Doc Magazine anno 01 nr. 01

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L’arte si fa valore

ALL’INTERNO

04. LUCA BASSANESE, IL NUOVO ALBUM

06. FRANZ BAZZANI PIANISTA ECLETTICO 09. NOVITÀ TERZO GRADO A... LUCA ZEVIO

10. DISOCCUPAZIONE? NIENTE PAURA CON ASPI E MINI ASPI 12. SPECIALE ARTI VISIVE: UN MONDO DA SCOPRIRE

BUON COMPLEANNO

MARLENE

I 20 anni di Catartica e i 15 anni in Doc Servizi (a pag. 6)

AGO 2014

03. NOTIZIE DALLE FILIALI NUOVO DOC POINT GENOVA E NUOVA FILIALE VELLETRI

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EDITORIALE

COME L’ARTE DIVENTA VALORE

È

un percorso lungo quasi 25 anni quello che ci ha fatto assumere l’impegno di trasformare l’Arte in Valore. All’inizio eravamo “i Professionisti dello Spettacolo”, con la promessa di “dare tutela per dare futuro”. Abbiamo puntato sul diffondere il valore della conoscenza, convinti che solo sapendo i propri diritti e doveri, le modalità con le quali esercitarli, possa liberare gli artisti dalla sudditanza del lavoro irregolare e malpagato.

Da sempre onestà, rispetto e solidarietà hanno accompagnato la ‘conoscenza’ con l’obiettivo di lavorare in assoluta e piena legalità. Col tempo abbiamo constatato che questi bisogni appar-

tengono a tutte le categorie della cultura, della formazione, dell’arte e della creatività e, dopo aver consolidato le nostre competenze, ci sentiamo pronti a fare di più: mettere in rete le nostre esperienze e i nostri contatti per cercare nuove opportunità di lavoro per i soci. Il pay off del 2014 è diventato quindi una nuova promessa: l’Arte si fa Valore. Per noi è un impegno vero e l’intero manifesto è lo strumento attraverso il quale operiamo quotidianamente le nostre scelte. Lo riportiamo e vi invitiamo a pesarne le parole per condividerne il più profondo significato.

LA NOSTRA VISIONE Il mondo dell’arte, della cultura e dello spettacolo è soggetto a continui cambiamenti perché rispecchia e amplifica quanto accade nella società; nonostante l’aumento della produzione e della diffusione delle opere, la maggior parte di chi lavora nelle produzioni culturali non riesce a entrare in un sistema che produca valore; un sistema di valore legato all’arte, alla cultura e allo spettacolo genera ricchezza e migliora la qualità della vita di tutti.

LA NOSTRA MISSIONE Doc è lo strumento attraverso il quale gli associati sviluppano iniziative e soluzioni per cogliere le opportunità che si aprono davanti a loro; di fronte ai grandi cambiamenti in atto, Doc si impegna alla creazione di un sistema che valorizzi l’ambito nel quale i propri soci sono protagonisti; Doc s’impegna a sviluppare la conoscenza e gli strumenti necessari per interpretare e promuovere questi processi.

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LA NOSTRA PROMESSA

I NOSTRI VALORI

L’Arte si fa Valore

Passione Onestà Solidarietà Conoscenza

4 014 to 201 - Agos s. del 31/07/2 1 o r e r. Num 2018

Editoriale L’importanza del Manifesto: come l’Arte diventa Valore

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. di Vero ne Trib

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p. vizi.it Editorevizi Soc. Cooww.docser r w e S a c Do eron 796 37138 V 5 823 0 Tel. 04 , 31/b : o e ll ppa e n d ia io n redaz rio Ch efalo i t Via Pira e d i t m t e a C D Cont oriale: bile: Claudia ulo re Edit a Magli i o li Direttoore Respons iu in G r : g e e n t ll t io a Pe daz Dire nto Re azione: Elen ndelli iname re Orla a s Coord eteria di Red e C : o i iv r t n ea Seg a, Avesa nto Cr bio Fil iname afico: Valeria ero: Fara Chiappa m Coord u n Gr esto ra e Chia o a qu t aborat i Tagliapie ll o c o ig Hann Furlani, G la Danie

INDICE

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L’IMPORTANZA DEL MANIFESTO

Notizie dalle filiali Nuova filiale a Velletri e a Bolzano compie un anno la nuova gestione FIM e nuovo Doc Point Genova Soci Luca Bassanese: il nuovo album Archi POP: la B.I.M. orchestra da 14 anni accanto ai grandi nomi del pop Franz Bazzani, pianista eclettico Doppio compleanno per i Marlene Kuntz

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T N I O P C O D FIM E NUOVO

GENOVA

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Doc Servizi ha scelto i giorni della Fiera Internazionale della Musica per presentare il nuovo Doc POINT di Genova, ultimo nato in casa Doc e primo punto di contatto in Liguria per tutti gli operatori della cultura.

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uale miglior palcoscenico della FIM, Fiera Internazionale della Musica, la cui seconda edizione si è tenuta a Genova dal 16 al 18 Maggio 2014, per presentare il nuovo Doc Point ligure, con il quale la Doc Servizi porta a 20 il numero complessivo delle sue filiali in Italia. Doc dimostra così, nonostante i tempi difficili, di continuare a crescere anche grazie alla presenza costante sul territorio e al contatto diretto con i soci. Il Point genovese è stato affidato a Stefano Storti, titolare della Storti Strumenti Musicali, storica azienda ligure,

coadiuvato da Giovanni Sanguineti e Manuel Perasso, apprezzati musicisti, attivi anche come operatori culturali. Per tre giorni la scena musicale italiana ha avuto casa a Genova: importanti costruttori e venditori di strumenti musicali, seminari e presentazioni, cinque palchi che hanno ospitato vari generi, dal rock alla classica, dal progressive al jazz, dalla dance al blues. E ancora aree tematiche dedicate alle radio, ai DJ, ai service, alla danza e al ballo. Grandi nomi anche tra gli ospiti: Mario Lavezzi, Eddie Kramer (produttore

e ingegnere del suono di Jimi Hendrix) e Bobby Kimball (storica voce dei Toto), per citarne solo alcuni. Circa 12.000 i visitatori che, nel corso del weekend, si sono fermati allo stand Doc, all’interno del quale hanno trovato risposte esaustive in tema di gestione del lavoro artistico, delucidazioni sui vantaggi e le tutele che il lavoro in cooperativa offre. Per informazioni: Doc Point Genova c/o Storti Strumenti Musicali Via Domenico Fiasella, 25r 16121 GENOVA (GE). Tel: 010 545 2014.

NUOVA FILIALE A VELLETRI (ROMA SUD)

E A BOLZANO COMPIE UN ANNO DI ATTIVITÀ LA NUOVA GESTIONE

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entre la nuova gestione della sede Doc di Bolzano compie 1 anno, nasce a Velletri (Roma sud) una nuova filiale, che insieme a quella centrale di Roma, rinforza l’offerta Doc Servizi per il Lazio e porta a 20 il numero complessivo di filiali e Doc Point su tutto il territorio nazionale. La nuoIl multiforme ingegno di Luca Zevio Novità Terzo grado a… Luca Zevio

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Flash Cultura John Niven, A volte ritorno: Cristianesimo in salsa indie

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Alta classe: Garda Lake International Music Master

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Previdenza e Fisco Disoccupazione? Niente paura. Ci sono ASPI e mini ASPI

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va filiale è nata per rispondere alle esigenze dei professionisti della cultura, della formazione e dello spettacolo locali, soprattutto insegnanti, in tema di inquadramento professionale, sicurezza e qualità del lavoro, da 24 anni il punto di forza della Doc. A Bolzano invece si festeggia il primo anno della nuova gestione della Il chiodo fisso di Doc: favorire e sviluppare il settore musicale e artistico

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Formazione e Sicurezza Gli obblighi per il lavoro in altezza

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Mondo Doc Arti visive: un mondo da scoprire

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filiale di C.so Libertà che, insieme ai Doc Point di Bressanone e Merano e ai nuovi uffici di Trento, si conferma al centro dell’attività culturale a tutto tondo sul territorio altoatesino. Non solo musica, ma anche attività sociali, formazione e ricerca, creatività a largo raggio, sport, benessere e turismo. “Siamo molto soddisfatti della risposta che i soci di Doc e il territorio stanno dando alle nostre iniziative – commenta Paola Cardinaletti, responsabile della filiale di Bolzano – Ci viene riconosciuto un importante cambiamento in positivo sia nello stile sia nell’accoglienza, per trasparenza e disponibilità, oltre che per le qualificate consulenze che rivolgiamo a soci e clienti”. “Siamo molto soddisfatti di entrambi gli staff di Bolzano e Velletri – ha aggiunto Demetrio Chiappa, Presidente di Doc – Coadiuvati da Coopservizi Soc. Coop., Centro Servizi di Legacoopbund, siamo in grado di rispondere anche ai bisogni dei soci di lingua tedesca.”


LUCA BASSANESE: IL NUOVO ALBUM

Da sempre coniuga passione musicale, poesia e impegno civile, quasi fossero un inestricabile tutt’uno. Luca Bassanese presenta il nuovo album, un po’ ecologico, un po’ attivista, un carnevale di energia, danza e colore.

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l suo ultimo album, “L’amore (è) sostenibile”, registrato tra Italia e Francia (Bassanese ha suonato allo storico Cabaret Sauval

di Parigi) e prodotto da Stefano Florio per Buenaonda, contiene, tra i vari brani, anche una vera e propria pietra miliare della canzo-

ne d’autore italiana, interpretata qui insieme al comico Antonio Cornacchione: “Ho Visto Un Re” di Dario Fo, portata al successo da

ARCHI POP LA B.I.M. ORCHESTRA

COLLABORA DA 14 ANNI CON I PIU GRANDI ARTISTI POP ITALIANI E STRANIERI


“L’AMORE (È) SOSTENIBILE” Enzo Jannacci nel 1968. Dopo “La Rivoluzione” e “Popolare Contemporaneo”, “L’amore (è) sostenibile” invita a tendere verso modelli sostenibili in materia ambientale, economica e sociale, pur mantenendo alto il livello di satira contenuto nella sua “poetica pro-etica”. Dall’incontro con un amico ubriaco all’inganno di un’intera classe sociale, dalla fuga dei cervelli alla ballata dell’emigrante, dalla testimonianza di un presente che ricorda troppo il passato alla visione della sostenibilità come unica possibilità di futuro ambientale, economico, sociale, istituzionale, dallo schierarsi contro la prevaricazione e l’odio verso le diversità a ribadire il ruolo dominante della madre terra. Definito “personaggio anomalo di questi tempi” e vincitore nel 2004 del Premio Re-

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canati – Musicultura, Luca Bassanese deride e maltratta il potere dominante mai in modo aggressivo o violento. La nuova coscienza collettiva di cui Luca canta si palesa nei colori della festa, nell’allegria della banda, nella figura storica dell’imbonitore al confine con quella di saltimbanco del popolo per cui ogni show è un carnevale di energia, danza e colore. Luca Bassanese è anche scrittore e autore di “Oggi ho imparato a volare” (2012), scritto con Elisa Bedin con la prefazione di Eugenio Finardi, “Racconti di un visionario” (2010) e la raccolta “Soltanto per amore” (2009), tutti editi da Buenaonda Edizioni. Per chi volesse ordinare libri o cd di Luca Bassanese i riferimenti sono: shop.freecomusic.com/ it/54_luca-bassanese,

alle aule di conservatorio ai palchi dei grandi concerti pop, il passo non è quasi mai breve, né facile. Un po’ per l’inevitabile snobbismo dei musicisti classici, un po’ per la diffidenza di certi artisti pop verso la tanto temuta musica classica. Eppure lo è stato – breve e facile – per la B.I.M. Orchestra, gruppo di archi selezionati da Giuseppe Tortora, nato ufficialmente nel 2000 dopo anni di militanza ufficiosa. Composta da musicisti professionisti di estrazione classica che hanno sentito l’esigenza di ampliare le proprie conoscenze ed esperienze musicali, frequentando corsi e laboratori jazz con alcuni dei più prestigiosi musicisti, la B.I.M. si è fatta subito notare dal mondo della musica leggera e jazz, prendendo parte a importanti produzioni televisive, una su tutti il Festival di Sanremo.

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info@freecomusic.com, 045/8106100 Sul web: www.lucabassanese-officialsite.it www.facebook.com/ lucabassanese.officialsite

Duttili i musicisti e, di riflesso, duttile il repertorio della B.I.M. che spazia dal pop, al rock al jazz, sfruttando tutta la gamma espressiva degli archi. Laura Pausini (per la quale la B.I.M. ha inciso l’ultimo, fortunatissimo album “20 The Greatest Hits”), Max Gazzè, Daniele Silvestri, Norah Jones, Gnarls Barkley, Danger Mouse, Fabrizio Bosso, Sergio Cammariere, Adriano Celentano, Stefano Di Battista, Eros Ramazzotti, Javier Girotto, Margo Mengoni, Paolo Silvestri, Danilo Rea, Mario Biondi, Gegè Telesforo sono alcuni dei big con i quali la B.I.M. collabora stabilmente. Per il cinema e la Tv ha inciso la colonna sonora dei film “La stella della porta accanto”, “Il Capitale Umano” e “La prima cosa bella” di Paolo Virzì, candidato all’oscar come miglior film straniero.


I 20 anni di Catartica e i 15 anni in

Doc Servizi

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FRANZ BAZZANI

PIANISTA ECLETTICO

Una carriera europea all’insegna della musica classica, rock, jazz e funky

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a carriera musicale di Franz Bazzani inizia con lo studio del pianoforte classico, coronato dalla laurea in composizione presso il Conservatorio di Mantova e dal perfezionamento accanto ai maestri Leonid Levitisky e Helmut Lachenmann (2005). Il suo repertorio comprende musica del ‘900 e contemporanea (in particolare opere del M. Francesco Valdambrini), eseguita in numerosi concerti tra Austria e Italia con le violiniste Maria Odorizzi e Isabella Cavagna. Ma la musica cosiddetta classica non è il suo unico interesse. Franz si dedica anche al rock, al funky, al jazz e al country, con diverse formazioni tra cui i Nuovi Cedrini, rock band veronese che fa dell’ironia il suo leitmotiv e che ha partecipato a numerose manifestazioni, concorsi ed eventi, attirando l’interesse di alcuni programmi trasmessi da media nazionali (Teatro Zelig, Festival di San Scemo). Con il chi-

tarrista Luca Olivieri, virtuoso del finger-pickin’, ha tenuto numerosi concerti, esibendosi anche a fianco di Bobby Solo, James Burton, Jerry Donahue, Tommy Emmanuel e John Jorgenson, uno dei chitarristi più popolari al mondo, che nel maggio 2014 Bazzani ha accompagnato nel tour italiano e in quello europeo. È nel 2012 invece la registrazione per ECM di “Rava on the dance floor” con Enrico Rava, con il quale Bazzani si è esibito anche al Parco della Musica di Roma per un omaggio a Lester Bowie. Socio Doc dal 2002, Bazzani si dedica anche alla composizione. Dal 2002 alcune tra le sue opere sono state incluse nel catalogo generale di “Musica tricordale, pretricordale e saggistica musicale”, edito da Edizioni Arca Musica Trento. (Foto di Erik Schaddelee. Da sinistra Franz Bazzani, John Jorgenson, Alan Thomson, Cesare Valbusa.)

l 13 maggio 2014 ha compiuto 20 anni Catartica dei Marlene Kuntz, soci Doc tra i più affezionati. Celebrare questo anniversario significa affondare nei ricordi, nelle emozioni di un passato, di una memoria non necessariamente individuale ma generazionale. Nel 1994 si formano band come At The Drive-In e Foo Fighters, Shellac e Wilco; escono album come Downward Spiral dei Nine Inch Nails e Superunknown dei Soundgarden, Vitalogy dei Pearl Jam e Grace di Jeff Buckley. Ed ancora il terzo disco dei Kyuss ed il primo di Elliott Smith, nonché l’anno del suicidio di Kurt Cobain. La scena indipendente cambia profondamente, il grunge di prima generazione è irrimediabilmente e naturalmente finito ed il noise si nutre con la linfa del metal e dell’industrial. E’ un anno caldo, eccitante quanto drammatico. Catartica non è solo il primo album dei Marlene Kuntz, ma è anche il primo album del Consorzio Produttori Indipendenti, nato dalla fusione dei Dischi del Mulo e Sonica. Si parla delle ‘creature’ di Zamboni e Ferretti da un lato, Maroccolo e Magnelli dall’altro. Cioè CCCP, CSI e Litfiba, giusto per rievocare anche il passato glorioso dell’Italia nel campo della musica indipendente. Un disco come Catartica non poteva nascere sotto migliore auspicio. Cristiano Godano, Luca Bergia, Riccardo Tesio e Gianluca Viano rappresentano in quel momento la cosa più innovativa che potesse capitare al rock alternativo del belpaese. Sono i primi a introdurre elementi


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DOPPIO COMPLEANNO PER I MARLENE KUNTZ mutuati da quel mondo più grande, più “americano”, fatto di mostri sacri e icone quali Sonic Youth e Nick Cave cui spesso sono accostati. E per questo sono anche tra i primi a violarne i codici, a rinnovare i linguaggi dell’indie rock nostrano, riuscendo nell’arte rara e sopraffina di accompagnare ad un rock ormonale dei testi in italiano poetici, ermetici, crudi, difficili ed onirici. La storia dei Marlene è fatta di fantastici e sudatissimi live, in città importanti come in provincia, che li ha trovati sempre generosi, come animati da un sacro fuoco. E gli occhi chiusi tra la folla mentre si ‘nuotava nell’aria’, e il pogo, e i ‘so-so-sonicaaaa’ urlati al cielo. A nome di tutti quelli che almeno una volta nella vita si son ‘persi in fondo all’immobile’ o ‘sentiti forti nel labile’, possiamo solo dire: grazie Marlene, auguri! La scena musicale in generale è profondamente cambiata dai vostri esordi ad oggi. Ma cosa è cambiato per i Marlene Kuntz? Cristiano Godano: Quando i Marlene Kuntz nacquero come band, si ritrovarono catapultati in una situazione, in una scena e in una atmosfera che sembravano legittimare l’idea che qualcosa stesse finalmente cambiando

in Italia. Ora le cose non stanno più così e il pubblico si è nettamente sfoltito. Parlo in generale, non del nostro caso specifico. Quanto conta un passato importante, la “storia”, di una band nella realizzazione di un nuovo album? C.G. Al novanta per cento ti aiuta ad avere il controllo di ciò che fai: sai che suono vuoi ottenere, sai che forma vuoi dare al tuo pezzo, conosci l’atmosfera, il contenuto e i modi di manifestazione del testo. Al restante dieci per cento incide sulla libertà di scelta: dubito vi siano molti gruppi che si possano permettere di fare, da un disco all’altro, cambi radicali nel modo di esprimersi o nello stile, tali da disorientare il loro pubblico. Chi potrebbe essere oggi ‘il Vile’? C.G. Nell’accezione che ho dato io, ovvero personaggio estremamente lirico e non riconducibile a una definizione dipendente da alcun tipo di contingenza, è una persona con caratteristiche specifiche immutabili nel tempo. Si tratta di un carattere del tutto trasversale rispetto agli ‘zeitgeist’ delle epoche, e del tutto impermeabile ai loro cambiamenti.


IL MULTIFORME INGEGNO DI LUCA ZEVIO

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Il cantante-chitarrista dei Farabrutto, in Doc è anche decoratore di mattonelle, pittore di quadri, murales, disegni e tessuti, con il nome d’arte “Lùz”.

“P

rudente, decoratore di rocche, luminoso, astuto, dal multiforme ingegno”. L’epiteto – parafrasato – con cui Ome-

ro descrive Ulisse ben si adatta al nostro socio Luca Zevio: cantante-chitarrista dei Farabrutto, nonché decoratore dal gusto elegante di mattonelle, pittore di quadri, murales, disegni su carta e tessuti. “Adoro i colori, le forme, i suoni che da sempre fanno parte della mia vita – confessa Luca Zevio, in arte Lùz, dalla home page del suo sito http://lucazevio.it/ - Utilizzo i materiali più vari sperimentando e spesso riciclando, perché mi piace l’idea di una seconda vita delle cose. Esprimermi è sempre stato una necessità, perciò senza scuole specifiche o accademie, ho sempre dato libero sfogo a tutto ciò che sentivo, attraverso colori, parole, canzoni, musica”

. . . a O D A R T E R ZO G

LUCA ZEVIO, artista

Inauguriamo questa nuova rubrica del Doc Magazine, liberamente tratta dal “miniquestionario di Proust” di Io Donna, con il socio Luca Zevio. Il tratto principale del tuo carattere? La sensibilità. Il tuo principale difetto? Agire d’impulso. Ciò che ami di più nel tuo lavoro? Lo sfogo, il sogno, la libertà totale nella creazione, la possibilità di sbagliare e di creare qualcosa di nuovo

dagli errori. La qualità che preferisci in un artista / collega? La genialità come idea nuova, unita alla capacità di trasmettere emozioni anche forti. Musicisti preferiti? De Andrè, Sigur Ros, King Crimson, Meshuggah, Ophet ma anche Pergolesi, Mercedes Sosa, Silvio Rodriguez. L’ultimo libro che hai letto? “A volte ritorno” dello scrittore scozzese John Niven. La città in cui vorresti vivere? Oslo. Il luogo più bello in cui ti

sei esibito / hai lavorato? Teatro Ariston per il Premio Tenco. Il tuo sogno nel cassetto? Vivere della mia Arte. Il dono di natura che vorresti avere? Il sorriso stampato sulle labbra. Stato attuale del tuo animo? Confuso. Sei in DOC dal? 2003. Il tuo motto? Cercare la bellezza ovunque!


ALTA

CLASSE

Grande successo del Garda Lake International Music Master, master internazionale di musica classica organizzato dalla Scuola di Musica del Garda in Doc Academy Network

FLASH CULTURA

JOHN NIVEN, A VOLTE RITORNO, EINAUDI, 2011 Il Cristianesimo in salsa indie dello scozzese John Niven

Un Gesù inedito è quello che ci presenta John Niven, scozzese classe 1972, da sempre legato a doppio filo al mon-

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omenica 6 luglio 2014 a Desenzano del Garda si è concluso il Garda Lake International Music Master, corso di alta specializzazione strumentale per giovani talenti, organizzato dalla Scuola di Musica del Garda, che fa parte della rete Doc Academy Network . Concertisti di fama internazionale, tra i quali il violinista Viktor Tretyakov, il violoncellista Antonio Meneses, il violista Luca Ranieri, il clarinettista Paolo Beltramini e il percussionista Carmelo Gullotto, sono stati i docenti d’eccezione del Master al quale hanno partecipato quarantadue allievi provenienti da tredici paesi del mondo. Giunto alla sua seconda edizione, il master gardesano ha portato musica di grande qualità in luoghi insoliti della città. Ventotto gli eventi musicali programmati per la prima settimana di luglio, tra concerti, esecuzioni pomeridiane degli allievi, e interventi divulgativi del direttore d’orchestra e compositore Carlo Boccadoro. “Per noi è un grande impegno organizzare un’iniziativa di così alto livello – confessa il maestro Alberto Cavoli, direttore della Scuola di Musica del Garda e socio Doc - Vogliamo dimostrare concretamente che le scuole della rete Doc Academy sono centri di grande qualità sia per chi vuole imparare a suonare uno strumento, sia per i diplomati che hanno bisogno di perfezionarsi e/o preparare concerti e concorsi. Ma il master è anche un’occasione di grande sviluppo per un territorio ad alta vocazione turistica come il lago di Garda, sulle cui sponde oltretutto – grazie a Gasparo da Salò e Giò Paolo Maggini – sono nati 450 anni fa il violino, la viola e do della musica. Prima di dedicarsi il violoncello. Strumenti che devono all’attività letteraria, Niven faceva il essere considerati un prodotto del talent-scout discografico, un passato territorio da preservare e promuoche giustifica anche nel romanzo ‘A vere, al pari dell’olio e del vino”. Volte Ritorno’, i riferimenti e le citazioNel corso della settimana sono stati organizzati eventi musicali molto cuni alla scena indie rock. riosi come “Violinisti al balcone”, in cui Un Gesù freakettone quindi, che prei giovani allievi si sono esibiti affacferirebbe restare in paradiso a suonare ciandosi da balconi e terrazzi del cenla chitarra con Hendrix e fumare spitro, costringendo i turisti a volgere lo nelli con il suo papà (Dio è un persosguardo in alto, attratti dalla musica, naggio altrettanto alternativo), invece per ammirare la bellezza degli edifici. La musica è stata utilizzata anche per di tornare sulla Terra a mettere a povalorizzare luoghi poco conosciusto un po’ di cose e a riportare il mesti, per esaltare il fascino del lago e saggio originario che sintetizza i dieci per riaffermare la bellezza intrinseca comandamenti dati a Mosè (quella dell’arte musicale, in un tempo che mente paranoica, cit.) in un eloquenspesso ne fa un uso banale e purate “Fate i Bravi”. Una lettura che rivela mente di consumo, che non genera valore e non esalta la sua funzione tutto il bigottismo ancora strisciante migliorativa della qualità della vita. in una delle principali religioni organizzate.

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ISOCCUPAZIONE? IL CHIODO FISSO DI Doc

NIENTE PAURA

ASPI E MINI ASPI ANCHE PER GLI ARTISTI

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Istituite da gennaio 2013, l’ASPI e mini ASPI sono sussidi a sostegno del reddito per i lavoratori dipendenti che abbiano perduto involontariamente l’occupazione. n tempi duri per il mondo del lavoro in Italia, ecco che l’INPS istituisce un “salvagente” anche per gli artisti, lavoratori dipendenti, che abbiano perso il lavoro per licenziamento o scadenza del rapporto di lavoro. Si tratta di ASPI e mini ASPI, sussidi a sostegno del reddito di durata variabile a seconda dell’età anagrafica e dell’anno di cessazione del rapporto di lavoro. Entrambe si ottengono presentando domanda direttamente sul portale INPS (www.inps.it) con proprio codice PIN oppure presso patronati entro e non oltre 2 mesi e 8 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Il requisito fondamentale per ottenere l’ASPI è aver raggiunto la retribuzione minima complessiva di 10.418,2 € nel biennio precedente la disoccupazione. L’indennità mensile – calcolata in base alla retribuzione imponibile degli ultimi 2 anni diviso il numero delle settimane effettive e moltiplicata per il coefficiente 4,33 – aumenta gradualmente nel corso del triennio 2014-2015 (periodo transitorio), per essere definita a regime con decorrenza 1° gennaio 2016. L’indennità mensile viene ridotta del 15% dopo i primi 6 mesi di fruizione e di un ulteriore 15% dopo l’anno. Per gli artisti il contributo ASPI sarà pagato in misura piena solo da gennaio 2017 (nel 2013 il 20% e nel 2014 il 40%). La prestazione viene liquidata in rate mensili a partire dall’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro. Per la mini ASPI la procedura è uguale, solo sono sufficienti 13 settimane (non è necessario il biennio) di contribuzione dipendente (2.604,55 € per il 2014) nell’anno precedente la richiesta di sussidio. In caso di nuovo lavoro subordinato di durata non superiore a 6 mesi, la disoccupazione viene sospesa. In caso di assunzione superiore a 6 mesi che determini un reddito annuale superiore agli 8.000€ (lavoro subordinato o parasubordinato) o a 4.800 € (lavoro autonomo), il sussidio decade. Il lavoratore disoccupato che percepisce assegno ASPI in caso di assunzione con contratto di lavoro intermittente avrà diritto all’indennità ASPI nei periodi di mancato lavoro. Al fine della corretta erogazione dell’assegno il lavoratore dovrà comunicare all’inizio di ogni mese i giorni eventualmente lavorati il mese precedente attraverso il portale INPS/servizi al cittadino, oppure con dichiarazione su modello cartaceo cod SR 137 o cod SR 138 reperibile sul sito INPS nella sezione moduli.

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FAVORIRE E SVILUPPARE

IL SETTORE MUSICALE E ARTISTICO Progetto legalità e sicurezza. Deducibilità fiscale. Doppia imposizione. Iva 4% per attività didattica. In quattro punti fondamentali, ecco le proposte urgenti di Doc a vantaggio del nostro settore

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vevamo già accennato nel numero precedente alle proposte presentate da Doc Servizi al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Adesso vediamo nel dettaglio quali sono le misure urgenti che Doc propone a vantaggio dell’economia nazionale, attraverso l’attività artistica “sommersa” che in Italia genera un indotto enorme. Innanzitutto il progetto legalità e sicurezza, che riguarda provvedimenti fiscali a vantaggio del sottobosco di eventi organizzati da associazioni no-profit, comitati, pro loco, parrocchie, partiti, per i quali si propone di non applicare l’IVA per indurre tali enti a operare nella legalità, ipotizzando di recuperare dal sommerso di almeno il 50% di tasse e contributi. Il progetto prevede inoltre la sensibilizzazione del territorio, attraverso campagne di formazione, comunicazione sociale, in collaborazione con Enti Pubblici e SIAE. La seconda proposta riguarda la deducibilità fiscale per partecipazione a corsi di arti musicali, teatrali e di danza, equiparando così tali attività alle discipline sportive. La terza richiede l’eliminazione della norma contro la doppia imposizione che costringe le imprese a ritenute estere non recuperabili e a tassare il reddito degli artisti anche in Italia, ostacolando la diffusione della cultura e dell’arte italiana all’estero. L’ultimo punto riguarda la riduzione dell’IVA al 4% per attività didattica formativa svolta da cooperative, che consentirebbe più ampio respiro e favorirebbe l’attività d’impresa a discapito dell’associazionismo spurio. Vi terremo aggiornati sullo sviluppo di tali proposte.


O R O V A L L I R E P I H G I L B B O I GL A Z Z E T L IN A

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l D. Lgs. 81/08 (Titolo IV, Capo II, Art. 107) ha stabilito che si parla di lavoro in altezza quando si lavora oltre 2 metri da un piano stabile. I lavori in altezza possono essere di varia tipologia: su scale, trabattelli, ponteggi metallici, piattaforme elevabili di lavoro (PLE) o mediante funi. I dati sugli infortuni sul lavoro hanno evidenziato che il lavoro in altezza è da considerarsi ad alto rischio. La caduta dall’alto è una delle maggiori cause di infortunio sul lavoro, talvolta anche mortale. Pertanto, quando si lavora in altezza è necessario e obbli-

gatorio (come previsto dal D. Lgs. 81/08) che il datore di lavoro si preoccupi della prevenzione di infortuni per la caduta dall’alto. Nello specifico il datore di lavoro deve occuparsi di organizzare il lavoro dei dipendenti in modo da evitare eventuali infortuni: dovrà prevedere idonei Dispositivi di Protezione Collettiva (ponteggi, parapetti) e, qualora questi non fossero sufficienti a lavorare in sicurezza, dovrà fornire ai lavoratori idonei Dispositivi di Protezione Individuale per eliminare o limitare al massimo i cosiddetti “rischi residui”, ovvero

quelli non eliminati da organizzazione del lavoro o dispositivi di protezione collettiva. I DPI per i lavoratori in quota sono Dispositivi di 3° categoria, ovvero dispositivi concepiti per “salvare la vita”. Sono DPI di 3° categoria ad esempio, imbracature di trattenuta per le cadute dall’alto e i cordini di trattenuta con assorbitore di energia che, ancorati all’imbracatura e a un punto di trattenuta agiscono nel momento della caduta assorbendola ed evitando lo schianto a terra. Ogni volta che il datore di lavoro fornisce ai propri lavoratori questo tipo di DPI, deve anche prevedere l’addestramento del personale al corretto utilizzo dei dispositivi. Rimane da approfondire altre implicazioni del lavoro in altezza, come per esempio il lavoro in quota con accesso e posizionamento mediante funi. Doc Servizi organizza in tutta Italia corsi di formazione su tematiche legate alla sicurezza. Gli ultimi corsi si sono tenuti a Firenze il 29 aprile (Lavoro in altezza) e il 30 aprile (Aggiornamento Lavori in Altezza), in Sardegna il 21 maggio (Addetto Preposto alla Sicurezza), 22 maggio (Addetto ai Lavori in Altezza), 23 maggio (Addetto a Rischio Elettrico), a Bologna il 27 maggio (Addetto Preposto alla Sicurezza). Altri corsi sono in programmazione in tutta Italia dove richiesto. Per informazioni: sicurezza@docservizi.it

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ARTI VISIVE UN MONDO DA SCOPRIRE

«L’immagine artistica è uno strumento sui generis per cogliere l’assoluto. Per mezzo dell’immagine si mantiene la percezione dell’infinito» (Andrej Arsen’evič Tarkovskij).

Una bella immagine colpisce chi la guarda, rende la proposta di un bene o di un servizio più accattivante, dona alla comunicazione più incisività e più possibilità di restare impressa nella memoria. Doc Servizi ha deciso di valorizzare chi opera in questo settore.

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el passato, soprattutto prima del Romanticismo, la definizione di “artista” era sovrapposta a quella di “artigiano”, colui che in una bottega realizzava con le proprie mani opere da proporre a chi amava l’arte. Oggi queste figure, grazie alle recenti tecnologie e alle nuove esigenze sorte di conseguenza nel mondo contemporaneo, hanno subito un’evoluzione: mentre alcuni continuano a operare nelle arti tradizionali, altri hanno intrapreso nuovi mestieri. In Doc Servizi c’è spazio per tutti, sia per chi segue la scia della tradizione sia per chi ha deciso di innovare: pittori, scultori, designer, fumettisti, fotografi, grafici, web designer, installatori. Doc Servizi offre ai propri soci la possibilità di operare nelle migliori condizioni di legalità e visibilità, senza vincoli ferrei e a condizioni vantaggiose, sollevandoli da questioni burocratiche e/o amministrative. Se la partita IVA non è la soluzione migliore, è possibile costruire rapporti di lavoro in regola e su misura, per ottenere il massimo dei compensi con una tassazione giusta per un guadagno dignitoso, documentato in busta paga immediatamente, senza contributi fissi obbligatori anche in mancanza di un reddito minimo. Ogni trasferta dà diritto a una diaria esente, inoltre costi di viaggio, vitto e alloggio sono del tutto deducibili, anche tramite il rimborso chilometrico. Non ci sono costi aggiuntivi per il commercialista, la previdenza è totale, con cassa INPS/ENPALS e maggiori detrazioni IRPEF. Doc Servizi si fa carico di tutti gli oneri fiscali e previdenziali dei propri soci lavoratori, anche di quelli che operano in realtà flessibili – condizione sempre più frequente di questi tempi – dove non sempre un’azienda o un privato possono sostenere il costo di una figura di spessore, a costo di privarsi di un servizio efficace e funzionale. Un socio può usufruire di consulenze a 360 gradi (fiscale, legale, del lavoro, per realizzare progetti d’impresa), del servizio di help desk per la gestione ordinaria della sua attività, del Centro Servizi Contabili e Fiscali per il supporto amministrativo con gestione contabilità in regime di convenzione, di numerose convenzioni con assicurazioni e hotel, dello shop di Doc Servizi dove c’è la possibilità di vendere i propri lavori (fotografie, fumetti, quadri, libri etc.), aumentare la propria visibilità e offrire ai potenziali clienti una piattaforma per acquisti online sicura e trasparente. Le tutele di cui un socio può godere sono le stesse di un lavoratore assunto: assegni familiari, indennità di infortunio, indennità di maternità, indennità per congedi parentali, pensione INPS, assicurazione Responsabilità Civile per danni a cose e a terzi. Così come i vantaggi: indennità di trasferta e rimborso spese esenti, pagamento delle tasse e dei contributi solo sul guadagno effettivo detratti i costi di produzione, rimborso spese per acquisto di materiale e per corsi di formazione o aggiornamento, compenso e relativi contributi calcolati al netto dei costi e dell’IVA. I servizi sono rivolti a chiunque operi nel settore delle arti visive, sia che lavori per privati o per aziende, sia che svolga il ruolo di insegnante in una scuola di grafica, di fotografia o di qualunque altra arte.


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