DiVita Magazine - N° 3

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TRIMESTRALE di attualità e benessere • N°3 • ANNO 2 • aprile 2010 • € 1,00 • numero omaggio

DIVITA magazine

Mi voglio bene!

Il benessere in un soffio

SAI RISVEGLIARE

IL TUO BENESSERE

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DIVITA magazine Registrazione Tribunale di Padova nr. 2179 del 04.06.09 Trimestrale di attualità e benessere Direttore responsabile Erika Bollettin Caporedattore Erika Bollettin email erika.bollettin@gmail.com Redazione Adgrafica & comunicazione srl Progetto grafico Adgrafica & comunicazione srl Fotolito e stampa CENTRO OFFSET Via Bologna, 2 35035 Mestrino (Padova) T +39 049 9001060 e-mail info@centrooffset.com Editore Adgrafica & comunicazione srl Adgrafica & comunicazione srl via Croce Rossa 26 35129 Padova T 049 8071966 F 0498071988 email info@adcomunicazione.it Questo giornale è realizzato utilizzando esclusivamente carta riciclata.

EditorialeDIVITA

Un abete sempre accanto CHI SIAMO?

Despar Nordest - Aspiag Service S.r.l., è la più grande tra le 12 aziende del Consorzio Despar Italia. Fa parte del gruppo internazionale Aspiag Management che gestisce il marchio SPAR in sei paesi europei, ed è inserita in SPAR International, la catena di distribuzione alimentare più diffusa al mondo. Con gli oltre 600 punti vendita Despar, Eurospar, Interspar presenti in Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto e Ferrara, siamo sempre accanto ai nostri clienti...

IL BENESSERE,

quello che tocca il corpo e lo spirito, non deve essere considerato una moda, qualcosa di passeggero, ma una filosofia di vita da abbracciare e da capire. Forse questo è il passaggio più difficile. Cosa ci fa stare bene? Come possiamo migliorare la nostra qualità di vita quotidiana e affrontare piccoli problemi legati alla nostra forma fisica? Queste sono solo alcune delle domande che noi di DiVita Magazine ci poniamo e a cui cerchiamo di dare qualche risposta: noi preferiamo chiamarli consigli. “Siamo quello che mangiamo”, possiamo partire da questa frase che molti danno per scontata, ma che sta alla base del benessere fisico. Dalla corretta alimentazione ad uno stile di vita più sano: si inizia con le ricette da provare a casa con i prodotti stagionali e con i prodotti a marchio Despar, per proseguire con i consigli di alcune sportive di professione che raccontano le loro esperienze e concludere con la riscoperta degli spazi aperti da godere e vivere. Tutti modi per risvegliare il nostro benessere. Despar Nordest ha scelto di augurarvi così una buona primavera! La Redazione

Il prossimo numero

DIVITA magazine

ti aspetta a LUGLIO in tutti i punti vendita

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DIVITA magazine

I nostri esperti 7 Prodotto del mese Asparagi: assapora l’ortaggio del mese 8 Sport Intervista tripla!

22 Speciale Mi voglio bene! Il benessere in un soffio 26 Pic nic&Barbecue Voglia di pic nic!

11 Tesori regionali Andar per formaggi nel Trentino

Fabio Farinati Professore Associato di Gastroenterologia

12 Medicina e nutrizione Intollerante alle allergie? 15 Cambiare vita Idee per migliorare la vita 28 Sport e movimento Corsa contro cammino

Fabio Pranovi Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Ambientali

30 Benessere e bellezza Pulizie di primavera 16 Primizie e specialità Triangoli di frittatina agli asparagi Pipe rigate alle punte di asparagi

32 Salute e relax Quanto vuoi bene all’ambiente? 34 Scuola di cucina Spiedini di pollo e ananas

Giuseppe Travain Specialista in medicina dello Sport

36 Abbigliamento ecologico Total look etico e bio 38 Fiori e piante Il verde che punta al cielo 18 Ambiente e natura Quando il papà fa la mamma

Fabrizio Zago Chimico industriale, consulente di prodotti detergenti e cosmetici

20 Salute e bellezza L’ABC per un bel sorriso: “O” di Ortodonzia

40 Cultura e tempo libero 41 Gastronomia e tradizione 42 Pillole


Puliamo, laviamo e prepariamo il buono.

CAROTE

RUCOLA

VALERIANA

MAIS

CAVOLO CAPPUCCIO

RADICCHIO TREVISANO

SOIA

INDIVIA RICCIA

LATTUGA

POMODORINI

TREVISANA

SPINACINI

centro grafico ASPIAG Service

Per dare il meglio. Un’intera linea di insalate già pulite, già lavate e già pronte da condire. Un’ idea comoda, che coniuga servizio e qualità secondo la migliore tradizione Despar. Un’ idea sicura, garantita da severi controlli in tutte le fasi di coltivazione Qualità Passo dopo Passo PRODOTTI FIRMATI


StagioniDIVITA ASPARAGI: assapora l’ORTAGGIo del mese Asparago Probabilmente originari della Mesopotamia, come dimostrerebbe anche il loro nome, secondo alcuni di origine iraniana, gli asparagi appartengono alla famiglia dei gigli e dei mughetti. La pianta è erbacea. La parte aerea che li costituisce è formata da foglioline leggere, piccoli fiori di colore giallo e bacche di colore rosso. La parte commestibile è composta da giovani germogli o turioni, che spuntano alla base dei rizomi legnosi, denominati zampe. Sono di forma allungata, consistenza carnosa e sapore piuttosto delicato. Quando l’acquistate controllate i germogli, che devono risultare freschi e in buone condizioni, cioè dritti, sodi ed integri, privi di ammaccature. Fate attenzione al gambo che deve essere poco legnoso e verificate che gli asparagi che compongono il mazzetto siano della stessa lunghezza.

Prodotto del mese

Hanno proprietà depurative, ma sono anche ricchi di acido urico, per cui il loro consumo è sconsigliato a coloro che soffrono di cistite, gotta e infiammazioni ai reni. Per finire hanno un alto contenuto di calcio, fosforo e potassio. Asparago selvatico L’asparago selvatico (Asparagus acutifolius) è una pianta della famiglia delle Liliaceae reperibile in tutto il bacino Mediterraneo. I nomi comuni “Asparago spinoso” e “Asparago pungente” derivano dalle tipiche spine poste alla base dell’apparato foliare, caratteristiche delle piante della Macchia Mediterranea. Da non confondersi con il luppolo selvatico (bruscandolo) o con i germogli di pungitopo, che vengono ancora oggi raccolti a primavera nelle campagne e nei luoghi incolti per farne ottimi risotti, frittate e minestre.

Proprietà Gli asparagi contengono poche calorie, per questo sono particolarmente indicati nelle diete dimagranti.

Deliziose

ricette con gli asparagi a pag. 16-17


RaccontiDIVITA Sport

Intervista TRIPLA! 1

Descriviti in 3 aggettivi

Testarda, sicura di me stessa e fragile quando si parla di rapporti interpersonali.

lo sport?

Da sempre: ho iniziato ad 8 anni con la ginnastica artistica, poi è arrivata la pallavolo fino ad inforcare bici e mountain bike.

Cosa sognavi di diventare da

piccola?

Volevo diventare un Pubblico Ministero.

nde che ti Qual è l’insegnamento più gra ha dato lo sport?

7 8

Il mio regime è equilibrato e mediterraneo con grassi vegetali, quindi uso solo l’olio d’oliva come condimento.

Quanti pasti fai al giorno?

Cinque mini-pasti: inizio con la colazione a base di yogurt e cereali, carboidrati e verdure a pranzo, proteine e verdure alla sera e due spuntini veloci.

Prima di una gara cosa mangi

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to sport?

Come ti senti dopo aver fat

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In media dalle 3 alle 4 ore al giorno.

? Che stile di alimentazione segui a Su quali alimenti si bas principalmente la tua dieta?

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Spero la mamma.

o Quante ore dedichi al giorn ? nto me all’allena

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Che per raggiungere degli obiettivi bisogna faticare con la testa e con il corpo.

Cosa farai quando lascerai lo sport agonistico?

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a chi ha Consiglieresti il tuo sport ché? Per ? un lavoro sedentario

sione nella Qual è un’altra grande pas rt a parte? spo a, vit tua

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Sono nata nel 1972 e sono una campionessa di mountain bike Endurance.

A quanti anni hai iniziato con

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Presentati...Età? Professio

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Lorenza Menapace

Cosa potrebbe migliorare la tua vita di oggi?

Tre consigli per vivere meglio

La settimana prima di una “24 ore” mangio porzioni doppie sia di pasta che di proteine, questo perché è una gara molto intensa. Adrenalinica, la stanchezza la sento il giorno dopo. La bicicletta perché è semplice, non è deleteria per gli arti e giova molto all’equilibrio. Adoro cucinare e leggere. Chiederei troppo, ho già tanto. Fare attività fisica almeno tre volte a settimana, cucinare in casa e curare la preparazione del cibo cercando prodotti naturali, fare 5 minipasti giornalieri e non saltare mai i pasti.


Tathiana Garbin

Chiara Cainero

Sono nata nel 1977 e sono una tennista professionista.

Sono nata nel 1978, il mio sport è il tiro al volo che mi ha fatto vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino.

Sono superatletica, estroversa e simpatica.

Determinata, a volte autocritica, solare.

A tre anni giocavo solo con la palla, ho iniziato a sciare prestissimo e poi a giocare a tennis.

Ho iniziato con il tiro al volo a 14 anni, l’età utile per poter accedere a questo sport, ma prima ero una vera appassionata di pallavolo.

Ho sempre pensato alla carriera sportiva, pensavo di insegnare tennis.

Volevo studiare medicina, fare il medico e non nego che mi attirava la carriera da pallavolista.

Avere degli obiettivi nella vita: è una cosa molto importante.

Imparare a reagire alle sconfitte e cercare sempre nuovi stimoli.

Resterò nel mondo dello sport, mi piacerebbe rendere il tennis più accessibile, dare delle possibilità a chi ha delle qualità di poter continuare.

Mi piacerebbe entrare nella federazione, dare il mio contributo rappresentando gli atleti.

Circa sei ore tra atletica e tennis.

Tutta la mattina in campo e un paio d’ore al pomeriggio per la preparazione atletica.

Sono onnivora ma la mia dieta è prevalentemente mediterranea. Quando sono all’estero prediligo la cucina orientale, giapponese in particolare.

La mia dieta è di tipo mediterraneo, con proteine e carboidrati, cerco di mangiare bene.

Cinque mini-pasti: una buona colazione, il mio pasto preferito, pranzo, cena, due spuntini a metà mattina e metà pomeriggio.

Cinque mini-pasti, con spuntini energetici a base di grana e prosciutto, poi una colazione sostanziosa, magari con un toast.

Nel tennis le gare non hanno orari fissi, solitamente un piatto di pasta e del prosciutto, cerco di stare leggera.

È complicato organizzarsi quindi scelgo di fare tanti spuntini a base di grana e prosciutto San Daniele, che porto sempre con me.

C’è un po’ di stanchezza ma la soddisfazione personale prende il sopravvento.

Stanca. A volte sono così stanca da non riuscire nemmeno a dormire.

Invece che abbuffarsi nella pausa pranzo fare uno spuntino e poi un’ora di tennis con l’istruttore, anche tutti i giorni.

Sì certo che lo consiglio, perché è un’attività completa.

Mi piace navigare in Internet e mi interesso di politica.

Mi piace stare a casa, leggere, fare il punto croce e cucinare sano, in particolare i dolci.

Nulla, è come se avessi vinto un terno al lotto.

Credo di essere già molto fortunata…

Mangiare bene, fare esercizio fisico e volersi bene.

Innanzitutto un’alimentazione sana, fare sport perché aiuta a vivere meglio e cercare di essere tolleranti, rispettare chi ci sta vicino.


RegioniDIVITA Tesori regionali

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RegioniDIVITA

Tesori regionali

Andar per formaggi nel Trentino di Alberto Marcomini - direttamente da Gusto canale 5

Continua il mio viaggio nel bellissimo mondo dei formaggi. Questo volta mi trovo in Trentino, territorio di grande tradizione casearia, ma non solo. La cultura gastronomica delle valli trentine è ancora molto sentita e protetta. Infatti, passando di valle in valle, si possono ancora scoprire

i formaggi che da sempre si fanno secondo regole non scritte, ma tramandate da malgaro a malgaro per secoli. Quando si entra nella valle delle Fate, la Val di Fassa, si respira un’atmosfera magica. Le insegne dei negozi e delle strade sono in due lingue: ladino e italiano. Sì, perché questa è la terra del popolo ladino. La leggenda vuole che un tempo regnasse Re Laurino, il re dei nani, e che tutto il suo regno fosse ricoperto di rose. Un bel giorno per la perdita dell’amata figlia rapita da Teodorico, signore e cavaliere, trasformò tutte le sue rose in rocce. Ed è per

questo che all’alba e al tramonto le vette dolomitiche, chiamate Monti Pallidi, si tingono di rosa intenso. Arrivati a Predazzo nella Valle di Fiemme non si può non visitare il caseificio dove nasce uno dei formaggi più buoni delle Dolomiti: il Puzzone di Moena. Formaggio dal profumo intenso, che al palato esprime tutta la natura dei pascoli fassani. Proseguendo di valle in valle si arriva sull’altopiano di Lavarone. Qui da sempre si fa un formaggio buonissimo, soprattutto quello di malga. Come si chiama? Ma è il Vezzena! La mia attenzione, però, si ferma su un formaggio fresco che non manca mai sulle stufe a legna di tutte le malghe del Trentino. Si chiama Tosela, cugina di primo grado dello Schiz delle montagne bellunesi. Sembra, ma poco importa, che i primi a fare questo cacio siano stati i vicini malgari dell’altopiano di Asiago. Ma come tutti i formaggi di confine, anche i casari vicini proseguono le antiche tradizioni. Eh sì, la Tosela era un pezzo di cagliata, sottratta alla produzione del formaggio d’allevo. Ma non essendoci nulla, o quasi, da mettere sotto i denti, il formaggio veniva cotto accompagnato dall’immancabile fetta di polenta.

E’ arrivato il momento di conoscere il modo, o meglio, le ricette, per degustare questo buonissimo formaggio fresco. Per chi ha tempo, ed è il modo migliore, si mettono le fette di Tosela in una pirofila con un po’ di burro, a media temperatura, per circa venti minuti, fino a che non si forma una croccante crosticina. Per chi invece va di fretta, si prende una padella antiaderente, si fa sciogliere una noce di burro, meglio se di malga, e si cucina la Tosela a fuoco lento finchè non si forma la solita crosticina. Per i più golosi et voilà, “la Tosela in carrozza”! Si passa la fetta di cacio nell’uovo, poi nel pangrattato e giù nell’olio caldo! Ci sarebbero decine di modi per interpretare questo formaggio in cucina. Con un pizzico di fantasia potete divertirvi! Dimenticavo, la Tosela va consumata subito, la sua freschezza dura pochi giorni. E ricordatevi che per accompagnare la Tosela non devono mancare polenta, patate e funghi. Buon appetito!

Si possono ancora scoprire i formaggi che da sempre si fanno secondo regole non scritte, ma tramandate da malgaro a malgaro per secoli. 11


ConsigliDIVITA Medicina e nutrizione

INTOLLERANTE alle allergie? Mi chiamo Fabio Farinati,

in queste pagine vi aiuterò A CAPIRE COME RICONOSCERE E DISTINGUERE ALLERGIE ED INTOLLERANZE, E A TRATTARLE IN MANIERA ADEGUATA.

Cattedra di Gastroenterologia, Dipartimento di Scienze Chirurgiche e Gastroenterologiche, Facoltà di Medicina, Università di Padova. Ha fatto parte del gruppo collaborativo della WHO sulla prevenzione del cancro dello stomaco. Gli argomenti di cui si occupa: epatologia, meccanismi di carcinogenesi, prevenzione primaria e secondaria delle neoplasie del digerente, diagnosi e terapia delle stesse.

Oggi trattiamo un problema alimentare importante, la cui frequenza sta progressivamente aumentando. Allergie ed intolleranze alimentari sono uno dei nuovi “mali del secolo”, e se con le allergie si combatte una dura battaglia, nella quale il nemico è riconoscibile, nelle intolleranze la situazione è quella descritta nel “Deserto dei tartari” di Buzzati, dove un nemico vero non esiste, se esiste non è identificabile, per cui paziente e medico restano a scrutare l’orizzonte, alla ricerca di segni certi della sua presenza. La storia clinica delle intolleranze e delle allergie alimentari (escluse quelle del bambino di cui non parliamo) è la seguente: - all’assunzione di uno o più alimenti (quasi sempre molti sono i cibi coinvolti) il paziente lamenta sintomi gastroenterologici, come gonfiore addominale, nausea o diarrea o, nel caso delle allergie, sintomi come orticaria, edema del volto o disturbi respiratori e infine, nei casi più gravi, uno schock anafilattico che, se non trattato, mette a repentaglio la vita stessa del paziente. Le persone affette hanno spesso dei precedenti allergici o familiarità per allergie ma questo non è la regola. L’allergia alimentare è una malattia immuno-mediata, più pericolosa ma di diagnosi piu’ semplice. Negli esami di laboratorio sono presenti segni di franca reazione allergica ed esistono test in grado di identificare gli alimenti responsabili, come il RAST per allergeni

alimentari su prelievo di sangue o esami in cui gli alimenti stessi vengono portati a contatto con la cute dei pazienti (Prick test o Prick-byprick) per evidenziare una reazione. E’ anche utile una sorta di “diario” alimentare, nel quale il paziente annota gli alimenti ingeriti quando presenta una reazione allergica. L’intolleranze alimentare, non immuno-mediata, è assai più subdola. Una intolleranza alimentare può essere scatenata da alimenti, in particolare da zuccheri, o da sostanze farmacologiche e chimiche. Tra quest’ultime, varie componenti alimentari che possono causare sintomi come additivi, conservanti, coloranti, stabilizzanti, usati in vari alimenti. Purtroppo per la maggior parte delle intolleranze NON esiste un test attendibile per identificare gli alimenti/additivi coinvolti. Le prove sono del tutto inattendibili, che siano quelle “chinesiologiche”, nelle quali il paziente tiene in mano una provetta contenente un alimento ed il braccio si abbassa per una caduta del tono muscolare, analisi iridologiche (e cioè dell’iride, parte dell’occhio) o test elettrodermici, che misurano la conduttività elettrica cutanea dopo esposizione ad alimenti. Dubbi rimangono anche sui test citotossici in cui si misurano le risposte ad alimenti dei globuli bianchi circolanti. Tutti questi test NON hanno alcuna validazione scientifica e NON possono essere considerati attendibili.


ConsigliDIVITA Medicina e nutrizione

Il problema è reso poi ancora più complesso dalle cross-reattività che spesso si registrano tra alimenti e sostanze come nickel o lattice, il primo contenuto in molti cibi (albicocche, asparagi, noccioline, carote, cavolfiore ed altri) e il secondo che causa reazioni crociate con alimenti (mele, melone, noci, nocciole, albicocche, ananas, anguria e altri). Esistono poi intolleranze diagnosticabili e trattabili dovute a carenze enzimatiche, come quella al lattosio o ad altri zuccheri con disturbi intestinali all’assunzione di latte e latticini freschi, mentre i formaggi molto stagionati e fermentati (grana, pecorino stagionato ed altri) sono meglio tollerati. In questi casi, spesso innescati da una gastroenterite, l’allontanamento di latte e derivati dalla dieta per alcuni mesi, con successiva reintroduzione partendo dai formaggi stagionati, risolve il problema.

Come si trattano le allergie/intolleranze alimentari? Per le allergie la risposta è semplice. Si deve allontanare l’alimento/ gli alimenti coinvolti, in particolare se il paziente ha presentato gravi reazioni allergiche. Il problema è però quello dei pazienti la cui dieta dovrebbe escludere troppi alimenti per essere attuabile. In questo caso possono essere utilizzati farmaci anti-allergici o si può ipotizzare una terapia desensibilizzante, da eseguirsi in centri specializzati. Per quanto invece attiene alle intolleranze il discorso è diverso: di trattamento dell’intolleranza al lattosio abbiamo già parlato, mentre nel caso di intolleranza a cibi, additivi e altre sostanze chimiche, data la mancanza di mezzi diagnostici, si può solo far assumere al paziente una dieta personalizzata e più “naturale” possibile.

Messaggi “Take home” 1. Allergie ed intolleranze alimentari sono sempre più frequenti . 2. Le allergie sono causate da meccanismi immunologici, sono più severe ma possono essere diagnosticate in modo attendibile. 3. Le intolleranze, non immuno-mediate, hanno profili molto sfumati e non sono diagnosticabili con prove affidabili. 4. Nella maggior parte dei casi, l’opzione terapeutica è la dieta di esclusione e solo in rari casi si mettono in atto misure terapeutiche più aggressive.

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La famiglia Krieger produce birra artigianale dal 1866. Dal 1992 esclusivamente con materie prime biologiche.

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ConsigliDIVITA Cambiare vita

IDEE PER MIGLIORARE LA VITA REGALA CON UN CLICK UNA CIOTOLA DI CIBO

Un gesto così semplice e così prezioso: ti basterà collegarti al sito www.thehungersite.com per poter donare gratuitamente con un click un pasto caldo alle popolazioni dei 70 Paesi più poveri al mondo. A sostenere l’iniziativa sono alcuni sponsor che pagano per essere presenti con dei banner pubblicitari, visibili all’utente quando clicca per donare. I proventi vengono poi devoluti da The Hunger Site ad associazioni benefiche. Il sito, nato nel 1999, ha fino ad oggi regalato 300milioni di tazze di cibo grazie alle visite di più di 200milioni di utenti. Aderisci anche tu.

ACCENDI IL DEUMIDIFICATORE, SPEGNI IL CONDIZIONATORE

Con l’avvicinarsi dei primi caldi, si riscoprono nelle case i condizionatori. In media il loro consumo in un’ora è pari a quello di un frigo da 300 litri. Per questo è importante che non ci sia un’eccessiva escursione termica tra ambiente interno ed esterno. Ricorda che non è solo la diminuzione della temperatura a contribuire alla sensazione di refrigerio, ma soprattutto la diminuzione dell’umidità; la funzione “deumidificazione” permette di ottenere

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una situazione di benessere senza raffreddare in modo esagerato la casa. I valori di umidità ideali variano dal 40% al 60%. Se poi ti appresti ad acquistare un condizionatore, installalo in modo che l’aria circoli liberamente davanti alle prese di entrata e d’uscita e in posizione non soleggiata, così consumerà il 5% in meno. Usalo solo nelle ore più calde, accertandoti che porte e finestre (meglio se con doppi vetri) siano ben chiuse. I filtri poi devono essere regolarmente controllati perché, se sono sporchi, consumano di più.

“PIANTALA” CON L’EFFETTO SERRA!

Se ami il verde, non limitarti a curare le piante del tuo giardino in primavera, ma pensa più in grande. Contro l’avanzamento dell’effetto serra e l’inquinamento atmosferico da emissioni di CO2, operano associazioni che ti permettono di piantare alberi in tutto il pianeta grazie ad una piccola donazione. Ad esempio, l’associazione MyBabyTree.org, con la collaborazione del Wwf e di Google, provvede a piantare per te un albero nell’isola del Borneo, che potrai anche localizzare tramite Google Earth!

PRENOTA UN HOTEL A 5 FOGLIE

Se stai programmando le tue prossime ferie estive, scegli un albergo o un b&b in Italia che abbia ottenuto da 1 a 5 “ecofoglie”, il simbolo che garantisce l’eccellenza ambientale. Le strutture turistiche che ottengono le eco-foglie sono attente alla salvaguardia dell’ambiente e per questo quotidianamente impegnate a ridurre i loro consumi, impiegare tecnologie ecocompatibili, utilizzare fonti energetiche alternative e sensibilizzare gli stessi loro ospiti coinvolgendoli nelle loro iniziative. Per un turismo ecosostenibile e responsabile.

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RicetteDIVITA

Triangoli di frittatina CON ASPARAGI

Primizie e specialità

per 4 persone

Preparazione e cottura: 40 min Difficoltà: 800 g di asparagi 4 uova 40 g di burro 50 g di parmigiano grattugiato sale pepe Lavate accuratamente gli asparagi, raschiate i gambi con un coltellino per eliminare tutti i residui di terra e fateli cuocere al vapore molto al dente, utilizzando il cestello di legno. Fateli raffreddare e tagliate solo le punte dividendole a pezzetti, fate sciogliere 30 g di burro e mettetevi a rosolare gli asparagi per 5-6 minuti, ma senza farli colorire. Rompete le uova in una terrina, salatele, pepatele e sbattetele con una forchetta, quindi aggiungete le punte di asparagi e il parmigiano grattugiato. Fate sciogliere i 10 g di burro rimasti in una capiente padella antiaderente e versatevi il composto di uova e asparagi. Date una fiammata forte e poi fate cuocere a calore moderato fino al formarsi sulla superficie di una crosticina, che confermi la doratura della frittata. Girate la frittata dall’altra parte utilizzando un piatto e facendo attenzione a non romperla, terminate la cottura e servitela subito calda, tagliata a fette.

Un’idea in più In alternativa potete utilizzare gli asparagi selvatici, oppure i bruscandoli che si trovano facilmente da aprile a giugno.

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Difficoltà:

FACILE

MEDIA

DIFFICILE

Vino consigliato: Cabernet Sauvignon I.G.T.


Pipe rigate CON PUNTE DI ASPARAGI per 4 persone

Vino consigliato: Bardolino Chiaretto

RicetteDIVITA

Primizie e specialità

Preparazione e cottura: 30 min Fate cuocere la pasta al dente in abbondante acqua salata, scolatela e fatela saltare un 350 gr di pipe rigate minuto con un cucchiaio di olio 1 cucchiaio di olio di oliva di oliva. Mettete il pepe, versate 20 asparagi in un’insalatiera e lasciate raf20 pomodorini ciliegia freddare mescolando un paio di 100 g di parmigiano volte in modo che non si incolli. 4 foglie di basilico Nel frattempo fate bollire gli 3 cucchiai di olio di oliva 1 cucchiaio di aceto balsamico asparagi con un pizzico di sale grosso, quindi tagliate le punsale e pepe te di asparagi a circa 5 cm di Difficoltà:

lunghezza. Lavate i pomodori ciliegia, tagliateli in due e lasciate che perdano l’acqua in eccesso. Tagliate il parmigiano in scaglie. Unite alla pasta i pomodori e le foglie di basilico grossolanamente tritate, poi unite le punte di asparagi. A parte preparate la vinaigrette con l’olio e l’aceto balsamico. Mescolate il tutto e decorate con i pezzetti di parmigiano.

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StiliDIVITA

Ambiente e natura

QUANDO IL PAPà FA LA MAMMA Mi chiamo Fabio Pranovi,

oggi conosceremo più DA vicino IL RUOLO SVOLTO DAI PADRI NEL MONDO ANIMALE NELLA CURA DELLA PROLE.

Dal 1997 ricopre il ruolo di Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Ambientali della Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove è titolare dei corsi di Ecologia della pesca e Gestione delle risorse biologiche. Dal dicembre 2007 è membro dello Scientific Board del programma del dottorato di eccellenza Analysis and Governance of Sustainable Development organizzato dalla School of Advanced Studies di Venezia.

Le sorprese delle cure parentali nel mondo naturale Per gli esseri umani la relazione madre – figlio, per il fatto che è la madre a mettere al mondo i figli, è un rapporto primario e determinante. Ma in natura è sempre così? E i papà? Qual è il loro ruolo? Sono sempre quelli che si occupano di “altro”, mentre i piccoli dipendono totalmente dalla mamma? In realtà la Natura, come spesso accade, ci offre un’ampia casistica, molto varia ed interessante. La riproduzione è necessaria per assicurare la continuità delle specie. Ma generare figli non garantisce il raggiungimento di questo scopo: occorre anche “attrezzarli” perché possano sopravvivere ed arrivare a riprodursi. La Natura utilizza essenzialmente due strategie per perseguire questo obiettivo: o punta sulla numerosità (si generano molti o moltissimi piccoli, aumentando così la probabilità che qualcuno raggiunga la maturità

adulti. Come già anticipato, la Natura offre una varietà pressoché infinita di variazioni sul tema e ci presenta comportamenti tra loro diversissimi. Per quanto riguarda i mammiferi, quando si parla di cure parentali ci si riferisce normalmente alla madre che accudisce la prole. Il padre è spesso totalmente assente, nonostante nelle specie gregarie abbia comunque una notevole importanza anche se non diretta, quanto piuttosto in termini di protezione ampia (vedi leone maschio in un branco che protegge i piccoli da altri maschi). In altre specie invece il peso delle cure parentali è diviso almeno in maniera paritaria tra i due genitori. Basti pensare agli uccelli (le rondini sotto ai nostri cornicioni, i passeri, i merli o le gazze nei nostri giardini): durante la stagione riproduttiva madre e padre si alternano

In natura i papà sono sempre quelli che si occupano di “altro”, mentre i piccoli dipendono totalmente dalla mamma? e si riproduca a sua volta), oppure sulle cure parentali. In quest’ultimo caso anche se si generano pochi figli, questi vengono curati particolarmente nelle prime fasi di vita, che sono quelle cruciali per la sopravvivenza, aumentando così la loro probabilità di diventare 18

nella cova e/o nella ricerca di cibo per i nuovi nati, occupandosi di loro fino all’involo. Addirittura negli struzzi e in altre specie simili le cure parentali sono ad esclusivo appannaggio del padre, il quale difende da solo uova e piccoli, spesso generati da più fem-


StiliDIVITA

Ambiente e natura

mine diverse che compongono il suo harem. Un recente lavoro scientifico ha esteso quest’ultimo modello anche ai dinosauri, suggerendo che in molti casi fosse proprio il padre ad occuparsi della prole. Queste strategie riproduttive (come sono dette in termini scientifici) sono particolarmente diffuse nel mondo dei pesci. Sono molte le specie in cui i papà si distinguono per la sollecitudine con cui attendono alle uova, e poi ai piccoli dopo la schiusa. Il pesce noto come “ghiozzo” (gò), comune abitante dei fondali della laguna di Venezia e una della principali specie pescate nella zona

(famoso ingrediente base di ottimi risotti, ahimè!), è un buon esempio. Il maschio a fine inverno comincia a costruire un nido nel fondale (una sorta di camera con due aperture che consentono un ricambio dell’acqua al suo interno e, se possibile, un arredamento formato da radici di piante che pendono dal soffitto). Appena pronto, inizia la sua attività di ‘futuro-genitore’ cercando di attirare le femmine mediante l’emissione di particolari suoni (non è vero infatti che i pesci

sono muti, alcune specie, tra cui il gò, possono produrre diversi tipi di suono!). Le femmine mature che si lasciano incantare dalla serenata sono invitate ad entrare nel nido, dove depongono le uova attaccandole alle radici che pendono dal soffitto. Una volta deposte, le uova vengono fecondate dal padrone di casa, la femmina se ne va e per il papà inizia un lungo periodo di frenetica attività, durante il quale si occupa di tenere in ordine il nido, pulire le uova e ossigenarle mediante una continua corrente d’acqua che viene prodotta dal movimento delle pinne pettorali. Il tutto può durare qualche decina di giorni (ma il ciclo può essere ripetuto più volte durante la stagione riproduttiva) e in questo periodo il papà, tutto preso dai suoi piccolini, dimentica anche di nutrirsi, tanto che alla fine perde molto del proprio peso.

Questo metodo è diffuso tra diverse famiglie di pesci, ma è nota anche una rana sudamericana (“Rana di Darwin”) in cui il maschio incuba le uova nella sacca vocale. Esiste anche un caso, unico nel Regno Animale, in cui sono i maschi a portare avanti la gravidanza! Si tratta di specie di pesci appartenenti alla famiglia dei Singnatidi, di cui fanno parte pesci ago e cavallucci marini. In questo caso la femmina depone le uova non fecondate in un’apposita tasca esterna del maschio, all’interno della quale avvengono successivamente la fecondazione, l’incubazione e la schiusa.

C’è un lago in Africa, il lago Vittoria, famoso perché da esso origina il Nilo Bianco, che presenta anche delle peculiarità biologiche estremamente interessanti. La sua fauna ittica è molto studiata, in quanto una particolare famiglia di pesci (i Ciclidi) mostra nel lago un numero elevatissimo di specie frutto di intensi fenomeni evolutivi. In alcune di esse i padri si fanno carico in modo esclusivo della cura della prole. In questo caso il maschio utilizza la bocca per incubare le uova e proteggere i neonati nelle prime fasi di vita, rinunciando ad alimentarsi per tutto il periodo. 19


ConsigliDIVITA Salute e bellezza

L’ABC per un bel sorriso: “O” di Ortodonzia Prof. Antonio Gracco

Lo sapete che quando parlate con una persona il suo sguardo si concentra principalmente sulla vostra bocca e solo dopo sui vostri occhi, sui vostri capelli, sulle vostre mani e su altri particolari della vostra fisionomia? Lo sapete che il sorriso rappresenta il vostro primo biglietto da visita nel caso di un appuntamento galante, di un’uscita con un nuovo gruppo di amici o persino di un colloquio di lavoro? Nella società moderna siamo tartassati quotidianamente dai media. La televisione e le campagne pubblicitarie sulle riviste sono popolate da personaggi famosi che sfoggiano sorrisi perfetti, bianchissimi, affascinanti ed attraenti, fino quasi a sembrare irreali e irraggiungibili per noi “comuni mortali”. E così possiamo finire col sentirci inadatti davanti allo specchio del bagno quando analizziamo, con spazzolino e filo interdentale alla mano, i nostri denti... Oggi però è bene sapere che chiunque ha la possibilità di avere un bel sorriso. Basta seguire alcune semplici regole e soprattutto affidarsi alle mani esperte dello specialista in ortodonzia. Proprio così, se ancora non avete sentito parlare dell’ortodonzia, è giunto il momento di farlo, per la vostra salute e per quella dei vostri bambini.

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Se avete un problema agli occhi, vi rivolgete all’oculista, se avete un problema al naso contattate l’otorino. Allo stesso modo se avete problemi di allineamento dentale o di cattiva occlusione, lo specialista che può efficacemente curarli è l’ortodontista, un medico laureato in odontoiatria, quindi un dentista, che ha pro-

seguito i suoi studi per altri 3 anni specializzandosi in una determinata branca (l’ortodonzia appunto) e che per questo detiene tutta la professionalità e la competenza per poter risolvere anche i casi più specifici e complessi, restituendovi un sorriso migliore.


ConsigliDIVITA Salute e bellezza

4 2 1 3 Ecco alcune semplici regole di base da adottare e seguire per aiutare la salute del vostro sorriso:

Prima regola: alimentazione corretta.

Essa infatti è alla base di un sorriso sano, forte e bello. Dovete sapere che già all’interno dell’utero il feto assimila i nutrienti dalla madre che contribuiscono alla formazione dei denti da latte. Un’alimentazione ricca di calcio e fluoro aiuterà i denti del vostro piccolo a crescere forti e bianchi. Anche da grandi poi bisogna prestare attenzione al consumo di tutti quei cibi ad alto contenuto di zuccheri che possono minare l’integrità dei vostri denti. Niente paura però, anche in questi casi un consumo moderato di questi cibi e la buona abitudine di lavarsi frequentemente i denti preserveranno la bellezza del vostro sorriso. Non sottovalutate inoltre le bevande. Molte sono ricche di coloranti che possono rapidamente alterare in modo sgradevole il candore originario dei vostri denti. Un eccessivo consumo di tè e caffè per esempio potrà coprire i vostri denti con una patina scura. Nella maggior parte dei casi spazzolare i denti con una buona pasta dentifricia eliminerà questa pigmentazione, ma spesso questo potrà non essere sufficiente e dovrete rivolgervi al vostro dentista di fiducia per eseguire un’accurata seduta di igiene orale.

Seconda regola: Igiene.

Anche se la vostra alimentazione è controllata, dovete mantenere una corretta igiene della vostra bocca. Lavate i denti dopo ogni pasto, cambiate lo spazzolino ogni tre mesi, dedicate 10 minuti del vostro tempo ogni giorno a passare il filo interdentale. Andate almeno due volte all’anno dal vostro dentista di fiducia per un controllo e per eseguire una pulizia professionale dei vostri denti.

Terza regola: Prevenzione.

Il vostro dentista sarà in grado fin da piccoli di identificare eventuali problemi della vostra bocca e porvi rimedio. Molti bambini infatti assumono delle abitudini viziate come il prolungato succhiamento del pollice o del ciuccio, la respirazione con la bocca e non con il naso, e l’interposizione della lingua tra i denti. Tutti questi comportamenti possono interferire con il corretto allineamento dei denti e con lo sviluppo delle mascelle. In tutti questi casi dovete rivolgervi allo specialista in ortodonzia.

Quarta regola: Non è mai troppo tardi.

Non demoralizzatevi se i vostri denti sono storti e la vostra bocca non vi piace. Oggi come oggi le tecnologie della medicina consentono di risolvere più o meno facilmente la quasi totalità dei problemi della vostra bocca. L’importante è, come già ribadito, scegliere bene lo specialista a cui affidarsi.

A maggiore tutela della vostra sicurezza e a garanzia assoluta di competenza, in Italia esiste un’associazione, A.S.I.O., che riunisce gli ortodontisti provenienti dalle 19 scuole di specializzazione in Italia. Per questo, per qualunque problema di allineamento dentale o di malocclusione, consultate uno specialista A.S.I.O.. Cercate quello più vicino a voi sul sito www.specialistidelsorriso.it.

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SpecialeDIVITA

Mi voglio BENE! Il benessere in un soffio Dal 12 aprile al 16 maggio, presso tutti i punti vendita INTERSPAR, sarà disponibile il nuovo Catalogo: un vero e proprio itinerario all’insegna del benessere, attraverso il quale sarà possibile scoprire tante innovative linee di prodotti pensati per una dieta sana ed equilibrata, per mantenersi in forma e affrontare la giornata con la giusta energia. Vital- linea funzionale salutistica

Propone prodotti sviluppati da Despar in collaborazione con esperti nutrizionisti. Tutti gli alimenti sono caratterizzati dalla presenza di componenti naturalmente presenti o aggiunti che interagiscono con una o più funzioni fisiologiche dell’organismo portando ad effetti positivi sul mantenimento della salute e/o sulla prevenzione delle malattie.

Mondo Vital

La linea comprende una vasta gamma di prodotti che mirano al benessere. Dal latte ad alta digeribilità e di soia, a fette e grissini iposodici, oltre a yogurt ricchi di fermenti vivi, che aiutano il corretto funzionamento dell’intestino. La linea punta molto sulle proprietà benefiche della frutta, racchiuse nei succhi, e della verdura, con le vellutate ed i contorni surgelati.

L’ETICHETTA

Essere ben informati su ciò che si mangia è alla base di un’alimentazione sana e corretta. Sull’etichetta dei prodotti trovate tutte le informazioni necessarie ad una buona educazione alimentare. Le principali caratteristiche nutrizionali sono indicate in maniera chiara, utilizzando colori diversi, ed i valori nutrizionali sono indicati per porzione, con la dose giornaliera raccomandata di ogni singolo valore.

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SpecialeDIVITA

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SpecialeDIVITA

BIO logico Bio, Logico è la linea di prodotti Despar provenienti da agricoltura biologica, non contaminata da pesticidi. Una gamma di prodotti che comprende latte, stracchino e succhi a marchio Despar, a cui si affianca una selezione di marchi biologici, controllati e certificati, che completano la scelta con pasta, olio d’oliva, birra e tè.

Light Un prodotto light ha caratteristiche particolari legate alla sua natura, alla composizione o alle proprietà nutritive. Contiene meno grassi o meno zuccheri rispetto al prodotto di riferimento. Despar ha selezionato per voi i succhi di frutta, le marmellate, gli snack, i cereali, le migliori bevande energetiche e da passeggio, la birra, la mozzarella, l’olio, il tonno e lo yogurt. Per non perdersi nessun piacere della vita e sentirsi sempre più “leggeri”.

Senza glutine Sono prodotti che non contengono glutine, ovvero tutti i panificati o comunque la maggior parte dei prodotti preparati con farine di grano, di cereali, come farro, frumento, kamut, orzo, segale, spelta, triticale e amido. Despar propone numerosi marchi selezionati che producono pasta di riso, di mais, lasagne, focacce e pane. A questi si aggiungono i preparati per torte, le pizze, le farine e gli snack, con numerose varietà di biscotti.

A basso contenuto di colesterolo Il colesterolo è componente di molti alimenti di origine animale, si accompagna ai grassi e viene introdotto nell’organismo mangiando. Alcune persone hanno problemi nel regolamentare questa sostanza e quindi devono alimentarsi in modo adeguato. Despar ha scelto alcuni prodotti a base di soia e alcuni snack adatti per aiutare il corpo a prevenire la formazione di colesterolo.

Senza latte vaccino Continua a crescere il numero di persone che manifesta allergie alimentari, ad esempio all’uovo, oppure presenta una certa difficoltà nella digestione del latte vaccino, spesso sostituito da quello di soia, di riso o di capra.

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SpecialeDIVITA

Senza uova L’uovo, come il latte, sono presenti nei dolci ed altri alimenti di largo consumo. Oggi è possibile vivere bene nonostante la sensibilità verso questi prodotti e allo stesso tempo non privarsi di dolci e piccoli sfizi.

Tutti in forma (barrette ecc.) Una delle brutte abitudini alimentari che porta all’aumento di peso o rende difficile mantenere la forma fisica, sono gli spuntini fuori orario. La prima regola è non saltare mai i pasti principali, come la colazione che deve essere ricca di fibre, il pranzo, meglio se sostituito con un’insalata e del prosciutto crudo, piuttosto che con qualcosa di precotto e la cena, anche questa ricca di proteine e verdura. Come spezza fame si possono consumare barrette con frutta e cereali, yogurt, succhi di frutta naturali magari con qualche biscotto al farro.

In Linea (prodotti non food) Per vivere bene e tenersi in forma ci sono una serie di regole basilari, semplici ed alla portata di tutti. La prima è consumare almeno due litri di acqua naturale durante l’arco della giornata. Dormire almeno 8 ore per notte aiuta il corretto funzionamento del metabolismo. Il tutto abbinato ad un’attività fisica costante, magari da associare ad una sauna che aiuta ad eliminare le tossine accumulate dal corpo.

Benessere (non food, palestra ecc) Sport e attività fisica sono alla base del benessere psicofisico. Per le persone particolarmente stressate o soggette a pressioni continue lavorative e familiari lo yoga potrebbe essere una buona soluzione. E’ ideale anche per alleviare le tensioni muscolari come le cervicali. Per chi conduce una vita sedentaria due sedute di aerobica la settimana, tennis o un’attività costante in palestra possono dare un grosso aiuto. Per chi non ha orari e ama l’aria aperta tre lunghe passeggiate settimanali a passo sostenuto o un paio di tour in bicicletta sono un toccasana e rimettono di buon umore. Creme rassodanti Correre, sottoporsi ad estenuanti sedute di ginnastica e seguire una corretta alimentazione spesso non sono sufficienti per mantenersi in perfetta forma. La pelle ha bisogno di qualche aiuto in più. Mantenere una buona idratazione è alla base, ma l’ideale è massaggiare dopo la doccia quotidiana una buona crema rassodante, naturale, da spalmare sui punti critici come il seno, la pancia, l’interno delle cosce e delle braccia.

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CuriositàDIVITA Pic nic

VOGLIA DI PIC NIC!

Un rito da riscoprire con la famiglia e con gli amici Il pic nic come strumento per riappropriarsi della vita all’aria aperta, magari per conoscere quelle ville che tante volte si sono solo ammirate dai finestrini dell’auto, la loro storia, i parchi del territorio, per iniziare un percorso che guardi alla tutela ambientale alla scoperta di angoli incontaminati. L’idea della classica gita fuori porta, della scampagnata con la famiglia torna con l’arrivo della primavera, come occasione per vivere il rinnovarsi della stagione con occhi nuovi. Una sorta di tradizione che si rispolvera assieme al cestino in vimini ed al tavolino pieghevole, quelli conservati da mamme e nonne. Chi non ha mai organizzato un pic nic con la famiglia per il giorno di Pasquetta? C’è qualcuno che può dire di non aver mai goduto di un pomeriggio disteso su un plaid colorato, dopo una pedalata con gli ami-

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ci, anche solo per assaporare un po’ d’aria buona ed un panino? Sono i piccoli piaceri della vita, quelli che fanno riscoprire la magia della natura e riallacciare un legame con l’ambiente. Uscire, raggiungere un parco o una zona verde è un toccasana per la salute, magari evitando per qualche ora di tenere accesi cellulare, radio e marchingegni vari, vivendo questa parentesi come un momento per rigenerarsi. Il pic nic, quello moderno con i bicchieri in plastica ecologica e gli avveniristici contenitori, che mantengono ogni tipo di cibo, diventa il pretesto anche per vivere una vita familiare nuova: insegnare ai bambini qualche piccolo segreto sulla natura, mostrare loro i ciliegi in fiore, imparare a distinguere i fiori del pesco da quelli del pero, le margherite selvatiche oppure qualche insetto che in città non esiste più. Un pic nic può trasformarsi in una

nuova avventura e diventare un modo per praticare attività sportive senza la necessità di entrare in competizione, così come una pedalata in mountain bike sui Colli Euganei o sui Colli Berici si può chiudere con una gita accompagnata da qualche piatto freddo vegetariano e da un bagno di sole.


CuriositàDIVITA Barbecue DOVE ANDARE: AREE ATTREZZATE ED IDEE Ecco qualche idea per trascorrere una domenica diversa dal solito, un giorno di Pasquetta originale o una giornata a contatto con la natura.

a Vicerinoncaittà

Pic n

Ci sono quattro nuove aree pic nic allestite nel centro di Verona, attrezzate per la sosta dei turisti e dei cittadini veronesi, un modo per rimanere a contatto con la città e la sua storia. E’ possibile attrezzarsi con cestini, panini e quanto serve per un perfetto pranzetto in Piazza Indipendenza oppure ai giardini Pradaval, quelli di via Ponte Aleardi o Raggio di Sole. Alle nuove quattro aree si aggiunge quella gestita dagli Stimmatini al Santuario Nostra Signora di Lourdes sulle Torricelle.

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In Agordino ci sono tutte le attrezzature per potersi godere un perfetto pic nic. Per essere precisi bisogna avvicinarsi al Canale d’Agordo, Cencenighe, Falcade e Caviola. Tavoli e cestini anche nelle aree verdi di Chies d’Alpago, di Norcen, Val Canzoi, a Selva di Cadore.

2 hamburger Era Ora Despar 200 g Li trovi anche: alla pizzaiola allo speck

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Friuli l e d i h c r a Ip

Per gli amanti della carne alla griglia, per chi non si accontenta di un panino o di un’insalata di pasta, in alcune zone del Trentino oltre a panchine e tavoli ci sono delle aree attrezzate per il barbecue. A Brez, in località Pradena, si può raggiungere attraverso un percorso vita, completo di wc, giochi per i bimbi e naturalmente tutto l’occorrente per accendere il fuoco. Altre location da mettere in agenda per le forchette più esigenti ed amanti della natura: Coredo, in zona Palù attorno ai laghi, a Cunevo a pochi metri dal Rifugio Fontana, a Flavon presso il Rifugio Dos de La Quarta. Sempre in Trentino una zona ideale per una scampagnata è Taio, località Ale Plaze, vicino al lago Santa Giustina.

Un pic nic immerso nel verde, in un’area protetta dove imparare a conoscere la natura ed a rispettarla, una scampagnata che può trasformarsi in una lezione per tutta la famiglia. All’estremità della Val Cimoliana è possibile visitare alcuni percorsi naturalistici e visitare alcune malghe. Ci sono aree attrezzate per il pic nic a Compol, Confoz, Fontana e Pian Pagnon, dov’è possibile anche soggiornare per brevi periodi. Nella zona “Prè de Cecio” i bambini possono utilizzare il parco-giochi annesso all’area di pic nic. Altro posto da segnare in agenda è in località Pian dei Ciclamini, all’interno del Parco Naturale delle Prealpi Giulie, dove, immersi nel bosco, si trovano un percorso-vita ed un parco giochi per i più piccoli.

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Grill Barbecue 3 Accessori Grill Barbecue Sacco carbonella 3 kg Accendifuoco 40 cubetti Accendifuoco ecologici 32 cubetti Accendifuoco liquido 1000 ml

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EnergiaDIVITA Sport e movimento

CORSA CONTRO CAMMINO Qual è il migliore modo di allenarsi Per coloro che desiderano iniziare ad allenarsi svolgendo attività all’aria aperta si presentano due valide ed economiche alternative: la camminata e la corsa. Quale scegliere? Entrambi sono ottimi esercizi aerobici in grado di incrementare la nostra salute: innumerevoli studi scientifici ne hanno dimostrato l’efficacia nel ridurre o ritardare l’insorgenza di malattie cardiovascolari, tumori ed osteoporosi. Tecnicamente le due attività differiscono per il fatto che la corsa ha un momento definito di “volo” in cui entrambi i piedi sono sollevati dal terreno, cui segue la presa di contatto associata a vibrazioni di

entità variabile; durante il cammino invece il peso del corpo passa da un piede all’altro e viene sempre mantenuto un contatto con il terreno. Aumentando progressivamente la velocità di deambulazione viene spontaneo cominciare a correre: siamo circa a 8 Km/h e continuare a camminare diventa energeticamente sconveniente. Rispetto alla camminata, la corsa è più intensa, si raggiungono velocità nettamente superiori: induce un più rapido incremento della frequenza cardiaca e un maggior consumo calorico permettendo un effetto allenante più rapido. Inoltre per chi vuole mettersi alla prova e ha uno spirito competitivo sono molto diffuse gare con iscrizioni aperte a tutti: la possibilità di

che si svolgerà a Padova il 25 aprile e quella di Venezia, che si terrà il 24 ottobre. Attenzione però, per chi non è più propriamente giovane e non è allenato, la corsa può essere molto traumatizzante per caviglie, ginocchia e schiena. L’impatto duro col terreno e l’alta ripetizione del gesto atletico producono uno stress molto elevato per chi non lo esegue correttamente: è indispensabile per ridurre al minimo i danni scegliere una calzatura adatta alle proprie caratteristiche. Camminare offre il più semplice degli allenamenti ed è possibile svolgerlo anche con abbigliamento non specifico: si può approfittare per incrementare la dose di attività fisica settimanale andando a piedi al

Innumerevoli studi scientifici hanno dimostrato l’efficacia nel ridurre o ritardare l’insorgenza di malattie cardiovascolari, tumori ed osteoporosi. vedere paesaggi e città anche straniere da una differente prospettiva aggiunge una piacevole connotazione turistica alla competizione. Oltre all’esempio più famoso costituito dalla maratona di New York, che nella scorsa edizione ha visto più di 40 mila iscritti da tutto il mondo, non dimentichiamo gli appuntamenti più vicini a noi: due esempi su tutti sono la maratona di S.Antonio

lavoro, fuori con gli amici o a fare la spesa, oltre naturalmente a dedicare del tempo specifico. Essendo meno intensa della corsa la camminata si può praticare per più tempo ed è particolarmente indicata per coloro che cominciano da una condizione di sedentarietà, per chi ha già problemi articolari o ha un’età avanzata. Rappresenta inoltre tappa indispensabile per chi


EnergiaDIVITA

Sport e movimento

Mi chiamo Giuseppe Travain,

DI SEGUITO VI SPIEGHERO’ LE DIFFERENZE ED I VANTAGGI DI ALLENARSI CORRENDO, CAMMINANDO O PRATICANDO IL NORDIC WALKING.

È specialista in medicina dello Sport e docente nel corso di Scienze e Tecniche dell’attività motoria Preventiva e Adattata presso l’Università di Padova. Ha lavorato presso il centro di Medicina dello Sport dell’Università di Padova, occupandosi di valutazioni di idoneità agonistica e alimentazione per atleti e, ad oggi, è dirigente presso la Ulss 12 veneziana nell’unità Operativa di Qualità e Accreditamento.

deve riprendere l’attività a seguito di una riabilitazione. In ottica di dimagrimento, la corsa ha una spesa energetica più elevata ad alte velocità: è chiaro che per ottenere gli stessi risultati col cammino lo sforzo si deve protrarre più a lungo. Inoltre se si cammina molto velocemente il dispendio calorico può essere anche maggiore di quello di una corsa blanda.

Se alla camminata desideriamo aggiungere un esercizio per gli arti superiori il Nordic Walking fa al caso nostro. Dalla tecnica classica dello sci da fondo sono stati presi i bastoncini ed il movimento coordinato, ed è nata un’attività che sta raccogliendo molti adepti in tutto il mondo. La fisiologica alternanza di braccio e gamba opposti della camminata, viene cadenzata dall’uti-

lizzo del bastoncino, la cui spinta permette di ottenere una maggiore lunghezza del passo, senza però incidere sulla naturale fluidità del movimento. Un’ambientazione naturale, piacevole da ammirare, possibilmente guarnita di salite e discese, rappresenta l’habitat naturale del Nordic Walking. Buon movimento a tutti!

Le scarpe da corsa devono essere scelte in base a: modalità di appoggio del piede, peso corporeo, velocità di corsa, superficie. Fatevi aiutare da personale esperto! Il Nordic Walking è più efficace di una normale camminata e fa bruciare più calorie.

CORSA Vantaggi

CAMMINATA Vantaggi

Nordic Walking Vantaggi

Dispendio energetico maggiore (ad alte velocità)

Scarso impatto, riduzione dei traumatismi

Attività muscolare anche degli arti superiori

Effetto allenante più rapido

Possibilità di esecuzione con abbigliamento non tecnico

Ambientazione piacevole

Effetto stimolante delle competizioni (anche turistiche)

Attività che si può prolungare molto a lungo

Riduzione ulteriore del sovraccarico degli arti inferiori

Consumo calorico circa 600 Kcal/h

Consumo calorico circa 250 Kcal/h

Consumo calorico circa 400 Kcal/h 29


ConsigliDIVITA Benessere e bellezza

PULIZIE

di primavera Mi chiamo Fabrizio Zago,

in queste pagine scopriremo insieme UTILI CONSIGLI PER FARE LE PULIZIE DI PRIMAVERA SENZA CORRERE NESSUN RISCHIO.

Chimico industriale, dopo gli studi di orientamento tecnico scientifico conclusi in Francia e diverse esperienze di lavoro, approda al tema dell’eco compatibilità. Dal 1986 è consulente di prodotti detergenti e cosmetici per numerose catene di distribuzione. Dal 2001 è consulente presso l’UEAMPE di Bruxelles, dove è esperto tecnico nell’ambito degli AHWG per i settori Cosmesi e Detergenza in ambito ECOLABEL, l’etichetta ecologica di garanzia europea.

Con il bel tempo torna anche il tradizionale appuntamento con le pulizie di primavera. Dato che le pulizie si fanno durante tutto l’anno ci si potrebbe chiedere in cosa differiscano quelle primaverili rispetto alle altre. Ogni casalinga sa che in buona sostanza la differenza sta nella profondità e nella “radicalità” con cui si intraprende quest’attivita’ rispetto alla norma. Le polveri e l’inquinamento dell’inverno vengono affrontati ed eliminati con attenzione. Si tratta quindi di un momento in cui veniamo maggiormente in contatto con detergenti, acidi, solventi ed altri prodotti rispetto agli altri periodi dell’anno. Dal momento che queste sostanze hanno un loro particolare - a volte elevato - grado di pericolosità, è opportuno ricordare alcune precauzioni e segnalare alcune avvertenze e consigli che possono aiutare chi si occupa delle pulizie di casa. Uno degli aspetti da tenere in maggior considerazione è che la frequenza di allergie è talmente elevata che occorre prestare molta attenzione. Purtroppo molte casalinghe sono infatti già particolarmente sensibili ad alcune molecole sensibilizzanti. Le prove cliniche di allergia svelano spesso reazioni anche a comuni e diffusissimi allergeni come il limonene, il geraniolo, il lillial oppure a conservanti come i methilisothiazolinoni.

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Pulizia del bagno In questo importantissimo - igienicamente parlando - spazio casalin-

go si usano prodotti molto alcalini (candeggine ad esempio) e molto acidi come i comuni liquidi anticalcare o i disincrostanti per il WC. L’attenzione che dobbiamo prestare è a non mescolare mai prodotti diversi per evitare lo sviluppo di gas molto pericolosi, come il cloro, ad esempio. Le righe nere che si trovano tra una piastrella ed un’altra sono costituite da muffe (normalmente del ceppo Aspergillus niger) che possono essere tolte con prodotti ossidanti a cui sono particolarmente sensibili. Tra i più comuni ricordiamo la normale candeggina e la candeggina gentile (che è a base di acqua ossigenata). Pulizia della cucina In questo locale vengono usati molto spesso gli sgrassatori ed i “brilla-acciaio” per i lavelli. Molte attenzioni vanno rivolte ai primi perché normalmente sono molto alcalini ed un contatto prolungato con le mani può causare disidratazione, arrossamenti e danneggiamenti della pelle. Peggio ancora fanno gli anticalcare perché gli acidi sono in grado di solubilizzare piccole quantità di nikel dalle rubinetterie in acciaio e nei lavelli inox. Le allergie al nikel sono molto frequenti e purtroppo ne soffrono molte casalinghe italiane. Per tutti questi motivi l’uso dei guanti è assolutamente indispensabile. Saranno anche scomodi e fastidiosi, ma rappresentano l’unica vera barriera che possiamo adottare in maniera semplice ed efficace.


Alcuni consiglI Usate sempre i guanti, aprite bene le finestre e cercate di leggere le etichette dei vostri prodotti. Le pulizie di primavera saranno sempre pesanti ma eviterete di farvi del male!

Pulizia dei pavimenti: non c’è prodotto sul mercato che non dichiari che il risciacquo non serve. Errore! Questi prodotti sono formulati per non fare schiuma e per “nascondere” i residui e non lasciare tracce (aloni) visibili, ma il detersivo rimane lì sul pavimento. Se si cammina a piedi nudi o si lascia un bambino giocare sul pavimento qualche problema lo potrebbero dare. Ma anche senza voler considerare questo aspetto, rimane il fatto che una parte di detersivo rimane sulle superfici e se è vero che i pavimenti risultano splendenti e senza aloni, è anche vero che avranno maggiore tendenza a sporcarsi ancora, ad attirare la polvere e via dicendo. Quindi, proprio in occasione di pulizie approfondite, è opportuno risciacquare i pavimenti almeno una volta.

ConsigliDIVITA Benessere e bellezza

Vetri e superfici lavabili L’uso dei “trigger” (gli spruzzini) dei prodotti pronti all’uso è diventata un’abitudine comune. Purtroppo per rendere molto efficaci queste formulazioni si usano quantità anche molto elevate di solventi, dal semplice e poco tossico etanolo (ma anch’esso ha i suoi problemi) al pessimo butilcellosolve. Saranno anche molto efficaci e rapidi ma sono anche molto pericolosi perché l’applicazione prevede la formazione di un aerosol che respiriamo tranquillamente con brutte sorprese. Le pulizie dunque vanno fatte a finestre ben aperte e cercando di non respirare gli aerosol.

La domanda che sorge spontanea è “ma come facciamo a sapere se il tal prodotto contiene queste sostanze (ed evitare di acquistarlo)?” A questo proposito le leggi europee ci vengono in aiuto stabilendo che tutte le composizioni dei detergenti devono essere pubblicate su internet. Nell’etichetta del detergente deve essere riportato un sito internet dove poter trovare la composizione del prodotto con particolare evidenza degli allergeni. Una volta che sappiamo cosa c’è dentro al prodotto possiamo adottare alcune precauzioni specifiche.

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TestDIVITA

Scopri con questo breve eco-test il tuo grado di rispetto ecologico

Salute e relax

QUANTO vuoi bene all’ ambiente? 1. Che tipo di mezzi di trasporto utilizzi prevalentemente per brevi spostamenti in città? a) i mezzi pubblici (es. tram, metro, autobus, taxi) b) l’automobile (o lo scooter/moto se è bel tempo) c) la bicicletta oppure mi muovo a piedi 2. Nella casa in cui vivi sono presenti lampade a risparmio energetico? a) Sì, utilizzo solo quelle a basso consumo da quando le hanno immesse nel mercato b) No, non ne le ho ancora mai provate c) Ne ho qualcuna ma per la maggior parte ho ancora le tradizionali 3. Quando finisci di guardare la televisione, cosa fai? a) Spesso la dimentico accesa e la spegne qualcun altro per me poco dopo b) La metto in stand-by, così per riaccenderla impiego meno tempo c) Stacco sempre la presa elettrica o disattivo l’interruttore a cui è collegata la presa

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4. La prossima auto che acquisterai sarà? a) Gpl/ibrida/elettrica b) A benzina verde/diesel c) Non ho nei piani di comprarne una, utilizzo il sistema di auto-noleggio quando mi serve

5. Come ti comporti con i rifiuti di casa? a) Effettuo la raccolta differenziata seguendo le normative vigenti nel mio Comune di residenza b) Non ho tempo di differenziare ogni tipo di rifiuto, quindi mi limito a separare secco da umido c) Non faccio la raccolta differenziata per mancanza di tempo 6. In primavera/estate per rinfrescare gli ambienti cosa utilizzi? a) Il deumidificatore o il ventilatore elettrico b) Il condizionatore c) Tende parasole oppure semplicemente chiudo le veneziane e abbasso le persiane 7. Cosa ne fai delle mail di posta elettronica che ricevi? a) Le stampo tutte così non mi dimentico di fare quello che c’è scritto b) Le lascio nel pc e le consulto a video solo come file digitali senza stamparle c) Stampo solo quelle veramente utili e magari riutilizzo il retro di un foglio già stampato

DOMANDA NR. 1 2 3 4 5 6 7

A B C 2 0 3 3 0 1 0 1 3 3 1 2 3 1 0 2 0 3 0 3 2

PUNTEGGI E PROFILI Fino a 6 punti: ECO-INEFFICIENTE “Voler bene a te stesso e all’ambiente”: questo deve diventare il tuo nuovo motto di vita, se finora non lo è stato. Il secolo scorso è stato vissuto senza preoccupazione per l’inquinamento e i danni all’ambiente, all’insegna del consumo sconsiderato di risorse naturali ed energetiche. Oggi è giunto il momento di vivere con maggiore consapevolezza, rinunciando agli sprechi e rispettando l’ambiente in cui vivi. Abituati fin dai piccoli gesti quotidiani a salvaguardare il tuo ambiente: vivrai meglio, ritroverai un ritmo più umano e darai a te stesso e alla tua vita un senso più profondo. da 7 a 16 punti : ECO-INFORMATO Il tuo livello di eco-educazione è sicuramente buono: conosci le principali tematiche legate all’ambiente in cui vivi, ma puoi fare ancora di più. Puoi ad esempio ulteriormente ridurre i consumi della tua abitazione, grazie a soluzioni tecnologiche pensate per gestire riscaldamento e condizionamento, per spegnere apparecchi non in funzione (pc, monitor, elettrodomestici), per movimentare tende e schermi in base all’inclinazione del sole, per misurare i consumi elettrici e le variabili ambientali (temperatura, umidità, luminosità). Oltre 17 punti: ECO-EFFICIENTE Sei assolutamente consapevole delle problematiche legate all’ambiente e le metti in pratica quotidianamente. La tua missione è ora quella di diffondere anche agli altri la tua “eco-sensibilità”. Ad esempio, informa la tua azienda dell’esistenza della normativa ISO 14 000, che certifica l’impegno ambientale dell’attività e dei prodotti/servizi offerti, metti a conoscenza del progetto Eco-scuole i docenti della scuola dei tuoi figli, iscriviti ad un’associazione che si batta per promuovere il rispetto per l’ambiente, segnala alle autorità competenti qualunque manifestazione insolita di inquinamento. Dai sempre il buon esempio ed impegnati a diventare un modello per tutti.



SaporiDIVITA

Gabriele Bozio Delmastro vi darà dei consigli su come realizzare delle ricette di cucina semplice e sana. È consulente nel mondo del food e docente in scuole di perfezionamento internazionali. Da qualche anno con il collega Nicola Michieletto si occupa di pasticceria e cucina naturale e salutistica, utilizzando prodotti alternativi ma sempre naturali e in linea con le moderne esigenze nutrizionali.

Scuola di cucina

siva u l c es a ett Ric voi

scelta per

SPIEDINI DI POLLO e ANANAS marinati allo yogurt e menta

Preparazione e cottura: 40 min. Marinatura: 2 h

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Difficoltà: Ingredienti per 4 persone: Per lo spiedino 350 g di petto di pollo a fette Passo dopo Passo Despar 100 g di Yogurt bianco Bio,Logico Despar 200 g di ananas 5 foglie di menta fresca la scorza di un lime 10 g di cipolla bianca un cucchiaino di paprika dolce il succo di 1/2 limone 4 cucchiai di olio extravergine di oliva sale e pepe q.b. Per la guarnizione 100 g di coppa di suino 200 g di pomodori ciliegia 300 g di misticanza aromatica il succo di 1/2 limone 6 cucchiai di di olio extravergine di oliva sale e pepe q.b.

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Vino consigliato: Cabernet Grave del Friuli 34

Per lo spiedino, pelare l’ananas, tagliarla a cubetti, salarla e farla marinare per qualche minuto facendole fuoriuscire il liquido. Tagliare anche il petto di pollo a cubetti della stessa grandezza dell’ananas (foto 1) e comporre gli spiedini alternado sullo stecco in bambù il pollo e l’ananas scolato dal liquido rilasciato (foto 2). Mettere gli spiedini in un vassoio, cospargere di foglie di menta strappata e scorza di lime grattugiata. Nel frattempo preparare la marinatura miscelando in una ciotola lo yogurt (foto 3) con il succo di limone (foto 4), un filo di olio, la cipolla finemente tritata e la paprica dolce. Versare il composto sugli spiedini preparati in precedenza, massaggiare bene e lasciare marinare per almeno 2 ore in frigorifero. Scolare dalla marinatura, cuocere sulla piastra rigata ben calda fino a colorare la superficie esterna, passare poi in forno per qualche minuto su una teglia con la carta da forno e completare la cottura. Per la guarnizione, croccantizzare in una padella antiaderente la coppa tagliata a listarelle. Servite gli spiedini sul letto di misticanza condita con olio sale pepe e succo di limone, accompagnare con dei pomodorini freschi e guarnire con la coppa croccante e una fogliolina di menta.


SaporiDIVITA

Scuola di cucina

I nostri ingredienti

Yogurt bianco Bio,Logico Despar 2 x 125 g

Petto di pollo Passo dopo Passo a fette Despar

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StiliDIVITA

Abbigliamento ecologico

TOTAL LOOK ETICO e BIO Abiti “tantrici” o “di latte” Quando si va ad acquistare un capo d’abbigliamento o un accessorio sempre più spesso ci si sofferma a controllare l’etichetta con la specifica della materia prima. Questa buona abitudine la noto sempre più spesso sia nei grandi magazzini che nelle boutique e sta ad indicare quanto importanti siano diventate le scelte legate al proprio benessere. Indossare una t-shirt di cotone naturale e sapere che è stata realizzata con una lavorazione “etica” è una garanzia per la nostra pelle e di conseguenza per la nostra salute.

A questo poi si aggiunge la tematica ambientale, sempre più legata al mondo della moda, oggi divenuto più ecologico, etico e meno frivolo. Si parla di moda “a impatto zero” come nuova filosofia che ha conquistato stilisti quali Oscar de la Renta e Diane von Furstenberg, senza dimenticare Giorgio Armani o Gattinoni, che ha fatto sfilare ad Alta Moda a Roma un abito da sposa creato con tessuto IngeoTM, derivato al 100% da amidi vegetali, firmato da Guglielmo Mariotto. Un altro esempio eccellente? La 36

Coco’s Crocco di Chanel, una borsetta con un ricamo che la fa sembrare di coccodrillo, mentre è totalmente naturale. I veri pionieri, come in tutte le cose, non sono stati stilisti stellati o griffe, ma piccole aziende, come lo era Esprit, che nel 1991 ha lanciato sul mercato la prima collezione di abiti bio, che utilizzavano esclusivamente fibre naturali, quindi niente nylon, elastan o tessuti sintetici. Gli stilisti ed i marchi si sono fatti contagiare: è stata rivalutata la juta per creare nuovi tessuti, tra cui il Lempur, ricavato dalla fibra di legno, lana e cotone organici, derivanti da una filiera senza pesticidi o sostanze non naturali e tinti con colori ricavati da piante di ginepro e robbia. La catena H&M ha lanciato una linea specifica di prodotti realizzati in cotone organico, proveniente da coltivazioni in cui non si fa uso di prodotti chimici e pesticidi. Tra i brand più innovativi si è fatta notare la friulana Lifegate, che ha proposto una doppia collezione di jeans per lui&lei total green, fatti di cotone bio e tinti naturalmente, con un richiamo “spirituale” nei vari nomi delle linee, che riprendono la filosofia “tantrica”.

Ha poi incuriosito la Milkywear, la prima linea di maglieria realizzata con una fibra ricavata dalla proteina del latte, il Milkofil. L’eco-trend ha contagiato anche gli accessori. La Reebok ad esempio ha realizzato una linea di scarpe con materiali riciclati: pelle tinta con infusi naturali, lacci ricavati da plastica riciclata, inserti di tessuti in juta e fibre di legno. Sono totalmente riciclabili e in materiale naturale anche i mocassini El Naturalista: con ogni paio acquistato si aiuta il progetto dell’ONG Properù e dell’Associazione Amigos de Tanzania.

La preoccupazione è che questo lato “natural” della moda possa essere passeggero, ma gli investimenti nella ricerca per la lavorazione di fibre biologiche lasciano ben sperare anche per un prossimo futuro. Nell’attesa alcuni brand hanno iniziato a “rivalutare” vecchi capi e collezioni, così hanno fatto Max Mara e Versace e così sta facendo Malìparmi. Rispolverare il vintage in qualche modo è anche riutilizzare qualcosa che si era lasciato da parte e riapprezzarne il valore. E questo non è riciclare? Per noi di DiVita sì!


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IL VERDE CHE PUNTA AL CIELO I giardini verticali nuovo lifestyle bio Spesso chi vive in città, magari in condominio, rinuncia ad avere un terrazzo fiorito oppure si limita a qualche piccolo vaso da appendere con pochi ciclamini ed alcune piantine di begonia. L’idea di poter progettare dei giardini, non solo di piccole dimensioni, che si sviluppino in verticale sicuramente non è nata per soddisfare il bisogno un po’ frivolo di

avere un terrazzo fiorito anche in pieno centro cittadino, ma è stata prima di tutto una risposta pratica per creare delle zone verdi dove c’è deficit di spazio (ad esempio nelle grandi metropoli come Tokyo o New York), e per cercare di far nascere tanti piccoli polmoni verdi nel caos cittadino. Questo non significa che i giardini verticali non possano diventare una realtà alla portata di tutti gli appassionati del “pollice verde”. Un aspetto interessante del verde verticale è che contribuisce a rendere meno grigi gli spazi urbani, con una serie di vantaggi non indif38

ferenti per l’ambiente ed il risparmio energetico. I giardini verticali assorbono l’anidride carbonica, lo smog, i raggi UV ed il calore esterno, mantenendo la casa fresca ed isolata, e rallentano il rilascio di calore notturno dell’abitazione fungendo da cuscinetto termico. Tra i precursori di questa nuova realtà c’è il botanico francese Patrick Blanc, che ha fatto del verde verticale una sorta di espressione artistica, in grado di legare piante ad architetture innovative, costituite da due strati di feltro chiusi in involucri impermeabili che fissa ad un quadro di metallo. Il feltro conserva l’acqua alimentando un sistema di irrigazione a

Se vivo in un piccolo appartamento ma ho a disposizione delle pareti esterne come posso sfruttarle? goccia, mentre la parte inferiore dell’impianto è usata come raccoglitore dei residui del giardino. Alcune di queste opere botaniche innovative si possono ammirare al Caixa Forum di Madrid, al Museo del Quai Branly a Parigi, al Caffè Trussardi di Milano ed al Parlamento Europeo di Bruxelles.

GIARDINO VERTICALE “FAI DA TE” Il lavoro di designer e architetti ha dato un impulso alla creatività degli appassionati di giardinaggio. La domanda sorge spontanea: se vivo in un piccolo appartamento ma ho a disposizione delle pareti esterne come posso sfruttarle? La rispo-


CompliciDIVITA Fiori e piante

uno spazio limitato, il fertilizzante naturale fornisce alla pianta elementi utili alla crescita. L’ultima operazione è la semina. Per chi non ama il bricolage, esistono in commercio alcune strutture specifiche che si possono installare sui muri, oppure si può utilizzare una scarpiera di juta, o appendere vasi sulle pareti e collocare in ognuno una piantina.

sta è scontata: si può costruire un piccolo giardino verticale in modo economico e con la garanzia di buoni risultati. Il primo passo è procurarsi delle vecchie grondaie, meglio se squadrate, terriccio, acqua e semi. Dopo aver selezionato dei pezzi di grondaia integri, averli puliti e magari liberati da eventuali macchie di ruggine, basta fissarli alla parete esterna scelta in base all’esposizione della casa e alle caratteristiche delle piante che si andranno a coltivare. Si ancorano al muro le grondaie, lasciando la parte concava rivolta verso l’alto, e si riempiono a metà con il terriccio. E’ necessario mettere uno strato di fertilizzante naturale a basso rilascio e ricoprire con il restante terreno. Avendo a disposizione

FIORI ED ORTAGGI DA PIANTARE I giardini verticali sono nati con l’intento di creare delle particolari aree verdi, quindi si prestano a trasformare una parete in un giardino, ma possono anche trasformarsi in piccoli orti, dove coltivare erbe aromatiche ed ortaggi di uso quotidiano. In particolare nell’orto verticale si possono crescere con ottimi risultati lattuga, fagioli, piselli, spinaci, bietole, zucchine, pomodori, cavoli, peperoni e melanzane. Ma è il caso di fare un po’ d’ordine nel giardino od orto che si vuole creare e soprattutto renderlo “colorato” per l’imminente primavera-estate. I giardini verticali hanno la possibilità di rivoluzionare l’intera facciata di una casa o di una palazzina, basta scegliere i fiori giusti per ottenere l’effetto sorpresa nei primi mesi estivi. I primi giorni di aprile sono gli ultimi per poter piantare e trapiantare negli spazi ricavati gerani, begonie e ranuncoli. Per chi ha scelto la soluzione a “sacchetto” per la struttura por-

tante può pensare anche a gigli, margherite e gladioli, caratterizzati dal gambo lungo. E per avere ortaggi di stagione e bio? Aprile è il mese ideale per piantare i semi di lattuga da taglio, spinaci, carote, basilico, pomodori, piselli, fagiolini e zucchine. L’importante è fare sempre attenzione a non esagerare nella semina e pensare che pomodori maturi e cespi di insalata possono diventare voluminosi e pesanti. LA CURIOSITA’

ORTINPARCO 2010 Ortinparco è una manifestazione dedicata alla cultura e coltura dell’orto e del giardino. L’evento è proposto dal 23 aprile al 2 maggio 2010 nello storico Parco delle Terme di Levico, in Valsugana, a 20 Km da Trento. In questo contesto ci si propone di reinterpretare tradizioni colturali e culturali, saggezze contadine e sapienze artigianali, nella logica del mantenimento della memoria storica e del genius loci. L’intento è di portare l’orto su un piano di nobiltà complessa esaltandolo non solo come un fatto agricolo e spazio verde coltivato, ma anche come una grande occasione di progettualità, socialità e cultura.

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EventiDIVITA

Cultura&tempo libero

10 APRILE

17 aprile

Teatro Vivaldi, Jesolo (Venezia)

Val di Non (Trento)

PHIL WOODS 4TET All’interno della rassegna “Veneto Jazz Winter 2010” il Teatro Vivaldi ospiterà un concerto unico per gli amanti del jazz e per tutti i cultori della buona musica. Protagonista assoluto il sax di Phil Woods, considerato l’erede di Charlie Parker. Dal grande pubblico è conosciuto per aver suonato al fianco di Billy Joel in “Just the way you are” e per aver vinto 4 Grammy Awards su 7 nomination.

CASTEL THUN RIAPRE Emblema degli antichi fasti di una delle più potenti e ricche casate trentine, quella dei Tono, Castel Thun domina ancor oggi su tutte le altre residenze castellane della Val di Non. Inoltre è anche uno dei complessi museali più importanti dell’intero arco alpino, sede periferica del famoso Castello del Buonconsiglio di Trento. Per l’inaugurazione verrà aperta una speciale mostra di stampe e dipinti risalenti al XVI - XIX secolo.

24 e 25 aprile Palanaunia di Fondo (Trento) DULCIS IN…FONDO “Dulcis in...Fondo” è un appuntamento ideato per promuovere la produzione artigianale dolciaria trentina in un viaggio tra laboratori di cucina, dolci esposizioni, sfide e concorsi tra i fornelli. Un ricco programma di iniziative come la vendita di prodotti dolciari, le dimostrazioni di arte pasticcera, degustazioni guidate, lezioni di cucina, laboratori creativi per i bambini, seminari e concorsi. Info 0461 420530.

1 maggio

fino al

Musei Provinciali (Gorizia)

18 aprile

Marano Vicentino (Vicenza)

DAL

15 al 25 APRILE

Politeama Rossetti (Trieste)

WEST SIDE STORY Uno dei musical più attesi, ispirato ad una storia che non sembra avere età, arriva al Politeama nella sua versione originale. Le coreografie di Jerome Robbins, le musiche di Leonord Bernstein e le liriche di Stephen Sondheim faranno rivivere l’appassionante storia d’amore con un cast di ballerini ed attori unico nel suo genere, diretto dal regista Joey McKneelly . 40

LA CASA SULL’ALBERO Sarà una “festa della lettura” tutta dedicata ai bambini l’incontro conclusivo del progetto di formazione “La casa sull’albero – Uno sguardo sulla promozione della lettura”, organizzato dal polo bibliotecario Biblomarca con il contributo della Regione Veneto, della Provincia di Treviso e del Polo Biblomarca, che si svolgerà a Marano Vicentino nella verde cornice del Parco Solidarietà (dalle ore 17). Lettori volontari nella cornice del Parco Solidarietà leggeranno per i più piccoli e per gli adulti che abbiano voglia di ricevere in dono una storia.

FUTURISMO-MODA-DESIGN Alla moda ed alla “Ricostruzione futurista dell’universo quotidiano” è dedicata un’originale esposizione allestita al Museo della Moda e delle Arti Applicate dei Musei Provinciali. Ad essere esposti sono pezzi originali, alcuni dei capi in mostra sono concessi da coloro che oggi fanno la moda: Laura Biagiotti Cigna oppure Ottavio e Rosita Missoni, ad esempio, collezionisti di vestiti futuristi. Info 0481 533926.


EventiDIVITA

Gastronomia&tradizione

IN FRIULI VENEZIA GIULIA dal 18 aprile al 5 maggio • Rassegna enogastronomica “XXIII Mostra degli asparagi di Fossalon” a Grado (Gorizia) dal 18 aprile al 5 maggio. Si tratta di un evento volto alla promozione del pregiato ortaggio con degustazione del prodotto nei chioschi eno-gastronomici.

IN TRENTINO

IN VENETO

25 aprile • A Caldaro c’è la “Giornata dell’escursione del vino”. Le aziende Wein.kaltern sorprenderanno gli ospiti con inedite proposte incentrate su vino, gastronomia ed intrattenimento.

Dall’8 al 10 maggio • “Terre dei Dogi in festa” a Portogruaro (Venezia): un fine settimana dedicato alle tradizioni enogastronomiche della Venezia Orientale, con degustazione dei Vini Doc Lison Pramaggiore.

Dal 5 maggio al 12 giugno • Tornano “Le settimane altoatesine della Strada del Vino” che arriveranno in 15 località vinicole di Bolzano. Un’occasione per conoscere il mondo del vino dell’Alto Adige e visitare meravigliosi luoghi d’interesse storico-culturale.

3° week-end di maggio • A Soave (Verona) c’è la “Festa Medioevale del Vino Bianco”, con corteo storico in costume medievale che sale fino al Castello Scaligero, dove si rinnova il rito dell’investitura delle nuove Castellane e degli Spadarini con tradizionale banchetto.

2 MAGGIO • “Corsa dei Caratei” di Buttrio (Udine), che si svolge all’interno della 78° edizione della Fiera regionale dei vini di Buttrio. Dall’8 all’11 maggio • Corno di Rosazzo ospita la tradizionale “Fiera dei vini dei Colli Orientali del Friuli” dedicata ai prodotti del territorio. La 4a domenica di maggio • A Visinale del Judrio, comune di Corno di Rosazzo (Udine), c’è la “Sagre dei glaudins” dove poter degustare la famosa frittata con le punte del luppolo selvatico (dette “glaudinaris”).

Dal 7 al 16 maggio • A Combai (Treviso) va in scena “E’ Verdiso: 21° Mostra del Vino e della Grappa”, un omaggio al vino che cresce e matura nelle omonime colline, conosciuto per il sapore vivace ed il caratteristico retrogusto amarognolo.

12 giugno • La “Notte delle Cantine” del 12 giugno toccherà numerose suggestive cantine altoatesine, caratterizzate dal rapporto tra storia ed enogastronomia.

1 giugno • La città di Mason Vicentino (Vicenza) ospita la “Sagra delle ciliegie”, accompagnando le esposizioni delle migliori “rosse” con stand gastronomici e momenti di intrattenimento.

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PilloleDIVITA Salvia: il rimedio contro la dermatite da sudore Con l’arrivo dei primi caldi, la nostra pelle è sicuramente sottoposta ad una sudorazione più abbondante, che spesso può diventare anche un fastidioso problema cutaneo. La dermatite da sudore (scientificamente “miliaria”) colpisce soprattutto le parti del corpo in cui si tende a sudare di più come le ascelle, il petto, l’incavo dell’avambraccio e l’incavo del ginocchio, e provoca irritazione e prurito intensi. Tali sintomi sono causati dall’ostruzione dei dotti delle ghiandole sudoripare che si rompono facendo fuoriuscire il sudore sotto pelle. Per contrastarla, possiamo intervenire sia esternamente sulla zona interessata che dall’interno del nostro corpo. La comune salvia contiene in questo senso proprietà antisettiche e antisudorali eccellenti. Il consiglio: Prendete un cucchiaio di foglie - meglio se essiccate - di salvia e lasciatelo per 5 minuti in infusione in circa 1 litro d’acqua. Ne ricaverete una bevanda dissetante e disintossicante da sorseggiare durante la giornata. In alternativa all’infuso (ma non per i bambini) potete utilizzare la tintura madre: diluite circa 25 gocce per 2/3 volte al giorno in poca acqua e applicate sulla zona.

Ribes nigrum per alleviare l’allergia primaverile Uno dei mali di stagione più diffuso con l’arrivo della primavera è la pollinosi. Nel mondo circa il 25% ne soffre e in Italia circa il 18%, numeri destinati a crescere secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). I sintomi dell’allergia possono interessare l’apparato gastroenterico (con nausea, vomito, diarrea) o il naso e l’apparato respiratorio (starnuti, naso chiuso, mancanza d’aria, tosse e persino asma). In altri casi ad essere coinvolti sono gli occhi: prurito, arrossamento, gonfiore, lacrimazione, fastidio alla luce. Il tutto accompagnato da spossatezza ed irritabilità. Esistono dei veri e propri calendari dei pollini, realizzati da ASL o Ospedali e disponibili sul web (es. www.pollinieal42

lergia.net ), utili per conoscere in tempo reale la concentrazione dei pollini in una data zona e le “previsioni” a breve termine. Il consiglio: La natura ci offre un valido fitoterapico con azione antinfiammatoria: il Ribes Nigrum, che si trova sotto forma di gemmoderivato e di olio, in perle. Ricco di acidi grassi della serie omega 3 e 6, non ha alcun effetto collaterale e può essere considerato un cortisonico naturale. E’ preferibile cominciare ad assumerlo, a basso dosaggio, alcune settimane prima della stagione dei pollini (che in genere inizia a marzo) e proseguire anche durante la pollinazione. L’indicazione classica per il gemmoderivato è di 30/50 gocce diluite in poca acqua 2/3 volte al giorno, mentre per l’olio si consigliano 2-4 capsule al giorno.

Olii essenziali per superare il cambio di stagione “Aprile dolce dormire”! Il cambio di stagione e l’arrivo della primavera possono spesso portare con sè sintomi diffusissimi: stanchezza, mancanza di concentrazione, sonnolenza, che spesso si accompagnano ad un intenso desiderio di cibo e quindi ad un aumento del peso corporeo. E’ il prezzo che il nostro organismo paga per adattarsi alla ripresa dell’attività metabolica, rallentata in inverno per il freddo e la poca luce. Le giornate più lunghe ci spingono ad essere molto più attivi, ma se il fisico non è ancora pronto ci si stanca presto. Alla base di tutto non dimenticate di prediligere un’alimentazione leggera e a base di vitamine, perchè il nostro metabolismo ha bisogno di nutrienti che lo riforniscano di pronta energia ma senza immagazzinarne grandi riserve. Il consiglio: Per riempire la casa di energia, aggiungete alcune gocce di un olio a vostra preferenza all’acqua delle vaschette dei termosifoni oppure utilizzate gli appositi bruciaessenze. Per un gel doccia naturale, profumatissimo ed energizzante, aggiungete 3/4 gocce di olio essenziale a un cucchiaio di olio di mandorle e miscelate il tutto con mezza tazza circa di sapone liquido neutro.

Cambio d’armadio: ecco l’antitarme naturale! Stanchi degli indumenti pesanti dell’inverno? Primavera significa anche tempo di cambio di guardaroba, tempo di archiviare cappotti e maglioni di lana. Al posto della classica naftalina, riscopriamo i vecchi rimedi delle nonne. Il consiglio: Per prima cosa dovete lavare gli indumenti prima di riporli nelle scatole o negli appositi sacchi sottovuoto per armadi. Poi con garza, ago e filo preparate dei sacchettini da riempire con erbe, come lavanda secca, foglie di tabacco, fiori di piretro, corteccia di cedro. Si può poi aggiungere a queste qualche goccia di olio essenziale di lavanda. In alternativa potete prendere un limone e infilzarlo con alcuni chiodi di garofano, metterlo all’interno di una calza in nylon e quindi nei cassetti o nell’armadio, sostituendolo però ogni due settimane.

Limone anti-macchia Oggi in commercio esistono numerose soluzioni per sbiancare i denti e rendere luminoso il nostro sorriso, riportandolo al suo naturale candore, perso nella maggior parte dei casi per tartaro, assunzione di coloranti attraverso alimenti e bevande nonchè fumo di sigaretta: dai chewing-gum, alle mascherine, ai dentifrici, fino addirittura a sedute di laser. Per chi sceglie invece di affidarsi a rimedi naturali e più economici, il limone rappresenta certamente un validissimo alleato, da usare, dato che ci siete, anche per eliminare le antiestetiche macchie gialle sulle mani che si formano a causa del fumo. Il consiglio: Sciogliete un cucchiaino di bicarbonato in un bicchierino di succo di limone. Bagnate il vostro spazzolino da denti in questo efficace prodotto. Non utilizzate però questo sistema più di una volta al mese, alternatelo invece allo sfregamento della scorza del limone stesso sulla superficie dei denti. ll limone infatti come il bicarbonato ha un potente effetto sbiancante ma corrode lo smalto se usato troppo di frequente.


UNA FRESCHEZZA DA BRIVIDO I^k ng [kbob]h ]b inkZ _k^l\a^ssZ lneeZ i^ee^% gZl\^ eZ gnhoZ ebg^Z G^nmkh Kh[^kml <krlmZe ?k^la \hg fb\kh\kblmZeeb ]b _k^l\a^ssZ Z] Zsbhg^ ikheng`ZmZ' Ng [kbob]h bff^]bZmh ]b _k^l\a^ssZ \a^ \hgmbgnZ· \hgmbgnZ· \hgmbgnZ· ^ mb Z\\hfiZ`gZ Ëgh Z l^kZ' EÃ^li^kb^gsZ G^nmkh Kh[^kml g^eeZ \nkZ ]^eeZ i^ee^ lb ngbl\^ Z] ngZ m^\gheh`bZ bgghoZmboZ i^k \k^Zk^ ngZ _hkfneZsbhg^ ngb\Z \hg fb\kh\kblmZeeb ]b _k^l\a^ssZ Z kbeZl\bh bff^]bZmh ^ \hgmbgnh3 l^gmbkZb likb`bhgZklb lneeZ mnZ i^ee^ ngÃbgm^glZ l^glZsbhg^ ]b _k^l\a^ssZ inkZ \a^ l^gmb ln[bmh ^ \a^ ]nkZ Z eng`h' I^k ngÃ^li^kb^gsZ \hfie^mZ ]b _k^l\a^ssZ% l\hikb mnmmb b ikh]hmmb ]^eeZ ebg^Z G^nmkh Kh[^kml <krlmZe ?k^la3 B ]^h]hkZgmb <krlmZe ?k^la% ]blihgb[beb g^b _hkfZmb LikZr% OZih ^ Lmb\d% `ZkZgmbl\hgh ngÃ^_Ë\Z\bZ ]^h]hkZgm^ Z eng`h ^] ngÃZsbhg^ ^qmkZ&i^k_hkfZgm^% \a^ mb Z\\hfiZ`gZ bg mnmmb b fhf^gmb ]^eeZ mnZ `bhkgZmZ% Ëgh Z l^kZ' Be [Z`gh]h\\bZ <krlmZe ?k^la \hf[bgZ ngÃ^_Ë\Z\^ Zsbhg^ b]kZmZgm^ ^ ikhm^mmboZ Ze ihm^k^ kbg_k^l\Zgm^ ]^eeZ lnZ _hkfneZsbhg^ ngb\Z' Obob eÃ^li^kb^gsZ ngb\Z ]^b fb\kh\kblmZeeb% i^k ngZ l^glZsbhg^ ]b _k^l\a^ssZ \a^ l^gmb ln[bmh% \a^ l^gmb Z eng`h'

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