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Oltreconfine, Alpi Dinariche, paesaggi in rilievo
Paesaggi modellati dai monti. Sono le Alpi Dinariche - o Dinaridi -, nella penisola balcanica, importanti aree montuose elevatesi nel corso del medesimo processo geologico che ha creato le vicine Alpi e rappresentano, sempre parlando in termini geologici, la parte di crosta continentale africana più avanzata entrata in collisione con la crosta continentale europea. Questo spiega l’origine sedimentaria delle rocce e nello specifico dei calcari del Carso che ha creato, per esempio,
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le grotte di Postumia, note in tutto il mondo. I rilievi delle Dinaridi superano spesso i 2mila metri e la cima più elevata è la Cresta del Lago - 2.694 metri - nell’entroterra settentrionale albanese vicino al confine del Montenegro. Questi monti sono territori ancora naturali poiché inviolati dalle masse e Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro, Serbia e Albania offrono tra i loro monti un grandioso spettacolo di vallate, dirupi e panorami ma, soprattutto, di cascate e canyon mozzafiato.
Dai salti di Slovenia e Croazia
Vicinissime al confine italiano sul versante sloveno del Monte Canin, le cento cascate del fiume Koritnica sono davvero sorprendenti: il corso del fiume, dopo un breve tratto di rapide, culmina nel salto della cascata di Boka che, con cento metri di caduta libera e una portata che raggiunge i cento metri cubi al secondo, è definita la più potente della Slovenia. La vicina località di Plezzo (oggi Bovec) nota per le vicende della Prima guerra mondiale, è un borgo ospitale inserito in un paesaggio fantastico: non a caso,
nel 2007 è stata location del film “Le cronache di Narnia - Il principe Caspian”. A trecento chilometri a sud di Plezzo, ormai in territorio croato, tra laghi, grotte e cascate, si sviluppa il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice, Patrimonio dell’Umanità. Questo famosissimo sito, offusca con la sua grandiosità il nome di altri luoghi vicini come le 23 meravigliose cascate di Rastoke formate dal fiume Slunjčica: sul suo percorso vale la visita il borgo di origine romana di Rastoke, già noto come Slovin, con le tipiche case in legno e pietra.
Alle turbolente acque di Bosnia e Serbia
Nelle Dinaridi Bosniache si trova il fiume Narenta: caratteri distintivi acque pure, trasparenti, gelide e veloci. Lungo il suo tratto superiore, a circa sessanta chilometri da Sarajevo, forma un canyon di 23 chilometri formidabile per il rafting mentre nel tratto più alto del suo corso in una natura letteralmente primordiale vivono ancora popolazioni di lupi e orsi. Duecento chilometri più a nord si trova un altro fiume e un altro paesaggio: il Vrbas che, nei pressi della città di Banja Luka, da forma a canyon, cascate, grotte tra acque cristalline e una ricchissima biodiversità, il tutto protetto fin dal 1955
da una legge nazionale. Nelle Dinaridi della Serbia, si trova invece l’area naturale del fiume Uvac: un canyon fluviale ricco di meandri mozzafiato. Si trova qui anche il più grande complesso speleologico serbo, esteso per centinaia di chilometri, caratterizzato da canali su più livelli, grotte con formazioni colonnari, sifoni e sale. Per un emozionante rafting è consigliabile invece spostarsi al confine con la Bosnia, dove uno stretto passaggio di rocce a strapiombo restringe l’alveo del fiume Lim che qui tùrbina in una lunga e suggestiva gola chiamata Kumanička Klisura.
Fino ai profondi canyondi Montenegro e Albania
Anche il Montenegro ha le sue piccole cascate del Niagara: sono quelle del fiume Cijevna, nei pressi della capitale Podgorica ricca di un interessante borgo storico con alcuni edifici risalenti al periodo ottomano. Ma è nei territori più interni, nel Parco Nazionale Durmitor, che il fiume Tara ha scavato un canyon lungo 82 chilometri e profondo 1.300 metri creando un paesaggio fluviale così suggestivo che gli ha valso il titolo di Patrimonio dell’Umanità. Proseguendo fino all’Albania ci si addentra nel Parco Nazionale di Theth: si trova qui un monumento
naturale protetto, la cascata di Grunas che, con un salto di trenta metri, è uno dei luoghi più belli che si possono visitare viaggiando in Albania. Come inaspettata è la visita della cittadina di Berat, famosa per le bianche case ottomane e per il castello: un borgo arroccato su una collina dove si trovano alcune chiese bizantine, la Moschea Rossa e il Museo nazionale. Non distante si trovano la cascata e il canyon del fiume Osum: immerso in una vegetazione meravigliosa, rappresenta un altro luogo iconico di questa nazione così poco conosciuta.