Dpmag novembre 2013 by DPMAG

numero

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9 | nov

2013

SUPERBIKE

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EDITORIALE

di Lorenzo GiovAnneLLi - L.GiovAnneLLi@LuxurymediA.it

Le cronache nazionali e cittadine dei principali quotidiani sono un campo di battaglia per le famiglie. Storie di ordinaria violenza, disperazione, degrado. Porsi la domanda dei “perché” è porre la questione del dove sta andando la nostra società. Figlio, padre, madre: un ruolo di natura che la vita ci insegna. Chi crede, chi è cattolico, può rivolgersi alla sua guida spirituale. Infatti, spesso e volentieri Papa Francesco affronta l’argomento. Insiste, sottolinea, evidenzia, esorta. Un motivo ci sarà se in questi primi mesi del pontificato così spesso Papa Francesco parli della famiglia, come quando nell’omelia di Santa Marta ha ricordato come «“Permesso”, “scusa”, “grazie”: se in una famiglia si

dicono queste tre parole, la famiglia va avanti. “Permesso”, “scusami”, “grazie”. Quante volte diciamo “grazie” in famiglia? Quante volte diciamo grazie a chi ci aiuta, ci è vicino, ci accompagna nella vita? Spesso diamo tutto per scontato! E questo avviene anche con Dio. È facile andare dal Signore a chiedere qualcosa, ma andare a ringraziarlo: “Mah, non mi viene”». Regole fondamentali per poter convivere sotto lo stesso tetto. Un tema che il Santo Padre lega a un altro, quello della crisi. «Questo è un problema di tutti i giorni.

Quante famiglie distrutte abbiamo visto per il problema di soldi: fratello contro fratello; padre contro figlio… È questo il primo lavoro che fa questo atteggiamento dell’essere attaccato ai soldi, distrugge! Quando una persona è attaccata ai soldi, distrugge se stessa, distrugge la famiglia! I soldi distruggono! Fanno questo, no? Ti attaccano. I soldi servono per portare avanti tante cose buone, tanti lavori per sviluppare l’umanità, ma quando il tuo cuore è attaccato così, ti distrugge».

Il cerchio nelle parole di Papa Francesco si chiude: la famiglia è malata e la società è malata. E se è indiscutibile pensare che la famiglia sia il caposaldo di questo Paese (anche nella Costituzione trova un suo spazio, nell’articolo 29 che recita “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”), una voce ci suggerisce che, qualsiasi sia la nostra predisposizione verso il trascendente, essa sia anche l’elemento fondante dell’Universo, un piccolo ma essenziale bosone di Higgs che galleggia in un mare in tempesta. Bisogna essere forti e con il cuore colmo d’amore per uscire indenni. Dicendo qualche volta scusa e permesso.

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A curA di pietro tornAboni

A curA di emAnueLe tornAboni

Cari lettori, la bellezza ci circonda. Lo ricorda Laura Barriales sulla copertina del nostro mag, perfetta sintesi di fascino spagnolo e spirito italiano, visto che è in Italia da quando aveva 17 anni. E sebbene siamo felici della bellezza e il calore dell’ottobrata romana che ha lasciato spazio a novembre, non perdiamo occasione di ricordare che da qualche parte, in giro per questo nostro meraviglioso pianeta è estate, ancora più calda, ancora più spettacolare, ancora più emozionante. Se di caldo ne avete avuto abbastanza e la voglia è immergersi in pieno nell’autunno, Dp Mag offre un assaggio dei nostri vini più pregiati. Un filo rosso che unisce alcune rubriche, come l’intervista ad Angelo Gaja, importante produttore, e un servizio di approfondimento in Spice your life. Per stare poi al passo, in moda c’è un interessante excursus su quello che andrà in inverno. Poi ci siamo noi. Tanto sport, per condire tutto questo con un po’ di sudore e valori sportivi e la vita dentro le mura del circolo.

Cari lettori, Cambiano le stagioni climatiche e anche ora che siamo in pieno autunno, al Due Ponti si vive sempre lo stesso clima. Tanto sport per tutti: dai più piccoli - che ogni anno sono sempre più numerosi alle scuole nuoto, calcio, tennis e danza - ai più grandi, soci di questa grande famiglia, alle prese con gare, tornei, masterclass, novità della stagione. Tanta energia, tanto movimento, tanta voglia di scaricare le tossine che il ritmo della vita quotidiana e lo stress ci iniettano! Su questo vorrei soffermare, ancora una volta, l’attenzione di voi che ci seguite anche sul Dp Mag: il circolo è un portatore (sano) di salute, di benessere, di valori positivi. Lo sport, sappiamo bene, trasmette emozioni positive e non conosce stagioni, non ha anni nuovi ma un cammino continuo e positivo verso quei valori che ci aiutano ad affrontare l'andamento altalenante della vita quotidiana.

La salute si basa sulla felicità: dall'abbracciarsi e fare il pagliaccio al trovare la gioia nella famiglia e negli amici, la soddisfazione nel lavoro e l'estasi nella natura delle arti patch Adams

i lunghi singhiozzi dei violini d'autunno feriscono il mio cuore d'un monotono languore paul verlaine

DPMAG.IT 7

sommario NOVEMBRE 2013 Daje sindaco Notizie dal Campidoglio PAG.12 Hot news five Cinque cose su Daria Werbowy PAG. 16 Hot news design La ﬂuidità di Zaha Hadid PAG.18 Hot news yacht Il lusso sfreccia in acqua PAG.20 Hot news about him/her Al Bano e Romina, Ronn Moss Kate Middleton PAG.22 Starz Gaja, Simoni, Pisu PAG.32 Topten Suite di Lusso PAG.53 Arountheworld Novembre al sole PAG.66

Coverstory: Laura Barriales PAG.24

Vetrina Gioielli PAG.72 Vetrina Orologi PAG.74 Design Bagno mania PAG.80 Hi-tech Dal grande al piccolo PAG.100

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Fashion: Un caldo compagno per l’inverno PAG.40

CALCIOTTO pag 180

CALCIO A 5 pag 185

CICLISMO pag 186

Supercar PAG.128 Spice your life Vini italiani da non perdere PAG.120 Superbike A qualcuno piace enduro PAG.136 Make up Le tipologie di rossetto PAG.152 Beauty Mix Attacco al freddo PAG.154 Hair Per chi fa sport ma non solo PAG.158 Roma agenda Appuntamenti PAG.170

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Cinema PAG.144

TENNIS pag 188

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ILâ&#x20AC;&#x2C6;FUTURO OttObre Ă¨ statO un mese impOrtante per due iniziative che segnanO il futurO di rOma capitale: la chiusura di malagrOtta e il pianO di rientrO dal deficit di bilanciO

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Il 2 ottobre è stata una giornata storica per Roma: ha chiuso dopo 30 anni di attività la discarica di Malagrotta. Insieme al presidente della Regione Lazio Zingaretti, il sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino ha ricordato i motivi dell'importanza del 2 ottobre: «Sono davvero molto felice perché, insieme a un gruppo di amministratori seri e rigorosi, iniziando dal presidente della Regione Zingaretti, stiamo festeggiando una data epocale. Credo davvero che sia stata premiata una politica che non entra nel dibattito violento e aggressivo e, in silenzio e umiltà, lavora nell’interesse della città». Malagrotta era una una discarica aperta da un terzo di secolo e durante la campagna elettorale regionale e comunale era stato promesso che sarebbe stata chiusa. Su questo impegno c’era stato dello scetticismo dopo le diverse proroghe e i rinvii. Durante questi ultimi mesi c’è stato un lungo lavoro tecnico: da un lato chiudere una discarica gigantesca, dall’altro decidere dove conferire il prodotto del trattamento. Un lavoro che ha permesso di chiudere Malagrotta. «Il commissario ha indicato Falcognana, un sito dove molti hanno alzato la voce dicendo di non volere discariche: a Falcognana c’è già da molti anni e raccoglie un prodotto che ha dei gravissimi rischi. Per noi Falcognana è un sito residuale al quale ci rivolgeremo solo in caso di emergenza». Alcuni giorni dopo il sindaco ha incontrato il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni e il commissario straordinario per il piano di rientro, Verazzani, per affrontare la situazione del bilancio comunale. Da un esame dei dati contabili del Comune «ho sottolineato come la giunta abbia la volontà di percorrere un sentiero diverso dal passato, ovvero non quello della dazione di denaro da parte del Governo nei confronti di Roma, ma di ridisegnare un piano di rientro dal deficit di 867 milioni di euro che determini una serie di riduzioni significative della spesa. Stiamo parlando di una somma pari a circa 1 miliardo, si tratta di un deficit drammatico che dovrebbe essere recuperato con tagli da eseguire sulla vita di 3 milioni di persone in soli 3 mesi. Per dare un’idea, la manovra del governo Monti ammontava a 14 miliardi ma riguardava 60 milioni di cittadini in 12 mesi. Se facciamo la proporzione – ha concluso Marino – è chiaro che si tratta di una situazione drammatica».

servizi per i cittadini pianO tOmbini Il primo mese del Piano Tombini ha riguardato la pulizia delle opere connesse allo smaltimento delle acque meteoriche ed è volto a realizzare interventi sulle situazioni più a rischio di allagamento, segnalate da Municipi, Atac, Polizia di Roma Capitale e dai cittadini. Dall'avvio del piano sono stati effettuati circa 9 mila interventi di disostruzione da terra, sabbia e rifiuti delle caditoie e delle bocche di lupo in 270 tra strade, sottovia, ponti e cavalcavia su tutto il territorio della Capitale. Gli interventi sono realizzati in coordinamento con Ama, chiamata a intervenire sulla pulizia di superficie da fogliame e rifiuti. Le 11 imprese coinvolte nei lavori hanno riscontrato malfunzionamenti strutturali nel 18% delle opere su strada interessate agli interventi. I problemi più frequenti risultano essere l'ostruzione delle tubolari per radici e la presenza di cavi nel sottosuolo per lavori svolti da società private di servizi. Dopo una mappatura degli interventi effettuati, i dati sono incrociati con la mappa dei tombini di Ama, per ottenere un database unico che consenta di controllare l’efficacia delle attività svolte, impostare gli interventi futuri ed evidenziare le situazioni ancora a rischio. Intanto sono circa 1400 le segnalazioni inviate nel primo mese dai cittadini su liberailtombino@comune.roma.it, e 330 le telefonate ricevute dal contact center 060606, i due canali con cui è possibile contribuire ad individuare le priorità indicando il luogo in cui si trovano le caditoie ostruite ed il tipo di ostruzione (foglie, rifiuti, terra, ecc.). Nella sezione “Libera il tombino” del sito del Dipartimento Manutenzione di Roma Capitale (www.comune.roma.it/infrastrutture) sono riportati gli aggiornamenti settimanali e mensili degli interventi effettuati.

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DPbloG IsTITuzIonI

Il cInema peR pRomuoveRe

Valentina Grippo, consigliere comunale e presidente della Commissione XII - Turismo, Moda e Relazioni Internazionali

Roma

InIzIa quesTo Mese la CollaboRazIone TRa Il Dp MaG e ValenTIna GRIppo, pResIDenTe Della CoMMIssIone TuRIsMo, MoDa e RelazIonI InTeRnazIonalI DI RoMa CapITale Che appRofonDIRà peR I nosTRI leTToRI I TeMI DI aTTualITà suI seTToRI sTRaTeGICI peR l’eConoMIa Della CapITale e DI TuTTa la ReGIone Audrey Hepburn e Gregory Peck in vespa che passano a pochi metri dall’arco di Settimio Severo, in un’area oggi pedonalizzata. Inizio questa rubrica con un fotogramma che racconta Roma, il suo rapporto con il cinema, nel mese della Festa; per parlare di uno dei tanti itinerari che attraversano la capitale, quello della settima arte. Far scoprire la bellezza di Roma attraverso i monumenti, i libri, i film, le mostre e gli eventi culturali che la nostra città produce in ogni campo artistico e dei saperi, è un obiettivo che mi sono prefissa da sempre. Prima in qualità di assessore municipale alla Cultura e oggi come consigliere dell’Assemblea capitolina e presidente di una commissione strategica come quella dedicata al Turismo, Moda e Relazioni internazionali. Per raccontare una città che è sì storia e memoria ma anche vitalità e produzioni contemporanee. Interi quartieri, come Cinecittà, sin dal loro nome evocano un fascino dal potenziale turistico ancora non sufficientemente sfruttato. I mitici Studios, un vero museo a cielo aperto di scenografie, costumi e produzioni che hanno segnato la storia del cinema mondiale – come dimostra la presenza del mitico “Teatro 5”, il regno di Federico Fellini, che rimane il teatro di posa più grande d’Europa – oggi parlano anche alle nuove generazioni attraverso il lavoro delle maestranze, delle scuole dedicate all’audiovisivo, degli incubatori tecnologici che vanno incentivati anche con la creazione di un Distretto dedicato all’audiovisivo, che metta in rete le accademie di recitazione, il Centro sperimentale di Cinematografia, l’Istituto Luce e tutte le eccellenze che gravitano attorno a questo settore e che muovono una parte molto rilevante del’industria culturale della capitale. Di cinema, come di moda e di design, 14 DPMAG.IT

potrebbero giovarsi tantissimi altri spazi cittadini, anche al di fuori delle Mura Aureliane: dagli ex Mercati Generali dell’Ostiense, set prediletto da Ferzan Ozpetek (“Le fate ignoranti”), fino ai Palazzi Federici di viale XXI Aprile dove Ettore Scola ambientò uno dei suoi capolavori, “Una giornata particolare” con Marcello Mastroianni e Sophia Loren. Per questo Roma Capitale sostiene con convinzione l’ottava edizione del Festival del Cinema, che quest’anno abbraccia non solo l’Auditorium ma contamina una sede culturale prestigiosa come il Maxxi e dialoga, per la prima volta, con il cugino Roma Fiction Fest. E sono lieta per l’approvazione in Consiglio regionale delle modifiche alla legge per lo sviluppo del cinema e dell’audiovisivo. Oltre al risparmio di soldi pubblici, al rilancio del cinema come industria con il rientro della Regione nella Film Commission (con 100mila euro per l’anno in corso e 300mila euro per il biennio successivo), ci saranno più incentivi alla produzione di opere, facilitando l’accesso ai finanziamenti regionali per le produzioni indipendenti. Essere semplicemente un set naturale, seppur il più bello al mondo, oggi non basta se, accanto a chi sceglie Roma come location, non si affianca il sostegno tangibile delle istituzioni, sia in termini di investimenti che di snellimenti burocratici. Il cinema è uno straordinario biglietto da visita per promuovere l’immagine di Roma nel mondo. Dalla Vespa di Audrey Hepburn e Gregory Peck, a quella di Nanni Moretti in Aprile passano i mille volti di una Roma sempre affascinante e diversa, che merita di essere mostrata e valorizzata in tutte le sue risorse e potenzialità.

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Cinque Cose su DaRia WeRboWy la Top MoDel InCanTa Il MonDo sulle passaRelle e nella pubblICITà

5 Attualmente ha il record di aperture e chiusure di sfilate in una stagione per marchi come Prada, Missoni, Chanel, Yves Saint Laurent, Lancome, David Yurman, Dior, Valentino, Hermès e Roberto Cavalli.

È nata in Polonia, a Cracovia, ha la nazionalità ucraina ma all'età di 3 anni è emigrata insieme alla sua famiglia in Canada e ha ottenuto la cittadinanza canadese.

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Nella stagione Autunno Inverno 2013/2014 è per la quinta volta consecutiva protagonista dell'estetica Maiyet.

4 Il 6 settembre 2008 è entrata a far parte della Canada's Walk of Fame a Toronto, tributo ai canadesi di successo. Daria è la seconda top model a farne parte dopo Linda Evangelista. 16 DPMAG.IT

Uno dei suoi servizi fotografici più importanti è stato con il celebre fotografo Helmut Newton, l'ultimo prima di morire in un incidente d'auto.

DPhoTnewsDesIGn

la fluIdItà dI Zaha haDiD

al Museo DaVID GIll DI lonDRa pRoToType lIquID GlaCIal Table L’opera di design Prototype Liquid Glacial Table di Zaha Hadid, architetto e designer irachena, prima donna vincitrice del Premio Pritzker nel 2010, è in mostra al David Gill Museum di Londra fino al 16 novembre. La celebre designer ha dichiarato di essersi sempre interessata al fenomeno della fluidità e proprio da questi studi è nata la serie di tavoli lanciata nel maggio del 2012, che subito ha riscosso notevole successo di pubblico e di critica: i collezionisti la acclamarono e il Design Museum la inserì subito nella rosa dei migliori progetti del 2012. Fatto di plexiglass e acrilico, al primo sguardo rimanda subito ai corsi d’acqua più limpidi d’alta montagna. La superficie superiore del tavolo è disegnata da onde e increspature che sembrano versare, attraverso un vortice lento, in quelle che sono le quattro gambe del tavolo. Come gli altri tavoli appartenenti alla serie Liquid Glacial Table, anche questo è stato sottoposto ad un’operazione di zigrinatura, quindi reso ruvido e poi lucidato a mano allo scopo di donare allo stesso rifiniture incontaminate. L’opera risulta in questo modo complessa e irta in superficie e fluida all’interno. Secondo Hadid, usando tutti gli avanzi dei materiali e le tecnologie manifatturiere, l’architettura e il design sarebbero in grado di raggiungere grandi risultati.

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iL Lusso sfReccia in acqua Forme slanciate, grande attenzione per i dettagli e benessere a bordo. Sono queste alcune delle caratteristiche di Chopi Chopi, l’ultimo megayacht della CRN di Ancona. Realizzato in acciaio e alluminio per una lunghezza di 80 metri, può spingersi fino a una velocità di crociera di 15 nodi e una massima di 16. Questo gioiello conferma il valore dell’eccellenza del made in Italy nel campo nautico; italiani infatti sono sia il designer delle linee esterne e della compartimentazione degli interni, lo Studio Zuccon International Project, che quello degli arredi interni, lo Studio Laura Sessa. Questa “città galleggiante”, la più grande del gruppo Ferretti che nel 2013 compie cinquant’anni, si articola su cinque ponti e vanta di un’area fitness, spa e di un vero e proprio “beach club” a poppa, il cui portellone si trasforma in un’ampia spiaggia a pelo d’acqua. Chopi Chopi, che può ospitare fino a 12 persone più le 33 di equipaggio, è stata nominata “Barca dell’anno 2013” al Salone Nautico di Genova.

paRla ITalIano Il nuoVo MeGa-yaChT Della CRn DI anCona, Il ChopI ChopI. 80 MeTRI Da ConTRollaRe Con Il TableT Con Il MeGlIo Della nauTICa sVIluppaTo su 5 ponTI peR ospITaRe fIno a 12 passeGGeRI alloGGIaTI In seI suITe UN Maxi-yachT Da CoManDaRe Con Il TableT

La vera perla di questo maxy-yacht da oltre 80 milioni di euro ( il prezzo varia a seconda degli optional a bordo, ma si parla di circa 1 milione di euro al metro) è la plancia comandi che sfrutta i sistemi IBridge Mt e I-Chart progettati dalla Team Italia di Lucca. Un software che permette all’armatore di avere tutto a portato di mano: Radar, Chartplotter, Nav Data Conning, Engine Data Conning, Monitoring, CCTV e VHC. I-Bridge MT su Chopi Chopi è accessibile grazie a uno schermo touch integrato nel tavolo I-Chart che vanta una diagonale di 42”, paragonabile a quella di un pannello TV di discrete dimensioni. Un display che non è destinato al solo comando dello scafo, ma anche all’intrattenimento, è possibile per esempio utilizzarlo per navigare in Internet, ascoltare musica o vedere dei film. 20 DPMAG.IT

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DPaBouthim/her a cura di chiara Penteriani, costanza tuccimei e marta de angelis

RIDGE

CAMBIA ALBANO & ROMINA •RONN MOSS

VOLTO

AL BANO E ROMINA

dI nuOVO InsIeMe

L'ultima volta che li avevamo visti insieme risaliva al Luglio del 1994 ed ora eccoli qui, gli sposini più famosi della canzone italiana, di nuovo insieme dal 17 al 19 ottobre, anche se solo per tre notti sul palco della Crocus City Hall a Mosca. L'ultima delle tre serate del concerto-evento ha visto alternarsi stelle e vecchie glorie della musica italiana degli ultimi 40 anni come Toto Cutugno, Umberto Tozzi, i Ricchi e Poveri, i Matia Bazar e Pupo. Uno show organizzato per festeggiare i 70 anni di Al Bano Carrisi, compiuti il 20 maggio scorso, e che ha avuto come momento culminante, e certamente più atteso, la storica reunion del cantautore di Cellino San Marco con l'ex moglie Romina Power. Al Bano e Romina sono infatti tornati a cantare insieme, per la prima volta dopo 19 anni. Durante il concerto non sono però mancate le frecciatine tra i due; "Sono contenta che mi hai invitata per i tuoi 70 anni, spero non ne passino altri 20" ha esordito Romina, ma l'ex ha subito precisato "Sei tu che te ne sei andata, vedremo come ti comporti questa sera". I due cantanti alloggiavano al Ritz Carlton, a pochi passi dal Cremlino e dalla Piazza Rossa, occupando tre piani interi dell’hotel tra manager e familiari tra cui i figli Yari e Cristel (avuti proprio da Romina Power), Jasmin e Albano junior, (avuti da Loredana Lecciso). Ma quanto è costato in termini di tempo e di danaro uno show di questa portata? Numeri precisi non se ne fanno ma Andrej Agapov, il promoter della canzone Italiana in Russia si lascia scappare che tutta l'operazione gli sarebbe costata intorno ai 2,6 milioni di dollari. Tra le tante chiacchiere una in particolare suscita molto attenzione: Come mai l’attuale compagna e futura sposa di Al Bano, Loredana Lecciso non era presente a questo evento? Nonostante l’invito, giustifica la sua assenza sostenendo che preferiva rispettare questo momento artistico e storico non partecipando. Cosa aggiungere? Sperando che ci siano altre occasioni per poter rivedere Al Bano e Romina insieme li ringraziamo per questo splendido omaggio che hanno fatto allo stesso pubblico che per anni li ha seguiti aspettando con speranza questo grande momento.

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Dopo 6.614 puntate, lo scorso 12 luglio, Ronn Moss ha lasciato la soap di Beautiful e il ruolo di Ridge Forrester. Gli sceneggiatori hanno pensato di attribuire l’addio di Ridge a Brooke Logan, scoperta durante la luna di miele ad avere contatti con il suo ex marito, così Ridge, umiliato ancora una volta, decide di andare a vivere in Francia. Ma questi anni di esperienza ci hanno insegnato che tutto può succedere a Beautiful. Infatti, Ridge Forrester tornerà nella soap, però con un volto diverso: quello dell'attore tedesco Thorsten Kaye. Il nuovo Ridge farà il suo debutto il 13 dicembre negli Stati Uniti, e in Italia a settembre 2014. La "scusa banale" del suo ritorno è per fare una sorpresa alla sua amata Brooke. Kaye ha confessato che farà tutto il possibile per non far rimpiangere "un'icona" così tanto amata dal pubblico! Noi possiamo solo che augurargli la stessa fortuna che ha avuto il suo predecessore!

DPaBouthim/her

KATE MIDDLETON

LA seMPLICITÀ DI KATE Anche questa volta la Duchessa di Cambridge ci ha stupiti con un solo salto, in un campo da pallavolo . Ebbene sì, perché questo salto è stato immortalato durante una visita della Duchessa all'Olympic Park di Stratford a Londra, dove è stata invitata dopo pochi mesi dal parto. È il sito popsugar.com ad averla paparazzata e anche questa volta la Duchessa di Cambridge non si è formalizzata nei rigidi protocolli di palazzo e con un balzo ha scoperto la pancia piattissima, e ha mostrato anche una nuova abilità: riuscire a correre e a saltare sui tacchi. Sì, perché Kate indossava delle décolleté con zeppa, perfetti con la maglia striped, i pantaloni skinny blu e la giacca con i bottoni dorati. Kate non ha smesso mai di stupire tutti quanti, a partire dalla sua prima uscita pubblica subito dopo il parto, doveva rimanere a riposo più a lungo e invece non ci dimentichiamo di averla vista anche fermarsi in un fast food (McDonald’s), alcuni sostengono di averla vista solo entrare nella toilette, altri prendere un hamburger, qualunque sia la motivazione fa un certo effetto vedere una Duchessa in un fast food! Kate continua così, la tua semplicità ci permette ancora di sognare!

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LA simPAtiA

PARLA

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«Nella mia carriera ho puntato tutto sulla simpatia e non solo sul mio fisico per cercare di trasmettere qualcosa alla gente»

LAurA BArriALes si rAccontA A dp MAg pArLAndo deLLA suA nuovA esperienzA in rAdio AL fiAnco di MAx giusti neL progrAMMA superMAx in ondA dAL Lunedì AL venerdì su rAdio2 rAi. AL teLefono scherzA, ride e risponde A ogni doMAndA con LA stessA ironiA che dA orMAi cinque Anni riservA AgLi itALiAni che L’AMMirAno A Mezzogiorno in fAMigLiA A curA di dArio MorciAno

Gli spagnoli? Si vestono male e sono menefreghisti. Gli italiani? Hanno il fascino dandy e sanno conquistarti piano piano facendoti sentire una principessa. Parola di Laura Barriales, modella, attrice e conduttrice televisiva che da pochi mesi ha anche iniziato una nuova avventura in radio al fianco di Max Giusti. Il filo conduttore della sua vita resta la simpatia, “arma” che usa per conquistare il suo pubblico che da anni la segue in una carriera che le ha riservato tante soddisfazioni. Il suo sogno ricor-

rente è quello di diventare mamma, ma c’è tempo… per ora continuiamo ad ammirarla in tutta la sua bellezza e simpatia. Vamos Laura! Ci sentiamo che hai appena chiuso un’altra puntata di Supermax. Come è andata? Altra puntata bellissima. Abbiamo avuto ospite Rocco Papaleo e ieri sera, come sempre da quando sono in radio, mi sono dovuta preparare e studiare il personaggio. Devo lavorare molto sotto questo aspetto e studiare

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«non sono unA che sPRecA soLdi inutiLmente. AdoRo AndARe A mAngiARe Le cose buone. sPendo tAnto in RistoRAnti»

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DPcoverstory gli ospiti di volta in volta. In questa esperienza non centra nulla il fisico o la faccia, quindi è un’avventura totalmente nuova e ogni giorno imparo cose nuove, anche musicalmente parlando. Ovviamente non canto, ed è meglio così (ride, ndi). Rimaniamo al presente, oltre alla radio anche Mezzogiorno in Famiglia su Rai2. Quali differenze hai incontrato tra l’andare in video e condurre un programma davanti a un microfono? La televisione dà una visibilità ineguagliabile. La realtà però è che la gente che guarda la televisione è un target di livello anagrafico alto, dai 50 in su, perché è sempre a casa e magari sta cucinando per fare il pranzo del weekend in famiglia e infatti “Mezzogiorno in Famiglia” resiste da tanti anni proprio perché, a differenze di molti altri, è un format che funziona ancora molto bene. E funziona perché rimane sul tradizionale e fa il 10-11% che per la fascia oraria in cui va in onda è tantissimo. Quello che è cambiato in me è che da quando faccio la radio mi sento più sicura anche quando vado in televisione. Ora capisco le parole di Claudio Lippi, che ho avuto ospite sia in tv che in radio, quando mi diceva che prima nessuno faceva tv se non avesse fatto prima esperienza in radio, perché aiuta davvero tanto. Io, invece, vengo dal campo della moda, ma nella mia carriera ho puntato tutto sulla simpatia e non solo sul mio fisico per cercare di trasmettere qualcosa alla gente. Diciamo che ormai sei volto e voce del secondo canale Rai. Quanta è la soddisfazione per questa scelta e quanta è invece la responsabilità? La mia vita ruota tutto intorno al 2. Ti dico che è una bella responsabilità, ma allo stesso tempo dà anche tante soddisfazioni perché mi ha permesso di crescere sia dal punto professionale che personale. Però non ti nascondo che è anche molto faticoso perché mi alzo 7 giorni su 7 alle 6.00 di mattina. In radio poi ho scoperto un tipo di conduzione totalmente diversa da quella a cui ero abituata in tv. Devi sempre essere presente e coprire tutti gli spazi vuoti. Quindi è una grossa responsabilità e bisogna stare super concentrata ogni secondo. Sia in radio che in TV hai al tuo fianco degli uomini. Amadeus è una persona così come la vedi in tv, semplice, tranquilla e corretta. Tra l’altro nasce anche lui dalla radio, quindi

tutto torna. Ormai sono cinque anni che lavoriamo insieme e all’inizio avevo anche un po’ paura e dicevo “io non ce la posso fare, non mi piace questo lavoro”. Poi per fortuna Amadeus mi ha messo a mio agio e nelle condizioni di lavorare al meglio. In radio, invece, con Max è tutto un insieme di cose. Devo dire che poi anche lui mi ha fatto sentire a casa e mi ha aiutato in quei momenti, come si dice qui a Roma, in cui “sbroccavo” perché avevo paura di non farcela e non mi sentivo all’altezza. Poi con lui è impossibile non ridere e il suo modo di fare riesce a farmi scaricare la tensione della diretta. So che è un po’ cattiva come domanda, ma dicci la verità: con chi ti trovi meglio? No, assolutamente non posso scegliere. Sono due persone totalmente diverse, ma mi trovo bene con entrambi. SuperMax e Mezzogiorno in Famiglia sono il presente, ma nel tuo curriculum ci sono esperienze da modella, attrice, conduttrice televisiva e ora anche la radio. Qual è la vera Laura Barriales? Sono una che è cresciuta molto lentamente e continuo a crescere molto lentamente, ma è anche questa una scelta e ne sono felice. Questo mi permette di vivere le mie esperienze professionali e allo stesso tempo la mia vita personale. E in questo ho preso come esempio delle grandi conduttrici italiane come Simona Ventura, Antonella Clerici o Lorella Cuccarini che hanno saputo scindere le due cose ma facendo bene tutto. Ma tu quale Laura Barriales preferisci tra tutte le esperienze passate? Diciamo che ho fatto solo Capri e Maschi contro femmine quindi non mi considero proprio un’attrice, ho improvvisato. Invece dove mi sono divertita molto è qua a Radio 2, e anche di Scorie ho un bel ricordo. Diciamo che preferisco rimanere sul comico. Ma oggi puoi dire di essere diventata quello che sognavi da bambina? No, da piccola volevo fare la cassiera del supermercato (ride, ndi). Torniamo alla tua prima grande passione, la moda. Ricordi qual è stato il tuo più grande errore di moda o dove ti sei sentita più fuori luogo? Errore vero e proprio no, ma durante una sfilata qui a Piazza di Spagna ho sofferto tanto una volta. Non riuscivo a stare in piedi

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LAURA BARRIALES È IN TV Mezzogiorno in Famiglia su Rai 2 IN RADIO Radio 2 SuperMax TWITTER @Lbarriales FACEBOOK www.facebook.com/laurabarriales

«sono unA donnA con gLi AttRibuti e non mi ARRendo mAi ALtRimenti AvRei già moLLAto tutto e sARei A cAsA A fARe LA mAmmA» e ho rischiato di cadere molte volte. Mi sono sentita morire. Qual è invece l’accessorio a cui non rinunceresti mai? Non sono una viziata. Più che a un accessorio non rinuncio mai ai massaggi e ai centri benessere. Torniamo al presente e al tuo profilo twitter dove si legge: “Amo viaggiare, insieme a voi”. Ma con chi vorresti fare un viaggio e per andare dove? Prima di fare la radio ero sempre in viaggio. Dall’America all’Africa, mi manca l’Australia e la Polinesia poi ho fatto tutto (ride, ndi). Ne avrei da scrivere sui miei viaggi, ne ho fatto uno in furgoncino dall’Atlantico al Pacifico e ogni viaggio l’ho fatto per fare un’avventura, senza lussi. Io amo viaggiare sola, ma se dovessi scegliere un compagno di viaggio penso che come mia madre non ci sia nessuno. Cerchiamo di conoscere meglio Laura Barriales come persona. In un’intervista di un po’ di tempo fa hai dichiarato di essere un maschiaccio in cerca di amore. È arrivato l’amore?

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Siete voi giornalisti che scrivete quello che volete (ride, ndi). Però maschiaccio mi sento sempre. Sono una donna con gli attributi e non mi arrendo mai altrimenti avrei già mollato tutto e sarei a casa a fare la mamma come è successo per tante modelle che conosco. L’amore va a gonfie vele da un anno e stop, tutto qua. Qual è la differenza più grande tra gli uomini italiani e quelli spagnoli? Premetto che non vivo nella mia città da quando avevo 17 anni e quindi quando torno vedo sempre la stessa gente. Lo spagnolo però si veste malissimo, è un menefreghista e ognuno è uguale all’altro, sia uomini che donne. L’italiano invece è unico, ti conquista piano piano e ti fa sentire una principessa, ma poi quando ti sposa diventa un po’ maschilista e ti chiude a casa mentre lui esce e si diverte. Questo è quello che vedo dalle mia amiche, ma non voglio generalizzare. Inoltre l’italiano veste bene, è il più apprezzato in giro per il mondo ed è un dandy. Cosa ti manca di più della Spagna quando sei in Italia?

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«io Amo viAggiARe soLA, mA se dovessi scegLieRe un comPAgno di viAggio Penso che come miA mAdRe non ci siA nessuno»

Il prosciutto. Il Jamón serrano è l’unica cosa che abbiamo da esportare e gli spagnoli non lo sanno fare come gli italiani. Prendi la pizza, alla fine è come il pane, ma con pomodoro e mozzarella e lo vendono in tutto il mondo. Noi abbiamo il prosciutto più buono in assoluto, ma gli spagnoli sono pigri e non trovano una strategia per venderlo. Cosa ruberesti in Italia da portare in Spagna e viceversa? I tortelli di zucca. Sono tanti anni ormai che sei nel nostro Paese e hai avuto modo di familiarizzare con la nostra lingua. Qual è la parola italiana che più ti piace?

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Non lo so, italiano e spagnolo sono troppo simili come lingue. A proposito di parole. Se dico la parola lusso qual è la prima cosa che ti viene in mente? Mi viene subito da pensare agli alberghi, non so perché. Forse perché sono una come ti dicevo prima che ha viaggiato tanto. Penso alle camere, le Spa e a potermi dedicare un giorno intero a rilassarmi e curare me stessa. Ricordi l’acquisto più costoso che hai fatto? La casa. Qual è, invece, l’oggetto più inutile che tu abbia mai comprato? Non sono una che spreca soldi inutil-

mente. Adoro andare a mangiare le cose buone. Spendo tanto in ristoranti e assaggiare sempre cose nuove. Visto che sei così golosa, cosa non manca mai nel tuo frigo? Il mio frigo è sempre vuoto purtroppo. La tua peggiore abitudine? Ce l’avevo, mi mangiavo le unghie, ora fortunatamente non più. Ho fatto una scommessa quando la Spagna ha vinto la Coppa del Mondo. Mi avevano chiesto di spogliarmi nel caso avessimo vinto, io ho invece promesso che avrei smesso di mangiarmi le unghie. Detto, fatto! Posizione preferita quando dormi? Posizione fetale con il cuscino tra le gambe perché fa bene alla schiena. Il tuo sogno ricorrente? Diventare mamma. La parolaccia che dici più spesso. In italiano ne dico tante, ma in spagnolo mai. La cosa che più ti fa incazzare? Le bugie. L’ultima volta che hai pianto? Io sono di lacrima facile. Pensa che mi metto a piangere anche se sento una canzone dal vivo che mi fa emozionare. Prima mi hai detto che ti piacerebbe diventare mamma. Ma come ti vedi fra 40 anni e soprattutto come vorresti essere ricordata? Vorrei essere una nonna felice, in famiglia ed essere ricordata come una ragazza solare che ha fatto felice la gente con il suo lavoro. Se accendo il tuo iPod quale playlist trovo e qual è la canzone che più ti rappresenta? Con questa domanda mi hai ricordato di chiedere qui in radio di mettermi delle cose fighe nel lettore. Io ascolto tanta musica tamarra, perché è fortissima e mi da la carica per fare sport altrimenti durante gli allenamenti mi ammoscio. Chiudiamo con un gioco. Trovi la lampada di Aladino e puoi esprimere tre desideri. Ne esprimo solo uno: voglio che rimanga tutto come è.

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IlBarBaresco Re del

intervistA Ad Angelo gAjA, produttore di uno dei vini pi첫 ApprezzAti in itAliA e in tutto il mondo A curA di cosimo sAntoro 32 DPMAG.IT

DPstArz È il re incontrastato del Barbaresco. È conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Angelo Gaja è di sicuro uno dei personaggi di riferimento dell’eccellenza “made in Italy”. È cresciuto e vive ancora oggi a Barbaresco, piccolo centro di 600 anime, nelle Langhe tra Asti e Cuneo. La sua vita l’ha trascorsa per gran parte tra vigneti e vini rossi, ereditando una tradizione portata avanti dalla famiglia addirittura dal 1859 ,dal bisnonno Giovanni. La popolarità di Angelo Gaja e del suo vino, come detto, travalica i confini del nostro Paese. Nel 1985, il suo Barbaresco è stato definito dalla rivista americana Wine Spectator “il miglior vino mai prodotto in Italia”; nel 2011 lo stesso magazine ha dedicato la copertina all’imprenditore piemontese. Nel 2012 è toccato alla prestigiosa rivista tedesca Meininger WBI assegnargli un premio alla carriera. Oggi Gaja produce circa 350.000 bottiglie all’anno. Inoltre, la Gaja Distribuzione propone al mercato italiano anche una selezione di vini e accessori per il settore enogastronomico provenienti da altri Paesi. La sua azienda è più antica dell’Italia stessa. Lei è in questo mondo da tantissimi anni. Cosa è cambiato nella filiera del vino da quando ha iniziato a oggi? Sono state finalmente riconosciute le valenze culturali del vino. Il vino educa: chi sa bere, sa vivere. Nessuno, meglio di lei, può spiegarci come nasce un grande Barbaresco… Per me, come per tutti i miei colleghi, fondamentali sono capacità, passione e fortuna (al tempo non si comanda). Come è andata la vendemmia quest’anno? Quella del 2013 sarà un’annata da ricordare per i vini italiani? Per l’Italia sarà una vendemmia di qualità media con punte di eccezionalità qua e là. Come ha reagito il settore alla crisi economica degli ultimi anni? I produttori più preparati hanno investito maggiori energie nell’export. C’è un vino che apprezza o che ha apprezzato più degli altri? Quelli originali, autentici, che non pretendono anche di essere perfetti. Quelli dotati di carattere e personalità. Qual è il produttore di vino che ammira di più? Rispondo facendo gli auguri ad Andrea Farinetti, di soli 23 anni, al quale il padre Oscar ha affidato la responsabilità della storica cantina Borgogno. Per Andrea sarà la sua prima grande vendemmia. Qual è stata la sua più grande soddisfazione in tutti questi anni? Vedere che le mie figlie, Gaia e Rossana, si sono appassionate a produrre uva e vino nelle cantine di nostra proprietà. Che consiglio darebbe a un giovane che vuole investire nel settore? Di avere coraggio. Non occorrono grandi investimenti. Vigneti e cantina si trovano da affittare, per condurre un’attività che consente di tenere un piede nella natura e l’altro nel mondo. E infine consigli ai nostri lettori due vini della sua azienda… Il Barbaresco Gaja del 2010 e il Ca’ Marcanda del 2009.

“Un consiglio a Un giovane che vUole entrare nel settore? Di avere coraggio. e poi non occorrono granDi investimenti. vigneti e cantina si trovano anche Da affittare”

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definisce così lA suA scritturA mArcello simoni, eccellenzA tuttA itAliAnA che presto porterà nelle librerie l’ultimo cApitolo dellA fortunAtA trilogiA che hA per protAgonistA ignAzio dA toledo: il lAbirinto Ai confini del mondo A curA di dArio morciAno

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Il 7 novembre il cerchio si chiude. La trilogia iniziata con Il mercante dei libri maledetti, romanzo d’esordio di Marcello Simoni che ha superato le 500.000 copie e vinto il 60° Premio Bancarella, arriva alla sua conclusione con Il labirinto ai confini del mondo. Lo scrittore racconta il suo ultimo lavoro e il motivo che lo ha spinto, da ex archeologo laureato in Lettere, a impugnare la penna e dare sfogo alla passione «di un ragazzino che leggeva i racconti di Poe e di Lovecraft. Non abbandonare quel sogno e realizzarlo è stata un’enorme conquista. Quel ragazzino, oggi, mi è molto grato», così come lo sono i suoi lettori. Partiamo dal tuo ultimo lavoro. Prima di questa intervista mi hai detto che uscirà il 7 novembre. Ci vuoi raccontare qualcosa? “Il labirinto ai confini del mondo” sarà il romanzo di chiusura della trilogia iniziata nel 2011 con “Il mercante dei libri maledetti”. La storia è ambientata nel 1229, tra Parigi e il Sud Italia, e avrà sempre come protagonista Ignazio da Toledo, il mercante di reliquie giramondo in cerca di misteri esoterici. Si tratta di un romanzo a cui tengo molto, con cui chiudo un capitolo della mia produzione narrativa per aprirne uno nuovo. Con il mio editore (Newton Compton), infatti, ho già in serbo nuovi progetti. Sveliamo qualcosa ai tuoi fan che aspettano di leggere il tuo nuovo romanzo. Cosa ci sarà di nuovo rispetto ai lavori precedenti? Ci saranno risvolti della saga familiare di Ignazio da Toledo, ma anche sul fronte del thriller vedremo profilarsi nuovi e terribili nemici. Primo fra tutti Konrad von Marburg, uno dei primi inquisitori della storia, che darà la caccia al nostro protagonista credendolo il magister di una setta eretica. Troveremo poi un imprevedibile “serial killer” che semina morti spostandosi a cavallo da un paese all’altro, utilizzando una strana “lancia da fuoco”. Tutti sembrano cercare un misterioso mantello astrologico, che ci condurrà alla Corte dei Miracoli di Palermo. Da dove nascono le storie che sviluppi nei tuoi libri e come scegli i personaggi? Dalle suggestioni che mi dà la documentazione storica, ma anche dalla mia passione per il fumetto e per il cinema. Non riesco a concepire una trama fine a se stessa, incapace di intrattenere. Ho sempre la necessità di inventare qualcosa che possa divertire il lettore e me stesso, durante la scrittura. Da qui, il grande insegnamento di Dumas, Salgari e Conan Doyle, ma anche dei grandi scrittori gotici. In ogni tuo racconto ci sono dei crittogrammi, delle soluzioni da scoprire che appassionano il lettore. Da dove prendi spunto per i “rompicapo” che devono risolvere i tuoi personaggi? Molto spesso li invento io, rielaborando le fonti e gli enigmi dell’epoca per mettere a punto delle caccie al tesoro credibili e stimolanti. Ma in essi si cela sempre un fondo di verità. L’uomo medievale interpreta la realtà come un grande sovrapporsi di simboli e si diverte a creare rompicapi che rispecchino, almeno in parte, il grande mistero del Mondo. In questo senso, anche il titolo del mio prossimo romanzo – Il labirinto ai confini del mondo – nasconde un grande enigma della storia. Tra i vari “eroi” sinora raccontati, da Ignazio da Toledo a Cristiano D’Hercole, solo per citarne alcuni, ce n’è uno che preferisci? E in quale ti riconosci? In ognuno di loro c’è una parte di me, dato che sono usciti tutti

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dalla mia penna. E quando dico “ognuno”, non intendo soltanto i protagonisti principali, ma ogni singolo personaggio che metto in scena. Persino i più malvagi. Per renderli credibili e per dare loro dei sentimenti sono costretto a scavare nel profondo, a immedesimarmi... D’altra parte, Ignazio da Toledo è quello a cui sono maggiormente legato. È stato grazie a lui che ho raggiunto la notorietà. Inoltre egli simboleggia la curiositas e incarna il mito di Ulisse, che ho sempre molto amato. In cosa si differenziano i tuoi libri rispetto ai tanti volumi che si vedono in libreria? Che sono stati scritti con la precisione di un archeologo e con il senso di avventura di un sognatore. Molti ti hanno paragonato a Umberto Eco, ma in diverse interviste tu hai sempre smentito questo accostamento. Ci dici, invece, chi secondo te è più vicino al tuo modo di scrivere e a chi ti ispiri se hai un mentore? Sono uno scrittore di thriller storici e sono consapevole di appartenere a un filone narrativo in continua evoluzione, che prende le mosse da molto lontano. Questa consapevolezza nasce dal fatto che sono un lettore, oltre che uno scrittore, e conosco le infinite sfumature del genere letterario di cui io stesso faccio parte. Non ho mentori, né modelli da seguire. In verità seguo un progetto tutto mio: contaminare il thriller storico con i moduli del gotico e dell’avventuroso, per dare forma a qualcosa di nuovo. Un genere che ho preso l’abitudine di chiamare “di cappa e lanterna”. Tu come definiresti la scrittura di Marcello Simoni? Qualcosa che tende alla spontaneità e all’efficacia, così come dev’essere un buon gioco di prestigio. Un ex archeologo che è laureato in Lettere e lavora come bibliotecario, come decide un giorno di dedicarsi alla scrittura? L’ha deciso molto tempo prima, quando era un ragazzino e leggeva i racconti di Poe e di Lovecraft. Non abbandonare quel sogno e realizzarlo è stata un’enorme conquista. Quel ragazzino, oggi, mi è molto grato. Uno scrittore come te, quali autori e che genere di libri legge? Io leggo di tutto, possibilmente letteratura di genere. Dal noir al thriller, dal pulp alla science fiction. Adoro Lansdale, Fred Vargas, Richard Matheson e Tim Willocks. Ma la lista sarebbe infinita. Qual è il libro che non deve assolutamente mancare nella libreria di Marcello Simoni? Te ne dico due. “Il Corsaro Nero” di Emilio Salgari e “Lezioni americane” di Italo Calvino. Cosa secondo te rende un libro “vincente” rispetto ai tanti che vengono scritti ogni anno? Un plot accattivante, una scrittura precisa, l’intento di intrattenere. Ma ancor più importante, personaggi efficaci che non sappiano troppo da “Principe Azzurro”. Pensiamo a Rocambole, a Fantômas e a Diabolik. Ci servono eroi che sappiano “sporcarsi” con la realtà che hanno intorno. L’aver avuto il successo che hai ricevuto con i tuoi libri e dopo i riconoscimenti importanti come il Premio Bancarella, ha cambiato la vita di Marcello Simoni? Se sì, in che modo? Assolutamente no. Un premio non cambia la tua vita, a

meno che non sia tu a volerla cambiare. Il successo, tuttavia, mi ha reso consapevole di non scrivere schifezze. Tanto basta a spingermi a lavorare ogni giorno, con sempre maggior impegno e passione, per inventare storie. Cosa c’è nel futuro di Marcello Simoni? C’è qualche progetto che puoi già svelare? Come dicevo prima, sto già lavorando a qualcosa di nuovo. Un progetto a cui tengo molto, e che finalmente ho l’occasione di realizzare. Approfitto del fatto che tu sei uno scrittore e ti chiedo di chiudere tu questa intervista con una frase che ti rappresenta e che riassume la figura di Marcello Simoni. Vide qualcosa lontano, nel mare tempestoso, e capì che era la sua immagine riflessa in uno specchio di pensieri.

La nostra cucina propone piatti caratterizzati dal perfetto equilibrio tra tradizione culinaria e genio creativo. Il pane, la pasta all’uovo e i dolci sono fatti in casa, le nostre pietanze sono cucinate al momento, nei tempi e modi che una corretta e buona cucina richiede. La carta dei vini è selezionata e le etichette abbracciano tutto il territorio nazionale, è presente inoltre un ottima varietà di birre artigianali.

“Non c’è amore più sincero di quello per il cibo” George Bernard Shaw

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e tu,

“li vUoi qUei kiwi”? dopo il tormentone del pulcino pio non vuole essere uno dei tAnti personAggi nAti in rete. fAbrizio pisu hA le idee chiAre: “non mi considero unA stAr del web, mA un semplice rAgAzzo che AmA fAr sorridere e divertire lA gente che mi circondA” A curA di dArio morciAno “Li vuoi quei kiwi, li vuoi qui kiwi. Tigre contro tigre. Tigre contro tigre”. Sono solo due dei tanti scioglilingua che tutti almeno una volta nella vita abbiamo provato a recitare e non sempre con i risultati sperati. Sbattendo i pugni sul tavolo vi sarete chiesti: “Ma come si fa a non sbagliare”? Tranquilli, non è impossibile, parola di Fabrizio Pisu che degli scioglilingua ne ha fatto il suo biglietto da visita in rete. Sì, perché Pisu è uno dei nuovi “fenomeni” di YouTube, canale da dove ha conquistato tutti con un altro suo tormentone, Il Pulcino Pio. Migliaia di clic e il piatto è servito. E che piatto verrebbe da dire. Dalla rete alla TV il passo è stato breve e Pisu è già un tormentone anche sul piccolo schermo nel programma Lucignolo dove propone a quante più persone possibili i suoi rompicapo linguistici. E tu, “li vuoi quei kiwi”? Sul tuo sito si legge: attore, speaker, cantante, presentatore, showman e fotomodello. Va bene che per affrontare la crisi bisogna saper fare qualsiasi cosa, ma non sono un po’ troppe? Quale di queste figure rappresenta meglio Fabrizio Pisu? Tutte le varie abilità che sono elencate nel mio sito (attore, speaker, cantante) le ho studiate e perfezionate nel corso degli anni, ma quelle che mi rappresentano meglio sono sicuramente conduzione e speakeraggio in quanto il mio sogno è quello di diventare un conduttore televisivo e radiofonico. Se ti dovessi chiedere chi è Fabrizio Pisu, tu come ti definiresti con una sola parola? Se dovessi scegliere solo una parola, sceglierei positivo perché sono della filosofia che si debba vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. Qual è la ricetta per diventare un fenomeno su YouTube? La ricetta principale è fare quello che ti piace. Io ho iniziato così, inizialmente caricando dei video con i miei amici, poi con il passare del tempo ho capito che YouTube poteva essere una grande vetrina, e l'ho utilizzata, e continuo a utilizzarla al meglio. Se si ha un talento in particolare poi i video possono diventare virali e circolare in rete, così da farti diventare un vero fenomeno. Cosa ti senti di consigliare a chi come te vuole mettere in mostra le proprie abilità utilizzando la rete? Sicuramente di non aver paura delle critiche negative o positive che siano. È molto meglio che di una cosa se ne parli, anche male, invece che non parlarne affatto. Aprire un canale con il proprio nome è una 38 DPMAG.IT

cosa fondamentale, il passo successivo è quello di capire che video caricare. Ognuno di noi ha una propria abilità: parlare, far divertire, cantare, suonare... Bisogna solamente capire qual è e divertirsi a metterla in atto. Il passo conclusivo è prendere un telefonino o videocamera, filmarsi e uploadare il filmato in rete. Secondo te, in un momento come quello che sta attraversando il Paese dal punto di vista lavorativo, YouTube è solo un modo per farsi conoscere o può aiutare anche a inventarsi un lavoro vero e proprio? YouTube, secondo la mia opinione, può aiutare a inventarsi un lavoro, soprattutto in questo periodo in cui sono quasi tutti tristi e rassegnati. In Italia ci sono diversi esempi di youtuber che sono approdati nel mondo dello spettacolo partendo dal proprio canale YouTube. La cosa fondamentale è sempre quella di divertirsi creando i propri video, perché traspare dall’altra parte dello schermo, facendo sorridere chi ti guarda. Torniamo alla tua carriera. Come è nata l’idea del Pulcino Pio? Era l’inizio dell’estate del 2012. Essendo io un grande “navigatore”, in rete ho scoperrto questa canzone che ancora non era diventata popolare. L’ho proposta ai miei

DPstArz 3 amici (I Blogger), che inizialmente non erano molto d’accordo, in quanto la consideravano una canzone solamente per bambini. Ho insistito un po’ e abbiamo deciso tutti insieme di girarne il video coreografato e metterlo sul nostro canale YouTube (BLOGGER ITALIA), ai tempi spoglio di video. Mi ricordo ancora il giorno in cui ci chiudemmo in una stanza per pensare a dei passi semplici, ma non troppo banali. Caricai il video il 15 giugno 2012 e nel giro di poche settimane divenne un vero e proprio tormentone. Dopo il Pulcino Pio altri successi come Scatman, Zalele, la Danza del Kiwi e tanti altri. Qual è il segreto per un tormentone come quelli targati Fabrizio Pisu?

I segreti per far sì che una canzone diventi un tormentone sono: ritmo ballabile (latino americano/ raggaeton o da discoteca) e parole semplici (preferibilmente poche). Prima di diventare una star del web, chi era Fabrizio Pisu e cosa è oggi? Non mi considero una star del web, ma un semplice ragazzo a cui piace divertirsi e far divertire. Io sono nato con il pregio di saper coinvolgere la gente e di capire cosa può piacere e cosa no. Fabrizio Pisu è un ragazzo semplice, ottimista e positivo. Lo era prima di mettere video su YouTube e lo è anche oggi. Quando hai capito che qualcosa stava cambiando nella tua vita grazie a YouTube?

FABRIZIO pisu in rete www.youtube.com/user/fabrixio000 fabrx900.wix.com/fabriziopisu

«Fare gli scioglilingua per me è una vera passione. Ai tempi in cui studiavo dizione e recitazione, mi divertivo spesso a ripeterli velocemente»

Ho capito che qualcosa stava cambiando quando mi hanno iniziato a riconoscere per i miei video e quando mi hanno iniziato a contattare per vari lavori. Il tuo punto di forza sono gli scioglilingua. Come è nata questa passione? Fare gli scioglilingua per me è una vera passione. Ai tempi in cui studiavo dizione e recitazione, mi divertivo spesso a ripeterli velocemente. Per fortuna ho una buona memoria fotografica che mi permette di ricordarmene tanti senza mai sbagliare. Nel novembre del 2012 mi ha contattato un programma Rai che mi voleva come ospite e mi chiese di imparare 30 scioglilingua. Purtroppo questo programma non è andato in porto e quindi, dopo averne imparati così tanti, decisi di caricare il mio primo video sugli scioglilingua in rete. Dopo il web si sono spalancate anche le porte della TV grazie al programma Lucignolo. Come sta andando? Per me è stata davvero una grande emozione entrare a far parte del programma Lucignolo. È stata la mia prima diretta televisiva in un canale importante ed ero abbastanza emozionato. Accesa la telecamera però, mi sono sentito subito a casa e sono riuscito a portare al termine la mia missione: coinvolgere un’intera

piazza e far diventare un grande tormentone lo scioglilingua de “li vuoi quei kiwi”. Ho avuto un buon riscontro anche nell’ambito social, ricevendo tantissimi video da persone di tutta Italia che provavano e continuano tuttora a sfidarmi. Hai paura che uno come te che ha raggiunto il successo utilizzando il linguaggio della rete possa non fare presa in TV? Se devo essere sincero non ho paura di questo. Io continuerò a divertirmi facendo quello che mi piace. Sono molto positivo e con tanta forza di volontà andrò avanti per la mia strada. Se potessi scegliere tu cosa far fare domani a Fabrizio Pisu cosa sceglieresti e perché? Farei condurre a Fabrizio un programma per ragazzi. Mi immagino una situazione stile “ Solletico “ e “ Bim Bum Bam”, programmi che purtroppo non vengono più trasmessi in televisione. Giochi in diretta e sfide a cui possono partecipare anche da casa tramite i social. Quali i tuoi progetti futuri? Continuare a impegnarmi al massimo per raggiungere i miei obiettivi, rimanendo sempre un ragazzo semplice a cui piace far divertire e far sorridere le persone che mi circondano. DPMAG.IT 39

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Un caldo compagno

per lâ&#x20AC;&#x2122;invernO A CurA di irene MAzzoli

Classico, di taglio maschile, oversize, stretto in vita, a vestaglia oppure a trapezio: a ciascuno il suo cappotto! 40 DPMAG.IT

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BimBi

superstar lA StiliStA PAolA MontAguti di MiSS grAnt rivelA i Segreti del MArCHio e CoMe nASCe unA Collezione vinCente dediCAtA Ai Più PiCColi

È l’indumento invernale per eccellenza, l’unico a cui non potremmo mai rinunciare e forse il più importante tra quelli che indossiamo nei mesi freddi. Parliamo ovviamente del cappotto, il re del nostro guardaroba invernale per quel tocco d’eleganza in più che ci conferisce e per la sua versatilità e adattabilità a ogni look. Ovviamente, anche quest’anno gli stilisti hanno libe-

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rato la loro creatività, offrendoci una grande varietà d’alternative tra cui scegliere. Partiamo da Gucci che ci propone uno stile volto a valorizzare la donna forte, coraggiosa e dall’animo rock. Se amate la comodità, uno degli elementi più interessanti tra le sue proposte è il cappotto oversize in tessuto mélange blu fumé con il colletto in montone oppure, cambiando completamente

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Come nasce una linea di moda interamente dedicata ai bambini? Quali sono le principali fonti di ispirazione? Lo chiediamo alla stilista Paola Montaguti del marchio Miss Grant che il 26 novembre a Roma, in via del Babuino, apre il terzo negozio monobrand italiano firmato Miss Grant. Da dove trae ispirazione per disegnare una nuova linea? Si può dire che traduce in moda quelli che erano i suoi sogni e desideri di bambina? Assolutamente sì, i sogni e i desideri di quando ero bambina sono sempre presenti mentre creo una nuova collezione. Naturalmente questi ricordi sono rivisitati per formare l’essenza delle collezioni eleganti e contemporanee che caratterizzano il mondo di Miss Grant. A questa componente si unisce l’ispirazione che nasce dalla realtà in cui vivo, frutto delle mie esperienze e dei miei viaggi di ricerca in giro per il mondo: un mix che rende le collezioni ancora più mie. Avete creato una collezione dal titolo Easy & Chic che suggerisce la volontà di proporre uno stile comodo da indossare ma curato nei dettagli. Pensa siano queste le parole chiave quando si creano abiti per bambini? Penso che il nome Easy & Chic esprima alla perfezione l’essenza delle collezioni create per bambini: un mood easy casual dove glamour ed

eleganza sono uniti da uno spirito irriverente che non rinuncia ad avere un carattere chic. Ho espresso questo binomio in una collezione pratica che si declina in capi studiati per vestire la quotidianità: modelli creativi e allegri, versatili e adatti a ogni momento della giornata impreziositi da dettagli originali che rendono chic anche le linee più essenziali. Se potesse disegnare un solo capo d’abbigliamento per il resto della sua carriera quale sceglierebbe e perché. Non ho dubbi, sarebbe una t-shirt. È un capo intramontabile, capace di trasformarsi per non essere mai uguale a se stesso, esprimendo, di volta in volta, un’anima più sportiva oppure una più couture. Infine, quali sono i suoi obiettivi a lungo termine come creativa del marchio Miss Grant? Ha mai pensato a qualcosa dedicato agli adolescenti per seguire i suoi giovanissimi clienti nel loro processo di crescita? Gli obiettivi a lungo termine miei e dell’azienda sono quelli di rinnovare continuamente la creatività di tutti i marchi, badando a conservare l’essenza ma assecondando le tendenze. Accompagnare i bambini e le bambine nella loro crescita è una cosa che ci appartiene da sempre in quanto le nostre collezioni hanno linee e vestibilità tali da adattarsi anche ai look e alle taglie dei teenager.

genere, il modello doppiopetto color verde militare, con il punto vita segnato, quindi particolarmente adatto a chi ha una vita sottile e vuole metterla in evidenza. Infine, per chi cerca qualcosa di meno classico, c’è il modello in jacquard color verde oliva con un motivo felce che copre le maniche a tre quarti e le spalle. Restando in tema di motivi e fantasie, interessante è il modello

Ikat Telaio del marchio Maliparmi che ha realizzato la sua collezione autunno/inverno ispirandosi alle diverse culture nel mondo. Questo modello, in particolare, è in lana vergine, mohair e poliamidica, tessuto che s’ispira a una lana vintage degli anni Sessanta. Caratterizzante è la stampa Multi Ikat oltre al mix di bottoni lungo l’allacciatura, sui polsini e sulle tasche.

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Anche il marchio Miu Miu gioca molto con le fantasie e con gli inserti. Interessante è il soprabito nero in gabardine in lana vergine, modello aderente col collo a contrasto in agnello persiano nei toni del rosa e un motivo jais in rosa, giallo e marrone vicino all’apertura. Protagonisti dell’inverno sono anche i pois nei soprabiti a sfondo giallo e a sfondo rosa con la cintura in vita, anch’essi con il collo in lana di vitello. Le amanti dei classici e del taglio maschile probabilmente, invece, resteranno affascinate dal cappotto doppiopetto realizzato da Dolce & Gabbana

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con motivo check in rosso su sfondo grigio, dalla vestibilità comoda e le maniche a trequarti. Imperdibile, dal marchio Burberry, inoltre, è il trench coat classico realizzato con la fantasia must-have di quest’inverno composta da cuori neri a contrasto sulla base cammello. Interessanti anche i modelli animalier nei contrasti tra il bianco e il nero oppure in quelli tra il cammello e il nero. La casa Laura Biagiotti vuole stupire e lo fa creando paltò di taglio maschile che sfruttano appieno le potenzialità del tessuto double-face e traggono origine dalle linee e dalle ten-

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Un caldo compagno

per lâ&#x20AC;&#x2122;invernO

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denze dei primi anni Ottanta, rivisitandole e rendendole attuali come non mai, mentre per Fendi il cappotto è corto oppure lungo al ginocchio, oversize, con contrasti, motivi e pellicce di diversi colori capaci di catturare l’attenzione. Chiudiamo il capitolo donna con una delle proposte Krizia per chi cerca un cappotto che possa restare attuale negli anni: si tratta di un modello

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a vestaglia in lana di colore nero con manica in plissé e una fodera a contrasto. Il nostro viaggio nel mondo del più caldo dei soprabiti, però, passa anche attraverso l’universo maschile. Partiamo con le creazioni di Antony Morato che ci propone il classico ma sempre affascinante montgomery e lo completa con un insieme di tasconi frontali e di taschini sul petto. L’interno è in

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pelliccia ecologica removibile che ne garantisce il calore, mentre l’esterno è in poli cotone. In alternativa, molto elegante è il classico doppiopetto lungo fino a metà coscia in tessuto misto lana. Amante del classico è, poi, l’uomo Brioni che, in perfetta armonia con le tendenze e le volontà del brand, dimostra di avere un fascino d’altri tempi attraverso la scelta di linee asciutte e pulite,

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costruite attorno a profili sartoriali. Allo stesso modo, l’eleganza è anche il tratto distintivo di Burberry che sceglie la tradizione nel suo trench coat in cachemire, ma pensa anche ai più sportivi con un modello in feltro color verde oliva militare che trova il proprio tocco d’originalità nelle tasche applicate sul davanti, in contrasto con la chiusura con bottoni a pressione a scomparsa.

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Top 10 Suite di lusso Dieci tra le migliori suite in giro per il mondo. Enormi, super moderne o classicheggianti, il lusso non conosce confini tra le pareti dei migliori hotel del pianeta che mettono a disposizione di pochi fortunati ogni tipo di confort per vivere un soggiorno da vero nababbo a cura di dario morciano

Top 10 Suite di lusso

The SuiTe, hoTel okura – amstErdam (olanda)

Benvenuti alla Suite! Così il prestigioso Hotel Okura introduce “The Suite” sul proprio sito. Ma più che di una suite, qui si parla di una vera e propria residenza privata lussuosissima nel centro di Amsterdam. Pensate che occupa ben due piani (il 17° e il 18°) della struttura. Una residenza con tutti i comfort: dagli chef pluri stellati della guida Michelin che vi servono la cena al cinemino da 14 posti e una vista panoramica sulla meravigliosa capitale olandese. Gli interni sono mo-

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derni e rifiniti con materiali sontuosi. Nell’area relax si può godere di tv a schermo piatto e sistemi audio Bose, una garanzia per la qualità dell’ascolto e un valore aggiunto anche in fatto di design. Nei bagni ampi e spaziosi troviamo un’enorme vasca ovale e un’altra dotata di sistema di cromoterapia. Inoltre, lo staff dell’hotel viene a prendervi (e vi riporta) direttamente dall’aeroporto di Amsterdam-Schiphol in limousine. Tutto questo alla modica cifra di 12.500 euro a notte.

9 GranD PreSiDenTial SuiTe, Taj lake Palace – udaipur (india)

Un tuffo nel lusso per gli ospiti della Grand Presidential Suite del Taj Lake Palace che possono svegliarsi al suono delle dolci melodie di un flauto, continuare la giornata con un tuffo nella placida piscina sulle rive del lago, prendere il sole o leggere un libro all’ombra di un mango secolare. Potrete

scegliere di rilassarvi con fragole e champagne nelle vasche idromassaggio Jacuzzi con acqua calda e fredda situate nei padiglioni d'angolo, oppure di allenarvi nella piccola palestra adiacente alla piscina. La Grand Presidential Suite è un piccolo gioiello che immerge i clienti tra marmi e tes-

suti pregiati. 1.734 metri quadrati tra archi e linee che danno un tocco europeo al design di una suite che vanta anche una terrazza con vista panoramica che dà sul lago e le colline adiacenti. Il servizio include anche trasferimenti in auto d’epoca per un soggiorno da vero nababbo.

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8 royal Villa, GranD reSorT laGoniSSi – atEnE (GrEcia)

Design contemporaneo e oggetti d’arte impreziosiscono la Royal Villa del Grand Resort Lagonissi dove il lusso riecheggia in ogni angolo dell’alloggio. Dotata di due camere matrimoniali, ampio soggiorno con camino, due bagni rivestiti in marmo, la Villa dispone di un business center con area internet con un pc portatile e un videotelefono. Ai clienti è inoltre garantito un’ampia zona bar con angolo cottura completamente attrezzato nonché attrezzature per il barbe-

cue e tutto ciò che occorre per un soggiorno da vere star. E non finisce qui, perché la Royal Villa dispone di una spiaggia privata e include una grande terrazza in legno con giardino, piscina riscaldata e sauna con la palestra completamente attrezzata per lavorare a stretto contatto con un personal trainer. E per non farsi mancare davvero niente anche pianista, chef e maggiordomo personale rendono il soggiorno al Grand Resort Lagonissi un viaggio vero e proprio nel lusso.

royal SuiTe, Burj al araB hoTel – dubai (Emirati arabi) La Royal Suite abbraccia l’intero 25° piano del Burj Al Arab a Dubai e misura oltre 780 metri quadrati. Tutto è curato nei minimi dettagli e rappresenta il massimo del lusso e mette in risalto quella che è la traduzione perfetta della ricchezza araba nell’ospitalità. Varcata la porta della Royal Suite ci si immerge in una magnifica sala dove l’arredamento in marmo e una scala d’oro portano al livello superiore. All’interno anche un ascensore privato che opera tra i due piani della suite che vanta anche una sala cinema, una dispensa con ingresso privato per il personale, un’area business e una biblioteca attrezzata con le più moderne tecnologie. Al piano superiore si trovano due ampie camere da letto, due bagni in marmo con vasca idromassaggio, box doccia e arredi in porcellana e marmo che rendono il soggiorno davvero pregiato. Il tutto a circa 11.000 euro a notte.

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6 royal ToWerS BriDGe SuiTe, The aTlanTiS – paradisE island (bahamas)

Una vista spettacolare su Paradise Island e dieci stanze sontuose piene di ogni amenità accolgono gli ospiti di questa suite panoramica, praticamente sospesa nel vuoto, realizzata su un ponte che collega le due Torri Reali dell’hotel Atlantis. Il lusso, lo sfarzo e gli spazi enormi sono la componente fissa di questa suite. Ben dieci le stanze, tra cui un soggiorno gigantesco che comprende un pianoforte di dimensioni non trascurabili e due angoli per l’intrattenimento. La sala dove si cena è decorata con un candelabro d’oro da 22 carati. Nella camera da letto “master” ritroviamo un letto reale, una tv HD a schermo piatto e altri comfort. Due addirittura i bagni privati per la camera grande, uno per lui e uno per lei, con tanto di docce spaziose e vasche idromassaggio. Questa suite ha ospitato alcuni dei personaggi più influenti del pianeta, come Michael Jackson, Celine Dion, Bill Gates e Oprah Winfrey. Il costo a notte si aggira attorno ai 25 mila dollari.

royal PenThouSe SuiTe, PreSiDenT WilSon hoTel – GinEvra (sviZZEra) Sontuosa e luminosa, la Royal Penthouse Suite del President Wilson Hotel di Ginevra è tra i soggiorni preferiti per chi ama il lusso in ogni sua declinazione. Occupa l’intero piano superiore della struttura per un’area di 1.680 metri quadrati che accolgono ben 12 camere e 12 bagni con tutto ciò che concerne lo sfarzo e il comfort. Oltre a essere una delle suite più costose al mondo, la Royal Penthouse Suite gode di un’invidiabile vista scenografica naturale, con i suoi panorami che spaziano da un lato sul lago di Ginevra e dall’altro sul Monte Bianco. Tra i servizi offerti: un soggiorno con tavolo da biliardo, pianoforte a coda Steinway, fitness, ascensore privato, terrazza e uno spazio cocktail che può ospitare fino a 40 persone. Completano l’offerta uno schermo piatto di ultima generazione e impianto audio Bang & Olufsen BeoVision 4-103. Tutto per un soggiorno all’insegna del lusso sfrenato che può costare oltre 50mila euro a notte.

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4 armani PreSiDenTial SuiTe, armani hoTel – milano (italia)

Top 10 Suite di lusso

Secondo hotel del progetto Armani Hotel&Resort, l’Armani Hotel Milano segue le linee della prima struttura targata Giorgio Armani che ha dato il suo inconfondibile tocco personale alla progettazione dell’Hotel situato nel prestigioso edificio di Via Manzoni, nel cuore del celebre quartiere conosciuto come Quadrilatero della Moda. Il fiore all’occhiello è l’Armani Presidential Suite situata al 6° piano con vista dello skyline della città e del panorama circostante grazie alle pareti con vetrate. Include un cocktail bar full-service e dispensa, studio privato e sala da pranzo, accesso a una elegante terrazza privata con arredi e piante che si sviluppa sull’intera lunghezza della suite. La suite rispecchia quella che è la proposta Armani che va oltre l’estetica visiva, offrendo un concetto unico di servizi sotto la supervisione dei Lifestyle Manager che sono un punto di riferimento per i clienti.

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3 PenThouSe SuiTe, GranD hyaTT canneS hoTel marTinez – cannEs (Francia)

Se salite fino al settimo piano siete giunti al “settimo cielo”. È la Penthouse Suite del Grand Hyatt Cannes Hotel Martinez, il posto più bello (e costoso) dove soggiornare in Costa Azzurra. Una suite semplicemente unica. 500 metri quadrati con 250 di giardino, affaccio sulla baia e un panorama che abbraccia dalle Isole di Lerino fino al Massiccio dell’Estérel. Nel giardino ci sono gli echi della lussureggiante flora del sud della Francia con olivi vecchi

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anche duecento anni. Lì, due Jacuzzi si nascondono nell’arredo all’aperto. Poi ci sono due sale da pranzo, due studi, 4 camere da letto, due cabine armadio, due saune, due bagni con vasca per l’idroterapia e il bagno turco decorato con mosaici. Tecnologia e arte si fondono in un incontro insuperabile. I materiali utilizzati sono tutti naturali per ricreare il settimo cielo. Alle pareti, litografie di Dufy, Picasso, Matisse e Stael.

2 harDWooD SuiTe, PalmS caSino reSorT - las vEGas (usa)

Solo 25mila dollari per questa suite nel prestigioso resort di Las Vegas che promette notti indimenticabili. Se non ci credete date un’occhiata. Visto? Quello è un campo da basket. Dentro la suite di un albergo. Se la vostra passione è il bowling, be’, c’è la suite anche con il bowling. Ma la Hardwood Suite è nel cuore di chiunque sia appassionato di pallacanestro e abbia voglia di spendere un po’ di soldi per una “notte da leoni”. Del resto, come dice il proverbio, “Quello che succede a Las Vegas rimane a Las Vegas”

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quindi, se non volete sporcare l’anello matrimoniale, magari è meglio fare due palleggi nel campo inserito all’interno della stanza (?) da 10mila metri quadrati con tre letti sul campo da basket. Vicino al campo c’è anche lo spogliatoio, sala d’aspetto, sala da pranzo, tutti i divertimenti e anche una sala da ballo. A questo punto la tv al plasma, la Jacuzzi, il biliardo e il maggiordomo a disposizione 24 ore al giorno sono un di più. L’importante è che ci sia il campo, la palla e qualcuno con cui giocare.

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Roman Penthouse è sicuramente il più esclusivo appartamento nel cuore della Dolce Vita, in grado di far vedere Roma con occhi nuovi e di offrire qualcosa che non è mai stato offerto prima: la miglior vista a 360° sulla Città Eterna, dalla Cappella Sistina al Colosseo e ben oltre. Situata all’interno dell’8° piano del Regina Hotel Baglioni, la suite si sviluppa su 560 metri quadrati di cui 290 di terrazze private che accolgono 1 master bedroom, 2 camere, sala da pranzo, zona living, cucina e bar privati. Per il massimo della meraviglia, gli ospiti potranno vivere l’esperienza di farsi coccolare da servizi unici ed esclusivi, tra cui Jacuzzi Kos con cromoterapia e palestra Technogym esterne, maggiordomo, chef e barman privati oltre a un servizio limousine. Impreziosiscono la Roman Penthouse e la rendono una regina del lusso, la cura artigianale degli interni e i preziosi materiali utilizzati come gli splendidi lampadari in vetro di Murano firmati Vistosi.

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na storia iniziata nel 1980 e che fonda le sue radici nel giuramento di Ippocrate, nell’umanizzazione del rapporto medico-assistito e nella fiducia. Il primo poliambulatorio Tiziano fu creato da un gruppo di giovani medici con l’idea di voler offrire agli utenti un unico luogo dove poter essere seguiti per qualsiasi bisogno di cura dovesse sorgere e per potersi confrontare applicando quello che oggi si chiama approccio multidisciplinare alla malattia e che rappresenta la miglior pratica per una corretta gestione e cura della stessa. Oggi il Poliambulatorio Tiziano consta di 4 strutture, tutte nel territorio Nord Est della capitale e precisamente nel quartiere Talenti – Montesacro sempre più rivolte al raggiungimento della miglior qualità per offrire al cliente/utente il servizio più adeguato possibile al proprio bisogno di cura. Lo dimostra il fatto che gli utenti, anche in questo periodo di crisi, hanno continuato ad aver fiducia nel Poliambulatorio Tiziano dando così la possibilità di avere una crescita costante e permettendo l’ampliamento dei servizi ed un costante aggiornamento tecnologico. Ed è così che sono nati il centro dedicato esclu- “Servizi per il paziente” sivamente all’Odontoiatria Pediatrica, un ambiente pensato per le esigenze dei più piccoli, in cui professionisti specializzati adottano un approccio mirato alle loro esigenze; e il Centro Donna, un luogo dove sono riuniti i servizi di Ginecologia, Ostetricia, Medicina Estetica, Dermatologia, Scienze dell’alimentazione, Endocrinologia e quant’altro necessario affinché la donna, la futura mamma o la donna di coppia possa trovare ogni risposta alle proprie esigenze. Poi le tecnologie tra cui il Cone Beam, un esame che è diventato il gold standard per quanto riguarda soprattutto il massiccio facciale e che, rispetto ad una tac tradizionale, permette una riduzione fino a 40 volte della dose di raggi emessa sul paziente; o la sedazione cosciente con protossido d’azoto, tecnica assolutamente sicura messa a disposizione di tutti quei pazienti che dovessero affrontare un trattamento che comporti paure, ansie o fastidi in genere e che grazie ai suoi benefici aiuta ad affrontarlo con serenità facendo quasi sparire gli stessi e procurando anche un piacevole senso di benessere; e ancora l’OCT Heidelberg Spectralis usato dalla NASA come miglior Tomografo a Coerenza Ottica per fare dei test oculari in orbita. Oggi il Poliambulatorio Tiziano è in grado di offrire agli utenti più di 20 specializzazioni mediche tra cui Analisi Cliniche e Radiologia Tradizionale in convenzione con il SSR, Oculistica, Odontoiatria, Ecografie, Cardiologia, Otorinolaringoiatria, Ostetricia e Ginecologia, Diagnostica Vascolare, Neurologia, Medicina Estetica e tante altre.

www.centromedicotiziano.it Tel. 06 87137015 / 06 87137360

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Novembre

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al sole I cayItos dI cuba, la rIvIera Maya In MessIco, repubblIca doMInIcana: destInazIonI dI lusso per un’estate che non fInIsce MaI… a cura dI cosIMo santoro Terminata la stagione, fortunatamente molto magra quest’anno, degli uragani in Atlantico settentrionale, ai Caraibi rispunta il sole. Persino il caldo è più sopportabile. Entriamo in inverno, che però non ha nulla a che vedere con quello delle nostre latitudini. Inverno in queste zone vuol dire meno giorni di pioggia, più sole e clima più gradevole. Le acque calde del mare sono poi una garanzia assoluta in termini di relax, così come i tanti resort esclusivi costruiti negli ultimi anni. Mare e lusso, un binomio inscindibile per una vacanza da sogno, anche a novembre, il mese più grigio dell’anno. E allora, si parte: destinazione Caraibi!

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LA SPIAGGIA DI TULUM

IL COMPLESSO ARCHEOLOGICO CHICHEN ITZA

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Câ&#x20AC;&#x2122;Ă¨ un tour operator che riconosci per FORZA. Risultato di un â&#x20AC;&#x153;duro allenamentoâ&#x20AC;? MESSICO â&#x20AC;&#x201C; RIVIERA MAYA

sul mercato del turismo. ESPERIENZA. Una storia di affidabilitĂ e professionalitĂ .

Allâ&#x20AC;&#x2122;estremitĂ orientale della penisola dello Yucatan si trova uno dei luoghi piĂš belli del Messico, sia dal punto di vista culturale che naturalistico. Ă&#x2C6; la Riviera Maya, una magnifica striscia di sabbia fine e bianchissima che si estende per quasi 200 chilometri da CancĂšn (sede di un aeroporto internazionale) a Tulum. Il mare turchese e la barriera corallina rappresentano il punto dâ&#x20AC;&#x2122;approdo ideale per chi vuole praticare snorkeling e piĂš in generale per immersioni subacquee mozzafiato. Suggestivi e unici sono i â&#x20AC;&#x153;cenotesâ&#x20AC;?, specchi dâ&#x20AC;&#x2122;acqua dolce che affiorano allâ&#x20AC;&#x2122;interno di profonde grotte tra spettacolari giochi di luce. Grazie a queste bellezze e molte altre, in pochi anni, la Riviera Maya si Ă¨ trasformata da un posto di pescatori a meta turistica molto attrezzata, con tanti resort che praticano la formula â&#x20AC;&#x153;all inclusiveâ&#x20AC;?. La localitĂ piĂš conosciuta della Riviera Ă¨ Playa del Carmen, antico villaggio di pescatori e oggi meta ideale per una vacanza allâ&#x20AC;&#x2122;insegna del relax piĂš totale, tra acque cristalline e assolate spiagge tropicali (tra le piĂš belle câ&#x20AC;&#x2122;Ă¨ Playacar, a pochi chilometri dal centro abitato). Oltre alla frizzante aria di mare, a Playa del Carmen si puĂ˛ ancora respirare la vivace atmosfera messicana, gustando i piatti tipici della cucina tradizionale oppure facendo shopping sullâ&#x20AC;&#x2122;affollata Quinta Avenida. Ristoranti, negozi, ma anche pub e numerose discoteche animano la cittadina: la piĂš nota Ă¨ Coco Bongo. Da Playa del Carmen, con un traghetto, si puĂ˛ raggiungere lâ&#x20AC;&#x2122;isola di Cozumel, tra le tre piĂš grandi dellâ&#x20AC;&#x2122;intero Messico. Qui si puĂ˛ ammirare lo spettacolo delle â&#x20AC;&#x153;cenotesâ&#x20AC;? e unâ&#x20AC;&#x2122;incredibile varietĂ di pesci tropicali. A una delle due estremitĂ della Riviera troviamo invece il suggestivo villaggio di Tulum, anche questo luogo ideale per praticare sport acquatici e ammirare la natura, ma anche per immergersi nella storia di questi posti visitando lâ&#x20AC;&#x2122;unico tempio Maya costruito sul mare. Lâ&#x20AC;&#x2122;ennesima perla di una regione unica per le sue bellezze e assolutamente da visitare.

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REPUBBLICA DOMINICANA – BAYAHIBE Incantevoli spiagge bianche, orlate di palme e lambite da un mare limpido e tranquillo, si susseguono sulla costa di Bayahibe, un piccolo villaggio affacciato sul mare dei Caraibi, all’estremità sud-orientale della Repubblica Dominicana. Il litorale di Bayahibe è sicuramente il più bello dello Stato caraibico ed è sede di numerosi resort turistici. Il villaggio vive dunque di pesca e turismo con le strutture ricettive che si integrano in modo armonioso con la cultura e la natura locale. Un esempio è il nuovo Eden Village Gran Dominicus, situato a pochi passi dalla spiaggia, con camere distribuite in villette su due piani, perfettamente integrate con il paesaggio circostante. Non a caso, il complesso ha ricevuto il riconoscimento del “Green Globe Certification” per l’alta sostenibilità ambientale. Il resort mette inoltre a disposizione dei propri ospiti sette ristoranti, piscine, campi da tennis e da calcio, una moderna SPA e uno staff di animazione italiano. Da Bayahibe si può raggiungere facilmente Isla Saona, una delle più incantevoli di tutta la regione, un autentico paradiso caraibico con grandi spiagge di sabbia bianca e acqua cristallina. È una delle mete più richieste per chi soggiorna nella Repubblica Dominicana. Chi arriva dall’Italia può invece raggiungere Bayahibe dall’Aeroporto Internazionale di La Romana (circa 30 km), terza città del Paese. 70 DPMAG.IT

CUBA â&#x20AC;&#x201C; CAYO SANTA MARIA Oltre 2500 cayitos, piccoli atolli corallini di sabbia fine e bianchissima, compongono lâ&#x20AC;&#x2122;arcipelago di Sabina Camaguey, sulla costa settentrionale di Cuba. Allâ&#x20AC;&#x2122;interno troviamo un altro complesso di isole denominato per la sua bellezza â&#x20AC;&#x153;Jardines del Reyâ&#x20AC;?, popolato da resort esclusivi. Una delle perle dei â&#x20AC;&#x153;giardini del Reâ&#x20AC;? Ă¨ lâ&#x20AC;&#x2122;isola di Cayo Santa Maria, lunga poco piĂš di 13 chilometri e larga appena due. Il posto Ă¨ un autentico paradiso, con spiagge da favola e ancora incontaminate e acque turchesi, limpidissime, dichiarato Riserva della Biosfera dallâ&#x20AC;&#x2122;Unesco. Cayo Santa Maria Ă¨ raggiungibile attraverso un terrapieno costruito sul mare lungo circa 40 chilometri. La posizione geografica, Ă¨ situata in uno degli angoli piĂš remoti ma sicuramente piĂš affascinati dellâ&#x20AC;&#x2122;intera Cuba, la rende un luogo ancora poco frequentato dal turismo di massa e molto da quello dâ&#x20AC;&#x2122;ĂŠlite. Insomma, una vera e propria oasi dove regnano tranquillitĂ e serenitĂ e la natura Ă¨ ancora padrona di terra e acque. Non si puĂ˛ infatti rinunciare a delle escursioni, sia per fare snorkeling che per andare in barca e osservare da vicino i delfini che popolano questo tratto di mare unico al mondo. A novembre, poi, il clima diventa ideale. Finisce infatti la stagione delle grandi piogge e inizia quella piĂš secca. Anche le temperature sono piĂš sopportabili con una media delle massime di circa 28 gradi e 21 nelle minime. Lâ&#x20AC;&#x2122;acqua Ă¨ calda anche in questo periodo, grazie alla presenza della Corrente del Golfo: le temperature superficiali si aggirano intorno ai 26 gradi. Altro che il grigiore dellâ&#x20AC;&#x2122;autunno romano.

Câ&#x20AC;&#x2122;Ă¨ un tour operator che riconosci per FORZA. Risultato di un â&#x20AC;&#x153;duro allenamentoâ&#x20AC;? sul mercato del turismo. ESPERIENZA. Una storia di affidabilitĂ e professionalitĂ . E tutto il know-how del Gruppo ES Viagens. PRONTEZZA. Nel soddisfare le Agenzie di Viaggi e i loro Clienti. AGILITĂ&#x20AC;. Nel reagire alle difficoltĂ del mercato. TALENTO. Nel costruire unâ&#x20AC;&#x2122;offerta di livello e sviluppare nuove proposte. KING HOLIDAYS Câ&#x20AC;&#x2122;Ă&#x2C6;.

CAYO SANTA MARIA dove alloGGIare Lâ&#x20AC;&#x2122;atmosfera paradisiaca del paesaggio circostante si rispecchia nei resort del posto. Come il nuovo Eden Village Playa Cayo Santa Maria, pensato proprio per chi desidera trascorrere un soggiorno allâ&#x20AC;&#x2122;insegna del benessere e del relax in un ambiente unico e incontaminato. Tra i servizi a disposizione del nuovo Eden Village vi sono un ampio centro SPA, dove gli ospiti potranno rilassarsi con massaggi e trattamenti di bellezza, cinque piscine fra le quali scegliere la piĂš adatta alle proprie esigenze, servite da altrettanti bar. Non mancano intrattenimento diurno e serale. Per chi non sa rinunciare alla movida notturna, non lontano dal villaggio, câ&#x20AC;&#x2122;Ă¨ â&#x20AC;&#x153;El Puebloâ&#x20AC;?, una discoteca dove ballare fino a tarda notte.

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DPjewels&luxury

Boccioli

di romanticismo Diamanti unici e Delicati fiori per questo finale D’autunno a cura Di irene mazzoli

Prada

Chopard

Tiffany

1. Rose by Prada Non è mai la stagione sbagliata per veder sbocciare un fiore, almeno quando si parla di moda. Il marchio Prada lo dimostra e realizza un bracciale in cristalli dalla base in ottone e zama sulla quale applica delle graziose rose in resina. 2. Atlas by Tiffany Nata diciotto anni fa, l’iconica collezione Atlas si reinventa in una perfetta combinazione di classicità data dai numeri romani e di modernità grazie al design dalle linee attuali. Da non perdere è il bangle, in oro giallo, bianco o rosa e impreziosito da diamanti. 3. Happiness by Chopard Nulla rende più felici che essere innamorati. Chopard lo sa e crea la linea Happiness, una collezione di solitari in oro bianco, giallo oppure in platino, tutti con incastonato un prezioso diamante, disponibile anche con taglio a cuore.

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DPjewels&luxury

Morellato 4

Stroili Oro

6 Chanel

4. Ducale by Morellato La bellezza della linea Ducale è nel dettaglio. Vuole, infatti, ricordare il fascino dal sapore antico dell’arte veneziana attraverso le lavorazioni dei pendenti traforati ispirati ai motivi di palazzo Ducale e impreziositi da diamanti, perle e ametiste. 5. Desire of Love by Stroili Anche in questo caso tutto nasce dall’amore. Desire of Love è una collezione in cui i protagonisti sono i cuori e i cerchi in metallo dorato che compongono girocolli, bracciali, orecchini e charms, simboli di fascino e passione per la moda. 6. Camelia by Chanel Dalla casa di moda francese, una linea che, come suggerisce il nome, trae ispirazione dalla camelia, fiore simbolo di purezza e di longevità e già molto amato da Coco Chanel. Tutti gli anelli che lo raffigurano sono impreziositi da diamanti, gemme e perle.

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DPWAtcheS

La rivincita

degli sportivi!

Sei SegnAteMpo penSAti per chi Ă¨ SeMpre in MoviMento A curA di irene MAzzoli

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DPWAtcheS

amBit 2S WHite by Suunto

HaPPy SPort by chopArd

La tecnologia non è mai troppa o, almeno, ci sono situazioni in cui finisce per tornarci utile. Suunto lo sa bene e crea un modello femminile in un’elegante tonalità di bianco, dotato di tutte le funzioni essenziali per chi pratica sport all’aria aperta.

Una delle linee iconiche di Chopard festeggia i suoi vent’anni. Per l’occasione nasce il nuovo modello Happy Sport Medium Automatic, pensato per chi cerca un orologio audace e prezioso. Caratterizzanti sono i sette diamanti danzanti e l’impermeabilità fino a 30 metri.

golD, Silver & BlaCk BumP by SWAtch

SeaStar 1000 automatiC by tiSSot

Alcuni di noi sono sempre in cerca di un tocco di stravaganza per il proprio look. Una proposta arriva dalla nuova linea Touch di Swatch, ispirata al mondo alieno, caratterizzata dai numeri enormi e super tecnologica grazie all’accesso immediato alle sei funzioni digitali.

Un orologio pensato appositamente per chi pratica le immersioni e anche sott’acqua non vuole rinunciare a uno stile ricercato e a prestazioni di alto livello. Tutti gli esemplari di questo modello sono dotati di valvola di scarico dell’elio per la depressurizzazione automatica.

Carrera CaliBro 1887 by tAg heuer

Big Bang Ferrari by hublot

Un segnatempo classico trova modo di accontentare anche i più sportivi grazie alla versione che, al posto del tradizionale acciaio satinato, propone una cassa in titanio, rivestita in carburo di titanio nero con il cinturino in pelle di coccodrillo con inserti rossi.

Più che un oggetto del desiderio, un vero e proprio capolavoro dell’orologeria. Svelato nel mese di ottobre in occasione del Gran Premio di Singapore, da Hublot arriva un orologio nato dalla sinergia con il team Ferrari, disponibile in soli cinquanta esemplari. DPMAG.IT 75

DPGUIDAANTISTRESS

Armani

Dolce & Gabbana 3

Maliparmi 2

PRONTI PER L’INVERNO! 1. Guanti by Armani L’inverno, si sa, è il momento più delicato per le nostre mani, soprattutto se siamo particolarmente sensibili al freddo pungente o se dobbiamo passare molte ore all’aperto. Da Armani, disponibili in viola e nero, dei guanti in nappa con un caldissimo interno in lana. 2. Guanti by Maliparmi Restando in tema di guanti, ecco un paio di modelli per chi vuole sentirsi sempre un po’ in vacanza. Maliparmi, infatti, crea la sua linea invernale ispirandosi alle diverse culture sparse per il mondo e da vita a modelli coloratissimi come questi nelle foto. 3. Sciarpa by Dolce & Gabbana Il Cachemire è la più preziosa, morbida e calda delle fibre tessili e, per questo, la più ambita quando si parla di accessori per l’inverno. Dolce & Gabbana la sceglie per la sua sciarpa con lavorazione stoppino, disponibile in nero e in antracite.

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Gucci

Antony Morato

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QUANDo ARRIvA Il FREDDo, GUANTI, ScIARpE E cAppEllI DIvENTANo I NoSTRI mIGlIoRI AmIcI A cURA DI IRENE mAzzolI

4. Animalier by Gucci Che si amino o che si odino una cosa è certa: le fantasie animalier non passano davvero mai di moda. Lo sa bene Gucci che si lascia ispirare e crea una collezione di pelle stampata con motivo giaguaro che comprende cappelli, guanti lunghi e corti con finiture in oro anticato. 5. Sciarpa e cappello by Antony Morato Dopo i modelli femminili, passiamo a qualcosa di maschile. Da Antony Morato una morbidissima sciarpa in maglia con frange e motivi a treccia, particolarmente interessante se coordinata con un confortevole cappello fedora a contrasto nei medesimi toni. 6. Berretto by Zara Infine, ecco un’idea per chi cerca un capo confortevole, facilmente abbinabile anche se si ama cambiare spesso look e stile e assolutamente caldissimo. Si tratta di una creazione di Zara, un berretto nero in cachemire perfetto anche per le più freddolose.

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DPmuSthAve

ACCESSORI

PER OGNI ORA Approfondisci i nostri articoli seguendoci su dpmag.it

StivAletti per StAre comodi durAnte il giorno, SAndAli per lA SerA, vAligie per unA breve vAcAnzA e un pAio di borSe chic Sempre indiSpenSAbili: dA mAttinA A SerA gli irrinunciAbili A curA di irene mAzzoli

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DPmuSthAve

Swinging LonDon by FrAtelli roSSetti

LavanDa e SmeraLDo by roncAto

Chi non ha mai sognato di vivere durante il mito della Swinging London, quando ci si esprimeva attraverso musica e moda? Fratelli Rossetti prova ad accontentarci con uno stivaletto dai contrasti tra bianco e nero e tra glossy e pelle.

Due colori protagonisti dell’inverno per Roncato, che rivisita la linea Light Young, ideale per chi ama viaggiare senza portare con sé enormi bagagli e la linea Rolling, che comprende borse, borsoni, zainetti e utility, dotati di tasche a prova di disordine!

StivaLetto by FrAu

BorSa a mano by ArmAni

Da Frau un modello da non lasciarsi scappare. Il motivo? È comodo grazie al tacco a zeppa appena accennato, caldo perché imbottito al punto giusto ed ha uno stile perfetto per chi predilige un look sportivo, ma curato.

Richiede una cura particolare perché si rovina facilmente, ma il vitello scamosciato ha sempre un suo fascino. Armani lo usa per una borsa a mano dalla forma trapezoidale, funzionale grazie alle tasche interne e a quella esterna. Disponibile anche in nero.

SanDaLo by miu miu

Baguette by Fendi

Anche nella stagione fredda il sandalo non deve mai mancare nel nostro guardaroba, particolare è l’effetto che si ottiene se lo si abbina con una calza pesante. Miu Miu ne realizza uno molto comodo, in camoscio con degli scintillanti inserti di Swarovski.

Vera e propria it-bag del marchio Fendi è la borsa modello baguette, un classico che in quindici anni non ha mai conosciuto crisi. Realizzata in moltissime e coloratissime varianti, è disponibile anche nella versione personalizzabile e ancora più unica! DPMAG.IT 79

BAGNO

DPdEsign

“Scusi, per il bagno?” Fino a una manciata di decenni fa, la risposta avrebbe condotto senza dubbio in fondo a destra. Magari all’estremità di qualche corridoio defilato, lì dov’era bene che se ne stesse rintanato un locale di servizio da ricordare all’occorrenza e dimenticare per il resto del tempo. Metri pochi, gusto ancora meno. Almeno finché, complice forse una nuova ventata di sano individualismo post-crisi, qualcosa non ha iniziato a cambiare. Neo (ri)eletto sancta sanctorum della cura della persona in cerca di rifugio dallo stress, il più intimo tra i vani domestici ha cambiato indirizzo e si è trasferito a sorpresa sulla linea di confine tra privacy chic e wellness ultra professionale, quasi un piccolo hammam abitabile da arredare con la dovizia di dettagli e finiture comunemente riservata agli ambienti più a portata di ospiti e occhi indiscreti. Accanto a uno squadrone di materiali giovani e innovativi tutti da vedere e toccare, laddove possibile riciclati e riciclabili a beneficio del pianeta, sono sbarcati sanitari sospesi all’ultimo grido, rubinetterie gioiello dalle cromature sfavillanti, docce 2.0 da cui piovono getti di multifunzioni e vasche idromassaggio all’altezza delle più raffinate luxury spa, fino a intere collezioni all’insegna della contaminazione tra nostalgie rétro e avanguardie di stile, dove le cromie più sfrenate si alternano a un intramontabile total-white minimale di tutto relax. Bastano pochi tocchi ad hoc per ritagliarsi un personalissimo oceano di benessere in cui immergersi al termine di una dura giornata di lavoro. E il naufragar è dolce...

PEr Anni è stAto il brutto AnAtroccolo dEgli AmbiEnti domEstici, orA i dEsignEr lo hAnno trAsformAto in uno sPlEndido cigno: mobili, lAvAbi, doccE hi-tEch E vAschE idromAssAggio PEr rEgAlArsi il PiAcErE di un PErcorso bEnEssErE A PortAtA di cAsA A curA di ElEonorA PutignAno 80 DPMAG.IT

MANIA

DPdEsign

Jacuzzi vasca idromassaggio muse

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dEsign DUKA

Con un tale vortice di cambiamenti in atto, ci voleva una vetrina adeguata in cui poterli sfoggiare. Quale luogo migliore dei 176.000 metri quadri espositivi di Cersaie 2013, il Salone della Ceramica per l'Architettura e dell'Arredobagno che ha recentemente visto sfilare le eccellenze del settore tra novità e cult reinterpretati in funzione del vivere contemporaneo. Proprio alla fiera bolognese ha debuttato infatti la nuova Acqua 5000 di Duka, una cabina doccia che nonostante la fama già conclamata ha scelto di presentarsi all’appuntamento con il pubblico di intenditori e appassionati in una veste ridisegnata nel dettaglio per venire incontro alle esigenze più disparate. Tra le novità più succose, il pratico sistema Automatic Close & Stop: basta un rapido tocco delle dita e le porte scorrono dolcemente, per portarsi automaticamente

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dEsign DUKA

nella posizione di chiusura e di apertura negli ultimi centimetri, come nei cassetti dei mobili di alta qualità. Tutta nuova anche la stabilità d’insieme, come pure il profilo di battitura e di guida, il disegno delle lastre di vetro e il meccanismo per lo sganciamento delle antine, pensato per agevolare e semplificare ogni operazione di pulizia. La trasparenza del cristallo Securit e la lucentezza del metallo si uniscono in un connubio materico di grande impatto estetico, una vera e propria microarchitettura studiata per trasformare un semplice gesto quotidiano in un’esperienza sensoriale in grado di rigenerare corpo e mente. Lo stesso promette (e mantiene) anche la sua degna compagna Acqua R 5000, dal design pulito ed essenziale grazie all’assenza di profili ingombranti e una nuova maniglia che garantisce uno spazio di ingresso ancora più ampio e confortevole. Una presenza importante ma discreta che sa confondersi con l’ambiente circostante, lasciando all’acqua il ruolo da protagonista.

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dEsign JACUZZI

Jacuzzi vasca idromassaggio muse

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Altro palcoscenico, altra novità. Direttamente da Bologna Water Design 2013 – evento tutto dedicato all’acqua e alle sue mille declinazioni creative nelle mani di grandi architetti e progettisti – arriva la vasca tecno-chic Muse, ultima nata dall’expertise dei professionisti del benessere di casa Jacuzzi. Avviluppato nell’abbraccio di linee armoniche e sinuose, questo gioiello firmato da Mario Ferrarini trova nella sua cornice ovale di materiale morbido e colorato la sua cifra distintiva, che gli conferisce una forte personalità e al contempo lo rende facilmente adattabile a qualsiasi contesto abitativo, dai più tradizionali ai più anticonformisti. Unico modello freestanding a disporre di idromassaggio shiatsu, Muse vanta trentadue microgetti sequenziali disposti lungo lo schienale, dalla cervicale fino alla zona lombare, che generano un susseguirsi di piacevoli onde a intensità regolabile, dall’alto verso il basso per ottenere un effetto tonificante o viceversa dall’alto verso il basso per godere di un’azione rilassante, raggiungendo così un perfetto riequilibrio energetico. Un trattamento confortevole e rilassante che può essere abbinato all’idromassaggio Classic e Acquasystem, affidandosi all’efficacia delle nuove bocchette TargetPro e andando a concentrare così l’intervento benefico su specifiche parti del corpo che più hanno bisogno di ritrovare la forma ottimale. Dulcis in fundo, la ciliegina sulla torta ce la mette la tecnologia: completano la gamma di dotazioni un telecomando J.touch con funzioni retroilluminate che si attivano con un semplice tocco, Sound System con Bluetooth, Cromodream e riscaldatore.

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Non c’è via di scampo, prima o poi il dubbio amletico arriva per ogni padrone di casa. Non è tanto una questione di essere o non essere bravi ad arredare locali più o meno problematici, prima di procedere all’acquisto dell’arredo bagno bisogna necessariamente compiere una scelta di fondo: doccia o vasca? Nell’indecisione, Colacril risponde con una linea dai mille volti che già a partire da un eloquente nome al plurale promette di creare tante “Atmosfere” sempre diverse. Per gli amanti del relax in ammollo, ad esempio, propone quattro tipologie di vasche: ovale, tonda, rettangolare – il bordo degrada dall’esterno verso l’interno aumentando notevolmente lo spazio fruibile – e quadrata, dove potersi sistemare comodamente anche in due sfruttando le diagonali. Tutte realizzate in polymineral, materiale resistente, piacevole al tatto e antiscivolo, le vasche dell’azienda di Civita Castellana presentano un esterno lucido e brillante unito a un interno mat opaco e setoso, in un incontro estetico di

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Metti in tavola la Natura appena colta.

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Così come spuntano le piante nascono anche le idee e questa ci è sembrata davvero buona: un orto tutto nostro e naturale. Un'esperienza piacevole e didattica da condividere con tutta la famiglia, una visita al nostro orto. Avrete modo di PRVWUDUH DL YRVWUL ¿ JOL FRPH VL SUHVHQWDQR OH YDULH YHUGXUH prima di essere tagliate, lavate e messe in tavola fresche o cucinate. All'Orto Fleming la frutta e la verdura è solo di stagione e a KMØ. Naturale, genuina e a prova di sapore. *XVWHUHWH OD GL̆ HUHQ]D

IMPRESA AGRICOLA DI ALBERTO NICOLELLA VIA DEI DUE PONTI, 61 - 00189 ROMA - TEL./FAX: 06.3340587 CELL. 392.1970151 E-MAIL: INFO@VIVAIFLEMING.IT - WWW.VIVAIFLEMING.IT

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Come ogni accumulatore cronico sa bene, in materia di economia domestica vige una regola semplice ma ferrea: le possibilità di tenere in perfetto ordine una stanza sono direttamente proporzionali ai vani a disposizione per riporre e nascondere ogni sorta di oggetto o cianfrusaglia possibile. Il bagno non fa certo eccezione, visti gli innumerevoli prodotti e accessori di cui uomini e donne non potrebbero mai fare a meno. Proprio a loro ha pensato Duravit quando ha deciso di rimodernare la sua ampia serie di mobili X-Large, moderna e infinitamente versatile grazie a una sterminata gamma di varianti. Parole d’ordine capienza, leggerezza e rigore formale, ben rappresentate dal design raffinato del bordo anteriore della consolle: 24 millimetri di spessore totale di cui solo 12 effettivamente visibili, un dettaglio sorprendente che crea uno stacco visivo e fa sembrare la consolle quasi sospesa. Quanto alle misure, la consolle si può scegliere in diverse larghezze da 80 a 200 cm e due diverse profondità, 55 cm o 48 nella versione ridotta, più congeniale agli ambienti ristretti. Le basi sottolavabo possono essere configurate con anta, elemento estraibile o due cassetti, in ogni caso ideali come soluzione salvaspazio e comoda seduta per tutte le età grazie al pratico cuscino imbottito. Otto le finiture disponibili, in laccato, bilaminato o con impiallacciatura in vero legno, da ritrovare anche negli specchi dotati di un’elegante copertura luminosa, che sfrutta la luce indiretta e omogenea dei LED per garantire una visibilità ottimale nella zona del viso senza mai correre il rischio di abbagliare. Mancherebbe solo un po’ di musica per creare la giusta atmosfera, ed ecco pronto il nuovo sistema Sound optional, facilissimo da usare e azionare tramite i propri dispositivi Bluetooth. In totale fanno 112 modelli ricercati e spaziosi in cui trovare posto a ogni genere di nécessaire, più o meno extralarge. Chi ha detto che le dimensioni non contano?

in queste pagine duravit, serie X-large

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ROCHE BOBOIS A ROMA l’ElEgAntE showroom di viA dEi PrAti fiscAli mEttE in mostrA l’inconfondibilE stilE dEllA cAsA frAncEsE

Ambientazione suggestiva, forme originali, emozioni cromatiche: l’elegante showroom Roche Bobois di via dei Prati Fiscali mette in mostra l’inconfondibile art de vivre della Maison francese leader mondiale nell’arredamento d’interni. Un negozio esclusivo e scenografico che dall’8 al 18 novembre offre alla propria clientela la promozione straordinaria 8 Giorni Eccezionali: prezzi vantaggiosi su tutta la collezione, per arredare i propri spazi con creazioni d’eccellenza, con il vantaggio di prezzi irresistibili. Lo showroom si sviluppa come un affascinante percorso nel design by Roche Bobois e nelle sue macro-collezioni: la ricerca e le tendenze della collezione Les Contemporains e lo charme francese reinventato della collezione Nouveaux Classiques. Quasi 1000 mq di design che, attraverso le innumerevoli ambientazioni curate nei minimi dettagli, rispecchiano una filosofia abitativa caratterizzata da qualità produttiva, rigore nella scelta dei materiali e attenzione alla sostenibilità. Roche Bobois Roma Via dei Prati Fiscali, 239 Tel 06 88644901 roma.viadeipratifiscali@roche-bobois.com www.roche-bobois.com

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Sfida tra materiali

e tecnologia Bellezza, praticità, modernità. Per un pavimento che possegga tutte queste caratteristiche è possibile affidarsi ad alcuni materiali in grado di soddisfare al contempo queste diverse esigenze. Il cemento grezzo e grigio è una nuova tendenza utilizzata inizialmente per i loft ma ora è di largo consumo, dal salotto al bagno. Brillante e opaca, la resina è resistente ed anche estremamente pratica, al tempo stesso elegante. Le piastrelle restano un classico perché si adattano ad ogni angolo della casa. Sempre in tema di classici, il parquet, adesso anche in forma colorata, mentre l'ultima novità è il pavimento in vetro. Dona luminosità e la sua bellezza è fuori discussione. Tra le aziende, Refin ha creato la collezione Artwork che nasce dallo studio accurato di preziose finiture murali nate nella Venezia dell’ XI secolo e ancora oggi ampiamente utilizzate nel restauro di residenze antiche e nei progetti di interni contemporanei. Nello sviluppo di

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Artwork lo studio delle tecniche applicative e dei materiali utilizzati è stato fondamentale, così come la collaborazione di artigiani specializzati, che hanno permesso di ottenere, attraverso l’utilizzo di tecnologie produttive all’avanguardia, un prodotto innovativo ma d’ispirazione classica, minimalista e dal design contemporaneo, in cui le ampie spatolature e le variazioni cromatiche vengono enfatizzate dai grandi formati. Presente recentemente alla settimana del design parigina, Marazzi ha pensato Treverk che cattura l’emozione più intima e le qualità della Natura: un nuovo gres dall’estetica pregiata e dalle performance tecniche eccellenti. Proposto in sei tonalità cromatiche e corredato da inserti a mosaico e a listelli. Blautech, invece, si distingue per la semplicità e la cura per i dettagli: due tonalità eleganti e complementari, Donker e Grijs, variabili nelle diverse finiture della superficie, naturale, lappata lucida, lappata mat, e del bordo, rettificato o anticato rettificato.

Nuove cromie, effetti materici e taNto altro. PavimeNti e rivestimeNti da cersaie e... iNdietro

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Materiali e idee per i nostri paviMenti

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DPdesiGNParquet DPdesiGN

Quale

parQUetscegliere?

L'elegante Pref. Rovere Charcoal, collezione Palace, ha una struttura multi-strato e appartiene ad una selezione senza nodi. Lo trovate solo da MPT Parquet.

da semPre iN testa alle PrefereNze dei coNsumatori italiaNi ed euroPei, il leGNo offre uNa soluzioNe di qualità Per uN iNterior desiGN classico Durata, qualità, sensazioni, eco-compatibile. Il parquet è una scelta che trasmette subito la personalità di chi abita la casa. Scegliere il legno è una opzione che implica un prodotto che ha una durata straordinaria, si va ben oltre i cent’anni. Il parquet è un materiale naturale, comunica sensazioni di calore e benessere, oltre ad essere una materia prima completamente rinnovabile. Lo stesso pavimento può essere restaurato e recuperato, in quanto prodotto totalmente eco-compatibile. Per chi vi si affaccia per la prima volta, le scelte sono potenzialmente infinite. Ecco una piccola guida. Il parquet può essere tradizionale massiccio, e quindi ricavato da un’unica specie legnosa; oppure prefinito, costituito da più strati lavorati maschio/femmina, che viene finito, levigato e verniciato prima della posa. Il parquet prefinito è la naturale evoluzione di quello grezzo e rappresenta al momento oltre il 90% del mercato dei pavi-

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menti in legno. Questo perché è più resistente, più facile e meno costoso da posare ed ha una gamma pressoché infinita di finiture (sbiancati, decapati, anticati ecc.). Le tonalità di colori sono classificate in quattro categorie: legni rossi (Merbau, Doussiè Africa, quest'ultimo si presta a differenti usi, anche nel caso di pavimenti con riscaldamento a pannelli), legni chiari (l’acero americano, il faggio e rovere entrambi inadatti a pavimenti con riscaldamento a pannelli), legni scuri (Wengé-Panga, Mutenye, legno resistente ma neno adatto al riscaldamento a pannelli radianti), legni bruni (Iroko particolarmente indicato per ambienti umidi, come bagni e cucine), Teak, Afrormosia. La scelta si declina nei diversi toni, a partire dal chiarissimo Acero al Rovere Sbiancato per arrivare allo scurissimo Wengè, che assieme al Noce Americano rappresenta una delle tendenze che si sono affermate negli ultimi mesi. I gusti si dirigono sempre,

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L’ESPERIENZA M.p.t. parQUet

ma quali sono le scelte più diffuse e quelle più attuali? La parte da protagonista è ormai da tempo affidata al Rovere, grazie alla colorazione naturale: con il tempo tende a scurire nelle parti che sono direttamente esposte alla luce del sole, comunque in maniera omogenea rispetto ai toni che ha al momento della posa. Anche la variante del Rovere Sbiancato è molto richiesta, grazie alle striature bianche e grigiastre che si adattano alle scelte di colore per piastrelle e arredi. Anche il Wengè ha avuto negli ultimi tempi un’accoglienza particolare da parte di architetti e designer, grazie alla colorazione quasi nera diventa protagonista nelle scelte di arredo e si abbina facilmente a qualsiasi altro colore. Un'altra scelta importante riguarda la finitura. Quella a olio regala al pavimento in legno un effetto di grande naturalità, mentre quella a vernice mette in evidenza e valorizza le tonalità e i cromatismi dei tessuti legnosi. Il parquet verniciato è più pratico, dato che si graffia più difficilmente ma il parquet oliato è conosciuto per il suo “effetto naturale” .

La M.P.T. Parquet Srl è una società che distribuisce in tutta Italia parquet prefiniti e tradizionali. È stata la prima azienda nel nostro Paese ad introdurre le pavimentazioni in legno per esterni (es. passeggiata a mare di Cattolica, porto di Ancona, Terrazza Caffarelli a Roma). Grazie alla sua esperienza ventennale nel campo del parquet, offre il giusto mix tra competenza e innovazione, alla costante ricerca di nuovi prodotti da proporre al cliente, assicurando un’ottima qualità dei prodotti ad un prezzo contenuto, grazie all’importazione diretta: ciò significa che i materiali passano direttamente dalla produzione ai magazzini per la vendita, eliminando tutti i passaggi intermedi, così che i costi vengono naturalmente abbattuti. Inoltre, MPT Parquet importa materiale direttamente proveniente da foreste controllate per limitare al massimo l’impatto sull’uomo e sulla natura, con prodotti tutti controllati e certificati e che non vengono trattati con colle o vernici tossiche. L’azienda è distributrice esclusiva per il centro Italia della Lamett (per info www.lamett.eu/it/).

Prati: Via Della Giuliana 21/23 T. +39 06 39745522 / +39 06 39030505 Appio/Tuscolano: Via Enea 64/68 T. +39 06 7811771 Magazzino e Showroom: via Salaria Km 21,900 - T. +39 06 88588446 info@mptparquet.it www.mptparquet.it

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N7 by Casamania

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Cosa non si fa al giorno d’oggi con un pezzo di alluminio. L’armeno Norayr Khachatryan, giovane astro nascente del design internazionale, ci ha realizzato addirittura un tavolo. Nato da un unico elemento piegato più volte, N7 si ispira al linguaggio stilistico dell’aeronautica militare, ma lo parla con la freschezza creativa delle migliori sperimentazioni contemporanee. Le dimensioni sono grandi (240 x 86 cm), la stabilità pure, grazie alla linea affilata dei due piedi che lo tengono sempre sull’attenti.

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA L’Amico in più è ArrivAto e si chiAmA vogLiA di stupire A curA di eLeonorA putignAno

Tour by Fontana Arte Perché azzardare prove di alto equilibrismo per portare il caffè in tavola quando si può portare direttamente la tavola con sopra il caffè? Miracoli di questo cult targato Gae Aulenti. Come in un ready made, al posto delle tradizionali gambe di sostegno spuntano quattro ruote di bicicletta con tanto di veri e propri pneumatici di gomma piena. Fissate al piano in vetro temperato molato con quattro piattelli in acciaio inox, sono pivotanti a 360°, per raggiungere agevolmente tutte le tappe del giro di casa.

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Vegas by Miniforms Il menu ideale di una serata tra amici? Un buon vino, pasta e pizza a volontà e un secondo di carne o pesce con contorno di fiches e carte francesi. Per unire finalmente il commestibile al dilettevole, arriva il tavolo Vegas firmato da Andrea Lucatello. Due i piani a disposizione in alveolare di alluminio: uno impiallacciato in noce canaletto, l’altro rivestito con panno verde serigrafato. Si può giocare a dama, backgammon, black jack o rischiare il tutto per tutto con la roulette a scomparsa. Scommettiamo che ve ne innamorerete?

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Campo d’oro by De Padova Per fare un tavolo, ce ne vogliono tre. Non è un delirio da manie di grandezza, ma l’intuizione ambiziosa dei designer Paolo Pallucco e Mireille Rivier. Il risultato è un complemento transformer in profilato d’acciaio interamente rivestito di laminato bianco e composto da tre piani modulari di forma trapezoidale, collegati tra loro da cerniere che consentono di posizionarli a piacimento per creare una miriade di configurazioni geometriche sempre diverse, da adattare a qualsiasi necessità: dove, come e quante se ne vuole.

Elio by Kubedesign È l’imperativo del terzo millennio: riciclare, riciclare, riciclare. A cominciare dal cartone, di cui ogni anno il Belpaese produce la bellezza di nove milioni di tonnellate. Considerato a torto materiale poco nobile per eccellenza, nelle mani giuste può diventare un gioiello di sostenibilità hi-tech: il top è in finitura in cartone naturale, personalizzato con quattro texture o rivestito in materiale rigido antiurto nei colori bianco, nero, rosso, blu, giallo e naturalmente verde. Ecologicamente corretto.

Déjeuner sur l’arbre by Gufram L’idillio bucolico di un tranquillo “déjeuner sur l’herbe” era un lusso che solo i signori bene dell’epoca di Manet potevano permettersi. In questi tempi di fretta compulsiva e traffico cronico, gli automobilisti imbottigliati nell’ora di punta possono concedersi al massimo quello “sur l’arbre”. Ci scherza su Gianni Arnaudo ideando questo coffee table a immagine e somiglianza del deodorante on the road più famoso del mondo. Coloratissimo, pop e super funzionale. O come avrebbe detto Manet, magique. DPMAG.IT 99

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Dal granDe al piccolo Apple pensA All’AstronAve dopo Aver presentAto il nuovo ipAd e l’Arrivo in itAliA del nuovo iphone. e non finisce qui…lA tecnologiA hA mille sorprese A curA di BeAtrice chiddo

La mela si fa l’astronave. Non contenta di aver conquistato il mondo, la Apple punta alla conquista della galassia. La nuova sede che l’azienda ha portato all’esame delle autorità della città di Cupertino ha la forma di un disco volante e dovrebbe sorgere in un’area che in passato era stata occupata da impianti della Hewlett Packard. Avrà quattro piani per un totale di 260mila metri quadri. Ospiterà quasi 15mila dipendenti. Per mantenere la sede nell’area di Cupertino, la mela avrà dei benefici fiscali. Inoltre, l’azienda si è impegnata a costruire abitazioni, parchi e piste ciclabili per un valore di 68 milioni di dollari. Dal momento in cui la Apple ha deciso di avviare il progetto, ha tenuto più di 150 incontri con i residenti della città e di aver risposto a più di mille domande sulla nuova costruzione.

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iPadAir l’ultima novità della casa di Cupertino

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Il tutto per l’abbordabile cifra di 5 miliardi di dollari. Del resto se bisogna partire alla conquista dell’universo la spesa va preventivata. aDel resto il colosso americano è partito da poco alla conquista dell’Italia. È arrivato finalmente il nuovo iPhone 5s. Essendo l’ultimo arrivato, il Senior Vice President Worldwide Marketing di Apple, Philip Schiller, ha subito sottolineato come si tratti “Dello smartphone più innovativo al mondo, in grado di portare un’architettura di classe desktop sul palmo della mano”. Quanto meno è il primo con un’architettura a 64 bit di classe desktop, per prestazioni ultraveloci in palmo di mano. Design incredibilmente sottile e leggero, una nuova fotocamera iSight da 8 megapixel con flash True Tone e introduce Touch ID, un modo innovativo per sbloccare facilmente e in totale sicurezza il telefono con il semplice tocco di un dito. L’azienda ha presentato anche il nuovo iPad di cui relazioneremo volentieri nel prossimo numero. Anche Nokia ha annunciato novità a fine ottobre. ll Nokia Lumia 1520 è l'inedito phablet con sistema operativo che dovrebbe essere Windows RT 8.1. Anche HTC ha il suo phablet: One Max, versione maggiorata di One. La differenza più grossa sta nel display che offre una diagonale da ben 5.9", con risoluzione FullHD. Il resto delle specifiche resta nell'ambito del "classico" hardware montato sugli attuali dispositivi di gamma alta: Soc Qualcomm Snapdragon 600, 2GB di RAM, fotocamera UltraPixel (ma senza OIS, sensore ottico di stabilizzazione dell'immagine), 16\32GB di memoria interna espandibile tramite SD e tutte le altre varie specifiche già presenti su HTC One (per un elenco dettagliato vedi più avanti). Novembre dovrebbe essere il mese di LG con il primo smartphone con display curvo, G Flex. In questo modo LG va a competere direttamente con il suo vicino di casa Samsung, che ha già lanciato da qualche giorno il Galaxy Round, anch’esso con display curvo.

FORSE NON SAPETE CHE… In Spagna hanno inaugurato un hotel interamente ispirato a Twitter. Si chiama @SolWaveHouseand. Gli utenti interagiscono solo attraverso il WiFi dell’albergo, è possibile inviare messaggi privati e indicare la propria posizione. Anche gli ordini in camera possono essere fatti con l’hashtag #FillMyFridge e i tweet a @SolWaveHouse. Il venerdi sera è dedicato ai party in piscina, con tanto di hashtag #TwitterPoolParty, cocktails e drinks Twitter inspired.

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Sa Cardiga RISTORANTE ROMA

UN VERO E PROPRIO GIARDINO DAI PROFUMI DI SARDEGNA, DOVE POTRETE DEGUSTARE DAGLI ANTIPASTI AI DOLCI DI UNA TERRA ANCORA OGGI D’INCANTO... Passate serenamente dal rumore alla tranquillità... e ricordate quanta pace può esserci a due passi da Roma, nel Parco di Veio, dove ad aspettarvi c’è la poesia trasformata in genuino cibo e ad accogliervi troverete l’eleganza e la simpatia di uno staff che fa della propria passione un vero e profondo messaggio culinario.

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FINALMENTE

MADURA

HA INAUGURATO A ROMA LA PRIMA BOUTIQUE DEL CELEBRE MARCHIO FRANCESE CHE PRODUCE TENDE, CUSCINI E BIANCHERIA LETTO

nfiniti stili, colori, e tecniche di lavorazione dei tessuti, collezioni molto creative realizzate con materiali di qualità e particolari rifiniture. È Madura, che lo scorso 12 ottobre ha acceso i riflettori sulla sua prima boutique italiana, inaugurata a Roma in via Ugo Ojetti 70. Il brand, specialista di tende, cuscini e biancheria letto, è presente in oltre 40 boutique nel mondo e finalmente è arrivato anche in Italia con tutta la sua creatività ed eleganza. Al cocktail party, tanti gli ospiti che hanno gradito la novità dei colori e delle infinite fantasie di tende “pret à poser” e cuscini di ogni stile, e gustato le specialità dello chef Andrea Golino, maestro del finger food del Gambero Rosso.

1 / Chef Andrea Golino con Arianna Paolucci, proprietaria di Villa Appia Antica, prestigiosa location per eventi e matrimoni. 2 / Vincent Rey, CEO di Madura, con Andrea Golino, Filippo Ghirelli, CEO di Genera Group Holdings l’azienda che detiene il marchio Madura per l’Italia, e Vita Grilli, Head of Marketing and Communication di Genera Group Holdings. 3 / Lo staff della boutique Madura. 4 / L’interno della boutique Madura di via Ugo Ojetti la sera dell’opening party. 2

MADURA / www.madura.it MADURA Via Ugo Ojetti, 70 - Roma (Talenti) / Tel. 06 69.31.49.46

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LE NOVITÀ

Iposonic, la nuova cavitazione di altissima tecnologia

CONTRO LA CELLULITE UNA NUOVA TECNOLOGIA STIMOLA LA MOBILITAZIONE DEI GRASSI RIDUCENDO GLI INESTETISMI. È IPOSONIC, SCOPRIAMOLA INSIEME

a Alisene è possibile ridurre gli inestetismi di adipe e cellulite. Come vincere queste patologie che affliggono milioni di donne? Con Iposonic, la nuova cavitazione di altissima tecnologia che stimola la mobilitazione dei grassi e riduce gli inestetismi legati alla cellulite. Il flusso rimodellante di questo trattamento favorisce la distensione dei tessuti mediante un’onda pulso-modulata in grado di sviluppare tre tipi di azioni: meccanica, termica e chimica. Nella prima, le oscillazioni create dall’onda sonica determinano un movimento dei liquidi contenuti all’interno delle cellule che favorisce l’aumento della permeabilità della membrana cellulare e stimola la separazione delle fibre di collagene. Questo meccanismo, inoltre, agevola lo smaltimento dei liquidi trattenuti nei tessuti. Durante l’azione termica, invece, quando l’onda sonica attraversa i tes“Da Alisene, in armonia suti, una parte dell’energia viene convertita in forma di calore e l’aumento della temperatura da un lato, con il proprio corpo” accelera il metabolismo e dall’altro, stimola il microcircolo cutaneo e lo smaltimento dei cataboliti. Ultima, l’azione chimica, nella quale le forze di accelerazione prodotte dal passaggio dell’onda sonica modificano il pH locale e la permeabilità della membrana cellulare accelerando i processi metabolici delle cellule. Infine, un trattamento drenante (pressoterapia o skinwell-body) completa la seduta. Iposonic è la macchina della bellezza per sentirsi in armonia con il proprio corpo… a un centimetro dalla perfezione. Inaugurato lo scorso giugno, il centro salute e benessere “Alisene” non è un normale beauty center né tanto meno un semplice centro estetico come ce ne sono tanti nella Capitale. Alisene è anzitutto espressione di uno stile di vita, è la chiave dell’eleganza: il piacere che prova una donna nel sentirsi attraente, immortale grazie a trattamenti che ridonano luminosità, freschezza e morbidezza alla pelle, massaggi, check up completi, depilazione, scrub per il corpo e pulizia viso.

ALISENE / Via Bevagna, 92 Tel. 06 83793911

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LE NOVITÀ

FASHION VICTIMS PRESENTAZIONE IN GRANDE STILE LO SCORSO 9 OTTOBRE 2013 PER LE NUOVE COLLEZIONI AUTUNNO/INVERNO 2013-2014 NEL PRESTIGIOSO STORE ROMANO

stato un evento ispirato alle magiche atmosfere degli anni ’80 e ’90 quello che si è svolto presso lo store di Fashion Victims in via Ugo Ojetti 100. Il “black carpet” ha visto sfilare le creazioni delle collezioni che le fashion victims indosseranno nella prossima stagione, in una ambientazione che riproduceva le dinamiche di un live set fotografico curato dal direttore artistico di Woman & Bride, Armando Cattarinich e una make up session coordinata dalla Make Up Artist Isel Fitò, con la collaborazione della Romeur Academy che ha messo in maggior luce la splendida bellezza delle modelle tra le quali spiccava Naomy Chittani della GR Models, partner di Fashion Tv Italia. Gli scenografici allestimenti, realizzati da Barbara Verchiani, hanno creato un’atmosfera molto apprezzata dai numerosi ospiti accorsi all’invito di Erika Gottardi e Massimiliano Piccinno che hanno assistito l’elegantissima padrona di casa Khadija El Hallaoui. Tra questi il regista Mario Martone, Bianca Maria Caringi “Ospiti, mondanità e moda” Lucibelli, la showgirl Giada Di Miceli, il Press Office Emilio Sturla Furnò, le giornaliste Valeria Oppenheimer e Deborah Bettega, la fashion blogger e consulente d’immagine Gisella Peana, la giornalista Stefania Taruffi, il giornalista e stilista Antonio Ventura de Gnon, Lucio Freni, i titolari dell’Atelier “La Maison Blanche” Davide Raciti, Ilaria Barzagli e Alessandro Palombo, gli stilisti Marco Foldes e Gaetano Massari e la wedding planner Camelia Lambru. Le numerose ospiti si sono immerse in una Fashion Victims Experience, assistite dalla personal shopper dello store Carla Adolini, creatrice di un incredibile abito color oro esposto per l’occasione, e dalla stylist Rosalba Presutti, cullate dalle note del piacevole dj set curato da Mauro Marani, allestito nella scenografica vetrina principale. Fotografatissimo dagli ospiti l’elegante e insolito taxi londinese cabriolet fornito dalla SG Service, brandizzato per l’occasione con il logo Fashion Victims. Tartine e macarons, con i loro delicati sapori, hanno accompagnato l’elegante cocktail curato da Pasquarelli Catering e un brindisi finale ha concluso una piacevole serata di glamour, eleganza, moda e relax.

FASHION VICTIMS / Via Ugo Ojetti, 100 Tel. 06 82.76.369

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GUSTANDO

IL BRASILE SAPORI E TRADIZIONI CHE RACCONTANO LA STORIA DI UN POPOLO E DI UNA NAZIONE CHE SORPRENDE SEMPRE. COMINCIAMO DA BERIMBAU

la nuova frontiera turistica, economica e politica. Il Brasile ha da tempo conquistato i cuori degli italiani con le sue atmosfere, tradizioni e con il calore dei suoi abitanti. Da qualche tempo ha conquistato le teste degli imprenditori e degli opinion leader grazie a una crescita impetuosa che lo ha lanciato tra le maggiori potenze mondiali. Oggi il Brasile è pronto a conquistare anche la nostra gola e l’appetito dei romani. Come? Grazie alla Churrascaria Berimbau che, in via Oslavia 54, fonde proprio atmosfere, tradizioni, colori e soprattutto sapori di quell’immenso Paese. In effetti lo comprendiamo fin dal nome. Il Berimbau è uno strumento musicale a corda percossa di origine africana, diffusosi in Brasile in seguito all’importazione degli schiavi africani durante il colonialismo. Oggi è parte della tradizione della musica latinoamericana, e in particolare della capoeira. Proprio di tradizioni e cultura parliamo ed ecco che la gastronomia brasiliana è vissuta, non solo proposta con un’etichetta appiccicata sopra come accade in altri luoghi. Infatti, la churrascaria è una steakhouse brasiliana. Churrasco è lo stile di cucina, che si traduce dal portoghese all’incirca come griglia. Nella maggior parte del Brasile, il churrasco è arrostito con carbone. “Più di 10 tipi Nel sud del Brasile, tuttavia, sono di carne proposti” anche utilizzati tizzoni di legno. Churrascaria Berimbau propone circa 20 tipi di antipasti a buffet, più di dieci i tipi di carne serviti al tavolo con spade in cui vengono inseriti vari tipi di carne come tagli di manzo e maiale, controfiletto, tacchino con pancetta, scamone, prosciutto, salsicce, pollo, l’immancabile e gustosissima picanha e molto altro ancora. È il tipico menu completo della churrascaria. Dal lunedì al venerdì a pranzo il menu è a buffet e a là carte per pranzi veloci, mentre tutte le sere e la domenica a pranzo servizio di rodizio. Quindi, lasciate che il viaggio inizi comodamente qui da Roma, cogliendo sapori e odori di quel paese che non è più lontano ma a portata di mano.

CHURRASCARIA BERIMBAU / Aperto tutti i giorni, domenica anche a pranzo Via Oslavia, 54 Roma - Tel. 06.482.5156 info@berimbauroma.it - www.berimbauroma.it

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CAPODANNO A BARCELLONA

IL DUE PONTI PORTA I SOCI A...

Barcellona

4 GIORNI / 3 NOTTI PARTENZA DI GRUPPO IL 29 DICEMBRE €690 TUTTO INCLUSO! ittà operosa e progressista, ma anche mediterranea e tradizionale, Barcellona è fiera del suo passato e attivamente attenta al futuro. Da una parte il Quartiere Gotico, con l’antica Cattedrale e lo splendido Palazzo della Generalitat; dall’altro le opere di Antonio Gaudì, geniale architetto modernista, e la rimodernata area portuale. Ad unire le due anime le Ramblas, il viale di Barcellona: sotto i suoi platani si riversa tutta la città. PROGRAMMA DI VIAGGIO: 29 DICEMBRE: ROMA / BARCELLONA Partenza da Roma Fiumicino in mattinata con volo speciale alla volta di Barcellona dove l’arrivo è previsto dopo circa un’ora e trenta minuti di volo. Arrivo a Barcellona e trasferimento all’HOTEL NH CONSTANZA****. Durante il trasferimento verrà effettuata una visita panoramica della città comprendente i luoghi di maggior significato della città. Affascinante, ricca di spunti, vivace nella vita quotidiana e nell’architettura che ha la sua massima espressione nelle opere di Gaudi. Al termine sistemazione in hotel e resto della giornata a disposizione. Pernottamento. 30 DICEMBRE: BARCELLONA Prima colazione in albergo. Alle ore 09:00 incontro con la guida parlante italiano e partenza in pullman per la visita di Barcellona. Dalla Sagrada Familia al Barrio Gotico o l’elegante Quartiere dell’Eixample ed il vivace lungomare. Pomeriggio libero. Cena in ristorante tipico. Pernottamento. 31 DICEMBRE: BARCELLONA Prima colazione in albergo. Giornata interamente a disposizione con la possibilità di effettuare interessanti escursion. Possibilità di partecipare facoltativamente al Cenone di Fine Anno al Ristorante Marina Moncho’s. 01 GENNAIO: BARCELLONA / ROMA Prima colazione in albergo. Mattinata a disposizione. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto per la partenza del volo speciale alla volta di Roma.

LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE COMPRENDE: - Trasporto aereo in classe economica su volo speciale, tasse aeroportuali incluse - Trasferimento da e per l’aeroporto con assistente in lingua italiana e visita panoramica all’arrivo - 3 notti all’HOTEL NH CONSTANZA**** con trattamento di pernottamento e prima colazione - Mezza giornata di visita della città con guida parlante italiano e pullman - Una cena in ristorante tipico - Trasferimenti da e per il ristorante - Assicurazione medico e bagaglio

MAESTRO TURISMO / www.maestroturismo.it Via Quirino Majorana 132/134 Roma / Tel. 06.45499292 - 377 9461382 / maestro@maestroturismo.it

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NUOVI ORIZZONTI

Dott. Finocchi

NEL RINGIOVANIMENTO DEL VOLTO NE PARLIAMO CON IL DOTT. FINOCCHI, SPECIALISTA IN CHIRURGIA PLASTICA E MASTER IN MEDICINA ESTETICA ino a oggi, per ogni inestetismo era necessaria una tecnologia differente. Ciò costringeva i medici a utilizzare più macchinari sulla stessa paziente per ottenere un risultato completo; ad esempio, per la rigenerazione cutanea il laser frazionale, radiofrequenza non ablativa per lifting cutaneo, il laser vascolare ND-Yag per il trattamento dei capillari del viso, peeling e IPL per il trattamento delle macchie. Ma nessuno di questi macchinari da solo riesce a coprire in maniera completa e specifica tutti questi inestetismi pur mantenendo la qualità del risultato. Ciò non è più del tutto vero. Infatti, grazie alla tecnologia israe“Il futuro della liana è nata la radiofrequenza bipolare frazionata Fractora di Invasix. Una strumentazione anti aging innovativo e comple- medicina estetica” to, scoperta durante un viaggio di aggiornamento all’estero del dott. Finocchi: «Grazie a un gamma di manipoli, di potenze e protocolli sublativi e ablativi, Fractora è capace di effettuare dai trattamenti più soft fino a veri e propri resurfacing cutanei». Spiega il dott. Finocchi: «Siamo in grado di trattare a tutto spessore gli strati cutanei grazie al potere della radiofrequenza, ossia quello di riscaldare in maniera controllata i tessuti ottenendo un ringiovanimento cutaneo sotto ogni profilo, ossia maggiore elasticità, ristrutturazione e compattezza cutanea, migliore texture cutanea ossia pelle più luminosa». Il trattamento è di tipo ambulatoriale, rapido e indolore grazie all’applicazione di una crema anestetica, il downtime di recupero è variabile in base al protocollo utilizzato da un minimo di 3 giorni a un massimo di 7, pertanto il numero di sedute, da una a quattro, dipende dal protocollo scelto. Fractora inoltre può essere effettuato contestualmente agli interventi di chirurgia del volto, ad esempio durante l’intervento di lifting o mini-lifting, nelle blefaroplastiche superiori e inferiori transcongiuntivali con risultati ancora più prevedibili e duraturi. Grazie alle sue capacità di rigenerazione tissutale oggi Fractora è diventato, inoltre, un importante punto di riferimento anche nel trattamento delle smagliature e delle lassità cutanee di primo grado con risultati davvero importanti.

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PREPARARE

L’INVERNO INSIEME ALLA DOTTORESSA CAPUTO SCOPRIAMO COME RIVITALIZZARE LA PELLE PER LA STAGIONE CHE ARRIVA Il sole ci conferisce un aspetto apparentemente più “sano”, in realtà a lungo andare i suoi effetti sulla nostra pelle possono non essere salutari. La dott. ssa Caputo, da oltre 10 anni nello staff medico dell’Ambulatorio di Medicina Estetica dell’Ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli di Roma, ci spiega cosa fare in vista della stagione fredda. “Generalmente, dopo il periodo estivo, con l’esposizione al sole, al mare ed alla salsedine la pelle viene messa a dura prova risultando spesso disidratata, opaca e spenta. Se, da una parte, il sole contribuisce a dare un aspetto ed un colorito gradevoli, dall’altra, se non preso con moderazione, può lasciare sulla pelle dan-

“Sempre dalla parte del paziente” ni più o meno evidenti. A questo proposito, per affrontare al meglio la stagione invernale, può essere utile effettuare un ciclo di trattamenti di “Biorivitalizzazione”, tecnica che favorisce il recupero delle condizioni di idratazione, compattezza e luminosità proprie di una pelle sana”. In cosa consiste? “Dopo aver fatto un check-up cutaneo ed aver valutato lo stato della pelle, in rapporto alle sue caratteristiche ed alle esigenze di ogni singolo paziente, si sceglie il farmaco più adatto da utilizzare. Attualmente, ne esistono molti in commer-

cio (a base di acido jaluronico, da solo o in associazione con aminoacidi, antiossidanti, vitamine), che stimolando l’attività di alcune cellule presenti nella cute favoriscono la produzione di acido jaluronico endogeno, collagene ed elastina. Tutto ciò conduce ad un miglioramento del tono, dell’idratazione e dello spessore della pelle.” Come si svolge il trattamento e quali sono i suoi effetti? “Si tratta di “micropunturine” che vengono fatte in aree ben precise del viso, collo, décolleté, dorso delle mani ed in alcune zone del corpo. Durante la seduta si può avvertire un leggero fastidio della durata di 1-2 minuti; subito dopo il trattamento, la pelle può apparire lievemente arrossata. Tutte queste manifestazioni tendono a scomparire nell’arco di 20-30 minuti. Raramente, si può avere la comparsa di piccoli lividi che si risolvono in 2-3 giorni. Questi trattamenti, se effettuati con costanza e regolarità permettono, nel tempo, di prevenire e combattere i segni dell’invecchiamento cutaneo ottenendo una pelle più compatta, più turgida e luminosa.” A chi lo consiglia? “A tutti coloro, uomini e donne, che desiderano mantenere la pelle in buono stato senza ricorrere a trattamenti che vadano a stravolgere troppo la normale fisionomia del proprio volto”.

DOTT.SSA MARIA GRAZIA CAPUTO / Via Carlo Poma, 2 - Via Cesare Baronio, 54 (Roma) / WWW.STUDIOMEDICOESTETICO.NET - mariagraziacaputo@ymail.com

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RENAULT CON RUGANTINO AL TEATRO SISTINA DI ROMA

enault, attraverso la sua Filiale di Roma, rinnova la sua collaborazione con Rugantino, il popolare spettacolo teatrale che, dopo il successo dell’edizione del 2010, a cinquant’anni esatti dal debutto, torna in scena al Teatro Sistina di Roma. Protagonista sarà ancora una volta Enrico Brignano ed una compagnia composta da 20 attori, 20 ballerini solisti e un’orchestra dal vivo. Come per la precedente edizione, Renault sarà sponsor ufficiale dell’evento, confermando la propria simpatia verso una commedia teatrale storica romana con cui la Filiale Renault di Roma condivide valori territoriali e tradizione. La partnership di Renault Filiale di Roma a supporto dell’evento ha rappresentato l’occasione per l’incontro tra Enrico Brignano e Renault Twizy, il veicolo elettrico biposto agile e divertente, vero emblema della mobilità elettrica. Soluzione inedita e ideale per la mobilità urbana per spostarsi più rapidamente che in automobile, Twizy presenta un design fortemente innovativo che trasmette sensazioni positive di energia senza trascurare la sicurezza ed il comfort. Durante la permanenza dello spettacolo Rugantino al Teatro Sistina di Roma, Renault Captur e Nuova Renault Clio saranno protagoniste della scena, per accompagnare attori e ospiti al teatro. Captur è il primo urban crossover di Renault, un veicolo che abbina il look dinamico di un SUV, la piacevolezza di guida di una berlina e comfort ed abitabilità di una monovolume, integrando queste caratteristiche con un’elevata personalizzazione degli interni e degli esterni. Nuova Clio è la berlina compatta connubio di stile sensuale, design dinamico, e avanzata tecnologia, riferimento in termini di motori ecologici e di tecnologie multimediali. Rugantino sarà in scena al Teatro Sistina di Roma dal 14 novembre al 22 dicembre 2013, per poi trasferirsi al Teatro degli Arcimboldi di Milano dal 2 aprile 2014. Inoltre, per festeggiare i 50 anni dalla prima rappresentazione a Broadway del 1964, Rugantino attraverserà l’oceano per debuttare al teatro City Center di New York nel giugno 2014. Sponsor ufficiale di Rugantino, Renault prosegue così il proprio impegno a supporto di spettacoli e di produzioni cinematografiche e televisive.

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ALL’INSEGNA

DI PURO

IL RISTORANTE DI PIAZZA JACINI HA TRASFORMATO L’ENOGASTRONOMIA IN UN HAPPENING CHE APPAGA TUTTI I SENSI

I proprietari: Avv. Angelo Massone e sua moglie Avv. Nicoletta De Simoni

ucina e arte. Assaporare un buon piatto circondati da un ambiente che esalta il gusto attraverso l’esposizione di opere d’arte. È la filosofia del Ristorante Puro, una novità di Piazza Jacini, dove il buon pesce e le scelte sempre originali dello chef sposano l’arte. Puro stupisce per il suo stile di arredamento elegante e attento ai dettagli. Tutto è declinato nei toni del bianco a cui fanno da contrasto gli accessori neri. La luminosità è garantita dalle ampie porte finestre attraverso cui si accede a un ampio terrazzo esterno. Per Puro la cucina è un’arte e questo si esprime anche nell’amore per la cura e la valorizzazione degli ambienti attraverso l’esposizione di vere e proprie opere d’arte, che assicurano piacevoli sensazioni visive. Tra gli artisti che espongono c’è Massimo Catalani che proprio a fine ottobre è stato protagonista di un evento dedicato all’esposizione, in collaborazione con l’Antica Galleria Bosi, di due delle sue numerose opere: “Melograno” e “Peperoncino”. Catalani, che oltre ad essere un artista eclettico e creativo, è un simpatico ed ironico intrattenitore, che ha messo la sua arte letteralmente a disposizione dei clienti del ristorante Puro, omaggiando tutti i presenti con una vera e propria piccola opera d’arte realizzata al momento e personalizzata: un “Tra cucina e arte” esclusivo segnalibro su carta pergamena su cui l’artista ha disegnato soggetti su richiesta dei presenti, utilizzando semplicemente un pennello, vino e caffè! Del resto da sempre Catalani si è ispirato alla realtà di tutti i giorni, quella più solida che aveva di fronte: un peperone, tre sampietrini, una bottiglia, fichi d’india, un crème caramel… guardati sempre così da vicino da riempire lo spazio visivo e dipinti giganti, senza contesto, guardati dalla loro altezza, pieni di colore, come i dipinti che riscaldano l’ambiente del ristorante Puro. Il cuore di Puro è, comunque, la sua cucina, che parte da ingredienti semplici e genuini che vengono elaborati con fantasia, sempre nel rispetto del gusto intrinseco degli alimenti. Come tutte le proposte del menu, i primi piatti sono rigorosamente cucinati al momento per stupire e soddisfare i palati più esigenti. I secondi sono preparati all’antica maniera, dall’astice alla catalana, al rombo chiodato alle erbe e ai pistacchi... tutte portate elaborate con la massima genuinità e con il solo scopo di non nascondere il vero sapore del pesce nostrano. Infine, Ristorante Puro è uno spazio ideale per eventi di ogni genere per coniugare lo stare bene insieme alla buona cucina il tutto in un contesto attento ai dettagli ed originale dove è possibile personalizzare il menù e gli spazi sia interni che esterni per festeggiare compleanni e ricorrenze personali di ogni tipo o per organizzare cene di lavoro ed eventi aziendali… il tutto “condito” con gusto e tanto glamour!

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RISTORANTE PURO / Aperto tutti i giorni a pranzo e cena Piazza Jacini 14 - Tel 06 36.30.95.64 info@ristorantepuro.it / www.ristorantepuro.it

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UN SUCCESSO

ANNUNCIATO THIS IS FOOD 2013 SONO STATE OLTRE 4000 LE PRESENZE PER IL PRIMO APPUNTAMENTO DI THIS IS ROME

000 appassionati di food culture hanno affollato domenica 13 ottobre le Officine Farneto per la prima edizione di This Is Food, il progetto ideato da Snob Production e realizzato in collaborazione con Officine Farneto. Un successo dalle proporzioni imprevedibili che ha raccolto un pubblico davvero eterogeneo, composto di appassionati e curiosi impegnati a comporre il proprio personale brunch, scegliendo tra tantissimi piatti, dolci e salati. L’aperitivo – con la staffetta no stop dei dj – è sfumato in una cena dalle mille portate. Eterogenea era d’altronde anche la “line up” dell’evento: 14 protagonisti della food culture metropolitana, che in pochi metri quadrati hanno saputo ricostruire l’ambientazione e l’atmosfera di bistrot, ristoranti, caffè e gelaterie, chioschi e pasticcerie. Così da rappresentare, anche visivamente, la ricchezza dell’offerta gastronomica della capitale. Una città intera da assaggiare, in una bella giornata di sole e musica. Progetti, format, nuovi brand urbani. Sapori e idee. Ape_Romeo, Bancovino, Bistrot Bio, Caffè Propaganda, Fonderia, Hamburgeseria, Mazzo, Pastificio San Lorenzo, Porto Fluviale, Tram Depot, Steccolecco, Zia Rosetta: tutti i protagonisti sono stati assaltati ed apprezzati senza riserve dal pubblico. Come pure un grande riscontro ha registrato la Gluten Free Area degli chef Arcangelo Dandini e Claudio Favale, non soltanto da parte di celiaci e intolleranti al glutine. This Is Food è stato soltanto il primo degli eventi di This Is Rome 2013 che è proseguito il 25 ottobre al Museo MAXXI, con la Silent Disco, e si concluderà il 20 e 21 novembre all’Ex Gil con l’atteso appuntamento dedicato all’arte e alla musica.

THISISROME.IT / thisisrome.it / thisisfood info@snobproduction.it

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AUTUNNO

A IL TAGLIERE I PIATTI IMPERDIBILI SONO AFFIANCATI DALLE SUGGESTIONI DI STAGIONE COME FUNGHI E ZUCCA

l piacere di gustare una tagliata o una bistecca di tutto rispetto immersi in un ambiente caldo e accogliente. È questa la chiave del successo del ristorante Il Tagliere ai Due Ponti, un casale finemente ristrutturato e immerso nel verde con delle piacevoli novità in arrivo. La bella stagione si è conclusa con un successo per le scelte dello chef Maurizio e del proprietario Alessandro ed ecco che l’autunno e l’inverno alle porte suggeriscono nuovi accostamenti gastronomici il ristorante dispone di un menù vario e adatto a tutti i gusti, ricco di prodotti di prima qualità. Rinomata la carne: si dice addirittura che c’è chi va al ristorante Il Tagliere ai due ponti esclusivamente per deliziare il palato con la carne danese di primissima scelta, piatto forte del locale. Poi c’è il galletto, il filetto,la tagliata e la fiorentina che qui, cucinate su una grande griglia, la cui brace è ricavata da legni profumati di qualità ne esaltano la gustosità, il tutto è da provare almeno una volta nella vita, oltre i piatti classici della cucina romana… “Un menu per tutti i gusti” Poi ci sono le opzioni suggerite dalla stagionalità. La zucca e i funghi sono i protagonisti insieme agli asparagi mentre in base all’ispirazione dello chef, piatti come la pasta e fagioli sono reinterpretati e sempre imperdibili. Il Tagliere ai Due Ponti è il luogo ideale per celebrare i momenti fondamentali della nostra vita grazie alla sua capacità di ospitare i grandi banchetti che accompagnano le cerimonie e gli eventi importanti, ma anche per chi è alla ricerca di un po’ di intimità per stare con i propri cari e passare una serata piacevole a tranquilla in compagnia degli amici o della famiglia. Per garantire la massima comodità a tutti i clienti il ristorante è dotato di un ampio parcheggio.

IL TAGLIERE AI DUE PONTI / www.iltagliereaidueponti.com Via dei Due Ponti, 11 - Roma / Tel. 06.33.21.94.07 / 06.33.21.335

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IL CARATTERE

DELLA SCARPA NON UN SEMPLICE ACCESSORIO MA UN MODO DI ESSERE: BOCCANERA NE SA QUALCOSA DAL 1945

elle, seducenti, alte, basse, comode, alla moda: le scarpe, ma non sono forse l’accessorio dell’abbigliamento più complicato da scegliere? La perenne indecisione sul modello o sul colore... e la madre di tutte le domande: affidarsi alla tendenza o cercare la comodità? Le scarpe sono l’accessorio complementare ma al tempo stesso fondamentale del guardaroba. Comunicano lo stile, il modo di essere. Per essere sostenuti in una scelta tanto importante non resta che affidarsi a chi propone scarpe particolari, assolutamente glamour, articoli ricercati. Sì, perché questo è il tipo di scarpa che non si trova ovunque. I dettagli sono l’elemento principale per coronare lo stile, ed è per questo che Boccanera, presente dal 1945 in via Luca della Robbia, lo showroom dedicato alle calzature, offre la professionalità ricercata e dedica da oltre sessant’anni la sua esperienza al mondo della scarpa. Boccanera è ormai un punto di riferimento, con le sue vetrine “Le scarpe detentrici del nostro in via Vittoria Colonna e in Via Sistina: mette a disposizione un modo di essere, alte, basse, lucide, vastissimo ventaglio di proposte alla moda, glamour, la ciliegina ricercatissime, aiutando a scegliere e provare la calzatura più idonea al sulla torta del nostro total look” nostro modo di essere, che possa rispecchiare la nostra personalità. Un ambiente accogliente e dinamico, ampio spazio di movimento per la clientela, un allestimento curato e organizzato in modo da poter avere un’ampia scelta ma anche una visione elegante e completa delle calzature. Disponibilità di pezzi introvabili, e uno staff dedito all’accoglienza, Boccanera è in grado di essere più fornito di un qualsiasi negozio monomarca, e per quel che manca farà in modo di ordinarlo per consegnarlo tempestivamente. Gucci, Santoni, Casadei, Church’s, Barrett, Alden, Car Shoe, Clarks, Blundstone, Philippe Model: sono queste alcune delle più prestigiose marche che Boccanera mette a disposizione, senza contare che non si occupa solo di scarpe, ma è provvisto di un vastissimo ventaglio di accessori e di pelletteria: borse, portafogli, per un look completo di ogni accessorio.

BOCCANERA CALZATURE E PELLETTERIA / BOCCANERA

Roma – via Luca della Robbia, 36 / Tel. 06.57.50.847 – via Luca della Robbia, 29 / Tel. 06.57.80.407 Roma – via Vittorio Colonna, 19 / Tel. 06.32.04.456 – via Sistina, 14 / Tel. 06.42.013.778

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I FILI

DELLA GIOVINEZZA DAL 15° CONGRESSO INTERNAZIONALE DI MEDICINA ESTETICA AGORA’ DI MILANO, ECCO L’INNOVAZIONE PIÙ RECENTE PER IL RINGIOVANIMENTO CUTANEO fili riassorbibili di PDO sono un medical device già utilizzato in chirurgia cardiovascolare, riportato in medicina estetica per ottenere un effetto di stimolazione e proliferazione del collagene e, contemporaneamente, creare un sostegno al tessuto con effetto lifting non chirurgico. Indicato per il viso, il collo e per tutte le aree del corpo che necessitano un’azione lifting, come braccia, interno cosce e glutei. Questa nuova tecnica ambulatoriale è priva di effetti collaterali e controindicazioni, indolore e, se ben condotta, consente risultati molto significativi, duraturi, assolutamente naturali e progressivi. Il filo utilizzato (PDO) è del tipo riassorbibile; l’efficacia del trattamento è visibile immediatamente e diventa completa 2-3 settimane dopo l’impianto; è consigliabile rivedere il paziente dopo questo periodo, in modo da poter eventualmente correggere altre zone con l’impianto di nuovi fili op³/¶DSSOLFD]LRQH KD XQ H̆HWWR pure con trattamenti sinergici . GL FRPSDWWDPHQWR FXWDQHR´ I tempi medi di riassorbimento del filo sono di circa 6 mesi, ma i risultati saranno visibili per un tempo maggiore in quanto l’effetto non è legato unicamente al tempo di permanenza, bensì alla stimolazione endogena che i fili stessi andranno a creare. Infatti, l’applicazione dei fili di PDO consente un effetto di ringiovanimento e di compattamento della cute, attraverso il sostegno e la definizione dei diversi distretti anatomici del viso quali il profilo mandibolare, l’area zigomatica e l’area periorbitaria. Queste tecniche, in abbinamento all’impiego di filler e tossina botulinica, garantiscono una completezza di trattamento ed una qualità di risultati tali da avvicinare sempre più la medicina estetica alla chirurgia estetica, aumentando quindi la compliance del paziente nel nostro ambulatorio.

DR.SSA LEDA MORO / Medico Chirurgo, Specialista in Cardiologia. Medicina e Chirurgia Estetica / Roma zone Parioli e Gianicolense / Tel. 06.66154318 DOTT.SAMORO@INFINITO.IT / WWW.BRAZILSYSTEM.COM

SE LA NATURA LA VIVI DENTRO, Ami la Natura. Perché sai che la Natura è la vita stessa, da cui ogni specie animale e vegetale trova la ragione della propria esistenza. Ami la Natura. Perché hai l’istinto di difendere tutte le forme di vita dalla minaccia dell’uomo. Ami la Natura. Perché sai che il futuro è possibile solo grazie a uno sviluppo sostenibile e che per questo è necessario l’impegno di tutti.

SEI PRONTO A UNIRTI A NOI. Sei pronto a entrare nella più grande associazione ambientalista del mondo. Sei pronto a preservare gli ambienti naturali e a tutelare la biodiversità. Sei pronto a costruire un mondo in cui l’uomo possa vivere in armonia con la Natura. WWF Italia ONG Onlus

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Vini italiani da non perdere

I vini italiani, da tanto tempo, sono considerati tra i migliori al mondo. All’estero ne vanno matti. Le esportazioni, infatti, sono in continuo aumento e in alcuni casi abbiamo superato anche i “cugini” francesi. Negli Stati Uniti, ad esempio, nel primo semestre 2013, i consumatori hanno acquistato vino italiano per 632 milioni di dollari contro i 414 di quello transalpino. Crescono le esportazioni anche in Germania, nella stessa Francia, in Gran Bretagna e soprattutto in Russia, dove si registra un autentico boom: +32% l’export verso questo Paese. Alla qualità si aggiunge la quantità: quest’anno il nostro Paese ha effettuato un sorpasso storico sempre nei confronti della Francia con 44 milioni di ettolitri di vino prodotto contro 43,5. Ma quali sono que-

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sti vini che bisogna assaggiare almeno una volta nella vita? Iniziamo dal Piemonte, terra principe del vino italiano, dove seguiamo i consigli del re del Barbaresco, Angelo Gaja. Il produttore piemontese ci consiglia il Barbaresco Gaja annata 2010. Un vino di grande rilevanza internazionale, tanto da essere soprannominato “The King” da numerose riviste americane. Gaja ebbe il coraggio di rinnovare questo vino già negli anni ’60. Come? Abbattendo la produzione per ettaro, controllando la temperatura di fermentazione, utilizzando tappi lunghi e affinando in barrique. Il risultato è un vino pregiato e con una grande capacità di invecchiamento. Si possono trovare dei Barbaresco Gaja che hanno oltre 30 anni con prezzi tra i 200 e gli 800 euro a bot-

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da piemonte e toscana arriVano quelli più premiati, più pregiati e più costosi A CURA dI COSImO SAntORO

tiglia. Dei vini della sua azienda, Angelo Gaja ci consiglia anche il Ca’Marcanda 2009, prodotto nella cantina toscana di famiglia a Bolgheri. Dalla stessa zona arriva un altro rosso DOC pregiato e costosissimo: il Bolgheri Sassicaia. Un vino nato negli anni ’40 quando il marchese Mario Incisa della Rocchetta, grande estimatore dei vini francesi, importò da Chateau Lafite alcuni vitigni di cabernet sauvignon e cabernet franc, all’epoca sconosciuti nella nostra penisola. Il risultato è un rosso dal profumo ampio e penetrante, apprezzato in tutto il mondo per il suo sapore asciutto e armonico. A seconda dell’annata, una bottiglia può arrivare a costare fino a 800 euro.

Nella vicina Scansano, la città del Morellino, ha sede l’azienda Terenzi. Dopo aver ricevuto il premio di cantina emergente dell’Anno per la Guida 2013 del Gambero Rosso, la casa produttrice si è vista assegnare per il secondo anno consecutivo il Tre Bicchieri della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso per il Morellino di Scansano Madrechiesa Riserva 2010. Una riconferma che è un premio per l’intero territorio della Maremma grossetana, una terra in grado di regalare grandi vini. E ancora la Toscana sale alla ribalta con un altro rosso: il Toscana IGT Poggiassai 2010. Anche questo vino conquista i Tre Bicchieri della Guida 2014 del Gambero Rosso. «Il tempo sta dando ragione alla scelta fatta una decina di anni fa da Mps Te-

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nimenti (possedimenti agricoli del Gruppo Montepaschi, ndr) – dice l’enologo Carlo Ferrini, “padre” del Poggiassai – che ha creduto nel matrimonio tra Sangiovese e Cabernet. Questi due vitigni, che nei terreni di Poggio Bonelli trovano sede ideale per esprimere le loro migliori peculiarità, sono grandi partner: il Cabernet dà spinta e struttura alla base di Sangiovese del Poggiassai, incrementando l’equilibrio e l’eleganza del vino che se ne ottiene». ll Toscana IGT Poggiassai è infatti composto per il 75% da uve di Sangiovese e per il 25% da Cabernet Sauvignon. L’affinamento avviene in piccoli fusti di rovere francese per 16-18 mesi, ai quali segue un periodo di riposo in bottiglia per sei mesi. Ne esce un vino di grande personalità, di colore rosso rubino intenso, che dona all’olfatto sensazioni di frutta rossa, fungo, tabacco, pepe e cioccolato. In bocca il Poggiassai risulta morbido, dotato di corpo avvolgente ed equilibrato. Abbinamenti ideali del Poggiassai sono le carni rosse alla griglia, gli arrosti e i formaggi di media e lunga stagionatura. Per l’altra Guida del settore, quella del settimanale L’Espresso, i vini migliori d’Italia, con il punteggio massimo di 20/20, sono il Moscato di Pantelleria 2009 di Ferrandes, il Barbaresco Crichet Pajè 2004 di Roagna e il Barolo Vigna Rionda 2007 di Massolino, tutti rossi. I migliori bianchi

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dell’anno, secondo i curatori della guida, sono il Feldmarschall 2011 di Tiefenbrunner e il Trebbiano d’Abruzzo 2011 di Emidio Pepe. La migliore “bollicina” è invece lo spumante trentino Riserva Lunelli 2006 della Cantina Ferrari. Nella classifica regionale, il Piemonte conferma la propria leadership con 61 vini da “5 bottiglie” davanti alla Toscana (56). Ma c’è anche un’altra regione che pian piano si sta affacciando nel mondo dei grandi vini italiani. È la Sardegna, che con l’azienda Sella&Mosca ha vinto il premio Cantina dell’Anno per la Guida 2013 del Gambero Rosso. Fondata nel 1899, la casa di Alghero si estende oggi su tutta l’isola, con varie tenute da centinaia e centinaia di ettari. Una delle etichette più rappresentative è il Marchese di Villamarina, un vino mono varietale di Cabernet Sauvignon, nato nel 1989 e che negli anni ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti.

Barbaresco

Marchese di Villamarina

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Consigli per (aspiranti) chef CInqUE gRAndI IntERPREtI In CUCInA SUggERISCOnO SEgREtI A ChI vUOLE IntRAPREndERE UnA PROFESSIOnE tRA I FORnELLI O SEmPLICEmEntE PEnSARE ALLA CEnA Heinz Beck ChEF dE LA PERgOLA Qual è lo strumento da cucina che consiglierebbe ai nostri lettori? Una bella pepiera, perché è un oggetto bello sia di design che da collezione e che possiamo rendere unico acquistando tanti tipi di pepe diverso. C’è un piatto della tradizione gastronomica romana che ha in qualche modo ripreso o che vorrebbe riprendere? L’amore e la vicinanza alla città mi ha fatto scoprire piatti meravigliosi che ho poi modificato, che ho fatto miei e che si ritrovano nel mio menu penso alla Coda di vitello, i fagottelli La Pergola , interpretazione della carbonara, i Fagottelli con broccoli e arzilla, i miei nuovi spaghetti cacio e pepe i Tortellini di ricotta pecorino e fave Lo chef de La Pergola dell’Hotel Roma Cavalieri, confermato anche per il 2014 in cima alla classifica della guida del Gambero Rosso 2014, questa estate ha regalato la sua ricetta d’autore per la piada farcita: prosciutto crudo artigianale Ruliano, crema di fichi, valeriana e mandorle tostate.

Mattia POggI Chef televisivo tra i più adrenalinici. Le sue invenzioni sono sempre molto semplici da realizzare anche per il più inesperto tra i fornelli. Mattia ha un segreto molto semplice. Il segreto in cucina? Il mini-pimer, con cui praticamente dormo. Sul suo profilo Twitter (@MattiaPoggi) è molto attivo. Ricorda come “I miei piatti nascono per caso. Uso ingredienti abbastanza tosti, mi piace il contrasto e mi piacciono i sapori forti”.

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Marco SACCO Chef “stellato”, con il suo ristorante Piccolo Lago a Verbania, è stato recentemente a Roma per We love tasting per presentare alcune delle sue invenzioni più prelibate. Qual è il suo motto in cucina? Riprendere il passato, rimodellarlo nel presente e proiettarlo nel futuro. I segreti sono passione, studio, creatività e non per ultimo la curiosità. Abbinando queste cose potiamo a tavola esperienze di questo genere. A We love tasting ha presentato la patata sottoterra e funghi porcini. Ecco la ricetta. La patata va cotta nella cenere, affumicata, poi cotta sottovuoto con olio e sale, uovo a 62 gradi, con besciamella parmigiano e crema di funghi. Fondo sottobosco di pane secco, funghi secchi e olive taggiasche. Porcini sbollentati in acqua e aceto e conservati sott’olio. Non convince fino in fondo per la troppa acidità del porcino che crea un gioco, voluto e studiato, di alti e bassi in bocca.

alessanDro BORghESE Un altro volto televisivo molto noto al pubblico. Si è fatto le ossa sulle navi da crociera. Ora è molto apprezzato per le sue reinterpretazioni in chiave moderna dei classici della tradizione La cosa che i nostri lettori dovrebbero sempre avere in cucina perché è fondamentale per lavorare? Un set di coltelli giusti. Bisogna spendere nei coltelli buoni, non bisogna comprare quella robaccia che vendono in televisione. Aggiungo che le regole d’oro per rivisitare i piatti della tradizione sono conoscere bene e saper preparare il piatto della tradizione alla perfezione prima di tentare rivisitazioni; usare sempre la materia prima fedele al piatto della tradizione e di alta qualità; non stravolgere troppo il piatto e mantenere una sua riconoscibilità.

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GaBriele BOnCI Mago della pizza e imprenditore di successo con le sue esperienze culinarie aperte in città. Da dove comincia questa rivoluzione nell’enogastronomia per farne davvero un'esperienza vicina a tutti? Non è importante solo la tradizione, anche la distribuzione. I supermercati avvelenano la gente. Chi possiede un piccolo punto vendita di generi alimentari deve cercare di essere competitivo, un filone di pane buono se lo devono permettere tutti. La rivoluzione comincia dalle cose semplici: il carboidrato, il pane, il biscotto da latte per i bambini sono la nostra energia, stanno all’uomo come il petrolio sta a una macchina. Se cominciamo a selezionare la farina che mangiamo e ad acquistare i prodotti dei contadini, possiamo davvero fare la differenza. Come dire, dobbiamo ricominciare a mettere a bagno i fagioli.

LA DURLINDANA: VINCITORE 2013

del Premio di Eccellenza Trip Advisor

La Durlindana. Un posto esclusivamente per tutti. w w w. r i s t o r a n t e l a d u r l i n d a n a . i t Nato dal recupero di un antico fienile immerso nel verde, il ristorante La Durlindana, vi aspetta tutte le sere e il sabato e la domenica anche a pranzo per proporvi i suoi menu classici e innovativi a base di carne e di pesce. La suggestione degli spazi, gli alti soffitti, l’illuminazione d’atmosfera, le vetrate ad arco e i giardini ben curati, vi condurranno in un abbandonico viaggio del gusto, accompagnati dalla filosofia de La Durlindana: la genuinità.

Ristorante La Durlindana Via Bracciano, 51 (500m entro G.R.A. – zona Cassia-Grottarossa) Tel. 06 30 36 15 37 - 3358336039 Chiusura settimanale: Lunedì Seguici su Facebook e scopri i nostri “Special Events”

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Sono le cattive compagnie dâ&#x20AC;&#x2122;ogni bravo automobiliSta e per i benpenSanti andrebbero annullate dai liStini. eSagerate, Sfrontate, aggreSSive: Sotto il cofano, i loro motori Sono pronti a Sprint vincenti a ogni Semaforo verde a cura di alfonSo rago

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DPSupercar

Sono come le pecore nere, i rampolli scapestrati di buona famiglia, gli spiriti indomiti che non si piegano alle ragioni della sicurezza e del Codice: ma quante volte abbiamo fatto il tifo per i cattivi? E allora, perché al cinema sì e al volante no? A noi piacciono perché hanno un potenziale esplosivo, ma dipende da chi pigia il piede sul gas: andando a spasso per le strade dello struscio, solo il tono cupo dello scarico le rende diverse dalle altre city car. Ma mettetele alla prova in pista, e il discorso cambia: tra cordoli, chicane e curve secche, non c’è storia. E, soprattutto, non c’è divertimento migliore.

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AUDI

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Nella R8, la lettera R sta per Racing, e questo chiarisce subito tutto sulla sua natura: un’auto bella da guidare, gratificante e sensuale, un vero oggetto simbolo da ostentare con orgoglio. La R8 si articola sulle due versioni Coupé e Spyder e tre livelli di potenza, tutti da supercar. Alla base della gamma c'è la 4.2 V8 FSI con 430 CV capace di passare da 0 a 100 km/h in 4,3 secondi e di spingersi fino a 300 km/h; poi c'è la 5.2 V10 FSI da 525 CV (0100 km/h in 3,9 secondi e 316 km/h di velocità massima, mentre il top è la 5.2 V10 FSI Plus da 550 CV: una vera belva, dotata come le sorelle minori di trazione integrale quattro per gestire la coppia esagerata erogata (540 Nm) con una ripartizione che predilige il 130 DPMAG.IT

posteriore (43-57) così da avere un comportamento sovrasterzante quando serve. Grazie al cambio a doppia frizione S-tronic, le marce entrano rapidissime e si può saltare i rapporti (sette) quando il pilota scala in fretta. In pista questa vettura è un vero bisturi da chirurgo plastico, con cui disegnare traiettorie sicure senza rischiare sbavature: tra una curva e l'altra, la R8 tocca velocità sbalorditive e con altrettanta disinvoltura rallenta. Merito di un assetto attivo, con sospensioni magnetiche che compensano ogni movimento del corpo vettura. L'ESP consente al pilota di divertirsi ma non gli toglie mai la mano dalla spalla: niente brutte figure o, peggio, conti vertiginosi dal carrozziere.

CLASSIC CAR

Per i francesi, malati inguaribili di sciovinismo, sarebbe addirittura la più bella auto mai costruita. Lasciando pur stare queste inutili classifiche, la DS è una pietra miliare nella storia delle quattro ruote: prodotta dal 1955 al 1975, è nella galleria per la linea anticonformista, le soluzioni tecniche e stilistiche rivoluzionarie. La silhouette era allungata, con linee tese all'indietro, coda corta e rastremata, ruote posteriori carenate: sembrava rannicchiata sul retrotreno, pronta a scattare in avanti, come poi accadeva grazie anche alle sospensioni idropneumatiche. Tra i modelli più ricercati dai collezionisti, la versione cabrio. Per la DS si possono far follie: un restauratore olandese che lavora solo su questo modello, chiede almeno 100.000 euro per farlo tornare all’antico splendore...

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PEUGEOT

La RCZ R è una delle sportive più intriganti sul mercato: design non banale e motore capace di sbalordire. Il propulsore la rende (assieme alla ventura 308 R) la Peugeot di serie più potente di sempre: il 1.6 turbo con 270 CV ha accelerazione bruciante, con tempi di 0-100 km/h in 5˝9, 0-400 m in 14˝2, 0-1000 m in 25˝4. Il motore THP detiene il record di potenza specifica nella categoria, con 169 cv/litro, per un rapporto peso/potenza di 4,7 kg/cv. Un motore creato per l’uso estremo, anche in circuito: il richiamo alla cilindrata (1.6 turbo) che sarà della prossima F1, non è casuale. Numerose parti sono state sottoposte a evoluzione o sono state riprogettate: il monoblocco è stato rinforzato con trattamento termico specifico, il turbocompressore Twin Scroll, sviluppato appositamente, è abbinato a un collettore di scarico in acciaio dal disegno ispirato alle corse, i nuovi pistoni, sviluppati con MAHLE Motorsport, hanno struttura forgiata e tipologia di alluminio utilizzata in Formula 1. E la RCZ R offre un’altra chicca: una catena di trazione studiata per la pista, ma con la robustezza del prodotto di serie. La spiega Thierry Chauvet, Responsabile Sviluppo: «Per ottenere 270 cavalli e 330 Nm da un motore di serie di 1,6 litri e resistere all’uso sportivo in circuito, bisognava introdurre soluzioni molto sofisticate e derivate dal mondo delle gare. Peugeot Sport e le equipe di Ricerca e Sviluppo del Gruppo hanno messo a disposizione la loro esperienza e il loro know-how per assicurarne la durata e l’applicazione industriale».

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PEUGEOT

Cattivissimo

me!

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TOYOTA

Quest’auto risveglia la passione per la guida: con il suo 2 litri boxer da 200 CV e la trazione posteriore, la GT86 porta il buon umore. E’ una vera sportiva: compatta, larga e bassa, la sua linea intrigante attira l'attenzione, dai fari che ne sottolineano l'indole dinamica alla coda corta e alta, che termina con uno spoiler di piccole dimensioni che, insieme ai due grandi scarichi e al profilo estrattore, ha un notevole effetto racing. Sulla muscolosa fiancata spiccano i passaruota e i cerchi da 17 pollici. Una piccola supercar, con le comodità di un’auto da usare tutti i giorni: ha il volante piccolo, come desidera chi acquista un'auto del genere, nemmeno un pulsante a distrarre durante la guida, la consolle centrale con lo schermo del sistema multimediale, del navigatore e i comandi del clima automatico. La GT86 è una 2+2 e non nasce per portare a spasso la famiglia: i posti posteriori sono adatti a due bambini, ma su strada è divertente e sicura, grazie al motore a cilindri contrapposti che abbassa il baricentro e consente una guida più sportiva. A generazioni di automobilisti abituate alla coppia dei turbodiesel e alla prontezza di risposta dei turbo benzina a iniezione diretta, il suo motore appare all'antica: ma è proprio qui il bello, nel riscoprire un’erogazione che premia la guida, con un sound vecchia maniera che conquista il cuore. Con una bella sorpresina finale: rispetto a tante rivali, la GT86 offre tanto per una cifra inferiore che veleggia sulla soglia dei 30.000 euro. A dimostrazione che divertimento può anche far rima con discernimento.

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DPSUPERBIKE

SconfIggERE Il tRAffIco ImmAgInAndo d’ESSERE mIllE mIglIA lontAno; dUnE SABBIoSE Al PoSto dI SAmPIEtRInI, StERRAtI InvEcE dEl nAStRo ASfAltAto dEl RAccoRdo AnUlARE, RUotE tASSEllAtE comE SE Sotto lA SEllA ScoRRESSERo PIEtRAIE ScoScESE E coRSI d’AcqUA dA gUAdARE. contInUA Il momEnto mAgIco dEllE moto EndURo, IdEAlI PER vIvERE l’AvvEntURA PIù dIffIcIlE, qUEllA chE ognI gIoRno vA In ScEnA SUllE StRAdE dEllA cAPItAlE A cURA dI AlfonSo RAgo

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DPSUPERBIKE

A quAlcuno PIACE

I moderni Marco Polo battono piste sterrate e sentieri appena tracciati, risalgono mulattiere, rubano lo spazio a rapaci e felini predatori, afferrando i colori del cielo cobalto, dei tramonti infuocati, delle albe algide e lucenti. Questo nel sogno: nella vita di tutti i giorni, le moto da enduro affrontano il tormento del traffico urbano e ne escono vincitrici. Miraggio di terre lontane e paesaggi

da sogno: nella civiltà tecnologica, dove tutto è a portata di un clic, resiste l’idea romantica di viaggiare verso l’orizzonte e oltre ancora. Non più a dorso di cammello, ma di performanti ammiraglie a motore, tarate sulla taglia extra strong di chi le guida. Gente tosta, con muscoli d’acciaio e riflessi prontissimi. Perché l’Africa a volte si trova anche sotto le ruote guidando per le strade di Roma...

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hotnEwSmUSIc DPSUPERBIKE

ApriliA Tra le migliori granturismo on-off c’è anche la Caponord 1200, disponibile in versioni base e Travel Pack che include le sospensioni ADD e il Cruise Control, oltre che una coppia di valigie da 29 litri in tinta e il cavalletto centrale. La Caponord 1200, come tutte le Aprilia, è davvero ben fatta: a materiali di prima classe unisce una strumentazione ultracompleta e soprattutto un propulsore che porta nel DNA tutta l’esperienza delle corse, come rivela il possente borbottio che esce dallo scarico. Posizione di guida confortevole, braccia larghe e distese verso il manubrio, schiena rilassata e spalle “scariche”: la Caponord è un vero spasso da guidare in città e fuori dall’abitato. Si apprezzano la ciclistica, perfettamente tarata, i freni potenti con sistema ABS a vigilare sulle situazioni più difficili e il controllo di trazione che “mette una pezza” su asfalti scivolosi, pavè e leggero sterrato.

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DPSUPERBIKE HusAberg Un marchio che da 25 anni si propone agli specialisti e che di recente ha riportato in auge il motore 2T, ancor oggi la soluzione migliore per chi va per sentieri e sterrati, ma ha migliorato moltissimo anche le performance dei classici 4T: Husaberg fa capo al gruppo KTM, ma non dev’esserne considerata una clonazione in abito giallo blu. Tanti dettagli fanno la differenza, che per gli appassionati si traducono nell’enduro nella sua forma più pura. E il mercato apprezza: Husaberg nel 2013 è cresciuta di ben 50 punti percentuali, arrivando sul podio tra i marchi destinati all’off road. Merito del motore 250 4T derivata dal 350 che ha innalzato l’asticella delle prestazioni offerte: un propulsore bialbero, con pistone più largo e corsa accorciata per arrivare a regimi di rotazione più alti. Nella gamma 2T, Husaberg punta ad ottimizzare le prestazioni, con nuovo pacco lamellare Boyesen, una rivista mappatura e un setting inedito del carburatore, che comporta più progressione ai bassi regimi e un'ottimizzazione della curva di coppia. Sembrano dettagli: ma quando si tratta di scalare una rampa di una mulattiera, sono questi a fare a differenza e impedire di mettere il piede in terra...

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DPSUPERBIKE

bMW Negli ultimi anni, BMW ha ampliato la gamma dei motori, scelta che le ha permesso di porsi al vertice del settore enduro di classe media con la F700GS (prima F650GS) e, soprattutto, F800GS, dedicata ai viaggi-avventura, con grande autonomia. Senza dover per forza salire in sella alla “grande” 1200, su questa GS si vivono tutte le emozioni della guida in tassellato. Il caratteristico bicilindrico a quattro valvole per cilindro raffreddato ad acqua da 798 cc, con iniezione elettronica, catalizzatore a tre vie e cambio a sei rapporti, eroga 85 CV a 7.500 giri, con coppia massima di 83 Nm a 5.750 giri. Esibirsi alla guida di una BMW significa rivelare uno status mentale, ancor prima che sociale. Una password che non necessita di spiegazioni o traduzioni: in qualsiasi angolo del mondo vi troviate, se all’orizzonte spuntasse una nuvola di polvere, è probabile che a provocarla sia proprio una BMW come questa. Con l’indispensabile corollario di borse laterali (in alluminio, noblesse oblige), per stivarci dentro tutto quel che serve per un giro intorno al globo. Da raccontare poi ai nipoti, per trasmettere una passione e proseguire la tradizione dei grandi viaggi.

ClassiC Bike vESPA

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Ora che è arrivata la nipotina tecnologica, oggetto di design di cui (forse) un domani si occuperanno le cronache, è ancor più struggente il fascino della prima Vespa: creata dalla matita magica di Corradino d’Ascanio, è forse l’oggetto a due ruote più famoso al mondo. Di sicuro, uno dei più ricercati da appassionati e collezionisti: intorno a lei cresce un fiorente mercato di accessori e pezzi di ricambio, tanti club riuniscono i fortunati possessori, eventi e raduni in Italia ed Europa ne celebrano le gesta. Se ne avete una, tenetela stretta: è una rendita sicura, meglio che investire in Bot o CCT!

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Moto guzzi Tutto quel che serve per affrontare ogni impresa: dal traffico di cittĂ alle vie piĂš impervie della guida in fuoristrada. Chiamata come il passo alpino che unisce Valtellina e Val Venosta attraverso 84 mitici tornanti, Stelvio riporta Moto Guzzi tra le protagoniste delle maxi enduro. La via italiana al mondo dellâ&#x20AC;&#x2122;avventura passa attraverso una piĂš efficiente protezione aerodinamica grazie al nuovo cupolino e unâ&#x20AC;&#x2122;autonomia quasi raddoppiata, con il serbatoio dalla capacitĂ record di 32 litri. Cuore pulsante di questâ&#x20AC;&#x2122;affascinante granturismo Ă¨ il celebre bicilindrico trasversale a V di 90Â° della serie â&#x20AC;&#x153;Quattrovalvoleâ&#x20AC;?, la piĂš prestazionale tra le famiglie di propulsori prodotte a Mandello del Lario, giunto allâ&#x20AC;&#x2122;apice dello sviluppo tecnico/prestazionale. Non mancano, in una moto dedicata ai grandi viaggiatori, valigie in alluminio e fari alogeni supplementari, sontuosa dotazione incrementabile attingendo al catalogo degli accessori in opzione, che comprendono il kit del navigatore GPS, le manopole riscaldate, la protezione del CA.RC (Cardano Reattivo Compatto), il bauletto in alluminio per la NTX.

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I numerI del Festival del Cinema 2620 film visionati provenienti da 76 paesi: 1542 lunghi e 1078 corti 71 Lungometraggi nella Selezione Ufficiale 11 Mediometraggi 19 Cortometraggi CONCORSO 18 Film 12 in prima mondiale 5 in prima internazionale 1 in prima nazionale

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FUORI CONCORSO 20 Gala: 9 in prima mondiale 2 in prima internazionale 2 in prima europea 6 in prima nazionale 1 prima Festival 3 Film in collaborazione con Alice nella cittĂ 1 in prima internazionale 1 in prima europea 1 in prima nazionale 3 Eventi speciali 2 in prima mondiale 1 in prima nazionale

31 PAESI PARTECIPANTI Algeria, Argentina, Austria, Belgio, Brasile, Cile, Cina, Corea del Sud, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Hong Kong, India, Iran, Israele, Italia, Lettonia, Libano, Messico, Portogallo, Regno Unito, Romania, Russia, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica, Svizzera, Turchia

24 LUNGOMETRAGGI ITALIANI NELLA SELEZIONE UFFICIALE 17 OPERE PRIME E SECONdE 7 SALE CINEMATOGRAFIChE PER IL PUbbLICO dEL FESTIvAL

DPmOVIeS

TuTTi pazzi per

Jennifer

La Lawrence dI Hunger gameS – La ragazza dI fuOcO è L’atteSISSIma SteLLa SuL tappetO rOSSO deLL’OttaVa edIzIOne deL feStIVaL deL cInema dI rOma a cura dI StefanO cOccI

Dieci giorni da Capitale del cinema. Roma prepara il Festival del cinema, giunto all’ottava edizione. Voluto dalla giunta Veltroni non solo come gesto di grandeur ma per valorizzare quella che è un’importante filiera dei servizi della regione, per la rassegna capitolina ogni anno sembra l’ultimo tra litigi politici e difficoltà organizzative e di budget in una fase in cui la crisi economica non sembra volere arretrare. Per il secondo

anno alla guida della kermesse il direttore Marco Müller ha spiegato le sue scelte: "Ci siamo presi il lusso di contraddirci e questa schizofrenia addomesticata ma non domata è evidente fin dalla serata inaugurale dove abbiamo il ritorno alla grande commedia all'italiana con il film di Giovanni Veronesi L'ultima ruota del carro, ma pure il film sudcoreano con Chris Evans e Tilda Swinton Snowpiercer. La scorsa primavera abbiamo ca-

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i Film ItaLIanI Sono tre i titoli tricolore in concorso. Il primo, I corpi estranei di Mirko Locatelli, è la storia di un padre (Filippo Timi) e un figlio malato che migrano al nord con un sogno di guarigione. Take five di Guido Lombardi è un thriller su cinque "irregolari" alle prese con una rapina milionaria; Tir di Alberto Fasulo è stato girato tra Italia e Croazia e racconta di un professore di fisica che decide di diventare camionista. Fuori concorso ci sono il film di Veronesi, La luna su Torino di Davide Ferrario, Song'e Napule dei Manetti Bros e Come il vento di Marco Simon Puccioni. La sezione solo italiana, Prospettive Italia, è stata trasformata in Prospettive Doc Italia per sottolineare la nuova stagione del documentario nel cinema italiano.

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DPmOVIeS pito che questa era la naturale vocazione di questa manifestazione e ci siamo adattati cambiando in corsa e realizzando un programma più adatto a una festa del cinema che a un festival classico". Da sempre appassionato di cinema orientale, Muller ha puntato su Sou Duk / Saodu (The White Storm) di Benny Chan per l’ottava edizione. Il nuovo lavoro del pluripremiato regista, produttore e sceneggiatore cinese, “allievo” di Johnnie To Kei-Feung e Tsui Hark, maestro del film d’azione e autore di pellicole come Big Bullet – che gli vale la nomination come miglior regista all'Hong Kong Film Award – e New Police Story (in cui dirige Jackie Chan), sarà presentato Fuori Con-

Francis Lawrence

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corso in prima mondiale. Ma inutile girarci intorno, la stella sarà lei. Annunciata infatti l’anteprima mondiale a Roma di “Hunger Games – La ragazza di fuoco” sarà presente a Roma Jennifer Lawrence. Seconda solo ad Angelina Jolie nell'elenco delle dive più pagate secondo Forbes, Jennifer ha vinto l’Oscar lo scorso febbraio per “Silver Linings Playbook” ed è coinvolta in due delle saghe più importanti del momento: il reboot degli X-Men e proprio la trasposizione cinematografica dei libri di Suzanne Collins, “Hunger Games” in cui in un futuro distopico una giovane adolescente combatte contro la tirannia 148 DPMAG.IT

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PAROLA ALL’ESPERTO

EFFETTO LIFTING E’ la nuova ultima frontiera nel campo della medicina estetica: i fili a cura della Dott.ssa Giuseppina Ricci

ggi tutti ne parlano: fili riassorbibili, fili permanenti, fili liftanti, fili biostimolanti o biorivitalizzanti. In questa grande confusione vediamo di fare ordine. Abbiamo già parlato nel mese di giugno dell’Elasticum, un filo di sospensione permanente che mima un vero e proprio lifting ma senza l’intervento chirurgico vero e proprio. Oggi parliamo invece dei Balance Lift un innovativo trattamento ambulatoriale che svolge la duplice azione di biostimolazione cutanea e sostegno dei tessuti grazie a un sistema geniale e semplice. Balance Lift, infatti, utilizza la proprietà del filo di PDO (Polidioxanone), un medical device già utilizzato nella chirurgia cardiovascolare, per ottenere un effetto di stimolazione della proliferazione di collagene e, contemporaneamente, creare un sostegno al tessuto che consenta un effetto “liftante”. L’introduzione di questo filo avviene tramite sottili aghi, all’interno dei quali è contenuto il filo stesso. Un elementare sistema meccanico consente all’ago, una volta penetrato nella cute, di depositare all’interno del tessuto il filo. Il filo utilizzato (PDO) è del tipo riassorbibile; l’efficacia del trattamento è chiaramente visibile 2-3 settimane dopo l’impianto; conviene rivedere la paziente dopo questo periodo, in modo da poter eventualmente correggere altre zone con l’impianto di nuovi fili oppure con trattamenti sinergici (filler, Tossina Botulinica, trattamenti strumentali). Durante questo periodo il filo mette in atto la propria azione, determinando un risultato gradevole, assoluta-

mente naturale e progressivo. La paziente vedrà, giorno per giorno, i miglioramenti “sulla propria pelle” sotto il profilo della tonicità e della compattezza. I tempi medi di riassorbimento del filo sono di circa 6 mesi, ma i risultati saranno visibili per un tempo maggiore in quanto l’effetto non è legato unicamente al tempo di permanenza, bensì alla stimolazione endogena che i fili stessi andranno a creare. L’utilizzo sinergico di Balance Lift contribuisce inoltre a regalare una maggior durata ai trattamenti di medicina estetica quali filler o tossina botulinica. I Free Floating sono fili permanenti o riassorbibili che hanno piccole spine bidirezionali convergenti, quando i fili vengono inseriti sotto pelle le spine creano una struttura di supporto per i tessuti del filo ed evitano qualsiasi spostamento del filo. Gli effetti positivi appaiono subito dopo il mini intervento e si apprezza il riposizionamento e il recupero dell’effetto tridimensionale del viso. I risultati migliorano nei successivi 12 mesi poiché la fibrosi indotta dalla forma specifica dei fili spinati induce un aumento della produzione di acido ialuronico, collagene ed elastina. I Free Floating sono particolarmente apprezzati su mandibola e zigomo mentre i Balance Lift su guance e collo.

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a cura di rossano de cesaris

LE TIPOLOGIE di rossetto da quelli che cambiano colore a seconda della temperatura cromatica personale a prodotti con particelle minerali che donano riflessi cangianti, le soluzioni sono davvero tante: deception lipstick, sheer, shimmer e non solo I rossetti attualmente reperibili in commercio sono di svariato tipo, sulle cui confezioni sono spesso riportate molteplici diciture, il più delle volte non di facile comprensione alla maggior parte delle consumatrici, vediamo pertanto di fare un po’ di chiarezza. Deception lipstick: sono quei prodotti che mutano leggermente di colore subito dopo la stesura. Si presentano con una colorazione mediamente trasparente, di varie tonalità (rosso, rosa, azzurro, ecc.), che una volta applicati virano a seconda della “temperatura” cromatica personale (strettamente correlata al pH epidermico). Sheer oppure Veil Lipstick: è un rossetto dalla texture particolarmente trasparente, in cui le componenti idratanti ed emollienti prevalgono sui pigmenti. Shimmer, nacrè oppure frost lipstick: all’interno vi sono contenute particelle minerali che donano al prodotto dei riflessi cangianti e perlati, più lievi nella formulazione Sheer, più accentuati in quella Frost (quest’ultima tende ad essere anche leggermente più asciutta della precedente). Lip plump, Plumper oppure Enhancer: un prodotto finalizzato ad aumentare il volume delle labbra, stimolando la naturale produzione di collagene ed elastina. Tra l’altro, se ciò che si desidera ottenere è un aumento ottico del volume delle proprie labbra, l’ideale sarebbe attuare la tecnica definita “plumping”, ottenibile tramite l’applicazione di una matita color carne lungo il contorno delle labbra, gloss su tutta la superficie della bocca e una piccola quantità di ombretto chiaro iridescente soltanto nel centro.

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Arriva l'inverno e dobbiamo proteggere il nostro corpo. Il freddo è uno dei nemici più irriducibili della pelle che, infatti, inizia a tirare e a diventare più facilmente screpolata: ne soffre il viso tanto quanto le nostre mani e le nostre labbra. Alcuni piccoli accorgimenti quotidiani aiutano a prevenire la secchezza della pelle come bere grandi quantità d’acqua che le consente di rimanere morbida e liscia. Non bisogna mai abusare del sapone perché l'eccesso di detergente può velocizzare il processo di irritazione. Anche la temperatura elevata dell’acqua secca molto rapidamente la pelle. La doccia rimane in ogni caso la scelta migliore. Sciarpe e guanti sono l’unico modo per fronteggiare un lungo numero di ore esposti al freddo e non rovinare la pelle. Ma spesso questi accorgimenti possono non bastare. Ecco perché è necessario studiare un kit anti-freddo da inserire nel beauty. Sieri, creme e maschere consentono di ritrovare la giusta idratazione. Questo soprattutto per il viso, ma ricordate che le labbra, ad esempio, hanno bisogno di stick specifiche. Per l’idratazione quotidiana è necessario usare creme idratanti e nutrienti. Lierac Hydra-Chrono+ Balsamo Ricco Reidratante, un balsamo cremoso e vellutato che regola l’idratazione a lungo, pro-

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I consigli della nonna A casa è possibile utilizzare qualche rimedio della tradizione. Per la maschera idratante è necessario ridurre in poltiglia una banana, aggiungere il succo di mezzo limone, due cucchiai di olio d'oliva. Applicare sul viso e lasciare in posa per 3 minuti. Per ottimizzare gli effetti è consigliabile pulire il viso, mattina e sera, con un detergente a base di calendula e di iperico e di procedere poi all’applicazione di una crema idratante alle mandorle.

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PER CHI FA SPORT MA NON SOLO Palestra e Piscina rischiano di comPromettere la salute della nostra caPigliatura. ecco qualche consiglio Per chi non rinuncia mai al nuoto o all’attività fisica al chiuso Autunno e inverno, nemici del nostro corpo. Soprattutto per chi ama il fitness a ogni costo e ritorna a chiudersi dentro una palestra o una piscina, dovete sapere che i capelli subiscono un forte stress da queste condizioni ambientali, i continui lavaggi, il cloro e il sudore. Ecco perché sportivi e non, amanti della piscina e non solo devono prestare una grande attenzione ai prodotti da usare per mantenere la propria chioma sempre al massimo della bellezza. Dagli olii alle maschere fino allo shampoo secco, ecco come correre ai ripari senza cambiare tempi e metodi di allenamento. Arrivano nuove metodologie, rivoluzionarie ad aiutare nella battaglia quotidiana contro la perdita di capelli dovuta a stress di questo tipo. «Stiamo perdendo tutti i giorni, naturalmente, tra i cinquanta e cento capelli», ha detto il professor Reygagne, e contrariamente alla credenza popolare, le donne sono colpite come degli uomini. Ma questo autunno, questo effetto diventa ancora più importante, e ha spesso conseguenze psicologiche. La soluzione per superare la caduta sono le cellule staminali che fungono da richiamo per i capelli. Ecco che Vichy ha messo in commercio un prodotto che secondo le ricerche in quattro mesi garantisce il recupero del 4% dei capelli. In media sono 1.700 capelli. Vichy Dercos Neogenic è il nuovo trattamento di rinnovamento capillare alla Stemoxydina, che stimola le cellule staminali per la ricrescita. La stemoxydina è un principio attivo che può risvegliare i follicoli “in sonno” e farli tornare a produrre capelli. Neigenic interviene sui bulbi in sonno, ovvero quelli che dopo aver percorso le tappe del loro sviluppo sono in attesa di essere riattivati. Ed è esattamente quello che fa Neogenic ricostruendo una situazione ottimale in ipossia (in mancanza di ossigeno). Perché si è visto che con solo il 3% di ossigeno, rispetto al 21% delle condizioni normali, il bulbo si riattiva meglio e forma un capello nuovo e più forte. Nutre e rinforza la struttura dei capelli, senza appesantire Gliss Supreme Oil Elixir Siero di Testanera che riduce significativamente la rottura dei capelli conferendo

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anche una perfetta lucentezza e tangibile morbidezza. Le particelle d’oro contenute in nutrono e impreziosiscono i capelli senza appesantirli, esaltandone i riflessi naturali.Ideale sulla chioma asciutta per un finish luminoso. Per stimolare, purificare e tonificare il cuoio capelluto Rene Furterer Complexe 5 vegetale è un concentrato in olii essenziali che favorisce la microcircolazione e moltiplica per 10 la penetrazione dei prodotti di trattamento per rinforzare la loro efficacia. Il suo profumo, che sfrutta i benefici dell’aromaterapia, lo rende un perfetto soin anti-stress Alla base di ogni trattamento completo Complexe 5 prepara il cuoio capelluto migliorando e rinforzando così l’efficacia dei trattamenti moltiplicando per dieci l’assorbimento dei principi attivi. Complexe 5 è un concentrato di olii essenziali stimolanti di lavanda e d'arancia. Tonifica il cuoio capelluto e apporta istantaneamente al bulbo pilifero gli elementi nutritivi e stimolanti per fortificare i capelli. Sempre da Furterer, Okara è uno shampoo attivatore di luminosità all’estratto naturale di miele. Indicato per capelli con meches, colpi di sole, decolorati. Ideale contro il cloro, Moroccanoil Treatment Lightm è elasticizzante e anti-età grazie alla vitamina E. La sua formula nutre il capello e dona quell’ultimo tocco necessario a dare luminosità, idratazione e forza alla tua chioma. Il suo segreto è l’olio di argan, l’ingrediente protagonista di tutta la linea. Il segreto della nuova Maschera Nutriente di Keramine è la castagna biologica coltivata in Italia da cui è estratto il principio attivo

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La Wohler & Partners, più che un’agenzia immobiliare in franchising, è un gruppo con un’identità ben definita, in grado di fornire ai clienti non solo tutti quei servizi e attenzioni che riguardano la vendita e l’acquisto di un immobile, ma anche la gestione di tutti gli adempimenti che le normative spesso cangianti impongono di volta in volta. Il gruppo opera da circa 30 anni nel settore immobiliare. È attiva principalmente a Roma Nord, centro storico e tendenzialmente in tutta la città e anche in zone di pregio di Sardegna e Liguria.

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il mercato immobiliare Promette di ricominciare a crescere e Per gli immobili di lusso… Il periodo nero sembra alle spalle. Spiega Mario Breglia, presidente di Scenari immobiliari, istituto di ricerca specializzato nel settore, che dal 2007 al 2013 in Italia i prezzi sono crollati del 22 per cento, del 26 per cento nei principali mercati europei. Ma sempre secondo Scenari immobiliari, nel 2014 i principali mercati europei, Italia compresa, inizieranno a stabilizzarsi per iniziare una lenta ma progressiva ripresa dei prezzi degli immobili. Del resto, quest’anno ha segnato il boom di richieste per le case italiane da parte di acquirenti stranieri, un aumento intorno al 65-70%. Un argomento che finisce con il coinvolgere il cosiddetto mercato delle residenze esclusive, insomma in una parola, il lusso. Secondo una recente indagine, il mercato romano ha subito in passato una certa rigidità, così che il mercato delle residenze esclusive milanesi è andato meglio. Una parte non trascurabile dei proprietari continua a rivelarsi non coerente con la fase di mercato, come si evince dalle dimensioni dello sconto medio concesso, che si conferma quasi il doppio rispetto al mercato milanese, al 21%. È possibile che nel medio periodo continuino a pesare criteri di acquisto irrazionali, legati al timore del cambiamento. Se invece

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si ricomincerà a “fare di calcolo” il mercato potrà recuperare vigore poiché le occasioni non mancano. Ne è testimone il rinnovato interesse per il mercato italiano da parte dei grandi investitori mondiali, che negli ultimi mesi hanno chiuso numerosi deal di grandissime dimensioni e ne stanno trattando altri: chi meglio dei grandi gruppi specializzati sa intuire qual è il momento giusto e il prezzo congruo a cui comperare? CURIOSITà A Miami le case restano sul mercato mediamente 42 giorni, rispetto a una media USA di 85 giorni; il prezzo di vendita è cresciuto in media del 17% in un anno, sfruttando anche il marcato riprezzamento avvenuto tra il 2008 e il 2011 a seguito della crisi dei mutui subprime.

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a cura di lorenzo de santis e indagini condotte da vari istituti di ricerca dimostrano come gli italiani non riescano a indicare con precisione i motivi per i quali risparmiano. In uno dei primi articoli di questa rubrica, abbiamo visto che essi rispondono per lo più genericamente "tutela dagli imprevisti". La conseguenza principale di tale vaghezza che spesso ha distrutto ricchezza, è l'incapacità di determinare i propri obiettivi di vita, abbinandoli ad altrettanti piani d'investimento. La base di una buona pianificazione finanziaria consiste proprio nell'individuare, da un lato quali sono gli imprevisti che possono accadere nel corso della vita e dall'altro i progetti, le speranze, i sogni che desideriamo realizzare. Risparmiare significa dunque rinunciare a consumare subito le nostre entrate in cambio di maggiori soddisfazioni future e avere una riserva in caso di difficoltà. Pretendiamo quindi un rendimento adeguato dal capitale che non abbiamo speso subito. Se avessimo già tutte le risorse necessarie per conseguire gli obiettivi prefissati, la tranquillità sarebbe assicurata e potremmo dedicare ai consumi tutto il reddito prodotto in eccesso. In questo caso, se ci comportassimo in modo razionale, i nostri investimenti dovrebbero mirare semplicemente a preservare

il capitale. Se disponessimo invece di risorse limitate per cui alcuni obiettivi non sono realisticamente realizzabili dovremmo rinunciare e virare su aspettative alla nostra portata. La nostra esperienza ci insegna che questo approccio lascia perplessi i cittadini abituati a parlare con la propria banca in termini di rendimento. Ho questi soldi quanto mi dai? Ma che cosa è il rendimento? Perché riceviamo un interesse sui depositi? E perché il rendimento varia a seconda della durata o della rischiosità degli investimenti? Perché dovremmo accettare il rischio? L'interesse è il compenso che riceviamo per aver rinunciato a disporre immediatamente di una somma di denaro. Tanto più lungo è il tempo in cui “sopportiamo” questa rinuncia tanto più alto è l'interesse che pretendiamo. Ecco perché in caso di obbligazioni ad esempio, a maggiori durate corrispondono tassi più alti. Ovviamente quando si parla di titoli di debito occorre tutelarsi anche dal rischio insolvenza e quindi il rendimento incorpora anche questo aspetto. Minore è la solidità dell’emittente, maggiore l'interesse che dobbiamo pretendere. Se l'interesse è una sorta di risarcimento per l’indisponibilità momentanea delle nostre somme, il rendimento in finanza è il premio per il rischio. Ecco quindi

che il cerchio si chiude, perché chi ha già un capitale costituito e sufficiente a soddisfare i propri bisogni e aspirazioni non ha alcuna necessità di accollarsi rischi supplementari, se non guidato da un sentimento poco razionale come l'avidità. Dovrà solo stare attento a mantenere il potere d'acquisto proteggendolo dall'erosione dell’inflazione. Chi invece ha un capitale di partenza inferiore ma uno stipendio o un fatturato tale da consentirgli di risparmiare, ha un motore potentissimo determinato dai flussi di cassa che entrano nel bilancio familiare esattamente come nei bilanci aziendali. Il nostro risparmia-

tore, supportato adeguatamente da un'attenta pianificazione, può usare il rischio come alleato per raggiungere obiettivi altrimenti fuori dalla sua portata. Siamo abituati infatti a dare al rischio un’accezione negativa ma esistono una molteplicità di definizioni. Nel campo degli investimenti esso è un dato statistico che misura la variabilità dei rendimenti rispetto alla media e si chiama pertanto deviazione standard e cioè la deviazione rispetto alla normale distribuzione dei rendimenti. Niente paura quindi, se scegliamo prodotti efficienti, a rischi maggiori corrispondono generalmente rendimenti maggiori, ov-

viamente valutando, senza trascurare nulla, ogni dettaglio. Il tempo è poi un altro fedele alleato di chi ha la necessità di aumentare la rischiosità di portafoglio perché le probabilità di perdere soldi diminuiscono allungando l’orizzonte temporale degli investimenti. Rischio, rendimento, tempo tre fattori imprescindibili prima di sottoscrivere qualsiasi strumento finanziario ma impossibili da valutare correttamente se non siamo in grado di analizzare quali sono le protezioni che dobbiamo attivare, quali i sogni che desideriamo trasformare in realtà grazie al nostro capitale o alle nostre entrate periodiche.

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A BOA VISTA Si FANNO iN QUAttrO Correre tra due oceani, quello di acqua e quello di sabbia. Ammazzarsi di fatica per raggiungere un traguardo dall’altra parte del mondo, tra paesaggi lunari e relitti abbandonati. Decine di chilometri di paesaggi incontaminati e affascinanti. La Boa Vista Ultramarathon ti entra nella testa e nel cuore, un’esperienza di sport, ma forse qualcosa di più. L’esperienza scatta il 30 novembre quando nell’isola di Capo Verde Boa Vista parte un’edizione rinnovata dell’Ultramarathon. In occasione della tredicesima edizione si trasforma e oltre ai 150 e 75 chilometri, gli organizzatori del Friesian Team introducono due nuovi traguardi a 42 e a 100 chilometri. E così cambia anche la denominazione della gara in Boa Vista UltraTrail. La corsa offroad cambia nome, rispondendo così ad una più corretta classificazione del terreno su cui si svolge la competizione: sentieri secolari, deserti di sabbia bianca, distese di pietra lavica, oasi lussureggianti, dune e sassi appuntiti con l’oceano cristallino che appare e scompare. Tutto ciò accompagna i cinquanta e più runner attesi al via. Le quattro competizioni avranno tutte la medesima partenza dal capoluogo dell’isola di Boa Vista, Sal Rei. La gara principe naturalmente resterà la “UltraMarathon” di 150 chilometri che 166 DPMAG.IT

quattro comPetizioni tra cielo, oceano e sabbia. nel’isola di caPo verde si corre e si soffre Perché novembre non è solo il mese della maratona di new York compie il periplo dell’isola con la finish line a Sal Rei. Il traguardo della 75 chilometri sarà posizionato alla vecchia salina di Curral Velho, e per questa ragione è stato scelto di chiamarla “SaltMarathon” mentre il nuovo traguardo della 100 chilometri è collocato a Fundo das Figueiras, luogo noto per il vento e che dà il nome di “WindMarathon” alla neonata classifica. Infine la “EcoMarathon” di 42 chilometri con partenza e arrivo a Sal Rei. Il via verrà dato alle ore sette del mattino di sabato 30 novembre, anticipando così di una settimana lo svolgimento della competizione, rispetto alle edizioni precedenti. Quattro distanze per accontentare i podisti dell’off road: 42, 75, 100 e 150 chilometri. Una soluzione che consentirà ai concorrenti della UltraMarathon e della WindMarathon che incappassero in problemi fisici, di fermarsi ad uno dei traguardi intermedi di 100 e 75 chilometri (e

quindi essere “classificati” nella rispettiva competizione) senza pregiudicare con un ritiro la propria “spedizione” all’evento di Boa Vista. Per ulteriori informazioni www.boavistaultramarathon.com

di Camilla Morabito

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a Cura di paolina CaSalinuovo

il Cirque du Soleil al palalottomatiCa Il Cirque du Soleil, dall’8 al 10 novembre e dal 15 al 17, presenta al Palalottomatica lo spettacolo “Dralion”, nome derivante dalla fusione di quelli di due creature: il drago che simboleggia l’Oriente e il leone emblema dell’Occidente. In questo show le forze che governano la natura hanno sembianze umane ma mantengono i propri colori originali: l’aria blu, l’acqua verde, il fuoco rosso e la terra ocra. In Dralion l’uomo e la natura raggiungono l’equilibrio perché sono una cosa sola. La regia è di Guy Caroni, che è stato il primo direttore artistico della compagnia quando venne fondata nel 1984. www.cirquedusoleil.com

rugantino Brignano Dal 14 novembre potremmo assistere ad un Enrico Brignano inedito. A cinquant’anni esatti dal debutto, Rugantino torna sul palcoscenico, al Sistina. La messa in scena sarà curata dallo stesso Brignano che ha ripreso la regia originale di Garinei e Giovannini. Il cast è composto da 20 attori, 20 ballerini solisti e un’orchestra dal vivo, per le musiche di Armando Trovajoli. I costumi e le scene sono quelli originali firmati da Giulio Coltellacci. Per festeggiare i cinquanta anni dalla prima rappresentazione a Broadway del 1964, Rugantino debutterà a giugno 2014 al Teatro City Center di New York. www.ilsistina.it

Bolle per i BamBini Una straordinaria iniziativa all’Auditorium Conciliazione, il 23 novembre, in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia, che vede protagonisti Vincenzo Spadafora, Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, e Roberto Bolle, étoile della danza tra i più acclamati a livello mondiale. Lo spettacolo vuole sensibilizzare e diffondere la cultura dell’infanzia e dell’adolescenza: l’incasso sarà devoluto alle realtà italiane più meritevoli che ogni giorno si battono a favore dei minori. Il titolo dell’evento riprende quello dato dal Garante alla campagna di comunicazione avviata ad agosto “I have a dream, i sogni spingono avanti”. Lo spettacolo è unico nel suo genere e vedrà coinvolti i migliori ballerini d’Europa e del mondo. www.auditoriumconciliazione.it

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il magiCo mondo diSney Sul ghiaCCio L’inverno è alle porte e i personaggi Disney più amati dai bambini calzano i pattini per uno spettacolo insolito, dinamico e divertente. Al Palalottomatica torna dal 21 novembre ”Disney on ice”, prodotto da Feld Entertainment. Lo show è scandito da diverse ambientazioni: i fondali marini de “La sirenetta”, il mondo di polvere di stelle della fatina “Trilli”, la stanza dei giochi di Buzz Lightyear , Woody e Jessie di “Toy Story”. Per la prima volta sul ghiaccio poi, verrà raccontata anche la storia di “Cars”, le buffe macchine parlanti. Il produttore Kenneth Feld ha dichiarato di essere soddisfatto dall’entusiasmo con cui i bambini accolgono la formula “On ice” dei loro cartoni preferiti. www.palalottomatica.it

l’opera riparte Con muti e verdi Il 27 novembre il Teatro dell’Opera riapre la stagione con “Simon Boccanegra” di Giuseppe Verdi diretto da Riccardo Muti per la regia di Adrian Noble, direttore della Royal Shakespeare Company. Oltre 120 serate d’opera e balletto in programma che ridaranno prestigio al nome dello storico teatro capitolino, da sempre tra i più importanti d’Italia. Il suo successo è sempre più legato alla eccellenza del maestro Riccardo Muti, che torna a dirigere l’amatissimo Verdi. Il protagonista dell’opera, ambientata nel 1300, è appunto Simon Boccanegra, interpretato da George Petean, un corsaro al servizio della repubblica genovese; sullo sfondo le lotte tra il partito dei plebei e quello aristocratico. Le scene e l’arredamento scenico portano la firma di due premi Oscar, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo. www.operaroma.it

a CiaSCuno il Suo al parioli peppino de Filippo Apertura in grande stile per la stagione 2013-2014 del nuovo Teatro Parioli Peppino De Filippo. Dal 7 al 17 novembre il capolavoro di Leonardo Sciascia, “A ciascuno il suo”, con Sebastiano Somma, Daniela Poggi e la regia di Fabrizio Catalano: la Sicilia come metafora del mondo e il suo gioco febbrile e disgustoso con cui ci si spartisce il potere. Dal 28 novembre all’8 dicembre, “I sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello, con Antonio Salines, Edoardo Siravo e la regia di Giulio Bosetti: un’opera fondamentale, un capolavoro assoluto che, edizione dopo edizione, continua ad affascinare il pubblico, stregato dalla sua misteriosa teatralità. Tra le novità della stagione la rassegna de “Le fiabe musicali” con le fiabe in musica per i più piccoli e i “Parioli in concerto” con i concerti della domenica mattina alle ore 11.00. www.teatropariolipeppinodefilippo.it

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A TUTTO

DP SPORT

Speciale inserto Due Ponti Sporting Club

Calciotto

Mazzocchi vince ancoRa pag.180

Golf

BMW RoMa golF FoRenSe pag.184

Ciclismo

gRan Fondo di RoMa pag.186

Tennis

doppio giallo one day pag.188

DPMAG.IT 177

EDITORIALE a cura di ri Luigia Latte

uova ntiamo una nl’autunno o r f f a a m , e i, l l Cari lettorciati l’estate alle spal o: i bellissimi colori de ci siamo las ch’essa ricca di fascin ttutto con le tonalità coli stagione, annostro Circolo sopra iane, quando i nostri pic invadono il iche delle ore pomeridiscina o sui campi caratterist restano a entrare in p nero vociare. ti è allievi si appdi calcio con il loro te e praticate al Due Pon e i ir da tennis o onistica delle disciplin ando sui vialetti, carp zione, una L’attività ag vivo ed è facile, camminommentano una presta rsi di una entrata nel apannelli di soci che cioni e consigli sui perco discorsi di c si scambiano informaz avversario. Abbiamo giàionale classifica oe caratteristiche di un to la prima prova stagn Fondo di gara o sull isti che hanno affrontaada di ciclismo, la Gra di essi, i nostri cicli essi un debutto) su str n il contributo di uno liana (per molti d rattiamo ampiamente coe della Federazione Ita i runner sta Roma, che t lione, e del President scriviamo, un gruppo da Maurizio Pagnato Di Rocco. Mentre ffrontare la maratonntre altri riCiclismo Re o la preparazione per a York del Due Ponti me e. completandci sarà il ritorno a New sulle strade di Firenz ntanti stanno autunnale: Italia e si cimenterannoalcuni nostri rapprese i Master del mangono in nis è entrato nel vivo: on la partecipazione ao impegnati Anche il tena stagione individuale ctemporaneamente son (ben due squachiudendo l tà di Roma, mentre conionali tornei a squadre i Castelli di Circuito Cittra circoli con i tradiz se finale del Torneo demanca la nelle sfide i sono arrivate alla fa nche questo mese non o one day, che dre femminil inile). Naturalmente, a “nostro” doppio giall zatissimo doppio femmll’appuntamento con illissimi di questo apprez , oltre agli cronaca de o come sempre mi fede i è davvero numerosa eo confronha richiamat orza tennis” Due Ponti del Circolo che aman come il dopevento. La “ftissimi sono i giocator a di una manifestazioneo ha agonisti, tansana competitività tipiclciotto, il cui responszzocchi, si tarsi con la on la Supercoppa di cae” della squadra di Ma inciata il 19 pio giallo. Ce confermato il “poterà inizio alla nuova, com ero conoevidenziato passata stagione e si d pionato. In questo num ellini che ci suggella lan la prima partita di Camipanti pubblicando i tabpagnerà fino ottobre co ino le squadre partecte evento che ci accom chio che tan rrac sciamo da vic uesto impor’articolo di Serena Ce q e ir u g e s a inile , con l aiutano cora calcio tativa della Lazio Femma presenza delle gioca n A . o n g iu g n l a o Circolo. bituando al la rapprese ci presenta nostri soci si stanno a preparazione al nostr Calcio a 5: i lgono una parte della ura! trici che svo Buona lett i… t s u g i i t t e n’è per tu Insomma, c

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DPinsidecalciotto

È sempre

MAzzOcchI

i gol di saccucci, monari e materazzi contro cacciarelli regalano anche la suPercoPPa alla mazzocchi Fc. dal 19 ottobre inoltre è riPartito il camPionato sociale con sFide subito incandescenti di Fabrizio Pallante

a cura di Fabrizio Pallante

È ricominciata come era finita la stagione calcistica al Due Ponti Sporting Club, con la vittoria della Supercoppa della Mazzocchi Fc sulla Cacciarelli. Un 3-1 con gol di Saccucci, Monari e Materazzi che mette subito in chiaro le intenzioni del campione uscente che non cederà facilmente lo scettro. Sabato 19 Ottobre è iniziato il Campionato Sociale con sfide sin dall’inizio incandescenti. La Moretti(ex Tassi) si fa recuperare due reti da un’ottima Di Benedetto, Fiocchetti si impone 2-1 su Cacciarelli un po’ stanca per la Supercoppa giocata due 180 DPMAG.IT

giorni prima, Barletta ne fa quattro contro la neonata De Pilla che però mostra ottime individualità. Nella giornata di domenica 20, Mazzocchi si aggiudica la gara con Garozzo per 3-1 mentre Galano e Caracciolo, quest’anno mina vagante visti gli acquisti di Marcolin e Beha, non vanno oltre lo 0-0. A novembre riprende poi l’attività agonistica per la rappresentativa del Circolo impegnata nell’Orange League, torneo dei più prestigiosi Circoli di Roma organizzato dal Futbolclub. Insomma ci aspettiamo un’altra grande annata tutta da vivere.

DPinsidecalciotto BOZZI LORENZO AMOROSO MARIO DI GENNARO CRISTIANO GIARDINA MARCO SPERANZA ALESSANDRO BERTALI STEFANO INCHINGOLO/ TINTI SANTORO LUCA/ANGELONI FEDERICO FONTANA ALESSANDRO FIOCCHETTI GIOVANNI TERRACINI MARCO GUERRA SAMUEL/BARTONI ANDREA TRUBIANI MAX/PAGNI VITTORIO SPINIELLO MARCO/ CECCHINI CARLO NAZARENO GIANNI/BARdEggIA MARCO CAPOLINO FRANCESCO ROSATI DARIO GAFFI ALESSANDRO

SILVAGGI ALESSANDRO DI CESARE ALESSIO QUAGLIARINI GIULIO RONCONI JONATHAN AMICI ANDREA ROSOLIA PIETRO BIBBO DANIELE COLLALTI DARIO CODOGNOTTO MARCO VALENTE DANILO NICASTRI ACHILLE ROMANI MASSIMO PALMEGIANO GIORGIO CROCE CLAUDIO TORRES AUGUSTO DI MICHELE VINCENZO/RESTANTE FABRIZIO BARLETTA EMILIO LANDOLFI PAOLO

RANZANI ALFREDO/PROCESI PAOLO SMERIGLIA SERGIO CORRADI MASSIMO SILVESTRINI ANDREA SCARFò MARCO LANZETTA GAETANO SPONZILLI GIANPIERO DONIS MIRKO/CORBUCCI LEONARDO CICERCHIA SIMONE FRANCESCHINI DANIELE BuLgARInI ALfREdO BOVA MATTEO MAGDY TAHA INNOCENZI VIRGILIO GIACOMINI SIMONE NIGRO FEDERICO TOMBOLINI ROBERTO TORCOLINI VITTORIO

CAPPELLETTI ALBERTO LORIZIO DANILO BARNI MASSIMILIANO PERSIA ANDREA POMPONI ALESSANDRO RETICO MARCO/MATTEI MATTEO BINAGLIA ANTONIO PERNASELCI RINO MYKONDIA ROBIN COLLAVINI FABIO PLATANIA MARCO/MARZULLI MARCO RICCARDI CHRISTIAN/LICARI GIAMPIERO CANALI UGO BONINCONTRO FRANCESCO PERGOLINI ALESSANDRO CACCIARELLI ROBERTO DI MARIO GIGI PAPPANI RICCARDO/CAVAGNERO MARIO

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DPinsidecalciotto BERNABEI ALESSANDRO PALMIERI SAVERIO DI GIANFILIPPO ANDREA SALVATI DOMENICO TOCCINI GIANMARCO CETORELLI CHRISTIAN VOLPI FEDERICO VERGINELLI LORENZO ANDRIOLA EMANUELE gALAnO ALESSAndRO/ANTONELLI MAURO SANTERCOLE SIMONE ALLINEY FILIPPO/DI CROCE MAX GIORDANO VINCENZO DELLA VALLE ROBERTO ARCIERI STEFANO DE SANTIS MAURIZIO PERINI ADRIANO PASQUETTI PIETRO

GERVASI MAURO MALAGRINO' PAOLO POSSEMATO FABRIZIO GIULIANI DANIELE QUATTROCCHI FILIPPO SAXON WILLY AURIEMMA FEDERICO BUZZELLI ALESSANDRO CANGELOSI MARCO/SANTESE MASSIMILIANO DE LUCA MARCO/SCOPETANI PIERO PECCI DANIELE/TROIANO ALESSANDRO RUGGIERI DANIELE/CERQUA FRANCESCO CASANI MASSIMILIANO PENNACCHIOLI CLAUDIO gAROZZO fuLVIO LOCCHETTA FABRIZIO MUSMECI ALESSANDRO MONTINARO FABRIZIO

LEONARDI CARLO/COCCIA WALTER MARCO MAZZOCCHI/REALMUTO FRANCESCO CARROCCIA PAOLO TESTARMATA FABRIZIO MONARI LUCA MELONI STEFANO/TORRISI GIUSEPPE TURI FRANCESCO/ANDREASSI SACCUCCI ROBERTO/LEONETTI CARLO MATERAZZI MATTEO VOCATURO CHRISTIAN SARTINI CARLO SANCHEZ ANGEL DARI GIORGIO DI PIETRO DANIELE D'ORAZIO GIANLUIGI MIONI VITO DI LAZZARO MASSIMO LO STORTO GIORGIO

BERNABEI FABRIZIO DI DONNA RICCARDO LOVOI LUCA MORETTI AndREA MARRONARO MASSIMO LONGHI PAOLO MATTEOTTI GIANCARLO FIORETTI FABRIZIO TASSI ALESSANDRO CLAUDIO MANZO SCIARDIGLIA DANIELE PELLEGRINI GIANLUCA GAMBARINO GIAMMARCO ANZUINI GIACOMO GUIDETTI CARLO SABUCCI ALESSANDRO TROPIANO FABRIZIO AZZARITI LUIGI TROPIANO ALESSIO CASTIGLIONI LORENZO GRIO ROBERTO FELICI FABRIZIO

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PONZI MASSIMILIANO VERNIER LEONARDO FUENTES MARCELO LEVINE DANIEL GUIDA NICOLA SANTUCCI MAX VERCILLO GIUSEPPE AZZALI ALBERTO VENTURA RICCARDO ANGELELLI VALERIO/ZUCCARI CARLO BOVA GIULIO/D'ELIA NICOLO' EMANUELE VINCENZO LA COMMARA ALESSANDRO TUMBIOLO GIUSEPPE/ MANDOLESI ALBERTO BOMBACIGNO ROBERTO MARTELLINO VALENTINO/ ANDREOTTOLA VITO dE PILLA gIuLIAnO/FUNARO GIUSEPPE LEVI ALESSANDRO/TESTA FRANCESCO

DPinsidecalciotto EMAnuELE ATTInELLI ROBERTO TUCCILLO VALERIO PALOMBI FRANZÈ FEDERICO P. FRANCESCO GRECO DAVIDE CENTINI GABRIELE MENNINI PATRIZIO CERVELLI/ANDREA SCIPPA SURACE ALESSANDRO BABUSCI GABRIELE GIANLUCA GERMANI PAOLO VALENTI DE CAMPORA LUCA/FORCELLA FILIPPO ANTONIO ZANCA/GIANLUCA ANGELINI PAOLO FERRARI GUIDO GENTILESCHI MASSIMO PAPPANI SCREPANTI PAOLO

BEHA MANFREDI IOMMETTI SIMONE SESTILLI MARCO OCCHIGROSSI FULVIO CARACCIOLO gIAnMARIA GHERGO VALERIO CLUVIGI MAX/IACOMUSSI D'AMICO EDOARDO/MARZULLI MARCO MARCOLIN DARIO CAPECE FRANCO CECCARELLI ANDREA MEROLA FILIPPO/ GHIONE JIMMY ALFANO GIANLUCA/ELEUTERI MARCO TONIOLO VALERIO/MAZZITELLI STEFANO PEDOLICCHIO GENNARO TEODORI RICCARDO GUARNERA EDOARDO GARNIER ALESSANDRO

ALBERTARIO FRANCESCO ANNIBALLI ALESSANDRO TOMASELLI MARCO CATURELLI ANDREA CONFORTI ANDREA PERLINI ANDREA TAMBURINI GIANLUCA/MARCIALIS ROBERTO COLTORTI MAX PORRU GIULIANO FALVO GABRIELE/COSTA FABRIZIO dI BEnEdETTO fRAnCESCO MELETTI MICHELE GUZZO PIERPAOLO ANGELINI STEFANO MASSAROTTI EMANUELE CANGELOSI MARCELLO GUGLIELMI MARCO ANDREOTTI NINO

VASSELLI ALESSIO/CONIGLIO CARLO LIVERANI STEFANO AGOSTINI MASSIMO SCICCHITANO BRUNO MENCUCCI MAURIZIO TORnABOnI TOMMASO TORNABONI LEONARDO PALMIERI FILIPPO PALMIERI MATTEO CAPUANO LUCA TORCOLINI PIETRO TIPALDI MATTIA SOLDATELLI RINALDO ESTERI MICHELE DI CURZIO ANDREA CIVITELLA ALESSANDRO VLADOVICH DANILO LAURI PIERO MICALIZZI PIERGIORGIO

GAGGIOTTI LUCA MOCAVINI RICCARDO ISABELLA MARCO STARA JURI BISCARINI LUCA MOSCA PEPPE PENSAVECCHIA PAOLO/SIANI MARCO CAPONI EMILIANO GIUFFRIDA DAVIDE CORALLO VALERIO PEDONE ENRICO BARILLA' GIACOMO VALLICELLI LUCA SESTILLI ROBERTO fIOCCHETTI fABIO MATTONI MARCO FROSI MARCO LAndI guIdO

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DPinsidegolF

OLgI A TA gOLf cLUb DA REcORD si è chiusa all’insegna dei grandi numeri la taPPa Finale del bmw roma golF Forense Più 2013 disPutata il 19 e 20 ottobre articolo di benedetta zama, Foto di chicca rainoldi; YulYia galYcheva; marco nardo Scorrono i titoli di coda per il BMW Roma Golf Forense Più 2013, circuito golfistico ideato e organizzato dall’Avv. Nicola Colavita. 280 iscritti alla gara più di 100 golfisti in lista di attesa e 300 ospiti al cocktail di premiazione. Questi i numeri della tappa finale del circuito più amato dai golfisti della Capitale che come da tradizione si è disputata il 19 e 20 ottobre all’Olgiata Golf Club. «Questa è stata l’edizione con il maggior numero di partecipanti: in 3 tappe hanno giocato circa 700 golfisti. Un vero e proprio record per il Golf Forense, un ottimo risultato se si considera che questo è un torneo la cui partecipazione è vincolata all’appartenenza di alcune categorie professionali», il commento del Presidente del Golf Forense, Avv. Nicola Colavita. Grandissima standing ovation per i vincitori del premio più ambito del circuito: gli Avvocati Angelo Cutolo e Luigi Maria Cutolo si sono aggiudicati il BMW Roma Golf Forense Top 2013, raccogliendo il miglior punteggio in tutte e 3 le tappe del circuito. Nella Tappa finale

mata dall’ex Magistrato Lucia Tosti e Giovanna Castiglioni. Oscar all’eleganza maschile all’Avv. Fernando Lo Giudice, premiato dal maestro di Taglio Ilario Piscioneri. Per le signore invece, l’ambitissimo premio eleganza della stilista/modella Claudia Graziano è andato a Roberta Sciubba. Sempre tantissime le personalità intervenute al Circolo del Presidente Andrea Pischiutta, che come sempre ha fatto gli onori di casa: al cocktail di premiazione di fine torneo erano presenti: l’A.D. di BMW Roma il Dott. Massimiliano Di Silvestre, title sponsor della manifestazione, il Presidente della F.I.G. Lazio Dott. Carlo Scatena, il caporedattore di La7 Sport Paolo

– a cui hanno preso parte anche i giornalisti sportivi Giacomo Crosa e Massimo Caputi, l’ex Mister della AS Roma Zdenek Zeman il procuratore sportivo Lorenzo Marronaro, il commercialista Dott. Salvatore Buellis, il Consigliere Nazionale Forense del Lazio Avv. Paolo Berruti, l'Avv. Luca Bergamini, l’Avv. Carlo Celani e i Notai, Francesco Caporali, Alfredo Maria Becchetti e Fernando Scardamaglia – successo nella 1a Categoria Netto della coppia formata dal Presidente della FederGolf Lazio Dott. Carlo Scatena e dal Colonnello della Guardia di Finanza Stefano Melone. Tra le signore, nella categoria Ladies, si conferma ancora una volta la coppia formata dalla commercialista Antonella Greco e da Isabella Bronzini. Nella categoria giovani promesse del Golf Forense ha trionfato il piccolo Diego de Montis, mentre nella categoria Senior si è imposta la coppia for-

Cecinelli, la bellissima cantante Tamara Selim, l’ex Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma Avv. Antonio Conte, il conduttore del TG1 Francesco Giorgino, il magistrato Anna Maria Pagliari, il Dott. Federico Coccia, Presidente del Bioparco, l’attore Roberto Ciufoli, la bellissima conduttrice televisiva Maria Monsè. Alla fine del cocktail le signore presenti sono state omaggiate con i bellissimi bouquet della stilista floreale Maria Luisa Rocchi. Appuntamento con il Golf Forense al prossimo anno, per quella che sarà la decima edizione del Torneo.

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DPinsidecalcioa5

Prossimi aPPuntamenti a via del baiardo ore 17.00 (tor di Quinto)

3 novembre: S.S.Lazio c5 – FB5 17 novembre: S.S.Lazio c5 – Florida 1 dicembre: S.S.Lazio c5 – Az Gold 15 dicembre: S.S.Lazio c5 – L’Acquedotto

Leonardo con l'americana Melissa Cary

Migliore attacco e miglior difesa del campionato con 43 gol fatti e tre subìti nella prime quattro giornate di campionato (7-1 con il Salinis, 0-9 in casa dell’Olimpus, 12-0 contro l’Eboli, 2-15 in casa del Foggia). Questa è la nuova Lazio, un gruppo rinato dalle ceneri dello scorso anno e plasmato a somiglianza di mister Calabria. Il gioco ricorda il futsal maschile, gli scambi stretti e veloci, le triangolazioni e le chiusure puntuali sul secondo palo sanno di una concretezza che rasenta la perfezione. È una squadra che non ha paura questa Lazio, con giocatrici che hanno fame di vittorie anche se qualcuno potrebbe pensare che abbiano già vinto abbastanza: Lucileia una Coppa Italia con il Sinnai, Cely Gayardo e Gimena Blanco rispettivamente uno e due scudetti con l’Az e con l’Isef Napoli, Melissa Cary un tricolore e una Supercoppa Italiana sempre con l’Isef Napoli. Professioniste serie quando c’è da imparare e quando, ahimè bisogna lavorare… le incontri in palestra, al Due Ponti, concentrate sempre e solo su un unico obiettivo, vincere! Ottobre è stato un mese di conferme, ora però arrivano le partite importanti, con il Montesilvano e con la Ternana tra fine ottobre e novembre. Poi bisogna farsi trovare pronti a dicembre nel super derby pre-natalizio contro la Virtus Roma. Il primo obiettivo è quello di arrivare prime alla fine del girone d’andata e qualificarsi direttamente ai quarti di finale di Coppa Italia senza passare per gli ottavi. Le ragazze lo sanno, le avversarie sono avvisate.

La squadra al Due Ponti

LAZIO TRITATUTTO le biancocelesti non si Fermano Più. Quattro vittorie in altrettante Partite Per le ragazze del calcio a 5 di serena cerracchio

Bernardo Corradi con Marcella Violi

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DPinsideciclismo

bIcI

chE PASSIONE

si è svolta il 13 ottobre la seconda edizione della gran Fondo di roma che ha coinvolto migliaia di amanti delle due ruote a cura di maurizio Paglione Il 13 ottobre si è svolta la tanto attesa seconda edizione Gran di Roma sia perché risulta essere una adella cura diFondo luigia latteri delle ultime della stagione 2013 e sia per le novità annunciate dall’organizzazione: l’orario d’inizio, anticipato alle ore otto (per evitare i problemi di traffico), la partenza dalla splendida via dei Fori Imperiali, il percorso inverso rispetto a quello disegnato per il 2012. L’inserimento dell’impegnativa salita di Rocca di Papa (pendenza massima del 15%) e di quella più accessibile del Tuscolo e infine la passeggiata, da Roma ai Castelli e ritorno di Km 57 alla portata di tutti (senza competizione). Per il nostro Circolo però la novità più importante è arrivata dal fatto che, in breve tempo, è stato recepito il messaggio di Stefano Marino che, nel numero di settembre del DP Mag, auspicava un maggior numero di adesioni alla sezione ciclistica creata dal Presidente Pietro Tornaboni. Infatti le triatlete Alessia Manno e Alessandra Pizzi e i due runner Luigino Brasili e Pierluigi Mariani sono i quattro nuovi adepti. Per quanto riguarda il comportamento della squadra, c’è da rilevare il quarantasettesimo posto di categoria e il duecentocinquesimo assoluto di De Luca e il ventiseiesimo di categoria dell’intramontabile Rambotti. Notevoli anche i risultati di Costanza Martinelli ed Enrico Guida, soci del Circolo e ciclisti di esperienza.

CLassiFiCa soci due Ponti NOME/COGNOME......................Posizione...............Pos. di categoria .........Real time NICOLA DE LUCA............................252 ...............................47 ....................2H58'52'' COSTANZA MARTINELLI ...............391 ................................5 .....................3H03'03'' GIOVANNI CAMPANA ................... 749..............................165 ....................3H13'54'' ENRICO GUIDA ...............................799 ..............................101 ....................3H15'25'' LUCA TIBERIA................................1.164.............................236 ...................3H26'09'' MAURIZIO GIANNINI ...................1.393.............................104 ....................3H31'31'' PIETRO TORNABONI ....................1.582............................ 268...................3H36'49'' ERMANNO RAMBOTTI .................1.620 .............................26 ....................3H38'27'' LUIGI BRASILI ...............................1.727.............................386....................3H41'27'' STEFANO MARINO........................2.021..............................81.....................3H51'40'' ALESSIA MANNO...........................2.085 .............................59.....................3H54'53'' PIERLUIGI MARIANI ....................2.307 ............................503...................4H03'38'' ALESSANDRA PIZZI ......................2.347 .............................75 ....................4H05'52'' MAURIZIO PAGLIONE ..................2.770.............................131 ....................4H27'19''

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L’ORgAnIZZAZIOnE Lo scorso anno era una scommessa. O meglio, un lucido azzardo. L’idea di portare nel centro storico di Roma 5.000 cicloturistiamatori sarebbe stata inconcepibile soltanto qualche anno prima. Come è andata lo sappiamo. La valanga di domande pervenute da ogni parte d’Italia e dall’estero ha costretto a chiudere le iscrizione con largo anticipo. Quest’anno la Gran Fondo di Roma è ripartita con l’egida del grande evento già consolidato. D’altra parte, i segnali che il vento stava girando a favore della bicicletta c’erano tutti. Dal 2001 l’uso delle bici nei giorni feriali in Italia è più che triplicato. La scelta della Capitale più congestionata d’Europa dai problemi di traffico ha dato una scossa formidabile a tutto il movimento che spinge verso la mobilità sostenibile, la difesa della salute e dell’ambiente. Per questo mi sono gettato nella mischia assecondando la “folle” idea dell’avv. Luca Santilli. Ho partecipato alla ciclo pedalata verso i Castelli al fianco del Presidente del Coni Giovanni Malagò e a tanti cicloturisti come noi incantati di vedere la Città, il Colosseo, i Fori Imperiali e l’Appia come non li avevamo mai visti prima. La stessa sensazione di gioia e di meraviglia che ho letto negli occhi dei fiorentini duranti i Mondiali di Toscana 2013. Tra i partecipanti, il campione della Formula Uno Fisichella e paralimpici titotali come Macchi e Zanardi. Hanno pedalato in tandem Matteo Marzotto e l’ex professionista Massimiliano Lelli per raccogliere fondi a sostegno della ricerca contro la Fibrosi Cistica. Molti hanno scelto il percorso classico e hanno gareggiato tra loro senza l’affanno di dover strafare, per puro divertimento. L’eccellenza organizzativa ha garantito sotto ogni aspetto la sicurezza, coniugando al tempo stesso i valori della solidarietà con quelli dell’etica. Quasi tutti i premiati (oltre 40 in tutto) hanno dato il consenso per il prelievo dei capelli, contributo fondamentale all’affinamento delle metodologie per il contrasto del doping. Il Ministero della Salute, da parte sua, ha sottoposto a controllo i primi otto classificati assoluti della Gran Fondo e le prime quattro donne. Qualità a tutto tondo, che ha richiamato l’attenzione degli organizzatori londinesi venuti ad approfondire i motivi del clamoroso successo e ha posto le basi per il gemellaggio con New York, Stoccolma e Berlino. La Gran Fondo Campagnolo Roma ha preso il volo e ormai non la ferma più nessuno. Le istituzioni e gli Enti locali più illuminati hanno trovato un alleato formidabile per dare impulso alle politiche virtuose contro il degrado urbano e ambientale, a favore della mobilità pulita e della salute dei cittadini. Una pedalata in più verso il futuro che tutti auspichiamo. Renato di Rocco Presidente federazione Italiana ciclismo e socio due Ponti Sporting Club

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AL RISPARMIO

marco Paris e Paola taddei si aggiudicano il doPPio giallo one daY sPonsorizzato da Finanza & Futuro, società del gruPPo deutsche bank che oPera nel settore del risParmio gestito luigia latteri L’edizione “ottobrina” del doppio giallo one day si è svolta all’insegna del… risparmio. Finanza & Futuro, società del Gruppo Deutsche Bank che opera nel settore del risparmio gestito, è stato infatti lo sponsor che ha dato il titolo al torneo, aprendo con una breve presentazione dell’azienda e un ricco aperitivo prima del sorteggio dei giocatori. Scesi in campo, invece, i partecipanti non si sono certo risparmiati! Sempre nel rispetto dello spirito del torneo, i tennisti hanno sfoggiato i loro colpi migliori per ottenere la vittoria e partecipare al successivo sorteggio. Questa componente legata al caso, la possibilità di confrontarsi e affiancarsi a compagni ogni turno diversi determina il successo di questo evento sempre tanto atteso dai soci, tra cui i nuovi Eugenio

e Roberto Della Valle, Marco Traverso, Stefano Turchetti e Maurizio Volpini. Debutto nel one day anche del bravo Antonio Natali, arrivato in semifinale dove però ha incontrato, con Cinzia Saguto, Marco Paris che insieme a Paola Taddei si è aggiudicato poi la vittoria finale. Finalisti Carla Vitolo e Maurizio Casali, mentre gli altri semifinalisti sono stati Armida Berti e Francesco Testa. La giornata si è conclusa con la premiazione cui ha preso parte Antonio Faraca, Group Manager di Finanza & Futuro. Impeccabile la direzione gara affidata a Stefano Tarallo e Umberto Locatelli.

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IL PIAcERE DELLE

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AL DUE PONTI

grande successo Per il burraco e l’ultimo arrivato, il “torneo a sQuadre”, semPre Più amato dai soci del circolo che ne aPPrezzano la caPacità di aggregazione e goliardia tra i ParteciPanti ai tavoli verdi maria luisa silvagni

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Proseguono con sempre maggiore successo i tornei di burraco del Due Ponti Sporting Club all’insegna della sana competizione e del corretto ed elegante agonismo. La professionalità dell’organizzazione e l’ospitalità del Circolo hanno fatto sì che il Due Ponti abbia raggiunto, anche in questo settore, punte di eccellenza a livello nazionale. Ultimo nato in casa Burraco Due Ponti è l’apprezzatissimo “Torneo a Squadre”, il cui fine è una sempre maggiore aggregazione e goliardia. Ogni squadra, infatti, è formata da due coppie di giocatori – legate tra loro da un simpatico nickname – che giocano su due sale in parallelo. Al termine di ogni turno di gioco, le coppie “si riuniscono” e sommano i punti totalizzati da ciascuna di esse, rendendo più frizzante e ricco di incognite l’esito finale del torneo. Umberto, Danilo, Antonio, Graziella e Marialuisa vi aspettano tutti, soci e non, il venerdì e sabato alle 21.00 e la domenica alle 17. INFO 338 4852465 348 7734974 331 3330606

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