Speciale
Palio di S. Giustina Bellusco • Settembre 2015
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Speciale Palio di Santa Giustina
Giornale di Vimercate
Sommario Ogni anno è tutto nuovo
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Una martire romana in Brianza
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Le tradizioni del Palio e la sua lunga storia
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Addio a don Roberto Terenghi
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Il Palio 2015, in chiave Expo, sul tema “Cibo e Parola”
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I carri fiorati, un’esplosione di colori e fantasia
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La torta di latte, il dolce della tradizione contadina
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Il castello Da Corte
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“Ciboh!?” la risposta dell’Arte sul tema dell’alimentazione
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Rione Castello
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Rioni Cantone e San Nazzaro
Rione Bergamo
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Rione Dante con Camuzzago Rioni San Martino e Garibaldi
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Giornale di Vimercate
Ogni anno è tutto nuovo La parola al Sindaco
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settembre, puntuale nella seconda domenica del mese, Bellusco vive il momento centrale della sua festa. Il mese è denso di iniziative a contorno della tradizionale sfilata dei carri biblici fiorati che vede coinvolte, a vario titolo, centinaia di persone. Una festa tradizionale ma con una attrattiva particolare: ogni anno è tutto nuovo, dai soggetti dei carri agli abiti dei figuranti, dagli addobbi floreali alle luci che, nella sfilata serale, rendono ancora più suggestive le realizzazioni. Una festa che inizia molto prima della sfilata, con i rioni impegnati nella costruzione ma soprattutto nel tramandare una passione e un saper fare che ha permesso alla sagra stessa di festeggiare quest’anno la
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47° edizione. Il soggetto religioso, il cui tema viene indicato dal Parroco Don Valerio Fratus, viene interpretato ed attualizzato dai diversi rioni. Quest’anno, in particolare il tema proposto è “Cibo e Parola”, in concomitanza anche con le riflessioni che si stanno sviluppando attorno all’evento di Expo 2015 che ha come tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Non una rievocazione storica, non quadri biblici ma un evento tradizionale con la capacità ogni anno di rinnovarsi nei contenuti, nei messaggi e quindi nella necessità che tutti partecipino. Perché così la festa sarà ancora più grande. Il Sindaco Roberto Invernizzi
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Speciale Palio di Santa Giustina
Una martire romana in Brianza All’inizio dell’Ottocento Santa Giustina trova casa a Bellusco Il Corpo Santo e la sua storia Alla fine del secolo XVII nelle catacombe di San Calepodio vicino a Roma viene rinvenuto un corpo: niente indica il nome, la modalità e l’epoca del martirio; unica traccia il “vas sanguinis”, ampolla di vetro in cui veniva raccolto il sangue secondo una modalità che i primi cristiani utilizzavano per indicare il martirio in nome di Cristo, la morte violenta subita dal Santo. Se ne deduce semplicemente che si trattava di una ragazza. Papa Innocenzo XII, regnante nel periodo del ritrovamento, o forse il suo successore Papa Clemente XI, sceglie il nome per la martire: Giustina, appellativo usuale per indicare i martiri cristiani “anonimi” e che deriva dall’attributo “Giusta”, Nel 1702 Papa Clemente dona la Santa all’abate don Pietro Scotti che a sua volta la cede alla nobile milanese Caterina del Conte. Fino al 1808 le reliquie della Santa rimasero a Milano in diversi luoghi di culto, suscitando grande
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devozione popolare. Don Giuseppe Luigi Alemanni (1795-1844), parroco di Bellusco e milanese di nascita,“spinto da vivo desiderio di arricchire la sua chiesa parrocchiale di qualche preziosa e rara reliquia”, chiede a monsignor Carlo Bianchi, prevosto di Sant’Ambrogio e Vicario generale della Curia, di far dono del corpo di Santa Giustina a Bellusco. Il corpo di Santa Giustina, deposto in una cassa chiusa con due grandi cristalli, viene rimosso dalla chiesa di San Donnino, sua ultima collocazione milanese, la sera del 26 luglio 1808 e collocato per la notte in una casa non molto distante. Il trasferimento a Bellusco avviene la mattina del 27 luglio del 1808 su una carrozza, accompagnata dal parroco don Alemanni e accolta a Bellusco da una processione con la confraternita del SS. Sacramento “co’ lumi accesi” per condurla nella chiesa a San Martino. Con la costruzione della nuova chiesa parrocchiale di Bellusco, consacrata il 31 luglio 1864, il cor-
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po della Santa raggiunge con solenne processione la sua dimora attuale sotto l’altare maggiore. Del 1904 l’episodio più increscioso: la notte del 3 novembre alcuni ladri compiono un furto sacrilego e violano l’urna, rendendo necessaria la ricomposizione del corpo e la nuova sigillatura. Nel 1933 il parroco don Spirito Stucchi incarica le Suore Sacramentine di Monza di rivestire il teschio della reliquia con volto di cera adatto a una Santa “dormiente il sonno del giusto”. Dopo la II Guerra Mondiale, durante la quale l’urna viene previdentemente nascosta in una casa privata a Cantone, si rende necessario un ulteriore intervento sia sulle ossa che sull’urna. Anche recentemente è stata eseguita una sistemazione del
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corpo a cura di suore di clausura.
La festa e il Palio
La devozione popolare
La prima grande festa di Santa Giustina, martire a Bellusco, si celebrò domenica 18 settembre 1808. Si trattò di tre giorni consecutivi di festeggiamenti con la partecipazione di numerosi sacerdoti e tanta gente. Già dal 1809, e ufficialmente dal 1816, la festività in onore di Santa Giustina viene collocata la prima domenica di settembre, festa della B.V. del SS. Rosario, tradizione comune nelle parrocchie della zona. Dal 1968, per volontà del parroco don Giorgio Colombo, la festa di Santa Giustina viene fissata alla seconda domenica di settembre. Era tradizione che i sacerdoti nati a Bellusco concelebrassero la messa, durante la quale veniva
La reliquia posta sotto l’altare maggiore veniva scoperta ogni tanto per assecondare la devozione del popolo o durante le calamità naturali. La tradizione è proseguita nel tempo e quando la Santa era scoperta per chiedere una grazia, tutti coloro che andavano in chiesa partecipavano con la preghiera a supporto della richiesta di grazia. Era molto viva la fede nel potere della Santa di intercedere in favore delle anime del purgatorio, come testimoniano due quadri conservati nella Sagrestia, e si rammentano guarigioni miracolose.
arso una grande pallone di carta appeso davanti all’altare. Dal 1955 (ad esclusione del 1966 e del periodo 1974-1986) i belluschesi dedicano a Santa Giustina il Palio dei Carri Biblici Fiorati, giunto quest’anno alla quarantasettesima edizione. Un traguardo storico e prestigioso. Santa Giustina in processione Anche quest’anno, domenica 6 settembre, a partire dalle 20.30, Santa Giustina verrà portata in processione. Il corteo religioso partirà da via Piave 3, per arrivare fino alla chiesa parrocchiale. La reliquia sarà accompagnata dal Civico Corpo Bandistico di Cavenago Brianza e dalla “Classe 1964”.
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Speciale Palio di Santa Giustina
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La tradizione del Palio e la sua lunga storia L
a Sagra di Santa Giustina con il Palio dei carri Biblici Fiorati rappresenta l’evento culturale più rilevante nel Comune di Bellusco, in cui la creatività e l’operosità dei rioni incontrano la tradizione e la fede. Ebbe origine dalla volontà e dall’entusiasmo dei belluschesi, sulla spinta dell’allora parroco, don Giorgio Colombo, che diedero vita a questa singolare iniziativa caratterizzata da un forte spirito comunitario e di cooperazione. I carri sono l’omaggio alla patrona Santa Giustina, Vergine e Martire romana dei primi secoli d.C., la cui reliquia è conservata nella locale Chiesa Parrocchiale. La manifestazione, espressione dell’identità locale, è iniziata nel 1955 e da allora le generazioni si sono susseguite tramandandosi il sapere e l’entusiasmo necessari per l’allestimento dei carri a tema religioso, caratteristica che rende il Palio di Santa Giustina unico ed originale da ben 47 edizioni. Il palio si è svolto con continuità dal 1955 al 1973 (ad eccezione del 1966). Poi uno stop improvviso, durato fino al 1986. Nel 1987 la tradizione e il palio sono stati
riscoperti e riproposti, su sollecitazione del nuovo parroco, don Roberto Terenghi. Un sacerdote che, con il suo arrivo, ha ridato impulso, orgoglio e vivacità alla comunità belluschese. E’ rinato così il Palio e, con esso, lo spirito e i sentimenti che lo avevano da sempre animato. I giovani e i volontari delle contrade, in cui è suddiviso il paese, per settimane dedicano le loro ore libere del giorno e della sera ad allestire il proprio carro. Si improvvisavano falegnami, muratori, carpentieri, pittori, architetti, in una parola artisti dimostrando
grandi doti di ingegnosità e di fantasia. I primi carri erano semplici trainati da cavalli o da coppie dì buoi. Poi si fecero più suggestivi e meravigliosi nella continua ricerca di effetti particolari, rimorchiati da potenti trattori. Nelle prime edizioni erano a tema libero (anche a carattere non religioso), mentre dal 1987 sono allestiti ispirandosi ad un pensiero o a uno spunto religioso, proposto ogni anno. E’ così che, scenografie, figuranti e corteo devono ricondursi a un tema comune. La creatività e
l’interpretazione artistica delle tradizioni culturali e religiose diventano così anche un momento di riflessione, aggregazione e sviluppo. Come tutte le competizioni viene decretato un vincitore a cui viene assegnato il Palio di Santa Giustina, secondo la valutazione della giuria. Il palio costituisce la principale attrazione della sagra di santa Giustina che tutti gli anni a settembre prevede eventi di spettacolo, divertimento, arte, cultura e tradizione. La sfilata dei Carri (da sempre preceduta dal corteo dei rioni, con il loro gonfalone, in abiti medievali e rinascimentali riccamente adornati) si svolgerà quest’anno, domenica 13 settembre, alle 16. Poi come da tradizione e usanza, si replicherà in serata, alle 21. In questa occasione i carri saranno illuminati. Con giochi di luci e ombre, diverranno ancor più suggestivi. La sfilata si ripeterà, lunedì 14, sempre alle 21. A questa seguirà il verdetto della giuria e la premiazione.
Non è festa senza fuochi e luna park Allestito come ormai di consueto in piazza Libertà, il Luna Park caratterizza i giorni della festa con l’intrattenimento e il divertimento tipico della ricorrenza popolare. La presenza delle giostre a Bellusco è da considerarsi storica e risale al secondo dopoguerra, quando erano dislocate nel campo sportivo dietro il Municipio. Gli attuali gestori in parte sono i discendenti dei giostrai di allora. Il luna park è meta di grandi e piccoli e fa da contorno alla festa religiosa. Sarà allestito dal 6 al 14 settembre. Lo spettacolo pirotecnico, altro punto fermo della manifestazione, è in programma lunedì 14 settembre, alle ore 22.45, subito dopo l’assegnazione del Palio 2015, che avverrà in forma solenne nella piazza antistante la chiesa, alla presenza di tutti i gonfaloni dei rioni, del Parroco, don Valerio Fratus, e del primo cittadino, Roberto Invernizzi. I fuochi artificiali sono, come da tradizione, offerti dai proprietari delle attrazioni del luna park.
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