1 minute read

Dry brushing: la spazzolatura a secco

a cura di Roberto Cingia

Trattamento in voga oggi, ma di antichissima origine, la spazzolatura a secco compare negli scritti egizi che ci raccontano del suo uso giornaliero da parte di Cleopatra, famosa per l’estrema cura della propria estetica. Quando facciamo la spazzolatura a secco:

· esfoliamo gli strati superficiali dell’epidermide;

· contribuiamo a migliorare la circolazione sanguigna;

· attiviamo la circolazione linfatica potenziando la funzione drenante;

· rinnoviamo la pelle, che stimolata dalla spazzolatura produce nuove cellule;

· eliminiamo le tossine, stimolando le funzioni fisiologiche della pelle;

· prepariamo la pelle all’applicazione dei successivi prodotti.

Inoltre, la spazzolatura a secco aiuta ad allentare le tensioni nervose e ci permette un sonno ristoratore. Utilizzare una spazzola con setole di durezza media ci permette di lavorare su tutto il corpo, senza particolari accortezze.

Il momento migliore è prima della doccia o del bagno, e bisognerebbe eseguirla almeno una volta a settimana per godere dei suoi benefici.

Procediamo dal basso verso l’alto, cominciando dai piedi (senza tralasciare la pianta) per poi salire ai polpacci, cosce glutei e fianchi ripassando più volte sugli stessi punti. Dobbiamo essere più delicati in alcune zone del corpo come sull’addome e sul seno. La schiena va massaggiata dall’alto verso il basso mentre le braccia dalla mano alla spalla. Non utilizziamo questa tecnica sulla pelle del viso, che è decisamente troppo delicata per questa tipologia di trattamento.

Dopo la spazzolatura, l’ideale è fare una doccia con una crema doccia trattante al limone e lemongrass per un’azione tonificante o un bagno riequilibrante alla salvia; torba lavanda se vogliamo rilassarci. A pelle ancora umida possiamo applicare un leggero latte idratante o un balsamo nutriente, a seconda della nostra condizione di pelle e delle nostre abitudini.

This article is from: