La Gazzetta del Servizio Civile 04 - Dicembre 2020

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LA GAZZETTA

del Servizio Civile NUMERO 4 - DICEMBRE 2020

Caritas

PASSIAMO IL TESTIMONE... Nonostante in questi mesi le nostre vite sono cambiate notevolmente, nonostante la fatica nel doverci adattare alla situazione di emergenza, nonostante la difficoltà nel dover affrontare le formazioni di gruppo a distanza, nonostante le mascherine che coprono i nostri sorrisi… Nonostante tutto… Ce l’abbiamo fatta e stiamo per concludere il nostro percorso come volontari di Servizio Civile. Quest’anno è stato davvero particolare, tuttavia ricorderemo il 2020 non solo per l’emergenza COVID-19, ma anche perché è stato l’anno in

cui, nonostante tutto, abbiamo portato avanti la nostra volontà a continuare questo percorso. Siamo pronti/e a passare il testimone a chi, dopo di noi, vorrà vivere questa esperienza di crescita e maturazione personale mettendo a disposizione del tempo a servizio degli altri.

Il nuovo bando è già uscito, 29 i posti disponibili. Il termine delle iscrizioni è l’8 febbraio 2021 Pronto a buttarti in questa nuova avventura?

BS

INDICE Mettiamoci in gioco

Progetto oratori Progetto minori Progetto disagio adulto Progetto disabili

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Stretching Pensieri in pillole

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Info bandi 2021

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Il servizio civile CHE COS’E’? è coordinata da Ufficio

Promozione Volontariato Giovanile di Caritas Diocesana di Brescia

è curata dai giovani del

Servizio Civile:

Adikan Matem Mikayaille, Agresta Annunziata, Baronio Alice, Bazzani Silvia, Benini Anna, Bolpagni Daniele, Bosio Maria, Castrezzati Alessia, Chiarini Andrea Alessandro, Cieri Sara, Cinelli Luca, Fasani Benedetta, Filippini Roberto, Fiorini Marta, Frontini Isabella, Kaur Sokhpreet, Konci Sheri, Maccarini Davide, Marini Maria Sole, Mirdha Sabrina, Panni Lara, Papetti Maria, Pe’ Martina, Plebani Niccolo’, Sberna Marialetizia, Scanzi Roberta, Sodji Farrelle Ariane, Tognazzi Marco, Villacorta Perez Katherine, Viviani Michele

è una proposta ad adesione libera

per giovani italiani e stranieri tra i 18 e i 28 anni della durata di 12 mesi che chiede un impegno complessivo di 1.145 ore di cui 114 di formazione con un compenso di 439,50 euro al mese.

è un’occasione per contribuire al

bene comune e, allo stesso tempo, un percorso di crescita personale e comunitaria nei valori della pace, solidarietà e giustizia.

La Caritas Diocesana di Brescia per il 2021 ha presentato 2 progetti articolati su due aree di intervento, per un totale di 29 posti: Con i minori

“Tra le generazioni” Negli oratori

“A passi di futuro” Per partecipare vedi: www.caritasbrescia.it/servizio-civile/


METTI AMOCI inGIOCO

Progetto ORATORI

Tempo di crescere

è un progetto che vede i giovani volontari coinvolti in attività di educazione e animazione negli oratori. In questa sezione i bambini che partecipano alle attività negli oratori di SS. Faustino e Giovita e di San Giovanni Evangelista hanno voluto fare sentire la loro voce attraverso alcuni disegni dedicati alle tre volontarie Katherine, Sara e Benedetta.

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METTI AMOCI inGIOCO

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La favola mia

è un progetto di accompagnamento per minori o giovani in condizioni di disagio o di esclusione sociale. La testimonianza di Marco ci aiuterà ad avvicinarci al punto di vista di un volontario di Servizio Civile che sta prestando servizio in una comunità per minori. MARCO

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Niccolò nel suo centro operativo

rattando con minori quello che ci si trova davanti è un panorama decisamente variegato che ogni giorno fornisce (spesso quasi contemporaneamente) soddisfazioni e difficoltà sempre diverse. Già solo una cosa “semplice” come capire punti di vista diversi da quello che avevo in partenza, racchiude una gamma incredibile di cose che ho affrontato: è stato difficile, sto sinceramente ancora imparando a farlo e non sono ancora sicuro di averlo compreso appieno, ma quando riesco ad avere quell’illuminazione su cosa mi stanno veramente chiedendo gli utenti, è un momento che non si può non definire magico. Potrei tagliare corto qui dicendo che si può fare un discorso analogo per tanti altri temi, ma non mi va di semplificare queste cose. Fare una piccola breccia nelle difese che questi ragazzi si creano per schermarsi dal mondo a volte sembra letteralmente impossibile, quindi quando capita qualcosa, anche di piccolo, che ci avvicina in maniera quasi casuale, provo sempre una soddisfazione che poche volte ho avvertito prima. Allo stesso modo, realizzare che il mio contributo è effettivamente utile (non è mai da definire addirittura indispensabile, ma semplicemente utile) e che grazie a me un bimbo ha anche solo un breve momento di pura


Fare una piccola breccia nelle difese che questi ragazzi si creano per schermarsi dal mondo a volte sembra letteralmente impossibile

serenità che altrimenti gli verrebbe negata, è spettacolare. Ma in questo anno gli utenti sono stati solo una parte dell’esperienza totale. Posso affermare infatti che gli “adulti” che ho incontrato sulla mia strada sono stati persone eccezionali, più che semplici educatori, OLP o volontari di Servizio Civile, mi hanno aiutato in modi che probabilmente nemmeno loro sospettano e si è creato un rapporto di amicizia che spero possa continuare anche oltre questa esperienza. Grazie a tutto questo ho riscoperto

Progetto MINORI

una banalità che però avevo dimenticato: il mondo esterno è decisamente più ampio di come lo immaginavo, quindi non sono costretto solo su una serie di binari ma posso affrontarlo in modi sempre diversi a seconda di quello che mi si presenta davanti.

... si è creato un rapporto di amicizia che spero possa continuare anche oltre questa esperienza

Marialetizia nel suo centro operativo

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METTI AMOCI inGIOCO

L’oro negli sguardi

è un progetto di accompagnamento per adulti che si trovano in condizioni di disagio e forte marginalità. Di seguito riportiamo alcuni pensieri di quattro utenti di uno dei centri di servizio di questo progetto. “Voglio esprimervi il mio sincero grazie perché è stato un onore aver avuto delle persone deliziose come voi nelle nostre vite. Il mio cuore non sopporta l’addio che vi devo dare e non ho parole per ringraziarvi per i momenti stupendi passati insieme e per quello che avete fatto per me. Vi voglio bene e vi auguro di raggiungere ogni traguardo che desiderate”

...non ho parole per ringraziarvi per i momenti stupendi passati insieme

AMINA

“Le ragazze del servizio civile sono tutte simpatiche e mi aiutano a cucinare. Loro sono Maria, Anna e Roberta. Con Roberta vado molto d’accordo. Anche con Anna e Maria, a volte usciamo a bere il caffè. Roberta la chiamo bella gioia. Anna la chiamo tesoro. Maria è ancora Maria perché non ho ancora trovato il nome che vada bene per lei. Mi è molto simpatica. Mi aiuta sempre a fare la camera. A gennaio finiscono il loro anno di servizio e a me dispiace molto”

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CATERINA

“Care Anna, Roberta e Maria, in questo vostro anno di Servizio Civile qui a Casa Betel mi avete regalato tante emozioni molto belle, ci avete fatto sorridere e divertire. Anche in questo brutto periodo che stiamo passando a causa del Coronavirus ci siete sempre state vicine, anche quando non potevate venire per via del lockdown. Non ci avete mai fatto mancare un sorriso, una parola di conforto. Vi auguro tanta felicità e serenità, vi voglio tanto bene. Vi porterò sempre nel mio cuore”

CRISTINA


...mi avete regalato tante emozioni molto belle, ci avete fatto sorridere e divertire.

Progetto DISAGIO ADULTO

“Citando un celebre telefilm “Gli angeli di Charlie”, penso che anche noi abbiamo degli angeli che si occupano di noi. Tre giovani donne: Maria, Anna e Roberta. Maria ha diciannove anni, è la più giovane del gruppo. E’ una ragazza mite e tranquilla, molto disponibile e gentile. Sempre pronta ad aiutare e dare una mano. Parla poco ed in modo sempre appropriato, è molto delicata. Anna è biondissima e solare. Molto socievole, le piace chiacchierare in tutta semplicità. Davvero amichevole e disponibile. Vuole diventare educatrice. Ha tutte le caratteristiche per diventare un’ottima operatrice del sociale. Roberta invece, è la più grande. La modestia in persona. Si adatta a svolgere anche i lavori domestici più umili con tanta buona volontà. E’ psicologa, abilitata all’esercizio della professione. Infatti riesce a calmare tutte quelle situazioni di tensione e ad appianare i conflitti. Ci offrono un supporto quotidiano, attenzione, ascolto e tanta compagnia. Ormai ci conoscono bene, ci offrono sempre il loro aiuto”

penso che anche noi abbiamo degli angeli che si occupano di noi

GISELLE Roberta, Maria e Anna nel loro centro operativo

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METTI AMOCI inGIOCO

Integral.mente

è un progetto di accompagnamento, animazione e sostegno indirizzato a utenti con disabilità. Aurora è una volontaria che ha interrotto la sua esperienza di servizio perché ha maturato alcune decisioni. L’esperienza le è servita a chiarire le idee sul suo futuro. Riportiamo qui la sua testimonianza. AURORA

...dopo anni di oratorio volevo vedere se fossi stata in grado di gestire un ambiente diverso...

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ecidere di fare servizio civile è stata in assoluto la cosa più folle che io abbia mai fatto. I miei piani erano chiari da anni: finita la maturità (io ho fatto il liceo classico) mi sarei dedicata completamente allo studio per entrare a medicina, ma qualcosa nel mio piano non funzionava come avrebbe dovuto; avevo preparato da anni il mio futuro, ma era come se arrivato il momento di concretizzare il mio sogno, il momento di iniziare a lavorarci sul serio, qualcosa mi frenasse. Per caso, ed è assurdo ma è stato davvero un caso, ho trovato nella mia borsa un foglio che avevo preso a un convegno per maturandi che diceva solamente “vivi il servizio civile” e ho fatto tutto in segreto per un mese: ho scelto il progetto e visitato per la prima volta la comunità. Il progetto disabili è stata per me una sfida, volevo che la mia esperienza fosse il più lontano possibile da tutto quello che avevo conosciuto fino a quel momento, dopo anni di oratorio volevo vedere se fossi stata in grado di gestire un ambiente diverso e delle emozioni diverse. Sono finita nella sede migliore del mondo (ma sono quasi certa che tutti dicano così della propria) e ho cominciato un percorso che pensavo potesse aiutarmi nel dare qualcosa di me agli altri, ma in realtà ha dato a me più di quanto potessi immaginare. Ho lavorato i sabati e le domeniche, non ho avuto tre mesi di vacanza ma solo qualche settimana e comunque non avrei dato nulla in cambio di quello che facevo: i ragazzi mi riempivano di gioia


pensavo potesse aiutarmi nel dare qualcosa di me agli altri, ma in realtà ha dato a me più di quanto potessi immaginare

in un modo inspiegabile, tornavo sempre a casa soddisfatta anche quando uscire con la pioggia e fare mezz’ora di strada mi sembrava la cosa più difficile del mondo, ho dato il meglio di me e ho preso quello che mi è stato dato da loro con tutte le mie forze, per fare in modo di non perderlo mai. Immagino si sia capito che quei mesi per me sono stati molto di più di una cosa nata e morta nel 2020, anno di pandemia e anno sabbatico, hanno avuto un impatto decisivo sulle scelte della mia vita. Ho capito qual è la parte migliore di me da dare agli altri, cosa posso davvero offrire alle persone per poter essere felice e appagata come lo sono stata in questo anno: l’assistenza. Ho cambiato strada senza discostarmene del tutto: ho deciso di provare ad entrare nella facoltà di infermieristica pediatrica per poter assistere chi ne ha bisogno con una vicinanza diversa da quella che può offrire un medico, per dare supporto nella malattia e nel dolore e creare rapporti di fiducia come quelli che grazie al Servizio Civile ho potuto sperimentare nei mesi scorsi. Ho dovuto interrompere in anticipo il mio servizio perché ho cominciato a ottobre l’università e l’ho fatto con il cuore spezzato, ma prima di andare mi è stata detta una cosa che porterò con me: “Il bello di un rapporto vero di amicizia è che anche nella lontananza il bene rimane sempre”. Torno in comunità a fare volontariato nei fine settimana. Il Servizio Civile è stato per me una tappa fondamentale, è come se avesse segnato chi ero prima e chi sono ora con una linea netta; ha lasciato il segno. Consiglierei la mia scelta a chiunque e a tutte le età nelle quali è possibile farla, è solo un anno e in fin dei conti non è poi tanto una follia, per me non lo è stata!

Progetto DISABILITÀ

Il bello di un rapporto vero di amicizia è che anche nella lontananza il bene rimane sempre

Sabrina nel suo centro operativo

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STRETCHING ole ll i p n i i r e i s n e P : o Defaticament Sono cresciuta, maturata, ho conosciuto nuove persone e mi ha aperto un vero e proprio mondo prima a me sconosciuto, generalizzato e su cui ero molto diffidente

Una crescita continua che progredisce pian piano che si fanno più conoscenze

In questi mesi ho donato il mio meglio agli altri, ma ciò che porterò nel cuore sono i piccoli e preziosi doni che ogni giorno ricevo dai ragazzi

I FRUTTI DELLA NOSTRA ESPERIENZA A volte la soluzione non sta nel cambiare i nostri difetti, ma nel saperli sfruttare al meglio riconoscendo che essi esistono

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Mettermi in gioco, sì l’ho fatto ed è stato molto bello. Rinascere e riscoprirsi in una veste insolita e nuova

È una esperienza che va a colmare il proprio bagaglio culturale, lavorativo e personale

Questo per me non è un anno sprecato bensì un anno di scoperta, specialmente di me stessa


Supera te stesso, buttati e fai sorridere ogni volta che puoi

Nonostante tutto, non smettere mai di provarci Buttarsi fa paura ma non è poi così male

Se permetti di aprirti agli altri, di mostrare le tue debolezze, gli altri ti permetteranno di scoprire te stesso e le tue potenzialità

A TE CHE VUOI INIZIARE DICO... Ci si può riscoprire molto più adeguati alle situazioni che si hanno davanti rispetto a quello che ci si aspetta

Anche se si è davanti a un qualcosa di più grande di noi c’è sempre una soluzione che ci attende

Lascia che le cose accadano per come devono accadere, impara piuttosto a gestire l’accaduto

“Tutti nascono come originali ma molti muoiono come fotocopie” CARLO ACUTIS “Per quanta strada ancora c’è da fare, amerai il finale”. CESARE CREMONINI

“No matter where life takes me. Find me with a smile” MAC MILLER

Tanto amore per essere sereni dentro

Non mollare i tuoi Sogni!

Buttati, cadi, fatti male quando ti rialzerai sarai solo più forte

CITAZIONI

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Caritas

BS

è una proposta ad adesione libera

per giovani italiani e stranieri tra i 18 e i 28 anni della durata di 12 mesi che chiede un impegno complessivo di 1.145 ore di cui 114 di formazione con un compenso di 439,50 euro al mese.

è un’occasione per contribuire al

bene comune e, allo stesso tempo, un percorso di crescita personale e comunitaria nei valori della pace, solidarietà e giustizia.

2 i progetti di Caritas Diocesana di Brescia per il 2021:

NOVITÀ SULLE PROCEDURE DI CANDIDATURA Procedura online

Per la prima volta nella storia del servizio civile, la domanda di partecipazione sarà effettuata online sulla piattaforma: domandaonline.serviziocivile.it/

Accesso con credenziali SPID

“Tra le generazioni”

Per poter accedere è necessario avere le credenziali SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale: tutte le informazioni si trovano su www.spid.gov.it/richiedi-spid. Le credenziali SPID si possono ottenere gratuitamente presso gli sportelli di strutture accreditate (come per es. le Poste Italiane) o a pagamento tramite webcam o a domicilio.

Negli oratori

Da considerare

Con i minori

“A passi di futuro” 29 posti disponibili

La domanda, una volta inviata, non può più essere modificata. Consigliamo di contattare Caritas Diocesana di Brescia per avere tutte le info necessarie.

contattare YOUng CARITAS BRESCIA: 030 3757746 | Whatsapp 327 0320758 | volontariatogiovanile@caritasbrescia.it consultare la sezione PER I GIOVANI del sito www.caritasbrescia.it www caritasbrescia it/servizio-civile/

IL BANDO SCADE L’8 FEBBRAIO 2021


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