Doc Magazine anno 02 nr. 06

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L’arte si fa valore Years

N°6

ALL’INTERNO

GIU2015

03. BRING THE SUN HOME IL DOCUMENTARIO PREMIATO A SAN SEBASTIAN 04. VIRGINIO FAVALE FOTOGRAFO DI-VINO

09. IL TESTAMENTO DEL CAPITANO MASSIMO BUBOLA E LA GRANDE GUERRA

10. CONCERTONE 1 MAGGIO LA PAROLA AI TECNICI 12. FLASH CULTURA AFORISMA DI UN AMORE 14. TAX CREDIT ONLINE IL MODULO PER RICHIEDERLO 16. PROMO DOC SPONSORSHOW

QUESTIONE DI Stile Mauro Ermanno Giovanardi presenta il nuovo album di inediti

(a pag. 6)


EDITORIALE

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Le assemblee del 25°

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er la prima volta la nostra cooperativa, per presentare il bilancio d’esercizio 2014, incontrerà i soci in prossimità delle loro filiali di riferimento. Abbiamo scelto quattro sedi per convogliare le aree territoriali con il maggior numero di soci: Roma, Bologna, Torino e Venezia. È un momento particolarmente significativo perché saranno le assemblee del 25° anniversario di Doc e, oltre ai numeri, racconteremo le attività di questi 25 anni e i progetti che svilupperemo nel prossimo futuro. Cominceremo l’8 giugno a Bologna, presso la torre di Legacoop (in sala b) in via Aldo Moro alle ore 16: lì incontreremo i soci di Toscana ed Emilia Romagna. Il giorno successivo, il 9 giugno, incontreremo a Torino i soci del Nord Ovest e della Lombardia. Il 16 giugno saremo a Venezia, presso la sede di Legacoop Veneto in via Ulloa 5, alle ore 14, dove presenteremo il Bilancio ai soci del Nord Est e Trentino Alto Adige. Infine il 17 giugno saremo a Roma, presso la sede Nazionale di Legacoop in via Guattani 9, dove incontreremo alle ore 14 i soci del Centro Sud e delle Isole. L’assemblea dei soci, oltre a essere il momento di valutazione del bilancio e dell’operato degli amministratori, è un’opportunità di condivisione, riconoscimento, e partecipazione. Quest’anno è particolarmente importante la presenza di tutti perché dobbiamo presentarci compatti alla raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare che intende mettere al bando le false cooperative che inquinano il mercato, il sistema economico e la fiducia dei cittadini, ma soprattutto dei cooperatori sani. In mezzo alle polemiche che sorgono in conseguenze a fatti e misfatti che coinvolgono alcuni operatori di cooperative, va ricordato che, oltre a raggirare la funzione sociale della cooperazione stessa prevista dall’art. 45 della nostra Costituzione, agendo in modo scorretto e illegale, le cosiddette cooperative spurie tradiscono innanzitutto i cooperatori stessi e il sistema cooperativo, che fin dai primi decenni del 1800 costituisce una grande fetta dell’economia mondiale basandosi sui valori della democrazia, solidarietà e mutualità.

INDICE Editoriale Invito alle assemblee di bilancio Notizie dalle filiali Convenzione Amadeus Bring the sun home vince a San Sebastian Soci Virginio Favale Fabrizio Trolesi In copertina Mauro Ermanno Giovanardi: “Il mio stile” Storie di un successo Massimo Bubola e la Grande Guerra Concertone 1 maggio: parola ai tecnici San Nicola a Bari: un successo firmato Doc L’angolo di Giamba Terzo Grado a… Barbara Biordi Flash Cultura Aforisma di un amore Previdenza e Fisco Edizioni in Freecom Tax Credit Formazione e Sicurezza Protocollo legalità I numeri della sicurezza Promo Doc Sponsorshow

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15 /2014 gno 20 6 - Giu r.s. del 31/07 ro e m 8 n. 201 II - Nu

Anno b. di Verona Tri it Editoreizi Soc. Coop.w.docservizi. rv w 6 Doc Se 38 Verona - w 9 7 0 71 5 823 31/b - 3 : Tel. 04 ndello, azione docservizi.it d Via Pira re i pa d i e@ Chiap Contattdocmagazin metrio ia Cefalo e D : le d oria bile: Clau ini re Edit a ellegr Direttoore Respons lena P E : e delli tt n n e Dir edazio e Orla ria di R : Cesarani o te v re ti g a e s re S Ave anuele nto C iname fico: Valeria numero: Empa, Fabio Coord p ra to G ques Chiara Chiaella, Enrico z i, . orato a collabarbara Biordi, Marco Manciolette, Ing S B Hanno nt

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Amadeus con Doc

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Amadeus, il mensile della grande musica: attivata convenzione per i soci.

a 25 anni Amadeus racconta la grande musica classica e i suoi protagonisti. Da 25 anni Doc Servizi si prende cura dei professionisti dello spettacolo. E ora le due realtà sono unite da una vantaggiosa convenzione per i soci, che avranno la possibilità di acquistare l’abbonamento annuale (12 numeri + 12 CD inediti + 12 CD download) a 86,00 €

(anziché 99,00 €) e quello biennale (24 numeri + 24 CD inediti + 24 CD download) a 150,00 € anziché 179,00 €. Chi fosse interessato può collegarsi al sito www.amadeusonline.net/abbonamento e inserire il codice promozionale “docservizi”, completare i campi con le informazioni e scegliere il metodo di pagamento. Doc Servizi è convenzionata anche con Song Service, ditta leader in Italia di creazione e distribuzione di basi e supporti musicali, Hertz servizi di autonoleggio, Bogaro & Clemente, azienda di accessori per strumenti musicali, Joint Rent, Hotel Best Western e per l’acquisto di Bose L1, il nuovo sistema line-array portatile di BOSE, una innovativa tecnologia per distribuire l’audio in modo ampio e uniforme. Tutte le convenzioni sono consultabili qui: docservizi.it/it-it/servizisumisura/convenzioniperisoci.aspx

ring the sun home vince l’audience award al XIII Festival dei Diritti Umani a San Sebastian, Spagna

Il documentario, realizzato dai soci della filiale di Venezia Chiara Aldrich e Giovanni Pellegrini, racconta delle prime donne sudamericane che hanno preso parte al progetto della ONG indiana Harefoot College

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opo l’esordio alla 66a edizione del festival di Locarno, la conquista del Premio D.E.R. a Visione Italiane della Cineteca di Bologna, del Premio Banca Etica all’Euganea Film Festival 2014 e la partecipazione a vari festival italiani, il documentario Bring The Sun Home vince l’Audience Award alla XIII edizione del Human Rights Film Festival che si è svolto a San Sebastian in Spagna. Il documentario, prodotto dall’associazione “Sole Luna - Un Ponte Tra Le Culture” ispirato ad un progetto di Enel Green Power, e diretto

da Chiara Andrich e Giovanni Pellegrini, soci della filiale di Venezia, racconta la storia di alcune donne analfabete del Centro e Sud America, diventate “ingegneri solari” per aver portato la luce solare nelle zone più arretrate del pianeta. Il progetto ospita ogni mese presso l’Harefoot College, in India, 40 donne, spesso nonne, provenienti per lo più da montagne alte e nevose, costrette a cimentarsi con le alte temperature del Rajasthan e con difficoltà di tutti i tipi. Un po’ alla volta esse iniziano a capire come funziona un circuito elettrico, imparano a costruirlo e a smontarlo. Al ritorno nelle loro comunità diventano un punto di riferimento per diversi villaggi e acquisiscono l’emancipazione grazie al loro sapere.

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ONELAB: il nuovo progetto Il digitale applicato alla cultura e al turismo: workshop e laboratori pensati da Doc Educational per il Comune di Sirmione 04

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i chiama ONELab, il laboratorio dedicato allo sviluppo di soluzioni innovative mirate alla promozione dell’immagine della città di Sirmione, creato da Doc Educational, costola Doc Servizi, al fine di favorire la comprensione e la sperimentazione digitale. All’interno del progetto, Doc Edu ha già attivato tre workshop mirati agli operatori economici e agli amministratori pubblici di tutto il Garda occidentale, che hanno incontrato esperti di impatto digitale e social network sulle attività turistiche. In autunno sono previsti laboratori di approfondimento sulle tecniche audio e video digitale e nuovi workshop specifici pensati per il mondo del turismo. Il macro obiettivo del lavoro sui social network è quello di creare un “Social Media Team”, un gruppo di giovani in

Virginio Favale, fotografo di-vino Collaborazioni con importanti brand e multinazionali in tutto il mondo, una mostra per Vinitaly e una casa di produzione multimediale: ecco Virginio Favale, socio della filiale di Roma Sud, a giugno in mostra con un nuovo progetto su Tokyo.

Foto di Virginio Favale

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opo le numerose collaborazioni con i principali quotidiani d’Italia, come Repubblica e Messaggero, Virginio Favale, fotografo in attività dal 1991, si dedica alla realizzazione di campagne pubblicitarie per alcune delle più note agenzie di comunicazione al mondo. Autore anche di libri e campagne per noti brand e multinazionali, porta avanti un ininterrotto lavoro di ricerca e sperimentazione, come quello esposto al Chiostro del Bramante di Roma per il JapAD Dentsu e il libro Venice Carnival, editato in tutto il mondo, esempio di anticipazione digitale e visionarietà d’avanguardia. Nel 2010 fonda la casa di produzione multimediale Cinelios, dedicandosi anche alla regia, conseguenza naturale dei suoi studi fotografici sul movimento. Con i suoi short movie e video d’arte ha ottenuto premi e riconoscimenti in Italia e all’estero, fra cui gli virginiofavale.com awards Agorà e Media Star per le campagne sociali Save the Children, l’Overtime Festival e lo Sport Film Festival 2013 con il film “Purosangue”. A marzo 2015 ha realizzato per Vinitaly “Vite Mia”, mostra dedicata a chi ha fatto della vite la propria ragione di vita, presentata da Philippe Daverio a Verona. E mentre in “Vite Mia” era la vite a muoversi verso il mondo, in “Shinjuku”, importante mostra su Tokyo che si terrà in giugno presso gli spazi espositivi della cantina Marco Carpineti (a Cori, provincia di Latina), sarà il mondo che arriverà nelle cantine attraverso l’arte. La città più popolosa del pianeta è coperta da una fitta rete di metropolitane sulla quale ogni giorno si muovono tremila treni. A Shinjuku, la stazione più trafficata al mondo, si stima che ogni giorno passino in media tre milioni e seicentomila persone. La ricerca decennale di Virginio Favale sul Giappone si riassume nell’ultimo anno di permanenza a Tokyo e racconta il concetto di velocità, il movimento, le geometrie spaziali e l’architettura iper-moderna di una metropoli futuribile. Le foto sono state scattate in ambito underground avvalendosi di tecnologie digitali.


Doc Educational per Sirmione onelab.it grado di coadiuvare le attività imprenditoriali e le istituzioni presenti sul territorio nella messa a punto di una efficace presenza in rete. Il progetto comprende anche una vasta sezione dedicata ai bambini e ai ragazzi per sviluppare il potenziale creativo ed educativo in campo digitale, offrendo nel contempo strumenti di comprensione e padronanza delle nuove tecnologie. La gestione corrente del progetto è affidata ai giovani dell’Associazione Giovani di Sirmione.

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Fabrizio Trolesi: cameraman

Cameraman specializzato in regia cinematografica e televisiva, per Sky, Mediaset e Rai ha lavorato a varie manifestazioni sportive, concerti e programmi. Tutta la sua troupe ha ricevuto l’encomio da parte dello Juventus F.C.

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eronese, fotografo e cameraman specializzato in regia cinematografica e televisiva, Fabrizio Trolesi ha lavorato a molteplici manifestazioni sportive per Sky e Mediaset, dal campionato italiano di calcio di serie A, B, Champions ed Europa League, allo sci nordico, al volley, basket, tennis, rugby, boxe, nuoto, tuffi e perfino sport equestri. Ha ripreso concerti e spettacoli in Arena tra cui “Notre Dame de Paris”, il musical di Riccardo Cocciante, i “Wind Music Awards” e un numero altissimo di opere liriche. Tanta anche l’esperienza televisiva in programmi Mediaset (Scherzi a Parte, Stranamore) e Rai (La vita in diretta, Sereno Variabile, Linea Bianca e Linea Verde, Voyager), oltre alla partecipazione a due spedizioni importanti, una archeologica per il CNR in Giordania e una naturalistica per la WBA in Ecuador. Ha seguito per Sky l’ultima Champions League, guadagnandosi l’encomio della dirigenza dello Juventus FC per l’ottimo lavoro svolto.

LIVE-STREAMING

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proposito di riprese, sarà disponibile a breve un servizio Doc legato al live streaming per tutti (visione in diretta di congressi, meeting, riprese medico-scientifiche, spettacoli, conferenze, seminari, corsi, lezioni, eventi culturali e sportivi), facile (è sufficiente una connessione internet) e flessibile (si adatta a ogni genere di supporto). A partire da una sola telecamera, si avrà la possibilità di fornire anche pacchetti di regia mobile completi di camere, apparato per trasmissione in live streaming, radiomicrofoni, matrice per distribuzione segnali multiproiezione, monitor di controllo, luci e maxischermo per la videoproiezione anche in alta definizione. Inoltre sarà possibile creare, su un media server di streaming professionale, canali tv personalizzati con video-player per la riproduzione del contenuto live oppure tramite piattaforma dedicata. Il personale tecnico Doc, formato e certificato, assicura il più alto livello nella ripresa di eventi, occupandosi anche di regia, sonorizzazione e montaggio. Maggiori informazioni sono disponibili presso tutte le filiali Doc Servizi. Docservizi.it


Questione di Stile 06

Mauro Ermanno Giovanardi


È

uscito il 20 aprile 2015 “Il mio stile”, nuovo album di inediti di Mauro Ermanno Giovanardi, a quattro anni dall’ultimo lavoro presentato sul palco dell’Ariston con “Io confesso” e a due dal fortunato progetto con i Sinfonico Honolulu che gli è valso la Targa Tenco 2013 come miglior interprete.

Dagli esordi con i Carnival of Fools nella scena underground milanese anni ’90 al successo nazionale dei La Crus, di tempo ne è passato per Mauro Ermanno Giovanardi, un tempo fatto di tanta musica, di teatro, di cinema, di progetti audaci, alternativi. Ed ecco che, a quattro anni da “Io confesso”, vincitrice morale della 61esima edizione del Festival di Sanremo, e a due da “Maledetto Colui Che È Solo”, progetto inedito dalla grande forza evocativa realizzato con il Sinfonico Honolulu, l’unica orchestra di ukulele italiana, il 20 aprile 2015 è uscito “Il Mio Stile”, Produzioni Fuorivia, distribuito da Egea Music. Mutuando il titolo dall’unica cover presente nel disco, “Il Tuo Stile” di Leo Ferré, l’album è disincantato, soul, sexy, sincero e molto cinematografico: un film a episodi incentrato sull’altro, sull’importanza – quasi la necessità – del dialogo, del confronto a ogni costo. Un incontro con gli amici Beppe Anastasi, Cheope Rapetti Mogol, Niccolò Agliardi e Gianmaria Testa, che firmano insieme a Giovanardi rispettivamente i brani “Tre giorni”, “Quando suono”, “Aspetta un attimo”, “Anche senza parlare”. Abbiamo chiesto a Mauro Ermanno Giovanardi, detto Joe, di raccontarci qualcosa di questa nuova avventura. La questione dello stile é una delle più dibattute in campo musicale. È così importante che un musicista abbia uno “stile” definito, dato che, come dici tu, é inevitabilmente soggetto al mutamento? Sì certo, è molto importante: lo stile ti caratterizza, ti definisce. Se hai fatto un certo tipo di lavoro, nel tempo, avere un tuo stile riconoscibile ti permette di essere immediatamente identificato dal tuo pubblico. Poi è importante anche il contenuto di ciò che dici, ma il modo in cui lo fai è fondamentale per chi ascolta. E nel senso di etichette di genere? New wave, progressive rock, punk... Se mi chiedi qual è il mio stile non ti so rispondere! (ride, n.d.r.) È sempre stato un problema anche con i La Crus. Ci chiedevano “che tipo di musica fate?” e io non sapevo mai cosa rispondere. È uno stile fatto di tante cose, ora come allora. C’è un approccio cantautorale, ma musicalmente non c’è niente che rimandi a quel mondo. In realtà ho fatto questo disco sperando di trovare qualche giornalista che mi dicesse quale fosse il mio stile! Foto interne e di copertina: Silvia Rotelli

In “Aspetta un attimo” e “Il centro di Milano” riecheggiano suggestioni di Tarantino e Visconti. In generale la tua carriera musi-


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cale é costantemente contrappuntata da riferimenti più o meno espliciti al cinema. Cosa rappresenta per te? (ride, ndr) Passione vera. Passione per le colonne sonore. Passione per una musica che rimanda sempre e direttamente a delle immagini. Quando sento musica, di qualunque genere, visualizzo sempre un’immagine. Le colonne sonore sono dei racconti esattamente come i film che accompagnano, come un album di canzoni. Quando scrivi una canzone delinei dei personaggi, conferisci loro un particolare carattere, sottolinei degli aspetti e ne tradisci degli altri. Esattamente quello che fa il cinema. C’è un film, un regista o un genere che hanno fatto nascere questa passione o è qualcosa di inconscio, ancestrale? Non c’è un film in particolare. Per me il cinema è sempre e comunque anche musica. Ogni genere cinematografico ha la sua colonna sonora bella e necessaria a suo modo. Forse, ecco, dovendo proprio fare un nome, direi i western di Sergio Leone con le colonne sonore di Morricone. Il western è una passione che coltivo fin da bambino. In quei film la musica è protagonista tanto quanto Clint Eastwood. Leone montava le scene sulla musica. Per rispondere alla tua domanda, quindi, forse è stato un insieme di cose: la fascinazione del western di quando ero bambino, l’esagerata bellezza delle musiche di Morricone, un po’ forse anche quel tipo di atmosfera che mi affascina. Le chitarre western, un suono che adoro. I temi di John Berry hanno pure avuto un ruolo decisivo e poi ‘Dead Man’, film pazzesco di Jim Jarmusch,

per il quale Neil Young ha composto una colonna sonora semplicemente bellissima. Anche il teatro, come il cinema, ha avuto un ruolo fondamentale nel tuo percorso artistico. Basti pensare alla colonna sonora che hai scritto per “La Tempesta” di Shakespeare o allo spettacolo “Chi è Wolfgang?”, ideato e scritto da Saul Beretta, nel quale hai vestito i panni di cantante e di attore. Cosa ti affascina della dimensione teatrale? Devi sapere che io stavo per mollare la musica per iscrivermi alla Paolo Grassi. L’amore per il teatro c’è sempre stato. E l’incontro con alcune realtà teatrali, come il Teatro dell’Elfo, è stato rivelatore. Con Ferdinando Bruni c’è una stima reciproca che dura da anni. Il teatro è una dimensione a sè, un luogo magico, diverso da una sala da concerto, un club, che può essere gratificante tanto quanto, ma che non ha quella magia, quel valore aggiunto. Ho fatto tantissimi spettacoli in teatro anche con i La Crus: ogni volta un’esperienza incredibile. Col Teatro dell’Elfo e Ferdinando Bruni abbiamo intrapreso un percorso artistico simile: partendo dall’avanguardia, dalla ricerca, abbiamo scoperto i classici. Loro da Fassbinder sono arrivati a Shakespeare, noi dai Joy Division siamo approdati alla canzone italiana d’autore. Quindi sì, il teatro è sempre stata una fascinazione forte.

“Lo stile ti caratterizza, ti definisce. Ma se mi chiedi qual è il mio, non ti so rispondere”

In un’ipotetica gara tra il cinema e il teatro, chi vincerebbe? Sicuramente vado più in teatro che al cinema. Un film lo


Tornando al disco appena uscito, è un progetto che arriva dopo un periodo di relativa calma apparente… In realtà no, ho lavorato tantissimo. Nel 2013 sono usciti due album, quello con i Sinfonico Honolulu e quello dello spettacolo del Chelsea Hotel. Ti dirò che tre quarti de ‘Il mio stile’ erano già pronti alle fine del 2012 ma, come spesso mi capita, alla fine sono stato travolto inaspettatamente dal progetto con i Sinfonico Honolulu. Doveva essere un mini album, di soli cinque o sei brani, e nel giro di qualche settimana ci siamo trovati a lavorare su diciotto provini. È stata un’esperienza importante, conclusasi con l’assegnazione della Targa Tenco come migliori interpreti, ma che ha fatto slittare ‘Il mio stile’ di oltre un anno. Ho fatto una scelta sicuramente anticommerciale, se vuoi, ma sono andato dove mi portava il cuore. E ora sto già pensando a un disco nuovo… è una fase molto creativa. Musicalmente i fiati e le voci hanno un ruolo dominante. A cosa è dovuta la scelta di sacrificare gli archi?… È stata una scelta sonora. Volevamo una continuità di suono e di atmosfere, ma con delle sfumature meno epiche. L’orchestra d’archi ti condiziona, è qualcosa di importante, lascia il segno. La potenza sonora di ‘Io confesso’ può realizzarla solo una grande orchestra. Invece volevamo avere la possibilità di giocare con tanti colori, con tante voci, alle quali abbiamo affidato le parti dei primi e dei secondi violini, per rendere tutto un po’ più leggero, fresco, sicuramente più originale. Volevamo usare il coro in modo diverso, che fungesse più da “colorante” che da sostegno nudo e crudo. “Il Mio Stile” sarà anche un tour, immaginiamo. Qualche data? Non ancora. So che si sta definendo un calendario, ma è ancora tutto work in progress. Quello che so è che il tour partirà a metà giugno e lo porterò in giro per tutto l’anno, fino all’estate prossima.

IL TESTAMENTO DEL CAPITANO Massimo Bubola & Eccher Band in concerto per il 100° anniversario della Grande Guerra: l’atto secondo del percorso iniziato con “Quel lungo treno”

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el 2005 “Quel lungo treno” venne accolto dalla critica come un album epico e di grande levatura musicale e poetica. Era l’inizio di un progetto sulle canzoni della Grande Guerra ideato da Massimo Bubola che ora, a distanza di dieci anni e in occasione dei cento anni dall’inizio del conflitto, torna a far parlare di sé con un intenso atto secondo dal titolo “Il Testamento del Capitano”. In un minuzioso lavoro di ricostruzione storico-realistica della canzone tradizionale di area alpina, Massimo Bubola, padre del folk rock italiano, riprende e arrangia alcuni brani tradizionali noti come Era una notte che pioveva, Monte Canino, Ponte de Priula, Il disertore e Adio Ronco, in chiave cantautoriale, marchiandoli col suo inconfondibile stile di scrittura e di canto. Il progetto, ora in tour dopo l’uscita l’anno scorso del disco omonimo, comprende anche sei nuove canzoni sul tema della Grande Guerra che musicalmente rimandano al folk-rock elettroacustico di cui Bubola è maestro: Noi veniam dalla pianure, Nostra Signora Fortuna e Jack O’Leary (storia di un soldato irlandese dell’esercito britannico che conosce il primo gas sul fronte belga a Ypres). L’intento del progetto è di offrire una visione individuale di un antico repertorio corale e, al tempo stesso, portare alla coralità nuove composizioni frutto di un’invenzione personale. Lo spettacolo, ricco di nuove e antiche passioni, ha un grande impatto emotivo. Bubola introdurrà le canzoni contestualizzandole storicamente e dal punto di vista antropologico: dai trasferimenti alla vita di trincea, dalla paura alla lontananza, alla malinconia dei soldati. Le canzoni saranno inframezzate da poesie di poeti italiani della Grande Guerra tra cui Ungaretti, Saba, Thovez e da brevi racconti di Rigoni Stern, Lussu, Gadda. Immancabili anche i riferimenti cinematografici a “La Grande Guerra” di Mario Monicelli e “Uomini contro” di Franco Rosi. Sul palco con Bubola la Eccher Band: Lucia Miller, Enrico Mantovani, Alessandro Formenti, Virginio Bellingrado, Thomas Sinigaglia. massimobubola.it

Foto di Paolo D’Adda

puoi comprare o noleggiare, vederlo quando vuoi. Uno spettacolo teatrale è una performance unica, come un concerto, da godere qui e ora. È vero che anche l’attore teatrale ha un copione come quello cinematografico, ma ogni sera riesce a interpretare uno spettacolo sempre diverso, cosa che nel cinema non avviene. La pellicola fissa l’interpretazione per sempre.


CONCERTONE 1 MAGGIO 10

Parola ai tecnici Doc coinvolti nella kermesse romana

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oncertone del Primo Maggio: musica, artisti e cultura, ma anche e soprattutto grandi professionalità, in scala con la mole dell’evento. Dal palco alle luci, dalle apparecchiature al susseguirsi degli effetti nelle singole performance: grandi responsabilità e alta specializzazione. Raggiungendo il retropalco, siamo riuscite a rubare qualche minuto a Fabrizio Bartoletti, responsabile dei montaggi, Paolo Oppo, led rigger, e Massimiliano Proia, tecnico luci e light designer, per comprendere meglio un lavoro che di fatto è responsabile della riuscita di un grande evento.

Per cominciare: da quanto tempo vi occupate di questo tipo di eventi e in cosa consiste il vostro lavoro? Massimiliano Proia: Per me questo è il terzo anno al Primo Maggio, per Fabrizio il quarto. Come tecnico quest’anno ho realizzato il disegno delle luci che sono sul tetto, in seguito montate da Fabrizio e dalla sua squadra. Fabrizio Bartoletti: Esatto, io mi occupo dei montaggi, non solo delle luci, ma anche di altre componenti, ad esempio le cabine. In generale il nostro è un lavoro anche di postproduzione, relativamente allo spettacolo. Paolo Oppo: Io sono il led rigger, ovvero il responsabile degli ‘appendimenti’, di tutto ciò che è aereo. Ci occupiamo di questo tipo di eventi da molto tempo, non

1 Maggio Doc Tra i nostri soci coinvolti nel concertone del 1 maggio a Roma ricordiamo anche, con J-Ax, CHIARA TRABALZA (direttrice di produzione), MAURIZIO MARCOLINI (backliner) e GIUSEPPINA SCARPATO (corista). Poi GHEMON con band e tutto il gruppo del VOLO.

solo del Primo Maggio, ma di molti programmi televisivi e perfino del G8. Da un’esperienza di così lunga data, di sicuro ci saranno stati anche degli imprevisti da affrontare, volete raccontarci qualcosa? Massimiliano Proia: Beh, puoi vedere quello che è successo oggi. (Indica in alto: tra le impalcature di metallo, alcuni componenti della squadra sostituiscono delle luci, ndr). A volte può capitare anche durante lo spettacolo: la soluzione più comune è la compensazione, se se ne spegne una da un lato, spegni anche l’altra. Paolo Oppo: Guarda, io dico solo che spesso affrontiamo la ‘simpatia’ delle luci. A buon intenditor poche parole. Ci raccontate un “picco” e una “discesa” nel Primo Maggio? Paolo Oppo: Di sicuro un aspetto positivo nel Primo Maggio è il sostegno ricevuto dagli altri: ci si aiuta molto. Di negativo forse c’è un po’ di disorganizzazione – dovuta forse anche alla portata dell’evento – e anche qualche piccolo screzio, ma sono cose che succedono normalmente. Fabrizio Bartoletti: Sono d’accordo: può capitare di non comprendersi nell’organizzazione, ma l’obiettivo è sempre ultimare il lavoro. Qualunque cosa accada la squadra rimane sempre fino alla fine, per assicurarsi che tutto proceda per il meglio. Volete dare qualche consiglio a chi come voi si occupa di questo settore? Fabrizio Bartoletti: La sicurezza, sempre e comunque. Bisogna sempre lavorare rispettando tutte le regole, con attenzione per la sicurezza propria e degli altri. Paolo Oppo: Il mio consiglio è l’umiltà: dal facchino all’artista, sempre massimo rispetto per il lavoro degli altri. E poi bisogna prendere questo lavoro con tranquillità: non sentirsi mai troppo “cardiochirurghi” o “primedonne”. Per concludere, salta il neutro della 380, che fate? La senti la macchina che sgomma? Flavia Sciolette e Giorgia Molinari


Festa di San Nicola di Bari:

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un successo firmato Doc

Vinto da Doc Servizi il bando per i servizi di produzione esecutiva e realizzazione del corteo storico di San Nicola, con la direzione artistica di Sergio Rubini

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n successo firmato Doc l’ultima festa di San Nicola a Bari, corteo e rievocazione storica della traslazione delle reliquie del Santo da Myra a Bari avvenuta nel 1087, che si è tenuta il 7 maggio scorso per la prima volta sotto la direzione artistica di Sergio Rubini. La filiale Doc Servizi di Bari, aggiudicandosi il bando indetto dal Comune di Bari – Assessorato alla Cultura per i servizi di produzione esecutiva e realizzazione del corteo storico, si è occupata di tutti gli aspetti tecnico-logistici relativi alla realizzazione del corteo e dell’evento finale che si è svolto sul sagrato della Basilica di San Nicola. Ha organizzato il casting per il reclutamento di 370 figuranti che hanno ridato vita alla luce delle sole fiaccole all’eroica impresa compiuta da sessantadue marinai che, inconsapevoli di quanto sarebbe accaduto, cambiarono per sempre il volto e il destino della città di Bari. Dai vicoli angusti della città vecchia, San Nicola incontra il mare e da lì inizia il pellegrinaggio verso la basilica per incontrare i suoi pellegrini che, con le loro barche e con un’immagine diversa del volto del Santo ciascuno, rendono omaggio al protettore dei mari e dei naviganti. La filiale barese Doc ha gestito il

relativo reparto costumi sotto la consulenza del costumista Luigi Spezzacatene, il contatto e il coordinamento della partecipazione dei rappresentanti delle comunità nicolaiane straniere presenti a Bari (comunità ucraine, russe, bulgare, romene, armene, eritree ed etiopi) e le performance del quartetto Faraualla, che ha accompagnato il corteo con canti medievali lungo tutto il percorso e del gruppo Terrae, che ha accolto lo sbarco dell’icona sacra al Molo San Nicola. Allo spettacolo in Basilica hanno partecipato anche Claudia Cavalli, danzatrice acrobatica, protagonista di una suggestiva performance area sulle ombre cinesi delle barche, delle gesta dei marinai e del miracolo dell’uccellino proiettate sulla facciata. Il tutto accompagnato dalla voce di Nabil Salameh dei Radiodervish, per la prima volta insieme a un coro femminile di artiste bulgare. compensare l’emissione di CO2 prodotta da tutte le attività svolte, dalla preproduzione alla realizzazione e al disallestimento delle strutture e impianti utilizzati, Doc Servizi ha piantumato un albero di carrubo presso la Pineta di San Francesco di Bari. Un altro albero verrà piantato presso un carbon seek presente sul territorio nazionale.


TERZO GRADO a

...

Barbara Biordi

Responsabile filiale Rimini Il tratto principale del tuo carattere? Sono ostinata, non sopporto le ingiustizie. Ciò che ami di più nel tuo lavoro? Le variabili, le persone. La qualità che preferisci in un artista? L’umiltà. Musicisti preferiti? Sono tanti: Cristina Donà e un sacco di artisti stranieri. L’ultimo libro che hai letto? “Lo Hobbit”, di John R.R. Tolkien. La città in cui vorresti vivere? Berlino o New York. Il luogo più bello in cui hai lavorato? Non c’è un posto in particolare… Il tuo sogno nel cassetto? Che l’Italia somigli un po’ di più a un paese europeo per dignità e riconoscimento del lavoro nello spettacolo. Il dono di natura che vorresti avere? La diplomazia. Stato attuale del tuo animo? Agitato. Sei in Doc da? Maggio 2004. Il tuo motto? TUTTA VITA!

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ANGOLO DEL

GIAMBA

La rubrica di Giambattista – Giamba – Zerpelloni, co fondatore e primo presidente Doc Servizi e titolare del Musical Box di Verona.

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usica è Vita! Questa consapevolezza dovrebbe orientare tutte le nostre scelte. Ma perché musica é vita? La componente principale della musica è la vibrazione. Tutto il creato è vibrante e sempre in movimento. Il termine vibrazione si riferisce a un’oscillazione meccanica attorno a un punto d’equilibrio. L’oscillazione può essere periodica, come il moto di un pendolo, oppure casuale come il movimento di una gomma su di una strada asfaltata. L’unità di misura della frequenza per le oscillazioni periodiche è l’Hertz, che misura quante volte in un secondo si ripresenta la stessa configurazione. In molti casi le vibrazioni sono volute e necessarie, ad esempio, nel funzionamento del diapason e nei coni degli altoparlanti. I suoni, onde di pressione, sono generati da strutture vibranti. Lo standard per la nota LA, utilizzata per l’accordatura, è fissato a 440 Hz. Ma c’è un movimento, chiamato OMEGA 432, che sostiene per l’accordatura una frequenza più calante (432 Hz), giustificando questa scelta con motivazioni di carattere storico, armonico e fisico. Del LA a 432 Hz erano utilizzatori Mozart e Verdi, senza contare che 432 è anche il rapporto tra l’onda sonora e quella luminosa. Insomma la frequenza di 432 Hz collega assieme varie proprietà fisiche e addirittura fenomeni biologici come il DNA. Una vera e propria “forza della coscienza”.


FLASH CULTURA Marco Filippozzi

FREECOM Le edizioni musicali di proprietà dei soci

Aforisma di un amore

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Chronos-Nuove Voci, Albatros, 2014 Libro d’esordio Ricominciare a vivere a quarant’anni e scoprire parti di sé mai immaginate. Accorgersi che l’amore non è un’esclusiva tra uomo e donna, che i sentimenti stanno stretti dentro le convenzioni sociali e che forse vale la pena viverli a prescindere da un pensiero dominante. Un invito a manifestare i propri sentimenti senza paura, a essere sé stessi. Questo è “Aforisma di un amore”, libro d’esordio di Marco Filippozzi, speaker di Radio Verona, attore amatoriale di teatro, intrattenitore e presentatore, socio Doc da due anni. Il romanzo, autobiografico, rimasto chiuso in un cassetto per dodici anni e pubblicato lo scorso settembre da Edizioni Albatros nella collana Chronos-Nuove Voci, racconta la storia di un uomo che, in seguito alla separazione dalla ex moglie, scopre una diversa dimensione dell’amore, l’amore per un altro uomo: Andrea. Il coprotagonista però non vive bene la scoperta della propria omosessualità, fino a quel momento negata, diversamente dall’autore che, invece, affronterà con coraggio questo nuovo percorso di conoscenza e riscoperta di sé. Una storia segnata dalla sofferenza per una separazione più subita che voluta, per la perdita di un padre, per la solitudine, nell’illusione di poterla condividere con una persona non ancora pronta. Presentato alla rassegna “Parole Amiche” a Casa Novarin di San Giovani Lupatoto, il libro è al vaglio di un regista che vorrebbe farne una trasposizione cinematografica. Acquistabile su Ibs, Mondadori o presso le Librerie Cortina di Verona (Via A. Mario) e Bocu Libreria (Vicolo Mazzini).

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a quando Doc ha acquisito il 100% delle quote Freecom, tutte le attività relative sono di proprietà dei soci Doc. Avere una base sociale così ampia e di fatto nessun proprietario che lucra sulle attività altrui, garantisce a tutti l’autenticità e la trasparenza del progetto. Uno dei prodotti di punta delle attività di Freecom è l’amministrazione delle edizioni attraverso un contratto innovativo predisposto con la consulenza di Note Legali, associazione che tutela i diritti dei musicisti, che garantisce a chi lo sottoscrive (non solo ai soci Doc) trasparenza, efficienza e vantaggi concreti. Il primo vantaggio è che anziché 12/24, Freecom trattiene 8/24, lasciando i restanti 16/24 con un plusvalore del 33% rispetto ai contratti editoriali standard. Il secondo vantaggio sta nel fatto che dal contratto si può recedere in qualsiasi momento, con effetto dalla fine del semestre in corso, tornando a godere della totalità del valore dei propri pezzi. Inoltre, Freecom ha sviluppato da poco un’applicazione che aiuta l’artista nella gestione e nella comunicazione con l’editore: a fine serata basta aggiornare l’applicazione e fornire a Freecom gli strumenti per controllare la congruità dei dati Siae. La presenza di un editore obbliga la Siae nei cosidetti “concertini“ - a raddoppiare i compensi, quindi l’editore non toglie risorse all’artista ma anzi ne aumenta il valore. In più la stessa Siae, in caso di brano edito, presta maggior cura al pagamento dei compensi. Sono tutte iniziative che vanno controcorrente rispetto ai rapporti editoriali standard che impongono il vincolo delle opere in modo illimitato, blindando e limitando lo sviluppo. Per contatti e ragguagli sul contratto di amministrazione editoriale Freecom: info@freecomusic.com


I numeri

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della sicurezza Da gennaio 2013 a maggio 2015 svolti 143 corsi e rilasciati 2167 attestati

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a gennaio 2013 a maggio 2015 si sono svolti complessivamente 143 corsi su tematiche relative alla sicurezza e salute dei lavoratori e sono stati rilasciati 2167 attestati. Nel dettaglio, solo nel 2013 sono stati 38 i corsi per un totale di 620 attestati consegnati. Nel 2014, 48 corsi e 610 attestati. Ma il dato ancora più confortante è che dal primo gennaio 2015 ad oggi si sono già svolti 32 corsi sulla Formazione specifica dei Lavoratori, 9 sulla Formazione particolare aggiuntiva per il Preposto, 6 sul Rischio elettrico, 9 per gli Addetti ai lavori in quota e un corso di Aggiornamento RLS, per un totale di 57 corsi di formazione e 937 attestati rilasciati. Nel calendario di quest’anno è stato inserito un corso di Formazione specifica di 4 ore (come da normativa) su tematiche strettamente legate alla complessità delle mansioni dei nostri soci (tecnici, musicisti, insegnanti, attori, artisti). Abbiamo avuto ottimi feedback da parte dei partecipanti, soprattutto dai “non tecnici“, che hanno elogiato l’operato di Doc, rispetto a tante altre realtà lavorative. Abbiamo toccato con mano e constatiamo ogni giorno quanto la “Cultura della Sicurezza” stia entrando a far parte del bagaglio culturale dei nostri soci. Viene apprezzato il lavoro d’equipe del Team Sicurezza, in cui è inserita anche la Formazione, soprattutto per il fatto che siamo noi stessi i primi a crederci e a dare il buon esempio con la puntualità e la precisione nel presentare POS e altri documenti. I soci hanno maggior consapevolezza del loro ruolo di attori della sicurezza e la partecipazione ai corsi diventa più coinvolgente con un ruolo attivo già in sede d’aula. Sul sito Doc Servizi – sez. Sicurezza – è disponibile l’elenco completo dei corsi attivati per il primo semestre 2015: docservizi.it/servizisumisura/sicurezzanuovicorsidoc.aspx

Presto online i nuovi corsi.

A cura di Centro Formazione AiFOS Doc Servizi – Team Sicurezza

Tax Credit per le produzioni discografiche

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Da ora disponibile online il modulo per richiederlo

al 21 maggio 2015 è online sul sito del Ministero dei Beni Culturali il modulo per potere richiedere il tax credit per le produzioni discografiche, il quale, seppure previsto con DM 2 dicembre 2014, non era ancora stato attuato. A beneficiare delle agevolazioni sono le imprese discografiche esistenti dal 1° gennaio 2012, alle quali verrà riconosciuto

un credito di imposta dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016, pari al 30% dei costi sostenuti per attività di sviluppo, produzione, digitalizzazione e promozione di registrazioni fonografiche e videografiche musicali, che siano opere prime o seconde di compositori, artisti interpreti o esecutori, nonché di gruppi di artisti. La domanda per l’anno 2015, re-


Stop alle

false cooperative: protocollo legalita’

Tra il Ministero dell’Interno e l’Alleanza delle Cooperative Italiane sottoscritto il protocollo per contrastare il fenomeno delle false cooperative. Organizzata una raccolta di firme.

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l 14 novembre 2013 è stato sottoscritto dal Ministero dell’Interno e da Alleanza delle Cooperative Italiane il Protocollo di Legalità, che consente l’applicazione della prevenzione antimafia nei confronti dei contratti sottoscritti tra privati per l’affidamento di lavori, servizi e forniture. Il protocollo, al fine di rafforzare la cooperazione tra settore privato e pubbliche autorità nel contrasto alle ingerenze della criminalità organizzata nell’economia, prevede un meccanismo informativo che coinvolge le Prefetture – Uffici Territoriali del Governo e le Forze di Polizia da un lato, e il Sistema cooperativo dall’altro. Il modello di collaborazione delineato nel Protocollo è immediatamente applicabile e non necessita di ulteriori protocolli aggiuntivi. Inoltre tale modello prevede un doppio livello di adesione da parte del sistema cooperativo: l’adesione delle articolazioni territoriali e quella delle singole cooperative associate. Purtroppo, ciò non ha impedito a certe false cooperative di operare in modo illegale, screditando la forma giuridica della cooperazione perseguendo finalità estranee a quelle mutualistiche. Per questo motivo, il 17 aprile 2015 l’Alleanza delle Cooperative Italiane ha depositato in Corte Suprema di Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare per mettere fuori gioco le false cooperative. L’Alleanza, che nei mesi scorsi ha sottoscritto il “Manifesto per un’economia pulita”, chiederà al Parlamento di approvare una legge con misure più severe e più incisive per contrastare il fenomeno delle false cooperative. L’Alleanza, sigla che rappresenta Agci, Confcooperative e Legacoop, ha sei mesi di tempo per raccogliere un minimo di 50 mila firme, che verranno consegnate al Parlamento. La proposta di legge prevede: • la cancellazione dall’Albo delle Cooperative con conseguente perdita della qualifica, per le imprese non sottoposte a revisioni / ispezioni • la definizione di un programma di revisioni per le cooperative non sottoposte a controlli da lungo tempo • la tempestiva comunicazione dello scioglimento delle cooperative all’Agenzia delle Entrate (evitando così le cooperative lampo, che nascono e cessano in pochi mesi) • creazione di una cabina di regia al Ministero Sviluppo Economico che coordini i soggetti addetti alla vigilanza In tutta Italia Legacoop sta raccogliendo le firme per la legge contro le false cooperative; per il veneto il funzionario incaricato di seguire il protocollo e la raccolta firme è Davide Mantovanelli. Per maggiori informazioni verona@ legacoop.veneto.it oppure davide.mantovanelli@legacoop.veneto.it

lativamente alle spese del 2014, può essere presentata fino al 30 giugno 2015. Di seguito i costi eleggibili ai fini del Tax Credit per azienda / credito d’imposta, per il triennio 2014-2016: 667.000 euro – spese massime eleggibili Tax Credit, per azienda nel triennio; 200.000 euro – credito di imposta massimo per azienda nel triennio; 100.000 spese massime eleggibili per opera; 30% – Tax Credit per opera; 13,5 milioni di euro – limite di spesa complessivo nel triennio. 4,5 milioni / anno fino ad esaurimento delle risorse disponibili in ciascuno dei periodi di imposta. Maggiori informazioni: cinema.beniculturali.it/direzionegenerale/120/tax-credit-musica/

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a ricerca di sponsor e finanziamenti è uno degli ostacoli che chiunque abbia un’idea creativa, un progetto ambizioso o un evento da organizzare è destinato prima o poi a incontrare. Al contempo, è un’attività molto ricercata dalle aziende che trasformano azioni sociali di sostegno alla cultura in importanti opportunità di visibilità e di business.

In questo contesto SPONSORSHOW, progetto a cura di Doc Servizi e circuito KeepOn, si occupa di costruire per aziende di ogni tipo e categoria merceologica progetti di comunicazione integrata, convenzioni, partnership e sponsorship nel mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo. L’opportunità è unica per dialogare con un pubblico giovane, attento e innovativo, al fine di creare una comunicazione integrata, efficace e duratura nel tempo, promuovendo primari marchi d’impresa. L’opportunità è unica perché, a differenza di qualunque altro centro media, grazie ai 5.000 professionisti dello spettacolo, della cultura e della formazione presenti in Doc, alle migliaia di contatti acquisiti in 25 anni di attività, e grazie alla rete capillare di KeepOn, l’associazione che riunisce i 250 club live di maggior prestigio sul territorio nazionale, SPONSORSHOW ha accesso a un target di 5 milioni di spettatori dal vivo e a una rete di oltre 1.000 luoghi utilizzati per prestazioni artistiche, che gli consente di essere a conoscenza – spesso in anteprima – di qualunque progetto o evento si stia realizzando in Italia relativamente all’ambito culturale, nello specifico musicale e dello spettacolo dal vivo. SPONSORSHOW riesce in tal modo a lavorare direttamente sul portafoglio clienti di moltissime aziende e, insieme a queste, individua il miglior settore di investimento, seleziona i contenuti degli eventi definendo gli obiettivi della campagna di sponsorizzazione, individua il target di riferimento e scandaglia le politiche di visibilità del brand. In virtù di questi dati, SPONSORSHOW costruisce progetti ad hoc tarati sulle esigenze di ciascun cliente, grazie anche alla collaborazione con Doc LAB che permette di consegnare progetti “chiavi in mano”, e fornisce un database aggiornato e dettagliato di tutti i progetti e gli eventi al quale le aziende potranno attingere a seconda delle loro esigenze specifiche di brandizazzione. L’obiettivo principale di SPONSORSHOW è creare una RELAZIONE DI VALORE con il cliente, non trovare finanziamenti e sponsor fini a sé stessi. La strategia operativa prevede sia la creazione della domanda di sponsorizzazione, sia l’individuazione della miglior offerta disponibile per i progetti selezionati. La garanzia di assoluta sicurezza e regolarità, da 25 anni caratteristica fondante Doc Servizi, costituisce il valore aggiunto di un progetto innovativo e destinato a crescere.


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