Oporto

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OPORTO



Un luogo da ricordare Non è difficile intuire perchè Oporto appartiene al Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Una città ricca di piacevoli contraddizioni. Nelle vie del centro sembra che il tempo si sia fermato all’inizio del secolo scorso. I vecchi edifici, le stazioni, le strade e i monumenti sono rimasti intrappolati in questa dimensione passata. Però basta fare qualche passo fuori dal cuore storico e un vento di modernità e stupore riempie l’atmosfera. Grandi catene, manifesti pubblicitari e auto all’ultimo grido che sfrecciano in strade a più corsie. Questa è Opor to. La capitale delle cantinhas e l’icona del Porto, la città dei ponti e dei dislivelli. Una città vivace ed internazionale, apparentemente chiusa e riservata. Una car ta d’identità dei suoi abitanti, che con le loro espressioni austere, l’aria gitana e quella velata allegria sembrano pieni del sentimento tipico dell’animo por toghese, la saudade, intraducibile con una sola parola, ma spiegabile come una sor ta di malinconia (per il tempo passato) mista a felicità (per accogliere il futuro che verrà).

E ancora gli assaggi di ottimo vino, le salite impervie, i gabbiani notturni, le ver tigini sui ponti, la potenza scenica del lungo Duoro, la cordialità delle persone, il ripieno esplosive dei dolci, i 200C° del caffè, la disponibilità dei nonni, la desolazione per le vie del centro di mattina....

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immagini di viaggio

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Centro storico sul fiume Duoro.

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I tetti del centro storico.

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10 Ponte D Luis I.


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Viuzze nel centro storico.

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Le affollate vie del centro.


Il tram storico per i turisti.

I negozi con architettura tipica retrò.

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La cattedrale

16 Stazione di S. Bento.

Chiesa de La Trinidad


Piazza da Batalha.

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18 Piazza Ribeira.


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20 Funicolare.


Viuzze e terrazze del centro storico.

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22 Le tipiche barche del porto storico con i barili di vino Porto.


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Ponte D Luis I.

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26 Per le strade del centro.


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Insegne e manifesti delle bodegas.

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Dagli appunti di viaggio 15/08/09....il primo impatto con il Por togallo lascia una vera sensazione di arretratezza, ma, addentrandosi nella strede e nella vita di Opor to, si scopre, passo dopo passo, che questo paese non è poi così indietro come si pensava! Lasciamo pure che il centro sia lasciato al suo passato, anche perchè altrimenti non potrebbe far par te del Patrimonio Unesco, ma il resto della città, i mezzi pubblici, le università, i centri commerciali, i locali di design e le grandi ar terie stradali, fanno pensare ad una grande metropoli europea al passo con i tempi. Stupefacente come la gente parla bene inglese, altro che Italia! Un luogo pieno di contrasti, dove nei bar più decadenti i clienti guardano le par tita nel televisore al plasma e i bagni sono dotati di sensore per le luci, dove il caffè costa 50 Cent e una corsa in bus quasi 2€, dove nel parco cittadino c’è il wireless gratis e nell’hotel l’ascensore senza por te! A proposito di bar.... nei famosi bar decadenti che costellano il centro, si trova, ad ogni banco, un anziano che mangia tutte le mattine una fetta di pane spessa circa 10cm e intrisa di burro, poi ordina il latte bollente e vi ci bagna la fetta, gustandone il sapore e complimentandosi col barista.. gente strana....ma sicuramente aperta al contatto, disponibile ed internazionale. Qua puoi chiedere informazioni a tutti, soprattutto alle persone anziane che comunicano con gli stranieri masticando un pò di spagnolo o uno sbalorditivo buonissimo inglese! Diciamo che in questa Opor to si sta proprio bene, si fatica su e giù dalle salite ma ci si ricompensa con prelibate cenette di pesce, la sera, rigorosamente nei locali lungo il fiume, a lume di candela e davanti ad un soave vino rosso della valle del Duoro....


idee e foto: doni + andrea | donatellacomunicazione@gmail.com


foto ago 2009 - stampa nov 09


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