Dislivelli
Ricerca e comunicazione sulla montagna
Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Torino il 21 aprile 2010. Direttore responsabile Maurizio Dematteis
la narrazione
Isoipse: costruire nuove professioni di Erwin Durbiano
Isoipse nasce nel 2014 come gruppo di facce giovani e teste frizzanti, una squadra di professionisti che vogliono dedicarsi allo sviluppo e alla promozione del territorio montano dolomitico, senza dover rinunciare alle proprie ambizioni lavorative. Spesso i giovani che vivono nelle terre alte e che intendono spendere le proprie competenze professionali in montagna percepiscono il loro contesto di vita come un ambito meno denso di opportunità, apparentemente più rarefatto, in cui l’offerta di occasioni è limitata rispetto a quella dei loro coetanei che risiedono nelle grandi città; se per alcuni settori professionali la possibilità è dettata da stringenti esigenze, come ad esempio la vicinanza al luogo di lavoro o la spendibilità delle proprie competenze in settori specifici, in molti casi i giovani si trovano di fronte ad una scelta: avvicinarsi agli skyline urbani o tentare qualcosa di nuovo vicino a casa. Proprio questa seconda opzione, talvolta avvallata da una scelta di vita, ha dato inizio a interessanti percorsi che di frequente maturano in esperienze collettive, associazioni o cooperative, in grado di attrarre portatori di capacità multidisciplinari e innovative e contribuendo, oltre che al mantenimento delle competenze professionali sul territorio, ad accrescerne la competitività offrendo uno sguardo differente con cui i giovani vedono e vivono i luoghi di montagna. Tra le tante esperienze, quella dell’associazione Isoipse è una realtà di successo che si presenta come “un gruppo di facce giovani e teste frizzanti, una squadra di professionisti vari che vogliono dedicarsi allo sviluppo e alla promozione del territorio montano dolomitico, senza però per questo dover rinunciare alle proprie ambizioni lavorative”. Isoipse nasce nel 2014 dal desiderio di 15 giovani di unire le proprie competenze in ambito antropologico, sociologico, ambientale, economico e dei nuovi media per promuovere la conoscenza e lo sviluppo del territorio. Il macro obiettivo che l’Associazione si è da subito posta è contribuire allo sviluppo della montagna, creando le condizioni di vita per gli abitanti, in particolare i giovani che scelgono di rimanervi, e credendo nelle potenzialità di questo territorio. Fin da subito è emersa la necessità di unire diverse professioni all’interno dell’Associazione (antropologi, sociologi, geografi, architetti, giornalisti, esperti della comunicazione, animatori territoriali, manager della cultura, operatori didattici, grafici) per realizzare progetti collettivi e multidisciplinari. A questo si è aggiunto un buon col15