La Gazzetta del Servizio Civile 02 - Maggio 2020

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LA GAZZETTA

del Servizio Civile NUMERO 2 - MAGGIO 2020

Caritas

SPECIALE

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ON COVID-19 PAROLA D’ORDINE: RESILIENZA Ebbene sì amici, eccoci qui in questo secondo appuntamento e con questo motto ben impresso nella mente perché noi giovani del servizio civile, come tanta altra gente là fuori… non abbiamo mollato! Questo periodo di lockdown, che ci ha messo e ci sta mettendo a dura prova, non ha bloccato la voglia e la possibilità di fare del bene, anzi…Come ben sappiamo e abbiamo sperimentato “le PERSONE hanno bisogno delle PERSONE”. Quindi ecco che tutti noi dopo un periodo di interruzione, in un modo o nell’altro, ci siamo rimessi in carreggiata. A qualcuno è capitato di cambiare completamente ambito rispetto all’attività che svolgeva a inizio servizio, così da doversi reinventare e adattare a nuovi ambienti e situazioni. Anche le nostre amate giornate di formazione hanno dovuto subire delle modifiche; gli appuntamenti

sono chiari e puntuali, ma il luogo d’incontro non è più il Centro Pastorale Paolo VI bensì uno spazio virtuale… riusciamo a tenerci in contatto così, attraverso una piattaforma (come dei perfetti studenti-modello!) dove talvolta interagiamo anche con ospiti esterni… Sfogliando la gazzetta troverete i nostri pensieri, i nostri racconti, le nostre esperienze in piena emergenza Covid-19… Non vi rubiamo altro tempo, ma prima di iniziare vi lasciamo un promemoria: “La mascherina nasconde il nostro sorriso ma non può opprimere il nostro entusiasmo”.

...le persone hanno bisogno delle persone...

INDICE

Mettiamoci in gioco: Insieme ma a distanza

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Racconti di servizio On Covid-19

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Stretching Pensieri in pillole

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Terzo tempo #DISTANTIMAUNITI

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METTI AMOCI inGIOCO

insieme ma a distanza

È

stato difficile, anche solo a poco più di un mese dall’inizio del servizio civile, staccarsi da quella che era ormai diventata la nostra normalità. Svegliarsi di fretta, mangiare e correre dai ragazzi del centro era per me diventata una routine della quale non potevo più fare a meno. Ma con questo virus sono ormai cambiati tanti aspetti

MARTA della nostra quotidianità; alcuni di noi sono stati costretti ad interrompere il servizio da un momento all’altro, altri a reinventarsi. Noi ragazzi, nonostante operiamo in sedi diverse con progetti differenti, una volta al mese ci incontriamo per la nostra formazione…che ora è diventata a distanza! Erano molti i dubbi che avevo, poiché la connessione internet, quando serve, immancabilmente non funziona, ma sono molto soddisfatta. Nelle precedenti formazioni abbiamo avuto diversi incontri con professionisti della comunicazione, responsabili dei vari progetti.. persone che oggi sono diventate i nostri “ospiti segreti” nelle videochiamate. Veniamo prima informati sugli argomenti e sui temi che tratteremo, in modo da essere “preparati” e lucidi durante il nostro incontro virtuale. I responsabili si occupano di postare sulla piattaforma che utilizziamo materiale e contenuti consultabili, necessari per prepararci al meglio e per essere informati. Abbiamo svolto le prime lezioni parlando di noi, di questo periodo e di tutte le notizie che bazzicano su internet. Può sembrare noioso pensare di passare delle ore davanti ad un display ad ascoltare ma, in realtà, i nostri lavori di gruppo non mancano affatto! Stiamo scoprendo giorno per giorno come utilizzare al meglio la piattaforma, condividendo opinioni e domande negli appositi gruppi.


Formazione Comunicazione O_stile In questo mondo di virus e bufale… Controlla l’organo, l’autore e la fonte di informazione, pensa prima di condividere e contribuisci a stanare le bufale!

Terminate le lezioni abbiamo poi modo di riflettere sugli argomenti trattati postando quesiti e curiosità. Nonostante non abbia ancora trovato l’inquadratura della fotocamera che mi renda più giustizia, è bello farsi vedere ogni tanto dai propri compagni, anche con i capelli un po’ più spettinati… siamo sempre gli stessi. Per quanto possa essere difficile da comprendere, la formazione a distanza può essere un valido strumento per mantenere viva la comunicazione. Ci incontriamo

SPECIALE

ON COVID-19

con più frequenza rispetto ai primi mesi, una volta a settimana, dunque l’impegno e la dedizione rimangono elementi fondamentali per la corretta riuscita. In parte può sembrare tutto come prima ma, in realtà, il non vedersi di persona, scambiarsi qualche parola prima dell’inizio e cercare disperatamente un posto per il pranzo…un po’ mi manca.

Formazione Sicurezza e Privacy Sicurezza: DPI, linee guida dei centri operativi e condivisione. Privacy: informarsi prima di firmare.

#ASSAGGIDICIELO WORK IN PROGRESS Vogliamo far sentire la nostra presenza e vicinanza anche da lontano. Realizzeremo delle mongolfiere da regalare ai ragazzi delle strutture dove avremmo dovuto prestare servizio, per colorare le loro giornate, portare un messaggio di speranza e volare insieme con la fantasia. Non perdetevi il prossimo numero: racconteremo e documenteremo anche questa iniziativa. Alla prossima puntata! MARTA, NUNZIA, SABRINA, ROBERTA

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METTI AMOCI inGIOCO IL MIO SERVIZIO IN MENSA MENNI AI TEMPI DEL COVID-19

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sono diventati essenziali guanti e mascherine

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a circa metà Marzo la Mensa Madre Eugenia Menni ha dovuto riorganizzarsi per fronteggiare l’arrivo del Covid-19. Normalmente gli ospiti entravano all’interno del salone per il pranzo, mentre adesso viene consegnata una “borsa pasto” nel cortile adiacente

alla mensa. Gli ospiti entrano GIOVANNI per prendere la borsa scaglionati a gruppi di quattro persone e sulla strada sono state fatte delle righe con bombolette spray per mantenere il distanziamento mentre aspettano il loro turno in fila. Una persona o due sono sempre presenti nel cortile durante l’orario di apertura per fare sorveglianza ed assicurarsi che gli ospiti rispettino tutte le precauzioni necessarie. Attualmente la mensa distribuisce in media centottanta borse-pasto al giorno ed ha introdotto anche l’apertura domenicale. Anche gli operatori e i volontari della mensa hanno dovuto riorganizzarsi, sono diventati essenziali mascherine e guanti ma anche il distanziamento sociale. Durante il lockdown non sono mancate le donazioni da parte di privati, principalmente nel campo della ristorazione. Inizialmente la scelta di continuare presso il mio servizio un po’ mi preoccupava, ma ero sicuro che era la cosa più utile e giusta da fare ed infatti lo è stata. Spesso penso a quando potremo ritornare totalmente alla normalità senza guanti e mascherine, ma la strada è ancora lunga.


racconti di servizio ON COVID-19

SPECIALE

ON COVID-19

UNA COMUNITÀ ORA UNITA

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ornare in servizio dopo svariati giorni di permesso straordinario a causa dell’emergenza Coronavirus è stato davvero piacevole! Con un po’ di sorpresa ho trovato nella mia sede operativa molta positività, energia e soprattutto rinnovata unità. La comunità educativa di adolescenti in cui svolgo il mio servizio, “la nostra casa”, ha proprio saputo far di necessità virtù rendendomi partecipe di una vita che per certi versi pensavo dimenticata. Con la mascherina e un po’ di timore d’essere percepito come un possibile untore, mi sono subito sciolto

davanti alla vista dei ragazzi ROBERTO a cui un pochetto mancavo. Naturalmente a loro mancavano di più i parenti e gli amici che dall’inizio della quarantena non hanno potuto vedere, essendo stati isolati tra le mura del grande complesso dell’opera Pavoniana. Ma tra una videolezione scolastica ed una videochiamata dello psicologo s’è trovato il tempo per rendere il cortile lo stadio di splendide partite di pallone in cui anch’io da appassionato ammetto d’essermi divertito (e stancato) un sacco! E così si sono valorizzati anche altri passatempi spesso messi da parte: i miei vituperati quiz sono divenuti presto una bella sfida tra i ragazzi, così come la cara e vecchia briscola e l’immancabile Playstation. Convivendo costantemente, sono poi nate nuove inaspettate simpatie tra i ragazzi che hanno smesso di vedersi come semplici compagni di stanza o di tavola: hanno capito d’essere molto di più! Tra chi ne ha approfittato per fare un ramadan migliore e chi ha esultato per l’insperata promozione, posso dire di essere atterrato su un’isola felice in cui l’impossibilità di mostrare il sorriso ha dato maggior peso alle parole che spero continuino ad essere le migliori per questo avvincente servizio!

l’impossibilità di mostrare il sorriso ha dato maggior peso alle parole

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METTI AMOCI inGIOCO

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uesto periodo ha generato nella popolazione un forte stato confusionale e di disorientamento. Buona parte della gente che non era più abituata a soffermarsi sulle cose, poiché priva di tempo, in questa situazione ha dovuto escogitare un nuovo stile di vita. Le famiglie sono “costrette” a vivere insieme la quotidianità che prima era scandita da un tempo limitato. Per quanto concerne la mia esperienza di servizio civile, esso è stato sospeso per più di un mese, causa Covid-19. Sfortunatamente all’interno della comunità socio sanitaria per ragazzi disabili dove opero, c’è stato un decesso dovuto al coronavirus; dapprima il fatto mi ha sconvolta, successivamente una volta elaborato il lutto tutto ciò mi ha fortificato ed aiutato a gestire al meglio le emozioni e gli stati d’animo. La cosa che si percepisce maggiormente rispetto a prima che ci fosse lo stato d’emergenza è l’impossibilità di avere un minimo contatto fisico, in particolare se precedentemente vi era un forte attaccamento, ora si assiste ad un un senso di distacco forzato. Gli utenti faticano molto a comprendere

distogliere dai pensieri negativi

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INSIEME ANCHE NEL DOLORE la situazione, difatti spesso e SILVIA volentieri sorgono tensioni e diverbi dettati dal fatto che non si possa uscire e dall’incertezza su quello che potrà essere il loro avvenire. Difatti si coglie maggiormente la mancanza che nutrono nei confronti dei propri affetti. La nostra mansione nei loro confronti è per lo più psicologica: cerchiamo di rassicurarli ed offrire attività che ci consentano di distoglierli dai pensieri negativi perché siamo sicuri che con il passare del tempo, le cose andranno per il meglio.


racconti di servizio ON COVID-19

È

SPECIALE

ON COVID-19

Quando pensi che non potrebbe andare peggio di così, ricordati che potrebbe saltare la connessione da un momento all’altro

il modo migliore per descrivere come il nostro servizio civile si è trasformato in questo particolare periodo. Infatti, per far fronte a questa situazione, che non ci permette di rientrare attivamente in campo, stiamo sperimentando attività alternative a sostegno delle famiglie, ovviamente in via telematica. Nonostante all’inizio sembrasse una cosa semplice e immediata, in realtà si è rivelata essere più complessa del previsto. La prima difficoltà che abbiamo riscontrato è stata la mancanza di un contatto diretto con i bambini e i ragazzi, poiché il fatto di non poter essere vicini fisicamente ci impedisce di leggere le loro emozioni e di interpretare le loro reazioni, rendendo più complicato instaurare un legame in un contesto diverso da quello a cui eravamo

BENEDETTA, MARTINA, SARA, KATHERINE abituati. Un secondo ostacolo è stato di ritrovarci sulle spalle l’intera responsabilità dei ragazzi, senza poter contare sull’aiuto immediato dei nostri collaboratori. Nonostante questi scogli, siamo contente di aver avuto la possibilità di tornare in servizio, offrendo supporto alle famiglie e spezzando la loro routine. Infatti, oltre ad affiancare i ragazzi nel momento dei compiti, proponiamo anche degli istanti di svago e di gioco per distrarli e strappare loro un sorriso.

stiamo sperimentano attività alternative

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STRETCHING ole ll i p n i i r e i s n e P : o Defaticament Sono in casa anche loro, mi pensano eppure non posso vederli, perché?

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Il servizio civile mi sta dando forza vitale in un periodo in cui siamo tutti circondati dalla morte, non mi ringrazierò mai abbastanza per aver deciso di intraprendere questo percorso

SERVIZIO CIVILE

Poter contribuire facendo la mia parte e sentirmi appartenente a un gruppo mi ha fatto riscoprire l’energia con le altre persone, il contatto sociale non deve essere sottovalutato

Con un amico in più: rafforzare i legami e le forme di carità anche da lontano. La tecnologia ci aiuta a mantenere una sorta di normalità e di collegamento con le persone


I pensieri in pillole di questo mese sono il frutto di un lavoro di setaccio di riflessioni più ampie e profonde che abbiamo maturato in questo particolare periodo di emergenza.

A volte, dopo una caduta, ci è data la possibilità di rialzarci, ma il primo sforzo dobbiamo comunque farlo noi

Questo virus ci ha reso tutti uguali in un mondo dove la gente è alla perenne ricerca di distinguersi e sovrastare gli altri

CAMBIAMENTO RIADATTAMENTO Nonostante si possa ancora incorrere in stati emotivi depressivi e mancanze, dobbiamo esser pronti ad inserire il cambiamento nell’ordine naturale delle cose, guardando al futuro con rinnovato entusiasmo

Quando pensi che potrebbe andare peggio di così, ricordati che potrebbe saltare la connessione da un momento all’altro

Ormai mi sono talmente abituata a questa sensazione di “chiusura” che quasi mi spaventa la libertà che ci sarà dopo, anche se mi manca essere sempre impegnata potendo muovermi senza impedimenti

Molte persone hanno occupato queste giornate per riscoprirsi, per studiare, per imparare a cucinare ma io ho scoperto il mio dono nel digerire in fretta e nel poter abbuffarmi

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STRETCHING ole ll i p n i i r e i s n e P : o Defaticament La vicinanza affettiva è ciò che ci aiuta ad accettare anche le situazioni più difficili

La mascherina nasconde il tuo sorriso ma non può opprimere il tuo entusiasmo

Questa quarantena mi ha fatto riscoprire i veri legami quali la famiglia e l’amicizia e la loro forza. Mi auguro che quando ci rivedremo saremo meno superficiali e ci godremo le piccole cose come lo stare insieme a persone che ci fanno stare bene

RELAZIONI

Non dare mai per scontata la presenza delle persone a te care, curatene sempre!

Un quadro opaco non mostra la vera realtà dei fatti, mentre un’immagine immacolata riesce a estendere un anelito di vero amore

Anche noi, in questo momento difficile possiamo restare in casa come se fosse autunno e inverno, per poi rincontrarci e ritornare a stare insieme come facevamo sempre


TEMPO

Il tempo è una risorsa preziosissima, non sprechiamola

Il tempo per se stessi è il primo ad essere sacrificato quando si ha molto da fare, con la quarantena ho imparato che ogni tanto dovremmo fermarci e prenderci cura di noi stessi, non soltanto della parte esteriore ma anche e soprattutto di quella interiore

In questo momento stare a casa tutto il tempo senza uscire o andare In un Il al servizio dove silenzio di tempo è opero mi fa un po’ mille parole una delle cose deprimere più preziose che possiamo regalare agli altri e a noi stessi I gesti e le Ci siamo piccole cose, come sempre scordati aiutare le persone che dei nostri eroi pronti amiamo, ricevere una parola a soccorrerci quando di conforto, una carezza, stavamo male, ma ora un sorriso negli occhi delle più che mai dobbiamo persone che incontriamo, ricordarli e ringraziarli per penso che siano pezzetti di tutto quello che stanno amore e volontà di fare facendo per noi che nutrono il nostro giorno e notte cuore

Riscoprire i piccoli gesti che puoi fare, sentirti utile, guardare le facce, intuire gli sguardi... attimi di serenità!

PICCOLE COSE

Le piccole cose, che non sono mai piccole e nemmeno cose

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STRETCHING ole ll i p n i i r e i s n e P : o Defaticament “La maturità inizia a manifestarsi quando sentiamo che è più grande la nostra preoccupazione per gli altri che non per noi stessi” A. Einstein

Tu per primo sii il cambiamento che adesso vuoi vedere M. Gandhi

‘’Da vicino nessuno è normale” F. Basaglia

CITAZIONI

“Non è per vincere che vivo ma per ardere, perciò se dovrò perdere lasciatemi perdere e avrò perso, cosciente che non sono né peggiore né migliore di nessuno finché sarò diverso.” (Caparezza: “Cammina solo”)

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“La solitudine può portare a forme di straordinaria libertà” F. De Andrè

“Che sia benedetta per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta” F. Mannoia “Non temete i momenti difficili. Il meglio viene da lì” R. Levi Montalcini


o r t n o c in n u e t n a Dur o m ia b b a e n io z a m r o di f i r ie s n e p i r t s o n i riportato as al direttore di Caritia diocesana di Bresc che ci ha risposto … li o im t s i lt o m n o c i Ecco i suoi pensier in pillole... Non esiste una giornata sprecata. Forse lo sarebbe stata ieri, ma non oggi

Posso vivere senza sapere perché vivo, ma non posso vivere senza sapere per chi vivo

“Resistenza e resa: rinunciare totalmente a tenere la propria causa tra le mani” D. Bonhoeffer

Non devo riassettare me stesso con il poco che sono ma con il meglio che posso essere

“Bisogna sapersi perduti per poter essere salvati” M. Delbrêl Carità: atto necessario e penultimo

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TERZO TEMPO

protegg r e p i tt te i e d e r a ome a form c e it n u o n o s ia Le nostre bracc

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Il servizio civile CHE COS’E’? è una proposta ad adesione

libera per giovani italiani e stranieri tra i 18 e i 28 anni della durata di 12 mesi che chiede un impegno complessivo di 1.145 ore di cui 114 di formazione con un compenso di 439,50 euro al mese.

è un’occasione per

contribuire al bene comune e, allo stesso tempo, un percorso di crescita personale e comunitaria nei valori della pace, solidarietà e giustizia.

4 i progetti di Caritas Diocesana di Brescia per il 2020: Con i minori

“La favola mia” Con il disagio adulto

“L’oro negli sguardi” Negli oratori

“Tempo di crescere” Con i disabili

“Integral-mente” Caritas Diocesana di Brescia

LA GAZZETTA

del Servizio Civile è

coordinata da Ufficio Promozione Volontariato Giovanile di Caritas Diocesana di Brescia

è curata dai giovani del Servizio Civile: Adikan Matem Mikayaille, Agresta Annunziata, Baronio Alice, Bazzani Silvia, Benini Anna, Bolpagni Daniele, Bosio Maria, Castrezzati Alessia, Chiarini Andrea Alessandro, Cieri Sara, Cinelli Luca, Collura Annamaria, Esposito Lucia, Fasani Benedetta, Filippini Roberto, Fiorini Marta, Frontini Isabella, Galli Aurora, Greggio Davide, Kaur Sokhpreet, Konci Sheri, Maccarini Davide, Marini Maria Sole, Mirdha Sabrina, Panni Lara, Papetti Maria, Pe’ Martina, Petrilli Valeria, Plebani Niccolo’, Sartori Giovanni, Sberna Marialetizia, Scanzi Roberta, Sodji Farrelle Ariane, Tameni Simone, Tognazzi Marco, Tosi Gabriele, Tosoni Emma, Villacorta Perez Katherine, Viviani Michele

CARITAS DIOCESANA DI BRESCIA P.za Martiri di Belfiore, 4 - 25121 Brescia - Tel. 030.3757746 - Fax 030.3752039 caritas@caritasbrescia.it - www.caritasbrescia.it Facebook: Caritas Diocesana di Brescia - Whatsapp: 327.0320758


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