CACTUS

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C A C T U S


gymnocalycium

Il Gymnocalycium è un genere di piante succulente della famiglia delle Cactacee, originario del Sudamerica. Il nome deriva dal greco "ghymnòs" (nudo) e "càlyx" (calice) in riferimento ai boccioli che spuntano senza protezione. Questi cactus sono generalmente di forma globulare e con fusto solitario: solo alcune specie emettono polloni basali. Non particolarmente spinose, alcune specie hanno costolature appiattite con piccoli rilievi sotto le areole, mentre altre hanno costolature gibbose.
I fiori sono molto vistosi, grandi e di tonalità delicate. Come tutte le piante succulente questo genere necessita di un ottimo drenaggio, il terriccio necessario per la coltivazione dovrà essere composto da terra concimata, da sabbia e da una parte di ghiaia grossolana. Richiede molta luminosità ma non sopporta bene l'esposizione in pieno sole (scottature). Le annaffiature deovranno essere regolari nella fase vegetativa, mentre andranno completamente sospese nel periodo invernale, quando non dovranno essere esposte ad una temperatura inferiore ai 5-7 °C La riproduzione avviene: ! per seme: depositando i semi (in primavera) in un letto di terra e sabbia molto fini mantenendo umidità, ombra e temperatura costante intorno ai 21 °C; ! per pollone: (nelle specie che ne emettono), staccando i polloni dalla base della pianta e mettendoli a radicare in sabbia pura appena umida;

per innesto.



Echinocereus

Pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Cactaceae e alla tribù delle Pachycereeae originaria del Messico e dell'America del nord; il suo nome deriva dal greco echìnos, cioè riccio, in riferimento ai fusti e frutti molto spinosi. L'echinocereus ha fusti cilindrici che si erigono a colonna, strisciano sul terreno o pendono dalle rocce; hanno numerose costolature e areole con poche o molte spine. I fiori nascono sopra le areole attraverso la lacerazione dell'epidermide. Eccetto alcune specie solitarie, molte altre, si sviluppano a gruppi, formando dei piccoli cespugli con diametri fino a due metri (E. brandegeei,E.stramineus, ecc. etc). Come tutte i cactus l'echinocereus necessita di terreno molto poroso composto da una parte di terra e molta sabbia grossolana unita a ghiaia.In genere la sua esposizione deve essere in pieno sole e le annaffiature regolari, specialmente in estate. Nel periodo invernale la pianta non dovrà essere esposta ad una temperatura inferiore ai 4 °C e le annaffiature dovranno essere sospese del tutto. Se però la temperatura sarà superiore ai 4 °C si procederà a qualche sporadica nebulizzata. La riproduzione avviene: per semi che verranno depositati nel periodo primaverile in un letto di sabbia umida e mantenuti ad una temperatura di 21 °C e al riparo dalla luce diretta del sole; e per talea oppure depositando il pollone dopo aver lasciato asciugare bene il punto di taglio in un letto di sabbia o pomice umida.



Lobivia wrightiana

Il genere Lobivia è uno degli oltre cento generi di piante che compongono la famiglia delle Cactaceae. Il nome di queste piante deriva dall'anagramma di Bolivia, il paese nel quale è più intensa la loro diffusione. Molte sottospecie di Lobivia sono coltivate in diversi Paesi dell'America Centrale. Appartenenti alle succulente - di forme globulari o cilindriche, nane e molto simili agli Echinopsis - le Lobivia hanno una struttura costonata, spinosa ed ha una abbondante fioritura fatta di fiori piuttosto grandi e colorati: l'importante è che si abbia l'accortezza di metterla a riposo durante l'inverno in un luogo asciutto e fresco. Questo tipo di pianta cactacea va invasata con terra grassa mista a sabbia piuttosto grossolana ed esposta al sole, mentre in inverno la temperatura non deve essere inferiore ai 4 °C; se la sua terra è mantenuta asciutta può sopportare anche repentini abbassamenti di temperatura. In estate le Lobivia vanno bagnate regolarmente mentre in inverno vanno tenute a secco. La loro riproduzione viene fatta per seme, il quale va interrato in sabbia e coperto poi con una campana di vetro fino a quando non iniziano a spuntare i germogli. Il periodo ideale per la semina è la primavera ad una temperatura di circa 25 °C. Contestualmente, la moltiplicazione della pianta avviene per mezzo dei polloni che, una volta tagliati dalla pianta e fatti asciugare, si faranno radicare in sabbia appena umida; si dovrà poi aver cura di fare asciugare, in modo che non marcisca, anche la parte tagliata dalla pianta madre.



Notocactus buiningii

Notocactus è un genere che comprende circa 25 specie provenienti dal Sud-America (Argentina, Paraguay, Uruguay e Brasile meridionale) ed il cui habitat sono le praterie semidesertiche come è facilmente intuibile dalle due foto a lato.
 Occorre notare il genere verso la fine degli anni ottanta, a seguito dell'attività di riclassificazione dell'IOS, é stato fuso con il genere Parodia. Tale scelta tuttavia è ancor oggi contestata.
Notocactus sono cactus globosi che si allungano con l'età raggiungendo in alcune specie anche i 90 centimetri di altezza. Sono, di solito, cactus solitari e raramente producono stoloni. I fiori si sviluppano dall'apice della pianta sono spesso gialli, talvolta rossi. Sono piuttosto grandi e sono emessi al centro della sommità, o nelle immediate adiacenze, e durano più giorni.
Notocactus necessita di una esposizione molto luminosa e resiste bene allʼirradiamento diretto dei raggi solari per alcune ore alla giornata. Il sole deve essere preferibilmente quello della mattina, altrimenti è bene filtrare l'esposizione. Come la maggior parte delle piante grasse Notocactus teme il ristagno idrico ed elevati tassi dʼumidità, mentre bel sopporta, se asciutto, temperature di pochi gradi sopra lo zero. Le annaffiature devono essere regolari e più abbondanti delle altre cactacee durante la stagione vegetativa e completamete sospese in inverno. 
 Per quanto riguarda il terreno Notocactus cresce bene su vari tipi di substrato ad eccezione di quelli calcarei. pertanto può essere utilizzata con successo la composta normale da cactus. Gradisce inoltre regolari trapianti e sostituzioni del substrato di coltivazione.
La riproduzione può avvenire da talea, semina oppure facendo radicare i polloni laterali. La riproduzione per seme è facile e le piante usualmente fioriscono già al quinto o al sesto anno dalla semina.



Echinopsis oxygona

Habitat: Bolivia, Argentina, Uruguay, Paraguay.
 Descrizione: piante dalla forma prima globulare, poi cilindrica, a coste spinose, semi-rustiche. Alcune vivono al riparo delle erbe del deserto, altre in montagna anche ad elevate altitudini. Spesso emettono polloni. Fiori molti grandi, a volte profumati, poco duraturi, muniti di lungo peduncolo; esistono anche molti ibridi con stupende sfumature. Il genere comprende ora anche Pseudolobivia, Lobivia, Trichocereus, Helianthocereus, Soehrensia.
 Terreno: formula base, con eventuale aggiunta di letame maturo. 
 Esposizione: sole filtrato e posizione luminosa d'inverno, fornendo sempre una buona ventilazione.
Temperatura: minima di 4°C. Massima 38°. Le basse temperature stimolano la fioritura.
Acqua: normale.
Coltivazione: facile, ma occorre prestare attenzione al ragnetto rosso, agli acari, alle cocciniglie e all'umidità. Concimare durante la fioritura. Rinvasare ogni anno in primavera. Troppa acqua e calore fanno accestire la pianta, che così emetterà pochi fiori. I polloni vanno eliminati o fatti radicare.
 Principali specie di Echinopsis: Echinopsis eyriesii; E. ancistrophora; Echinopsis bridgesii; E. leucantha; E. mamillosa; E. tubiflora; E. melanopotamica; Echinopsis mirabilis; E. obrepanda;E. huascha; E. mamillosa, min.7°C; Echinopsis multiplex; Echinopsis oxygona; E. shaferi; E. silvestrii; Echinopsis subdenudata; E.tapecuana;
Echinopsis calochora, fiore grandissimo; E. turbinata; Echinopsis vallegrandensis; E. tubiflora;
Echinopsis haku-jo, forse un ibrido o una chimera. Molti ibridi multicolori.



astrophytum myriostigma

L'Astrophytum (Lemaire 1839) è un genere di pianta succulenta appartenente alla famiglia delle cactacee. Il suo nome deriva dal greco astèr (stella), per la caratteristica forma a costole che dall'alto lo fa somigliare ad una stella e phytòn (pianta). È originario di alcuni areali delimitati del Messico e vive normalmente in terreni semi-aridi e leggermente calcarei. Gli Astrophytum hanno un fusto globuloso formato da quattro ad otto sezioni divise tra di loro da solchi più o meno profondi. I fiori gialli o giallo-rossi si sviluppano dalle areole presenti alla sommità del fusto. L'elemento maggiormente caratterizzante gli Astrophytum rispetto alle altre cactaceae è la presenza di numerosi puntini bianchi in rilievo sparsi in misura più o meno rilevante sul fusto di tutte le specie appartenenti a questo genere. Il loro ruolo non è ancora stato ben definito dalla letteratura scientifica, tuttavia si ritiene che la loro funzione principale sia quella di favorire la mimetizzazione della piante negli ambienti rocciosi in cui sono normalmente inserite, allo scopo di ridurre la possibilità di distruzione da parte di animali fitofagi. Si ritiene che altre funzioni possano essere legate alla protezione del fusto dai raggi solari e alla capacità di trattenere più efficacemente l'umidità. L'Astrophytum necessita di un terriccio molto poroso composto da terra, torba e sabbia, con una piccola aggiunta di calce agricola. Le annaffiature dovranno essere regolari avendo molta cura che non si formino residui di acqua, la terra dovrà essere molto asciutta tra una annaffiatura e l'altra perché la pianta è molto sensibile al marciume. Durante il periodo invernale le annaffiature dovranno essere sospese del tutto e la pianta non dovrà essere esposta a una temperatura inferiore ai 4 °C. I rinvasi possono essere eseguiti anche ogni tre o quattro anni considerata la lentezza della sua crescita.



Mammillaria zeilmanniana v. albiflora

Descrizione Cactacea nana globosa, molto cespitosa. Spine radiali bianche, spine centrali 4. Molto fiorifera. Fiori a corona all'apice, da viola carminio a rosa porpora o bianchi. Coltivazione
 Esposizione all'ombra o a mezza ombra. Annaffiare da aprile a settembre. Teme l'umidità . Terriccio umifero. Temperatura +3 gradi centigradi. Composta
 7 parti di lapillo o pozzolana; 9 parti di terriccio di foglie o torba; 2 parti di sabbia di fiume grossolana; 0,5 grammi di gesso per litro di composta; 6 grammi di fertilizzante base per litro di composta.



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