Giorgio Salvadè
Introduzione allo studio Dell’Antropologia Criminale
Meg Edizioni
Copyright © 2011 YOUCANPRINT EDIZIONI Via roma 73 - 73039 Tricase (LE) Tel. /Fax 0833.772652 info@youcanprint.it www.youcanprint.it ISBN: 9788866183310 Prima edizione digitale 2011 Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’editore. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941
Al piccolo Enrico che possa ereditare dal papà il coraggio di credere che l'impossibile sia possibile con la forza di volontà
Indice CAPITOLO 1 INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELL’ANTROPOLOGIA CRIMINALE .........................................................................................9 1. SCIENZE CRIMINALI .......................................................................9 2. CARATTERISTICHE DELLA CRIMINOLOGIA ................................9 3. LA CRIMINOLOGIA COME SCIENZA ...........................................10 4. SEMANTICA DEI TERMINI ............................................................11 5. LE TEORIE CRIMINOLOGICHE E IL CONCETTO DI CAUSA ......11 6. IL DELITTO COME DEFINITO DALLA LEGGE .............................14 7. STRUMENTI DI CONTROLLO SOCIALE ......................................15 8. CULTURA, LEGGE, POTERE........................................................16 9. I METODI E LE FONTI DELLE CONOSCENZE CRIMINOLOGICHE ............................................................................17 10. IL NUMERO OSCURO .................................................................18 11. STATISTICHE DI MASSA ............................................................20 12. INDAGINI CAMPIONARIE ...........................................................20 13. INDAGINI INDIVIDUALI ...............................................................21 14. INCHIESTE CONFIDENZIALI ......................................................21 15. INDAGINI PREDITTIVE ...............................................................22
CAPITOLO 2 LO SVILUPPO STORICO DELLA CRIMINOLOGIA .........................23 1. L’ILLUMINISMO .............................................................................23 2. LA SCUOLA CLASSICA .................................................................23 3. PRIMI STUDI SUL CRIMINE ..........................................................24 4. IL DETERMINISMO SOCIALE .......................................................24 5. CLASSI PERICOLOSE ..................................................................25 6. IL DETERMINISMO BIOLOGICO LOMBROSIANO .......................25 TEORIE DELLA PREDISPOSIZIONE E TEORIE COSTITUZIONALISTE ......................................................................28 5
7. LA SCUOLA POSITIVA ..................................................................29 8. LA CRIMINOLOGIA MARXISTA ....................................................30 LE TEORIE PIU’ SIGNIFICATIVE DELLA SOCIOLOGIA CRIMINALE ................................................................31 9. TEORIA DELLE AREE CRIMINALI O TEORIA ECOLOGICA… ....31 10. TEORIE DELLA DISORGANIZZAZIONE SOCIALE.....................31 11. TEORIA DEI CONFLITTI CULTURALI .........................................32 12. TEORIA DELLA DEVIANZA .........................................................32 13. TEORIA DELLE ASSOCIAZIONI DIFFERENZIALI ......................34 LA CRIMINALITA’ DEI COLLETTI BIANCHI DI SUTHERLAND ......35 14. LE TEORIE INDIVIDUALISTICHE E LA CRIMINOLOGIA CLINICA .........................................................35 15. LA NUOVA DIFESA SOCIALE .....................................................36 16. LA CRIMINOLOGIA DEL CONSENSO ........................................37 17. LE TEORIE MULTIFATTORIALI ..................................................37 TEORIA NON DIREZIONALE DEI GUECK .......................................39 LA TEORIA DEI CONTENITORI DI RECKLESS...............................39 18. LA CRIMINOLOGIA DEL CONFLITTO ........................................40 19. LE TEORIE SOTTOCULTURALI GIOVANILI ...............................40 20. LA TEORIA DELL’ETICHETTAMENTO .......................................42 21. LA TEORIA DELLA DEVIANZA SECONDO MATZA ...................43 22. LA CRIMINOLOGIA CRITICA ......................................................44 23. IL NUOVO REALISMO .................................................................44 24. NEO CLASSICISMO E ABOLIZIONISMO ....................................45
CAPITOLO 3 PSICOLOGIA E CRIMINALITA’ ........................................................47 1. LA PSICOANALISI .........................................................................48 2. PSICOANALISI E CRIMINALITA’ ...................................................49 3. LA PSICOLOGIA ANALITICA DI JUNG .........................................51 4. LA PSICOLOGIA SOCIALE: ADLER, FROMM ..............................52 5. LA PSICOLOGIA SOCIALE: L’IDENTITA’ PERSONALE E LA TEORIA DEI RUOLI ...........................................................................52 6. LA PSICOLOGIA SOCIALE: DEVIANZA, EMARGINAZIONE E 6
MARGINALITA’ ..................................................................................54 7. LA PSICOLOGIA COMPORTAMENTISTICA .................................55 8. LA PSICOLOGIA COGNITIVA .......................................................56
CAPITOLO 4 BIOLOGIA E CRIMINALITA’ .............................................................59 1. TEORIA DELLA PREDISPOSIZIONE ............................................59 2. LE TEORIE DEGLI ISTINTI ............................................................59 3. LA SOCIOBIOLOGIA .....................................................................53
CAPITOLO 5 I DISTURBI MENTALI IN CRIMINOLOGIA .......................................65 1. LE MODIFICAZIONI NEL CORSO DEL TEMPO DEL CONCETTO DI MALATTIA MENTALE ...................................................................65 2. IMPUTABILITA’ E MALATTIA DI MENTE ......................................65 3. MALATTIA DI MENTE E PERICOLOSITA’ ....................................66 4. NOSOGRAFIA PSICHIATRIA ........................................................66 5. RITARDO MENTALE E DEMENZA................................................67 6. LE PSICOSI ...................................................................................67 7. LA SCHIZOFRENIA .......................................................................68 8. LA PARANOIA................................................................................69 9. I DISTURBI DELL’UMORE .............................................................69 10. LE NEVROSI ................................................................................70 11. I DISTURBI MENTALI TRANSITORI ............................................71 12. I DISTURBI DELLA PERSONALITA’ ............................................72 13. I DISTURBI MENTALI NELL’AMBIENTE CARCERARIO ............73
CAPITOLO 6 GLI INTERVENTI GIURIDICO-NORMATIVI CONTRO LA CRIMINALITA’ .............................................................75 1. LE FUNZIONI DELLA PENA ..........................................................75 7
2. L’IDEOLOGIA DEL TRATTAMENTO .............................................76 3. LA CRISI DELL’IDEOLOGIA DEL TRATTAMENTO ......................76 4. GLI ATTUALI INDIRIZZI DI POLITICA PENALE IN EUROPA .......77 5. LA RIFORMA DELL’ORDINAMENTO PENITENZIARIO ................79 6. LE MISURE DI RISOCIALIZZAZIONE E DI DECARCERIZZAZIONE NEL NOSTRO ORDINAMENTO ........................................................80 7. MISURE DI SICUREZZA E MISURA DI PREVENZIONE SOCIALE .............................................................80 8. LA PERICOLOSITA’ SOCIALE .....................................................81 9. IL TRATTAMENTO PENALE DEI MINORI .....................................82
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CAP. 1 - INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELL’ANTROPOLOGIA CRIMINALE 1 SCIENZE CRIMINALI Alcune discipline hanno come loro specifico interesse lo studio del problema della criminalità. Tali discipline sono denominate scienze criminali e tra esse vi è anche la criminologia. Sono scienze criminali, contigue alla criminologia: -
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il diritto penale; la politica criminale che è l’insieme degli orientamenti elaborati da tutte le scienze criminali. Nell’ambito della politica criminale rientrano, ad esempio, le tendenze della società, o dei giuristi, o dei legislatori riguardo il problema della depenalizzazione dei reati, dell’aumento o della diminuzione delle pene, le strategie per la lotta al crimine. la penologia che studia l’origine, l’evoluzione, le applicazioni concrete della pena; il diritto penitenziario che s’interessa dell’insieme delle leggi e dei regolamenti che disciplinano la fase esecutiva del procedimento giudiziario penale. Tale fase esecutiva non è costituita solo dalla carcerazione, ma anche da misure sostitutive o alternative alla pena detentiva. Quindi l’interesse del diritto penitenziario è rivolto pure a queste misure. la psicologia giudiziaria che studia l’uomo come attore del procedimento giudiziario. Pertanto si occupa delle interrelazioni psicologiche tra le parti del processo. la psicologia giuridica che è la branca della psicologia che si applica al diritto; la criminalistica che è la tecnica dell’investigazione criminale. Comprende conoscenze di medicina legale, di balistica giudiziaria, di tecniche per la realizzazione dei delitti.
2 CARATTERISTICHE DELLA CRIMINOLOGIA L’oggetto della criminologia riguarda lo studio dei delitti, degli autori dei delitti e dell’indagine sulle forme di reazione sociale nei confronti della criminalità. Si occupa anche delle problematiche relative alla vittima e dei fenomeni delle devianze. Il campo della criminologia è poi molto esteso, in quanto studia i fenomeni criminosi secondo diversi punti di vista. La criminologia è quindi una scienza multidisciplinare. La criminologia coltiva inoltre rapporti interdisciplinari, cioè dialoga con altre discipline per esaminare un comune problema. Sono esempi di interdisciplinarietà i contatti tra la criminologia e il diritto penale, o il diritto penitenziario, o la sociologia. Dunque caratteristica tipica della criminologia è il confluire integrato degli apporti di varie discipline, in particolare i rapporti della criminologia sono particolarmente stretti con le scienze criminali e con le scienze dell’uomo. In sintesi, quindi, la criminologia è una scienza multidisciplinare che integra tra di loro le conoscenze confluenti da molteplici discipline e che ha come oggetto specifico lo studio dei delitti, dei loro autori e delle relative reazioni sociali.
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3 LA CRIMINOLOGIA COME SCIENZA Per potersi parlare di scienza è necessario che un sapere abbia determinate caratteristiche, tra cui: -
la sistematicità: la scienza è l’insieme delle conoscenze che si hanno su un determinato oggetto o relative a un certo campo, integrate in un complesso strutturato e armonico; la controllabilità: la scienza deve sapere sottoporre le sue enunciazioni al vaglio di critiche logiche e al confronto con i dati della realtà; la capacità teoretica: la scienza deve riassumere osservazioni complesse in enunciazioni astratte, unite da nesso logico, e intese a spiegare i rapporti causali, le correlazioni e le variabili dei fatti che sono oggetto della sua analisi; la capacità cumulativa: le scienze costruiscono teorie che derivano l’una dall’altra e le teorie più recenti correggono o perfezionano le precedenti; la capacità predittiva: le scienze, peraltro, presentano limiti nel prevedere i comportamenti futuri degli individui.
La criminologia appartiene al novero delle scienze, in quanto le conoscenze che acquisisce possiedono i caratteri della sistematicità e della controllabilità e inoltre possiede la capacità teoretica, la capacità cumulativa, e anche la capacità predittiva. Caratteristiche scientifiche della criminologia. La criminologia è stata ricompresa da alcuni tra le scienze empiriche, nel senso che le conclusioni a cui giunge e gli sviluppi teorici che propone sarebbero dovuti all’osservazione della realtà. Soprattutto nel passato è stato sostenuto il carattere avalutativo e neutrale della criminologia, intesa come scienza empirica. Oggi si ritiene che le enunciazioni della criminologia non possono essere valutate secondo parametri di assoluta certezza, e quindi si parla di criminologia come di scienza anche empirica in relazione ad alcune sue enunciazioni. Il suo essere anche una scienza empirica si manifesta nel requisito di scienza descrittiva, cioè che descrive semplicemente i fatti e i loro autori. Se, però, alla descrizione si unisce l’interpretazione e la spiegazione teorica dei fatti, la criminologia assume il requisito di scienza eziologica o scienza esplicativa. Secondo alcuni, per questa sua caratteristica eziologica, la criminologia si differenzierebbe dalle scienze normative che studiano le leggi, le quali sono ispirate a principi etici e a scelte di valore. Ma nel momento in cui la criminologia studia le norme che guidano le persone nel loro agire e studia il significato che tali norme assumono nel comportamento delle persone, effettua scelte di valore e perciò assume in parte le caratteristiche di scienza normativa. La criminologia è anche una scienza applicativa, cioè interviene operativamente sui fenomeni criminosi con funzione di prevenzione e sugli individui per favorire l’educazione dei rei minorenni, per la risocializzazione dei condannati, per valutare l’eventuale adozione di pene alternative e per cercare di modificare l’ambiente all’interno dei carceri. Quindi la criminologia come scienza ha caratteristiche molteplici e diverse: non si può definirla una scienza solo empirica e descrittiva, o normativa, in quanto come numerosi sono i suoi approcci, così sono numerose le sue caratteristiche. Ormai da tempo si è evidenziata la relatività del significato avalutativo e neutrale delle scienze e della criminologia in particolare. Requisito fondamentale delle teorie scientifiche è, infatti, il loro carattere di falsificabilità o confutabilità, cioè la loro non dogmaticità. Le teorie scientifiche, infatti, non esprimono una verità assoluta, ma un 10