Portfolio Architecture Donato Minuto

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Donato Minuto Fotografia Design Architettura

Portfolio 2015


Questo Portfolio è da intendersi ad integrazione del CV e vengono presentati i lavori di maggior rilevanza eseguiti. Per ulteriori informazioni contattare:

Donato Minuto donatominuto85@gmail.com


Portfolio

Donato Minuto

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Biografia 0. Bio

1. Tesi di Laurea 2. Stage 3. Progetti 4. Concorsi 5. Design 6. Fotografia 7. Pubblicazioni & Conferenze 8. Mostre & Premi

Nato nel Giugno 1985, frequenta il Liceo Scientifico per poi intraprendere gli studi accademici al Politecnico di Bari, Facoltà di Architettura, laureandosi con 103/110 nel Gennaio 2015 in un periodo di intense collaborazioni per pubblicazioni con docenti universitari. La Tesi discussa è stata insignita di riconoscimenti da parte dei magazine THE PLAN e OFFICINA. Partecipa a stage formativi di progettazione e costruzione con esiti esposti al Marmomacc 2014. Durante il tempo universitario riesce anche ad inserire studi sulla fotografia partecipando a corsi, workshop e mostre, pubblicando i lavori esposti. Nelle attività extra universitarie porta avanti collaborazioni che gli permettono di affrontare i temi del restauro e della progettazione CAD, avvicinandosi ai macchinari di prototipazione rapida per legno, plastica e metallo con i metodi CNC a fresa, stampa 3D e taglio laser, imparando anche tecniche manuali di lavorazione della pietra. Molti progetti vengono portati avanti on la IAASS (Agenzia Internazionale per l’Avanzamento della Sicurezza Spaziale), effettuando lavori di grafica per i premi agli associati.


1. Tesi di Laurea

Morfologia Strutturale

La Tesi (2015) affronta il tema molto attuale della ricerca in ambito architettonico e ingegneristico, sviluppando il binomio Forma-Struttura e cercando di capire cosa avviene scambiando l’ordine dei termini durante il processo creativo della progettazione. La tesi parte dallo studio di esempi reali in tutto il mondo, realizzati da università e studi di fama mondiale,studiando i rapporti fra committenza ed esecutore, per poi scendere nel dettaglio costruendo prototipi ad alto livello di progettazione e con funzioni di collettore per acque e di energia solare, mattone in terra cruda con prestazioni termiche, copertura ibrida, brise-soleil meccanico e divisorio cinematico per ambienti. Tutti questi elementi vengono assemblati in un organismo autosufficiente e di elevata qualità architettonica, con elementi isolanti e di approvvigionamento energetico che lo rendono autonomo a tutti gli effetti. Basato sulle regole dell’autocostruzione e dell’economia di risorse naturali e monetarie, il modello si ripropone di essere sul mercato ad un prezzo che oscilla intorno ai 20.000 €.

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Video: https://www.youtube.com/watch?v=lQpIjEQFL4g&a b_channel=NewFundamentalsResearchGroup


Morfologia Strutturale

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1. Tesi di Laurea


Morfologia Strutturale

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1. Tesi di Laurea


Il modulo abitativo

Morfologia Strutturale

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1. Tesi di Laurea


Morfologia Strutturale

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1. Tesi di Laurea


Morfologia Strutturale

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1. Tesi di Laurea


2. Stage

Stereotomie les pratiques anciennes et nouvelles

Lo stage (2014) ha avuto come tema la progettazione e la costruzione in scala 1:2 di un modulo costruttivo litico ad archi incrociati con anima in acciaio, utile nella sua iterazione per la costruzione di un organismo seriale di scala maggiore adibito ad atelier per la lavorazione della pietra. Lo stage si è tenuto in Francia a St.Maximin (Parigi) in cui risiedono le antiche cave da cui è stata cavata la pietra per la Parigi Haussmaniana. Divisi in squadre con turni, i partecipanti hanno eseguito lavori di progettazione CAD, sgrossatura, lavorazione manuale della pietra e posa in opera, secondo le tecniche dell’epoca tramandate tutt’ora nella regione. Coniugando i due momenti, sapere e saper fare, sono stati affrontati i problemi classici dell’architetto che passa dal disegno esecutivo alla realizzazione pratica.

Epure Disegno in scala 1:1 Tracer Tracciato sul concio

Tailler Rifinitura

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Debiter Sgrossatura


Stereotomie les pratiques anciennes et nouvelles

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2. Stage


2. Stage

Raystone & Parabolithic

Elaborazione con Grasshopper per Rhinoceros

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L’obbiettivo di questo stage (2014) è stato quello di progettare una copertura per esterni con la caratteristica di mantenere il carattere della pietra di lavorare per compressione in modo stereotomico. Generata la geometria slanciata del paraboloide iperbolico (forma a sella) ed effettuati ragionamenti sulle superfici rigate, è stato progettato per primo Raystone Genesis. Esso possiede carattere massivo e squilibrato, con baricentro riposizionato in asse tramite sapiente uso dei calcoli staici e di svuotamento delle parti sospese; di questo è stato prodotto un modello in PLA stampato in 3D. Il progetto evoluto (Raystone-Parabolithic) verrà realizzato in Francia dal Professor Giuseppe Fallacara, e sarà caratterizzato da una zattera in cemento armato con ferri orientati secondo la superficie rigata. Parabolithic è lo step fondamentale tra Raysone Genesis e Raystone-Parabolithic: permette di capire in che maniera la struttura può reggersi su uno schema strutturale metallico posto in tensione da tiranti disposti secondo la geometria della superficie rigata. A differenza dei precedenti studi conclusi in laboratorio, quest’ultimo è terminato a Carrara negli ambienti della T&D Robotics, che ha lavorato i materiali dello sponsor di SicilMarmi, il quale ha messo a disposizione il marmo per le basi e la copertura.


Raystone Genesis Raystone Genesis

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2. Stage


Parabolithic Parabolithic

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2. Stage


Raystone - Parabolithic Raystone-Parabolithic

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2. Stage


L’ambiente del MARMOMACC 2014 ha dato la possibilità di conferire visibilità ai lavori effettuati negli stage descritti e di affacciarsi al mondo del lavoro con progetti di ricerca molto interessanti. Lo stand espositivo è stato nominato Stereotomic Design ed è stato inserito nel Pad.1 assieme ad architetti internazionali come Renzo Piano, Benedetta Tagliabue, Eduardo Souto de Moura. L’esposizione ha avuto come mira la presentazione del concetto di Stereotomia come filone di ricerca in continua evoluzione e come ponte tra università ed azienda per la realizzazione dei prototipi. Sono stati esposti i lavori eseguiti in Francia, a Carrara e le collaborazioni con altri professionisti della ricerca: essi hanno aiutato a comprendere l’evoluzione della stereotomia dall’antica arte dei tagliapietre alla moderna realizzazione di elementi architettonici con metodi robotizzati. Per l’occasione è stato creato un sito web www.lithicdesign.it ed una pagina su Youtube https://www.youtube.com/channel/UClaLNkbf2msX g8GqyA7yHiA?&ab_channel=NewFundamentalsRes earchGroup in cui sono riassunti vari studi e lavori da parte del gruppo di ricerca New Fundamentals. È stato inoltre stilato un questionario in cui vengono poste domande sull’ambiente lavorativo dell’ambito lapideo. Con questi mezzi è stato possibile monitorare il flusso di pubblico interessato. Lo stand è stato diffuso e pubblicato dalla stampa su siti specializzati. I lavori sono riportati in una pubblicazione omonima.

Marmomacc 2014

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2. Stage


Marmomacc 2014

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2. Stage


Marmomacc 2014

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2. Stage


3. Progetti

Safebox

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Questo prototipo (2015) è nato dalla necessità di offrire un riparo solido ed efficiente per le popolazioni in situazioni di calamità naturale. La struttura è composta da aste di legno giuntate con golfari ed anelli che ne permettono il dispiegamento a soffietto, facendo della struttura un oggetto dispiegabile, di facile assemblaggio, mobile, trasportabile, stabile grazie alla forma derivata dal tetraedro e con la capienza di 8 persone. La seconda caratteristica importante è data dal tamponamento della struttura, capace di assicurare un buon isolamento termico dalle situazioni ostili. Terzo importantissimo punto è la capacità della struttura di produrre acqua sfruttando la condensazione dell’aria sulla superficie. I pannelli di tamponamento sono composti “a sandwich” chiudendo lo strato isolante termo-riflettente fra 2 pannelli di policarbonato alveolare. Nel momento tra il giorno e la notte, con la formazione di rugiada sulla superficie, si può raccogliere l’acqua che per gravità termina nel collettore fino a 70 litri per giorno. In una stima del costo di produzione si calcola che il prototipo si aggiri attorno ai 1250€.


Safebox

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3. Progetti


3. Progetti

5.5

10

3.2

7.5

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10

Studiando le forme osteomorfe è nato lo studio di Double A (2015). Partendo dalla forma del’arco parabolico, con chiaro riferimento alla catenaria e a Gaudì, il sistema è stato raddoppiato, capovolto e ruotato, creando un’architettura per esterni con funzione di copertura. La geometria tendenzialmente impossibile trova la sua realizzazione nell’uso del sistema di compressione guidata degli elementi: una nervatura metallica passante per ciascun concio aiuta a sostenere gli archi aggiungendo alla capacità di compressione della pietra la capacità elastica del metallo. Questo soprattutto nell’arco superiore, assicura che i conci non tendano alla rottura fragile. La struttura è completata da assi in legno lamellare connessi ai bracci della struttura con una gabbia che ne evita la rotazione. La struttura è aggregabile per coprire superfici maggiori.

Double A


Double A

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3. Progetti


Il concorso è stato portato avanti durante la collaborazione con l’arch. Mauro Sàito, ed ha richiesto notevole impegno da parte di un RUP nutrito di figure professionali di rilievo. L’obiettivo preposto dal bando è stato di effettuare una proposta progettuale per il recupero dell’isola-centro storico di Taranto, le cui condizioni sono di notevole degrado architettonico e sociale. La richiesta ha portato a una soluzione che prevede il ritorno del centro storico a nodo culturale e di rilievo sociale, innalzando la qualità di vita degli abitanti ed inserendo poli attrattori di tipo commerciale e culturale a carattere locale e regionale. L’architettura del “nuovo” centro storico è organizzata dando rilievo alle radiali storiche e valorizzando i quattro angoli dell’isola: Piazza Municipio e Tempio, LungomareSanPietro-Baglio, Torre del ponte e mercato del pesce, Kunsthalle e parco Turri Penne. Ciascun intervento ha tenuto conto delle pre-esistenze, delle esigenze locali, delle possibilità di attrazione, nel rispetto della mobilità dolce. Quest’ultimo dettaglio è stato molto importante poiché l’isola smette di essere “usata” come luogo di passaggio e ritorna luogo di passeggio. L’inserimento dello smart-tunnel, che porterà tutti gli impianti necessari(quasi assenti) alzerà il livello di qualità architettonica e di vita.

Concorso Open Taranto

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4. Concorsi


Open Taranto 2016

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4. Concorsi


Open Taranto 2016

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4. Concorsi


Open Taranto 2016

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4. Concorsi


Open Taranto 2016

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4. Concorsi


4. Design

Concorso Dchair Formabilio: Join-T Chair

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Vincoli senza costrizioni. La materia prende forma dalla semplicità dell’incastro. Oggetto versatile, dedicato all’ interazione con il pubblico su vasta scala. Libertà di scelta di materiali e colorazioni come celebrazione della soggettività, parti intercambiabili e sostituibili singolarmente per essere personalizzate. Oggetto destinato a durare nel tempo perché scomponibile e assemblabile in qualsiasi momento si desideri. In questa sedia (2015) è applicato il concetto di incastro ligneo, collegando gli elementi tra di loro in maniera efficace, e creando un oggetto solido dalle linee funzionali. Lo studio degli incastri applica le conoscenze tradizionali diffuse nel mondo in ambito di taglio ed incastro del legno. Il progetto si presta molto alla produzione di massa per gli elementi semplici e riproducibili, nonché conveniente dal punto di vista economico poiché le parti sono sostituibili e sono completamente assenti collanti e sistemi di fissaggio metallici . Materiale : OLMO massello (tutti i legnami), varie colorazioni.


Join-T Chair

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4. Design


4. Design

Divisorio Cinematico

Lo studio effettuato (2015) cambia la concezione classica della porta a battente verticale e la sostituisce con un sistema cinematico capace di basculare grazie al fissaggio del primo pannello in un punto e di trascinare con sé, tramite aste di rinvio, il secondo pannello fissato simmetricamente in un altro punto. Partendo dallo studio di K.Torggler, adatto ad una muratura in laterizio o cemento ed un sistema interamente metallico composto da lamine ed aste metalliche, sono stati studiati gli accorgimenti necessari perché il prototipo diventi un sistema ligneo, raddoppiato e mimetico inserito nel contesto della boiserie, abbia caratteristiche di maggior leggerezza e sia un dispositivo provvisto di blocco a pavimento, serratura e maniglia. La forma del pannello, inoltre, è stata resa più “morbida” con profili curvi che si incastrano in posizione di chiusura. Il progetto è inserito nella Tesi di Laurea.

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Dimensioni: Chiuso: 230 x 230 cm Aperto: 230 x 460 cm


5. fotografia

Rami, Foglie, Radici

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Nel 2014 il Presidente del Centro Ricerche per la Fotografia Contemporanea, Giuseppe Pavone, invita il sottoscritto a partecipare alla mostra collettiva “Rami Foglie Radiciâ€?. E’ stato interpretato il tema in maniera da collegare il subconscio collettivo alla flora locale, oggetto di colture e di uso domestico, radicata profondamente nella vita di tutti gli esseri umani. Il rapporto con queste è teso fino allo spasmo tanto da sentirsi in possesso di tali essenze vegetali, ma con la consapevolezza di essere parte di un Tutto, e di essere padroni effettivamente di niente; per questa condizione di uguaglianza tra esseri viventi, si vuole arrivare al concetto di Rispetto.


5. fotografia

EXAREA

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Nel 2013, a seguito degli eventi ILVA Taranto ho partecipato al Concorso Internazionale di Fotografia delle Aree Industriali Dismesse, coinvolgendo fotografi da tutto il mondo. Il tema delle aree ex-industriali è un tema fotograficamente molto trattato e di interesse sociale ed ambientale, inserito nella memoria storica della città e degli abitanti, creando una sorta di affezione verso di essa con sicuri risvolti problematici e di risonanza mediatica. Il tema è una pietra miliare della Psicogeografia e Neotopografia. Le immagini raccontano lo stato dell’ex-tubificio di Bari, in attività fino agli anni ’80 e dismesso per questioni burocratiche, economiche ed ambientali. La mostra si è tenuta a Pontecagnano Faiano(SA) negli ambienti dell’ex tabacchificio Centola.


5. fotografia

Il Mondo Esterno dell’Interno

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Dopo l’iscrizione al Museo della Fotografia del Politecnico di Bari nel 2009, la mostra è servita alla raccolta di materiale utile alla pubblicazione omonima in cui si parla e si guarda al presente anche quando si è davanti alla memoria, nella ricerca di quella comprensione che tende a riportare l’umano e le tracce dell’umano in una posizione di centralità. Una mediazione mimetica tra realtà e percezione in cui l’interno culturale ed emozionale predispone e determina quello che chiamiamo scatto fotografico. Una visione contemporanea del Mondo nella direzione del post digitale in cui è assolutamente assente l’ossessione del mezzo fotografico, o la sottomissione ad esso.


5. fotografia

Lo spazio domestico e i caratteri dei luoghi

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Workshop organizzato dalla Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari in collaborazione con la Facoltà di Architettura di Ankara(Turchia) nel 2016. Mostra ospitata negli ambienti della Fondazione Museo Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare, Bari. Lo studio eseguito verte sulle tipologie, i luoghi, le tecniche locali e l’evoluzione dei tipi edilizi. All’interno del contesto dell’Abbazia di San Vito, l’unità dei luoghi ed i caratteri sono l’interesse principale.


Altri progetti fotografici

Visioni Ordinate

Lo spazio è ordinato secondo gerarchie costruttiviste (copertina portfolio) (2014)

Mutazioni di un paesaggio

Il viaggio in treno. La Mutazione (2014)

Tassonomia dell’amore

L’affetto ed il possesso. Il territorio (2014)

Cartelloni

Visioni decadenti dell’arte conemporanea (2013)

L’amore che vorrei

Baci Abbracci Carezze Parole Sesso (2012)

Io parlo con l’acciaio

Ironico diario di un amatore delle forme geometriche (2012)

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5. fotografia


6. Pubblicazioni & Conferenze Pubblicazioni “Lo spazio domestico

Workshop internazionale di progettazione architettonica; PoliBA/DICAR –

e i caratteri dei luoghi”

Università di Architettura di Ankara; autore delle fotografie.

Officina

N°5 marzo-aprile 2015, ISSN 2384-9029, pp. 16-21 (autore articolo)

Stereotomic design

G.Fallacara, V.Minenna; Favia 2014, Bari ISBN 978-88-940228-0-3 (collaborazione)

Rami, foglie, radici

Centro ricerche per la fotografia contemporanea/ Landscape 9; a cura di Giuseppe Pavone e Vincenzo Velati. Catalogo della mostra collettiva. Favia 2014, Bari. ISBN 978-88-6922-003-6 (autore delle fotografie)

Il mondo esterno dell’interno

A cura di Pio Meledandri, Catalogo della mostra collettiva, Favia 2012, Bari . ISBN 978-88-97781-08-0 (autore delle fotografie)

Conferenze Ambiente e Vita

“Valorizzazione ambiente, territorio e turismo: ecosostenibilità” 12/03/2015, Martina Franca(TA) Lezione ai Dottorandi della Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari 16/03/2015

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Morfologia Strutturale


7. Mostre & Premi

Il Mondo Esterno dell’Interno

Mostre Il mondo esterno dell’interno

Palazzo della Provincia, Bari, 2012 (mostra collettiva e pubblicazione)

Spazio Bianco

Galleria Spazio Bianco, Putignano, 2012; (mostra collettiva)

I cambiamenti nel quartiere Murat dal 1813 ad oggi

Galleria Spazio giovani, Bari,2013; (mostra collettiva)

Exarea, 2013

Mostra internazionale di fotografia, Pontecagnano Faiano(SA)(mostra collettiva)

Spazio Bianco

Galleria Spazio Bianco, Putignano, 2013, (mostra collettiva)

Santo Spirito

Galleria Spazio giovani, Bari, 2014, (mostra collettiva)

Rami , foglie, radici

Sala Consiliare del Comune di Triggiano, Triggiano, 27-06 luglio 2014 Castello della Città di Monopoli(BA); 16-31 agosto 2014 (mostra collettiva e pubblicazione)

Lo spazio domestico

Workshop internazionale di progettazione architettonica; PoliBA/DICAR – Università

e i caratteri dei luoghi

di Architettura di Ankara; autore delle fotografie. Fondazione Museo Pino Pascali, Polignano a Mare, Bari, Giugno 2016

The Plan

Best Paper 2015, Menzione d’onore per la Tesi “Morfologia Strutturale”

Borsa Di Studio

“I giovani ed il futuro della città”, Rotary Club International, 2003

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Premi


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