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La Renovatio Imperii

1. La divisione definitiva

Riprendiamo ora il racconto dove l’avevamo lasciato all’inizio della prima lezione. Con la deposizione di Carlo il Grosso nell’887 la divisione dell’Impero carolingio già stabilita dal trattato di Verdun diventa definitiva . Una divisione evidenziata anche dalla diversificazione delle lingue che si sviluppano nelle diverse regioni:

• nel Regno dei Franchi occidentali si parla una lingua derivata dal latino, che a poco a poco diventerà il francese;

• nel Regno dei Franchi orientali invece si afferma la lingua germanica, che nel tempo diventerà il tedesco;

• anche nel Regno d’Italia si continua a parlare una lingua che viene dal latino, da cui nel tempo prenderà forma l’italiano

• la Lotaringia invece, posta all’incrocio fra le diverse zone, non svilupperà un’identità linguistica propria e nemmeno una forte struttura politica, tanto che verrà contesa a lungo fra i vicini.

Vediamo ora che cosa succede nei tre regni nel corso del X secolo.

Il Regno dei Franchi occidentali Nel Regno dei Franchi occidentali il potere e l’indipendenza dei signori feudali continuano ad aumentare, tanto che spesso combattono non solo fra loro ma anche contro lo stesso re. Di conseguenza, il potere dei re si riduce sempre più, così come i territori che essi controllano: nel X secolo, l’autorità del re si esercita solo su una piccola regione nei dintorni di Parigi.

Solo verso la fine del secolo le cose cominceranno a cambiare. Nel 987 infatti viene incoronato re dei Franchi il duca di Parigi, Ugo Capeto. Nei decenni successivi, Ugo e i suoi discendenti – i Capetingi –cominceranno a ristabilire il potere del re.

Par. 1 • Nei territori dei Franchi occidentali si sviluppa la lingua , mentre nei territori dei Franchi orientali si sviluppa la lingua

Il Regno d’Italia Simile la situazione nel Regno d’Italia, che peraltro comprende solo la parte centro-settentrionale della penisola. Anche qui diversi signori feudali si contendono la corona, e i re che si succedono non riescono a esercitare un potere effettivo.

Il Regno dei Franchi orientali Nel Regno dei Franchi orientali invece le cose prenderanno uno sviluppo diverso. Qui infatti nel 919 viene eletto re il duca di Sassonia, Enrico I . Siamo nel pieno delle scorrerie degli Ungari, e per far fronte al nemico comune la maggior parte dei signori del Regno accetta la sua autorità; insieme combattono contro gli avversari, e riescono anche qualche volta a sconfiggerli. Con i feudatari che non riconoscono la sua autorità, Enrico non si fa scrupoli a usare la forza; così, alla sua morte, il Regno dei Franchi orientali, che intanto comincia a essere chiamato Regno dei Germani, ha ritrovato una certa unità.

2. Ottone I re dei Germani e d’Italia

L’opera di Enrico viene proseguita dal figlio Ottone I, eletto re dei Germani nel 936. Energico e determinato come il padre, Ottone non solo completa l’opera di assoggettamento dei feudatari, ma allarga anche i propri domini. Qualche tempo dopo infatti alcuni signori italiani lo chiamano in aiuto contro i rivali. Ottone allora scende in Italia, sbaraglia gli avversari, e nel 951 viene incoronato re d’Italia

Rimane ancora la minaccia degli Ungari. Che nel 955 – l’avevamo anticipato – si dirigono verso il cuore della Germania con un esercito imponente.

Lo scontro contro i cavalieri di Ottone e dei suoi feudatari avviene il 10 agosto, in una località chiamata Lechfeld. Alla sera, l’esercito degli Ungari è annientato. Da allora in avanti si ritireranno nelle pianure della Pannonia e abbandoneranno le loro scorrerie.

• Perché nel Regno dei Franchi occidentali il potere del re diminuisce?

Par. 2

• L’esercito di a Lechfeld sconfigge gli nel 955.

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