PROGETTO "3 Comuni non comuni"

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PREMESSA Il progetto “3 Comuni non comuni” si è sviluppato su una base di programmazione formata da tre fasi e si prefigge di rendere accessibili per persone con problemi di disabilità i tre territori comunali di Nucetto, Bagnasco e Priola con finalità turistiche e di tempo libero. FASE 1 (già attuata): Idea progettuale, prima stesura del progetto, coinvolgimento delle amministrazioni comunali, incontri, contatti con associazioni, centri studi e consulenti esperti di problemi della disabilità, partecipazione a Incontri di Formazione sulla progettualità (GrandUp). FASE 2. Quella che ci prefiggiamo di attuare con la presente richiesta di fondi: sviluppare Azioni e Studi avanzati di Fattibilità. Nello specifico saranno: a) Creazione di un sito internet dove concentrare l’animazione del progetto, i contatti con tutte le realtà della disabilità, vicine e lontane e infine la piattaforma di gestione delle prenotazioni. b) Azione di animazione degli abitanti e territoriale -­‐ Analisi di Comunità (questionari, interviste, incontri) c) Eventi ciclici di coinvolgimento con la partecipazione di Partner e di Testimonial d) a Nucetto: progettazione di adeguamento a esigenze di accessibilità del Museo Ferroviario / Prog. Spazio abitativo accessibile e) a Bagnasco progettazione del Bosco Accessibile e arrampicata accessibile sulla falesia / prog. Inserimento Modulo abitativo zona arrampicata f) a Priola Orto sensoriale accessibile / Prog. Spazio abitativo accessibile g) Progettazione di modulo abitativo accessibile. i) Creazione rete piccoli produttori -­‐ Coldiretti e SlowFood h) Promozione tramite media, contatti nazionali ed internazionali con realtà interessate. FASE 3 Attuazione del progetto, oggetto di future richieste di finanziamenti

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DIVERSAMENTE

UGUALI

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DOVE SIAMO ITALIA

PIEMONTE

TANARIA

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IL CONTENITORE DI RIFERIMENTO Come contenitore di riferimento abbiamo individuato l’ex Cotonificio in Ceva che non ha attualmente nessun progetto di utilizzo. Una volta rimesso in “funzione” potrebbe diventare una sede di mostre sia d’arte ma anche, come già in progetto, di presentazione del territorio e delle sue iniziative e delle sue peculiarità. Potrebbe essere utilizzato come centro di prenotazione per la ricettività in loco e luogo della consegna delle chiavi per l’ospitalità nei caselli (vedi DORMIRE NEI CASELLI). Un luogo insomma che raccolga e riunisca le informazioni turistiche indispensabili per poter usufruire di tutti i servizi offerti oltre a fare da centro di accoglienza. Si sviluppa a piano livello strada con una possibilità di accesso del 100%. Al suo esterno, previa registrazione, ci sarà campo per l’attivazione di uno specifico servizio WIFI a tempo.

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I CENTRI URBANI (NUCETTO, BAGNASCO E PRIOLA) I centri urbani dovranno essere resi accessibili con la linea guida di non fare “cose speciali e dedicate” solo a coloro che sono diversamente abili, ma con la forte intenzione di creare tre comuni accessibili indistintamente a tutti, senza discriminazioni ancorché “virtuose”. Dando per scontato l’abbattimento di ostacoli e barriere architettoniche, secondo la catalogazione corrente dell’accessibilità, il progetto vuole cogliere tutte le opportunità offerte dal territorio (fiume, boschi, arrampicate, ciclo percorsi e tutte le attività esistenti o creabili per diventare attrattivi) e svilupparle con l’intenzione di non creare differenze o percorsi dedicati. Il fiume, ad esempio, avrà comodi accessi per fare il bagno, per pescare, per provare esperienze d’acqua, utilizzabili INDISTINTAMENTE DA TUTTI. Abbiamo studiato con attenzione il mercato del turismo accessibile e ci sono tutte le prospettive per una forte richiesta dovuta alla assoluta mancanza di una offerta di questo tipo. Il mercato offre specifici luoghi dedicati alla disabilità senza considerare che in una famiglia ci possono essere diverse esigenze che, trovando una soluzione pratica, non esaltano il “problema” all’interno delle dinamiche famigliari. Il salto culturale che dovrà essere affrontato dagli abitanti dei tre comuni sarà oggetto di una importante parte di investimento. La formazione avrà un ruolo determinante. Come conseguenza nascerà l’esigenza di personale specializzato e anche questo fatto produrrà un buon numero di posti di lavoro.

COSA OFFRIRE

Il turismo “outdoor” è in crescita continua ed esponenziale dal 1996. La morfologia e l’orografia dei tre Comuni presi in considerazione offre l’opportunità di promuovere molteplici tipologie di sport o di avvicinamenti alla natura. L’escursionismo, il ciclismo in molte sue diramazioni (su strada, MTB, a pedalata assistita), l’arrampicata, il fiume con i molti tipi di utilizzo. A questo si aggiungeranno attrazioni, naturalmente accessibili, tipo ZipLine (volo d’angelo a fune), percorsi down-­‐hill, postazioni di tiro all’arco ecc.. Si aggiungono corsi di manualità, in modo da legare con una congiunzione pratica le vecchie o antiche attività a nuove opportunità per i giovani. Naturalmente, anche in questo caso, si intendono TUTTI i giovani, con o senza disabilità. LA CICLABILE DA CEVA A ORMEA continua a costituire una risorsa primaria e con questo progetto accrescerebbe la sua forza e la sua utenza. In tale prospettiva, abbiamo inserito l’ipotesi di una tratta ciclabile da Nucetto fino a Priola (ricostruzione e riprogettazione del vecchio tratto spazzato dall’alluvione) con la prerogativa di poter essere un’ottima offerta anche per gli appassionati di hand bike. La GranTanaRando serve e servirà a supportare il progetto della ciclabilità delle nostre valli prima della effettiva progettazione e costruzione.

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SVILUPPI PER L’OSPITALITÁ

A) L’attuale offerta di posti letto è veramente esigua quindi è necessario un incentivo, da sviluppare sul territorio, ad attrezzarsi per le esigenze del turismo tradizionale e del turismo speciale. B) La prima ipotesi, da attuare con la collaborazione, già ottenuta con una delibera di Consiglio Comunale, dei tre Comuni e con u prodotto di finanziamento specifico studiato con una banca del territorio, è quella di incentivare gli abitanti ad attrezzare e mettere in rete un sistema di offerta delle proprie abitazioni sfitte o delle camere libere nelle loro residenze abituali (B&B), offrendo così una possibilità di guadagno economico diretto sempre all’interno della progettazione generale. Si offrirebbe agli ospiti così anche un “pezzo” di cultura del luogo e alcune gratuite informazioni turistiche. Abbiamo pensato di dare a questa possibile nuova iniziativa il nome “ACASAMIA”. Le abitazioni del circuito avranno una targa all’esterno che le renderà riconoscibili. Sul sito di prenotazione ogni singola unità abitativa offerta sarà segnalata per le peculiarità degli ospiti specifici che potrà accogliere e per le tipologie di confort disponibili.

C) DORMIRE NEI CASELLI: riqualificazione del paesaggio attraverso un utilizzo virtuoso degli spazi abitabili lungo la tratta Ceva – Ormea. Il progetto di riqualificazione e ristrutturazione dei CASELLI ha tre sostanziali finalità: 1) Aumentare il numero di posti letto dando un valore aggiunto di particolarità ed esclusività. 2) Una volta conclusa l’operazione di restauro, il paesaggio ne guadagnerebbe e la storicità e la ripetitività dei moduli diventerebbe una ulteriore caratteristica della zona. Non dimentichiamo che i caselli sono più visibili delle stesse Stazioni Ferroviarie. 3) Stimolare e servire quel turismo che si muove in bicicletta che noterà queste strutture dalla ciclabile e per ora anche, saltuariamente, dalla SS28.

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I CASELLI IN DISUSO SULLA FERROVIA CEVA -­‐ ORMEA

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ALTRE “CONSEGUENZE VIRTUOSE” DEL PROGETTO “3 Comuni non comuni”

A) Formazione ed esigenza di operatori specializzati per assistere e intrattenere gli ospiti, soprattutto quelli con delle difficoltà, in modo da offrire alle famiglie alcuni momenti di riposo sereno. B) Creazione di organizzazioni e nuove imprese per la gestione di tutte quelle esigenze che un “centro turistico” di questo genere necessiterà. C) Formazione per gli abitanti. Un progetto con queste caratteristiche non può essere imposto, ma deve essere accompagnato e condiviso. D) Nuove possibilità di rinegoziazione con la Regione e FS (in relazione ai numeri di presenze) dell’uso della ferrovia Ceva-­‐Ormea da utilizzare come tratta turistica, con un servizio di trasporto leggero per le persone, per i bagagli o le biciclette. E) Opportunità per il territorio di avere più forza per richiedere finalmente l’ipotesi di una ciclabilità che leghi la zona delle Langhe ai nostri territori, per uno scambio di flussi turistici che non sia soltanto effetto secondario di quel turismo primario da tempo consolidato. F) Progettazione di laboratori agricoli e orticoli in relazione alla presenza sul territorio di prodotti di eccellenza molto specifici e dell’attenzione rivolta alle nostre terre da parte di SlowFood. G) Sviluppo del progetto Tanaria, puntando ad una sempre più forte identificazione ed alla possibilità di attingere a Fondi Europei di entità consistente, proprio in funzione dello sviluppo di un turismo innovativo.

PERCHE’ DOVREBBE AVERE SUCCESSO a) IN PRIMO LUOGO per una offerta di ospitalità che va a coinvolgere un mercato in fortissima attesa a causa di una esigenza specifica ad oggi non soddisfatta. Questo permetterebbe da subito un riscontro economico positivo per gli operatori e i cittadini dei luoghi prescelti, che costituirebbe la miglior leva per creare i presupposti di una lucida e precisa condivisione del progetto. b) Il dato economico , che di fatto individua una forte esigenza del mercato, potrà essere un volano importantissimo i tre Comuni e per tutti i territori limitrofi. c) Per l’appoggio dei tre Comuni e dei loro Sindaci. d) Tutti e tre i Comuni fanno parte dell’Unione Montana dell’Alta Val Tanaro che appoggia il progetto “Tanaria liberaMente” ed hanno finanziato la progettazione e l’azione generale dell’associazione AMICI della TANARIA. e) Il progetto coinvolge di fatto la Val Tanaro e tutti i territori limitrofi creando un volano di turismo outdoor che darà impulso a tutto il territorio della Tanaria e della Val Mongia.

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POSSIBILI AZIONI SPECIFICHE a) b) c) d) e) f)

g) h) i)

Eliminazione della più alta percentuale possibile di barriere architettoniche sia per quanto riguarda la mobilità nelle zone urbane, sia per quanto riguarda uffici pubblici che servizi per i privati. I tre Comuni si dicono disponibili a realizzare tre ingressi al fiume accessibili (Nucetto per la canoa, Bagnasco per poter consentire la balneazione, Priola per poter praticare la pesca). Entro i confini dei tre comuni si potranno adattare sentieri, strade secondarie e percorsi utilizzabili dalle biciclette tradizionali, ma anche delle handbike. A Bagnasco la parete di Falesia potrà essere resa agibile fino alla sua base in modo da permetterne l’accesso e l’uso da parte di tutti. E’ una palestra di roccia molto conosciuta dagli appassionati e visibile dalla strada statale. Sempre a Bagnasco si prevede la progettazione di un grande Bosco Accessibile che è già oggi catalogato come S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario) Alle spalle di un Agriturismo, già attrezzato per ospiti con disabilità, anche gravi, c’è un grande bosco che il proprietario vorrebbe da tempo rendere accessibile a tutte le più varie e specifiche disabilità, motorie, sensoriali e intellettive, mettendolo a disposizione del progetto. Nucetto ha un Museo della Ferrovia e della Storia della Valle Tanaro che sarà reso accessibile Il Comune di Priola ha affidato in comodato lo stabile della scuola in frazione di Casario alla associazione “Gli Aquiloni”, che ha come scopo statutario quello di aiutare le famiglie del territorio che hanno figli con disabilità sviluppando progetti di sostegno. E’ prevista la progettazione e costruzione di zone di ospitalità con strutture leggere e dedicate (villaggi di moduli abitativi sostenibili immersi nel verde). In alternativa realizzazione di alberghi diffusi nelle borgate, spesso abbandonate, limitrofe ai Comuni principali, in case private e nei caselli ferroviari.

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UNA ULTERIORE OPPORTUNITA’ Stiamo sviluppando un progetto parallelo all’ospitalità ed al turismo che abbiamo denominato “Ability Valley”

L’idea è di attrarre le imprese che operano per alleviare o risolvere le difficoltà delle persone che hanno delle problematiche legate alla disabilità e creare un vero DISTRETTO INDUSTRIALE dedicato a questo settore. I vantaggi sarebbero molteplici per gli imprenditori, che si troverebbero a collaborare tra loro in maniera sinergica, e avrebbero l’opportunità di effettuare test in un contesto senza paragoni in tutta l’Italia. Ne deriverebbe una promozione anche mediatica legata alla visibilità del progetto “3 Comuni non Comuni”.

LE CRITICITA’ (OVVERO LA SFIDA)

a) b) c) d)

Escludendo le loro zone urbane e il lungo fiume, tutti e tre i territori Comunali sono immersi nel fondo valle Tanaro che per sua conformazione è sia collinare che montano e pedemontano, con tutte le difficoltà del caso. Poche le aree davvero pianeggianti. Esiste di fatto una scarsa ricezione in termini di ospitalità allo stato attuale, ancor meno in termini di specifica ospitalità per coloro che hanno difficoltà particolari. I tre sindaci coinvolti si rendono conto delle difficoltà logistiche di un progetto di queste dimensioni, ma anche e soprattutto delle difficoltà culturali e quindi reputano necessario un grande sforzo di formazione e di animazione nei confronti dei loro stessi concittadini. I servizi di trasporto pubblico sono scarsissimi e non predisposti per viaggiatori con necessità particolari. Quindi anche di questo si dovrà tenere conto pur potendo rappresentare una ulteriore opportunità di lavoro.

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IN CONCLUSIONE OCCORRERA’ AGIRE SU PIU’ FRONTI: • sulla fruibilità e accessibilità del territorio, con i nterventi che vadano da una riorganizzazione dei servizi effettuabili in tempi brevi ad altri sicuramente più complessi e a lungo termine, come, ad esempio, l’agire sulle informazioni che devono essere oggettive e affidabili per consentire ai turisti di valutare l’accessibilità dei territori in base alle proprie esigenze, oppure agendo sulla semplificazione delle procedure di prenotazione (attualmente per un cliente con disabilità non è possibile ad esempio prenotare on line in Italia treni, aerei, traghetti, ecc.). • sulla formazione specifica del personale addetto alle stazioni ferroviarie, aeroportuali e portuali, nonché nei confronti degli operatori turistici, ma anche e soprattutto su chi deve progettare e/o controllare gli aspetti tecnici legati all’ applicazione pratica dell’accessibilità, nello spirito dell’universal design. • sull’abbattimento di barriere architettoniche, di comunicazione e di informazione, obbligatorio per musei e strutture pubbliche anche storiche e vincolate, con studi di design ad hoc che ne consentano la facile fruizione non solo alle persone con disabilità motorie ma anche sensoriali (vista e udito) e a chi ha necessità di informazioni semplificate. • sull’accoglienza, stimolando le imprese che devono intervenire anche da un punto di vista edilizio con sgravi fiscali, così come previsti dal nuovo decreto legge sulla cultura e il turismo, ma soprattutto avviando un processo di verifica, a tappeto, sui servizi erogati in tema di accessibilità dai territori e dalle imprese turistiche, sempre nello spirito dell’universal design. • sulla comunicazione e sensibilizzazione con appropriate campagne che riescano a trasferire alla popolazione un concept positivo per favorire l’acquisizione di competenze che consentano di offrire una migliore accoglienza dei turisti con disabilità e per la promozione delle destinazioni italiane cosiddette minori fruibili da ospiti con esigenze speciali. Un esempio per tutti potrebbe essere la campagna di promozione sociale “Italia Paese Ospitale” disponibile sul canale You Tube dell’ENIT, Agenzia Nazionale Turismo, appositamente sviluppata dalla Struttura di Missione del Ministro del Turismo e dal Comitato per la promozione del turismo accessibile presso il MiBACT.

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TURISMO e ACCESSIBILITA’ La parola Ospitalità in sé riassume tutto quello che siamo stati in passato e ciò che dobbiamo saper reinterpretare in chiave attuale: significa ritrovare le radici della nostra capacità di accogliere l’Ospite come fosse “uno di casa”, tipica delle nostre terre contadine e per farlo dobbiamo trasformare il nostro territorio in un luogo vivibile per tutti, residenti e non, migliorando la qualità dell’accessibilità delle nostre città e destinazioni per i più fragili, per le persone con difficoltà motorie, per le famiglie con bambini, per gli anziani.

Gli operatori ed il turismo devono tornare a regalare emozioni. Con il rispetto pedissequo delle norme e delle leggi si costruiscono meravigliose scatole vuote. Si devono riempiere le strutture con “cose da fare”, esperienze da vivere, sport da praticare. Non ci si potrà mai prendere una vacanza dalla propria disabilità, ma si possono vivere momenti in cui la disabilità può apparire qualcosa di esterno e lontano da noi. Difficile sì, impossibile no.

LA SQUADRA È FORMATA AD OGGI DA : · 3 SINDACI (non comuni): Enzo Dho, Mauro Bertino, Luciano Sciandra · 2.100 ABITANTI · 1 ARCHITETTO: Andrea Briatore · 1 ADDETTO ALLA RICERCA DEI FONDI: Marco Pistarino · 1 CONSULENTE SULLE DISABILITA’: Sergio Montagna · 2 MAMME CONVINTE E COINVOLTE: Francesca Berutti e Paola Bettega · 1 ALBERGATORE (non comune): Roberto Benedetti · 1 Project Design e sognatore: Pietro Contegiacomo

Qualsiasi utilizzo in parte o in toto di qualsiasi oggetto (scritto o immagine) facente parte di questo manoscritto dovrà essere preventivamente autorizzato tramite scrittura dall’intero direttivo dell’Associazione AMICI della TANARIA.

Copyright©AMICIDELLATANARIA2017

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