcosmo, una torre di babele, un atlante che consente di fare un viaggio intorno al mondo in poco tempo, di allargare i propri confini e le proprie vedute. Insomma è un’esperienza che mi consente una crescita continua, una continua scoperta.

GAIA F.

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il succo della nostra esperienza

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a mia esperienza di servizio civile è piuttosto positiva. Mi sta portando crescita umana e professionale. Mi occupo di diverse mansioni, dall’accoglienza al supporto psicologico di chi è un po’ in difficoltà. Un fatto che mi ha colpito è stato quando una signora (che ho conosciuto perché veniva a prendere la spesa) si è aperta con me: mi ha raccontato la sua storia, dicendomi che la figlia era in ospedale malata di leucemia. Per provare a tirarla su di morale le ho regalato uno zaino per la figlia. È stato un momento di scambio molto arricchente.

SIMONE

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il succo della nostra esperienza

IMPARARE

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ya

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Essere in costante relazione con le persone e imparare dalle esperienze altrui. È fondamentale ma Il percorso che dare un nome alle rta sto facendo è pieno proprie emozioni e di ricchezza, di cose dobbiamo imparare a farlo bellissime che imparo prima di tutto noi “grandi”. ogni giorno. L’importante Forse, solo dopo, saremo è non fermarsi ma in grado di aiutare i più continuare a coltivare piccoli a gestire i tutto ciò che ho tra le conflitti. mani. a le o ssan dr sc e Vedere an c r f al di là di ciò che guardiamo, che ci possa aiutare a continuare questo Sto imparando a percorso sempre con un mettermi in gioco, occhio in più, pronti tralasciare l’imbarazzo e a scoprire sempre la paura, aiutare anche nelle Sto qualcosa di nuovo. piccolezze, sto imparando imparando che c’è sempre una soluzione CH I a conoscere A RA V. a tutto e l’importanza me stessa, ciò di essere sincere ed che sono e che esprimere le proprie posso essere e che idee/emozioni. cosa voglio fare “da GA I A A. grande”. Spero che questa esperienza B I S H AT possa insegnarmi ad essere più paziente, ad apprezzare momenti in compagnia condividendo storie. Spero anche che mi aiuti per un eventuale futuro lavoro. s


il succo della nostra esperienza

I

l mio desiderio era mettermi in gioco in un campo totalmente nuovo, di cui non conoscevo praticamente nulla. Mi sono sperimentata nel servizio con la disabilità medio-grave, dove ci sono persone allettate e con molte difficoltà. Sto con loro 4 o 5 ore al giorno supportandole nelle attività che svolgono con gli operatori e operatrici. Mi stupisce il fatto che piano piano qualcuno si ricorda il mio nome e quando entro in struttura vengo salutata ancora prima che io li veda. Quando sono con loro mi sento serena e gioiosa.

FEDERICA

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il succo della nostra esperienza

H

o deciso di intraprendere questa esperienza per il semplice fatto che volevo mettermi in gioco e capire come funziona l’ambito lavorativo. Ho scelto il settore delle persone con disabilità perché era a me già conosciuto e ho voluto veramente provare a vedere cosa significasse lavorarci. All’interno del mio settore si fanno attività in compagnia delle utenti. Anche i giochi da tavolo che sembrano banali per loro sono produttivi, in quanto fanno lavorare la memoria attraverso calcoli o memoria visiva. Un gioco che piace molto è il Memory. Questa esperienza mi sta dando molto, mi sta aiutando a capire cosa significa aiutare il prossimo ed è un bagaglio molto importante perché mi potrebbe aiutare in futuro a capire in che ambito investire a livello lavorativo.

CHIARA V.

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il succo della nostra esperienza

DARE E RICEVERE

g.

Stanno dando molto di più i ragazzi a me, che io a loro. Il mio “dare” è più verbale, mentre il loro è Nonostante, fatto di tanti piccoli gesti, apparentemente, accortezze, a cui si fa caso sono io che aiuto gli solo dopo perché magari utenti della struttura, al momento non si ricevo molto in cambio… era posta la giusta emozioni che mi hanno fatta attenzione. cambiare, riflettere sul senso e c i e sul significato che davo al alla mia vita. Mi hanno insegnato ad apprezzare e apprezzarmi. . z a gai Accogliere è un momento importante e l’aiuto non è una via in cui si dà soltanto. o c frances È tutta questione di reciprocità: ascoltando Curare e l’altra persona si impara ad prendermi cura ascoltarsi, cercando di aiutare di ogni step del mio si viene a propria volta aiutati a percorso personale conoscersi meglio e ad andare più e professionale, in profondità. Ed è cambiando lo prendendomi il tempo sguardo e uscendo dalla propria che ritengo necessario comfort zone che chi aiuta e e dandogli valore. chi viene aiutato cresce e si gaia s. arricchisce. F. a i a g

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il succo della nostra esperienza

L

’esperienza che sto vivendo penso sia davvero bella, mi ha fatto capire tante cose che magari una volta davo per scontate, ma che in realtà non lo sono affatto. Prima di iniziare ero molto titubante perché non sapevo se fosse un ambito fatto per me, oggi penso che rifarei subito questa esperienza. Trascorro le mie giornate di servizio in compagnia dei ragazzi, ridendo e scherzando con loro e aiutandoli, provando a dare consigli ogni volta che li vedo tristi o arrabbiati. Li aiuto anche a fare i compiti, li porto e li vado a riprendere a scuola, andiamo insieme a fare merenda; insomma facciamo un sacco di cose ed è molto bello, ma ancora più bello è il fatto che vogliano fare con me tutte queste cose. Mi cercano sempre, anche quando non sono presente. Questa esperienza mi ha fatto imparare davvero tanto e continuerò ad imparare; mi sta dando tanta gioia ed emozione e mi sta facendo crescere e maturare.

FRANCESCA

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il succo della nostra esperienza

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nizialmente ho intrapreso questo percorso perché amo aiutare gli altri. Penso che chi sceglie questa strada abbia qualcosa che si porta dentro e che prova a fare uscire attraverso questo tipo di esperienze. Ho scelto di lavorare in questo ambito perché ritengo che le persone bisognose o con problemi gravi a casa necessitano di attenzione, sostegno, ascolto ed empatia. Un episodio che mi ha particolarmente colpito è stato durante una giornata di formazione, quando un sacerdote è venuto a parlarci della sua esperienza come cappellano del carcere. Mi ha molto affascinato il suo percorso e come ha reagito in alcuni episodi raccontati. Ricordo una sua frase “a volte li vedo guardare dalla finestra e sognare”, cosa che magari per alcuni è scontata ma ultimamente vedo sempre meno gente sognare e sempre più omologazione di massa.

SONYA

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il succo della nostra esperienza

SUPERARE LE DIFFICOLTÀ, COSTRUIRE LEGAMI Tutto può cambiare, basta metterci la volontà di andare avanti.

ren y Il mettersi in gioco è molto importante durante il servizio civile perché bisogna sempre essere disposti a superare ciò che viene chiesto e anche se è difficile c’è sempre una soluzione.

Il succo di questa esperienza è la mia crescita personale, è schiantarsi con la realtà che c’è fuori vivendola in prima persona e non dietro a uno schermo, è sentirsi soddisfatti dopo una buona azione e dare speranza a chi l’ha persa. È un mix di emozioni, talvolta difficili da gestire. a

l o i fab

Vita, ascolto, amore per il genere umano senza distinzioni.

giada

simone

ce sc o f.

Mettersi in gioco e anche un po’ in discussione per cercare di costruire rapporti ed esperienze che siano a vantaggio della comunità. Facendo ciò sento di portare vantaggi anche a me stesso. fran 16

Collaborazione: siamo tutti diversi tra noi, ma possiamo trovare un punto di incontro, che è molto importante anche a livello di crescita personale.

yasmina


il succo della nostra esperienza

Q

uando ho iniziato il servizio civile mi trovavo in un punto della vita in cui non sapevo più chi ero, cosa volevo fare e che direzione seguire. Lavorare in un CAG circondata da bambini/e e ragazzi/e di tante età diverse, e farli giocare, aiutarli nei compiti e pensare per loro un percorso educativo mi ha fatto capire e prendere consapevolezza che l’ambito educativo è quello su cui vorrei investire a livello lavorativo. Sono passati solo sei mesi da quando ho iniziato quest’esperienza ma mi sento di poter dire che il servizio civile mi ha già cambiato un po’ la vita, non solo perché oggi so cosa vorrei fare nel mio futuro, ma anche perché mi ha fatto l’enorme regalo di farmi prendere coscienza delle mie capacità, dei miei talenti, del mio valore e delle mie qualità.

BISHAT

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il succo della nostra esperienza

L

’idea che dei giovani, forse anche un po’ sperduti, si ritrovino attraverso questa esperienza non fa altro che convincermi sempre di più di aver fatto la scelta giusta. Mi sto scoprendo, ma mi sto anche ritrovando, sto ritrovando la mia anima bambina. Quell’anima che si era persa dopo aver preso il diploma, quindi dopo aver finito un’attività che era al centro dei miei pensieri e della mia vita. Sto occupando tempo materiale e guadagnando tempo spirituale che mi serve e mi aiuta a pensare al mio futuro, e nel frattempo nel mio piccolo contribuisco a migliorare il futuro ad altre persone.

DOHA

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RACCONTI on-air CON DAVIDE BRIOSI

VEDI SUL WEB: https://www.caritasbrescia.it/racconti/

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Caritas

BS

030 3757746 | Whatsapp 327 0320758 young@caritasbrescia.it www.caritasbrescia.it/servizio-civile/


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