PERIODICO DI ATTUALITÀ - EDITORE PASQUINO EDITRICE SRL - ANNO 1 n. 2 FEBBRAIO 2014 euro 1,50
OBAMA E HOLLANDE:
IL TRADIMENTO È DIETRO L’ANGOLO...
IL MARKETING DI PUTIN
IL CARNEVALE NEL MONDO E A ROMA
EUROECONOMY: WELFARE, SPRECHI E NUOVA POVERTÀ
VENERABILE ED OSPEDALIERA COMPAGNIA DELLO SPIRITO SANTO: STORICA COMPAGNIA UMANITARIA, RELIGIOSA E DI VOLONTARIATO con il patrocinio di
COPIA OMAGGIO COPIA OMAGGIO
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AMO R ROMA
Sorta nel 1977, la Mediocredito Centro Italia S.p.A. è una società specializzata nella consulenza in materia di finanziamenti, nella concessione del credito e nella distribuzione di prodotti finanziari. La M.C.I. S.p.A. si propone come partner e fornitore di servizi alle imprese per ogni esigenza di finanza straordinaria, offrendo soluzioni personalizzate ed innovative per l’organizzazione di finanziamenti a medio - lungo termine, per operazioni sul capitale proprio, per servizi di consulenza e gestione dei rischi aziendali. Offre inoltre un servizio specializzato e qualificato, in grado di fornire ai propri clienti assistenza bancaria e finanziaria personalizzata, con elevati standard qualitativi. L’azienda, nei suoi quarant’anni di vita, ha dimostrato di essere capace di adeguarsi e di anticipare i cambiamenti del mercato, ed ancora oggi in presenza di innovazioni che ridisegnano i confini dell’efficienza, che rimodellano continuamente l’offerta di prodotti e servizi, il punto di forza della M.C.I. S.p.A. sta nel cogliere tutti i vantaggi dell’innovazione, e nella convinzione che ogni rapporto di fiducia stabile, nel tempo si fondi sulla capacità di creare valore: per la clientela, per il personale, per gli azionisti. M.C.I. S.p.A. garantisce ai propri clienti una soluzione pratica e veloce, una risposta certa e concreta a tutte le loro esigenze.
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...l’Assessorato alle Attività produttive, al Lavoro e al Litorale di Roma Capitale, la Presidenza del XII - ora IX Municipio - hanno conferito il patrocinio di Roma Capitale alla rivista “E42 Magazine Roma” per l’impegno profuso nella focalizzazione, partendo dal territorio, delle più salienti vicende socio-istituzionali e culturali, ai giovani ed alle loro variegate problematiche attuali nonché al tessuto economico-produttivo capitolino… L’editore e la redazione tutta della rivista E42 Magazine Roma, ringraziano le Istituzioni, che hanno concesso il patrocinio di Roma Capitale alla nostra testata per i suoi contenuti economici, culturali, sociali e di interesse collettivo. Questo importante riconoscimento, oltre ad onorarci profondamente, ci sprona a proseguire il nostro lavoro su queste direttrici con il massimo dell’impegno per un’informazione sempre attendibile, oggettivamente fondata e collettivamente interessante.
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ROMA
un quartiere, una città, un mondo... www.e42magazineroma.it
Editoriale Care lettrici, cari lettori questa volta parleremo di cinema o meglio di premi dato che un film italiano ha finalmente ricevuto una nomination. L’ Oscar, è il premio cinematografico più importante al mondo e il più antico, poichè venne assegnato per la prima volta nel 1929. E’conferito dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, un’organizzazione onoraria costituita da personalità appartenenti al mondo del cinema quali attori, registi, produttori e tanti altri. Il nome ufficiale della statuetta dorata , placcata in oro 24 carati , alta 35 cm e con un valore commerciale di 295 dollari ,è Academy Award of Merit, comunemente conosciuta col nome Oscar, poiché si racconta che un’ impiegata all’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, vedendo la statuetta esclamò: «Assomiglia proprio a mio zio Oscar!»
I vincitori sono invitati a non venderla
ma, semmai a restituirla all’ Academy . La Notte degli Oscar è una cerimonia molto particolare, nella quale gli invitati fanno sfoggio delle creazioni dei più celebri stilisti, e viene trasmessa dalle televisioni di tutto il mondo. Quest’anno in lizza quale miglior film in lingua straniera (Academy Award for Best Foreign Language Film), vi è l’italiano La grande Bellezza di Paolo Sorrentino Il nuovo film del regista è interpretato da un cast di grandi attori italiani. Il protagonista è un affermato giornalista di 65 anni, che sprigiona un fascino che il tempo non ha scalfito. Si muove tra cultura e mondanità in una Roma che non smette di essere un simbolo di meraviglia e grandezza e che si mostra seducente e di una bellezza assoluta. Il protagonista si muove tra eventi mondani in una città tanto immersa nella bellezza del passato da far risaltare maggiormente lo squallore del presente. Sente di non avere più nulla in cui credere e più nulla da comunicare a coloro che vivono come lui. Egli vuole diventare un “mondano” , o meglio il re dei mondani e si muove in un vortice di feste trash e volgari fra un umanità dall’esistenza futile e inutile come la sua. La povertà dei contenuti con cui si confronta ogni giorno segnano il fallimento delle esistenze di un certo mondo. L’opera di Sorrentino è un film che vive delle stesse contraddizioni che racconta, «Ho cercato la grande bellezza», dice il protagonista dell’omonimo film, «E non l’ho trovata». La realtà purtroppo è un grande trucco, provoca illusioni e conseguenti delusioni. Si vive di sogni o di ricordi. Vedo molte similitudini con un certo modo di vivere di tante persone , che proprio in questo momento storico sono portati a vivere una vita fuorviante , priva di valori e fatta di nulla , basta seguire la cronaca o semplicemente guardarsi intorno ... Ma” Roma “fortunatamente non è tutta così ….! Auguro al regista, agli attori, a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del film e per il cinema italiano di vincere l’Oscar. Per essere” politically correct “, qualsiasi inesattezza riportata nei nostri articoli, di qualsiasi natura essa sia, costituirà alla prima occasione utile, oggetto di rettifica.
Il direttore Gilda Tucci
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Attualità San Valentino
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Periodico di attualità Anno 1- numero 2 - febbraio 2014 EDITORE Pasquino Editrice S.r.l. Via Sabotino, 46 - 00195, Roma
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Autorizzazione Tribunale di Roma n. 7/2014 del 21/01/2014
Vicedirettore Daria Onofri Direttore editoriale Alessia Allegra
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Collaboratori Sergio Allegra, Jessika di Cesare, Marco Cannavicci, Natalina Orlandi, Margherita Filipponi, Susanna Russello, Fabio Campoli, Laura Solari, Pietro Maria Putti, Sabrina Allegra, Cristina Allegra, Paolo Coscione, Roberto di Carlo, Marina Giangiuliani, Michele Spremolla, Patrizia Chelini, Luigi Gemma, Federica Costa, Simone Nastasi, Andrea Lovelock, Livia Rocco, Sonia Domenici, Francesco Falvo D’Urso, Paolo Callipari, Maria Beatrice Cantore, Francesca Caschi, Pierluigi Borneti, Luigi De Valeri, Gian Maria Volpicelli, Ernesto Vetrano, Paola Marulli, Massimo Sellan, Elisabetta Rullo, Marco Biffani, Rosaria Gallo Redazione e Direzione: Via Sabotino, 46 - 00195, Roma Info: cell. 331 7004005 Email: info@e42magazineroma.it Sito: www.e42magazineroma.it Concessione pubblicitaria S.I.P.A. S.r.l. Servizi integrati per aziende Via Sabotino, 46 00195, Roma P.IVA e C.F. 11749291008 www.serviziintegratiaziende.com segreteria@serviziintegratiaziende.com info@serviziintegratiaziende.com Foto Paolo Callipari, Stefano Mileto e Guglielmo Rota, Giorgio Bonomo, Roberto Marchionne, Francesca Moscatelli, Chiara Sellan, Pino Bitetti. Copertina: Make-up / hair / decor - Daria Bogatova Photo by Anna Doctor Model Maya Ivanova www.artbanda.com
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E’ vietata la riproduzione totale e parziale di tutti i testi, la grafica, le immagini e gli spazi pubblicitari realizzati da Pasquino Editrice S.r.l. e da AM_Gt Mad graphics_Tucci-Mariotti. Tutti i diritti sono riservati. La redazione si riserva il diritto di non pubblicare il materiale pervenuto o di effettuare i tagli redazionali ritenuti opportuni
L’elettrolux taglia gli stipendi e la Fiat perde la T
Euroeconomy Norman Academy passato e futuro uniti nel presente!
Senza censura Morire a 6 anni
Missing
Costume e società L’iisola del Medioevo Costume e società Il carnevale nel mondo e quello romano...
Costume e società Cinecittà studios
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Euroeconomy
Euroeconomy Giochiamo al gioco dei poteri
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Welfare, sprechi e nuova povertà
La rivalutazione del patrimonio della Banca d’Italia
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Euroeconomy
Euroeconomy
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Grafica e impaginazione AM_GT Mad graphics_Tucci - Mariotti Stampa Miligraf S.r.l. Via degli Olmetti, 36 00060 Formello Tel. 06 9075142
Il tradimento è dietro l’angolo
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Responsabile Marketing Giorgio Maria Franceschi
Il marketing di Putin
Attualità
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Direttore Responsabile Gilda Maria Tucci Camuri
Attualità
Psiche e società Fatti, fattacci e fattoidi: parole non fatti!
Diritto e società Sinistri stradali, la richiesta di risarcimento danni va inviata entro 90 giorni.
sommario febbraio 2014
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Chirurgia estetica Il laser
I presidenti della Repubblica
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Moda e creatività
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“Le chicche di Eli”
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Moda e design
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I quartieri di Roma
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Municipio VIII
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Quattro zampe e una penna
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FTT
Ritratti: Enrico De Nicola
Moda e creatività La pelliccia secondo Alberto Leonardi
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Moda e creatività
64
Moda e design
Moda inverno
Sabo smart
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Arte e Cultura
84
Cold case
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Fabio Campoli
96
IV° Edizione Borsa di Studio
Croce Taravella
Omicidio al binario 10
L’amore nel piatto
“Premio Commercio Roma”
100
Street Style
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Cinenews
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46
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Altamoda, Altaroma
Filippo Maria Giordani di Willemburg
Il centro storico
Piano Investimenti 2014, il Presidente Catarci è pronto ad intervenire!
Il viaggio della vita
Leggiamo
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Lettere dei lettori
110
Offerte di lavoro
La voce di Pasquino
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AttualitĂ
San Il 14 febbraio si celebra in tutto il mondo la festa degli innamorati di cui il santo è patrono
Valentino di G.T. Fin dal quarto secolo A. C. i romani pagani rendevano omaggio, con un
in prigione in attesa dell’esecuzione, si sia innamorato della figlia cieca
singolare rito annuale, al dio Lupercus. I nomi delle donne e degli uomini
del guardiano, Asterius, e che con la sua fede avesse ridato miracolosa-
che adoravano questo Dio venivano messi in un’urna e opportunamente
mente la vista alla fanciulla.. Pare le abbia inviato il seguente messaggio
mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per
d’addio: “dal vostro Valentino,” una frase che visse lungamente anche
un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinché il rito della fertilità
dopo la morte del suo autore. Nei Paesi anglosassoni la caratteristica
fosse concluso. L’anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente
principale è lo scambio (risalente al XIX secolo) di «Valentine», bigliettini
con altre coppie. Il tentativo della Chiesa cattolica di porre termine ad un
d’amore con le sagome dei simboli dell’amor romantico (cuori, colomba,
popolare rito pagano per la fertilità, è all’origine di questa festa degli
Cupido). La più antica «Valentine» di cui si abbia traccia risale al XV se-
innamorati. Per gli antichi romani febbraio era il periodo in cui ci si pre-
colo, e fu scritta da Carlo d’Orléans, allora detenuto nella Torre di Londra
parava alla stagione della rinascita. A metà mese, fin dal quarto secolo
dopo la sconfitta alla battaglia di Agincourt (1415), alla moglie con le pa-
a.C., iniziavano le celebrazioni dei Lupercali, per tenere i lupi lontano dai
role: «Je suis déjà d’amour tanné, ma très douce Valentinée». A metà
campi coltivati. I sacerdoti di questo ordine entravano nella grotta in cui,
Ottocento negli Stati Uniti tal Esther Howland iniziò a produrre biglietti di
secondo la leggenda, la lupa aveva allattato Romolo e Remo, e qui com-
San Valentino su scala industriale. Con il passare del tempo la tradizione
pivano sacrifici propiziatori. Determinati a metter fine a questa primorr
dei biglietti amorosi divenne secondaria rispetto allo scambio di scatole
diale vecchia pratica, i padri precursori della Chiesa hanno cercato un
di cioccolatini, mazzi di fiori o gioielli. In Germania gli innamorati scrivono
santo “degli innamorati per sostituire il deleterio Lupercus. Così trovarono
bigliettini e acquistano regali, in genere non troppo costosi, e fiori per il
un candidato probabile in Valentino, un vescovo che era stato martiriz-
proprio partner. In Olanda e in Inghilterra c’è chi spedisce biglietti non
zato circa duecento anni prima. A Roma, nel 270 D. C il vescovo Valentino
rivelando la propria identità. In Giappone la tradizione prevede che siano
di Interamna, (oggi è la città di Terni di cui è patrono ), amico dei giovani
le ragazze a regalare una scatola di cioccolatini ai ragazzi, anche se non
innamorati, fu invitato dall’imperatore pazzo Claudio II e questi tentò di
sono necessariamente i loro fidanzati: vanno bene pure amici e colleghi
persuaderlo ad interrompere questa strana iniziativa e di convertirsi nuo-
di lavoro. E gli uomini che ricevono cioccolato a San Valentino devono
vamente al paganesimo. San Valentino, con dignità, rifiutò di rinunciare
ricambiare il dono ricevuto regalando cioccolato bianco un mese dopo
alla sua Fede e, imprudentemente, tentò di convertire Claudio II al Cris-
San Valentino, cioè il 14 marzo. In Spagna come in Italia invece in quel
tianesimo. Il 24 febbraio, 270, San Valentino fu lapidato e decapitato .È
giorno vanno a ruba le rose rosse. Negli Stati Uniti, San Valentino viene
considerato il patrono degli innamorati poiché la leggenda narra che egli
festeggiato da tutti: anche i bambini si scambiano biglietti raffiguranti gli
fu il primo religioso che celebrò l’unione fra un legionario pagano e una
eroi dei cartoni animati.
giovane cristiana. La leggenda inoltre sostiene che mentre Valentino era
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Attualità
Il marketing di Putin
Negli ultimi anni il leader russo ha investito ogni brandello di energia nel perseguire una strategia che più che politica è narrativa. Il suo ultimo obiettivo, come è ovvio aspettarsi, è sconfiggere gli USA sul piano simbolico, se non (sarebbe impossibile) su quello militare.
di Gian Maria Volpicelli
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Le Olimpiadi di Sochi del prossimo febbraio saranno solo il coronamento
sempre consideravano come una sorella minore, per capire quanto in
di una lunghissima operazione di marketing politico che è il vero capola-
là l’umiliazione del gigante caduto sia arrivata a spingersi. La seconda
voro del presidente della Russia, Vladimir Putin. Negli ultimi anni, il leader
critica che, soprattutto con Putin, la Russia fa agli americani è quella di es-
russo ha investito ogni brandello di energia nel perseguire una strategia
sere ipocriti. Obama e i suoi accoliti rimproverano continuamente ai russi
che più che politica è narrativa. E il cui ultimo obiettivo, com’è ovvio as-
di gestire il paese in maniera semidittatoriale e di violare i diritti umani,
pettarsi , è sconfiggere gli Stati Uniti sul piano simbolico, se non (sarebbe
apparentemente dimenticandosi le atrocità compiute sotto il segno delle
impossibile) su quello militare. Due sono le cose che Putin , e un certo tipo
stelle e strisce (l’esempio più frequente, fino a qualche tempo fa, era la
di Russia che in lui si identifica, non perdona all’America , sia a quella
guerra in Iraq con tutte le torture annesse e connesse). È soprattutto dalla
stolida e cowboyesca di Bush jr., che a quella più subdola di Obama
sua terza rielezione, due anni fa, che Putin si è mosso in maniera meto-
l’ascoltatutto. La prima è che, dopo la caduta dell’URSS, Washington ha
dica, sfruttando le debolezze di Obama per mostrare al mondo quanto la
smesso di riconoscere ogni rilevanza a quella che una volta era la sec-
presunzione degli americani sia immotivata e la loro ipocrisia innegabile.
onda superpotenza. Negli anni Novanta gli americani consideravano la
Il caso Snowden e il datagate hanno dato a Putin, che alla talpa dell’NSA
Russia di Eltsin (e poi di Putin) alla stregua di un paese del terzo mondo:
ha offerto asilo e visibilità, l’occasione di dimostrare come la Russia
povero, corrotto e, soprattutto, inoffensivo. Basti pensare alla guerra in
possa ancora, in qualche modo, sfidare gli States in maniera efficace.
Kosovo nel 1999, quando la NATO bombardò quella Serbia che i russi da
Allo stesso tempo, le rivelazioni dell’ex contractor hanno finalmente dato
Foto Wikimedia
ragione a Mosca, che da secoli tuonava contro le violazioni dei
sulle considerazioni di soft-power. Il vero colpo da maestro è stato
diritti umani da parte dell’America (e la sorveglianza globale è
la risoluzione della crisi siriana. Mentre la Casa Bianca ha nic-
da molti considerata una violazione del genere). Inoltre, mentre
chiato fino all’ultimo, passando da un rumoroso rotar di scimitarre
l’amministrazione Obama è adamantina nel richiedere l’arresto
a una ritirata ingloriosa, Putin è emerso come l’uomo dell’ordine,
di Snowden (e fino a poco fa lasciava intendere che avrebbe vo-
l’uomo della legalità (“niente intervento salvo ok dell’ONU”, am-
luto mettere le mani su un altro personaggio del genere, quel
moniva Putin) e, soprattutto, l’uomo della pace. La Russia, bene o
Julian Assange che vive barricato nell’ambasciata ecuadoriana a
male, è riuscita è fermare l’intervento in Siria, e chissà quali pos-
Londra), negli ultimi Putin si è concesso perfino il lusso di essere
sibili conseguenze catastrofiche. Da un punto di vista di prestigio
magnanimo, facendo uscire di galera l’ormai ex rivale e petroliere
personale, oggi quasi nessun leader al mondo può rivaleggiare
Michail Khodorkovsky , le due attiviste Pussy Riot e altri prigion-
con Vladimir Putin, a parte forse Papa Francesco, ma quello è un
ieri politici. Perfino sul piano della benevolenza, re Vladimir è così
tipo di leadership totalmente diversa. Per questo le celebrazioni
in qualche modo riuscito a superare Obama. Certo, le posizioni
di Sochi saranno il ritorno sulla scena di una potenza mondiale e
da età della pietra sui diritti dei gay impediscono a Putin di rag-
dell’uomo che l’ha condotta lì. Quanto durerà, ovviamente, è tutto
giungere lo status di icona positiva globale, ma in questo caso
da vedere.
gli accordi con la Chiesa Ortodossa russa hanno avuto la meglio
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Attualità
Il tradimento
è dietro l’angolo …
“si resiste a tutto tranne che alle tentazioni” Oscar Wilde
di Gilda Tucci Tutto il mondo è paese!.. E alla gente piacciono le storie di amanti e scappatelle soprattutto se riguardano personaggi famosi e di una certa rilevanza come nel caso di imporr tanti personalità politiche. Se guardiamo al di là dei confini nazionali capiamo come amori e tradimenti siano un argomento tanto appetibile perché anticho come la storia stessa. Se poi, ammettiamo che l’infedeltà, tornata prepotentemente, è un vizietto comune a milioni di persone nel mondo e che quando una relazione finisce la colpa non è solo di entrambi, ma “di tutti e tre” come recita una famosa battuta, allora quanto accaduto in Francia dovrebbe essere del tutto “normale. Lo scandalo che vede coinvolto François Hollande a causa della presunta relazione con l’attrice Julie Gayet, ha destato un enorme clamore, non solo mediatico. Sembrerebbe infatti che l’appartamento di rue du Cirque in cui sarebbero avvenuti gli incontri segreti tra il Presidente e
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l’attrice sarebbe a nome di Michel Ferracci, sospettato di essere legato al banditismo corso e implicato in una vasta operazione di riciclaggio di denaro. Lo scoop è servito! Incontri segreti, bugie, sono un dato di fatto, diffuso e più comune di quanto si immagini. In Europa e negli Stati Uniti, dove a tenere banco è il gossip a tinte rosa in corso alla Casa Bianca. Prima solo illazioni, poi voci, alla fine quei pettegolezzi circolati su Barack Obama e la first lady Michelle ora sembrano essere più fondati che mai. Crisi matrimoniale in vista anche nello stato a stelle e strisce secondo il tabloid National Enquireri. Chissà se Michelle riuscirà a salvare il suo matrimonio che dura da ben 21 anni e che ha fatto sognare il mondo intero. Hollande quindi non è l’unico presidente ad avere problemi con la sua partner ufficiale. Secondo voci provenienti dalla Casa Bianca anche il rapporto tra Barack Obama e la moglie Michele sarebbe in crisi. In questo caso sarebbe lei a essere stanca del marito, ma almeno per il momento, preferirebbe non far scattare lo scandalo e rimandare la separazione. Anche se ha già deciso di dormire in una stanza diversa da quella del marito-presidente. Il rapporto si sarebbe incrinato dal viaggio di Obama in Sud Africa per il funerale di Mandela. Da quella converr sazione troppo “coinvolgente” di Obama con la premier danese. Michelle Obama, First lady definita “everyday icon”,è arrivata al traguardo dei 50 anni, il 17 gennaio ostentando apparentemente grande sicurezza. Ha deciso di dare festa a intitolata a “Snacks & Sips & Dancing & Dessert”. Nell’ attesa è stata tutta sola la alle Hawaii senza marito e figlie. Comunque esistono ancora perr sone, che credono nell’amore eterno, quello che tiene unite due persone, solo due, per sempre. Quelli rari come i PANDA.
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EUROeconomy Micro e Macro
Prof. Dott. Sergio Allegra Economista e giurista Direttore dell’area giuridico-economica dell’Accademia forense on line, ne cura l’intera sezione di Roma
Welfare, sprechi
e nuova povertà
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Il perdurare della crisi finanziaria, che ha investito progres-
al nord il centro nevralgico dell’Europa. Più lento invece, è il
sivamente il debito sovrano delle nazioni europee, è ormai
sud Europa, ancora alle prese con l’austerity. Qui si trova il
un dato di fatto ineluttabile. In tale contesto la classe politica
nostro paese (certamente in buona compagnia), ingabbiato
nonostante le continue promesse di intervento, rende as-
in un modello economico che non permette nessuna crescita.
sordante il silenzio che avvolge qualsiasi idea di ridimen-
Durante un colloquio con la Merkel, lo stesso premier Letta
sionamento della spesa pubblica che, ormai, ha raggiunto
ha sostenuto che l’austerità rischia di far crollare l’Europa, e
livelli insostenibili. L’Europa a due velocità è ormai una realtà.
questo è tanto più vero se la stessa non viene bilanciata da
Nella prima si muovono la Germania, la piccola Europa ex
riforme necessarie a far decollare la crescita dei paesi. Negli
socialista, i paesi nordici e una parte dei paesi baltici i quali
ultimi 24 mesi il governo italiano non è stato in grado né di
hanno dato vita ad un gigante economico che ha spostato
dare un taglio agli sprechi, né di intervenire fattivamente con
delle riforme, dando il via al fenomeno della cd “ nuova povertà”. Si calcola infatti, che su una spesa pubblica di circa 800 miliardi, gli sprechi abbiano superato la soglia del 10%, attestandosi a circa 80/85 miliardi. Fino ad oggi la spesa pubblica ha subito tagli lineari non mirati, non riuscendo quindi ad incidere significativamente sull’inversione di tendenza. Solo tagliando razionalmente gli sprechi si potrà parlare di riduzione della
nelle persone,l ma pone anche problemi che molti preferiscono non affrontare e cioè che i
tassazione, senza dover ricorrere ad inutili
politici locali non sono migliori di quelli che occupano il Palazzo, le Regioni sono un fallimento in
“promesse da imbonitori” come è accaduto
quanto il federalismo voluto a suo tempo dalla sinistra è solo un decentramento amministrativo
con l’IMU, prima eliminata e poi riesumata
della vecchia impostazione centralista dello Stato. E’ soprattutto in questi costi che si dovrebbe
con un nome diverso. Siamo un paese con
intervenire con tagli mirati, perché non è accettabile che il nostro Governo possa chiedere ai
molti problemi; dalla corruzione, presente ad
cittadini un anticipo pari al 101% sulla tassazione prevista, nel disperato bisogno di liquidità,
ogni livello, all’economia sommersa, dalla
che porta a tartassare i contribuenti che oltre tutto già pagano le tasse dovute. Siamo da oltre
disoccupazione all’evasione fiscale, che dif-
5 anni in crisi ma tutte le nazioni forti, come Stati Uniti o Giappone, hanno attuato una serie di
ficilmente potrà essere sconfitta se non si
misure anti – deflazione, che le ha portate quasi fuori dalla crisi. In Europa invece, la ripresa non
decide di riformare l’intero “sistema Italia”.
è omogenea anche a causa delle regole imposte da quei trattati, pensati e strutturati, sotto la
Gli sprechi, è evidente, si annidano soprat-
spinta della riunificazione tedesca. Vediamo la Germania, da sempre considerata la locomo-
tutto nei costi della politica, alimentati da una
tiva dell’Europa, subire il richiamo per “eccesso di efficienza” proveniente da Bruxelles; tutto ciò
classe dirigente che non persegue l’interesse
mentre l’Italia annaspa nelle ultime posizioni, gravata da un debito pubblico pesantissimo e in
generale. Nel nostro paese, più di un milione
continua crescita. E’ chiaro ormai per tutti che i problemi del nostro paese non spariranno né si
di persone vive esclusivamente di politica
risolveranno da soli. La sostenibilità degli attuali livelli di spesa pubblica del nostro paese è un
e, tramite il perseguimento di interessi perr
problema serio, reso particolarmente grave dalla persistente scarsa crescita economica, la per-
sonali, riesce ad arricchirsi allontanandosi
dita di fiducia dei mercati internazionali nei confronti del nostro debito sovrano e dalla cronica
sempre più dalla realtà delle situazioni di
mancanza di coraggio riformatore della nostra classe politica, oltre che dalla reiterazione della
criticità dei cittadini. Questo spreco evidente
promessa che le riforme necessarie saranno prima o poi varate, ma fino a quando gli italiani
di risorse non solo suscita una forte ribellione
saranno in grado di attendere il “poi”!!!
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EUROeconomy Micro e Macro
La rivalutazione del patrimonio della
Banca d’Italia Dalla rivalutazione emergerà un introito fiscale aggiuntivo di circa un miliardo per il bilancio dello Stato
di Ernesto Vetrano
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“La Banca d’Italia resta un istituto di diritto pubblico, che svolge fun-
2014, n. 5 di conversione, con modificazioni, del decreto legge 30
zioni pubbliche su cui nessun privato mai ha potuto, né mai potrà
novembre 2013 n. 133 recante disposizioni urgenti concernente
esercitare alcuna influenza”. Così inizia il comunicato stampa emes-
l’IMU, l’alienazione di immobili pubblici e la Banca d’Italia. Il modello
so dalla banca centrale italiana il 3 febbraio scorso per chiarire le
dell’Istituto Centrale Italiano non è dissimile da quello delle banche
polemiche sorte a seguito dell’approvazione della Lele 29 gennaio
centrali di due tra i maggiori paesi del mondo avanzato, gli Stati Uniti
d’America ed il Giappone. Nessuno penserebbe mai di considerare
tribuenti sborseranno alcunché per questa riforma e il capitale dell’Istituto
“private” la Federal Reserve americana o la Banca del Giappone. Si è
Centrale (capitale + riserve) resta inalterato. La scelta del governo italiano
arrivati a stimare il valore delle quote della Banca d’Italia attraverso un
di operare la rivalutazione del capitale della Banca d’Italia permetterà
calcolo complesso e con la consulenza di esperti nazionali ed internazi-
alle banche detentrici le partecipazioni dell’istituto centrale di avere un
onali (da 5 a 7,5 miliardi di euro). Nel caso si fosse seguito il processo di
incremento del loro attivo patrimoniale e conseguentemente potranno
statalizzazione previsto dalla “legge sul risparmio” del 2005 la somma
affrontare i vincoli imposti dagli accordi di Basile 3 con meno stress. Inol-
per acquisire le quote da parte del Tesoro sarebbe stata a carico del bi-
tre dovendo le banche, che detengo le partecipazione, non superare il
lancio pubblico, cioè dei contribuenti. Lo scopo di questa operazione ha
3% ciò comporterà la vendita di azioni permettendo loro di incamerare
un effetto fondamentale: quello di polverizzare ulteriormente il capitale
liquidità ed in tal modo potranno liberare risorse per erogare finanzia-
sociale della Banca, attraverso il limite posta dalla legge che prevede
menti ad imprese e famiglie. Il motivo per cui si sono inseriti in uno stes-
che ciascun azionista non possa detenere più del 3% del capitale. I 7,5
so decreto legge due argomenti così apparentemente differenti quali
miliardi della rivalutazione sono già nel bilancio della Banca d’Italia un
IMU e rivalutazione Banca d’Italia è perché la copertura finanziaria per
quanto già iscritti come fondi di riserva; pertanto ne’ lo Stato ne’ i con-
l’abolizione della rata IMU prima casa di dicembre è stata messa a carico
del settore creditizio, finanziario e assicurativo, nonché della stessa Ban-
utazione delle azioni della Banca centrale. Peraltro, dalla rivalutazione
ca d’Italia, con l’aumento degli acconti IRES e IRAP e con un’addizionale
emergerà un introito fiscale aggiuntivo di circa un miliardo per il bilancio
straordinaria alle aliquote IRES, per un totale di 2,163 miliardi nel 2013 e
dello Stato. Questo introito, però, non è stato ancora quantificato né in-
1,5 nel 2014. Quindi mentre da un lato, si chiede questo sforzo al settore,
serito nei quadri di finanza pubblica.
dall’altro gli si concede il beneficio indirettamente derivante dalla rival-
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EUROeconomy Micro e Macro
L’Elettrolux taglia gli stipendi e la FIAT perde la T di Roberto Di Carlo La prima notizia è di quelle destinate a creare un precedente: l’Elettrolux, multinazionale svedese dell’elettrodomestico, operante in Italia su ben quattro stabilimenti, ha messo sul piatto delle trattative, pena lo smantellamento dell’intera produzione italiana, la riduzione dei salari dei propri dipendenti. La proposta sembra quasi surreale, fino ad oggi infatti siamo sempre stati abituati a concepire il salario al pari di una funzione crescente, magari non direttamente correlata alla produttività, ma al tempo, inteso come alternarsi delle stagioni. In Elettrolux i tagli prospettati sono
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pesanti, in media del 15% sul netto busta, senza contare il congelamento
ferisce la sede legale in Olanda e quella fiscale oltremanica. Certamente
degli scatti di anzianità, lo stop ai premi aziendali, il dimezzamento dei
forte, in entrambe le notizie, è l’aspetto emotivo, specie nella seconda,
permessi sindacali, il tutto condito da un aumento dei ritmi produttivi e
dove i più sanguigni intravedono una sopraggiunta indegnità della casa
da una riduzione delle pause. La seconda notizia è invece destinata a
di Torino, che emigra per sfuggire agli esosi e borbonici tributi dello Stato
far storcere il naso ai più: la FIAT, per decenni foraggiata a suon di sus-
italiano, dopo essersi ingrassata per anni con la biada made in Italy.
sidi statali - finanziamenti agevolati mascherati da aiuti al Mezzogiorno
Analizzando le due notizie in modo asettico, con tutti i limiti riconosciuti a
– aiutata con crociate ecologiste che hanno immesso sulle italiche strade
noi genti italiche, emerge in modo chiaro un denominatore comune, rap-
“gioielli” come la Duna e mandato allo sfascio “carrette” come la 127, tras-
presentato dalla sempre maggiore difficoltà a fare impresa nel Bel Paese,
anche alla luce della mancanza di un piano industriale. La tanto osan-
maggior costo del lavoro, dovuto alla normale evoluzione della società,
nata globalizzazione, che avrebbe dovuto portare sul tavolo di noi italiani
è anche il frutto di decenni di totale assenza di una politica industriale.
prodotti di qualità a basso prezzo, ci ha servito l’amaro calice della con-
La carenza di un piano industriale, forza di prima linea nella “guerra di
correnza insostenibile con in PVS, dove il costo del lavoro, specie nella
mondi”, potentissima barriera all’ingresso, ha di fatto aperto le porte agli
sua componente “contributiva”, è di molto inferiore al nostro. Il risultato di
invasori. A questo punto della vicenda, considerato il trentennale immo-
questa guerra impari è l’invasione di prodotti a basso costo, provenienti
bilismo politico italiano, che esclude di fatto ogni ipotesi di varo del piano
da Paesi appena approdati nella “fase industriale”, dove - complice un
industriale, l’unica ancora di salvezza è rappresentata dalla solidarietà di
tasso di natalità largamente superiore al nostro ed una propensione al
quei Paesi, come la Francia, che minacciati dallo stesso spettro, i PVS, ma
sacrificio che in questa parte del mondo si è persa con l’abbandono delle
animati da ben altro senso dello Stato e da sano nazionalismo, rilancino
campagne - i lavoratori rivendicano diritti salariali ai limiti della sussisten-
una politica di neo protezionismo.
za. Il declino industriale del nostro Paese non è però solo funzione del
17
Politica
Giochiamo
al gioco dei poteri Il vero investimento è la costruzione di un realtà in cui gli imprenditori che oggi rischiano il fallimento, i lavoratori precari, i disoccupati, i giovani e meno giovani agiscano unitariamente nell’ottica non di sopravvivere per una generazione, o solo per se stessi, bensì in nome di un progetto a lungo termine di Marina Giangiuliani
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Impresa, lavoro, qualità della vita, cittadini, società: al tappeto! Mentre i
vivere quotidiano. Tali entità operano, fondamentalmente, in strettissimo
politici sono tutti uguali e restano sempre privilegiati famosi e ricchi (con
collegamento e a difesa dei grandi interessi protetti che dipendono stret-
i soldi dei contribuenti). In sostanza, sembra che l’unico problema siano
tamente da una qualche rendita di posizione, a titolo di esempio: gli ordi-
le leggi ad personam, i privilegi ingiustificati, la possibilità di servirsi delle
ni professionali, le grandi imprese appaltatrici, l’energia, le telecomunica-
casse dello stato come fossero proprie. Ma non è soltanto così. Se oggi lo
zioni. Poi ci sono i vertici di gran parte delle fondazioni bancarie, i membri
Stato è una macchina burocratica costosissima, se la giustizia realizzata
dei Consigli d’Amministrazione delle oltre 20.000 Spa a partecipazione
nei confronti di un cittadino onesto è un progetto a “lungo termine”, se
pubblica, le alte sfere dei gabinetti ministeriali e degli organi costituzionali
la stretta creditizia soffoca le realtà imprenditoriali esistenti, impedisce la
fino ad arriavre agli organi amministrativi e giurisdizionali ai loro più alti
nascita di nuove imprese e la creazione di posti di lavoro, fare delle prassi
livelli. Così ad esempio, se è vero che le leggi si fanno in parlamento
politiche e dei politici il vero ed unico elemento responsabile è troppo
altrettanto è vero che queste, nel novanta per cento dei casi, hanno bi-
facile e, stando alla realtà, è addirittura fuorviante. In effetti, analizzando
sogno di un regolamento attuativo per essere effettivamente operanti.
lo stato attuale delle cose e gli attori che giocano e muovono le pedine, è
Chi redige i regolamenti attuativi? La risposta a questa domanda è la
evidente che ad operare ci sono poteri (e potenti!) ben più forti di quella
regola delle regole. L’alta burocrazia ministeriale che, successivamente,
politica e quei politici cui stiamo attribuendo tutta la colpa della crisi eco-
sottopone i provvedimenti al vaglio del Consiglio di Stato e della Corte dei
nomica e sociale. Esiste, infatti, un nucleo coeso di “entità”, che poi sono
Conti (punto notevole: non per legge ma per una consuetudine ormai
costituite da persone, di cui nella maggior parte dei casi sappiamo poco
consolidata). Durante questo percorso non serve dire quanti interessi,
o nulla, che in realtà condizionano ogni genere di provvedimento politico,
anche personali, possono entrare in gioco e condizionare lo sviluppo e
a partire dalle politiche economiche e fiscali fino a coprire tutti i settori del
l’approvazione di ciascun regolamento. Questo discorso, se applicato
ad ogni interesse di coloro che sono coinvolti, basta a dare la misura
rivono e danno spazio ai politici e alla politica la ovvia conseguenza è
della responsabilità dei politici. Tutti coloro citati finora stanno bene nelle
che i cittadini, la cui unica fonte di informazione è la stampa intesa nel
loro certezze e potrebbero addirittura non sapere niente o guardare da
suo complesso, necessariamente considerano i politici la causa di ogni
una finestra l’Italia che soccombe. Magari conoscono le ovvie conseg-
male e, quel che è peggio, li prendono quale punto di riferimento. Così i
uenze ma per averle studiate durante l’università o il master (vale per
politici diventano nient’altro che lo specchio della società: sono persone
chi ricopre ruoli dirigenziali per meriti accademici, naturalmente, non per
comuni che hanno aspirato alla gloria e oggi siedono a farsi manipolare
tutti...). Mentre, a ben pensare, per essere eletti in parlamento c’è bisogno
da poteri ben più forti di cui, probabilmente, non conoscevano neanche
di elettori e per avere elettori bisogna tenere comizi e dire parole che
l’esistenza. Il prezzo che si paga, però, è la morte della democrazia in
rappresentino bene la realtà che le persone vivono, quello di cui hanno
favore di un sistema che non riconosce i cittadini, alza le spalle di fronte
bisogno (o di cui credono di aver bisogno), rappresentare possibilità di
ai suicidi, magari sorride durante le proteste. Ma, per la verità, il prezzo
soluzione convincenti. Di conseguenza, i politici devono conoscere lo
più caro è questa sorta di sindrome del vittimismo” che può manifestarsi
stato delle cose e se qualcuno poi dimentica è tutta un’altra storia. Politici
tanto nel suicidio, quanto nell’indifferenza o nella protesta. Ma, come si
senza colpa? In realtà, il concetto di fondo vuole essere una presa d’atto.
suol dire, ciascuno è il miglior medico di se stesso quindi quale cura?
L’unica utile per capire qual è e dov’è la colpa della politica perché la
Creare una ulteriore realtà parallela. In cui le energie che finora stiamo
sfiducia generalizzata è pienamente giustificata ma quali sono le ragioni
“gettando” con azioni totalmente vane, vengano piuttosto investite. A ben
che giustificano tale sfiducia? Mentre noi attribuiamo tutto al fatto che alla
riflettere, infatti, oggi i cittadini che operano all’interno della società sono
fine dei conti sono tutti uguali perché inseguono indistintamente potere,
imprenditori che rischiano il fallimento, lavoratori precari, disoccupati,
denaro e privilegi non ci accorgiamo che tutto questo è misero contentino
giovani e meno giovani di ogni categoria. Ciò vuol dire che una even-
e che la loro colpa risiede piuttosto nell’incapacità, malattia che hanno
tuale sinergia delle forze proprie di ciascuno creerebbe un nuovo centro
tutti, di dire no agli interessi privati (di altri) e fare il proprio lavoro: sem-
di interessi “reali” e finalizzati al benessere dei cittadini potenzialmente
plicemente... le leggi dello Stato per i cittadini dello Stato. E poi ci sono i
autonomo e, dato più importante, il destinatario di quei dettami che oggi
media. Che hanno il potere di decidere cosa noi pensiamo, cosa è im-
ci affliggono sarebbe in realtà un insieme coeso di persone. Per sintetiz-
portante, cosa è giusto e cosa sbagliato, quello a cui dobbiamo aspirare,
zare: il potere forte necessario ed imprescindibile per il benessere della
annullando di fatto ogni genere di identità e capacità di analisi individuali.
collettività! E’ tempo, in sostanza, che i cittadini agiscano unitariamente,
All’interno del sistema di informazione, però, regna una realtà parallela
anche a costo di sacrifici, con l’obiettivo non più di sopravvivere per una
a quella del sistema politico e di attuazione delle regole: anche i media,
generazione, o solo per se stessi, bensì in nome di un progetto a lungo
è fatto noto, sono totalmente strumentalizzati ed asserviti al potere. Se
termine: arrivare nei veri luoghi decisionali con la capacità di cambiare
in tv, sui giornali, su internet siamo tempestati di informazioni che desc-
le regole del gioco.
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Norman Academy: passato e futuro uniti nel presente! di Marina Giangiuliani
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“Fermare il tempo” per trascorrere una piacevole serata fra amici e
L’ultimo della lunga serie è quello che si è tenuto il 18 gennaio scorso.
condividere, insieme agli altri, i propri interessi e la propria opera quo-
All’interno della sala che ha ospitato l’evento erano esposti i quadri
tidiana. E’ un’abitudine, questa, tanto cara ai nostri avi quanto sempre
della pittrice Valentina Rimauro e le opere di Soraya Piccolo. Come di
più distante da noi che oggi ci incontriamo “virtualmente”, comunichia-
consueto la cerimonia è stata introdotta dalla giornalista Paola Zanoni
mo via mail, inviamo sms, chattiamo. Così non è per la Norman Acad-
e coordinata dal Gran Cerimoniere dell’Accademia, il Duca don Ric-
emy e lo dimostrano gli “incontri del sabato pomeriggio” organizzati
cardo Giordani di Willemburg ed ha offerto ai convenuti la lectio mag-
periodicamente presso la Casa dell’Aviatore in cui gli amici e gli acca-
istralis del Prof. Tito Lucrezio Rizzo, Consigliere Capo Servizio del Quiri-
demici dell’Accademia Normanna si ritrovano, sotto il comune denom-
nale, intitolata “Francesco Cossiga: il tormento e l’estasi della passione
inatore chiamato “amicizia”, per trascorrere un pomeriggio all’insegna
politica”. Quanto alla sfera della musica, gli intermezzi musicali sono
della cultura, della solidarietà, dell’arte, della musica, della religione.
stati affidati al tenore napoletano, Giuseppe Gambi e alla giovanissima
Elya Garofano. Non è mancata la moda. A stupire i convenuti c’erano le
l’Italia Centrale e Lazio dell’Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e di Malta, Ret-
pellicce di Alberto Leonardi che ha presentato la sua ultima linea: Fauve.
tore del Santuario Storico San Teodoro Megalomartire al Palatino e S.
Dodici capi realizzati con i colori delle pietre più preziose, giochi con i
E. R. Mons. Antonio Ciliberti, Arcivescovo, che ha amministrato la Ben-
colli e le maniche fino alla personalizzazione estrema: tutti i capi sono re-
edizione di Dio a tutti i presenti. Sono intervenuti, fra coloro che portano
versibili e su un lato riportano dipinti di tigri, leopardi, giaguari, falchi, lupi,
alto il nome dell’Accademia grazie al proprio lavoro, il Generale Adolfo
aquile disegnate a mano. Ma l’essenza di tali incontri è rappresentata
Pascarella, il Prof. Sergio Allegra, Rettore Gran Maestro della Venerabile
dal conferimento di titoli onorifici e benemerenze, curate dal Duca don
ed Ospedaliera Compagnia dello Spirito Santo, il virologo e scienziato,
Riccardo Giordani di Willemburg e dal Segretario generale della Norman
Professor Giulio Tarro, il Dott. Michael Alexander Barnes, Executive Man-
Academy, Dr. Cav. Uff. mrg Vincenzo Cortese, a coloro che con la propria
ager di Cybermed Junior (il Portale europeo per l’informazione medico-
opera e il proprio impegno quotidiani conseguono risultati meritevoli di
scientifica). La Norman Academy è un’Associazione apolitica e apartitica,
nota in quanto utili all’interno della società. E’ il modo della Norman Acad-
che persegue finalità culturali, umanitarie e di solidarietà, favorendo ed
emy, questo, di riconoscere e premiare il merito dei propri amici. Omar
incentivando, in ogni modo, il dialogo e lo scambio interculturale ed interr
Favoriti, ad esempio, giovane talento della scrittura, su cui la Curcio Edi-
religioso tra i popoli e all’interno del senato Accademico annovera emi-
tore ha scommesso pubblicando il suo libro Francesco “il Rivoluzionario”,
nenti personalità del mondo religioso, professionale, scientifico, impren-
è stato insignito della Medaglia d’Oro al merito letterario. A rappresentare
ditoriale, diplomatico e culturale. E’ un mondo che oggi, ai più, appare
i principi della fede cristiana e dell’alto valore del dialogo interreligioso
distante e desueto. Così potrebbe sembrare ma soltanto a chi si limita
sono intervenuti Archimandrita Simeone Catsinas, Vicario Episcopale per
a guardare in superficie. In realtà tanto la Norman Academy, quanto
Foto in alto da sinistra: Isabel Russinova, Dott.ssa Paola Zanoni, Cav. Vincenzo Cortese Foto a lato da sinistra: Duca don Riccardo Giordani di Willemburg, Dott.ssa Paola Zanoni, Prof. Comm. Tito Lucrezio Rizzo, Gen. Stefano Murace, Archimandrita Simeone Catsinas, Mons. Antonio Ciliberti, Generale Rocco Panunzi, Metis Di Meo, Prof. Sergio Allegra di Villallegra, Dott. Giulio Tarro
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tutte le Associazioni che ad essa fanno capo, sono costituite da persone
intesa nel suo senso più ampio e che vanno dall’attività nel campo cul-
che hanno fatto anzitutto una scelta: quella di guardare al futuro senza
turale, economico, politico, accademico, artistico. E’ un mondo distante,
perdere le proprie radici ma, piuttosto, salvaguardandole. In quest’ottica
quindi, ma solo in apparenza. Esclusivo? Decisamente sì: sono rare le
e da questo presupposto svolgono quotidianamente, e senza pretesa
persone capaci di adoperarsi per la collettività costruendo il futuro senza
alcuna, opere finalizzate a ciò che è utile o necessario per la collettività
perdere le radici.
Foto in alto: Il Prof. Sergio Allegra viene riconfermato Professore Associato di Scienze Economiche presso l’Università Ruggero II. Consegna l’Attestato il Gen. Stefano Murace
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Foto in basso: Elvya Garofano
Venerabile ed ospedaliera Compagnia dello Spirito Santo Il momento centrale della cerimonia organizzata dalla Norman Academy il 18 gennaio scorso è stata la presentazione, affidata al Duca Riccardo Giordani di Willemburg, della Venerabile ed Ospedaliera Compagnia dello Spirito Santo. Dopo circa 5 secoli e nonostante un periodo di oblio dovuto al succedersi delle guerre mondiali, oggi la Venerabile ed Ospedaliera Compagnia dello Spirito Santo, torna sulla scena della solidarietà sociale e sanitaria con particolare riferimento ai Paesi poveri del mondo e fondando le proprie basi sulla cooperazione internazionale in favore delle classi e dei popoli svantaggiati che oggi hanno bisogno di sostegno e tutela. Chi ha voluto tutto questo? Il Prof. Sergio Allegra di Villallegra, esponente di rilievo del panorama im-
Da sinistra: Duca don Riccardo Giordani di Willemburg, Prof. Sergio Allegra di Villallegra, Dott. Giulio Tarro
prenditoriale, economico e giuridico che da anni, anche in collaborazione con vari istituti universitari, presta la sua opera in tal senso. Meritevoli di annotazione sono l’attenzione per la cultura e per il ruolo che la formazione scolastica svolge per la crescita dell’individuo. In questo senso, il Prof. Allegra ha collaborato alla realizzazione di alcune scuole nei Paesi emergenti, con particolare riferimento al Camerun. Quanto al settore della salute e della ricerca, si è occupato della trasmissibilità del virus dell’HIV dalla madre al figlio, uno dei mali che provoca una quantità di vittime inaccettabile nel XX secolo. La riedificazione della Venerabile ed Ospedaliera Compagnia dello Spirito Santo, appare chiaro, è soltanto la
Da sinistra: Duca don Riccardo Giordani di Willemburg, Prof. Sergio Allegra di Villallegra, Generale Rocco Panunzi
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volontà di portare avanti un ente che la famiglia Allegra ha consacrato e costruito secoli fa svolgendo opere di carità che il Gran Maestro Rettore, nell’arco della sua vita, ha comunque portato avanti. Infatti, come lui stesso dichiara: “La nostra volontà, oggi, è quella di rivitalizzare un Istituto che nei secoli ha operato in questo senso distinguendosi per i principi morali e i valori fondanti della solidarietà. Questo è tanto più importante oggi, lo dico in qualità di economista, perché in un’epoca di crisi come questa è necessario occuparsi delle problematiche sociali e assistenziali senza limitarsi ai fenomeni economici che, a questo punto, iniziano a rappresentare soltanto una parte del problema. La solidarietà, quindi, è ormai un dovere per noi tutti.” Considerati gli alti meriti morali, sociali e di solidarietà il Prof. Sergio Allegra, quale Rettore Gran Maestro Da sinistra: Duca don Riccardo Giordani di Willemburg, Prof. Sergio Allegra di Villallegra, Mons. Antonio Ciliberti
della Venerabile ed Ospedaliera Compagnia dello Spirito Santo ha nominato Confratelli Gran Croce Sua Ecc. Rev.ma Mons. Antonio Ciliberti Arcivescovo, Prof. Dott. Giulio Tarro PhD MD e il Generale Corpo D’Armata Rocco Panunzi. Il Duca don Riccardo Giordani di Willemburg è, invece, Gran Cerimoniere della Compagnia.
Da sinistra: Duca don Riccardo Giordani di Willemburg, Prof. Sergio Allegra di Villallegra
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La storia della Venerabile ed Ospedaliera Compagnia dello Spirito Santo La Compagnia fu ufficialmente fondata nel 1560 con riconoscimento dell’ufficio del Vicerè di Sicilia e direttamente, con riconoscimento di Filippo II D’Asburgo Re di Spagna e Sicilia, nell’ambito del proprio ferr vore cattolico, sotto il titolo di S. Tommaso dei Greci. Compito principale della Compagnia fu l’assistenza ospedaliera ai malati e ai bisognosi. Il cofondatore, Abate Giovanni Allegra, con testamento ad atto notar Giacomo Galassio di Palermo, in data 14 luglio1583 istituiva, quale erede universale di tutto il suo patrimonio, la detta compagnia, con l’obbligo di mantenere la stessa in collazione alla famiglia Allegra, e di soddisfare diversi legati di culto e beneficenza. Successivamente, nel 1860, la chiesa di S. Tommaso dei Greci, dove aveva sede la Compagnia, venne distrutta negli scontri tra esercito borbonico e garibaldino e la Compagnia dello Spirito Santo quindi, si trasferì presso la Chiesa di S. Elena e Costantino che, per lungo tempo, era appartenuta alla Compagnia di Santa Maria di Monserrato. I primi originali statuti furono perduti e quindi ristampati nel corso del 1560 e successivamente riformati e nuovamente stampati ad opera del Bisanti nel 1661. Le ultime versioni dello statuto della Compagnia risalgono ai primi del 900’ e sono stati collazionati e ristampati nel volume intitolato “Una biblioteca siciliana”, edito dal Prof. Ing. Duca Gino Moncada Lo Giudice di Monforte. La Compagnia Ospedaliera,
dello Spirito Santo entrò in un periodo di oblio. Oggi, per rinsaldare i valori
fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, ha prestato la propria
cristiani e assistenziali propri della casata Allegra, tra i quali membri si
opera istituzionale di assistenza presso gli ospedali dove operavano
annovera Beato Gabriele Maria Allegra dei frati minori di Sicilia, su indi-
le suore brasiliane della Chiesa di Sant’Elena e Costantino per volontà
cazione del Beato Papa Giovanni Paolo II, morto nel 1976. la Venerabile
del Barone Giuseppe Allegra di San Teodoro e San Giuseppe. Con
ed Ospedaliera Compagnia dello Spirito Santo è stata rilanciata con nuovi
l’avvento della Repubblica, la Venerabile ed Ospedaliera Compagnia
progetti di solidarietà sociale
Nelle foto il Prof. Sergio Allegra durante l’inaugurazione della scuola in Camerun
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SENZA CENSURA Morire a 6 anni dopo un calvario lungo 24 ore denuncia contro l’Ospedale Grassi di Ostia per negligenza Di Rosaria Gallo E’ domenica 10 gennaio, sono passate da poco le 22 e l’ambulanza parte a tutta velocità dal Grassi di Ostia. Scortata da una volante della poli-
L’infermiera, ieri pomeriggio intorno alle 17, si è presentata davanti ai ca-
zia, divora l’asfalto della Cristoforo Colombo per raggiungere il Bambino
rabinieri del comando di Pomezia, guidati dal capitano Marco Spaziani,
Gesù. Tutto inutile: quando il mezzo del 118 arriva all’ospedale pediatrico,
e ha sporto denuncia contro il Grassi per negligenza. Tra le lacrime ha
il cuore del piccolo paziente a bordo ha già smesso di battere. Se n’è
raccontato la sua versione e ora spetterà ai militari dell’Arma confrontarla
andato così G., a soli 6 anni, sotto lo sguardo sconvolto e tra le braccia
con quanto scritto nella cartella clinica del giovanissimo paziente e con
dell’anestesista e del pediatra che ne hanno seguito gli ultimi istanti di
quanto dichiareranno i medici dell’ospedale di Ostia, che saranno sentiti
vita. Prima della tragedia, un calvario lungo oltre 24 ore. La via crucis
nelle prossime ore. Atmosfera pesante, dunque, al Grassi. I tanti inferr
di G. inizia sabato, nella sua abitazione a Pomezia. Il piccolo accusa
mieri e medici che domenica sera erano in servizio in pronto soccorso si
dei dolori allo stomacoe la mamma, Tania Mortella, non ci pensa due
dicono «sconvolti», consapevoli di aver assistito in diretta a una tragedia
volte. È un’infermiera da troppo tempo per non capire che il suo bam-
che non dimenticheranno facilmente. Passano appena 12 ore e i militari
bino non può essere curato in casa: va portato in ospedale. Al pronto
della compagnia di Ostia richiedono la cartella medica del bambino. Un
soccorso del Grassi il bimbo però viene visitato e subito dimesso. Per i
atto formale dopo la denuncia della madre, la magistratura ha infatti su-
medici avrebbe solo una leggera colica. Ma il mal di pancia non passa
bito aperto un fascicolo e sono quattro i medici che rischiano di essere in-
e il piccolo sta sempre peggio. Domenica sera, allora, la madre decide
dagati per negligenza. Avviata pure un’ indagine interna al nosocomio: il
di tornare in ospedale, di nuovo al Grassi, insieme al compagno, anche
direttore sanitario, Lindo Zarelli, ha avviato un “audit” e ascoltato i medici
lui infermiere. Sono le 20 e la situazione è destinata a precipitare nel giro
che avevano visitato il piccolo deceduto per cause, ancora, sconosciute.
di pochi minuti: il bambino è pallido, parla a stento, il potassio è sotto
Sono stati dunque chiamati i medici in turno il sabato pomeriggio che
i livelli minimi e ha valori bassi di emoglobina. Sviene e viene intubato.
hanno effettuato la prima visita e quelli che lo hanno assistito domenica
Dall’ospedale di Ostia partono le chiamate al 118 e al 113 per la staffetta
notte. Una lunga riunione durata oltre due ore nelle stanze dell’ ospedale
all’ambulanza. G. va trasferito immediatamente al Bambino Gesù, ma
ora nell’ occhio del ciclone delle polemiche: «Faremo tutto il necessario
prima di arrivare a destinazione il piccolo di 6 anni va in arresto cardioc-
per fare chiarezza e capire cosa è accaduto al bambino, restiamo a dis-
ircolatorio. I tentativi di rianimazione della squadra di specialisti predis-
posizione della magistratura. Siamo noi medici i primi a voler sapere le
posta dal dipartimento di emergenza e accettazione dell’ospedale pedi-
cause del decesso» ha ribadito il dottor Zarelli. E mentre si attendono i ri-
atrico vanno a vuoto: non c’è più nulla da fare. Ora il suo corpicino è a
sultati dell’ autopsia che forniranno elementi importanti per fare luce sulla
disposizione dell’autorità giudiziaria (la procura ha subito aperto un fas-
morte, emergono altri importanti particolari sulla storia clinica del piccolo:
cicolo sul caso) nella camera ardente della struttura del Gianicolo. Nelle
G. era stato visitato dai medici del pronto soccorso dell’ ospedale Grassi
prossime ore sarà disposta l’autopsia sulla salma, che sarà effettuata al
altre 6 volte negli ultimi 4 anni. In tutte le occasioni, il bambino lamentava
Gemelli o all’istituto di medicina legale della Sapienza al massimo entro
dolori addominali forti. E, anche in quelle occasioni, era stato curato e poi
mercoledì, per accertare cosa possa aver ucciso il bambino. Un altro tre-
dimesso senza venire mai stato ricoverato.
mendo shock per mamma Tania, che cinque anni fa si era vista portare
26
via il marito e papà del piccolo, investito in un incidente a Torvajanica.
rse a p om c s e n Perso
Natalina Orlandi, Presidente Penelope Lazio
Per informazioni e segnalazioni scrivere a ASSOCIAZIONE TERRITORIALE PENELOPE LAZIO Presidente: Natalina Orlandi Via Stellanello, 9 – 00168 Roma Tel. 347 1045017 e-mail: penelope_lazio@libero.it sito: www.penelopeitalia.org ASSOCIAZIONE PENELOPE NAZIONALE
28
Presidente: Elisa Pozza Tasca Sede Nazionale: Salita De Crescenzi, 30 – 00186 Roma Tel. 335 7204449 e-mail: info@penelopeitalia.org sito: www.penelopeitalia.org COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL GOVERNO PER LE PERSONE SCOMPARSE
Prefetto Michele Penta Via Urbana, 9 – 00100 Roma e-mail: ufficiocommissario.personescomparse@ interno.it REDAZIONE E42 MAGAZINE Tel.: 331 7004005 Email: info@e42magazineroma.it Sito: www.e42magazineroma.it
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Costume e società
L’isola del
Medioevo
Sark è un ‘isola di poco più di 5 km. quadrati di estensione, nel bel mezzo della Manica, formalmente dipendente dalla Corona inglese ma di fatto governata da John Michael Beaumont, un “signore” che sembra uscito dal racconto di un trovatore.
di Gian Maria Volpicelli
30
Un pezzo di medioevo nell’Europa di oggi, con tanto di castello, prati
pochi anni fa, era anche l’unica persona dell’isola autorizzata a pos-
bucolici e signore feudale. Si tratta di Sark, isola di poco più di 5 chilo-
sedere un cane non castrato e ad allevare piccioni, privilegio arcaico
metri quadrati di estensione nel bel mezzo della Manica, formalmente
abolito infine nel 2008 dopo che una riforma costituzionale istituì un
dipendente dalla Corona inglese ma di fatto governata da un “Si-
mini-parlamento elettivo che oggi regge l’isola insieme al Signore.
gnore”, John Michael Beaumont, che sembra uscito dal racconto di
Come tutte le isole felici, anche Sark ha avuto il suo tentativo di inva-
un trovatore. Teoricamente, tutto il territorio dell’isola appartiene al
sione militare anche se trasceso velocemente in pantomima. Nel 1991,
Seigneur Beaumont, e i cittadini proprietari di una casa o di un terr
infatti, un disoccupato francese si presentò sull’isola, la disseminò di
ritorio andrebbero considerati come meri vassalli. Beaumont, fino a
manifesti dove ne annunciava la conquista per l’indomani a mezzo-
giorno e, armato di una pistola semiautomatica, si mise ad attendere
torini elettrici. Proprio questo stile di vita ai limiti del luddismo sta creando
l’ora fatale sonnecchiando su una panchina. Fu ovviamente arrestato e
conflitti fra i governanti dell’isola e i gemelli Barclays, banchieri e magnati
rispedito a casa. Cani castrati e svitati d’oltremanica a parte, la vita dei
inglesi che nell’isola hanno investito molto, fra resort, alberghi ed edi-
circa 600 abitanti di Sark è un capolavoro di placidità: non esiste illumina-
toria. Reclamando a gran voce riforme “business friendly” (un esempio:
zione pubblica, le attività economiche vertono principalmente sul turismo
l’abolizione del bando delle auto), e non ottenendole né dal “Signore” né
e sul cinema (che spesso utilizza i paesaggi incontaminati dell’isola come
dal parlamentino conservatore, i Barclays hanno tirato in ballo Londra,
set), il poliziotto –solo uno!– è un volontario e le uniche due celle della
chiedendogli di intervenire contro “l’antidemocratico governo dell’isola”.
prigione locale sono praticamente sempre vuote. Soprattutto, su Sark le
Il governo inglese si deve ancora pronunciare al riguardo ma , a quanto
automobili sono proibite: la gente si sposta a cavallo, in bici o con mo-
pare, darà ragione ancora una volta al fiabesco reame di Sark.
31
Costume e SocietĂ
Il carnevale nel mondo e ‌quello romano
32
l carnevale è alle porte: come ci si prepara nel mondo alla festa più divertente dell’anno? Ecco alcuni dei festeggiamenti più originali, non c’è che da scegliere…
di G.T. Il Carnevale è la festa più allegra dell’anno, dove il normale
è un trionfo di colori, musica e samba, il ballo nazionale.
funzionamento delle cose è ribaltato e tutto è concesso.
Nasce alla fine dell’800, quando in Sudamerica iniziano a di-
Un periodo folle e festoso, dove spesso divertimento e balli
ventare popolari gli usi e costumi delle vivaci e disinibite feste
sfrenati si mescolano con tradizioni millenarie. Si trata di
parigine. Al centro di tutto ci sono le scuole di samba, che orr
un’occasione assolutamente da non perdere soprattutto
ganizzano sfilate ed esibizioni mozzafiato nell’enorme sam-
in certi luoghi. Qui vi proponiamo alcune delle migliori cel-
bodromo della città. Per quattro giorni Rio è piacevolmente
ebrazioni del mondo.Il Carnevale di Rio de Janeiro in Brasile
invasa dal caos carnevalesco e, alla fine dei festeggiamenti,
33
verrà decretata la scuola vincitrice. Quello di New Orleans si può definire
continenti, dall’Europa all’Africa e dal Sudamerica all’Asia. Quello di Colo-
il più trasgressivo….E’ una delle feste più celebri degli Stati Uniti. Anche
nia è il più femminile. Lo Strassencarneval è sicuramente il carnevale più
dopo il disastro di Katrina nel 2005, la città continua a festeggiarlo in modo
pazzo della Germania. Migliaia di maschere festeggiano con cibo e birra
sempre più grandioso. Il suo biglietto da visita sono le festose parate dei
a volontà paralizzando la città, che per questa occasione si ferma quasi
carri organizzate dalle “krewe” (associazioni di artigiani) lungo St. Charles
totalmente. Il tratto più curioso di questa manifestazione è il “Carnevale
Avenue; costumi coloratissimi e musica jazz sono i protagonisti della festa
delle donne”: per alcuni giorni le signore assumono il controllo della città
più trasgressiva dell’anno. Il Carnevale di Trinidad e Tobago è senz’ altro il più multiculturale. Il tratto distintivo di questo Carnevale è soprattutto il calore della popolazione, che si riversa in massa nelle strade e nelle spiagge delle due isole, mascherata con i tradizionali costumi da asino, diavolo e brigante. In epoca coloniale, questo periodo era l’unico durante il quale ai cittadini era permesso prendersi gioco dei potenti e divertirsi senza censura. Nei balli sfrenati e nelle vivacissime sfilate si mescolano tradizioni di vari
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e possono permettersi qualsiasi libertà nei confronti degli uomini: nascoste dietro alle maschere, catturano i compagni e gli tagliano la cravatta! A Santa Cruz di Tenerife vi è il più colorato Questo Carnevale è uno dei più intensi e vivaci del mondo. Ogni anno si sceglie un tema diverso , le maschere e le sfilate sono le protagoniste che animano le festose giornate di Santa Cruz per raggiungere il culmine il Martedì Grasso, con una eccezionale e coloratissima festa per le vie della città. Una curiosità
è che la conclusione delle feste viene annunciata dalla “Sepoltura del-
che servirà a scacciare gli spiriti maligni. Il lunedì prima del giorno del
la Sardina”: lo spirito del Carnevale (la sardina) viene trasportato per le
Carnevale, la tradizione vuole che gli abitanti del paese passeggino per
strade e poi bruciato davanti a un corteo piangente di vedove e vedovi.
le strade travestiti e che si mettano a cercare gli amici, senza farsi ricon-
Il Carnevale di Binche, Bruxelles è il piú strano. Riconosciuto dall’Unesco
oscere, per farsi offrire da bere! Il Martedì Grasso, più di 900 Gilles di
come Patrimonio orale e immateriale dell’Umanità, il Carnevale di Binche
Binche sfileranno per la città con contadini, Pierrot e Arlecchini. Altro Carr
in Belgio è uno dei più strani del mondo. Durante questo periodo il paes-
nevale interessante è quello Boemo a Praga. Nelle piazze si svolgono
ino di Binche viene invaso da uomini chiamati Gilles, che sfilano vestiti
tantissimi eventi ma è nelle case che si svolgono i balli in maschera più
con strane maschere con lunghi baffi, occhiali verdi e un fascio di legna
belli. Altro Carnevale divertente è quello di Nizza. E’ famoso per la sua
particolare “battaglia dei fiori” In questa festa si lanciano dai carri oltre
ballo e stand gastronomici dove assaggiare la squisite specialità locali
100.000 fiori sul pubblico. I 20 carri sono tutti fioriti e onorano il lavoro
. Non può mancare l’ appuntamento con il Carnevale Romano , ricco
dei fiorai dato che l’80% dei fiori proviene da una produzione e coltivazi-
di tradizioni , maschere e spettacoli giochi di luce per adulti e bambini .
one locale. Dopo lo spettacolare e famosissimo carnevale di Venezia,
Il centro di Roma è il fulcro della grande festa che ripropone quelli che
quello italiano più famoso e antico è quello di Viareggio. Nato nel 1873,
erano i festeggiamenti dell’ antica Roma . Per oltre una settimana via del
è conosciuto soprattutto per i suoi magnifici carri e per la sua maschera
Corso, piazza del Popolo, piazza di Spagna e piazza Navona si trasforr
più tipica, quella di Burlamacco. I carri allegorici di cartapesta che sfilano
mano in teatri a cielo aperto con clown, personaggi bizzarri o con celebri
sul lungomare cittadino sono i più grandi al mondo e hanno un valore
maschere come Arlecchino. Nato nel Medioevo, il Carnevale Romano ha
artistico elevatissimo. Tutto il Carnevale è accompagnato da divertentis-
tuttavia la sua massima esplosione dopo l’elezione di Papa Paolo II, il
sime feste in maschera nei quattro rioni della città, con grandi piste da
quale, dopo il trasferimento della residenza pontificia a Palazzo Venezia,
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concentra nel centro storico ed in particolare nella Via Lata (attuale Via del
di temporanea follia collettiva. Per l’occasione via del Corso si trasforma-
Corso), la maggior parte dei festeggiamenti carnevaleschi. Fino al 1870,
va in un teatro all’aperto dove alle maschere tradizionali si aggregavano
nella Roma papalina il Carnevale è stato un appuntamento molto atteso
costumi tratti dalla vita quotidiana: “il medico”, “il brigante”, “il nobile de-
dai romani e vissuto con grande partecipazione come il solo momento
caduto”. Piazza del Popolo era invece il punto di partenza per una sfrena-
per dimenticare una vita dura, colma di miseria e privazioni. “Re per un
ta corsa nelle vie della città dei cavalli di origine nord-africana, i berberi.
giorno” il popolo diventava protagonista dimenticando le rigide regole
Un grande spettacolo con le antiche e nuove maschere romane come
quotidiane e riversandosi nelle strade con licenza di divertimento. Ogni
Timburtello, la Bella romanina, Rugantino, il Dott. Gambalunga ed altri.
ordine sociale era sovvertito ed ogni scherzo era concesso in quei giorni
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Costume e Società
Cinecittà studios
70 anni di storia, un mito che non tramonta mai! di G.M.T.C.
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Cinecittà è il cuore della cultura cinematografica in Italia e nel mondo,
l’industria cinematografica e l’occupazione con l’obiettivo di tornare ad
un bene inestimabile per tutto il Paese che ora si sta perdendo. Ha bi-
essere il centro propulsore di una cinematografia italiana ed europea ai
sogno di un piano industriale serio che coinvolga il Governo, le Istituzioni
massimi livelli qualitativi e a formare quelli che sono stati per tanto tempo
regionali, provinciali e comunali, le industrie cinematografiche, le televi-
i migliori tecnici e le migliori maestranze del mondo. Inoltre è necessario
sioni e in particolare la Rai in quanto servizio pubblico, le associazioni
un ‘accordo tra l’ANICA, RAI e Cinecittà Studios per riportare le produzioni
di settore e i cittadini: un piano che sia rivolto a potenziare e rilanciare
cinematografiche e di Fiction a ricostruire le scenografie nei teatri di posa.
E’ essenziale un incontro di idee e di prodotti dell’Europa Unita, support-
televisione. Prosegue nel meraviglioso parco dove, oltre a godere della
ato e riconosciuto dai Paesi Membri, dove la giovane cultura del Vecchio
vista degli edifici storici che già nel 1937 videro le celebrazioni di apertura,
Continente si confronta, si espone e si offre al mercato, ampliarlo con
è possibile ammirare scenografie e sculture celebri o semplicemente ri-
il mercato televisivo Europeo. Cinecittà deve diventare una “CITTADELLA
lassarsi nel Caffè di Cinecittà. Si prosegue nei percorsi di volta in volta al-
DELLA CREATIVITA”, iniziando con gli uffici dedicati agli autori, scrittori e
lestiti e rinnovati all’interno delle palazzine Fellini e Presidenziale che sono
sceneggiatori, uffici per le Associazioni di Categorie dello spettacolo, alle
parte del progetto architettonico originario. Oltre ai 20 teatri di posa, fiore
redazioni dei giornali cinematografici e di spettacolo. Per arrivare ad at-
all’occhiello del complesso, negli oltre 40 ettari di estensione degli Studios
tività socioculturale e di sviluppo aprendo le porte alle attività formative e
sono presenti i grandi set permanenti realizzati dal settore costruzioni di
performative dello Spettacolo dal Vivo come il Teatro, la Danza e la Mu-
Cinecittà, noto in tutto il mondo per le abilità tecniche ed artistiche.Cinecit-
sica, organizzando spazi e servizi.Va restaurata e valorizzata dal punto
tà permette di visitare i grandi set con l’accompagnamento di una guida
di vista architettonico, per creare le premesse di questa nuova ricettività
specializzata in grado di spiegare peculiarità e caratteristiche di ognuno
internazionale e di questo rilancio della nostra industria cinematografica.
dei set, che oggi continuano ad essere utilizzati per il riallestimento di
Bisogna anche potenziare il richiamo turistico, a Cinecittà va realizzato
nuove produzioni cinematografiche, per ospitare eventi speciali e shoot-
uno spazio espositivo che accolga e accompagni i visitatori (a partire dalle
ing fotografici. Passeggiare tra i set ripercorrendo le orme di celebri at-
scuole, fino al turismo internazionale) alla scoperta della Città del Cinema.
tori e scoprire le strutture dove grandi registi hanno girato scene cult del
Roma e l’Italia hanno bisogno di un’industria cinematografica forte, nuo-
cinema internazionale è un’esperienza unica: dalle storiche botteghe di
vamente competitiva, in grado di attrarre investimenti italiani ed esteri
Broadway alla Roma Antica attraverso imponenti scenografie internazi-
così come avveniva in passato. Cinecittà si Mostra è una iniziativa che
onali. Varcando quel cancello che separa il mondo reale dal paese delle
valorizza il patrimonio storico architettonico degli Studi di Cinecittà, con-
meraviglie, si ha la sensazione di essere entrati in contatto con un mito e
sentendone l’accesso ed arricchendone il contenuto tramite percorsi es-
uscendo da Cinecittà si è certi di aver compreso perché si chiama la Fab-
positivi, ha avuto inizio il 28 aprile del 2011 ed è in continua evoluzione. La
brica dei Sogni. Quella stessa sensazione che incantò per sempre Fellini,
visita a Cinecittà inizia già dallo storico ingresso di Via Tuscolana quello
che ha convinto Scorsese a girare proprio a Cinecittà il suo Gangs of New
da sempre attraversato dai più grandi protagonisti del Cinema e della
York e che tutt’oggi spinge molti registi a lavorare qui.
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Psiche e società L’individuo tra comunità e solitudine
di Marco Cannavicci Psichiatra forense e criminologo in Roma cannavicci@iol.it www.marcocannavicci.it
Fatti,, fattacci e fattoidi: parole non fatti! “ In principio era il caos... ...poi venne la mente e mise tutto in ordine” (Anassagora)
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Fatto é il participio passato del verbo fare, cioè l’esito delle attività che lo
digitale lo rendono ipertrofico, invasivo e pericoloso. Fattoidi non sono sol-
hanno posto in essere. Un “fattoide”, modellato sul termine inglese “fac-
tanto i presunti scoop sui fidanzamenti di Clooney, ma tutte quelle notizie
toid”, è “un fatto simulato, ripetuto e diventato popolare quanto basta per
che riguardano personaggi pubblici da colpire che non sono basate sui
essere considerato vero”. O ancora “un quasi-fatto generato dai media,
fatti ma sui “sentito dire”, sui pettegolezzi e sulle voci da cortile. Fattoidi
che contiene un misto di constatazioni e di supposizioni presentate come
sono le interpretazioni dei media sui fatti di cronaca, soprattutto cronaca
fatti accettati dalla massa”. In questa accezione la parola é stata usata
nera, su cui non esistono evidenze ma solo “voci”, “pare” o “sentito dire”.
per la prima volta da N. Mailer (nel libro su Marilyn Monroe: “factoids, cre-
E gli esperti che si presentano nei media per discuterne, dottamente o
azioni destinate a manipolare le emozioni della maggioranza silenziosa”)
sguaiatamente, altro non sono che “espertoidi”. Oggi telegiornali e pro-
e con essa intendeva indicare qualcosa che prima di comparire su un
grammi televisivi si prestano a tale gioco diffamatorio, diffondendo fre-
giornale o in tv non esisteva. Il suffisso italiano -oide, dal senso originale
quentemente fattoidi su personaggi pubblici o prodotti commerciali che
di affine o pseudo, ha preso ormai un valore spregiativo di deformazione
possono influenzare le scelte politiche o di consumo. Nell’era dei reality
e contraffazione. Di una persona simpaticamente matta diciamo che è un
è sempre più arduo distinguere il vero dal falso, le notizie importanti da
mattoide. Ma un artistoide è un artista mancato, un asteroide un corpo
quelle marginali o strumentali. Ogni giorno viene diffusa una battuta ru-
celeste troppo piccolo per ambire al rango di pianeta, e l’androide la brut-
bata a un uomo politico per imbastire un titolo a nove colonne, e ci sono
ta copia di un essere umano. Il suffisso -oide, insomma, fa assumere una
giornali, giornaloidi, che sparano in prima pagina rivelazioni del tipo: “La
coloritura negativa. A quale categoria di fatti appartiene un “fattoide”? Un
cugina di Tizio (nome di un personaggio pubblico sgradito al proprieta-
fattoide è un fatto “incompleto o deviato”, una notizia travisata, camuffata,
rio della testata) dieci anni fa è passata col rosso”, relegando nel taglio
“gonfiata”: quella che volgarmente si chiama “bufala” o “patacca”. Il feno-
basso o nelle pagine interne le stragi della camorra. La forte capacità
meno è vecchio quanto il mondo, ma le tecnologie della comunicazione
persuasiva dei fattoidi sui comportamenti dell’opinione pubblica deriva
da tre motivi: difficilmente si fa qualcosa per constatare o verificare la
continuare ad influenzare nel tempo i nostri comportamenti. Insomma i
veridicità di fattoidi trasmessi dalla televisione o dai mass media; la grati-
fattoidi sono quei fatti che non hanno esistenza prima di comparire in una
ficazione che deriva dall’accettazione di un fattoide prevale sulla possibi-
rivista o in un giornale e sono delle affermazioni di fatti che non vengono
lità di metterlo in discussione; spesso discutere di un fattoide è divertente
confermati dall’evidenza, perché falsi o perché senza prove a sostegno.
e ci offre la possibilità di dimostrare quanto siamo informati. Insomma i
Sono presentati in maniera tale da venire trattati comunemente come fatti
fattoidi creano la realtà, vengono usati per costruire la nostra immagine
autentici. Nei tribunali i fattoidi sono chiamati “sentito dire” e ritenuti inam-
del mondo e per orientare le nostre scelte e comportamenti. Essi vengono
missibili come prove. Nei mass media sono chiamati calunnia, diffama-
utilizzati per fornirci una chiave di lettura della realtà, risparmiandoci di
zione, insinuazione, e il riferire voci, pettegolezzi e dicerie correntemente
pensare e formarci autonomamente, e pericolosamente, una nostra opi-
in circolazione è detta notizia. Oggi interi giornali, riviste e programmi
nione. Un fattoide, anche quando si è dimostrato falso, può comunque
televisivi, che si presentano come servizi d’informazione, sono in realtà
dedicati all’invenzione e alla diffusione di voci credibili. La diffusione di
prensibili, danno una percezione negativa del candidato, ne più ne meno
voci e fattoidi è ulteriormente favorita dalla pratica del flames via Internet.
di quella suscitata da un’accusa diretta. Il mero fatto di interrogarsi sull’e-
Per “flames” si intendono attacchi a persone o enti basati sulla diffusione
sistenza di una connessione tra un candidato e certe attività sconvenienti
di voci infondate. E’ uno dei modi più efficaci per persuadere ed orientare
è sufficiente a danneggiarne l’immagine pubblica. E’ possibile concludere
l’opinione pubblica. Più grosse sono le bugie più sono difficili da smentire
che i fattoidi invadono le sfere private di molte persone, sia privati cittadini
e il fatto che non vi siano prove dell’esistenza del fattoide si trasforma in
che personaggi pubblici, attraverso la diffusione mediatica. Il risultato è la
una ulteriore abilità della volontà di tenere nascoste certe notizie. Il sem-
costruzione di un’erronea opinione che difficilmente cambia anche contro
plice interrogativo intorno a un possibile comportamento sconveniente di
l’evidenza dei fatti. Il risultato finale è un atteggiamento di profonda diffi-
un candidato o la negazione che un candidato abbia comportamenti re-
denza e chiusura nei confronti di tutte le persone coinvolte.
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Diritto e società Ubi Ius Ibi Societas
di Luigi De Valeri, avvocato del Foro di Roma.
Sinistri stradali, la richiesta di risarcimento danni va inviata entro 90 giorni. Novità rilevanti in materia di risarcimento danni da sinistro stradale con
state previste dal decreto ulteriori novità riguardanti l’ammissibilità delle
il decreto legge varato dal governo Letta che dovrà essere convertito in
testimonianze sulla dinamica dei sinistri che mi riservo di commentare a
legge entro sessanta giorni. Dal 24 dicembre 2013 è vigente il decreto
seguito della conversione in legge che potrebbe comportare modifiche
legge 145 del 23 dicembre 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 300 alla normativa in questione. Rimane invariato il termine prescrizionale biavente pari data, con cui, tra l’altro, è stato modificato il secondo comma
ennale per i danni causati dalla circolazione stradale, mentre per quelli
dell’articolo 2947 del codice civile in materia di prescrizione del diritto al
derivanti da insidie stradali o trabocchetti, ad esempio le famigerate bu-
risarcimento del danno. «Per il risarcimento del danno prodotto dalla cirr
che e sconnessioni stradali, si applica il termine di cinque anni ex art.
colazione dei veicoli di ogni specie il diritto si prescrive in due anni. In ogni 2948 del codice civile (Cass. civ. III, 22 giugno 2006 n. 14456). Qualora poi caso il danneggiato decade dal diritto qualora la richiesta di risarcimento
il danno prodotto dalla circolazione dei veicoli configuri una fattispecie pe-
non venga presentata entro tre mesi dal fatto dannoso, salvo i casi di nalmente rilevante, ad esempio art. 598 c.p. “omicidio colposo”, il termine forza maggiore.» Il danneggiato, conducente, trasportato o pedone, deve prescrizionale in sede civile diventa quello più lungo previsto in ambito inviare entro tre mesi dalla data del fatto la richiesta di risarcimento al penale e questo anche se l’azione civile viene proposta nei confronti non responsabile del sinistro e alla sua compagnia di assicurazioni altrimenti
degli autori del reato ma dei soggetti che devono rispondere a titolo di re-
potrà essergli opposta la decadenza dal diritto ad essere risarcito, richi- sponsabilità indiretta anche se non interessati dal procedimento penale. esta che, in difetto di risarcimento o nell’ipotesi di mancata accettazione La costituzione di parte civile proposta nel corso del giudizio interrompe la della somma inviata dalla compagnia, dovrà essere rinnovata entro i due
prescrizione fino al passaggio in giudicato della sentenza. Il termine pre-
anni successivi per evitare la prescrizione. Va ricordato che l’art. 1310 “pre- scrizionale è interrotto validamente con la richiesta di risarcimento danni scrizione” del codice civile dispone che l’atto interruttivo della prescrizione inviata con raccomandata A.R. o P.E.C. o la notifica dell’atto di citazione contro uno dei debitori in solido ha effetto anche nei confronti degli altri
in giudizio, a seconda del valore dinanzi il Giudice di Pace o il Tribunale
debitori. Il decreto legge 145 per la parte concernente il risarcimento danni ordinario competente, con cui si formula la domanda di risarcimento al da sinistri stradali è finalizzato ad incrementare la lotta alle frodi nel set- responsabile civile e alla compagnia che lo assicura per la responsabilità tore della responsabilità civile auto ma è facile pensare, quale operatore
civile auto.
del diritto e del settore infortunistica, che l’introduzione di un termine di decadenza assai breve costituisca un evidente favore per le compagnie di Studio Legale De Valeri assicurazioni tenute a risarcire il danno. Va precisato sin da ora che sono
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studiolegaledevaleri@gmail.com
Chirurgia estetica La bellezza ritrovata /D FKLUXUJLD HVWHWLFD QHJOL XOWLPL DQQL KD DI¿QDWR WHFQLFKH FKLUXUJLFKH RUPDL FRQsolidate. Nelle riviste del settore, si discute spesso sulle metodiche chirurgiche analizzandole dal punto di vista del chirurgo. Non bisogna naturalmente trascurare le richieste e le aspettative del paziente, che esamineremo di volta in volta soff fermandoci anche sui costi ,voce molto importante, soprattutto in tempi di crisi. Nasce così l’esigenza d’affrontare il “difetto” estetico con un approccio chirurr gico completamente nuovo. Affronteremo di volta in volta, dividendoli per settore, i principali interventi estetici che vengono oggi maggiormente richiesti.
Il laser
importante tecnologia usata nella medicina e chirurgia estetica
Del Dott. Pierluigi Borneti Medico Chirurgo Socio ACPIC Socio SIDEC Socio AICPE Membro Aderente della società Italiana di Chirurgia plastica ed estetica Professore a contratto presso lo IAF sito web: www.borneti.it e-mail: segreteria@borneti.it
Il concetto fisico sul quale si basa il fenomeno laser è
il paziente.Di seguito, a scopo esplicativo vengono mostrate alcune foto prima e dopo il trat-
quello della emissione stimolata di radiazione enunci-
tamento laser.
ato da Albert Einstein nel 1917. Il LASER è stato progetta-
Laser ad anidride carbonica o laser co2
to a livello teorico, nel 1958 da uno scienziato america-
resurfacing viene utilizzato per il tratta-
no, Charles H. Townes e realizzato, per la prima volta
mento delle rughe del volto, per il ring-
da due americani, T. H. Maiman e A. Javan nel 1960.
iovanimento cutaneo, lifting dei tessuti del
Il termine laser significa Light Amplification Stimulated
volto, trattamento dell’acne, esiti cicatriziali.
Emission of Radiation, ovvero emissione di luce
(
laser ) a mezzo di radiazione stimolante, quindi il laser
potenza ma agisce in un tempo nell’ordine
Si tratta di una luce particolare che presenta delle
dei nanosecondi, viene utilizzato per la ri-
caratteristiche molto importanti che la differenziano
mozione dei tatuaggi, macchie senili della
da una luce normale, quali la monocromaticità, co-
cute, macchie solari, efelidi.
erenza, collimazione, potenza. Queste caratteristiche
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Il laser vascolare A mio giudizio, offre
discipline tecnico scientifiche. Per monocromaticità si
oggi al chirurgo plastico e medico es-
intende il colore del fascio laser e quindi la frequenza
tetico la migliore scelta per la rimozione
espressa in nanometri, la coerenza indica che tutti i
delle patologie vascolari cutanee quali:
fasci sono in fase .La luce laser non si disperde du-
telangectasie (capillari cutanei), angiomi,
rante la sua propagazione, è quindi collimato, la po-
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Il laser Q-SWITCH E’ un laser ad altissima
si può definire luce, ossia un onda elettromagnetica.
sono alla base dell’ impiego del laser nelle più svariate
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tenza si indica in watts.Successivamente alla sua in-
Il paziente prima di ogni trattamento laser, applicherà sopra una crema anestetica che, oltre
venzione nel 1960, il laser è stato usato diffusamente
ad alleviare il dolore, permetterà all’operatore di lavorare con più precisione e selettivamente
per scopi medici. La risposta terapeutica dipende dalla
per una ottimizzazione dei risultati estetici. Il trattamento mediamente dura da 15 minuti a
scelta della:lunghezza d’onda ,durata di irradiazione
mezz’ora, dopodiché verrà applicata sulla zona trattata una crema emolliente e lenitiva, per
,potenza del laser. Combinazioni diverse di questi
vari giorni. Si consiglia, subito dopo il trattamento l’applicazione di ghiaccio per varie ore .
parametri sono impiegate per trasformare l’energia
Il paziente dopo la seduta di trattamento può riprendere immediatamente le normali attività
luminosa in energia meccanica, termica o chimica per
socio ricreative. Le sedute variano in base all’estensione della o delle zone da trattare, dal
trattare svariate patologie. Questa tecnologia è oggi
tipo di lesione e dalla potenza di utilizzo del laser. In genere sono consigliabili due a più
disponibile in macchinari elettromedicali attualmente
sedute ripetute a distanza di non meno di venti trenta giorni. E’ molto importante non esporsi
di largo utilizzo. Vedremo cosa è possibile trattare in
a sole o lampade abbronzanti durante tutto il periodo di trattamento. I laser presenti oggi
medicina estetica.Poiché ogni macchinario laser è pe-
in commercio permettono di trattare lesioni cutanee che prima richiedevano metodiche più
culiare per trattare una singola patologia ci avvaliamo
invasive e offrono risultati ottimi. E’ molto importante per un raggiungimento estetico ottimale,
di tre laser altamente specifici che verranno utilizzati di
che il paziente si attenga alle prescrizioni del medico che ha eseguito il trattamento.
volta in volta, scelti in base alla patologia che presenta
www.pvmedica.it email: pasquale.virciglio@virgilio.it
I Presidenti della Repubblica
di Tito Lucrezio Rizzo
Ritratti: Enrico De Nicola
Enrico De Nicola (Napoli 9 .11. 1877- Torre del Greco I.10 1959) laureatosi
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Consigliere Capo Servizio della Presidenza della Repubblica, laureato a 22 anni con lode in Giurisprudenza (La Sapienza), abilitato alla professione di Avvocato, già Titolare (a.c.) di Storia del pensiero giuridico, ora Docente al Master( II liv.) in Scienze criminologico-forensi. Autore di 180 pubblicazioni. 5 volte vincitore del Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio.
presente che la democrazia non era un fatto meramente aritmetico , ma
in Giurisprudenza, nel 1907 intraprese la carriera forense, che rappre-
era-innanzi tutto- consapevolezza e capacità di discernimento, che solo
sentò sempre la sua più profonda vocazione, come comprovato sia
attraverso la cultura potevano acquisirsi. A fronte dell’intransigenza verso
dall’intestazione usata nel suo personale biglietto da visita, che nella tarr
se stesso, era nei riguardi degli altri dotato di grandi capacità di mediazi-
ga dello studio legale in Corso Umberto a Napoli, intestata con naturale
one, animato come era dal sempre vivo desiderio di “comporre opposte
semplicità all’“ avv. Enrico de Nicola”. Dal 1909 al 1924 fu eletto Deputato;
posizioni ” ; il che, per guardare oltre le apparenze, era una falsa contra-
nel 1913 fu nominato Sottosegretario alle Colonie in un governo Giolitti; nel
ddizione, nascendo in realtà entrambi gli atteggiamenti dalla costante
1919 Sottosegretario al Tesoro in uno a guida Orlando e dal 1920 al 1923
ricerca di un agire, proprio o altrui, che fosse in grado di rispecchiare
fu Presidente della Camera. Nel 1924, insieme a gran parte della classe
la più ampia condivisione possibile. La sua nota perizia “arbitrale”, la
politica liberale, ritenne che il Fascismo potesse concorrere ad arginare e
sua vocazione alle transazioni, purché non fossero contrarie alla giusti-
sconfiggere la sovversione dell’estrema sinistra salvo poi a recuperare il
zia, all’onore, alla correttezza, unitamente allo sperimentato suo acume
Fascismo stesso nell’alveo delle istituzioni vigenti; ma l’illusione fu di breve
giuridico, motivarono congruamente la candidatura a Capo dello Stato,
durata e ad essa seguì, coerentemente, la pubblica dissociazione di De
che egli non sollecitò in alcun modo; ma che contribuì a ricomporre la
Nicola, per marcare una netta ed inequivocabile presa di distanza dalle
pericolosa spaccatura evidenziatasi in seguito all’esito del Referendum
violenze fasciste, come da quelle “rosse”. Ritiratosi a vita privata, si ded-
istituzionale del 2 giugno 1946. L’azione politica che lo avrebbe ispirato
icò esclusivamente all’avvocatura, né la nomina a Senatore del Regno,
nel guidare l’Italia nel faticoso risveglio dopo la lunga notte della dittatura
conferitagli dal Sovrano nel 1929, lo fece recedere dalla scelta di apparr
e dopo le macerie di una guerra sbagliata, è tutta condensata in un ra-
tarsi dalle attività pubbliche, poiché - fatta eccezione del voto in favore
diomessaggio del 14.6.1946, che terminava con un auspicio che aveva la
dei Patti lateranensi- non partecipò mai ai lavori dell’Assemblea. Nella di-
duplice valenza del monito e dell’impegno: “ Bisogna mantenere l’ordine,
mensione professionale, non volle mai accettare cause in cui fosse parte
bisogna lavorare, bisogna produrre […]. Uniamoci , italiani, nel pensi-
offesa lo Stato o la Pubblica Amministrazione, o cause nelle quali il profilo
ero della Patria, e dimostriamo la saldezza della nostra unità - lavoratori,
morale sovrastasse la valutazione giuridica. Nell’assumere una causa,
Forze armate, Organi dello Stato, ceti tutti - in confronto di chi insidia le
accertava prima scrupolosamente che gli apparisse fondata in fatto ed
nostre più care frontiere [alludeva alle mire espansionistiche jugoslave],
in diritto, e che non fosse incompatibile con il suo rigoroso senso morale.
speculando sui nostri disordini interni, e confermiamo, in vista delle trat-
All’alba delle ritrovate libertà, De Nicola nelle discussioni per la scelta del
tative di pace, che il popolo italiano è risoluto a difendere il proprio , sac-
nuovo sistema elettorale, dichiarò la sua netta propensione per quello
rosanto diritto al suo avvenire.”. Il 28.6.1946 fu eletto “Capo provvisorio
uninominale, onde favorire la formazione di stabili maggioranze. Oltre
dello Stato”, ma rifiutò di stabilirsi al Quirinale, già sede dei Re, adattando-
all’invocazione di una “provvida legge elettorale”, ritenne indispensabile
si alle anguste sale di Palazzo Giustiniani, in un’austera concezione della
per rafforzare la democrazia “una sana educazione politica”, avendo ben
sua funzione, che lo indusse a rinunciare all’appannaggio presidenziale,
tenendo altresì sempre a suo carico le telefonate ed i francobolli per le sue private comunicazioni. Non si trattava di pauperismo ostentato, e quindi poco credibile, ma della reale ristrettezza di mezzi di chi aveva ritenuto moralmente doverose le anzidette rinunzie, in un momento in cui un’intera generazione adulta, uscita dalla guerra, era chiamata a fare enormi sacrifici, resi certamente più sopportabili dalla spontanea e naturale esemplarità di un comportamento proveniente così dall’alto. Né i mezzi potevano venirgli dai risparmi accantonati negli anni della professione forense, che aveva investito- nella scarsa avvedutezza in cose economiche che contraddistingue tanti uomini di studio- in dei titoli di Stato, che avevano perduto ogni valore nel Dopoguerra. Per l’Italia si iniziava un nuovo periodo storico di decisiva importanza per l’opera di ricostruzione politica e sociale, cui avrebbero dovuto concorrere, con spirito di disciplina e di abnegazione, tutte le energie vive della Nazione “non esclusi- tenne a precisare De Nicola nel suo discorso di insediamento - coloro i quali si siano purificati da fatali errori e da antiche colpe”. Non mancò un accenno polemico all’atteggiamento altezzoso assunto dalle Potenze vincitrici nei confronti di un Paese che, comunque, dopo la svolta dell’8 settembre 1943, aveva lottato al loro fianco: “Ogni umiliazione inflitta al suo onore- sottolineò - alla sua indipendenza, alla sua unità, provocherebbe non il crollo di una Nazione, ma il tramonto di una civiltà: se ne ricordino Coloro che oggi sono arbitri dei suoi destini! ….La
il Presidente E. De Nicola
vera pace è quella delle anime. Non si costruisce un nuovo ordinamento internazionale, saldo e sicuro, sulle ingiustizie che non si dimenticano, e sui rancori che ne sono l’inevitabile retaggio”. Malgrado la mancanza di
chico, nelle grandi linee meritevole di conferma per il suo intrinseco
una Costituzione, che ad un anno e mezzo dall’esercizio della funzione
contenuto di oggettività scientifica, di razionalità , di coerenza formale e
presidenziale ne avrebbe dovuto orientare gli indirizzi, De Nicola seppe
sistematica. Preannunziò di voler lavorare alacremente poiché - osservò-
egregiamente navigare “a vista” e suo fu il peso di dover creare, per la
“giustizia lenta non è giustizia”, tenendo fermo l’obiettivo di ottenere “il
prima volta, una prassi istituzionale repubblicana. Il 27 dicembre 1947
rispetto e la fiducia di tutti gli italiani”; ma il 26 marzo 1957 decise di
venne firmata la Costituzione nella stanza del Capo dello Stato, attentis-
dimettersi anche da quella Presidenza, per ritirarsi definitivamente da
simo alle ritualità del cerimoniale, che doveva avere dignità formale ade-
ogni incarico al vertice delle Istituzioni. Fu amato e stimato da persone di
guata allo spessore contenutistico dello storico evento. Dopo le elezioni
ogni ceto ed appartenenza, lasciando a tutti l’eredità morale di una vita
del 18 e 19 aprile 1948, che furono decisive per la permanenza dell’Italia
costantemente volta a servire la Patria con nobiltà di intenti, con person-
nell’orbita occidentale, De Nicola manifestò il desiderio di non essere
ale disinteresse e con spirito di sacrificio. Morì povero il I ottobre per una
rieletto e dopo la nomina del successore Einaudi, tornò a titolo vitalizio al
bronco- polmonite trascurata, in una casa dove non c‘erano neanche i
Senato, di cui fu eletto a larga maggioranza Presidente il 28 aprile 1951.
soldi per le medicine; ma ben più poveri appaiono oggi coloro che, di-
Anche lì, tuttavia, alla fine preferì farsi in disparte, anteponendo la dig-
menticandolo a 50 anni dalla scomparsa, dimostrano di non aver fatto
nità ad ogni compromesso utilitaristico, per cui il 24 giugno 1951 si ri-
propria la lezione di vita di un Uomo che non perseguì mai alcun vantag-
solse a rassegnare le dimissioni. Durante la collaterale esperienza
gio personale, testimoniando sino all’ultimo respiro, il suo distacco dai
dell’avvocatura, ripresa grazie alla nuova rinunzia ad incarichi istituzi-
beni terreni, sorretto da quella luce dello Spirito, che traspariva vivissima
onali di prima linea, era facile incontrarlo con l’amatissima toga sulle
dal nitore del suo sguardo cristallino e si irradiava fulgida dal suo sor-
spalle nelle aule della Cassazione penale, confuso tra gli altri avvocati in
riso pieno di bontà. Presagendo la caducità delle cose terrene, aveva
attesa di discutere le cause. Ma il suo talento e la sua collaudata espe-
voluto che sull’affusto del cannone che ne avrebbe onorato la cerimonia
rienza secondarono la sua nomina a Giudice della Corte costituzionale il
dell’ultimo addio, fossero posti il Tricolore ed il Tocco di Avvocato, cioè di
3 dicembre 1955, cui seguì il 23 .4.1956 quella a Presidente della stessa.
quella professione che tenne correlata al suo sentire più profondo, cos-
Partendo anche lì da zero, dovette farsi carico di creare il sistema dei
tantemente proteso al raggiungimento di una Giustizia religiosamente
“precedenti”, particolarmente importante nei giudizi di conformità alla
intesa come dimensione spirituale, prima ancora che come sistema di
Costituzione della vastissima normativa ereditata dal periodo monarr
precetti codificati.
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Cerchiamo giovani che si mettano alla prova!!!
ROMA tratta di attualità, economia, politica, moda, arte e spettacolo e da grande spazio a tutto ciò che rappresenta la novità, il positivo e il propositivo. Parla della realtà dei quartieri di Roma che rappresentano quella della città e del mondo!
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Moda e creatività
La pelliccia secondo Alberto Leonardi Creatore dell’omonimo brand ha collaborato con le più i mportanti maison di alta moda. Dal 2000 concentra il suo lavoro nell’atelier di Roma e crea unicamente con il proprio marchio. I suoi capi vanno oltre l’Alta Moda, sono vere e proprie sculture. Rende le sue creazioni dei pezzi unici, grazie all’uso di materiali innovativi e alla costante ricerca di particolari inediti e molto femminili. Ama definirsi “l’artigiano della pellicceria d’alta moda“. I suoi capi sono pensati per la donna di oggi, dinamica, pratica ma che vuole vivere un sogno. di M.G:
Qual è il percorso che l’ha portata a diventare un brand conosciuto in tutto il mondo? Come ha iniziato? Ho iniziato in un laboratorio d’alta moda Manlio Mallia. Mi sono ritrovato subito a collaborare con alcuni importanti stilisti dell’epoca e avendo gia’ uno spiccata creatività mi divertivo a sperimentare nuove tecniche di lavorazione. Il mio nome cominciò a circolare nel mondo della moda e di conseguenza iniziai ad avere richieste dalle grandi case di moda per collaborare alle loro collezioni fra cui Fendi. Aprii il mio primo atelier nel centro di Roma nel 92 e dopo alcuni anni, per esigenze lavorative, nuovi punti vendita e iniziai altre collaborazioni. Nel 2001 decisi di creare un mio unico marchi, nacque così il brand Alberto Leonardi.
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Ci parli delle sue collaborazioni nelle produzioni teatrali e cinematografiche... All’età di 16 anni circa collaborai ai costumi dell’opera teatrale Maria Stuarda di Zeffirelli, inoltre ho creato delle pellicce per alcune serie televisive quali Atelier con Elsa Martinelli, La Uno Bianca con Kim Rossi Stuart. Fra gli spettacoli teatrali: Fori di Cactus con Eleonora Giorgi infine per il film di Ozpetek Magnifica Presenza. In alcune pellicole i capi di pelliccia sono stati senza dubbio delle importanti cornici, basti pensare al Gattopardo di Visconti o al famoso Venere in Pelliccia.
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Come nascono le sue creazioni? Qual’è o chi è la sua “musa ispiratrice”? Mi lascio investire da tutto quello che mi circonda e come una spugna assorbo ogni cosa anche il più piccolo dettaglio. Sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo ed unico. Comincio a buttare giù idee nuove, sperimentando nuove tecniche di lavorazione e pensando sempre a una donna che ama il bello e l’originalità. Una donna che ha il coraggio di distinguersi da tutte le altre.
Fauve è “sperimentazione artistica nel mondo della pellicceria”? Ce ne parli... L’idea è nata nel cercare di creare un capo leggero unico e reversibile, pensando ai dipinti unici e irrepetibili , ad un’opera d’arte da poter indossare e sfoggiare quotidianamente. Ispirandomi alla donna del momento , met-
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ropolitana che giornalmente si muove in una giungla di cemento. Ho pensato alle belve della foresta. a imperr sonarla. Ho ideato e creato una collezione di alta moda, il cui capo è personalizzato anche all’interno, studiato in armonia con la personalità della cliente e dipinto a mano sul rovescio della pelliccia. Il capo, una volta ultimato il dipinto viene trattato con sostanze naturali che rendono la pittura indelebile e all’interno di tanta magnificenza la personalizzazione estrema, il tocco dell’artista. Il dipinto ispirato alla personalità della donna che lo indossa che raffigura tigri, leopardi, giaguari, falchi, lupi, aquile.Tutti rigorosamente femmine e predatrici, rappresentate con estrema accuratezza, quasi fotografate, e con un unico denominatore comune: lo sguardo feroce e penetrante, quasi ipnotico. Una belva moderna e cittadina, cosmopolita e unica, come il capo che indossa. E per il gran finale un cappottino di cincillà blu copiativo dalla linea a uovo, al cui interno si cela il dipinto di un leone meraviglioso e selvaggio, unico maschio di questa giungla metropolitana.
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Sembrerebbe il “ritratto” di un tipo di donna.... Quale? E’ il ritratto di una donna “belva” che si difende, o che si impone. Ha una creazione preferita? Qual’è? Sempre l’ultima che sto realizzando, comunque le mie creazioni sono come dei figli e si amano tutti indistintamente e la cosa più’ strana è che ogni volta che ne vendo uno sono dispiaciuto come se una parte di me mi lasciasse per sempre . Tante creazioni ci lasciano con il fiato sospeso.... come ci sorprenderà di nuovo Alberto Leonardi? Potrei dire che sicuramente sarà una novità, sto studiando un nuovo progetto, ma per il momento preferisco non parlarne. Posso dire in mia difesa che all’epoca, quando ho creato Fauve, alcuni del settore mi hanno dato dell’azzardato per poi scoprire l’anno successivo che alcune note case di moda hanno proposto la mia stessa idea: come avrò ultimato il mio nuovo lavoro sarò ben lieto di presentarvelo in anteprima.
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Da “Davide Causio” a “Delizie di pane” in tre generazioni!
Moda e creatività
Altamoda Altaroma Un weekend fitto di sfilate, mostre, happening. Accanto alle maison storiche, la kermesse ha ospitato nuovi brand molto apprezzati. Il mondo del fashion ha avuto il privilegio di scoprire locations tuttora chiuse al pubblico, come la Nuvola di Fuksas, dove ha sfilato la maison Gattinoni. La sfilata, che ha riscosso un grande successo, si è conclusa fra mille polemiche; infatti il presidente della maison Stefano Dominella, a causa dei numerosi problemi creati per impedire la presentazione della collezione nella Nuvola, ha dichiarato che non sfilerà più a Roma finchè la città non sarà pronta a sostenere certe prove. 56
Curiel Couture di E. R. Quando la spettacolarizzazione segna il fiorire di una tradizione sartoriale che si perde nel tempo, quando il colore illumina le forme in movimento con raffinate sonorità che l’ accompagna, un abito sfilato esprime un’arte che è sempre viva. Elementi preziosi questi che fanno di AltaRoma un evento senza pari che ricorre nelle edizioni di gennaio e di luglio senza mai stancare chiunque lo segua. La bellezza di questa rassegna non è soltanto nella molteplicità dei capi da osservare, ma nella creatività e nel gusto che in essi si esprime. Così, dal 25 al 27 di gennaio, prevalentemente presso il Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia di Roma, il classico e il nuovo si confrontano. Le più note maison italiane si accostano ai grandi nomi degli stilisti stranieri ed a quelli emergenti, mostrando le collezioni primavera estate 2014 con qualche anticipazione sull’autunno inverno. Dopo la presentaziArthur Arbesser
one del libro “Valentino. Ritratto a più voci dell’ultimo imperatore della moda”, di Tony Di Corcia, è lo stilista romano Luigi Borbone ad aprire la rassegna seguono gli appuntamenti con Silvia Fendi Venturini, il palestinese Jamal Taslaq, Sarli, Arthur Arbesser e Raffaella Curiel. Uno spazio dedicato al nuovo con l’Accademia di Moda e Costume, per poi tornare ai nomi affermati della moda come Gattinoni, Renato Balestra, Nino Lettieri e Giada Curti; la chiusura è lasciata alla novità assoluta di Raffaella Frasca. Un contrasto notevole tra le diverse espressioni
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artistiche quello che si vive domenica 26 gennaio, giornata trascorsa all’insegna delle sfilate. Il Complesso di Santo Spirito esalta gli eventi che ospita in un incontro di stili che provengono da culture diverse. Con due stiliste giovani provenienti dalla Russia, Julia Voitenko e Daria Golevko, vincitrici del premio Who is on the Next 2013, Esme Vie propone linee decise che non perdono la loro morbidezza. E’ il trionfo del colore panna accostato al rosso intenso che sfuma nel rosa: tubini, completi, cappotti in lana o satin dal gusto retrò sono impreziositi da piccoli strass di fiori, mentre i polsini ed i colletti sono un raffinato richiamo sovietico. La stilista Giada Curti sceglie invece come Gattinoni
Gattinoni
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location delle sue sfilate la Residenza di Ripetta. Una collezione nel perfetto stile italiano che parte dagli anni ‘50 con contaminazioni della dolce vita che ha identificato l’ italian style , riconosciuto nel mondo . Sete, pizzi, turbanti nei toni più accesi del giallo, dell’azzurro e del turchese si muovono lungo una passerella che sembra estendersi nelle immagini dei litorali del Sud Italia proiettate lungo le pareti della sala. Eleganza e preziosità negli abiti lunghi in stile impero realizzati in oro, in argento ed ocra che concludono uno spazio di sogno dove si uniscono italiani e stranieri , il tradizionale alla novità , interessanti per gli acquirenti sempre alla ricerca di novità . S. Persichino
Comeforbreakfast
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Moda e creatività
Moda inverno Lo diceva Coco Chanel: “Una donna che vuole cambiare look è una donna che sta per cambiare vita”. di G.T. D’altronde, trasformare il proprio look significa dare una nuova perr
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la stagione più fredda. Quest’ anno l’impulso di accorciare sarà forte
cezione di sé. È uno statement, un modo per suggerire che: “Be’, miei
e di tendenza e tante sono ispirazioni, molto belle da seguire.
cari, something has changed”. Tant’è. Siano i motivi profondi o superfi-
siste il Dandy style, l’ispirazione manlike c’è anche nella moda, poteva
Re-
ciali non importa. L’anno è cambiato e vale la pena pensare anche a un
forse mancare in fatto di styling? Ciuffi laterali o sollevati, effetti spettinati,
nuovo look. O quantomeno trarre qualche ispirazione. Vediamo quali
punte sfilate si faranno notare. Il Volume c’è e si vede: i ciuffi anteriori
sono i must dell’ inverno !I tagli corti saranno un punto fermo anche per
si alzano , come scolpiti o cotonati, ma solo per serate speciali. I con-
l’autunno-inverno. Solitamente si tende a tagliare in estate, per guad-
trasti resistono ma si affievoliscono. Il dettaglio nuovo è la frangia, piena
agnare freschezza e ordine, e a farsi coccolare dalle lunghezze durante
o lievemente aperta . Per quanto riguarda il Bob, addio a quello bom-
bato, visto nelle scorse stagioni. Ora si taglia di netto, dando alle lunghezze una leggerezza inaspettata. Shampoo ha voluto stupire tutte le sue clienti orr ganizzando un bellissimo party prima di Natale proprio per presentare nel suo salone la linea Shu uemura,con un evento a dir poco spumeggiante!!tra brindisi,favolosi stuzzichini e mille risate tanti i vip presenti per l’occasione michela quattrociocche,federica denaro,barbara palombelli Chiara Giorgianni, Walter Trovato, Pamela Camassa e Filippo Bisciglia, Sandra Milo, Antonello Lauretti, Anna Betz, Gianni Nazzaro, Monica Achilli ‌ tutti con la voglia di scoprire il fantastico momdo Shu uemura assoluta novità per il 2014
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“Le chicche di Eli” I love Cappellomania di Elisabetta Rullo Caratterizzare, personalizzare identificare... Colorare, immaginare, creare mistero e fascino... Giocare, nascondere lo sguardo, scoprirlo ed ancora velarlo.. Il cappello, accessorio dalle mille particolari qualità , caratteristiche, peculiarità.... L’uso del cappello non e’ mai banale se vissuto con gusto e naturalezza. Si, care Chicche, questa e’ la chiave del suo cuore: indossarlo con estrema tranquillità, disinvoltura... Farlo proprio, interpretarlo, renderlo partecipe delle nostre giornate, delle nostre esperienze e perché no... Del nostro stato d’animo! Il nostro cappello riesce ad accompagnarci ovunque.. Condivide momenti di relax, magari fumando un sigaro... Ci accompagna in una giornata fredda e nevosa, rendendola speciale... Solo Lui sa renderci sexy ed affascinanti al momento giusto! Calzarlo ed uscire per le vie della città con il sorriso sulle labbra e sentirsi Uniche... Con un semplice cappello ed un filo di rossetto... Non serve nient’altro se non una leggera, deliziosa ironia... Interpretando qualsiasi parte si voglia ... Come in un
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film, il cappello
sera.... No, forse cambio idea, anche quello rosso e’ adorabile !
riesce a trasformare la nostra personalità, creando intorno a noi un alone
Mi serve il vostro prezioso aiuto Chicche!
di mistero ed intrigante curiosità...
Sono certa che avrete sicuramente le idee più chiare!!!
La moda e’ Unica, ognuna di Noi Chicche sarà unica , complice , questa
Io sono stata contagiata da una “deliziosa mania”, li adoro tutti!!!
volta, il cappello !
Ed ora non resta altro che dire...
Bene, io vado, ne provo un po’ ma so già quale sceglierò per questa
I LOVE “CAPPELLOMANIA” !
www.lechicchedieli.com Grazie Il Cappellaio Matto Foto: Mariano Re
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Moda e design
Sabo Smart la manifestazione compatta e pragmatica dell’Essere e dell’Abitare di G.M.T.
Dopo il successo dell’ultima edizione di Sabo -il Salone Nazionale del Regalo, Tavola, Bomboniere, Bijoux, Home Décor, dal 23 al 25 febbraio 2014 arriva Sabo Smart: il nuovo evento fieristico organizzato da FiviT e riservato agli operatori di settore, dove l’Essere e l’Abitare animeranno la mostra con il meglio delle categorie merceologiche di settore, dalla decorazione ai bijoux e preziosi, dalla cartoleria fino alla tavola e alla cucina. Sabo Smart è una fiera compatta e pragmatica, un appuntamento che mancava - soprattutto nel centro sud - in un mese come febbraio, periodo cruciale per i negozianti che devono programmare la stagione estiva in arrivo. Non solo due concetti espositivi: Essere e Abitare rappresentano soprattutto due modi di interpretare il mercato, i gusti che cambiano e le variegate esigenze di acquisto dei clienti. Alla base di questa proposta espositiva di qualità, infatti, c’è uno
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studio delle dinamiche di mercato e degli stili di vita emergenti per sod-
nel settore, consigli pratici e history case per riuscire a vendere al meg-
disfare le specifiche esigenze di valore aggiunto da legare a un prodotto
lio quanto appena acquistato e rilanciare la loro economia. Sabo Smart
e comunicare al cliente. Sabo Smart punta sulle persone, sui potenziali
mette a disposizione un servizio di personal assistant, un contatto diretto
clienti e sulle pubbliche relazioni che conducono all’ottimizzazione degli
con l’organizzazione per venire incontro alle esigenze degli espositori
affari conclusi in fiera, offrendo i giusti contatti ad espositori e visitatori per
e facilitare ogni operazione dal pre al post fiera. Facilità nell’approccio,
confrontarsi e riproporre in negozio idee vincenti in grado di stimolare
semplicità dei contenuti, compattezza e offerta delle motivazioni giuste
il desiderio di acquisto. Workshop e corsi incentrati sul new marketing
da portare nel punto vendita, sono i concetti su cui è stata pensata e
offriranno ai visitatori motivazioni valide e concrete per credere ancora
realizzata Sabo Smart che intende presentarsi come un alleato fidato in
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grado di proporre le nuove tendenze e di indicare la direzione da prendere in un contesto come quello attuale in cui è fondamentale circoscrivere al minimo i rischi e stabilire partnership durevoli e affidabili nel tempo. A Fiera di Roma ogni espositore avrà la possibilità di relazionarsi e di farsi conoscere dal target di dettaglianti che, maggiormente, aderisce alla proposta commerciale che presenterà in salone, spiega Fabio Balletti, Presidente di FiviT, organizzatore di Sabo Roma e Sabo Smart. Un risultato, questo, che è reso possibile anche
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grazie al grande sforzo sinergico che FiviT ha voluto istaurare con le aziende che saranno presenti a Sabo Smart. Ogni iniziativa di promozione dell’evento, ogni azione di marketing, anche gli investimenti programmati, sono stati realizzati in perfetta sintonia con gli espositori per non sprecare risorse e per tagliare con successo il traguardo che ci si è prefissati.
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Moda e design
Filippo Maria Giordani di Willemburg*: “l’architettura d’interni è la mia antica passione!” Così racconta di se stesso e della realizzazione del suo sogno: creare una
frazionato; di qui la necessità di una sostanziale modifica delle murature
casa, la sua. Per raggiungere il risultato gioca con luci e colori, combina
interne, sempre tenendo conto delle linee guida che sono alla base di
materiali e stili, organizza spazi in maniera “anticonvenzionale” senza
tutti i miei lavori: accoglienza, convivialità, intrattenimento, privacy, con-
mai tralasciare le sue linee guida: “accoglienza, convivialità, intratteni-
fort. Tolte le divisioni interne, la sfida è stata quella di caratterizzare le
mento, privacy, confort”. Il suo lavoro è tutto una sfida contro ciò che è
varie zone dell’open space cosi ottenuto al piano attico, mediante le luci,
ordinario… Sfida superata? Basta guardare al risultato! finalmente ho
i colori, i materiali, i livelli diversi. Per esempio, dovendo ricavare lo studio
realizzato il sogno di creare una casa (la mia!!!) come ho sempre desid-
da una parte del salone, ho ritenuto opportuno dividere i due ambienti
erato ed immaginato. L’appartamento, a un passo dall’Eur, costituito da
sopraelevando il pavimento dello studio di un gradino e rifinendo il piano
attico e superattico, di nuova costruzione, si presentava eccessivamente
di calpestio con piastrelle diverse per forma, disposizione e finitura, ma
*Progettista d’interni, arredatore e designer formato alla Facoltà di Architettura di Valle Giulia (la Sapienza) e arricchito professionalmente da vari corsi di specializzazione. Arch. h.c. Università di Bouaké – IMERFI
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Foto di ManiacStudio.com
mantenendo le stesse tonalità del salone. Per quanto riguarda i colori, mi sono servito di un marrone molto scuro per ridurre al minimo l’impatto visivo del blocco di cemento armato che contiene l’ascensore e che entra prepotentemente nel mio salone. Vorrei sottolineare che, contrariamente a quanto si creda, i colori scuri non sono invasivi ma anzi, hanno la capacità, assorbendo più luce, di risultare più discreti, quasi come fossero in ombra. Vicino allo studio si sviluppa un ambiente più piccolo, che ho destinato a laboratorio, in cui mi diverto a creare complementi d’arredo con materiali vari. Per conferire a questo spazio un’atmosfera industriale mi sono servito di mattoni grezzi per rivestirne una parete che, in seguito, ho verniciato con un argento metallizzato. I richiami allo stile industriale sono frequenti nella mia abitazione: la scrivania dello studio, disegnata da me, è composta da un grande piano in acciaio inox satinato sorretto da due cavalletti da lavoro; lo stesso acciaio inox riveste interamente lo schienale della cucina; una parete del salottino al piano superiore, compresa una parte di solaio, è stata completamente sostituita da una struttura di ferro e vetro multistrato (calpestabile e antisfondamento) di mia progettazione; sempre in ferro ho disegnato e realizzato alcuni moduli da combinare con altri molto più “banali” di Ikea, per rendere unica ma non troppo dispendiosa la libreria dello studio. Chiaramente, tutte le strutture in ferro sono state trattate con un protettivo trasparente antiruggine. L’illuminazione degli ambienti (interni ed esterni) è la mia grande passione, sia per la bellezza del corpo illuminante in quanto oggetto di design, sia per le innumerevoli potenzialità che hanno le luci, capaci di creare infinite atmosfere nello stesso ambiente. Un uso sapiente delle luci permette di valorizzare zone della casa insignificanti senza dover ricorrere ad ulteriori modifiche, sia di arredamento che di qualsiasi altra natura. Ovviamente anche la luce naturale ha la sua importanza, ma non tutte le finestre sono sempre in una posizione ottimale e in questi casi bisogna ricorrere ad alcuni espedienti. La prima regola è quella di non oscurare ulteriormente la luce con tende pesanti, ma limitarsi a velature leggere; se non basta, una buona soluzione potrebbe essere quella di dipingere con un colore chiaro la parete di fronte alla finestra, così da poter riflettere e moltiplicare la luce. Qualora non fosse sufficiente, si potrebbe sempre ricorrere ad un gioco di specchi, soluzione antica ma sempre efficace. Per mettere in comunicazione i due piani, ho
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fatto installare una scala di design in legno e acciaio, con luci a led incorporate nella struttura; avendo modificato la disposizione della scala e avendo tolto il muro di contenimento della stessa, mi sono trovato nella condizione di doverla riprogettare da zero. Per l’arredamento ho scelto uno stile eclettico-contemporaneo, caratterizzato per lo più da colori scuri. L’ambiente risulta molto maschile ma, nonostante il vetro, il ferro e l’acciaio, l’atmosfera è accogliente, confortevole, conviviale. Ho trovato molto gradevole accostare ai mobili di produzione di design altri di recupero o, come va di moda dire adesso, vintage. Per esempio, nello spazio sotto la scala, ho collocato una credenza bassa con due sporr telli ricavata dal taglio di un mobile gigantesco dei primi anni ’50, assolutamente incompatibile con le altezze e le proporzioni delle case di oggi. Altro elemento vintage è la coppia di lampade industriali a gas cercate e trovate in un deposito di materiali d’epoca, che arredano lo studio e illuminano (a giorno!) la scrivania; ovviamente, prima di montarle su un binario da me progettato e realizzato, le ho modificate ed elettrificate, eliminando il trasformatore a gas e inserendo un’illuminazione a led, tenendo conto di resa e consumo. Così, ho realizzato il mio sogno e, se penso che nella prima parte della mia vita c’è stata una parentesi di alcuni anni in cui ho prestato servizio per la Marina Militare, prima come Allievo Ufficiale dell’Accademia Navale di Livorno, quindi come Ufficiale della Guardia Costiera, mi rendo conto di come, grazie alla “vita vissuta”, ho potuto raggiungere questo traguardo e tornare alla mia antica passione: l’architettura d’interni. Per il mio futuro…. voglio creare una “sartoria su misura” d’interni per l’edilizia, pubblica o privata che sia.
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Arte e cultura
Croce Taravella la pittura italiana nel mondo
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di Elena Rossi Con Croce Taravella tutto è espressione cangiante e multiforme. L’artista siciliano, originario di Polizzi Generosa, paese delle Madonie nelle vicinanze di Palermo, presenta un curriculum artistico denso di riconoscimenti. Esponente della transavanguardia, la sua storia è arricchita dagli incontri con Beuys, Warhol, Rauschenberg, Longobardi e Paladino. Utilizza tecniche miste per realizzare performance e installazioni di forte impatto, impiegando materiali di ogni tipo come ferro, gesso e persino materie organiche. Mantiene sempre un carattere di sperimentazione. Fonda in Sicilia un centro polivalente, “il Labirinto” e un’associazione culturale d’arte moderna e contemporanea nella Vucciria, nel cuore della Palermo storica. Conservando sempre quel tanto di Sicilia che lo contraddistingue, oggi Croce lavora a Roma in uno studio a Trastevere all’interno di una suggestiva ambientazione nascosta e silenziosa. dove lo incontriamo. Come hai maturato, nell’ infanzia e adolescenza, un talento che è diventato poi la tua professione? Ho iniziato quasi per istinto, da piccolo a 3-4 anni su tutti i muri di casa disegnavo e facevo scarabocchi. I miei genitori dopo poco hanno capito che ero attratto dal disegno ed da questo tipo di dimensione. In famiglia c’era mio zio Croce New York Scena 2 55x75 olio su tela 2013
CIttà Scena 2 (Palermo) 125x175t tecnica mista su carta artigianale 2013
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The new town n.12 150x220 olio su tela 2013
Vienna 120x160 tecnica mista 2012 Russo che era un pittore e mia madre ricamava. Ho iniziato a comprare
e le sue sfumature. La Sicilia è qualcosa di eclettico, è come vivere allo
degli album, i miei primi disegni sono stati i santi, perché mia madre era
steso tempo in tanti luoghi diversi. Nel raggio di pochi chilometri, cambia
molto cattolica e mi dava dei santini da copiare. Ho capito da subito che
nel territorio, nel paesaggio, nel linguaggio, nel dialetto e nel modo di
la pittura era la mia strada. Quando ero in prima elementare, in un col-
porsi dei suoi abitanti. Dai boschi si passa ad una terra arsa, dai monti
legio a Palermo, mi stavano bocciando. Mentre la maestra diceva a mio
al mare. Questo scontro nella natura e negli uomini la rende un paese
padre che ero distratto e non seguivo, cominciai a dipingere un gatto
totalizzante. Le influenze sono tante, arabi, normanni, francesi e spagnoli
talmente bello, che solo grazie a quello fui promosso. Ho continuato ad
hanno creato in noi una diversità e insieme quell’essere cosmopoliti nel
essere molto distratto ma ero molto attratto dalle materie umanistiche
modo di vivere ed affrontare le cose che fondano i nostri tratti. La Sicilia è
come lettere, filosofia e storia dell’arte. Avevo problemi con la memoria,
dalla sua storia più antica un incontro di popoli e culture diversi. Ha visto
in compenso scrivevo un gran numero di temi lunghissimi. Questi temi
nascere moltissimi personaggi illustri. Nel mio paese, Polizzi Generosa,
erano i miei dipinti.
è nato lo scrittore Antonio Borgese e uno degli stilisti di Dolce e Gabbana. Pur contando solo 4000 anime è diviso in 7 quartieri distinti come
Quale è l’artista contemporaneo che ti ha maggiormente influenzato ?
quello normanno, il quartiere bizantino e saraceno. È stato ed è tuttora
Il mio lavoro non ha un’influenza univoca ma è allargato, guarda a molti.
un punto di transito focale per le maggiori città della regione. Sono nato
Due artisti che ritengo importanti sono i tedeschi Anselm Kiefer e Gerard
nell’epicentro di questa grande cultura millenaria.
Richter ed essendo legato alla figurazione non nascondo che anche gli italiani degli anni ‘70 mi hanno dato un forte input. Tra questi ci sono Dino
La tua arte spazia dalla pittura alla scultura, alla performance dal vivo
Pascali, De Dominicis, Piero Manzoni che sono gli artisti della rottura.»
e la land art. Pensi che la tecnica segua sempre alla realizzazione di un’idea creativa o credi che sia possibile anche il contrario?
Come definisci la tua Sicilia?
In passato lavoravo senza una bozza principale, guidato dal solo istinto.
La Sicilia rappresenta un colore al quale sono legato, il Mediterraneo
Ora realizzo sempre una bozza con un collage di elementi anche fotogra-
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Città Scena 4 New York 175x125 tecnica mista su carta artigianale 2013
fici. C’è sempre un rapporto mentale in ogni espressione. Creo tutto con
lavoro molto intenso che ha richiesto un grande sacrificio.
le mie mani. Oggi ci sono artisti che si servono di assistenti per sviluppare le loro idee, specie chi lavora nei grandi studi. Io non lo faccio mai.
Riesci a conciliare il lavoro di artista, che può essere totalizzante ,con
Ad esempio, non ho mai voluto realizzare dei bronzi perché per farlo
altre passioni?
servirebbe una mediazione di un tecnico per il calco. Anche se ci sono
No. Ho sempre pensato solo a dipingere. Giocavo a calcio ma ho sem-
delle persone che mi aiutano ,come mio fratello in Sicilia, sono io solo a
pre creduto che lo sport fosse un sacrificio. Amo socializzare. Apprezzo la
realizzare le mie opere.
buona cucina ed il buon vino. Ho vissuto Palermo come una città totaliz-
Quanto tempo impieghi solitamente per realizzare un’opera pittorr
avevo bisogno di un ambiente nuovo.
zante che mi coinvolgeva troppo, per questo mi sono recato a Berlino; ica? Un tempo ero più veloce, lavoravo anche 2 o 3 giorni per finire un’opera.
Tua moglie Jamie è presente anche nelle tue opere. Quanto la dimen-
Oggi non è così perché lavoro all’incisione sulla superficie. Si tratta di
sione di marito e di padre influenza la tua creatività?
una tecnica frenetica ed allo stesso tempo estremamente precisa che
Spesso mia moglie e mia figlia mi hanno dato ispirazione in sculture e
raddoppia ed anche triplica i tempi di realizzazione. Perciò, se prima
dipinti. Ho avuto sempre una buona dose di creatività, alla mia famiglia
completavo 150 opere nel corso di un anno, oggi ne porto a termine ses-
devo una dimensione di tranquillità che non conoscevo. Mi sono respon-
santa, settanta al massimo.
sabilizzato, ed anche il mio lavoro si è in un certo senso regolarizzato ed organizzato. Penso sempre. Di sera, continuo a metabolizzare idee e le
Hai una lunga esperienza di mostre personali e collettive. Quale è
fisso. Non sono mai stato un artista maledetto, non ho mai fatto uso di
stata quella che ti ha più toccato?
nessuna droga e sono sempre entrato lucido in studio per sviluppare
Ce ne sono state diverse: la Mostra collaterale “Le costruzioni della terra”
come volevo le mie idee.
è presente in catalogo alla Biennale di Venezia, l’esperienza in Cina a
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Guilin, vicino ad Hong Kong e senz’altro Berlino. In questa città ho lavora-
Nei tuoi ultimi dipinti, i paesaggi, come un viaggio che oscilla tra il
to su “Betòn” (“Cemento” in tedesco), un’installazione in cui ho trasportato
reale e il surreale, sono realizzati con tecniche miste. Quanto attingi
i cappuccini di Palermo in un’ex sede della Gestapo nazista. E’ stato un
dalla tua interiorità e quanto dall’osservazione dell’esterno?
Via del Corso Roma 145x115 olio su tela 2013 Prima fotografo una città, poi la riporto a quello che era. Oggi tutto quello
Cosa ti attendi e auspichi dal futuro dell’arte contemporanea in Italia
che si vede nei miei dipinti è un insieme di ricordi. Ci sono oggetti, la na-
Mi auguro di rapportarmi con altri artisti che siano nella mia stessa lung-
tura, la mia famiglia, i miei amici, la mia vita. Tutto può navigare e concen-
hezza d’onda. Molti artisti inseguono una moda ed hanno voglia di stu-
trarsi dentro uno stesso perimetro che è quello della città. L’opera diventa
pire. Viviamo un post-moderno in cui il senso dell’arte è andato perduto.
un contenitore in cui i ricordi e le immagini interiori possono navigare.
Siamo passati, per quanto riguarda l’ arte italiana ,da quella povera degli anni ‘60 a Torino, a quella concettuale milanese, alla transavanguardia ed alla nuova scuola romana, per poi cadere in un baratro. Tutto sembra essere una reinterpretazione di qualcos’altro. Quello che
Hai realizzato una serie di opere tra il 2012 e il 2013 che saranno in
mi auguro è che gli artisti non si facciano condizionare. E’ importante che
mostra quest’anno a Roma. Puoi anticiparci qualcosa?
l’artista si nutra dell’arte che lo circonda restandone sempre distaccato.
E’ una mostra che, con molta probabilità, sarà allestita contemporanea-
Deve avere una forza intrinseca per concentrarsi sulla propria ricerca. Il
mente a Roma e a Palermo. Raccoglierà i miei ultimi lavori ed installazi-
mio lavoro è fuori dalle tendenze ufficiali, sono anarchico, fuori da questo
oni, frutto di una fase di transizione e sarà pubblicato un catalogo. A dire
sistema leggero e concitato.
il vero, in un primo momento , pensavo di fare delle mostre nelle diverse città che scoprivo o nelle quali lavoravo, ora ritengo che questo mi decon-
Quali sono i tuoi progetti futuri ?
centri dal mio lavoro. Sono più legato al rapporto ancestrale che si ha con
La mostra di cui parlavamo, che si terrà a Roma e Palermo. Voglio avere
l’opera. Penso alla ricerca ed allo studio. Conto su collezioniosti di nicchia
la possibilità di mostrare il mio lavoro in altre gallerie. Desidero che la mia
che mi seguono senza avere bisogno di una mostra per fruire del mio
opera sia sottoposta ad occhi attenti senza criteri di mercificazione. Sono
lavoro in costante ricerca. Quando espongo le mie opere in una mostra,
autonomo, non scendo a compromessi. Lotto sempre con me stesso.
non mi interessa che lo spazio sia noto o istituzionale, prediligo luoghi
Sono io, infatti, il mio peggiore nemico e non gli altri artisti. Devo supe-
poco conosciuti ma idonei a contenere il mio lavoro.
rarmi sempre, la mia è una ricerca senza fine.
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I Quartieri di Roma
Il centro storico È costituito dall’area centrale interna alle mura, dalle parti urbane dell’espansione otto-novecentesca interne ed esterne alle mura. di G.T.
Il centro storico di Roma racchiuso all’interno delle mura aureliane (a
sede della Camera dei deputati, e Palazzo Chigi, sede del Governo. Il suo
sinistra del Tevere) e delle mura gianicolensi (a destra del fiume) è stato
stemma è una colonna d’argento su sfondo rosso.
riconosciuto, nel 1980, patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Nell’intera città storica si riconosce il valore di oltre 25.000 punti di interesse ambi-
- Campo Marzio
entale e archeologico censiti dalla Carta della Qualità. Il Centro Storico
Il Campo Marzio (Campus Martis) era una zona della Roma antica di
indica anche la zona urbanistica 1a del primo municipio. La città storica
circa 2 km², inizialmente esterna ai confini cittadini. Prese il nome dall’ara
entro le Mura Aureliane è suddivisa in 22 rioni che sono i seguenti:
dedicata a Marte, dio della guerra, innalzata dopo la caduta di Tarquinio il Superbo. Vi si trovano Piazza di Spagna e Piazza del Popolo. Lo stemma
- Monti
è una mezza-luna d’argento in campo azzurro; l’origine del simbolo è
Il suo nome deriva dai sei colli o montes: il Celio, il Cispio, l’Esquilino,
ignota.
l’Oppio, il Quirinale e il Viminale. Il suo stemma consta di tre monti verdi su sfondo d’argento.
- Ponte
- Trevi
è appartenuto al rione fino a quando papa Sisto V non lo incorporò nel
L’origine del suo nome non è certa, tuttavia l’ipotesi più accreditata è che
nuovo rione Borgo. Il suo stemma è un ponte.
Il suo nome deriva dalla presenza di Ponte Sant’Angelo, o Ponte Elio, che
provenga dall’antico trejo, che sta ad indicare la confluenza di tre vie nella piazzetta dei Crociferi, situata al lato della moderna Piazza di Trevi.
- Parione Il nome Parione deriva dalla presenza nel rione di un edificio antico, o di
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- Colonna
una sua parte (paries), che prese nome dal popolo Parietone. Il centro
Il nome deriva dalla Colonna dedicata a Marco Aurelio, detta Antonina,
del piccolo rione è Piazza Navona. Il suo stemma è un Grifo, creatura
che si trova nell’omonima piazza. Vi si trovano Palazzo Montecitorio,
mitologica greca con la testa d’aquila ed il corpo di leone, simbolo di
fierezza e nobiltà.
invece che il nome derivi dalla Vigna di Tedemario (un romano che possedeva delle terre nella zona del Circo Flaminio). Vi si trovano il Pantheon
- Regola
e Piazza Venezia.
Il nome deriva da arenula (ripreso nella moderna Via Arenula), ovvero da quella rena soffice che ancora oggi il fiume Tevere deposita durante
- Campitelli
le piene, e che ivi formava delle spiagge scomparse in seguito alla cos-
Ci sono due versioni sull’origine del nome del rione: secondo la prima
truzione dei Lungotevere. Lo stemma del rione è un cervo rampante in
esso deriva da Campus telluris, cioè “campo o piazza di terra”, secondo
campo turchino.
l’altra ipotesi invece da Aedes telluris, ovvero “Tempio della dea Terra”. Vi si trovano il Foro Romano ed il Campidoglio. Lo stemma del rione è
- Sant’Eustachio
costituito dalla testa nera di un drago su sfondo bianco. Il simbolo deriva
Il nome deriva dalla chiesa omonima. Vi si trova il Palazzo Madama,
dalla leggenda secondo la quale un drago che infestava il Foro Romano
sede del Senato della Repubblica. Il suo stemma è formato dalla testa
fu cacciato da papa Silvestro I.
di un cervo (simbolo di S. Eustachio) e dal busto di Gesù; le figure sono in oro e lo sfondo è rosso - Sant’Angelo - Pigna
È il più piccolo dei rioni. Il nome deriva dalla chiesa di Sant’Angelo in Pe-
Lo stemma del rione è costituito da una pigna: la leggenda vuole che
scheria. Vi si trova il Ghetto. Il suo stemma è un angelo su sfondo rosso,
il nome derivi dalla gigantesca pigna di bronzo ritrovata nel rione e in
con una spada nella mano destra ed una bilancia nella sinistra. La bilan-
seguito spostata in Vaticano nel Cortile della Pigna. Tuttavia, nel XII secolo
cia non si riferisce alla giustizia, ma piuttosto al taglio e alla pesatura del
la pigna si trovava già davanti all’antica Basilica di San Pietro, quando
pesce, poiché l’antico mercato del pesce si trovava nel Ghetto, presso il
il rione non aveva ancora assunto questo nome. Un’altra ipotesi vuole
Portico di Ottavia.
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- Ripa Il nome ha origine dalla zona del Tevere detta Ripa Grande, dove vi era
-Castro Pretorio
lo scalo fluviale. È considerato il più antico rione, per la presenza di un
Il nome si rifà ai Castra Praetoria, le antiche caserme risalenti al tempo
insediamento pre-romano. Oggi comprende anche il Monte Aventino,
dell’imperatore Tiberio, in cui aveva alloggio la guardia pretoriana. Vi si
situato alle sue spalle. Lo stemma del rione è una bianca ruota di timone
trovano il Teatro dell’Opera e Porta Pia. Lo stemma è il labaro della guar-
su sfondo rosso, a ricordare l’antico porto.
dia pretoriana in oro su sfondo rosso.
- Trastevere
- Celio
Si trova sulla riva occidentale (riva destra) del Tevere, a sud della Città del
Il nome deriva dal monte Celio. Vi si trovano il Colosseo e l’Arco di Cos-
Vaticano. Il suo nome deriva dal latino trans Tiberim (al di là del Tevere),
tantino. Lo stemma rappresenta un busto di un uomo africano vestito di
che era anche il nome di una delle regioni augustee. È il rione simbolo
spoglie d’elefante e spighe d’oro su fondo d’argento, in memoria di un
dei “Popolo Romano”. Il suo stemma è una testa di leone d’oro su sfondo
busto africano ritrovato in via Capo d’Africa.
rosso. - Testaccio - Borgo
Prende il nome dal cosiddetto “Monte dei Cocci” (Mons Testaceus), alto
Il nome deriva dalla parola germanica Burg (borgo fortificato), dato alla
35 metri, e formato da cocci (testae, in latino) e detriti vari accumulatisi
zona dai pellegrini sassoni che si recavano a Roma nell’Alto Medioevo. Vi
nei secoli come residuo dei trasporti che facevano capo al porto di Ripa
si trovano Castel Sant’Angelo e Via della Conciliazione.
Grande. Nato come quartiere operaio alla fine dell’Ottocento, oggi compete in quanto a “romanità” con Trastevere. Vi si trova il Cimitero acat-
- Esquilino
tolico.
Il nome viene dalla volgarizzazione del termine Esquilinus, una zona malsana dove venivano sepolti gli schiavi. Si pensa che questo nome derivi
- San Saba
dagli aexculi, arbusti di leccio di cui la sommità del colle era ricoperta. Vi
Chiamato popolarmente il “piccolo Aventino”, San Saba è un rione di
si trovano la Basilica di Santa Maria Maggiore e la Porta Maggiore. Il suo
istituzione recente (benché di antica urbanizzazione), al margine del
stemma è formato un albero e un monte in campo argentato.
grande polmone verde e archeologico del complesso Terme di Caracalla - Circo Massimo - Palatino. Il nome deriva dalla medievale Chiesa di San
- Ludovisi
Saba che si trova appunto proprio lì .
Il nome del rione deriva dalla Villa Ludovisi, circondata da uno dei più bei parchi della città, distrutta alla fine dell’Ottocento durante i lavori di costru-
- Prati
zione del rione. Lo stemma del rione ha tre bande d’oro ed un dragone,
Prende il nome dagli scomparsi Prata Neronis, chiamati nel Medioevo
anch’esso d’oro, su sfondo rosso.
anche Prata Sancti Petri, cancellati dopo il 1870 dall’edificazione del quarr tiere. Il suo simbolo è la sagoma del mausoleo di Adriano in azzurro su
- Sallustiano
sfondo argento; va tuttavia ricordato che il mausoleo di Adriano (Castel
Il nome deriva dai più bei giardini di Roma antica, gli Horti Sallustiani. Vi si
Sant’Angelo) non appartiene a questo.
trovano Via XX Settembre e Porta Salaria.
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INDIRIZZO Via Accademia degli Agiati, 65 00147 Roma TELEFONO 06-59453.217 06-59453.232 FAX 06-59453.285 a aggiofe feeling.it EMAIL estetica@carav fisio@carav a aggiofe f eeling.it www.carav a aggiofe f elingg.it SITO WEB ww
COLD CASE i casi irrisolti
Omicidio al binario 10 Duilio Saggia Civitelli viene ucciso in pieno giorno in una stazione ferroviaria con una freddezza spietata. Di Rosaria Gallo È il 12 febbraio del 1995, sono le 17.50 e alla stazione
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subito viene avvisata la famiglia che così apprende
Ostiense al binario 10 c’è un uomo steso a terra. Il volto
della sua morte improvvisa. Anche a loro dicono che
è rivolto verso il soffitto, le gambe sono incrociate e
con ogni probabilità è stato colpito da un malore che
rivolte verso i binari. C’è poco sangue, sembra uscire
non gli ha lasciato scampo. Ma proprio dal tavolo
dalla testa. Il primo a vedere la sagoma e a far scattare
dell’obitorio, mentre il medico legale sta effettuando i
l’allarme è un macchinista in servizio, sul posto in una
riscontri medici arriva la prima notizia sconvolgente per
manciata di minuti arrivano subito un’ambulanza e la
i familiari: Civitelli non è stato colpito da un infarto né
polizia. L’uomo viene portato direttamente all’obitorio
da un ictus, a ucciderlo è stato un proiettile che lo ha
per l’autopsia: è morto sul colpo per lui non c’è nulla da
colpito alla testa. Più precisamente il proiettile di una
fare. La polizia procede con i primi rilievi anche se, dice
calibro 9 sparato al cervelletto, un foro così piccolo da
il medico legale arrivato sul posto, la persona è stata
riuscire a passare inosservato a prima vista. Il proiettile
colta da malore e il sangue che ha perso dalla testa
inoltre, dopo un tragitto “anomalo” si è conficcato nello
è stato provocato da una ferita in seguito alla caduta.
zigomo sinistro, e l’uomo è caduto indietro fracassan-
Ne è quasi certo, per via della posizione in cui è stato
dosi la testa. Il sangue dunque, non è uscito a causa
ritrovato il corpo. L’autopsia confermerà che si tratta
della caduta ma per lo sparo che lo ha centrato in pi-
di un infarto, o forse un ictus. Comunque una morte
eno. L’autopsia stabilisce anche che il colpo è avvenuto
naturale. Intanto, grazie ai documenti che ha addosso,
a distanza ravvicinata. Da qualcuno che sicuramente
viene identificato. Si tratta di Duilio Saggia Civitelli, un
conosceva bene le sue abitudini e ha potuto agire in-
pensionato di 53 anni. È sposato, padre di due figli e
disturbato: si tratta di un omicidio eseguito con una
freddezza spietata. Nessuno ha visto, nessuno ha sentito lo sparo. Non
altro e scattano gli interrogatori: se un uomo dall’apparente vita ordinaria
ci sono testimoni di questo ennesimo giallo romano. Intanto nella tasca
viene ammazzato in pieno giorno a una stazione ferroviaria, il suo as-
del soprabito, tra i documenti, trovano il biglietto timbrato alle 16.56 da
sassinio potrebbe nascondersi tra i suoi familiari e conoscenti. Qualcuno
Civitelli la cui destinazione è Santa Palomba, un paesello vicino Pomezia.
insomma, abbastanza vicino al pensionato da sapere che a quell’ora e
Il treno quella domenica è previsto per le 17.25 mentre il corpo è stato
proprio quel giorno si sarebbe trovato al binario 10 pronto a partire per la
visto dal macchinista alle 17.50. Le indagini perciò partono da qui: da quei
località di mare. Vengono subito ascoltati i figli e la moglie della vittima,
quarantanove minuti. È quanto ha impiegato il cecchino a individuare la
e immediatamente gli investigatori capiscono che Civitelli conduceva una
sua preda, prendere di mira la testa e sparare. Però, a parte l’ora ap-
vita complicata, almeno sentimentalmente. Che la sua vita in fondo non
prossimativa a cui sarebbe partito lo sparo, la scena del crimine non dice
è così ordinaria. È sposato certo, ma separato in casa da molto tempo e
da almeno otto anni ha una relazione con un’altra donna. È un ex rappre-
di, abitano poco distante dalla casa paterna. Tuttavia la relazione che
sentante di elettrodomestici e un ex investigatore privato. I due figli, Fabio
ha da tempo con un’altra donna non è segreta, tutti sanno, anche sua
e Massimo di 32 e 30 anni, gestiscono l’agenzia investigativa in via Ben-
moglie. Tutte le indagini perciò si concentrano sulle attività lavorative. E
zoni, all’interno del terminal dell’Ostiense. Al primo piano. Lui l’ha aperta
non si tralascia nulla. Ma nonostante le indagini non emerge fuori nulla
e poi lasciata in gestione a loro. Sono proprio i figli a chiarire che quella
di significativo: secondo gli ultimi accertamenti balistici, l’uomo il giorno
domenica, come era sua abitudine oramai da anni, stava aspettando
dell’agguato viene ucciso da un professionista, che fa fuoco da una dis-
il treno per andare dalla sua amante a Santa Palomba. Queste sono le
tanza ravvicinata con un’arma di fabbricazione spagnola. Le certezze si
due piste che seguono gli investigatori: l’amore e il denaro, sesso e af-
fermarono qui. Il caso di Civitelli resta oggi un giallo romano, un delitto
fari potrebbero aver ucciso Civitelli. Eppure dagli interrogatori risulta una
senza colpevoli. Un’esecuzione in piena regola. Dopo anni di ricerche
persona tranquilla, dicono tutti. Una vita particolare, certo, ma ordinaria.
sono i familiari a ipotizzare che l’uomo sia stato ucciso per errore, che si
Che, fra l’altro, ama i treni, testimoniano i ferrovieri. Sembra addirittura
sia stato uno scambio di persone. La squadra mobile romana però non
che è solito andare alla stazione anche solo per passeggiare, che preferr
ha mai ritenuto plausibile che la vittima sia stata uccisa per uno scambio
isca sempre il treno come mezzo di trasporto. Un uomo cordiale, senza
di persona, il cecchino che ha sparato voleva colpire proprio lui. Ne sono
problemi economici. Separato ma non legalmente, continua a vivere con
certi. Ma chi sia stato a premere il grilletto, e perché, è un mistero. A quasi
la moglie in un bell’appartamento al settimo piano di un palazzone a
vent’anni dalla sua morte, l’omicidio al binario 10 della stazione Ostiense
via Pellegrino Matteucci, sull’Ostiense con la moglie. I figli, ormai gran-
resta uno dei più fitti misteri della capitale.
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VIII Municipio
VIII Piano Investimenti 2014, il Presidente Catarci è pronto ad intervenire!
Quelle di seguito sono le dichiarazioni del Presidente dell’Municipio VIII, Andrea Catarci, in merito al Piano Investimenti 2014 e ai possibili interventi in favore delle esigenze dei cittadini del Municipio.“Mentre il territorio esulta per le due importanti e positive operazioni che con finanziamenti regionali hanno assicurato un futuro all’insegna della cultura e della formazione al Teatro
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Palladium e agli ex bagni, il centro destra e il M5s protestano.
ricostruita perché negli anni della Presidenza Polverini sono
Protestano perché i soldi sono stati trovati troppo in fretta, perr
spariti i finanziamenti del Contratto di Quartiere provenienti dal
ché sono stati messi a disposizione dalla Regione Lazio, perché
Ministero! Abbiamo chiesto all’Assessore regionale compe-
‘ben altre’ sono le emergenze.” “Se il livello ‘politico’ è evidente,
tente, Fabio Refrigeri, di fare il miracolo e di ritrovarli, scavando
che ci siano gravi difficoltà in tema di manutenzione di scuole e
tra le voci dilapidate per festicciole, interessi personali e di parr
strade è innegabile. Per affrontarle servono tante altre sinergie
tito. Se non ci riuscirà, il Municipio interverrà in supplenza con il
istituzionali, visto che i cinque anni di governo del centro destra
Piano Investimenti 2014, nell’interesse di un quartiere che non
hanno precipitato la città nell’emergenza per una fallimentare
può fare a meno dell’asilo. Contemporaneamente ci rivolgerr
e dissennata gestione. Dopo i loro danni, insomma, servono
emo alla magistratura, per accertare le responsabilità degli
davvero i nostri miracoli…”“Emblematico a tal proposito è il
amici delle facce di bronzo del centro destra locale che pen-
riferimento alla scuola ‘Mappamondo’. Essa non può essere
sano di poter pure prendere in giro il quartiere di Tormarancia.”
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Benvenuti a
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EUROMA2!
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Uno dei più bei Centri del grande gruppo internazionale Groupe Gen-
nostre città, e la modernità dei più rinomati mall commerciali interna-
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FABIO CAMPOLI. Un modo di fare cucina che è diventato uno stile inimitabile. Una cucina che porta il segno della contaminazione tra la sperimentazione che ricerca il nuovo e la tradizione che affonda nei sapori tipici. Ma non solo. Chef di Rai Uno, food designer, consulente, testimonial, docente, organizzatore di eventi, tre libri all’attivo e Presidente del Circolo dei Buongustai: tutto questo è Fabio Campoli.
Febbraio,
l’amore
nel piatto Febbraio è il mese di San Valentino, per cui il mese degli innamorati. Regalo tipico è il cioccolato. Nero fondente, con le nocciole o al latte buono in qualsiasi variante e come molti sostengono alimento “afrodisiaco”. E allora cosa c’è di meglio se non festeggiare con un romantico tete-à-tete , con una bella e curata mise-en place e un menu goloso, ma leggero per chiudere con un dolce strepitoso e rigorosamente al cioccolato? Eccovi la ricetta… Buon Appetito!
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Dolce Melciok Ingredienti per 6 persone
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6 dl di latte fresco
4 tuorli d’uovo
500 g di melanzane nere ovali
100 g di zucchero
500 g di pan di Spagna*
35 g di maizena
150 g di cioccolato fondente
1/2 bicchierino di rum
Preriscaldo il forno a 220 °C, lavo le melanzane, le as-
delicatamente sulle uova stemperandole, mescolo bene
ciugo e pratico delle piccole incisioni in senso verticale
con una frusta per evitare il formarsi di grumi, rimetto sul
di due centimetri circa. Le sistemo su una teglia e le in-
fuoco e faccio sobbollire a fuoco bassissimo per cinque
forno. Poi lascio cuocere fin quando non risulteranno
minuti (meglio ancora sarebbe far cuocere dieci minuti a
morbide. Le tolgo dal forno e le ripongo in una bacinel-
bagnomaria). Tolgo la crema dal fuoco e faccio raffred-
la, che copro con della pellicola trasparente, in questo
dare rapidamente. La passo al setaccio fine e la frusto
modo il vapore che fuoriesce faciliterà il distacco della
per renderla liscia. La tengo da parte. Intanto, miscelo il
pelle. Una volta fredde, le spello, le passo al robot e
rum con il latte rimanente e lo metto da parte. Poi taglio
raccolgo il purè ottenuto in una ciotola. Verso mezzo
il pan di Spagna in strati sottili, privandolo della crosta
litro di latte in una pentola e lo porto a bollore, taglio
e inizio l’assemblaggio, mettendo sul fondo uno strato
a pezzi il cioccolato e lo aggiungo quando è bollente,
di pan Spagna, bagnato con il latte al rum, farcisco con
poi unisco anche il purè di melanzane. Tengo ancora
la crema di melanzane e cioccolato, realizzando uno
a fuoco bassissimo. Nel frattempo, batto i tuorli con lo
strato uniforme di circa un centimetro. Ripeto, quindi,
zucchero; quando risulteranno leggermente montati,
l’operazione altre due volte.
aggiungo la maizena. Tolgo dal fuoco il latte e lo verso
La servo fredda.
Quattro zampe e una penna
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MIX LABRADOR
Giulia 334.7740414 Gabriella 339.2346055
Sofia 327 2018759 Paola 340 4036345 Michela 347 7169048
(pomeriggio e sera e non oltre le 20)
3 SORELLINE BEAGLE PURISSIME CERCANO
ZARA PASTORE TEDESCO FEMMINA 2 ANNI
GAETANO - MERAVIGLIOSO ALANO
FAMIGLIA
ZARA È UNA BELLISSIMA FEMMINA DI PASTORE
GAETANO È UN MERAVIGLIOSO ESEM-
QUESTE 3 MERAVIGLIOSE BEAGLES FEMMINE DI CIRCA 5 ANNI, CERCANO DISPERATAMENTE UNA FAMIGLIA AMOREVOLE
TEDESCO DI CIRCA 2 ANNI, VERRÀ AFFIDATA
PLARE DI ALANO BIANCO NERO DI CIRCA
CHE LE TIRI FUORI DAL CANILE Rossana 334-9372602 (9/12-16/19) Carolina 333-2514631 (pomeriggio e sera e non oltre le 20)
BELLISSIMO CUCCIOLONE DI CIRCA 10-12 MESI MIX LABRADOR / SETTER MASCHIO TAGLIA MEDIA Rossana 334-9372602 (9/12-16/19) Carolina 333-2514631
VACCINATA E CON MICROCHIP, SOLO DOPO
CINQUE ANNI. E’ UN CANE DOLCISSIMO
CONTROLLI PRE E POST AFFIDO, E FIRMA DEL
VA D’ACCORDO CON MASCHI E FEM-
MODULO DI ADOZIONE.
MINE. MOLTO SOCIEVOLE, ADORA LA
Giulia 334.7740414
COMPAGNIA DELL’UOMO.
Gabriella 339.2346055
(lun-ven dopo le 18; sab e dom 10 – 21) Sofia 327.2018759 Paola 340.4036345 Michela 347.7169048
www.misha.cc di A.M.
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con il patrocinio di
con il patrocinio di
con il patrocinio di
Rappresentanza in Italia de el ella Asses Assess Ass As A ssss ora oratoo alla orat allla al laa Sc Scuo cuuo cu uola, o Infanzia, Giovani e Pari Opportunità IX XC Commi miss mis m missio issio iissiiionnee per p rma manent m a e - Commercio Mun pi ade Munici Munic adereenti enntiti
IV° Edizione Borsa di Studio
“Premio Commercio Roma” by
@
©ommerce…
Dalla Bottega rtigiana all’eIl commercio torna al futuro
Glii arrtigi ttiig giian a i e la loro bo botttteg ga do dove vendere le prropriie crea azi zion onii ra rapp pp pre rese s nt ntan an a no un una a part pa part rte te de dellla stor stto orria a del el com ommercio italiano. L’e-co ommerce, e, la a ve vend nd ditita “vvia a weeb b” di di og gnii gen ener ere d dii pro rodo d tto, rappresenta una parte del commercio del el futuro.
Quali opportunità per il rilancio economico? do oman nda redigendo una tesina a cch he rip rip ri po orti rtt id deeee, ri rifle iflessssio on nii, pr p op opos oste e pro rog getti ge sulle at attivi vità economiche pres esenti e/o es /o / o mancca cantti ssu ul teerrriti or orio o deell pro ropr priio io Mun nic i ipio. La fina nallità ultim na ma de della bo borsa dii stu bor tudi dio è qu ueellla a di at attitira tirra a are re l’a re attttteen enzi zion on o ne de d i giovani sullllll’eco su ono nomia i de del lo oro terrri rito ori r o sttim imol olan ando do al co cont cont ntem empo mpo o il d diial ial alog ogo tr tra issttiitu tuzioni e raga gazz ga zzi per la la poten nzial zial zi ale le cr crea azziione d dii nuo ovi vi pos ostiti di la avo voro ro e la a crres escciita a del elle le attivi v tà à co om mme merc rciia allii di qu quar uarrttiiere contesstua alliz izzza and n o i pr p og oget ettii e le proposte alllllla si situ tuaz uaz aziion o ne sso oci cio o--eeccon ono om mic ica attu t ale e teenend do prres eseen nttii i pri r ncip nccip pi e le politiche attttuate da allle le am a mmini miini m nisttra azi ziion on o ni te terrrriittoria ialli, cent ntrali e comunitita arrie a riee.
I vincitori della terza edizione
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in collaborazione con bandisce la IV° Edizione del “Premio Commercio Roma” per lo sviluppo delle attività economiche quale possibile fonte per la creazione di nuovi posti di lavoro, coinvolgendo a tal fine la capacità critica di valutazione dei giovani delle scuole medie superiori anche attraverso la possibilità per i giovani studenti dei avvicinarsi e rapportarsi in maniera diretta non più soltanto con le Istituzioni territoriali ma anche con quelle nazionali e comunitarie. Al premio possono partecipare gli studenti degli Istituti scolastici medio-superiori dei quindici Municipi capitolini.
REGOLAMENTO Articolo 1 Ogni partecipante può presentare una sola “tesina” che riporti idee, riflessioni, proposte e progetti sulle attività economiche presenti e/o mancanti sul territorio del proprio Municipio in funzione del tema indicato. Articolo 2 Gli elaborati, in numero 3 copie, dovranno essere redatti in forma dattiloscritta, consegnati in busta chiusa e accompagnati da una copia su supporto elettronico in formato Word o Pdf. Allegati alle copie dovranno essere inseriti i dati anagrafici dell’autrice/autore (nome, cognome, indirizzo completo, data di nascita e istituto scolastico di provenienza). Nella medesima busta chiusa inoltre dovrà essere inserita l’Autorizza-
zione al trattamento dei dati personali a fini istituzionali, ai sensi del D.Lgs.n.196 del 2003. I testi degli elaborati non saranno restituiti e la partecipazione al concorso è gratuita. Articolo 3 Gli elaborati dovranno pervenire presso la Filiale Roma Centro, via Sabotino n. 46 – 00195, Roma, di Mediocredito Centro Italia S.p.A. entro e non oltre il 31/03/2014. Per il rispetto dei termini di scadenza fanno fede la ricevuta datata in caso di consegna a mano o il timbro postale. Articolo 4 Le opere saranno valutate, a giudizio insindacabile ed inappellabile, dal Comitato Scientifico designato dal MEDIOCREDITO
CENTRO ITALIA S.p.A. e presieduto dal Direttore Marketing della stessa Società. L’organizzazione del Premio Commercio Roma e i membri del Comitato provvedono a fornire agli studenti spunti di riflessione, idee, nozioni e strumenti utili attraverso la piattaforma multimediale del Premio Commercio Roma. Articolo 5 La giuria del premio selezionerà i finalisti e concluderà i lavori entro e non oltre il 30/04/2014. La proclamazione dei vincitori avverrà nel corso di una cerimonia presso il centro commerciale EUROMA2 in data 11 maggio 2014 alle h 11.00. I finalisti dovranno presenziare alla cerimonia conclusiva e ritirare personalmente il premio. In caso contrario la som-
ma sarà devoluta dal MEDIOCREDITO CENTRO ITALIA S.p.A. a scopi di solidarietà. Articolo 6 Ai vincitori verranno assegnati i seguenti premi: primo classificato 2.000,00 secondo classificato 1.800,00 terzo classificato 1.500,00 quarto classificato 900,00 quinto classificato 800,00 sesto classificato 700,00 Il residuo importo di 2.300,00 verrà distribuito quali premi di consolazione a giudizio del comitato scientifico. Articolo 7 Al premio possono partecipare tutti gli studenti degli Istituti scolastici medio-superiori dei quindici Municipi Capitolini.
C O N I L PAT R O C I N I O D I Rapprese Rapp resentan ntanza za iin n Italia Italia del della la
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FTT
FreeT Timeteena agers Su usa s nn na Ru Russello
Il viaggio della vita di Susanna Russello
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We teenagers, ciao! Che bella questa giornata.. ho fatto un compito di
per mettercisi d’accordo su luogo ed ora dell’appuntamento – ogni
matematica, grande fardello da eliminare o “morte civile” come lo chia-
gruppo, infatti, copre solamente l’intera città. Nel caso in cui ci fossero
mavo oggi in classe e soprattutto la professoressa di latino ci ha detto
più persone interessate ad un solo articolo, chiaramente la prima di
che domani vedremo un film, dato che è l’ultimo giorno, il “Satyricon”
queste che si è fatta viva sarà contattata. Io mi sono già vista con una
di Fellini (ovviamente deve essere pertinente al nostro programma!) e
ragazza a 20 minuti da casa mia e le ho comprato una borsa, ed oggi
perciò la mia interrogazione di latino di domani è sfumata via così…
mi incontro a Piazza Bologna con un’altra ragazza che compra da me
ah! Le gioie della vita di una diciottenne. Oggi quindi passerò un bel
un foulard per fare un regalo ad una sua amica. Tutte caratteristiche
pomeriggio di relax e poi partirà la nottata anni ’90 con Borghetta stile.
positivissime: dall’incontro tra utenti agevole per la zona ristretta, il
C’è un fenomeno del cyberspazio che imperversa: non so se avete già
basso costo, l’opportunità dello scambio. L’unica cosa su cui qualcuno
sentito parlare o se già frequentate i siti, i forum, i gruppi su Facebook
potrebbe avere dei riguardi è la sicurezza: insomma siamo al solito, chi
di “Scambio vestiti”, “scambio accessori” ecc. Si tratta di un sistema ab-
mi assicura che dietro lo schermo, al posto della ragazza che vedo in
bastanza semplice per mettersi d’accordo su acquisti a basso prezzo o
foto e di cui leggo il nome, non ci sia un fake o peggio un malintenzi-
baratti tra utenti: prendendo come esempio il social network più celebre,
onato? Niente, niente ce lo assicura. Per ora però i gruppi constano di
sulle bacheche del suddetto gruppo vengono pubblicate foto degli arti-
poche persone e di solito nascono per un giro di amici, perciò rimane
coli che si vuole mettere in vendita con una breve descrizione di mate-
un sistema che ha più dell’utile che del pericoloso. Poi, io cerco sem-
riale, costo, taglia e simili. A quel punto, chi è interessato mette un “like”
pre di parlare un po’ con la presunta rivenditrice: parlare dell’oggetto,
o lascia un commento e chi ha postato la foto contatterà quell’utente
chiederle perché lo vende, mi faccio dare il numero di telefono per
contattarla poco prima di incontrarsi. Insomma, la “trovata” è ottima,
in cinque anni, un discorso sulle sue capacità o meno, sulle sue doti.
ma chiaramente bisogna tenere aperti gli occhi. Beh ragazzuoli, che ne
Eliminare l’esame di maturità mi sembra solamente un’eccessiva vo-
pensate di questa notiziona sugli esami di maturità che si vorrebbero
lontà di apparire all’estero “moderni” e probabilmente di dare davvero
annullare? Sembra che si sia ipotizzato di annullare gli esami di Stato
il via all’Italia degli ignoranti o perlomeno l’Italia di chi non ha il carattere
già dal 2014, sostenendo la proposta con varie tesi: l’esame di Stato
forte di affrontare le prime difficoltà che un sistema più grande della
offre un punteggio limitato alla riuscita delle prove e il voto di maturità
Scuola in sé gli pone durante il suo tragitto. Bene, ora vi lascio che vado
è dato dal giudizio complessivo di ultimo anno e prove d’esame, ma
a prendere la metro b..se non torno viva dal mio incontro con la raga-
non tiene conto dell’intero percorso del liceo. Un’altra tesi era poi quella
zza di “scambio vestiti” cercatemi in tutta la città, ve ne prego! Buona
per cui il giudizio finale sull’alunno risentirà di tanti fattori psicologici di
giornata bellissimi!
questo durante l’esame: soggetti particolarmente ansiogeni, sensibili, vivono malissimo l’esame e questo impedisce una loro ottimale riuscita
Se volete scrivermi a FTT per chiedermi qualsiasi tipo di parere su
(mi pare chiaro, è così infondo anche per gli alunni che più confidano
ogni aspetto della vostra vita da teenagers inviate una mail a su-
nella propria persona). Le motivazioni, a mio parere, sono entrambe
sanna.russello@gmail.com. Dai piccoli problemi di cuore ad un con-
validissime, ma parlare di abolire l’esame di Stato mi sembra un po’
siglio per fare un regalo, una sorpresa, su qualche locale per organ-
esagerato: insomma si potrebbero apportare delle modifiche, come
izzare una festa, posso consigliarvi dei ristoranti o dei pubs con bella
per esempio aggiungere nella valutazione un giudizio dei professori a
musica, delle palestre attrezzate in cui allenarvi o qualche esercizio
proposito della singola “maturità” che vedono raggiunta dal ragazzo
semplice ma efficace da fare in casa (amo il fitness!), io sono qui!
99
Street
La moda e l’arte nascono Dove c’è musica non può esserci nulla di cattivo. Miguel de Cervantes
L’effetto naturale e generico della musica in noi, non deriva dall’armonia ma dal suono, il quale ci elettrizza e scuote al primo tocco quando anche sia monotono. Questo è quello che la musica ha di speciale sopra le altre arti. Giacomo Leopardi
100
t Style
o
dalla strada
di A.M.G.T.
Il ritmo ha qualcosa di magico; GM JE TIV½RS GVIHIVI che il sublime ci appartenga. Johann Wolfgang Goethe DJ MarkAnthony
101
Il Rotaract e i cofanetti dei sogni. Il 12 gennaio il progetto nazionale “DREAMbox” è arrivato a Roma all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
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Riaccendere i sorrisi di tanti bambini ospedalizzati e veico-
che solo l’apertura di un cofanetto magico e fantasioso può
lare un messaggio di solidarietà, speranza e vicinanza fa-
donare”. La prima fase del progetto ha visto i giovani del
miliare: è questo l’intento del progetto “DREAMbox” (http://
Rotary impegnati nell’individuazione di alcune strutture os-
www.dreamboxitalia.org/), abbracciato dai Rotaract Club
pedaliere pediatriche di eccellenza distribuite in tutta Italia,
d’Italia, Malta, San Marino e Principato di Monaco per l’anno
dove far dono ai bambini ricoverati di “scatole magiche”
sociale 2013/2014. “La vita dei bambini ospedalizzati, scan-
contenenti libri di fiabe, matite, pastelli, album da disegno,
dita da ricoveri, chemioterapie, operazioni e stress familiare
cartoni animati, peluches, giocattoli: insomma, tutto il neces-
– spiega Maddalena De Luca, Rappresentante Distrettuale
sario per accendere la fantasia e l’allegria dei più piccoli, e
del Distretto Rotaract 2080 – spesso li porta a non vivere
donare qualche momento di serenità e spensieratezza ai
serenamente la propria esistenza, privandoli dei momenti
bambini ed alle loro famiglie. Il tutto gentilmente donato da
più spensierati e giocosi della loro vita. Il Rotaract Italia si
rinomati sponsor quali Chicco, Moskardin, Fabriano e Cru-
propone di riaccendere quest’infanzia momentaneamente
ciani. La struttura pediatrica individuata dal Distretto Rotaract
spenta dalla malattia, ridando quella forza e quel sorriso
2080 – uno dei 12 Distretti del Rotaract Italia e comprendente
le zone di Roma, Lazio e Sardegna – è l’Ospedale Bambino
familiare. L’ultima fase del progetto prevede, infine, la realiz-
Gesù in Roma: qui, nella mattina di domenica 12 gennaio,
zazione di un sogno del Rotaract Italia: l’ammodernamento
alle h. 10:00, i rotaractiani si sono recati per consegnare i
di una sala di un reparto ospedaliero, che verrà denomi-
“cofanetti dei sogni” ai bimbi del reparto di oncologia pedi-
nata “ROTARACT ITALIA – REPARTO DREAMBOX – La corsia
atrica. All’interno di ciascuna Dreambox anche una letterina,
dei SOGNI”. In particolare, verrà riallestita la sala d’attesa
dove ogni bambino ha potuto scrivere il proprio più grande
presso l’ospedale Santobono Pausilipon di Napoli, renden-
desiderio; queste lettere sono state raccolte da ciascun Dis-
dola interattiva ed a misura di bambino mediante la riprop-
tretto Rotaract che si farà carico di realizzare il sogno rite-
osizione, in piccola scala, di un parco urbano, completo di
nuto più bello, fantasioso, emozionante e difficilmente attua-
strada, attraversamenti pedonali, area verde e zona per i
bile da parte di una famiglia, con l’obiettivo di cancellare o,
giochi da tavolo.
perlomeno, tentare di sbiadire una difficile pagina di storia
103
104
Il Rotaract Club Distretto 2080 (WWW.ROTARACT2080.IT) è uno dei 12 Dis-
Rappresentanti Distrettuali d’Italia, Malta, San Marino e Principato di Mo-
tretti del Rotaract Italia che conta attualmente 43 Club per un totale di c.a.
naco, che è il sunto e la rappresentazione di quanto il Rotaract voglia
700 Soci attivi. Il Rotaract è il programma del Rotary International dedicato
portare a conoscenza dell’Opinione Pubblica e delle Istituzioni durante
ai giovani dai 18 ai 30 anni che si pone quale obiettivo poter dare ai propri
ogni anno sociale. Per l’anno sociale 2013/2014, l’ambizioso progetto che
Soci l’opportunità di elevare le conoscenze e le capacità che contribuiran-
il Rotaract Italia porterà avanti è denominato “DREAMbox” http://www.
no al loro sviluppo personale, di saper affrontare le esigenze materiali e
dreamboxitalia.org/ ovvero “Cofanetto dei sogni”, un nome semplice e
sociali delle loro comunità e di promuovere relazioni tra i popoli attraverso
pregnante per un progetto che vuole essere concreto ed importante. Già
i valori dell’Amicizia e del Servizio. I Club Rotaract organizzano attività di
dal nome è facilmente intuibile che il target è rappresentato dai BAMBINI;
fund raising con lo scopo di soddisfare le esigenze della comunità locale,
parliamo, però, di bambini oncologici (e non) la cui condizione di vita (os-
attività volte a favorire la comprensione internazionale, riunioni formali,
pedali, chemioterapie, operazioni, stress familiare) talvolta li porta a non
relazioni su temi di pubblico interesse, visite ad aziende, attività culturali,
vivere serenamente la propria esistenza: bambini che affrontano il pro-
campagne di sensibilizzazione. Tra tutte le attività sopra citate, molto im-
prio problema con la velata consapevolezza di ciò che sta accadendo e
portante è quella del SERVICE NAZIONALE, definito annualmente da tutti i
la condizione dei quali irrompe prepotentemente nella loro quotidianità.
DREAMbox vuole essere un messaggio di solidarietà, vicinanza familiare,
mente realizzabile da parte di una famiglia con l’obiettivo di cancellare
supporto morale nei confronti di tutti i bambini ospedalizzati e delle loro
o, perlomeno, tentare di sbiadire una difficile pagine di storia familiare. Il
famiglie, utile a riaccendere quell’infanzia momentaneamente spenta
contenuto del cofanetto è rappresentato da una serie di oggetti quali, ad
dalla malattia, ridando quella forza e quel sorriso che solo l’apertura di
esempio, libri di fiabe, matite, pastelli, album da disegno, dvd, cartoni an-
un cofanetto magico e fantasioso può donare. Sono state individuate a
imati, salviettine, peluches, giocattoli, ecc.; in sintesi, tutto il necessario per
livello territoriale almeno 12 strutture ospedaliere e di ricovero pediatriche
riaccendere la fantasia, l’allegria e la spensieratezza dei bambini a cui
di eccellenza e verrà inoltre definita una giornata nazionale dove tutto il
viene donato. La terza fase del progetto prevede un sogno del Rotaract
Rotaract Italia si ritroverà nelle strutture selezionate per donare i 1.000 co-
Italia che si può e si deve realizzare, si tratta infatti del miglioramento delle
fanetti DREAMbox. Ogni bambino avrà a disposizione una letterina (con-
infrastrutture sanitarie delle comunità locali. Verrà, dunque, identificata
tenuta nel DreamBox) dove scrivere realmente il proprio desiderio; queste
una struttura ospedaliera italiana di oncologia pediatrica di eccellenza a
lettere verranno raccolte da ciascun Distretto Rotaract che si farà carico di
livello nazionale e verrà finanziato l’ammodernamento di una sala di un
realizzare il sogno ritenuto più bello, fantasioso, emozionante e difficil-
reparto che verrà denominata “DreamBox - Rotaract Italia”.
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Leggiamo Splendore di Mazzantini Margaret “Avremo mai il coraggio di essere noi stessi?” si chiedono i protagonisti di questo romanzo. Due ragazzi, due uomini, due destini. Uno eclettico e inquietto, l’altro sofferto e carnale. Una identità frammentata da ricomporre, come le tessere di un mosaico lanciato nel vuoto. Un legame assoluto che s’impone, violento e creativo, insieme al sollevarsi della propria natura. Un filo d’acciaio teso sul precipizio di una intera esistenza. I due protagonisti si allontanano, crescono geograficamente distanti, stabiliscono nuovi legami, ma il bisogno dell’altro resiste in quel primitivo abbandono che li riporta a se stessi. Nel luogo dove hanno imparato l’amore. Un luogo fragile e virile, tragico come il rifiuto, ambizioso come il desiderio. L’iniziazione sentimentale di Guido e Costantino attraversa le stagioni della vita l’infanzia, l’adolescenza, il ratto dell’età adulta. Mettono a repentaglio tutto, ogni altro affetto, ogni sicurezza conquistata, la stessa incolumità personale. Ogni fase della vita rende più struggente la nostalgia per l’età dello splendore che i due protagonisti, guerrieri con la lancia spezzata, attraversano insieme. Un romanzo che cambia forma come cambia forma l’amore, un viaggio attraverso i molti modi della letteratura, un caleidoscopio di suggestioni che attraversa l’archeologia e la contemporaneità. € 20,00
Mondadori - Editore
La trasmigrazione dei corpi di Yuri Herrera Il mediatore fa un mestiere delicato quanto insano: evitare massacri tra clan e famiglie, spesso scatenati da motivi di interesse, o assurdi equivoci; in questo caso, tenta di scongiurare un conflitto scaturito dal duplice, insensato sequestro di una ragazza e un ragazzo, appartenenti a due famiglie avverse eppure legate da comuni radici. Peccato che ormai siano entrambi morti, e si tratti di far restituire i rispettivi cadaveri senza accendere la scintilla fatale. In una Città del Messico insolitamente spettrale e inquietante, su cui aleggia il sottile inganno di un’epidemia da manipolazione di massa, il mediatore si muove cauto e pervaso dalla desolazione che assorbe a ogni angolo di strada e, malgrado tutto, forte di un’etica che lo squallore e le miserabili motivazioni dei contendenti non riescono a incrinare. € 14,00
Feltrinelli - Editore
Le cose che sai di me di Clara Sanchez Il piccolo pezzo di cielo che si intravede dal finestrino è di un azzurro intenso. Patricia è sull’aereo che la sta riportando a casa, a Madrid. All’improvviso la sconosciuta che le è seduta accanto le dice una cosa che la sconvolge: “Qualcuno vuole la tua morte”. Patricia è colpita da quella rivelazione, ma poi ripensa alla sua vita e si tranquillizza: a ventisei anni è realizzata, felicemente sposata e con un lavoro che la porta a girare il mondo. Niente può turbare la sua serenità. È sicura che quella donna, che dice di riconoscere le vibrazioni emanate dalle persone, si sbaglia. Eppure a Patricia, tornata alla routine di sempre, iniziano a succedere banali imprevisti che giorno dopo giorno si trasformano in piccoli incidenti. Incidenti che stravolgono le sue abitudini e il suo lavoro. Non può fare a meno di ripensare alla donna dell’aereo e alle sue parole. Parole che a poco a poco minano le sue certezze. Vuole sapere se è davvero in pericolo. Vuole scoprire chi desidera farle del male, e quando il sospetto cresce dentro di lei, inizia a guardarsi intorno con occhi diversi, dubitando delle persone che ha vicino. Perché anche la felicità ha le sue ombre... € 15,81
106
Garzanti Libri
Cinenews La Grande Bellezza Regia di Paolo Sorrentino Interpreti: Toni Servillo, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Roberto Herlitzka, Isabella Ferrari, Giorgio Pasotti, Vernon Dobtcheff, Serena Grandi, Luca Marinelli, Giulia Di Quilio, Massimo Popolizio, Giorgia Ferrero, Pamela Villoresi, Carlo Buccirosso, Ivan Franek, Stefano Fregni. Il nuovo film di Paolo Sorrentino, interpretato da un cast di grandi attori italiani. Roma si offre indifferente e seducente agli occhi meravigliati dei turisti, è estate e la città splende di una bellezza inafferrabile e definitiva. Jep Gambardella ha sessantacinque anni e la sua persona sprigiona un fascino che il tempo non ha potuto scalfire. È un giornalista affermato che si muove tra cultura alta e mondanità in una Roma che non smette di essere un santuario di meraviglia e grandezza.
American Hustle - L’apparenza inganna Regia di David O. Russell Interpreti: Bradley Cooper, Christian Bale, Jennifer Lawrence, Robert De Niro, Amy Adams, Jeremy Renner, Jack Huston, Louis C.K., Michael Peña, Alessandro Nivola, Dawn Olivieri, Colleen Camp, Anthony Zerbe, Erica McDermott, Adrian Martinez, Melissa McMeekin Ambientato nel seducente mondo di uno dei più sbalorditivi scandali che hanno scosso gli Stati Uniti, American Hustle racconta la storia di un brillante impostore, Irving Rosenfeld (Christian Bale), che, insieme alla sua scaltra amante britannica Sydney Prosser (Amy Adams), viene obbligato a lavorare per un agente dell’FBI fuori controllo, Richie DiMaso (Bradley Cooper). DiMaso li catapulta in un mondo di faccendieri, intermediari del potere, mafiosi… un mondo tanto pericoloso quanto affascinante. Jeremy Renner è Carmine Polito, un volubile e influenzabile politico del New Jersey, stretto tra la morsa dei truffatori e dei federali, mentre l’imprevedibile moglie di Irving, Rosalyn (Jennifer Lawrence), potrebbe essere l’elemento che farà crollare il castello di finzioni.
Belle e Sebastien Regia di Nicolas Vanier Interpreti: Félix Bossuet, Tchéky Karyo, Margaux Chatelier, Dimitri Storoge, Mehdi, Urbain Cancelier Durante la seconda guerra mondiale, il piccolo orfano Sebastien trova l’amicizia di Belle, una grande femmina di cane dei Pirenei che abita nei boschi attorno al paese e che dovrà difendere da chi la ritiene un feroce e pericoloso predatore. Belle e Sebastian riusciranno infine a dimostrare tutto il loro valore portando in salvo al di là delle montagne una famiglia di fuggitivi inseguiti dai militari tedeschi.
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le lettere dei lettori di ROMA
Riceviamo sempre e-mail da parte dei nostri numerosi lettori, ne pubblichiamo alcune ringraziando ed invitando tutti a continu uare a mandarci commenti, richieste e perchĂŠ no, anche critiche, qualorra ce ne fossero. Grazie! Gilda Tucci
Trigoria, un agglomerato urbano di periferia come tanti ce ne sono a Roma, un TXDUWLHUH QDWR VHQ]D DOFXQD SLDQLĂ€FD]LRQH XUEDQLVWLFD OXQJR VWUDGD GL collegamento tra la Laurentina e la Pontina, in un tratto senza marciapiede ne parcheggio, ecco, qui nasce la scuola dell’infanzia “La Betulla Magicaâ€?Ristrutturata del 2012 senza la semplice considerazione che negli orari di entrata e di uscita la viabilitĂ di via di Trigoria subiva un forte colpo. L’assenza del marciapiede per accedervi costringe genitori e ragazzi ad entrarci con l’automobile o mettendo a rischio l’incolumitĂ dei bambini su una arteria di grande scorrimento. Di certo la Giunta Calzetta, che ha deliberato la ristrutturazione, non conosceva l’importanza dei termini “mobilitĂ leggeraâ€? o “mobilitĂ sostenibileâ€? e questi sono i risultati. Non pensavamo che nella nuova legislatura ci sarebbe stato un salto di qualitĂ del livello di razionalitĂ ma la soluzione che la Giunta Santoro ha pensato ci ha veramente sorpreso. Ci ha meno sorpreso constatare che anche l’Assessore alle Politiche della Scuola e alla LegalitĂ , agisce in spregio dello Statuto di Roma Capitale che all’art. 25 indica nella Giunta il compito di attuare degli indirizzi del Consiglio su principi di collegialitĂ , trasparenza HG HIĂ€FLHQ]D 4XDQGR LQ &RPPLVVLRQH 6FXROD >$UW 5HJ &RPXQDOH@
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DEELDPR DSSUHVR GDJOL 8IÀFL FKH O¡$VVHVVRUH 'XUDVWDQWH DYHYD GHFLVR da solo la soluzione da adottare, il pensiero è andato proprio alla Collegialità e alla Trasparenza completamente ignorate. Nessuno della Commissione sapeva di quella email con cui comunicava il suo colpo di genio. Anche i componenti della sua stessa maggioranza dopo un iniziale tentativo di difesa, hanno abbandonato l’arduo compito. Che tutta la Giunta decida e agisca in autonomia senza alcuna collegialità q VWDWR ODPHQWDWR VRPPHVVDPHQWH LQ &RQVLJOLR SHUÀQR GDO 3UHVLGHQWH della Commissione Lavori Pubblici che, dopo aver ascoltato in Aula il suo Assessore Parisi assicurare interventi di messa in sicurezza e l’avvio di pratiche di esproprio, ha chiesto di far partecipare ai lavori anche la Commissione che presiede. Neanche la soluzione trovata dall’Assessore Durastante di risolvere il problema dei marciapiedi e del parcheggio è degna di una mente pensante a cui è stato dato il ruolo di attuare le politiche scolastiche. Pensate che, per garantire un minor affollamento della scuola ha deciso di non mettendo a bando i posti disponibili per l’anno 2014/1015!!! Che mente invidiabile, che JHQLR ,QXWLOH SDUODUH GL œHIÀFLHQ]D¡ TXHVWD q JHQWH VHULDPHQWH FRQfusa e gravemente incapace!
La Parola di Pasquino Il Forum dei Cittadini e delle Istituzioni di Roma Capitale
Liberare le potenzialità imprenditoriali dell’Europa per rilanciare la crescita ³3L LPSUHQGLWRUL VLJQL¿FD SL SRVWL GL ODYRUR SL LQQRYD]LRQH e piÚ competitività . Diventare imprenditore e realizzare un proprio sogno comporta una buona dose di rischi e grandi sforzi a livello personale. Gli imprenditori sono gli eroi dei nostri giorni e l’imprenditorialità è il piÚ potente fattore di crescita economica nella storia dell’economia. Se saremo in grado di liberare le potenzialità imprenditoriali dell’Europa riusciremo a riprendere il
Sul sito del Forum La Parola di Pasquino abbiamo lanciato un sondaggio proprio in questi termini. Quanto l’Europa sostiene l’economia e la società italiana? E noi‌ stiamo gestendo correttamente gli strumenti che ci vengono messi a disposizione? Finora le risposte sono contrastanti: fondamentalmente da una
cammino della crescita.� CosÏ si legge nella sezione Imprenditori-
parte, emerge la stessa sfiducia che gli italiani nutrono nei confronti
alitĂ del sito del Vicepresidente della Commissione europea, Antonio
della politica interna mentre dall’altra, c’è chi ritiene che l’Europa sia
Tajani. Per quanto è nelle sue competenze, la Commissione europea,
una “realtĂ positivaâ€?.
anche avvalendosi della Rappresentanza in Italia, sta mettendo in campo iniziative e sostegno dell’imprenditorialità che potrebbero ef-
Per partecipare al sondaggio visita il sito del Forum La Parola di
fettivamente “Liberare le potenzialitĂ imprenditoriali dell’Europa
Pasquino:
www.laparoladipasquino.it
per rilanciare la crescita�. Cosa ne pensate?
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lavoro@e42 2magazineeroma.it
Centro per l’impiego
Profilo r
CPI ROMA CINECITTA’
INSTALLATORE DI IMPIANTI TERMICI ispettore impianti termici. mansioni: controllo del rendimento di combustione degli impianti termici, compilazione dei rapporti di prova relativi ad analisi dei fumi, esame libretto di impianto, ecc.
CPI ROMA TIBURTINO
SEGRETARIA segretaria amministrativa e contabile con esperienza
CPI ROMA TIBURTINO
SEGRETARIA tirocinante per gestione comunicazioni in entrata e uscita (posta-telefono-protocollo) utilizzare strumentazioni a supporto di attività di ufficio (fax-stampante) archiviazione datiproocollazione documenti
CPI SILD
PROGRAMMATORE INFORMATICO informatico addetto al ced - si richiede una buona conoscenza del marketing e della comunicazione. Si richiede un’ottima conoscenza informatica preferibilmente certificata.
CPI ROMA TIBURTINO
AUSILIARIO DI VENDITA 1 invalido/a civile e 1 categoria protetta ausiliaria alla vendita
CPI POMEZIA
COMMESSO DI VENDITA add. alle vendite, cassa, gestione del negozio, 2 allestimento scaffali, magazzino.
CPI POMEZIA
COMMESSO DI VENDITA cassa, rapporti con la clientela, allestimento scaffali, magazzino.
CPI POMEZIA
ADDETTI ALLA GESTIONE DEI MAGAZZINI E PROFESSIONI ASSIMILATE carico e scarico merci; uso del muletto - carrello transpallet
CPI ROMA OSTIA
SARTI sarta confezionista di abiti su misura con utilizzo di macchine per cucire
lavoro@e42 2magazineeroma.it
Centro per l’impiego
Profilo r
CPI ROMA OSTIA
OPERATORE DI TELEMARKETING operatore telemarketing
CPI PORTA
FUTURO CONSULENTE DI GESTIONE AZIENDALE controllo di gestione e assistente di direzione mansioni: partecipare alla definizione del sistema di controllo della gestione e delle attività operative della cooperativa; collaborare alla elaborazione del budget e degli indicatori di performance;predisporre i report periodici del sistema di controllo e fornire analisi e proposte per individuare azioni di miglioramento; garantire la funzionalità del sistema informativo aziendale per il sistema di controllo; assistere il vertice nelle attività di direzione e partecipazione alle iniziative di comunicazione,relazioni esterne e istituzionali.
CPI POMEZIA
ADD. ALLE ATTIVITA’ DI PULIZIA, GIARDINAGGIO E MANUTENZIONE
CPI POMEZIA
PROGRAMMATORE INFORMATICO la figura si dovrà occupare di programmazione di sistemi integrati computer/telefono (c.t.i.)
CPI ANZIO
SEGRETARIA inserimento dati - archiviazione fatture - gestione del centralino interagire e collaborare con il consulente del lavoro
CPI PORTA FUTURO
ADDETTO ALLA CONTABILITÀ GENERALE il candidato ideale dovrà occuparsi di: registrazione fatture, gestione banche, gestione prima nota, contatti clienti-fornitori, ecc.
CPI PORTA
FUTURO IMPIEGATO AMMINISTRATIVO apprendista impiegato amministrativo
CPI COLLEFERRO
AIUTO COMMESSO aiuto commesso di libreria
CPI PORTA
FUTURO ADDETTO AL CUSTOMER SERVICE
lavoro@e42 2magazineero oma.it
addetto al customer care CPI TIVOLI
AGENTI ASSICURATIVI gestione e sviluppo portafoglio clienti
CPI ROMA
OSTIA PIAZZISTA VIAGGIATORE commerciale nel settore dei gas industriali ed alimentari.
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lavoro@e42magazineroma.it
CPI BRACCIANO CPI ROMA OSTIA CPI ROMA PRIMAVALLE CPI ANZIO CPI ANZIO CPI PORTA FUTURO
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ADDETTO ALLA PULIZIA DELLE CAMERE pulizie presso casa di riposo SARTI sarta confezionista di abiti su misura con utilizzo di macchine per cucire AGENTE DI COMMERCIO agente di vendita di servizi di consulenza in materia di: sicurezza sul lavoro - certificazioni di qualita’ e certificazioni ambientali (iso 9001- 14001-bs 18001) per la sede di roma SARTO CONFEZIONISTA saper confezionare abiti su misura - prendere le misure - saper usare macchine da cucire (tagliacuci- lineare - sottopunto) SEGRETARIA inserimento dati - archiviazione fatture - gestione del centralino interagire e collaborare con il consulente del lavoro ADDETTI ALLA GESTIONE DEI MAGAZZINI E PROFESSIONI ASSIMILATE la figura opererà all’interno del reparto logistica riportando al responsabile di funzione e si occuperà delle seguenti attività: gestione dello stock del magazzino, supportando e facendo seguito alle necessità della produzione tv nel posizionamento/ spostamento dei prodotti nel set nei tempi previsti per gli show televisivi. • gestione dell’entrata e uscita merci, occupandosi della movimentazione delle merci, curando la gestione pratica del magazzino, carico e scarico merce dai mezzi di trasporto e sistemazione materiale nel magazzino. •gestione dell’assemblaggio manutenzione di prodotti e strumenti per la casa, sport e fitness, fai da te, etc..., occupandosi di assemblare e disassemblare manualmente i prodotti / strumenti che verranno utilizzati per gli show televisivi da expert e presentatori. • controllo qualità e funzionamento dei prodotti per la casa, sport e fitness, fai da te etc… gestione delle relazioni / comunicazioni, verbali e scritte con il cliente interno (produzione tv, logistica, merchandising etc…) ed esterno.