DiVita Magazine - N° 1

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DIVITA magazine

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QUAL È IL SEGRETO ?


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DIVITA magazine Registrazione Tribunale di Padova nr. 2179 del 04.06.09 Trimestrale di attualitĂ e benessere Direttore responsabile Valentina Visentin Caporedattore Erika Bollettin email erikabollettin@gmail.com Redazione AdgraďŹ ca & comunicazione srl 3URJHWWR JUDĂ€FR AdgraďŹ ca & comunicazione srl Fotolito e stampa Chinchio Industria GraďŹ ca spa 35030 - Rubano (Padova) - Italy T +39 049 8738711 e-mail info@chinchio.it Editore AdgraďŹ ca & comunicazione srl AdgraďŹ ca & comunicazione srl via Croce Rossa 26 35129 Padova T 049 8071966 F 0498071988 email info@adcomunicazione.it Questo giornale è realizzato utilizzando esclusivamente carta riciclata.

il prossimo numero di

DIVITA magazine ti aspetta a gennaio in tutti i punti vendita

EditorialeDIVITA

Un abete sempre accanto CHI SIAMO? Despar Nordest - Aspiag Service S.r.l., è la piĂš grande tra le 12 aziende del Consorzio Despar Italia. Fa parte del gruppo internazionale Aspiag Management che gestisce il marchio SPAR in sei paesi europei, ed è inserita in SPAR International, la catena di distribuzione alimentare piĂš diffusa al mondo. Con gli oltre 600 punti vendita Despar, Eurospar, Interspar presenti in Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto e Ferrara, siamo sempre accanto ai nostri clienti... DiVita MAGAZINE nasce proprio dalla voglia di migliorare il dialogo con voi, e dall’aver compreso che nuove domande richiedono nuove risposte. Con questa rivista cercheremo pertanto di intrattenervi, informandovi.

BENESSERE A PROVA DI AUTUNNO 3HU TXDOFKH PHVH FL GRYUHPR GLPHQWLFDUH GHL WXIĂ€ LQ PDUH GHL EDJQL GL VROH H GHOOH DEEXIIDWH GL IHWWH GL FRFRPHUR H IUXWWD GLVVHWDQWH PD TXHVWR QRQ VLJQLĂ€FD rinunciare alle sane abitudini, non solo alimentari, anzi è motivo di nuovi input e di svolte. L’autunno, la stagione delle zucche e delle castagne, può diventare il momento ideale per dedicarsi al proprio benessere e curare di piĂš l’alimentazioQH PDJDUL FHUFDQGR GL FDSLUH O¡LPSRUWDQ]D GHOOH Ă€EUH VFRSULUH FRPH LQL]LDUH DO meglio una giornata scegliendo una colazione adeguata, che si scosta dal solito FDSSXFFLQR FRQ EULRFKH Ă€QR DG DUULYDUH DL PRPHQWL GL UHOD[ LQGLVSHQVDELOL dove le tecniche di respirazione possono risolvere problemi giornalieri come lo stress e gli stati ansiosi. L’autunno diventa il momento giusto per rigenerare corpo e mente, alla ricerca del benessere supremo che passa attraverso la cucina ed i prodotti “sceltiâ€?, un esempio è la nuova linea Despar Vital. Si riparte dall’autunno! La Redazione

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ConsigliDIVITA

Medicina e nutrizione

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ConsigliDIVITA

Colazione

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StiliDIVITA

Ambiente e natura

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ConsigliDIVITA

Benessere e bellezza SCOPRI MOLTE ALTRE NOVITĂ€ SU WWW.DESPAR.IT

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EnergiaDIVITA

Sport e movimento



WebDIVITA on-line

IL BENESSERE IN UN CLICK La rete, l’intricato ed affascinante mondo di internet, può diventare un comodo supporto per chi ha deciso di cambiare il proprio modo di alimentarsi o, per lo meno, si è convinto a passare ad un sistema di vita sano, legato al benessere fisico e di conseguenza anche mentale. Per togliersi qualche curiosità sulle caratteristiche di determinati alimenti e conoscerne di nuovi, si può fare un piccolo viaggio su kmsalute.kataweb.it, che non solo suggerisce dei regimi nutrizionali mirati per determinate patologie (come il diabete, la pressione alta etc) ma aggiorna sulle nuove scoperte scientifiche, come ad esempio il tipo di fibre e frutta da integrare per chi segue terapie d’urto, legate a patologie cardiovascolari o per la cura dei tumori. Un benessere a 360 gradi non si acquisisce solo scegliendo e mangiando i cibi più nutrienti e naturali, ma anche con l’attività fisica, legata allo sport fino a toccare le discipline orientali che legano il movimento fisico, alla respirazione con un beneficio che non è solo riferito al corpo, ma anche al benessere mentale. Lo yoga forse è tra le discipline più conosciute e per scoprirne di nuove un viaggio virtuale su sanieinforma.it potrebbe soddisfare più di qualche curiosità. Se si parla di alimenti sani, altra parola chiave da non dimenticare nelle ricerche nel web, è la nuova linea Vital di Despar: tutti i prodotti si possono trovare all’interno del sito despar.it.

L’antico detto “L’uomo è ciò che mangia” è il filo conduttore che ha fatto nascere Alimentazionesana.org, è un sito che vuole aiutare gli utenti a vivere mangiando bene e senza ridurre drasticamente i propri usi alimentari, con dei semplici consigli.

DESPAR.IT

L’aspetto interessante è che le indicazioni arrivano da persone che hanno provato e sperimentato prodotti e regimi nutrizionali diversi e con parole semplici riportano le diverse esperienze. E per chi non si vuole limitare solo ad acquistare prodotti più sani su dietaenutrizione.it si possono trovare delle ricette “biologiche”: barrette energetiche, centrifugati etc. 5



StagioniDIVITA ZUCCA: ASSAPORA L’ORTAGGIO DEL MESE Usi, proprietà e salute La zucca si può utilizzare in mille modi diversi. In cucina le zucche rotonde si usano per insalate o risotti, mentre il tipo dalla forma più allungata è più indicato per i minestroni di verdure, le zuppe o le creme, ideali da consumare nei periodi più freddi. Pochi sanno che le qualità nutritive della zucca sono notevoli; pur rimanendo un alimento sano e leggero, è particolarmente ricca di vitamina A e C di minerali quali il potassio, il calcio, il fosforo e betacarotene. La sua polpa è ipocalorica: sono 15 le calorie per ogni 100 grammi di prodotto consumato, e la percentuale di zuccheri semplici è estremamente bassa, caratteristica che fa rientrare l’ortaggio in quasi tutti i tipi di dieta o percorso nutrizionale. Da secoli si riconoscono alla zucca qualità calmanti per chi soffre di problemi nervosi, e inoltre favorisce il sonno. La polpa, ricca di potassio e magnesio, ha un’azione antiossidante, inibitrice dei radicali liberi, combatte l’invecchiamento precoce e impedisce la degenerazione dei tessuti. Esercita effetti emollienti, ed è indicata in casi di spossatezza o disidratazione.

Prodotto del mese

Molto apprezzate sono anche le virtù cosmetiche: con la polpa di zucca si ottengono maschere nutrienti e tonificanti per la pelle, efficaci contro le rughe o per lenire le scottature. Essendo ricca di vitamina A, la zucca può stimolare l’abbronzatura.

Curiosità È originaria dell’America Centrale: i primi semi, infatti, sono stati ritrovati in Messico e risalgono al 7000 - 6000 A.C. Alimento base della dieta degli Indiani da tempi antichi, è stata uno dei primi ortaggi importati dopo la scoperta dell’America. La zucca è utilizzata per la costruzione della Jacko’-lantern, caratteristica lanterna rudimentale utilizzata durante la festa di Halloween per scacciare streghe e fantasmi.

Deliziose

ricette con la zucca a pag. 14-15

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RegioniDIVITA Tesori regionali

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RegioniDIVITA

Tesori regionali

L’asiago di maLga, La mia passione di Alberto Marcomini - direttamente da Gusto canale 5” Questa volta la passione per la natura, ma soprattutto per il formaggio mi porta in un luogo a me molto caro, dove il grande scrittore, e mio maestro di penna, Mario Rigoni Stern amava salire: nella malga chiamata di Porta Manazzo, a cima Larici, nel suo caro altopiano di Asiago, dall’amico Toni Rodeghiero, casaro di grande esperienza, uno dei pochi rimasti in queste montagne. La partenza è di buon’ora, l’appuntamento con i miei compagni di viaggio è a Padova Est. Luca, oste e grande conoscitore di vini, Marco, art director e Laura, fotoreporter. Il viaggio non è lungo. Superato il Costo, si raggiunge Canove e subito si prende la direzione per Trento. La strada è bella, immersa in spettacolari boschi di abeti. Dopo una decina di chilometri dall’indicazione per Cima Larici, passa una mezzoretta, ed eccoci nella malga magica, dove le cime dei larici sembrano bucare il cielo. Appena scendiamo dall’auto, avvertiamo subito un sottile profumo di legna che arde sotto il grande pentolone di rame, dove Toni con gesti lenti mescola un profumatissimo latte, che diventerà formaggio Asiago di malga. Toglie con l’aiuto della spannarola in rame la panna salita in superficie, subito dopo la versa nella macchina che la sbatte sino a trasformarsi in un burro insuperabile, dal colore giallo intenso e dal sapore di erbe e fiori di montagna. Raggiunta la temperatura, si aggiunge il caglio. Adesso si deve attendere il formarsi della cagliata, che quando è pronta viene rotta in piccoli chicchi di grano. Nel frattempo Laura e Marco hanno preparato il set fotografico. L’obiettivo immortala i gesti antichi di Toni, che ogni tanto mi guarda e

sorride. Il formaggio viene poi salato e lasciato stagionare nella piccola stanza, dove decine di forme vengono girate e oliate ogni giorno. In tutto l’altopiano di Asiago, fino alla pedemontana della provincia di Vicenza e Padova, si produce tutto

re e commozione, ma è ora di andare. Pippo ci aspetta. Eh si! Pippo è un vero esperto di formaggi dell’altopiano. Con la moglie Francesca ha aperto da pochi anni un ristorante con sei camere senza pari. Dal centro di Gallio un chilometro direzione

Le fascere di legno, i teli puliti sono pronti ad accogliere il cacio appena nato...

l’anno, esclusivamente in caseificio, l’Asiago fresco DOP e l’Asiago d’Allevo. Il primo viene stagionato per quaranta giorni, il secondo fino a 24 mesi. Certo, il formaggio di malga ha una marcia in più, ma i due fratelli non sono da meno. Ed è molto più facile reperirli nei banchi frigo dei negozi e supermercati, sempre più attenti alla qualità. Finito il servizio fotografico, Vimer, figlio di Toni, ci serve polenta abbrustolita, sopressa con filetto e verticale di formaggio Asiago con abbondante caraffa di vino rosso. Lasciare questo regno di vera cultura montanara, e non solo, è sempre difficile. Toni mi abbraccia con calo-

Maneggio Appaloosa. Ed è così che si chiama il suo ristorante. Ci accoglie con il suo baffone sornione con boccia di vino ghiacciato, una scodella di zuppa cimbra a base di latte e dadini di speck fritto, subito dopo un trionfante piatto di bigoli con l’oca e funghi porcini, e poi di tutto di più cucinato sulla pietra portata rovente in tavola. Il gelato fior di latte a latte crudo è buonissimo, ma il pezzo forte è la torta di mele sfornata dalla cognata pasticcera. La giornata sta finendo e a malincuore dobbiamo tornare in città. Siamo stanchi ma felici, perché molti altri viaggi nel mondo del formaggio ci aspettano.


ConsigliDIVITA Medicina e nutrizione

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ConsigliDIVITA Medicina e nutrizione

LE FIBRE ALIMENTARI Perché e come cambiano la qualità della vita Dopo il consumo di frutta e verdura, un secondo caposaldo di una sana nutrizione è costituito dall’introduzione di un’adeguata quantità di fibre alimentari. Cosa intendiamo però oggi con il termine “fibre alimentari”? “Ci riferiamo ad una quota, variabile da alimento ad alimento, di fibre indigeribili, cioè non degradabili ed assorbibili da parte del nostro apparato digerente. Quelle fibre che aumentano la quantità di carboidrati che attraversa il nostro intestino e, con essa, quella di acqua”.

ZUCCHERI Alimento gr/100 Crusca 40 Pasta integrale 16 Fette integrali 11 Pane integrale 6 Riso integrale 4 Crackers/pane 3 Polenta/riso 1

Mi chiamo Fabio Farinati,

In quali alimenti troviamo la fibra che ci è necessaria?

“Non dobbiamo fare l’errore di pensare solo a vegetali e frutta, che peraltro forniscono una modica quota di fibre, ma soprattutto ai cereali integrali. Le fonti principali, divise per categoria e rapportate a 100 gr di alimento, sono riassunte nella tabella che trovate di seguito.”

FRUTTA Alimento Prugne Ribes Lamponi Pera Kiwi Pesca Ciliege

gr/100 9 9 7 3 2.5 2 1

VERDURA Alimento gr/100 Piselli 10 Ceci 8 Fagioli 7 Carciofi/Lenticchie 5 Mais 4 Carote 3 Lattuga/pomodori 1

IN QUESTE PAGINE VI AIUTERÒ A CAPIRE QUALI SONO I FONDAMENTI DI UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE.

È titolare della Cattedra di Gastroenterologia, Dipartimento di Scienze Chirurgiche e Gastroenterologiche, Facoltà di Medicina, Università di Padova. Ha fatto parte del gruppo collaborativo della WHO sulla prevenzione del cancro dello stomaco. Gli argomenti di cui si occupa: epatologia, meccanismi di carcinogenesi, prevenzione primaria e secondaria delle neoplasie del digerente, diagnosi e terapia delle stesse.

ALTRO Alimento Nocciole Noci Brioche Merendine Pop-corn Biscotti Yogurt

gr/100 7 6 2,5 2.5 2 1.5 1 11


ConsigliDIVITA Medicina e nutrizione

Ma perché è così importante vono essere assunte con abbondanti introdurre un’adeguata quan- quantità di liquidi. 3. Una riduzione dell’assorbimento tità di fibre? Gli effetti di un adeguato consumo di fibre sono: 1. Un’aumentata massa alimentare, fatto che riduce l’assorbimento di altri cibi più calorici favorendo il senso di sazietà, fattore che riduce l’introduzione di calorie. In sostanza le fibre facilitano il mantenimento di un giusto peso corporeo e/o il calo ponderale, dove necessario. 2. Un accelerato transito intestinale ha un effetto benefico sulla stitichezza, considerando che le fibre de-

di grassi, con benefici in particolare per chi tende ad avere aumentati livelli di colesterolo o trigliceridi, e di zuccheri semplici, che aumentano i livelli di glicemia. 4. Un effetto “prebiotico”. Questo è un punto più complesso ma si può riassumere dicendo che le fibre favoriscono la crescita di una flora batterica intestinale “buona”, a scapito di quella “cattiva”. 5. Un’attività anti-ossidante a livello di intestino, riducendo quindi quel danno da radicali liberi di cui abbiamo parlato la volta scorsa.

L’evidenza scientifica è inattaccabile, una dieta ricca di fibre e/o una supplementazione aiutano a trattare ed a ridurre il rischio di: • sovrappeso; • ipercolesterolemia o ipertrigliceridemia; • diabete dell’adulto; • patologia cardiovascolare, in quanto legata al sovrappeso ed alle malattie metaboliche citate; • stitichezza.

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ConsigliDIVITA Medicina e nutrizione

Una breve considerazione a parte deve essere fatta sulla relazione tra consumo di fibre alimentari e rischio di cancro colon-rettale: questa relazione, se non totalmente accertata, è data oggi come molto probabile. Sono comunque pochi gli oncologi o i gastroenterologi che non consigliano una dieta ricca di scorie a chiunque.

Le fibre possono far male?

A pochi soggetti o forse sarebbe più corretto dire a pochi pazienti. Ad esempio: - chi ha una malattia infiammatoria cronica intestinale in fase di riacutizzazione; - chi soffre di diverticolosi (che deve in realtà introdurre molte fibre e liquidi in condizioni normali) le fibre devono essere ridotte in fase acuta; - chi ha difficoltà di transito intestinale di altra natura.

In tutte le persone sane va quindi consigliata l’introduzione di fibre visti gli indubbi vantaggi che conferisce alla nostra salute, da innumerevoli punti di vista. Alle porte dell’autunno, zucca, insalate autunnali, cachi e nocciole (in quantità ragionevole), finferli e funghi porcini e chiodini, discretamente ricchi di fibra, in particolare i primi, ci aiuteranno a prevenire ed arricchire la nostra dieta di fibre in modo piacevole. Buon appetito!

Fortunatamente gli italiani, in media, LQWURGXFRQR XQD TXDQWLWj GL ÀEUD GRSpia rispetto a quanto si fa ad esempio negli USA, dove il rischio di cancro intestinale è decisamente più elevato.

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RicetteDIVITA

Ravioli DI ZUCCA

Primizie e specialità

per 4 persone

Preparazione e cottura: 45 min Difficoltà: Per il ripieno: 2 tuorli 1,5 kg di zucca (800 g pulita) 100 g di pangrattato 60 g di Parmigiano grattugiato 60 ml di besciamella q.b. di noce moscata 1/2 di scorza di limone Sale e pepe Per la pasta: 400 g di farina 3 uova 1 pizzico di zafferano Per il condimento: 100 g di burro 40 g di Parmigiano grattugiato 1 cucchiaio di pistacchi tritati Per il ripieno: tagliare la zucca a cubetti e lessarla per una decina di minuti. Scolarla e passarla al passaverdure. Versare il passato di zucca in una terrina, e, mescolando in continuazione con un cucchiaio di legno, aggiungere due tuorli, la scorza di limone grattugiata, 60 g di Parmigiano grattugiato, la besciamella, la noce moscata, il sale e il pepe. Amalgamare bene il tutto.

Un’idea in più In alternativa potete condire i ravioli con dei gamberetti spadellati con olio extravergine d’oliva, 60 g di panna e un pizzico di zafferano. Decorate infine con un po’ di prezzemolo tritato.

Per la pasta: lavorare bene le farina con tre uova intere, lo zafferano e un pizzico di sale. Stendere la pasta con il matterello formando una sfoglia sottile. Dividere la sfoglia in due. Su una disporre dei cucchiai di ripieno alla zucca (distanziandoli di circa 5 cm). Coprire il tutto con l’altra sfoglia e unire i bordi di ogni raviolo facendo leggermente pressione con le dita. Ricavare i ravioli dalla pasta ritagliandoli con un coppapasta. Cuocere i ravioli in abbondante acqua salata e aggiungere un cucchiaio d’olio per evitare che si attacchino. Servire i ravioli conditi con burro, Parmigiano e pistacchi tritati.

Vino consigliato: Cabernet Sauvignon I.G.T. 14

Difficoltà:

FACILE

MEDIA

DIFFICILE


RicetteDIVITA

Torta di ZUCCA e RICOTTA

Primizie e specialità

per 8 persone

Preparazione e cottura: 1 h e 15 min Difficoltà: 300 g di zucca 2 uova 250 g di ricotta 250 g di zucchero 40 g di olio di oliva un pizzico di sale 200 g di farina 1 bustina di vanillina 1 bustina di lievito per dolci 30 g di gocce di cioccolato

Frullare la zucca tagliata a pezzi con le uova, la ricotta, lo zucchero, l’olio e il sale. Aggiungere la farina, la vanillina e lievito. Aggiungere le gocce di cioccolato e versare nella tortiera. Infornare a 180°C per 30 minuti e poi 20 minuti a 160°C. Decorare la superficie a piacere con il marzapane colorato.

Vino consigliato: Moscato Spumante dei Colli Euganei

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ConsigliDIVITA Colazione

UNA CALDA COLAZIONE Ecco qualche consiglio per trovare la giusta colazione “autunnale”

1)

Una fetta di pane integrale

con un velo di miele

Fette Biscottate Despar Classiche/Integrali Confezione 40 fette

2)

5 o 6 biscotti secchi o integrali Biscotti Despar Petit 500 g

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+ una tazza di latte scremato

Miele Despar Millefiori Fiori d’arancio Acacia 500 g

+ una tazza di tè al limone Tea Classico/Deteinato Despar 25 bustine

Latte scremato Despar 500 ml

e caffè d’orzo Orzo Despar 120 g


ConsigliDIVITA Colazione

QUAL È IL SEGRETO... DI UN BUON RISVEGLIO? Impariamo a scegliere la giusta colazione da consumare in autunno! Per superare il cambio di stagione, che ci porta dai mesi caldi a quelli più freddi dell’inverno, gli impegni lavorativi e scolastici, i ritmi sempre più frenetici che scandiscono le nostre giornate, servono alcune regole alimentari che possano aiutarci a superare gli innumerevoli cambiamenti. È bene sapere che le calorie introdotte con la colazione sono indispensabili al nostro organismo per ricaricarsi dopo il digiuno notturno, e sono anche le uniche che non vengono accumulate come adipe. Il pasto mattutino ideale per l’autunno dovrebbe contenere latte vaccino parzialmente scremato, sostituibile anche con il latte di soia, riso o avena. A rendere il tutto più nutriente può essere l’aggiunta di un muesli da creare in casa con fiocchi d’avena, grano saraceno e miglio, da miscelare con frutta secca (mandorle, noci e nocciole), semi di girasole e uvetta. Altra alternativa sfiziosa può essere una composte di frutta, preparata facendo cuocere qualche pezzo di mela e pera con del succo biologico, da gustare con gallette di mais.

3)

Per chi non vuole rinunciare alla formula “cappucino&brioches”, la soluzione ideale è sostituire al normale caffè quello d’orzo, magari preferire latte di origine vegetale perché più digeribile e abbinare dei cornetti al farro, oppure fatti con la farina di kamut o cereali misti. Non c’è comunque limite alla fantasia e soprattutto è giusto concedersi anche qualche piccolo sfizio seguendo il proprio gusto personale. Per chi ama i cibi salati invece del solito caffè, può concedersi una spremuta d’arancia, del pane integrale e tostato da gustare lentamente con qualche fetta di prosciutto o formaggio, meglio se magro, giusto per non appesantire troppo la digestione.

La colazione “salata” potrebbe essere una parentesi, senza diventare però una routine. L’alternativa “dolce” è costituita da una tazza di latte vaccino parzialmente scremato o di soia, addolcito rigorosamente con del miele, 3-4 gallette di riso da insaporire con della marmellata di arance o mele che non contengano zuccheri aggiunti, al limite quello di canna, oppure 5-6 biscotti fatti di farine integrali oppure con farina di kamut, di mais, di segale, che oltre a deliziare il palato aiutano ad integrare l’apporto di fibre giornaliero.

È essenziale non saltare mai la colazione, uno degli errori più frequenti dovuti alla vita frenetica dei giorni nostri.

Uno yogurt bianco magro al quale si può aggiungere frutta secca e cereali Yogurt Bianco 0,1% Despar 500 g

Cereali Form & Vitality Despar 375 g

4)

Un infuso di finocchio, ideale per chi soffre di meteorismo e digestione lenta, con fette biscottate farcite con poca marmellata, possibilmente fatta in casa o biologica.

5)

una spremuta di arance rosse, di ananas o di pompelmo, accompagnata da pane integrale con un velo di confettura.

Confetture Despar gusti assortiti 370 g 17


StiliDIVITA

LA LAGUNA

Ambiente e natura

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La superficie della laguna è di circa 550 km², di cui l’8% è occupato da terra (Venezia stessa e le molte isole minori). Circa l’11% è permanentemente composto d’acqua, o canali dragati, mentre circa l’80% è costituito da piane fangose, paludi d’acqua salata o le artificiali casse di colmata. Gli abitanti della Laguna vivono in massima parte nei centri storici di Venezia e Chioggia. Secondo l’ultimo censimento dell’ISTAT, le isole abitate sono il litorale del Lido (17.848 abitanti), Murano (4.968), Pellestrina (4.471) Burano (3.267), Sant’Erasmo (771), Mazzorbo (364), le Vignole (69), Torcello (25), Mazzorbetto (10) e San Clemente (1). A San Giorgio Maggiore, San Lazzaro degli Armeni, San Michele e San Francesco del Deserto, ospitanti conventi, vi sono rispettivamente 11, 22, 11 e 9 residenti.


StiliDIVITA

Ambiente e natura

LA LAGUNA DI VENEZIA Ambiente prezioso e fragile Venezia, città sull’acqua e città d’acqua, visitata ogni anno da milioni di persone. Città che, a detta di molti, si sta trasformando in un museo: bello da vedere, ma inadatto per abitarci. Cosa sarebbe Venezia senza quella laguna che la circonda e che, da sempre, ne è difesa, porta sull’Adriatico, sfondo privilegiato, fonte di preoccupazione e di problemi? Le lagune costiere appartengono ai cosiddetti “ambienti di transizione”, elementi di congiunzione tra terra e mare, caratterizzati da grandi variazioni nello spazio e nel tempo. Quella di Venezia si è formata “appena” 6000 anni fa circa: su scala geologica le lagune sono ambienti effimeri, destinati a trasformarsi dapprima in zone paludose e successivamente ad essere completamente interrate dai sedimenti trasportati dagli stessi fiumi che le hanno create. La peculiarità della laguna di Venezia è quella di essere un ambiente che si è co-evoluto con i suoi abitanti. La presenza dell’uomo ha infatti interagito con l’ambiente naturale modificandone l’evoluzione. Venezia è l’unica città sprovvista di mura, avendo nella stessa laguna la propria difesa naturale, pertanto la Serenissima ha da sempre avuto estrema attenzione nella gestione dell’ambiente lagunare nel suo complesso. Interventi importanti come la diversione dei fiumi, operata nei secoli della Serenissima proprio allo scopo di evitare l’interramento, hanno radi-

calmente mutato la normale evoluzione della laguna veneziana che, allo stato attuale, tende verso la marinizzazione, ossia un aumento delle caratteristiche marine. Anche dal punto di vista ecologico, le lagune sono ambienti peculiari. Ospitano organismi in grado di adattarsi al rapido variare delle condizioni ambientali. Inoltre, l’elevata produttività le rende ambienti ottimali per lo sviluppo degli stadi giovanili (in particolare di pesci, ma anche, ad esempio, delle seppie); molte specie marine entrano in laguna per riprodursi o come

Mi chiamo Fabio Pranovi, OGGI CONOSCEREMO DA PIÙ VICINO IL MISTERIOSO ECOSISTEMA DELLA LAGUNA DI VENEZIA.

Dal 1997 ricopre il ruolo di Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Ambientali della Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove è titolare dei corsi di Ecologia della pesca e Gestione delle risorse biologiche. Dal dicembre 2007 è membro dello Scientific Board del programma del dottorato di eccellenza Analysis and Governance of Sustainable Development organizzato dalla School of Advanced Studies di Venezia.

Quella di Venezia è la laguna più estesa del Mediterraneo (circa 550 km2), ed è un’area nella quale si concentrano molteplici attenzioni ed interessi. stadi giovanili, per accrescersi e tornare in mare una volta adulti. Quanto detto dovrebbe render conto dell’importanza della laguna di Venezia e della necessità della sua conservazione, che non può essere disgiunta dalla salvaguardia della città stessa. Il problema è fissare dei corretti obiettivi nella gestione dell’ambiente lagunare. Necessità di protezione, non significa mantenere uno stato inalterato, fissato una volta per tutte. La laguna di per sé è un sistema estremamente dinamico, con forti variazioni stagionali, ma anche

destinato ad evolversi nel tempo. Pertanto, non sembra possibile immaginare una “laguna perfetta”, almeno non nel senso di individuare uno stato preciso. Quello che si può fare è da un lato prendere coscienza che salvaguardare Venezia significa anche conservare l’ambiente lagunare, dall’altro trovare un equilibrio tra protezione e utilizzo della laguna, consentendo a questo delicato sistema di “respirare” cioè di evolversi e modificarsi, perché è proprio questa la sua caratteristica fondamentale. 19


LuoghiDIVITA Viaggi naturalistici

LE MAGIE DELLA LAGUNA IL SILENZIO DEL TORCELLO Un tardo pomeriggio di settembre, con i rosa, i gialli ed i rossi del tramonto che si riflettono sull’acqua, creando una sorta di tavolozza, che fa venir voglia di prendere un pennello per suggellare su una tela l’emozione e lo scintillio. Certo una foto rende tutto piĂš immediato, dĂ una resa quasi perfetta, la magia della laguna veneziana non è semplice da cogliere neppure da un obiettivo, ma il click farebbe svanire la sensazione di vivere in una di quelle scene da film hollywoodiani. Forse registi come Woody Allen, fuori dal caos delle calli vene-

Le foglie sembrano camminare, con un fruscio che ogni tanto riempie il silenzio, i piccoli rovi danno quel tocco ´YLQWDJHÂľ GD FDUWROLQD OD YHJHWD]LRQH Ă€WWD FRSUH OH SLHWUH ziane, hanno ritrovato proprio qui, nell’isola di Torcello, il silenzio ed i colori “da cinemaâ€?. Si arriva in questa piccola fetta di terra, che affiora dalla laguna di Venezia, dopo una sosta a Burano. Il Torcello è un’isola quasi disabitata, si avverte dal silenzio, magico. Sono meno di venti gli abitanti rimasti, ma camminando per le viuzze alla scoperta dei piccoli tesori, si capisce subito che la magia ha una radice antica, viene dalla storia che questa isola ha segnato e vissuto. Le foglie sembrano camminare, con un fruscio che ogni tanto riempie il silenzio, i piccoli rovi danno quel tocco “vintageâ€? da cartolina, la vegetazione fitta copre le pietre, le stesse che fino al XV secolo erano testimonianza del20

la vitalitĂ e ricchezza di un’isola importante per il commercio veneziano, dove la produzione di lana era una delle eccellenze e gli abitanti erano piĂš di 20.000. Sicuramente le viuzze che oggi si percorrono non erano nell’epoca medioevale cosĂŹ silenziose, mercanti e commercianti si fermavano non solo per affari, ma anche per viverne a pieno vitalitĂ e bellezza. Continuando nella passeggiata, poco distante da dove il canale si biforca, si intravede un edificio rossiccio: si tratta della casa dove ha lavorato e vissuto lo scrittore Ernest Hemingway. Ăˆ la Locanda Cipriani. Qui si riposava prima delle battute di caccia all’anatra e si ispirava per scrivere il romanzo “Di lĂ dal fiume e tra gli alberiâ€?. La Lo-


LuoghiDIVITA

Viaggi naturalistici

canda ha accolto personaggi come la Regina Elisabetta II d’Inghilterra, il Principe Carlo e Lady Diana, il soprano Maria Callas e l’attore Charlie Chaplin. La magia continua, le pietre della strada sembrano raccontare gli ultimi aneddoti di storia, dall’arrivo della malaria, alla razzia di mattoni e marmi fatta dagli stessi veneziani per costruire nuovi edifici nell’isola principale. Qualche ferita il Torcello la mostra, ma allo stesso tempo cela anche una serie di tesori architettonici e artistici. La cattedrale, dedicata a Santa Maria Assunta, fondata circa nel 639 è tra le più antiche costruzioni veneto-bizantine rimaste nella laguna. Poco distante si trova il campanile

dell’XI secolo, inconfondibile nel paesaggio lagunare; la Chiesa di Santa Fosca, che risale al XII secolo, e a pochi metri c’è il palazzo del Podestà, sede del museo archeologico, dove si trova il “Trono di Attila”, un seggio di marmo probabilmente usato dal vescovo di Torcello o dai tribuni di quest’isola in tempi antichi. Il tour dell’isola “silenziosa” non può che chiudersi con un passaggio sul ponte del Diavolo, che attraversa un canale interno e ricorda la forma caratteristica dei ponti veneziani, inizialmente tutti senza parapetto seguendo la tradizione architettonica lagunare.

RISTORO&RIPOSO Locanda Cipriani, creata da Giuseppe Cipriani e tutt’ora della nota famiglia. Oltre all’ottima cucina dispone di sei stanze. Info 041 730150. Ostaria Ponte del Diavolo è collocata all’interno di una casa di pescatori del Seicento, tra acque calme e tamerici selvatiche. Info 041 730401.

COME ARRIVARE Torcello si raggiunge dalla Ricevitoria di Treporti con i vaporetti del servizio pubblico ACTV che portano a Burano, da qui si effettua il trasferimento a Torcello. Dall’approdo ACTV si segue la passeggiata turistica.

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ConsigliDIVITA Benessere e bellezza

Oggi il mercato offre una vastissima gamma di cosmetici naturali in grado di soddisfare varie esigenze.

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ConsigliDIVITA Benessere e bellezza

LE SPEZIE,

ELISIR DI BELLEZZA NATURALE Dalla camomilla della nonna alla noce moscata anti-zanzara Dal 1300 al 1700 l’Europa è stata colpita, a più riprese, dalla Peste. Una malattia che può essere considerata un vero flagello che ha colpito donne e uomini di qualsiasi età ed estrazione sociale, mettendo in ginocchio l’economia di molti paesi e dimezzando, in certi casi, la popolazione. Si sono addotte numerose cause di questa malattia, tra queste non sono mancate le punizioni divine. Oggi si sa che la Peste viene trasportata dai topi, ed il passaggio tra questi ultimi e l’uomo avviene tramite la puntura di una zanzara, tutto è scientificamente dimostrabile e certo. Ma nel ‘300 ricerca ed informazioni di questo tipo non c’erano, e quelle poche notizie scientifiche restavano dominio di pochi eletti. Uno dei rari rimedi che il popolo utilizzava per tenere distante la malattia mortale, era quello di mettersi al collo una noce moscata. Il nostro mondo non sarebbe come lo conosciamo senza che la noce moscata fosse ritenuta un valido aiuto contro la Peste. Anche la scoperta dell’America, in fondo, si deve alla ricerca di una via breve per il paese delle spezie. Molti di noi potrebbero pensare che la credenza per cui la noce moscata allontana la Peste sia infondata, al contrario occorre sapere che questa spezia contiene una sostanza che si chiama “isoeugenolo”, la stessa che gli conferisce proprio quell’aroma così gradevole. È dimostrato che questa molecola risulta sgradita alle zanzare portatrici dell’infezione. Si può anche dire che chi era ricco e si riempiva le tasche di noce moscata poteva vivere in condizioni più igieniche e quindi

con minori rischi per la salute, ma non si potrà dubitare che l’usanza popolare si basava su, lo sappiamo oggi, solidi principi scientifici. Questo può essere un esempio per spiegare come certi usi e tradizioni popolari legati alle medicine o alla salute avessero delle basi scientifiche, molto probabilmente non derivate dallo studio in laboratorio, ma dall’osservazione di semplici fenomeni giornalieri, magari un sacchetto di noce moscata lasciata in un ambiente aveva tenuto lontano le zanzare e da questa constatazione può essere partito l’uso “alternativo” della spezia.

Mi chiamo Fabrizio Zago, IN QUESTE PAGINE SCOPRIREMO INSIEME TUTTI I RIMEDI OFFERTI DALLA NATURA PER LA NOSTRA BELLEZZA.

Chimico industriale, dopo gli studi di orientamento tecnico scientifico conclusi in Francia e diverse esperienze di lavoro, approda al tema dell’eco compatibilità. Dal 1986 è consulente di prodotti detergenti e cosmetici per numerose catene di distribuzione. Dal 2001 è consulente presso l’UEAMPE di Bruxelles, dove è esperto tecnico nell’ambito degli AHWG per i settori Cosmesi e Detergenza in ambito ECOLABEL, l’etichetta ecologica di garanzia europea.

LE APPLICAZIONI NELLA COSMETICA

Nella Cosmesi succede esattamente la stessa cosa: per centinaia di anni abbiamo usato l’estratto di camomilla (chamomilla recutita) per calmare le irritazioni agli occhi ed alla pelle. Oggi sappiamo che è il Bisabololo, principio attivo della camomilla, a svolgere questa azione. Era una tradizione consolidata anche usare impacchi di Malva (malva sylvestris) per lenire i dolori ai denti. In questa pianta le sostanze funzionali sono i Flavonoidi che esplicano l’azione calmante.

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ConsigliDIVITA Benessere e bellezza

Un’altra pianta molto usata è l’Achillea (achillea millefolium l.) la cui azione astringente e decongestionante è nota fin dall’antichità. I principali componenti sono i monoterpeni e gli azuleni. E potremmo continuare così per molte altre sostanze tradizionalmente impiegate dalle nostre nonne e che oggi tornano prepotentemente sulle scaffalature dei negozi. Ci potremmo anche chiedere perché non usare, nei cosmetici, direttamente i principi attivi fabbricati per sintesi invece che gli estratti vegetali. La risposta è semplice: l’estratto naturale offre

una moltitudine di sostanze e non una sola. Questo complesso è come un’orchestra: un singolo elemento è gradevole da ascoltare ma la sinfonia che produce un insieme di strumenti è irraggiungibile. Oggi il mercato offre veramente una gamma importante di cosmetici naturali in grado di soddisfare varie esigenze. Naturalmente anche in questo settore c’è chi usa la furbizia, quelli mi piace definire gli “ecofurbi”, cioè ditte che producono cosmetici assolutamente normali ma che diventano improvvisamente “naturali” con l’aggiunta di una

goccia di un estratto vegetale. Per questo numero vi lascio con una ricetta semplice semplice ed assolutamente “Naturale”. Per le borse sotto gli occhi provate a picchiettare la zona con un batuffolo di latte intero, dopo alcuni minuti noterete un piacevole effetto astringente.

Dobbiamo difenderci dagli ecofurbi. Ecco alcuni consigli per scovarli e fare degli acquisti validi: - Leggete la composizione INCI del vostro cosmetico. Se il nome botanico è molto in basso della lista vuol dire che ce n’è molto poco (gli ingredienti INCI vanno scritti in ordine decrescente). - Se in questa composizione trovate molti nomi botanici, diffidate! Se ce ne sono molti significa che ognuno sarà presente in piccolissima quantità e non servirà a nulla. Altra conseguenza del numero elevato è la possibilità di allergie. - Controllate la data di scadenza e se non è presente tenete in considerazione il numero di mesi in cui il vostro prodotto è ancora valido (si chiama PAO ed è un barattolino aperto con indicato il numero di mesi). - Se c’è un marchio di garanzia biologica: ICEA, ECOCERT, COSMEBIO, SOIL ASSOCIATION, per esempio, da una certa garanzia perché saremo sicuri che un ente di controllo li ha valutati e omologati. 24

ALCUNI CONSIGLI:

Pelle secca?

Verificate che il vostro prodotto sia ricco di oli nutritivi come il burro di Karitè (butyrospermum parkii) di Jojoba (simmondsia chinensis) che offrono un vero nutrimento all’epidermide.

Pelle sciupata, scottata?

Fate il pieno di vitamine: Vitamina E (tocopheryl acetate) e vitamina C (ascorbyl palmitate)

Pelle reattiva, che si arrossa facilmente?

Cercate i prodotti con i fitosteroli (phytosterols) la vostra pelle ne trarrà immediato beneficio.

Borse sotto gli occhi?

Provate a picchiettare la zona con un batuffolo di latte intero, dopo alcuni minuti noterete un piacevole effetto astringente.


ConsigliDIVITA Benessere e bellezza

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Salute e relax

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RaccontiDIVITA

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IL RELAX E LA PREZIOSITÀ DEI FANGHI ALL’HOTEL TERME DELLE NAZIONI Una giornata da provare e degustare di Erika Bollettin

Ritmi incalzanti e vita frenetica spesso sono causa non solo di stress ma di tutte quelle patologie legate al ventunesimo secolo dalla cervicalgia ai problemi di intolleranze alimentari ed allergie. Bisogna correre ai ripari, è quello che mi sono ripetuta più volte e non riuscendo a ricavarmi dei periodi di vacanza, più o meno lunghi, ho deciso di tentare con qualche weekend alle terme. Perché non provare una delle tante strutture di Abano e Montegrotto? Dopo una breve ricerca su hotel e servizi ho scoperto una serie di offerte interessanti, ma soprattutto l’unicità delle Terme Euganee. Solo qui è possibile trovare un’acqua salsobranoionica, che esce naturalmente dal sottosuolo a più di 80 gradi e che viene raffreddata prima di essere utilizzata per piscine, trattamenti ma soprattutto per trattare il fango, che viene lasciato macerare dai 6 ai 12 mesi perché prenda tutte le proprietà di questa preziosa acqua. Questo è il segreto dell’efficacia dei fanghi “veneti”. Scelgo l’Hotel delle Nazioni di Montegrotto, perché oltre alle tre piscine, ha 50 mila metri quadri di percorso vita, una palestra interna, idromassaggi, la possibilità di godermi il sole in pieno relax. L’idea è quella di fare una prova “assaggio” a cui potrebbe seguire una settimana intera per la fangoterapia e le inalazioni termali, ottime per chi soffre di patologie bronchiali o è semplicemente asmatico ed allergico come me. Un tipo di terapia naturale che avevo escluso qualche tempo fa preoccupata dei 26

costi, ma mi è stato spiegato che basta l’impegnativa del medico per poter accedere alle cure. In pratica con circa 650 euro (il costo si adegua al periodo dell’anno) posso go-

dermi una settimana con confort, pensione completa con la possibilità di usufruire di una cucina che soddisfa ogni dieta, e fangoterapia. Intanto passo alla prova “assaggio”. Quando si entra all’Hotel delle Nazioni la sensazione di benessere è immediata.

Si respira a pieni polmoni la tranquillità che giunge al suo apice entrando nella zona che accoglie le piscine comunicanti con l’acqua magica del posto.


RaccontiDIVITA Salute e relax

Non resisto alla tentazione, una nuotata può farmi solo che bene. Chiedo la possibilità di stare un quarto d’ora nella Grotta Termale per eliminare attraverso il sudore un po’ di tossine e poi scelgo un “pacchetto” con i trattamenti per il giorno. La soluzione “Remise en forme” è l’ideale: costa 110 euro che comprendono un idromassaggio con

oli essenziali, un massaggio antistress ed uno shiatsu. Le ore volano accompagnate dalla professionalità dello staff che segue gli ospiti. Tra un trattamento e l’altro sfodero il mio pc per controllare le e-mail e anche in questo caso c’è una bella sorpresa: la connessione wireless. Sdraiata sul lettino mi crogiolo al sole e mi godo gli ultimi istanti di relax.

Deciso di chiudere in bellezza con il Percorso Kneipp, un ultimo tuffo e lascio l’Hotel delle Nazioni con la promessa di riprovare questa esperienza per almeno un weekend intero. A tu

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via Mezzavia 20 - 35036 Montegrotto Terme (PD) Tel. +39.049.8911690


EnergiaDIVITA Sport e movimento

I SEGRETI

PER RESTARE IN FORMA SI SCOPRONO

IN PALESTRA

I VANTAGGI DELL’ALLENAMENTO “AL CHIUSO” Quando devo prescrivere o consigliare attività fisica la mia preferenza ricade sulla palestra. Molti la ritengono noiosa e prediligono attività all’aperto, ma l’allenamento con attrezzi e seguito da istruttori competenti ha una serie di vantaggi. La completezza è uno di questi: oggi in palestra si possono trovare attività di gruppo di qualsiasi tipo, dall’aerobica al jazzercise, gli attrezzi per allenarsi con i pesi e tutte le attrezzature indispensabili per fare cardiofitness. Le palestre non sono più “luoghi di fatica”, ma moderni centri dove si può abbi-

nare l’attività fisica al relax dato da massaggi, tuffi in piscina e saune. Da un punto di vista scientifico il grande vantaggio dalla palestra è la varietà di attività offerte per un allenamento completo e capace di potenziare differenti qualità fisiche: 1. la capacità aerobica 2. la forza, sia essa massimale o resistente 3. la flessibilità. 1. CAPACITÀ AEROBICA Con il termine “attività di tipo aerobico“ si identificano esercizi a bassa e media intensità: il muscolo in pre-

In un allenamento ben eseguito non si riesce a pensare ad altro, entrando in una specie di meditazione focalizzata esclusivamente sulle sensazioni interne.

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EnergiaDIVITA

Sport e movimento

senza di ossigeno “brucia” differenti fonti energetiche, privilegiando i grassi. Queste attività hanno un effetto dimagrante con un grande beneficio sull’apparato cardiovascolare. Non a caso questa attività si chiama Cardiofitness, e prevede attività con tapis roulant, cyclette, l’ergometro a braccia con movimento simile alla canoa, il rematore per il canottaggio e il simulatore dello sci da fondo. A questi si associano una grande molteplicità di esercizi di gruppo come la classica “ae-

3. FLESSIBILITÀ La flessibilità è una componente presa in considerazione nelle attività aerobiche di gruppo, che solitamente terminano la lezione con l’allungamento dei muscoli, lo stretching. Esistono poi corsi specifici come lo Yoga, tradizionale oppure adattato con una componente più fisica che di concentrazione (power-yoga), e corsi per il miglioramento della postura, l’ultima moda ha fatto tornare in auge le teorie dell’inizio del 900 di Joseph Pilates.

Scegliete una palestra che abbia SHUVRQDOH TXDOLÀFDWR H FRPSHWHQWH robica”, il funky, o il jezzercise, o attività come lo spinning, fitboxe o aerofight. 2. FORZA MASSIMALE E RESISTENTE La forza si sviluppa prevalentemente attraverso allenamenti con i pesi, a cui la muscolatura reagisce adattandosi a sopportare carichi sempre maggiori. In poche parole quando ci si allena per aumentare la capacità di sollevare il più alto peso possibile, il corpo reagisce aumentando il volume dei muscoli: allenando la forza resistente aumenta il tono, cioè il costante stato di contrazione della muscolatura. Durante l’allenamento bisogna mantenere una postura adeguata, ascoltare gli input che manda il nostro corpo e dosare la forza in base alla stanchezza accumulata.

IL CONSIGLIO DELL’ESPERTO L’istruttore ha il compito di individuare con voi gli obiettivi da raggiungere, fare una buona pianificazione degli allenamenti e controllare almeno nelle fasi iniziali che l’esecuzione dei movimenti sia appropriata. In Italia il vecchio di-

Mi chiamo Giuseppe Travain, SONO UN MEDICO DELLO SPORT E CERCO DI PROMUOVERE UNO STILE DI VITA SANO, CHE PREVEDE LA REGOLARE PRATICA DI ATTIVITÀ FISICA.

È specialista in medicina dello Sport e docente nel corso di Scienze e Tecniche dell’attività motoria Preventiva e Adattata presso l’Università di Padova. Ha lavorato presso il centro di Medicina dello Sport dell’Università di Padova, occupandosi di valutazioni di idoneità agonistica e alimentazione per atleti e, ad oggi, è dirigente presso la Ulss 12 veneziana nell’unità Operativa di Qualità e Accreditamento.

ploma ISEF è ora un corso di Laurea, che forma specialistici delle Scienze Motorie in grado di assistere all’allenamento anche persone affette da patologie o con disabilità. È importante ricordare che muoversi e allenarsi ha sempre un effetto benefico sulla salute.

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Eventi Vital

A TUTTA VITALITÀ!

Jesolo conquistata da Despar Vital Sabato 1 agosto 2009.

Caldo rovente nelle città, solleone tropicale, che riscalda i nostri spiriti già bollenti. La sveglia è puntata all’alba: ci aspetta un lungo back-stage, fatto di prove, di balli, di giochi da mettere a punto… di muscoli da scaldare. Sfidando il grande esodo, partiamo da Padova carichi di energia. Destinazione: Jesolo beach. Siamo un gruppo affiatato di ragazzi e ragazze con professionalità diverse da esibire sul campo: ballerini, pattinatori, hostess, campioni di bmx. In 20 ma con 1 sola missione: contagiare la nostra vitalità a tutto il popolo vacanziero!

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Abbiamo grinta ed entusiasmo da vendere, metteremo in scena un evento dilagante per far conoscere a tutti la bontà dei nuovi prodotti della linea Despar Vital. Succhi, yogurt da bere e pro drink per dissetare ed energizzare i bagnanti. Le lancette degli orologi si sovrappongono e il sole è alto sopra le nostre teste: è mezzogiorno in punto. Dopo aver sistemato le ultime cose, preparato il materiale e distribuito tra tutti noi giochi e gadget, lo spettacolo può avere inizio.

Con costumi e t-shirt coordinate a marchio Despar andiamo all’assalto della spiaggia. Dal faro alla Capannina, una vera e propria onda bianca che serpeggia tra ombrelloni e lettini dai colori fluo accesi dal sole. Cameraman e fotografo al seguito per immortalare e non perdere un solo istante dell’evento. Elisa e Giorgia sfrecciano sui segway, Benny intercetta i turisti, intervistandoli per saperne di più del loro grado di vitalità, tutti gli altri coinvolgono la gente in giochi, sfide, movimento allo stato puro.


“Sei pronto a farmi vedere la tua vitalità?”, così chiediamo in tono quasi di amichevole sfida alla gente in riva. Mano a mano che passano i minuti, la gente accorre incuriosita e interessata o interrompe la passeggiata sul bagnasciuga e si forma un capannello sempre più grande di bagnanti. La gente in spiaggia è prima titubante e incredula, poi si lascia trasportare nel vortice della vitalità e partecipa. Vengono organizzate gare di beach-soccer, sfide a racchettoni,… Coppie in acqua che si lanciano frisbee a distanza di metri, giovanissimi che si esibiscono in acrobazie in aria, bagnanti coinvolti in tuffi e girotondi in riva, i più abili danno spettacolo con gli hoola-hoop. E ancora… esercizi di karate, salto con la corda, balli di gruppo in acqua… E dopo tanta “fatica”, per recuperare le energie, il meritato succo o yogurt Despar Vital.

E il successo è assicurato: “Eccezionale veramente”, “Molto buono”, “Speciale”, i commenti parlano da sé. Divertimento e gusto al 100%! Jesolo per una giornata è più viva, energica, in fermento. Le ore passano veloci, senza accorgersene. E così si fanno già le 18. Lasciamo alle spalle il mare, perché l’appuntamento questa volta è in pieno centro. In Piazza Mazzini i giochi d’acqua delle fontane creano la scenografia

tre il pubblico che assiste è rapito dalle sue acrobazie funamboliche. Via Bafile è un fiume di persone che scorre in un senso e nell’altro per lo “struscio” del dopocena. Noi ci facciamo largo tra la folla e spontaneamente invitiamo tutti a battere le mani a ritmo: musica perfetta su cui improvvisare una nuova danza. In Piazza Aurora il delirio è totale: gli spettatori stanno defluendo dopo un concerto, noi ci intrufoliamo all’interno e diamo vita ad uno show con pattini e Bmx. Gli addetti al suono, complici della nostra vitalità, riaccen-

A partecipare sono stati davvero tutti, nessuno escluso: dalle mamme, ai loro bambini, a ragazzi di tutte le età, a turisti stranieri. Un contagio davvero “virale”! ideale per la coreografia dei ballerini. Sulle note di una musica coinvolgente, sette di noi ballano instancabili di fronte al pubblico dei passanti, che quasi vorrebbero poter partecipare per primi e accompagnano il ritmo con il battito delle mani. Alle 21 è di nuovo ora di cimentarci con esibizioni mozzafiato, approfittando del tepore serale. In Piazza Mazzini, Alice, Melissa, Jesse e Roberto posizionano i succhi Vital come birilli sull’asfalto ed eseguono perfette gincane sui loro rollerblade. Manuel poi dà spettacolo con la sua BMX che volteggia e disegna linee nell’aria in totale naturalezza, men-

dono le luci e amplificano al massimo la base per la nostra coreografia. L’arena si gremisce in pochi minuti di pubblico, che anche a fine giornata conserva l’energia per sostenerci con i suoi applausi scroscianti. È già il 2 agosto, la mezzanotte è scoccata da qualche minuto. Salutiamo Jesolo e ripartiamo alla volta di Padova. Abbiamo avvicinato e attivamente coinvolto migliaia di persone, le abbiamo portate dentro il mondo Despar e abbiamo fatto loro riscoprire la vitalità che hanno dentro. “E tu sei un tipo vitale?” Per scoprirlo, l’appuntamento è quest’inverno con la versione bianca sulla neve. A tutta vitalità! 31


SaporiDIVITA Scuola di cucina

clusiva s e a t t e c i R voi

scelta per

Vivien Reimbelli ha iniziato la sua carriera professionale a Londra, dove ha lavorato per più di 5 anni maturando esperienza e professionalità in alcuni dei più prestigiosi ristoranti inglesi. Rientrato in Italia, proprio grazie ad una lunga lista di successi professionali, diventa subito Food-Specialist di molte grandi aziende alimentari tra cui Nestlé, Merloni, Buitoni, Cirio, Perugina. Si divide tra queste attività ed il suo ristorante di famiglia in Sardegna, a Santa Teresa di Gallura.

PERE AL VINO ROSSO E SALSA AL MASCARPONE Ho scelto questa ricetta perché: PERE COTTE NEL VINO E ACCOMPAGNATE CON UNA DELICATA SALSA DI MASCARPONE AL CACAO, UN ABBINAMENTO CLASSICO CHE RISOLVE SEMPRE MOLTO BENE UNA CENA IN FAMIGLIA CON UN DESSERT CHE PIACE A TUTTI.

1)

Sbucciate le pere con un pelapatate lasciando il picciolo attaccato.

2)

Disponete le pere in una casseruola della misura giusta per contenerle, unite il vino e la cannella e mettete a cuocere.

Preparazione e cottura: 40 min. + 1 ora per macerare. Difficoltà: Ingredienti per 4 persone: 300 g di Pere Williams Despar 1 lt di Vino rosso Despar brik 2 stecche di cannella 1 confezione di mascarpone Despar 2 cucchiai di cacao amaro 2 cucchiai di zucchero a velo

Vino consigliato: vino liquoroso, Il Santo

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3)

Lavorate il mascarpone con lo zucchero, unite il cacao e continuate a mescolare per amalgamare bene.

4)

Una volta cotte, trasferite le pere con il vino di cottura in una brocca dove le lascerete macerare per almeno 1 ora girandole ogni tanto. Servite accompagnando con la crema di mascarpone e cacao.


SaporiDIVITA

Scuola di cucina

I NOSTRI INGREDIENTI Vino rosso da tavola Despar 1l

Mascarpone Italiano Despar 250 g

Pere Williams “Passo dopo Passo” Despar


StiliDIVITA

Auto ecologiche

ECOLOGICHE SU 4 RUOTE Ibride, a Biodiesel o Bioetanolo L’auto del futuro, quella iper ecologica ed iper efficiente, dopo anni di prototipi e test sembrano affermarsi nel mercato delle quattro ruote. In dieci anni la tecnologia e l’ingegneria automobilistica hanno raggiunto nuovi traguardi già acces-

una presa di corrente. La maggior parte delle ibride non ha questa opzione, perché l’energia che arriva alla parte elettrica del motore sfrutta quella cinetica dell’auto, recuperandola in fase di frenata. Dai motori ibridi si passa a quel-

Le auto ibride sostengono percorrenze per litro ben superiori a quelle tradizionali, con conseguente riduzione delle emissioni inquinanti. sibili a chi sceglie di vivere senza rinunciare alle comodità, tenendo d’occhio i consumi e cercando di rispettare l’ambiente. L’esempio più concreto attualmente sul mercato sono i nuovi veicoli ibridi-elettrici, che integrano un motore a combustione interna con un motore elettrico, le cui batterie non devono essere ricaricate collegando l’auto a

ECO SU DUE RUOTE Il Gruppo Piaggio ha presenta MP3 Hybrid, il primo scooter ibrido al mondo, un veicolo destinato a rivoluzionare il settore della mobilità urbana. Un nuovo veicolo che integra la tradizionale propulsione termica a basso impatto ambientale con la motorizzazione elettrica a emissioni zero, abbattendo di oltre il 50% sia il consumo di benzina che le emissioni di anidride carbonica. 34

li alimentati con il Bioetanolo, un carburante simile all’etanolo ricavato dalla canna da zucchero, dal mais, dai cereali e da altri tipi di biomassa di origine vegetale, che all’estero ha già un’ottima diffusione, mentre in Italia è stato “scoperto” da pochi anni, avendo finora preferito le soluzioni “elettriche” ed investendo maggiormente

su quest’ultime. Per il momento il bioetanolo è il carburante alternativo più prodotto al mondo, ma si sta facendo strada anche il Biodiesel, un biocombustibile ottenuto da grassi di origine vegetale (colza e girasole) completamente atossico e biodegradabile. In particolare l’olio di colza viene prodotto in Canada, India e Pakistan, dove le colture estensive non creano particolari problemi, e proprio per non sottrarre grandi superfici alle piantagioni alimentari si fa avanti la coltura dell’olio di jatropha, che cresce in zone desertiche. www.autoambiente.com

L’ESPERIENZA Ho deciso di cambiare auto con un occhio di riguardo verso l’ambiente. Da qualche mese ho la fortuna di guidare un’auto ibrida, che si è rivelata divertente ed entusiasmante da guidare. Non fa rumore, si spegne automaticamente nelle attese ai semafori o in colonna e poi riprende solo premendo l’acceleratore. La nuova auto ha le stesse prestazioni di quella a diesel solo che grazie al motore elettrico che va in aiuto a quello a benzina, inquina molto meno non solo in materia di esalazioni ma anche per l’aspetto acustico. Credo sia un’ottima scelta per chi la usa in città, mi auguro che l’uso delle ibride si diffonda velocemente. Lisa



RaccontiDIVITA Agricoltura

NATURA E MUSICA COME SCELTE DI VITA di Paolo Brunello - www.vignaledicecilia.it ti tecnicamente più impegnativa e bisognosa di studio e ricerca, sono soddisfatto perché sento di dare il mio piccolo contributo all’ambiente evitando l’uso di sostanze che rendono solamente più “comodo e sicuro” il raccolto ma appiattiscono le sue peculiarità. Crescere come agricoltore significa anche combattere le proprie paure, per esempio di perdere il raccolto a causa di un’avversità che madre natura ci presenta, cercando di forzare la natura senza assecondare le sue esigenze,

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L’agricoltura come scelta di vita risale, nel mio caso, ad una decina d’anni fa, quando l’azienda agricola di mio nonno passò sotto la mia guida, o meglio io passai sotto la guida dell’azienda agricola… nessuno mai nella mia vita mi ha insegnato e mi insegna tanto quanto l’agricoltura. Può sembrare strano ma non so, fra me e il “Vignale di Cecilia”, chi ha dato più la forma all’altro, e il mio legame con l’agricoltura diventa ogni giorno più stretto, trasferendo al vivere quotidiano i ritmi della terra, più lenti e pacati di quelli del frenetico oggi. Cerco costantemente l’equilibrio fra la realtà aziendale, che crea reddito, e l’assecondare la produttività della natura evitando le forzature che soggiacciono al profitto, preferisco valorizzare al massimo le potenzialità del mio territorio piuttosto che sfruttarlo, rischiando di degradarlo. Da anni uso solo prodotti ammessi in agricoltura biologica, quest’anno ho richiesto anche la certificazione e, sebbene la coltivazione risul-

anche scrollarsi di dosso tutto ciò che è superfluo, tornare all’essenzialità, fermarsi ad assaporare le gioie più semplici della vita, come osservare l’uva che diventa vino o l’oliva che diventa olio, il pane che lievita o condividere una buona bottiglia con i migliori amici. Come nella musica, anche nel vino e nella cucina la semplicità e l’eleganza hanno la meglio sull’artificiosità e sulla potenza, lasciando trasparire maggiormente la materia prima, che deve essere di gran pregio.

Il mio passato si appoggia al mondo della musica classica, ma anche il mio presente è fatto di ascolto, di me stesso e soprattutto del respiro del vigneto che coltivo, delle sue necessità e delle mie. invece che entrare in sintonia con essa ascoltandone i messaggi. Durante la trasformazione della mia uva in vino cerco di interferire il meno possibile con la materia prima, prediligendo le fermentazioni spontanee, i lunghi affinamenti e le lavorazioni manuali, affidandomi alle capacità delle mie uve di creare un ottimo vino senza troppi interventi esterni. Agricoltura, a parer mio, significa

I grandi cuochi italiani insegnano, rendendo la cucina italiana famosa nel mondo per la sua perfetta semplicità. Accogliendo i visitatori seguo lo stesso principio di semplicità, presentando i miei prodotti spiegando con chiarezza come li ottengo e le loro caratteristiche, prendendomi la libertà di non venderli, ma piuttosto proponendoli e lasciando la libertà di sceglierli. Questo per me è il vero progresso.


CompliciDIVITA Animali

ADOTTARE UN GATTO ABBANDONATO? Ecco i consigli di Monica Mi chiamo Monica, ho 32 anni, e da sempre ho una grande passione per gli animali: gatti, cavalli, cani, sicuramente ereditata da mia mamma. Da tempo ho deciso di aiutare gatti feriti o abbandonati, cercando di dargli i primi soccorsi, sfamandoli e cercandogli una nuova famiglia contattando amici e parenti. In questo modo la mia passione è diventata un hobby importante e poi anche un lavoro: in questi ultimi anni sono diventata una brava cat e dog sitter, aggiungendo al mio amore per i gatti anche quello per i cani, che seguo ed aiuto in caso di abbandono. Sono tanti i luoghi comuni da sfatare sui gattini abbandonati e poche le regole che servono per poterli accudire, ben condite da tanto amore. Avete trovato un gattino cucciolo? La prima cosa da fare è recarsi da un veterinario e accertarsi sullo stato di salute. Quasi sicuramente necessita di antiparassitario e vermifugo. In un secondo momento potete portarlo a casa e rifocillarlo, sarà il veterinario a suggerirvi la presunta età del micio e cosa dargli da mangiare. Chi ha già un gatto e si preoccupa della reazione al nuovo arrivato, può tenere il cucciolo in un’altra stanza e, in un secondo momento, iniziare a farli socializzare. Se il gattino raccolto è molto spaventato, sono da evitare i rumori forti e movimenti bruschi. Per quanto riguarda i bisognini nella lettiera,

è tutto abbastanza semplice: i gattini piccoli imparano velocemente. La pazienza è l’ingrediente fondamentale. Nel caso troviate un gatto adulto, l’ideale è comunque farlo visitare da un veterinario. Controllate se ha un microchip. Se il micio ha un buchetto sulle orecchie è facile che sia stato sterilizzato dall’Ulss e faccia parte di qualche colonia. Potreste fargli una bella foto e attaccare volantini in giro. Nel caso in cui nessuno si facesse vivo potrà diventare un membro della vostra famiglia! Molti sono perplessi sul fatto di adottare un gatto adulto, convinti che sia più semplice crescere un cucciolo. È un mito da sfatare: siamo noi a doverci adattare al gatto e non lui che si deve adeguare alle nostre esigenze ed aspettative. FELIX&FIDO Con alcune amiche sto fondando una nuova associazione: la Felix&Fido si occuperà prevalentemente di Gatti, ma anche di Cani. L’obiettivo sarà di realizzare un’oasi felina (o Rifugio per gatti) a Padova. Vogliamo essere un punto di riferimento per chi trova un gatto investito e non sa cosa fare e dove lasciarlo. Per info contattare: Tel. 334.6117620 felixfido.info@gmail.com

SE I GATTI POTESSERO PARLARE… Impariamo a comunicare con loro Tiene la coda diritta? Il nostro micio è contento! Ha la coda a forma di punto interrogativo? Così ci esprime tutta la sua confidenza e amicizia! Agita la punta della coda e si lecca rapidamente? Qualcosa lo infastidisce e lo rende nervoso… Tira indietro le orecchie e dilata le pupille? È il segnale che è spaventato e sta predisponendosi alla difesa. “Impasta” il pane? Il nostro felino è sereno e rilassato. E se si sdraia a pancia in su? È un modo per dimostrarci tutta la sua fiducia. Tiene la bocca leggermente aperta con i denti in bella vista? Ci sta comunicando il suo malumore Le bave di saliva? Sono la manifestazione più grande del suo amore per noi! Fa le fusa? Possono esprimere soddisfazione e gioia ma anche stress e malattia. Soffia e ringhia? Sono segnali di paura e aggressione. 37


EventiDIVITA

Cultura&tempo libero

DAL 24 OTTOBRE

TREVISO

Mostra: I segreti della città proibita. La Casa dei Carraresi ospita “La Città Proibita di Pechino”, favolosa reggia fatta costruire tra il 1406 e il 1421 da Yongle, terzo Imperatore della Dinastia dei Ming, che sarà protagonista di primo piano della terza Mostra dedicata alla Cina. Una sezione speciale sarà dedicata a Matteo Ricci, il famoso gesuita che introdusse a Corte le scienze occidentali e contribuì ad avvicinare l’Europa all’Impero cinese.

1 NOVEMBRE CORTINA D’AMPEZZO

GORIZIA

Cadono le foglie La famiglia Valleferro, presso il Rifugio Passo Giau, organizza una grande festa per ammirare i colori dell’autunno in alta quota con musica, cucina e spettacolo a sorpresa. È l’occasione per vivere a pieno l’ambiente sano di montagna dalla cucina, passando per i prodotti tipici e l’intrattenimento. Info su www.passogiau.it

Mostra “Dostoevskij: Il Dramma della Libertà” La mostra ospitata dalla Biblioteca Isotina, propone in parallelo la vita del grande scrittore russo e una rilettura storicocritica della sua opera attraverso una serie di pannelli corredati da riproduzioni fotografiche in larga parte attinte a pubblicazioni originali russe.

19-23 NOVEMBRE Malborghetto-Valbruna (UD)

24-25 OTTOBRE Roncegno Terme (Trento) Festa della Castagna A Roncegno Terme, paesino nel cuore della Valsugana e centro della produzione di castagne praticamente da duemila anni, si ospita questa tradizionale festa che celebra il frutto autunnale e valorizza la rinomata produzione locale. Vengono organizzate e degustazioni con vin brulè e itinerari gastronomici. 38

3 NOVEMBRE

FINO AL

Ein Prosit 2009 Undicesima edizione della manifestazione sui vini da vitigno autoctono di Friuli Venezia Giulia e Italia che si tiene a palazzo Veneziano e diversi Ristoranti del Comune di Tarvisio e di MalborghettoValbruna. Saranno presenti 150 aziende vinicole. Sono previste degustazioni guidate, incontri e seminari sul mondo del vino, laboratori dei sapori. www.einprosit.org

www.isontina.librari.beniculturali.it

22 NOVEMBRE

FINO AL VENEZIA

Esposizione Internazionale d’Arte – Biennale È aperta nelle sedi espositive dei Giardini, dell’Arsenale, e in vari luoghi di Venezia, la 53a Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo “Fare Mondi//Making Worlds”, diretta da Daniel Birnbaum. L’Esposizione ha orario 10-

18 (Giardini chiuso il lunedì, Arsenale il martedì).

FINO AL

7 MARZO

Codroipo (Udine) Mostra “L’età di Courbet e Monet” Il rapporto tra la nascita della scuola di Barbizon in Francia e la diffusione del Realismo e del Naturalismo nei Paesi dell’Europa centrale e orientale. La mostra ospitata a Villa Manin, Passariano di Codroipo, analizza l’influenza dell’impressionismo mettendo a confronto le opere. Info 0432.821211


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