EXHIBITIONS
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René Lalique, the modern jewel
The innovator whose art was inspired by nature and by women l’innovatore che fondò la sua arte sulla natura e sulla donna
By Estelle ARIELLE Bouchet
An aura of playfulness emanates from the creations, at once phantasmagorical and naturalistic, of the artist who embodies the thirst for expressive freedom that characterises Art Nouveau. Lalique’s art combines a figurative, almost scientific vein with powerfully imaginative connotations, to the extent that one can already see the influences of Surrealism and Dada in his later works. Ubiquitous in his jewellery, particularly that of his early period, is the presence of his beloved wife, who inspired his most beautiful jewels. Lalique saw women as willowy vestal goddesses in an era when they were anything but; he saw them as distant princesses, as graceful dragonflies. It is the eternal feminine, embodied by his wife and muse Augustine-Alice, that he depicted and honoured in his creations. With his inventions of enamel, moonstones, opals, diamonds, semiprecious stones, horn and ivory, Lalique definitively broke free
“SCARABEES” CORSET ORNAMENT IN GOLD, ENAMEL, CHRYSOBERYL AND DIAMONDS, 1897-1899 ORNAMENTO PER CORSETTO “SCARABEES”, ORO, SMALTO, CRISOPAZIO, DIAMANTI, 1897-1899
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Un’aurea ludica emerge tra le creazioni, fantasmagoriche e naturaliste, dell’artista che incarna la sete di libertà simbolo dell’Art Nouveau. Le sue creazioni portano già le influenze dell’onda surrealista e dadaista. Nell’arte di Lalique dimora una vena figurativa e scientifica con una forte connotazione immaginativa. Ciò che prevale nei suoi gioielli, in particolare nel primo periodo del suo lavoro e della sua vita, è la sua adorata moglie. Per le donne, Lalique ha creato i gioielli più belli. Vestali longilinee in un’epoca in cui le donne non lo erano affatto, principesse lontane, donne libellule; è sempre l’eterno femminino incarnato dalla sua musa e sposa Augustine-Alice, che lui dipinge e onora nelle sue creazioni. Lalique, attraverso i suoi gioielli realizzati in smalto, pietre di luna, opale, diamanti, pietre semi preziose, di corno e avorio
“FEMMES - INSECTES ET CYGNES NOIRS” COLLIER NECKLACE IN CHASED GOLD, OPAQUE ENAMEL OVER GOLD, PLIQUE-A-JOUR ENAMEL, OPAL AND AMETHYST, 1897-1899 COLLIER “FEMMES - INSECTES ET CYGNES NOIRS”, ORO CESELLATO, SMALTO OPACO SU ORO, SMALTO TRASLUCIDO A GIORNO, OPALE, AMETISTE, 1897-1899
of the academic strictures of fine jewellery-making, drawing inspiration from flowers, birds and dragonflies, fuelling his creativity with Sunday visits to the botanical gardens, creating an oeuvre that is nothing short of a joyful celebration of nature’s luxuriant flora and fauna. These extremely bold creations, quite transgressive for the time, designed for similarly bold women of the avant-garde such as Sarah Bernhardt, live on in our own epoch – Émile Gallé, for example, rightly considered René Lalique “the inventor of modern jewellery”. His works were seen by his more puritanical contemporaries as being in ‘bad taste’, too innovative and disrespectful of tradition, a source of controversy that only served to fan the flame of public curiosity about Lalique. After the death of his wife, he bought a glassworks in 1913 at Combs-La-Ville, just east of Paris, where he produced the vases, bottles, lamps and other decorative objects that constitute the ‘second period’ of his life and art. Designer, jeweller, master glassmaker, enamelist, photographer, interior decorator – René Lalique was a polyvalent artist who perfectly combined craftsmanly expertise with visionary style to create a totally innovative art, a man who dedicated every moment of his life to “finding something that has not yet been seen”. Lalique’s obsessive drive to create still persists a century later, offering viewers a singular and unforgettable aesthetic experience. René Lalique “Bijoux d’exception 1890-1912” www.museeduluxembourg.fr
rompe definitivamente il vincolo accademico dell’alta gioielleria dell’epoca per dilettarsi con fiori, uccelli, libellule, alimentando la sua creatività con le visite domenicali al Jardin des Plantes. L’artista compie, attraverso le sue opere, una vera celebrazione lussureggiante della Natura in una profusione di pietre, di flora e di fauna. Queste creazioni estremamente audaci, e trasgressive, destinate alle donne più avanguardiste dell’epoca, tra cui Sarah Bernhardt, trovano la loro continuazione nella gioielleria moderna; Emile Gallé considera a giusto titolo René Lalique “l’inventore del gioiello moderno”. Le sue opere sono state qualificate dai suoi contemporanei puritani “cattivo gusto”, creazioni troppo innovative e di rottura con il passato, fonte di polemiche che non facevano che alimentare e accrescere la curiosità collettiva. Dopo la morte di sua moglie, acquista nel 1913 la vetreria di Comes-la-Ville a est di Parigi e si lancia nelle sue creazioni: i vasi, gli oggetti decorativi, bottiglie e lampade che costituiscono il “secondo periodo” delle sue opere e della sua vita. Disegnatore, gioielliere, mastro vetraio, smaltatore, fotografo, decoratore d’interni, René Lalique è artista pluridisciplinare che utilizza perfettamente l’esperienza artigianale per creare un’arte totalmente innovativa. Si attanaglia senza sosta al fine di “trovare qualcosa che non è ancora stato visto”. Questa ossessione nevrotica del “creare”, dona ancora ad un secolo di distanza, l’emozione unica e persistente di fronte alle sue opere. René Lalique “Gioielli d’eccezione 1890-1912”. www.museeduluxembourg.fr
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