DiVita Magazine - N° 5

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TRIMESTRALE di attualità e benessere • N°5 • ANNO 2 • OTTOBRE 2010 • € 1,00 • numero omaggio

DIVITA magazine festeggiamo

INSIEME?


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DIVITA magazine Registrazione Tribunale di Padova nr. 2179 del 04.06.09 Trimestrale di attualità e benessere Direttore responsabile Federica Favaro Caporedattore Federica Favaro email info@federicafavaro.it Redazione AD010 srl Progetto grafico AD010 srl Fotolito e stampa MEDIAGRAF S.p.A. Viale Navigazione Interna, 35129 Padova T. 049 8991511 mediagrafspa.it Editore AD010 srl AD010 srl via Croce Rossa 26 35129 Padova T 049 8071966 F 0498071988 email info@adcomunicazione.it FSC è una certificazione riconosciuta a livello internazionale che garantisce che la carta proviene da boschi e foreste certificate per la corretta gestione ambientale e sociale (rispetto dell’ambiente, della biodiversità e dei diritti delle popolazioni locali). Inoltre la certificazione è sostenuta dai maggiori gruppi ambientalisti mondiali, quali Green Peace e WWF e da numerose istituzioni quali Feder Foreste.

EditorialeDIVITA

Un abete sempre accanto CHI SIAMO?

Despar Nordest - Aspiag Service S.r.l., è la più grande delle 9 aziende del Consorzio Despar Italia. Fa parte del gruppo internazionale Aspiag Management che gestisce il marchio SPAR in sei paesi europei, ed è inserita in SPAR International, la catena di distribuzione alimentare più diffusa al mondo. Con gli oltre 600 punti vendita Despar, Eurospar, Interspar presenti in Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto e Ferrara, siamo sempre accanto ai nostri clienti...

L’ARIA SI FA FRIZZANTE

e le giornate si accorciano sempre di più: arriva l’autunno, si sta più volentieri in casa e si può dedicare del tempo a sé stessi e agli altri, magari organizzando delle piacevoli attività per stare in compagnia con il gusto per le cose semplici e naturali. Vi suggeriamo di approfittare della stagione per scoprire i funghi del nostro territorio, come riconoscerli e cucinarli. Ecco quindi le zone a noi più vicine dove raccoglierli e alcuni preziosi consigli. Un altro frutto di stagione che vi proponiamo è la pera, in tutte le sue varietà, con cui preparare le gustose ricette che potrete trovare in queste pagine e online nel sito www.casadivita.despar.it. Troverete come sempre gli utili consigli dei nostri esperti, che ci invitano a cucinare e mangiare bene e ci spiegano come farlo, e ci suggeriscono come rimetterci in forma con il pilates e il gyrotonic. Scoprirete infine la scelta etica di Stefano Momenté. Vi inviteremo inoltre a capire quanto le condizioni atmosferiche influenzino il vostro umore, ma non impigritevi se piove: è il momento giusto per prendersi cura del proprio corpo e rinnovare la pelle dopo l’estate. Continua inoltre la celebrazione del 50° anniversario di Despar! Scoprite le novità della mostra nella splendida città nel cuore del Friuli, Udine. Immergetevi nel mondo di Despar, nella sua storia e nel suo futuro. Con l’occasione, potrete anche cogliere le bellezze ed i luoghi simbolo della città del Castello. Buon autunno! La Redazione

Il prossimo numero

DIVITA magazine

ti aspetta a GENNAIO in tutti i punti vendita

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Pasta ZARA, qualità e grandi numeri al servizio del Made in Italy L’azienda trevigiana, con un secondo stabilimento a Trieste, continua a crescere e a creare sviluppo. Puntando sull’innovazione dei prodotti e sulla soddisfazione del consumatore Qualità e grandi numeri. Il successo di Pasta ZARA nasce da questi due concetti ispiratori della filosofia imprenditoriale della famiglia Bragagnolo, da sempre al timone di comando di un pastificio che ha alle spalle ben 112 anni di storia. Un successo che ha portato Pasta ZARA a diventare il secondo produttore italiano di pasta e il primo esportatore. Un cammino lungo, importante. Tanto che Pasta ZARA ha contribuito massicciamente alla divulgazione della cultura alimentare italiana nel mondo. Oggi Pasta ZARA può contare su due centri produttivi, quello storico di Riese Pio X, nel Trevigiano, e l’ultimo, avveniristico creato a Muggia, alle porte di Trieste, che diffondono il Made in Italy ad ogni latitudine. L’export riguarda, infatti, ben 97 Paesi. Qualche numero dà l’idea delle dimensioni: dai due stabilimenti escono mediamente ogni giorno circa 1.000 tonnellate di pasta, mentre la capacità produttiva annuale è di 210 mila tonnellate. Per qualità, invece, si intende sia quella lavorativa, sia quella di prodotto. Lo sviluppo di Pasta ZARA, infatti, ha implicazioni importanti anche dal punto di vista

occupazionale. In un momento non facile per l’economia nazionale, Pasta ZARA va controcorrente e per i prossimi tre anni ha varato un piano di sviluppo da 50 milioni di euro. Tutto questo porta a produrre sempre di più e, di conseguenza, ad assumere nuovo personale. La qualità di prodotto, inoltre, è strategica sia sul mercato italiano, sia su quelli esteri. Una qualità che si avvale dell’esperienza secolare nel campo della pastificazione, impiegando grano duro italiano selezionato, integrata con l’innovazione che sfrutta tutto il meglio della tecnologia moderna. E poi c’è l’attenzione all’ambiente: da quattro anni il trasporto (dalla Puglia a Muggia e Riese) delle semole di grano duro che Pasta ZARA impiega per la realizzazione dei suoi prodotti avviene via treno e non più via gomma. Legambiente ha calcolato che, così facendo, si sono tolti 3.200 camion l’anno dalle strade della dorsale adriatica. In termini ambientali significa aver impiantato, in un anno, 649 ettari di bosco, pari a 325 mila alberi. Ecco come Pasta ZARA ha realizzato il binomio perfetto tra qualità e grandi

www.pastazara.com

La sede di Pasta ZARA a Riese Pio X.

Lo stabilimento di Pasta ZARA a Muggia.

numeri. E’ la quadratura del cerchio che permette all’azienda di svilupparsi in continuazione e al consumatore di usufruire di una pasta al top proposta a un prezzo ragionevole.


DIVITA magazine

I nostri esperti 7 Prodotto del mese Prodotti di stagione: pere e funghi 8 Intervista doppia Illustri rappresentanti del nostro cinema 10 Tesori regionali Montasio 12 Medicina e nutrizione Era meglio mangiar bene da piccoli...

26 Salute e relax TEST 28 Sport e movimento Pilates vs gyrotonic 30 Benessere e bellezza Specchio, specchio delle mie brame...

Professore Associato di Gastroenterologia

32 Ricette Crema di zucca con finferli allo speck

14 Primizie e specialità Bavarese alla cannella con pere caramellate e salsa al cioccolato bianco

A IDE r e p i i bimb

Risotto allo zafferano con ragù di funghi porcini e capesante

Insalata di finocchi, arance e alici marinate con salsa allo yogurt

Giuseppe Travain Specialista in medicina dello Sport

36 Friuli e Trentino Raccogliere funghi in autunno

20 Scelte di vita Alimentazione etica secondo Stefano Momenté

Fabrizio Zago Chimico industriale, consulente di prodotti detergenti e cosmetici

21 Libri I libri di Stefano Momenté 22 Speciale Despar spegne le candeline 50 anni fra tradizione e innovazione

Fabio Pranovi Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Ambientali

Insalata di cavolo cappuccio e pere al pecorino

18 Ambiente e natura Un passo verso la sostenibilità: i km zero

Fabio Farinati

38 Idee eco-sostenibili 40 Cultura e tempo libero 41 Gastronomia e tradizione 42 Pillole



StagioniDIVITA PRODOTTI DI STAGIONE: PERE E FUNGHI PERA La pera è disponibile per gran parte dell’anno e si consuma spesso al naturale o cotta in sciroppo di zucchero o vino con l’aggiunta di aromi. Si può utilizzare nelle macedonie di frutta, nell’impasto delle torte o esternamente come decorazione, ad esempio nelle crostate. La pera si sposa perfettamente con i formaggi dal gusto deciso, come quello piccante, il gorgonzola, il pecorino, il parmigiano, ecc… La troviamo anche in deliziose insalate, ed è inoltre utilizzata per la preparazione di confetture, sciroppi e succhi, bevande fermentate ed alcoliche. La pera è un frutto ricco in zuccheri semplici (fruttosio), contiene inoltre potassio, vitamina C, pectine, tannino, sali minerali, acido malico e citrico, oltre che composti fenolici ad azione antiossidante. Una sola pera assicura il 16% delle fibre di cui il corpo necessita ogni giorno, ed il 10% della vitamina C. Di grande digeribilità, la pera svolge un’azione diuretica, rinfrescante e lassativa ed

Prodotto del mese

è particolarmente indicata nell’alimentazione di bambini e anziani. Esistono molteplici varietà di pera: William, Decana del Comizio, Conference, Abate, Kaiser, Guyot, Coscia e Santa Maria.

FUNGHI I funghi sono alimenti dalle molteplici varietà e dagli aromi inconfondibili, le specie coltivate si trovano tutto l’anno e sono principalmente il prataiolo, lo champignon e il pioppino, mentre quelli di bosco hanno breve vita da ottobre agli inizi di dicembre e comprendono il celebre porcino e gli ovuli. I funghi devono essere freschi. Se li comprate assicuratevi che non siano mollicci o ossidati e controllate la data di raccolta e di imballaggio. Nel dubbio preferite il prodotto congelato o secco: meno profumato ma più sicuro. Se li raccogliete puliteli e cucinateli appena arrivate a casa, ed eventualmente congelate quelli che non potete mangiare subito. Per evitare intossicazioni è inoltre consigliabile mangiarli ben cotti (crudi

sono un delizia da concedersi molto di rado e solo se si è in perfetta salute) e mai in dosi eccessive. I funghi sono composti principalmente da acqua, una piccola percentuale di proteine (3,9%) e buoni quantitativi di sali minerali (in particolare potassio e fosforo). Possiedono buone quantità di vitamina B2. Per quanto riguarda le funzioni organiche hanno effetto lassativo e sono un buon depurativo per il fegato.

Deliziose

ricette

a pag. 14-15

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RaccontiDIVITA Intervista doppia

Q

uesta stagione è ricchissima di festival e rassegne cinematografiche, in Italia le più importanti di questo periodo sono la Mostra del Cinema di Venezia e il Festival del Cinema di Roma. E il cinema italiano di qualità a volte parla il nostro dialetto: Carlo Mazzacurati (veneto) e Giuseppe Battiston (friulano) ne sono due illustri e pluripremiati rappresentanti, insieme nell’ultima fatica del regista padovano, “La Passione”, in gara all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. La commedia narra le vicende tragicomiche di Gianni Du-

Illustri rappresentanti

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del nostro cinema: Carlo Mazzacurati e Giuseppe Battiston

Ci presentiamo… il tuo nome, lA tua età e A COSA ATTUALMENTE STAI LAVORANDO?

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A QUANTI SPETTACOLI TEATRALI/FILM HAI LAVORATO FINORA?

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QUANDO E COME HAI COMINCIATO?

Quali aspetti del tuo carattere ti hanno PORTATO A QUESTA PROFESSIONE?

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Quali invece (se ce ne sono) metti alla prova con il lavoro?

6 CARLO MAZZACURATI

Qual è lo spettacolo o il film a cui sei più affezionato?

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Quale invece quello di cui sei più orgoglioso o che ti ha dato maggiori soddisfazioni professionali?

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A chi dedichi i riconoscimenti ottenuti finora?

Come vedi il teatro e il cinema

italiano oggi? Com’è il tuo pubblico?

GIUSEPPE BATTISTON

Come è il tuo rapporto con la cucina? Che tipo di cuoco sei? Quali sono le tue linee guida ai fornelli?

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Che alimenti preferisci o ti fanno stare meglio, magari quando sei molto impegnato col lavoro?

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Cosa non manca mai sulla tua tavola?

3 consigli per vivere meglio


bois (Silvio Orlando), un “giovane” regista cinquantenne, ex promessa del cinema, che da anni si barcamena faticosamente tra agenti e produttori senza scrupoli e che finalmente ottiene la sua grande occasione, forse la sua ultima chance. Dovrà scrivere e girare un film con protagonista assoluta una popolarissima e amata giovane attrice del piccolo schermo (Cristiana Capotondi). Ma le cose, fin da subito, non vanno per il verso giusto e il povero regista, in piena crisi creativa, si ritrova ad essere vittima di un’intricata rete di ricatti causati da un grosso problema edilizio nella sua casa in Toscana. A causa della sua

goffaggine e della sua disorganizzazione, si trova costretto ad accettare proposte e pretese assurde che lo porteranno a subire imbarazzanti e folli compromessi con personaggi bizzarri, come l’esuberante ex galeotto amante del teatro (Giuseppe Battiston), l’attore senza talento (Corrado Guzzanti), la bella barista (Kasia Smutniak), il geometra impiccione del paese (Marco Messeri), l’opportunista sindaco “imprenditore” (Stefania Sandrelli) e altre decine di stravaganti figuri. Il film è stato girato in Toscana, nei dintorni di Pisa: si dice infatti che chi cresce imparando ad amare la provincia non riesca mai a dimenticarla veramente.

Carlo Mazzacurati, 54 anni, un film che si chiama “La Passione”.

Giuseppe Battiston, 42 anni, e al momento mi sto dedicando alla ricerca del riposo…

Il mio primo film risale al 1987 e si chiama “Notte Italiana”.

A livello amatoriale a scuola, a 15-16 anni, e una volta terminate le superiori mi sono iscritto alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano.

A teatro ho fatto la regia di un solo spettacolo. “La Passione” è invece il mio undicesimo film per il cinema.

Siamo intorno alla trentina per entrambi.

Una certa predisposizione all’invenzione, da bambino raccontavo un mucchio di balle inutili, oggi so che erano prove di narrazione. E una forte propensione a lavorare in gruppo: il cinema si fa insieme agli altri, non è un atto creativo solitario e basta.

La timidezza soprattutto: mi è sembrato un buon modo per offrirmi una via di fuga.

Ho cominciato come sceneggiatore: scrivere mi sembrava la cosa più adatta alle mie caratteristiche emotive. Poi il destino mi ha portato a fare il regista, mestiere che ritengo tuttora difficile per il mio carattere.

Metto alla prova la mia capacità di inventare, la fantasia.

Domanda difficile, tutti e nessuno. Se però sono costretto a menzionare un solo film scelgo “L’Estate di Davide” del 1998. Un film piccolo fatto con un budget molto contenuto. Ricordo le riprese in campagna come un’epoca felice.

In realtà sono due: sicuramente sono molto affezionato ad “Agata e la tempesta”, ma quello che ha maggior bisogno di attenzioni è sempre l’ultimo.

Probabilmente “Il Toro” del 1994: vinse a Venezia il Leone d’argento e poi fu un discreto successo al cinema.

Anche in questo caso ne scelgo due: “Pane e tulipani”, perché mi ha permesso di farmi conoscere, e “Non pensarci” di Zanardi, perché ha dimostrato che non importa quanto grandi siano le produzioni o i mezzi a disposizione, quando ci sono la qualità e buone idee.

A Marina, mia moglie, con cui condivido fin da ragazzo le cose che faccio. E ad Emilia, mia figlia che ama il cinema come lo amavo io alla sua età.

A chi non c’è più.

Nonostante tutto li ritengo ancora vitali e necessari: oggi sono trattati come beni superflui, optional. Questo è un grave errore, cinema e teatro sono nutrimento essenziale dello spirito.

Ho appena terminato l’esperienza di giurato al Gallio Film Festival del Cinema italiano Opere prime e posso dire che il cinema italiano è in gran forma. Il teatro invece è attaccato ad un respiratore artificiale e sta rischiando l’estinzione. Il mio pubblico è eterogeneo, ma molto attento: chi viene a vedere i miei spettacoli non viene per me, ma per amore del teatro.

Devo confessare che non sono un grande cuoco, neanche piccolo a dire il vero. So fare solo l’essenziale. Ma, se è vero che non è mai troppo tardi, prima o poi mi piacerebbe cominciare.

Credo nella semplicità: pochi grassi, pochi condimenti per lasciare il più possibile inalterati i sapori.

Il riso, le verdure, carne o pesce ai ferri o lessi. In genere ho gusti semplici, non amo affatto la cucina troppo elaborata.

A volte sono curioso e ho voglia di assaggiare qualcosa di nuovo, altre preferisco fare anche qualche chilometro in più per andare in un posto dove ho un rapporto consolidato.

La frutta, nelle sue stagioni, mi fa allegria e mi piace.

Un buon bicchiere di vino.

Leggere, camminare e trascorrere più tempo possibile con le persone che amiamo.

Scegliere con attenzione gli ingredienti, preferire la qualità; ridere o sorridere di più, visto che pare metta in moto reazioni buone per il nostro corpo; avere sempre un occhio aperto sul mondo.


RegioniDIVITA Tesori regionali

MONTASIO di Alberto Marcomini - direttamente da Gusto canale 5 Nasce in montagna il Re dei formaggi friulani. Ma di chi sto parlando? Ma del formaggio Montasio, perdinci! Eh sì, e proviene proprio dall’altopiano del Montasio al confine con l’Austria e la Slovenia dove già nel 1200 i monaci Benedettini cominciarono ad affinare le tecniche di produzione. A metà dell’Ottocento in alta Carnia nacquero le prime latterie turnarie, chiamate così per i turni di lavorazione al suo interno organizzati. Ogni contadino dava infatti il suo contributo in latte, ricevendone in cambio il formaggio prodotto nella latteria. In breve tempo le latterie si moltiplicarono estendendosi in tutto il Friuli, e permettendo così al Montasio di farsi conoscere in tutta la sua bontà. Oggi la produzione si estende sino al Veneto, mantenendo intatte però le caratteristiche di un tempo. Il Montasio DOP è un formaggio a pasta cotta, semidura, ottenuto esclusivamente con latte bo-

Il Montasio DOP è un formaggio a pasta cotta, semidura, ottenuto esclusivamente con latte bovino 10

vino proveniente della zona di produzione. Può essere di diverse maturazioni: fresco dopo i due mesi, mezzano dopo sei mesi, stagionato dopo oltre dieci mesi e stravecchio dopo sedici mesi. Purtroppo di latterie turnarie ne sono rimaste pochissime, ma è proprio dalla vita sociale e comunitaria delle latterie che nacque il Frico, uno dei miei piatti preferiti! è una specie di frittata, dove però le uova non c’entrano niente, ma dove il Montasio è l’ingrediente principale. Allora padella in mano e impariamo a fare il divino Frico di patate! Compriamo 600 gr di Montasio di varie stagionature, ottimo quello fatto a Enemonzo, e altrettanto buono quello di Busche nel Bellunese ottenuto con latte di montagna, che a me piace tantissimo... ma non perdiamo il filo! Grattugiamo, dopo averle lavate, 5 belle patate di media grossezza, ungiamo la padella antiaderente con un filo d’olio, facciamo cuocere per alcuni minuti e tuffiamo il Montasio tagliato a dadini. Doriamo da ambo le parti, come fosse una frittata, e il Frico di patate è pronto! Buon appetito!


Per chi va di fretta. Per chi sa aspettare. Fresco, Mezzano, Stagionato o Stravecchio il formaggio Montasio è buono, sano e soddisfa ogni palato. nasce solo in Friuli Venezia giulia e in zone esclusive del Veneto. Con una tecnologia morbida, che lo fa maturare mantenendo intatte le sue proprietà organolettiche e nutrizionali. e solo con latte di altissima qualità, proveniente dalla zona di produzione. un’armonia di saperi e sapori, rispettosa del disciplinare di Produzione e garantita dal marchio doP di denominazione d’origine Protetta.

scoprilo subito sul sito www.formaggiomontasio.net. Con il Contributo del Ministero delle PolitiChe AgriCole AliMentAri e ForesetAli dM 11400 del 20 luglio 2009


ConsigliDIVITA Medicina e nutrizione

Era meglio mangiar bene da piccoli... Mi chiamo Fabio Farinati,

in queste pagine vi darò alcuni consigli per l’educazione alimentare di bambini e ragazzi.

Cattedra di Gastroenterologia, Dipartimento di Scienze Chirurgiche e Gastroenterologiche, Facoltà di Medicina, Università di Padova. Ha fatto parte del gruppo collaborativo della WHO sulla prevenzione del cancro dello stomaco. Gli argomenti di cui si occupa: epatologia, meccanismi di carcinogenesi, prevenzione primaria e secondaria delle neoplasie del digerente, diagnosi e terapia delle stesse.

Ciò che saremo da grandi molto spesso si decide già quando siamo piccoli ed uno degli ambiti in cui questa considerazione è maggiormente valida è proprio quello del comportamento alimentare. Le preferenze alimentari del bambino, le sue abitudini, i suoi rifiuti ed i suoi progressi si sviluppano attraverso l’infanzia e gli spazi all’interno dei quali si muove, in primis in famiglia ma anche a scuola e nelle amicizie, che hanno un ruolo vitale nel promuovere un comportamento alimentare corretto e sano. Purtroppo vi sono oggi nuovi modelli di “imprinting alimentare”, quali quelli trasmessi dalla televisione attraverso le pubblicità, che rischiano di sconvolgere il processo introducendo componenti delle quali il bambino non ha assolutamente bisogno. Fino alla fine degli anni ’50 il problema nutrizionale più comune nel bambino italiano era infatti la malnutrizione per difetto, sostituita da quella per eccesso ponderale, cioè sovrappeso ed obesità, che oggi coinvolge un terzo della popolazione scolastica italiana. In età prescolare, un bambino su quattro è sovrappeso o

scenza. Adeguate abitudini alimentari associate a stili di vita corretti hanno un impatto sostanziale sulla salute in età matura e sulla prevenzione dei fattori di rischio per le malattie croniche e per i tumori. Esse impattano inoltre sul comportamento alimentare dell’adulto per la presenza di un effetto “memoria” che condizionerà positivamente le abitudini alimentari del soggetto anche nel futuro. Dobbiamo di conseguenza fare un grosso sforzo per “condizionare” in modo positivo il comportamento alimentare dei bambini. Questo sforzo dovrebbe, in un mondo ideale, coinvolgere all’interno di una sorta di santa alleanza, tutte le componenti citate: famiglia, media, scuola ed operatori sanitari ed alimentari. Molti sono gli aspetti coinvolti e da tener presenti: - i bambini spesso rifiutano, per neofobia (paura del “nuovo”) l’introduzione di nuovi alimenti, escludendo spesso dalla loro dieta ad esempio verdure crude e cotte, che hanno invece un ruo-

Famiglia, scuola e amicizie hanno un ruolo vitale nel promuovere un comportamento alimentare corretto. obeso. Tutto ciò non mancherà di aver un impatto negativo sulla popolazione adulta in futuro. Una corretta e sana alimentazione (Health food) ha un’importanza fondamentale già dall’infanzia e nell’adole-

lo alimentare fondamentale; - vi è nei paesi occidentali in generale, una introduzione eccessiva di alimenti, con conseguente “sovraccarico” calorico ed anche proteico del bambino a livelli che possono superare anche di 2-3 volte le reali necessità.


ConsigliDIVITA Medicina e nutrizione

- Esistono comportamenti alimentari inadeguati, ad esempio indirizzati verso una dieta monotona e con consumo ripetuto di cibo tipo “fast food”, al consumo del quale i bambini sono spesso spinti da pressioni pubblicitarie, da voglia di emulazione nei riguardi degli adulti o del mondo anglosassone e dalla presentazione “accattivante” del cibo. - frutta e verdura non devono mancare mai in ciascuno dei 5 pasti che il bambino dovrebbe fare durante la giornata, concetto che il mondo anglosassone riassume nella regola “Five a day”. Questo perché frutta e verdura mettono a disposizione un’adeguata quota di vitamine come la C e la A e di fibre, che sono fondamentali per la salute del bambino e per il buon funzionamento del suo apparato digerente. - Deve esserci un’adeguata introduzione di latte e latticini, che consentono l’apporto di calcio, fondamentale per lo sviluppo dell’osso; bisogna anche ricordare come per attivare la vitamina D, necessaria anch’essa alla crescita dell’osso, sia altrettanto fondamentale l’esposizione al sole. - Non devono mancare fonti di ferro, sostanziale per evitare anemie che possono impedire una corretta ossigenazione dei tessuti in fase di crescita; il bambino quando anemico può manifestare stanchezza, svogliatezza, poca capacità di concentrazione nello studio ed incapacità di svolgere attività fisica. Via libera quindi a carne bianca e rossa, e a legumi e verdure come carciofi e spinaci. - È necessaria l’assunzione di pesce, alimento sano e sostanziale per il suo contenuto di proteine, ferro, fosforo e per il basso contenuto di grassi, una buona quota dei quali è di poli-insaturi, tipo omega3, che sono i grassi “sani” e che i nostri bambini introducono quasi sempre in quantità insufficiente. Tutto ciò non è poi così facile come sembra scrivendolo o leggendolo. Uno dei miei figli, che ha oggi ormai 12 anni, vive di pizza e pasta con il pomodoro (solo quello senza buccia ovvia-

mente), mangia per fortuna verdura (solo cruda) e frutta, ma rifiuta formaggi, tranne il grana, e legumi; non vuole neppure tentare di assaggiare nuovi alimenti o lo fa solo quando è a casa di qualche suo amico, situazione nella quale non se la sente di rifiutarsi di assaggiare le cose... L’importante è indicare ai nostri bambini modelli da seguire, spiegando valori positivi e negativi, giustificando le piccole imposizioni, cercando alleanze con operatori sanitari come i pediatri, con i media e gli operatori del settore alimentare (queste pagine ne sono un esempio e vedi anche il nuovo sito dedicato casadivita.despar.it ) e con la scuola. Ogni goal segnato con i nostri bambini oggi corrisponderà infatti ad un adulto più sano domani.


RicetteDIVITA Primizie e specialità

Le ricette di Luca Montersino

Su casadivita.despar.it troverete tutti i video per realizzare le ricette.

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Difficoltà:

FACILE

MEDIA

DIFFICILE


RicetteDIVITA

Primizie e specialità

Bavarese alla cannella

CON PERE CARAMELLATE E SALSA AL CIOCCOLATO BIANCO per 6 persone Difficoltà: 500 ml di latte intero fresco Alta Qualità Despar 200 g di zucchero semolato Despar 120 g tuorli d’uovo Buon Impasto Despar 100 ml di panna fresca 100 g di panna montata 10 g di gelatina in fogli tipo oro 400 g di pere Abate 150 g di mascarpone Despar 200 g di cioccolato bianco Despar 10 g di burro Bio, Logico Despar 1 g di cannella in polvere 8 g di cannella in stecche 10 ml di rhum Bollire il latte con metà dello zucchero e la cannella in stecche, sbattere il restante zucchero con i tuorli, versare il latte bollente filtrato sui tuorli. Portare a 85°C (il composto non deve assolutamente bollire altrimenti si separa), unire la gelatina ammollata in acqua fredda e strizzata. Lasciare raffreddare a circa 30° C di temperatura ed incorporare la panna montata. Versare la bavarese così ottenuta negli stampini e far rapprendere in frigorifero per un paio d’ore. Nel frattempo tagliare le pere a dadini, saltarle in padella con il burro, unire lo zucchero semolato e far caramellare. Bagnare con il rhum, far flambare e tenere da parte. Per la salsa: bollire la panna con il mascarpone, unire il cioccolato bianco tagliato a pezzettini, mescolare bene in modo da sciogliere il tutto, quindi insaporire con la cannella in polvere. Mettere sul fondo del piatto i dadini di pera, aiutandosi con un anello di acciaio dello stesso diametro delle bavaresi, disporvi sopra le bavaresi alla cannella, e salsare la bavarese con il fondo di cottura delle pere. Accompagnare con la salsa al cioccolato bianco.

I nostri ingredienti Mascarpone Despar

250 g Cioccolato bianco Despar

100 g

Latte intero fresco Alta Qualità Despar 1l 15


RicetteDIVITA Primizie e specialità

Risotto allo zafferano

con ragù di funghi porcini e capesante per 4 persone Difficoltà: 1,5 l di brodo di pesce 150 g di funghi porcini 200 g di capesante senza guscio 80 g di scalogno rosso 280 g di riso carnaroli Supra 60 ml di olio d’oliva extravergine Supra Despar

Trifolare i funghi con aglio e prezzemolo in una padella antiaderente, dopo averli mondati, lavati e tagliati a dadini. Tostare il riso con lo scalogno e un filo d’olio quindi bagnare con il brodo di pesce caldo dove si è precedentemente sciolto lo zafferano e lasciar cuocere a fiamma media, bagnando di tanto in tanto con altro brodo caldo.

aglio prezzemolo sale e pepe zafferano in polvere

I nostri ingredienti Riso Carnaroli Despar Supra

500 g Olio Extra Vergine di oliva Supra

1000 ml

Tagliare a pezzi e condire le capesante con olio, aglio e prezzemolo, dopo averle lavate da ogni possibile traccia di sabbia. Quando mancano 3 minuti alla fine della cottura del riso unire i funghi e le capesante, portare a termine la cottura e mantecare con olio d’oliva extra vergine. A discrezione, aggiungere un po’ di formaggio.


o t ! s u g ù i p e i ass r g o n e m n o c e r e gg e l e i t n a c c Cro NO V

ITÀ

Le gallette e le cialde DESPAR Vital sono ottime da gustare in ogni momento della giornata. Per una colazione sana ed energetica assieme a miele o marmellata, da sole per uno snack saziante e digeribile, sfiziosa alternativa alla pasta a pranzo e a cena, magari accompagnate da formaggi, verdure e affettati. Consigliate nelle diete in quanto ricche di fibre, proteine e minerali ma povere di zuccheri regalano un piacevole gusto ed un durevole senso di sazietà.


StiliDIVITA

Ambiente e natura

Un passo verso la sostenibilità: i ‘km zero’ Mi chiamo Fabio Pranovi,

VI PARLERò dell’importanza del concetto “KM zero” per la sostenibilità ambientale.

Dal 1997 ricopre il ruolo di Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Ambientali della Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove è titolare dei corsi di Ecologia della pesca e Gestione delle risorse biologiche. Dal dicembre 2007 è membro dello Scientific Board del programma del dottorato di eccellenza Analysis and Governance of Sustainable Development organizzato dalla School of Advanced Studies di Venezia.

Il termine ‘km zero’ è tratto dal Protocollo di Kyoto (proposto nel 1997 dalle Nazioni Unite per affrontare il problema del riscaldamento globale e attualmente sottoscritto e ratificato da 187 Paesi) e prevede l’assunzione di stili di vita in grado di ridurre l’impatto, ad esempio in termini di emissioni di gas serra, in particolare CO2, delle nostre attività quotidiane. Allo stato attuale, su questa linea ci si sta muovendo soprattutto in relazione ai consumi di prodotti alimentari. Sono numerose le iniziative volte a proporre al consumatore prodotti stagionali provenienti dal territorio circostante (ristoranti, mense, mercatini agricoli). Esistono, però, molti altri ambiti in cui tale approccio potrebbe trovare efficace applicazione. Un esempio potrebbe essere il telelavoro, o la diffusione dell’impiego di teleconferenze, che potrebbero consentire riduzioni di spostamenti, spesso inutili.

I sistemi ecologici, o ecosistemi, esemplificano al meglio il concetto di sostenibilità. Tutto, in termini di materia, subisce una ciclizzazione, viene cioè riciclato (termine molto ‘di moda’ nel contesto della società umana). I vegetali, grazie all’energia del sole, a partire da elementi semplici (anidride carbonica e acqua) costruiscono sostanze complesse (zuccheri), che costituiscono il modo per trasferire energia nelle diverse parti dell’organismo (sia esso uni- o pluricellulare) ed entrando così a far parte della catena trofica. Al termine del processo, tutta la sostanza organica (costituita da composti molecolari complessi) viene degradata e ridotta

Una società sostenibile è quella che riesce a vivere all’interno dei vincoli ecologici. 18

agli elementi semplici da cui era partito il tutto. Non c’è dunque produzione di rifiuti, ciò che è ‘scarto’ per una specie, diviene risorsa per un’altra, fino a chiudere il ciclo. Questo meccanismo consente di utilizzare le risorse senza intaccarle. La definizione di sostenibilità è infatti quella di un utilizzo delle risorse tale da non comprometterne, in alcun modo, i possibili utilizzi delle generazioni future. Uno dei principi ecologici fondamentali è che un ecosistema, a causa del fatto che le risorse (cibo, territorio, rifugi/ tane, ecc.) sono finite, ossia non sono disponibili in modo illimitato, può supportare solo una certa quantità di individui di una data specie e non oltre. Questa viene chiamata ‘capacità portante’ ed è propria di ogni specie in ciascun habitat. Anche per la nostra specie esiste una capacità portante, un limite ecologico ben preciso che non può essere superato, semplicemente perché non ci sono a disposizione risorse per una crescita continua. Esistono quindi


StiliDIVITA

Ambiente e natura dei limiti posti dalla natura che valgono per tutti gli essere viventi. Tuttavia, a ben pensarci, l’uomo ha sempre faticato un po’ ad accettare limiti. Non è sempre facile accettare di avere dei limiti, non è semplice neppure riconoscerli, certe volte. Società ecologicamente e socialmente sostenibile significa, dunque, una società ragionevolmente equa, i cui stili di vita e modelli di consumo possano essere mantenuti indefinitamente senza degradare gli ecosistemi che li supportano o minacciare la funzione vitale di supporto dell’ecosfera. Il ‘peso’ di una comunità umana può essere misurato in termini di area di ecosistema (sia terrestre che acquatico) richiesta, da un lato per produrre le risorse che la popolazione consuma (cibo, acqua, materiale da costruzione, ecc), dall’altro per assimilare i rifiuti che la stessa popolazione produce (rifiuti solidi, depurazione della acque, assimilazione anidride carbonica prodotta, ecc.). Questa è ‘l’impronta ecologica’. Si è stimato che se tutti gli abitanti della Terra assumessero uno stile di vita simile a quello dei cittadini dei Paesi sviluppati, sarebbero necessari almeno 3 pianeti come il nostro per sostenerne l’impronta ecologica così generata. Questo significa che, allo stato attuale, il nostro stile di vita, che ha un’impronta ecologica molto elevata, viene sostenuto utilizzando risorse che

provengono da altre parti del mondo e scaricando in queste anche parte, o tutti, i nostri scarti-rifiuti. Ad esempio, l’Italia ha un’impronta ecologica che è 3 volte il suo territorio nazionale. In termini ecologici, tutto ciò dimostra che la nostra società ha ampiamente superato la capacità portante (in termini ecologici sarebbe dunque attesa una inevitabile riduzione della popolazione e/o dello sfruttamento). Effetti negativi di questo tipo vengono però, almeno per il momento, evitati o almeno tenuti sotto controllo, scaricandoli su altre zone del Pianeta, sfruttandone risorse servizi. Tutto questo è permesso dalla elevata mobilità, che ci è consentita dallo sviluppo tecnologico. Ecco perché la filosofia ‘km zero’ di-

viene una buona pratica per innescare e mettere in atto processi sostenibili. Non si tratta, infatti, solo di diminuire l’impatto dovuto al trasporto (minore emissione di CO2 ed altri inquinanti, ad esempio). Essa consente di non trasferire esternalità altrove, ma contribuisce ad internalizzare, almeno in parte, il processo, con tutte le necessità in termini energetici e di assimilazione di rifiuti. Contribuire a diffondere la ‘filosofia dei km zero’ rappresenta certamente solo un primo passo verso la sostenibilità, ma costituisce un buon punto di partenza.

Calcola la tua impronta ecologica! Originale e affascinante il progetto “Impronta Ecologica in Alto Adige” promosso dal TIS Innovation Park di Bolzano, e di cui Despar è partner. Gli altoatesini possono calcolare l’impatto del loro stile di vita sulle risorse della Terra, per regolare il livello di eco-compatibilità dei loro comportamenti quotidiani. Consumare carne, abitare in una casa Clima, usare i mezzi pubblici: tutti gli aspetti che fanno delle nostre buone abitudini un valido aiuto per l’ambiente di tutti, in pieno stile DiVita Despar. Scopri la tua impronta ecologica misurata in “ettari globali” su www.footprint.bz.it 19


ScelteDIVITA Alimentazione

L’ALIMENTAZIONE ETICA SECONDO STEFANO MOMENTé

Stefano Momentè, è vegetariano dal 1985. Giornalista e comunicatore, è esperto di cucina e lifestyle vegetariano. Ha fondato Veganitalia (www.veganitalia.com), sito per la corretta informazione sul veganismo in Italia. È ideatore e promotore del circuito Ristoranti Verdi. Membro divulgatore di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana. Tiene conferenze, corsi, seminari sul vegetarismo. Ha pubblicato: per Pan (Gruppo Editoriale Armenia), nel 2001, Vegetariani, una vita senza carne; per Macro Edizioni, nel 2002, Il Vegan in Cucina, oltre 300 ricette senza carne, pesce, uova o latticini; per Next Italia, nel 2005, Seitan, preparazione e ricette; per Macro Edizioni, assieme a Sara Cargnello, nel 2007, Solo Crudo, il libro del raw food, la vera cucina naturale; nel 2010, per l’Età dell’Acquario, Né di carne né di pesce - Manuale del perfetto vegetariano.

Cosa vuol dire essere vegani?
 Un vegano è un vegetariano nel vero senso della parola. Chiamiamolo pure vegetariano vero. Elimina dalla propria dieta tutti i prodotti di origine animale. Non solo la carne e il pesce, quindi, ma anche uova, latte e formaggi, miele. A dirla tutta, non si tratta di una scelta esclusivamente alimentare, ma di un vero e proprio stile di vita, che si allarga all’abbigliamento e anche al vivere quotidiano.

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Perché scegliere di diventare vegetariani ed eventualmente vegani? Oggi si decide di eliminare la carne (il pesce ed ogni alimento di derivazione animale) per motivi salutistici, ecologicoambientali, spirituali, ma soprattutto etici. Solo se c’è una motivazione etica, infatti, si trova la forza di affrontare le difficoltà e le critiche che spesso ci vengono rivolte. Io sono diventato vegetariano da un giorno all’altro nel febbraio del 1985: allora non c’erano molte informazioni in merito, non c’era internet e i pochi ristoranti vegetariani erano per lo più circoli di fricchettoni… così ho cominciato a documentarmi attraverso libri e amici che avevano già fatto questa scelta. Nel 2001, quindi, ho deciso di mettere a disposizione degli altri tutte le informazioni raccolte

creando il sito Veganitalia.com e pubblicando il mio primo libro (Vegetariani, una vita senza carne). Rispetto ad allora oggi è cambiato qualcosa? Oggi c’è una maggiore consapevolezza e il numero delle persone che non assumono carne e/o latticini è aumentato. Con la diffusione delle intolleranze, poi, anche gli operatori della ristorazione hanno sviluppato una maggiore apertura e disponibilità nei nostri confronti, quindi è molto più facile cenare fuori. Anche nei supermercati è possibile reperire alimenti biologici e una maggiore varietà sia di legumi che di cereali, così come alimenti che riportano sull’etichetta se contengono derivati animali.


ScelteDIVITA Libri

I libri di Stefano Momentè... per approfondire, capire le motivazioni di una scelta etica o semplicemente soddisfare qualche curiosità. Dopo aver scritto nel 2001 “Vegetariani, una vita senza carne” (PAN Gruppo Editoriale Armenia), ha ripreso e aggiornato quanto illustrato nel primo libro pubblicando quest’anno “Nè di Carne, nè di Pesce. Manuale del perfetto vegetariano” (Età dell’Acquario Edizioni), disponibile da qualche mese. Infatti, secondo un’indagine AC Nielsen rielaborata da Eurispes, i vegetariani in Italia sono circa 7 milioni, e sono destinati a raggiungere i 30 milioni nel 2050. Non sono però tutti uguali: alcuni mangiano latte e uova,

altri escludono qualsiasi prodotto di origine animale, altri ancora si nutrono esclusivamente di vegetali crudi e frutta (crudisti e fruttariani). “Vegetariani non ci si può improvvisare – sostiene Momentè - Benché un’alimentazione senza carne e derivati possa essere considerata completa sotto tutti i punti di vista, oltre che eticamente corretta, è necessario bilanciare adeguatamente i diversi alimenti affinché il nostro organismo possa trarne beneficio e non subire carenze di alcuni importanti elementi.” Questo testo fornisce risposte chiare ai più comuni interrogativi: perché optare per una dieta vegetariana; perché una dieta vegetariana giova alla salute; quali sono gli alimenti indispensa-

bili al nostro organismo; quali sono tutti i benefici derivanti dall’eliminazione della carne dalla dieta. Oltre 300 ricette senza carne, pesce, uova o latticini sono invece raccolte nel volume “Il Vegan in cucina” (Macro Edizioni), il primo ricettario vegan pubblicato in Italia. Un ricettario divertente e completo per la programmazione quotidiana dei pasti, che integrando gli utilissimi consigli per realizzare la Piramide Vegan degli Alimenti, offre veloci e gustose preparazioni per evitare la monotonia e le carenze. Una carrellata di sfiziose e leggere pietanze, indicate anche per chi è intollerante ai latticini. Dalla besciamella vegan al brodo vegetale, patè di tofu, crostini al seitan, paella vegetariana, zuppa di crescione o gnocchi di soia, tofu al forno con contorno di crocchette verdi, falafel, budino di riso, bignè di mele o torta ai cereali. Per vivere in modo sano, completo e divertente, la scelta alternativa in cucina. Un altro volume di ricette è invece de-

dicato al “Seitan” (Nextitalia), insolito alimento, fonte di proteine vegetali. La sua origine si perde tra i monaci buddisti cinesi, secoli fa, e rappresenta da sempre uno dei cardini della cucina orientale. Ricavato dalla farina di grano, il seitan è un cibo nutriente e dal sapore delicato, noto ai vegetariani per la sua versatilità, che lo rende ingrediente principe della cucina attenta alla salute. Questo manuale guida il lettore lungo un puntuale percorso per la conoscenza di questo prezioso elemento gastronomico, ne illustra i componenti e le tecniche per la realizzazione. “Inizialmente il seitan – ci spiega l’autore – può rappresentare un valido sostituto della carne, grazie al suo aspetto e alle ricette per prepararlo. Successivamente si potrà apprezzarlo per quello che è: un alimento gustoso, versatile e nutriente.” Infine, con Sara Cargnello, ha scritto “Solo Crudo” (Macro Edizioni), una guida completa rivolta a quanti vogliono conoscere e sperimentare l’affascinante mondo dell’alimentazione veramente naturale. Ad ogni pagina tante risposte anche per quanti già conoscono, utilizzano e amano il cibo crudo (Raw Food), e cercano le ricette più indicate per un’alimentazione sana ed equilibrata.

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DESPAR spegne le

CANDELINE 50 anni fra tradizione e innovazione

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anni fa nasceva l’Unione Volontaria DESpar, poi Despar Italia. Una vera e propria rivoluzione dei consumi, una storia lunga cinquant’anni del nostro Paese, a stretto contatto con la gente e con la sua quotidiana realtà. Per celebrare la ricorrenza, Aspiag (Despar Nordest) ci invita ad una mostra che, ancora una volta, guarda al futuro. L’esposizione, che racconta le tappe più avvincenti dell’avventura Despar in Italia, con uno sguardo alla tradizione e uno all’innovazione, sarà allestita in due prestigiose sedi: Padova e Udine. Due momenti diversi per godere, con i sensi all’erta e pieni di meraviglia, un allestimento diverso e studiato ad hoc in funzione della sede. La prima tappa, a settembre, è stata Padova, presso il Centro Culturale San Gaetano, nel cuore del contemporaneo; dal 15 al 20 ottobre, invece, ci faremo catturare dalle antiche suggestioni della Sala Ajace nello storico Palazzo Comunale di Udine. In entrambi i casi, una grande festa. Raccontare la nascita e lo sviluppo di una delle più importanti aziende leader della Grande Distribuzione Organizzata in Italia significa ripercorrere, in una sorta di viaggio a ritroso, la storia del Paese, fino a prefigurare possibili scenari futuri. C’è un legame che unisce le scelte che ne hanno segnato la crescita, e 22


IL TEMPO DELLE IDEE

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i passaggi sociali che hanno caratterizzato la storia italiana. Li ripercorriamo insieme, attraverso il linguaggio dell’arte e della creatività, grazie ad un ricco apparato documentario di video e foto d’epoca, e dalle stesse parole di chi si è reso protagonista di quei cambiamenti. Dal piccolo negozio di alimentari sotto casa al superstore se n’è fatta di strada! Ma la mostra non ci offre solamente spunti per un’appassionante ricostruzione storica, anzi, ci invita ad esplorare un mondo da toccare, da guardare, da annusare, da ascoltare! Un percorso navigabile coi sensi, tra i colori e le forme degli scaffali reinter-

gia del Lionello, splendido esempio di gotico veneziano da cui si apre la scalinata di accesso alla sala Ajace, sede della mostra. La grande festa per i cinquant’anni Despar è un appuntamento assolutamente da non perdere: difficile da spiegare in poche righe. è certamente un compleanno, un percorso, ma anche, perchè no, un viaggio nel tempo, con qualcosa in più. Ognuno nel suo ambito, ognuno con le proprie responsabilità e con impegno, condividiamo una stessa visione del futuro: nel rispetto di una dimensione umana e personalizzata, considerando sempre più centrale il ruolo dell’uomo.

pretati in chiave artistica, tra i video che giocano con le architetture delle pareti e i mezzi d’espressione più all’avanguardia. Un vero e proprio tragitto multisensoriale che esplora temi cari all’azienda: il marchio, le persone, le idee, i successi, la ricerca, i prodotti, il legame col territorio e le vicende che hanno fatto storia, nel più ampio contesto della vita sociale. A Udine ci aspetta una giornata magica, dove l’inaugurazione sarà resa ancora più spettacolare dallo straordinario contesto che la ospita: il palazzo del Comune, la log25


TestDIVITA Salute e relax

SEI

METEoROPATICO?

1. Piove, amici e partner non vogliono uscire, tu: a. Decidi di andare al cinema a vedere l’ultimo film del tuo attore preferito. b. Leggi un libro, non ti piace uscire da solo/a. c. Non hai nemmeno tu voglia di uscire, chi la può avere con questo tempo? 2. Stai facendo una passeggiata in montagna con il tuo compagno/a, quando si alza un forte vento e inizia a nevicare, pensi: a. Non poteva accadere cosa più bella, io e lui\lei sotto la neve a passeggiare abbracciati. b. Probabilmente è il caso di rientrare, non vorrei la situazione peggiorasse. c. Lo avevo detto, era meglio stare in casa, odio questo genere di sorprese! 3. Fuori fa davvero molto freddo, il tuo bambino ti chiede di portarlo al parco: a. Lo copri bene e lo accompagni, gli farà bene prendere un po’ d’aria fresca. b. Troppo freddo anche per lui, meglio chiamare alcune amiche e farsi raggiungere a casa per un tè. c. Non se ne parla, al massimo gli proponi il suo cartone animato preferito.

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TestDIVITA Salute e relax

mi pettegolezzi riguardanti quei vostri bizzarri amici b. Una volta al riparo, tesa/o per i danni che la tua macchina potrebbe aver subito, scendi, controlli e poi, se tutto è come dovrebbe essere, attendi pazientemente che cessi la perturbazione c. Chiami gli amici da cui stavi andando a cena e disdici perché l’umore è pessimo e vuoi controllare bene i danni alla tua auto.

4. Non sei di buon umore, ma fuori è una giornata fantastica, cosa fai: a. Approfitti della giornata per riflettere sui tuoi problemi, troverai sicuramente una soluzione b. Vai a trovare gli amici per raccogliere consigli utili e così ne approfitti per fare due passi c. I piccoli problemi quotidiani svaniscono grazie al tempo meraviglioso e decidi di fare un giro in bici. 5. Sei sulle piste da sci quando inizia a piovere e le piste diventano difficili, tu: a. Ti rifugi nella baita più vicina dove inizi a sorseggiare Bombardini e scherzare con i tuoi compagni di avventura. b. Raggiungi il bordo pista e aspetti che la situazione migliori, non sei proprio dell’umore giusto per sederti con gli amici a scherzare. c. Raggiungi nervoso la fine della pista, inveendo contro gli amici ti hanno convinto a seguirli. 6. Sei in macchina con il tuo compagno\a quando, all’improvviso, inizia a grandinare: a. Raggiunto il primo luogo riparato, ne approfitti per raccontargli gli ulti-

7. Hai ospiti a cena e decidi di utilizzare finalmente il meraviglioso forno da pizza che hai in taverna, fuori piove: a. Sarà sicuramente un successo, la tua pizza farà concorrenza a quella di Gaetano, il bravissimo pizzaiolo napoletano appena assunto nella pizzeria più rinomata della città b. Probabilmente l’impasto non risulterà perfetto, considerando anche l’umidità, ma hai buone doti culinarie, i tuoi ospiti sapranno apprezzare c. Sicuramente ne uscirebbe un disastro, meglio optare per i prodotti offerti dalla rosticceria sotto casa senza neanche farsi bagnare dalla pioggia. 8. Sei in vacanza quando sopraggiunge una perturbazione che dicono durerà almeno un paio di giorni, tu: a. Hai giusto dei regalini da prendere e un museo da visitare quindi, munito/a di ombrello, ti dai da fare per iniziare lo shopping da vacanza e per arricchire il tuo bagaglio culturale b. Non ci voleva, stavi giusto iniziando ad abbronzarti. Inizi la ricerca della Spa più vicina e ti dedichi alla cura di te c. Al secondo giorno non ce la fai più, sei già pronto\a a tornare a casa.

PROFILI Maggioranza di A: Per te la situazione meteorologica sfavorevole non è sicuramente un problema, anzi, ogni occasione è quella giusta per fare quelle mille piccole cose che solitamente ti dimentichi. Ami la dinamicità e nemmeno un uragano sarebbe in grado di fermarti. Il tuo entusiasmo e la tua positività coinvolgerebbero chiunque e nessuno in tua compagnia si potrebbe annoiare o sentire solo. Continua così! Maggioranza di B: Non ami il maltempo, ma nemmeno ne sei condizionato, a meno che non si tratti di grandi perturbazioni. Vivi la tua vita con giudizio e prudenza, senza crearti problemi inesistenti. Sei una persona tranquilla ma motivata, l’unico consiglio per te è quello di provare a rischiare ogni tanto e provare l’emozione di un traguardo inaspettato. Maggioranza di C: Meteoropatico e probabilmente anche un po’ capriccioso. Non appena si presenta un po’ di pioggia, si alza appena il vento e il cielo diventa cupo il tuo umore cambia. Cerca di rilassarti! Concentrati di più su te stesso, prova ad allenarti con lo yoga o il training autogeno per sviluppare una maggiore indipendenza dal tempo e dagli altri! Vedrai che, un po’ alla volta, imparerai a non detestare i cambiamenti climatici e, magari, arriverai a conviverci serenamente. Se vuoi, puoi riuscire a non farti condizionare da nulla se non dai tuoi desideri positivi.

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EnergiaDIVITA Sport e movimento

Pilates VS Gyrotonic Solitamente le ferie sono un periodo ideale per imporsi buoni propositi per l’autunno: che ginnastica fare per mantenersi in forma nell’anno seguente? Per chi è ancora indeciso e ha voglia di sperimentare qualcosa di inusuale ci sono Pilates e Gyrotonic. Sono tecniche di allenamento con tipologie di movimenti profondamente diversi ma con principi ispiratori comuni. Entrambe nate il secolo scorso dalla volontà dei loro ideatori di migliorare il proprio fisico, con fondamenti comuni nello Yoga, hanno negli ultimi anni cominciato a diffondersi in concomitanza con la crescita della cultura dell’attività fisica. Altro punto in comune? Grande efficacia su tonificazione muscolare, flessibilità e fluidità di movimento. Attenzione: sono discipline in cui l’esecuzione del movimento è imprescindibile dal contenuto teorico,

per cui è indispensabile un istruttore competente e preparato. Vediamo come sono nate… Herpert Joseph Pilatus, greco di nascita, nazionalizzato tedesco, in gioventù aveva corpo gracile, si ammalava sovente ed era schernito dai compagni di

scuola. Per migliorasi studiò body building, yoga, ginnastica e la filosofia zen: creò il Pilates. A Juliu Horvath, ungherese, si deve invece l’ideazione dei principi del Gyrotonic: partendo dalla necessità di riabilitare in maniera rapida i traumi e i dolori causati dalla danza profes-

Un punto in comune? Grande efficacia su tonificazione muscolare, flessibilità e fluidità di movimento. sionistica, gettò le basi di una nuova disciplina che permette di mantenere il corpo sano e in forma e di essere praticata da chiunque e a qualsiasi età. Entrambe le discipline si sono sviluppate e diffuse negli Stati Uniti divenute nuova patria dei due ideatori. Il pilates deve la sua efficacia nel rimodellare e tonificare il corpo grazie ad una tipologia di contrazione definita isometrica: i grandi muscoli del corpo, addominali, lombari, glutei e cosce, si contraggono ma senza accorciarsi, dando stabilità al movimento degli arti. A detta del suo ideatore il pilates è un metodo sia teorico che filosofico, sviluppato e raffinato in più di ottantacinque anni di pratica: il risultato è la fusione tra il corpo e la mente per generare movimenti economici, aggraziati e bilanciati. I principi su cui si basa sono 7: la concentrazione, su qualsiasi movimento, un corretto al-


EnergiaDIVITA

Sport e movimento

Mi chiamo Giuseppe Travain,

IN questo articolo vi parlerò dei benefici effetti di due attività sempre più in voga: il pilates e il gyrotonic.

È specialista in medicina dello Sport e docente nel corso di Scienze e Tecniche dell’attività motoria Preventiva e Adattata presso l’Università di Padova. Ha lavorato presso il centro di Medicina dello Sport dell’Università di Padova, occupandosi di valutazioni di idoneità agonistica e alimentazione per atleti e, ad oggi, è dirigente presso la Ulss 12 veneziana nell’unità Operativa di Qualità e Accreditamento.

lineamento della colonna vertebrale, il controllo della respirazione per ottimizzare l’ossigenazione dei tessuti, la centralità, intesa come stabilità dei muscoli prossimi al baricentro, precisione e controllo del movimento e la costante ricerca della fluidità. Il Gyrotonic è una ginnastica dolce: si può eseguire a corpo libero o con l’ausilio di una macchina per guidare il movimento e permettere una equa distribuzione della resistenza. La macchina, piuttosto ingombrante, è in legno e con più impugnature, cavi e pulegge: genera una resistenza costante in grado di eliminare gli urti e le vibrazioni prodotte all’inizio e alla fine del movimento dalle tradizionali macchine a cavi, possibili cause di danni osteoarticolari. Il movimento coinvolge più distretti corporei è ha due imprescindibili caratteristiche: la continuità e la circolarità. Il principio? Attivare muscoli antagonisti (che eseguono movimenti opposti) in continuità e in maniera sequenziale. La colonna vertebrale è mobilizzata attraverso una rotazione

passando dalla flessione alla estensione in maniera dolce e sinuosa permettendo una efficace tonificazione della muscolatura. Le due discipline giungono a risultati comuni attraverso percorsi differenti: il pilates parte da una contrazione statica per migliorare la consapevolezza della propria muscolatura e quindi permettere una fine regolazione dei movimenti, il Gyrotonic si basa su movimenti fluidi per donare tono alla muscolatura. Buon allenamento e buon divertimento a tutti!

Tipologia di corso Diffusione della disciplina Tipologia attivazione muscolare Utiizzo di macchine

PILATES

GYROTONIC

In gruppo Molte palestre Contrazione Isometrica dei muscoli posturali Possibile

In gruppo Poche Palestre Contrazione sequenziale di muscoli antagonisti Fondamentale

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ConsigliDIVITA Benessere e bellezza

Specchio, specchio delle mie brame... Mi chiamo Fabrizio Zago,

in questo articolo vi aiuterò a capire cosa vi può rivelare un semplice sguardo allo specchio.

Chimico industriale, dopo gli studi di orientamento tecnico scientifico conclusi in Francia e diverse esperienze di lavoro, approda al tema dell’eco compatibilità. Dal 1986 è consulente di prodotti detergenti e cosmetici per numerose catene di distribuzione. Dal 2001 è consulente presso l’UEAMPE di Bruxelles, dove è esperto tecnico nell’ambito degli AHWG per i settori Cosmesi e Detergenza in ambito ECOLABEL, l’etichetta ecologica di garanzia europea.

Tranquilli, non sto per raccontarvi una favola e neppure dire che lo specchio indicherà il/la più bello/a del reame. Non lo farò perche tutti gli uomini e le donne sono belli!! E per quanto mi riguarda senza nessuna distinzione di età, di colore o di razza. Però uno specchio, il nostro specchio, può farci notare alcune cose che, se vogliamo, possiamo cercare di correggere. Lo specchio è uno strumento spettacolare con cui però ci si può tagliare, o comunque farci del male, cerchiamo quindi di “guardarci” con quella sana indulgenza che è l’unico modo per vivere bene.

Quadro uno: guardando lo specchio

scopro dei capelli aridi, gonfi ed elettrici. Probabilmente sto usando troppo shampoo, sono stati lavati troppo o troppo spesso. Anche uno shampoo di scarsa qualità produce questo effetto. Le soluzioni sono ovvie: ridurre la frequenza del lavaggio, diminuire la quantità di shampoo, cercare prodotti con sostanze balsamiche e re-ingrassanti. Al contrario lo specchio può mostrarci dei capelli appiattiti, grassi, lucidi e poco voluminosi. Ci troviamo nella situazione esattamente opposta. Quello che dobbiamo fare è aumentare il potere lavante con una maggiore frequenza, ma facendo attenzione ad impiegare shampoo delicatissimi per non rischiare di eccitare la ghiandola sebacea che produrrà più sebo e quindi l’effetto contrario a quello desiderato.

Quadro

due: Lo specchio re-

stituisce l’immagine di un viso con pelle grassa, lucida. La prima cosa da fare è di non usare il sapone solido (anche se su-

per naturale)! Questo detergente ha un pH troppo diverso da quello della pelle e sgrassa troppo, le ghiandole sebacee del viso reagiranno a questa pulizia troppo energica producendo altro sebo e creando quindi un circuito vizioso senza fine. Quello che serve è pulire il viso senza aggredirlo. Una pulizia con un latte detergente è l’ideale, anche maschere ricche di materiali assorbenti (farine, argille eccetera) vanno benissimo. Molto semplicemente ed in mancanza di questi prodotti potete applicare della semplice farina che toglierete con semplice acqua. C’è anche la situazione contraria e cioè una pelle secca, disidratata e con i pori aperti. Smettete di fumare! Avete bisogno di una buona crema idratante e di proteine. Il mercato offre una quantità enorme di prodotti adatti allo scopo. Verificate solo che nella lista della composizione INCI ci sia la parolina “Protein”. Ricordate che nessun cosmetico è miracoloso e che gli effetti si potranno verificare allo specchio solo se applicherete la crema con attenzione e con la giusta frequenza. Alla fine di questo paragrafo vorrei anche consigliare una cosa semplicissima e che non costa nulla: di tanto in tanto fate respirare la vostra pelle! Evitate di applicarvi troppi prodotti (che più o meno occluderanno la pelle stessa) per alcuni giorni, lasciatela tranquilla e vedrete che molti problemi si risolveranno da soli, e lo specchio confermerà.

Quadro tre: Se il vostro specchio è abbastanza grande potrete notare alcune zone del corpo con quei fastidiosi inestetismi noti come “cellulite”. Ora c’è da sapere che la cellulite è un fenomeno che appartiene più alla


ConsigliDIVITA

Benessere e bellezza sfera medica che a quella cosmetica e che quindi dovreste andare dal medico per farvi consigliare e non in profumeria. Tuttavia faccio questo excursus in un terreno adiacente alla cosmesi per dire che l’azione sulla cellulite dipende molto poco dal tipo di crema che si usa e moltissimo dall’azione meccanica (massaggio) che eserciterete sulla parte cellulitica. Quindi anche una buona crema piuttosto grassa ed un energico massaggio riducono l’inestetismo della pelle. I cosmetici specifici per la cellulite contengono spesso degli alcaloidi. Tra questi il più noto è la caffeina. Attenzione quindi a chi è intollerante o particolarmente sensibile alla caffeina, che rischia di rimanere sveglio tutta la notte dopo un’applicazione di crema anti cellulite. Un altro alcaloide che ha le stesse proprietà astringenti e drenanti della caffeina è la teobromina cioè l’alcaloide della cioccolata. Un impacco con cioccolato fondente ed un buon massaggio riducono la cellulite in maniera evidente.

Quadro

quattro: vi guardate allo specchio. Accettate quella piccola ruga che non c’era prima, tutto sommato il vostro aspetto è coerente con la vostra età e con il vostro stile di vita. Insomma vi trovate belli/e. Sapete anche che la cosmesi vi può dare una mano e quindi userete i vari prodotti per piacervi ancora di più e per sentirvi a vostro agio in mezzo agli altri. Ebbene se capite e se cogliete questo aspetto sarete delle persone felici e nessun cosmetico al mondo potrà migliorare il vostro aspetto più della felicità. La cosmesi cura più l’anima che la pelle. Curare la pelle perché l’anima stia bene è l’obiettivo più alto che i cosmetologi devono considerare.

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A E D I per i i bimb

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Le ricette di Luca Montersino

CREMA DI ZUCCA

con finferli allo speck Ingredienti per 6 persone 50 ml di olio d’oliva extra vergine Despar 100 g di porri 500 g di zucca gialla 100 g di patate Passo dopo Passo Despar “Gnocchi e Purè” 100 g di cavolfiore bianco 2,5 ml di brodo vegetale 60 g di speck tirolese 300 g di funghi gallinacci 100 g di pomodoro sbollentato sbucciato a cubetti 130 ml di olio d’oliva extra vergine Despar

Per la crema: soffriggere il porro in olio d’oliva, aggiungere la zucca tagliata in pezzi spessi, le patate e il cavolfiore; coprire con il brodo vegetale e cuocere a fuoco moderato per 40 minuti. Passare al mixer e filtrare con lo chinois (colino a forma conica). Con il frullatore ad immersione emulsionare con l’olio d’oliva, e aggiustare di sale. Per i finferli: tagliare lo speck a julienne molto fine e soffriggere in olio d’oliva, aggiungere i gallinacci puliti, filettati e spadellati separatamente. Completare con la pomodoro a cubetti. Aggiustare con sale e pepe di macinino. Presentare la zuppa in piatti fondi decorando il centro con il sautè di gallinacci. Decorare con maggiorana.

I nostri ingredienti

Patate Passo dopo Passo Despar “Gnocchi e Purè” 2 kg

Olio Extra Vergine di oliva Despar 1l 33


Insalata di cavolo cappuccio Ingredienti per 4 persone 400 g di cavolo cappuccio 200 g di pere kaiser 100 g di pecorino sardo 100 g di radicchio di Treviso Per il condimento 50 ml di olio d’oliva extra vergine Despar 10 g di succo di limone sale e pepe

E PERE AL PECORINO

Mondare e lavare i cavoli, tagliarli a metà e privarli dei filamenti interni. Disporli nel frattempo in una ciotola con acqua molto fredda. Pelare le pere e tagliarle a fettine molto sottili. Con l’aiuto di un pelapatate ricavare delle scaglie molto sottili di pecorino. Per il condimento: emulsionare il succo di limone con l’olio extra vergine d’oliva, il sale, il pepe.

Unire il prezzemolo tritato. A questo punto scolare i cavoli e con un coltello affilato tagliarli a fettine molto sottili. Disporre i cavoli conditi con olio e limone al centro del piatto, poggiare i ventagli di pere sui cavoli, le scaglie di pecorino e decorare con radicchio.


I nostri ingredienti

Olive Taggiasche Supra

180 g

Arance Passo dopo Passo Despar

2 kg

Insalata di finocchi, arance e alici marinate con salsa allo yogurt Ingredienti per 6 persone 250 g di finocchio 200 g di arance Passo dopo Passo Despar 100 g di cipolla rossa 40 g di olive taggiasche Supra Despar 200 g di alici fresche 250 g di yogurt naturale Bio, Logico Despar semi di finocchio aceto sale e pepe Martini dry aneto timo olio extra vergine d’oliva Supra Despar Sfilettare le alici e marinarle con ghiaccio, aceto, martini e sale. Dopo 10 minuti asciugarle e condirle con olio d’oliva extra vergine. Tagliare finemente il finocchio e la cipolla rossa, porli in

acqua e ghiaccio per farli diventare croccanti. Pelare a vivo le arance e comporre l’insalata alternando il finocchio alla cipolla rossa, agli spicchi di arancio ed ai pezzetti alici marinate. Guarnire con le olive taggiasche, l’aneto ed i ciuffetti di timo. Condire semplicemente con un filo d’olio d’oliva extra vergine. Per la salsa: miscelare tutti gli ingredienti insieme e mettere la salsa in una coppa al centro dell’insalata.

Yogurt naturale Bio,Logico Despar

2x125 g

Olio Extra Vergine di oliva Supra

1000 ml

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PercorsiDIVITA Friuli e Trentino

FRIULI E TRENTINO Raccogliere funghi in autunno di Alessandra Ferri de Lazara Da metà luglio a fine ottobre sono in molti coloro che si inoltrano nei boschi alla ricerca di incontri ravvicinati con la natura e le sue prelibatezze. Ciò non stupisce se si pensa a tutto ciò che le montagne possono offrire: dalla silenziosa e avvolgente natura all’aria pulita, fresca e leggera, ai timidi animali, ai paesaggi colorati, ai profumi intensi, agli immancabili temporali e alle lunghe passeggiate alla ricerca di se stessi o alla ricerca di qualcosa da mangiare come i mirtilli o i funghi, che acquistano sempre maggior sapore se a raccoglierli siamo proprio noi! Se non avete mai sentito il vero profumo dei funghi appena colti nei boschi, cresciuti spontaneamente in un ambiente incontaminato, allora mettetevi in viaggio subito e non perdetevi né il Trentino né il Friuli!

Il Trentino è conosciuto come un vero paradiso per gli amanti della micologia e della natura in quanto si possono trovare numerose specie di funghi tra cui porcini di dimensioni esagerate che possono rendere indimenticabile una giornata nei boschi! Le zone migliori per la raccolta sono molte, ma per trovare più funghi è necessario ispezionare i vari versanti

e a tutte le altitudini (fino a 2000 m) per individuare le zone maggiormente prolifiche. Basta trovare un bosco non troppo pulito e non troppo fitto, dove si alternano prati a distese di mirtilli e piccoli boschetti di abeti giovani per capire di essere nel posto giusto e farsi rapire dalla meticolosa ricerca come un infantile caccia al tesoro. è questo quello che succede

è bene conoscere le regole fondamentali per affrontare questo percorso con prudenza e poterlo vivere nel modo migliore. nella strada che da Molina di Fiemme va al passo Manghen ed anche verso il Passo San Pellegrino o nei boschi intorno a Madonna di Campiglio, soprattutto lungo i bordi delle piste da sci. è facile trovare un alloggio per la notte ovunque: anche i privati affittano camere e riservano una calorosa accoglienza. (www.valdisole.net, www.valfiemme.net www.valdifassa.it, www. campiglio.com). Il territorio regionale del Friuli-Venezia Giulia invece propone un intensa avventura per la raccolta di funghi in Carnia dove esiste un vero mondo fatto di profumi intensi e genuini come quello dei funghi. In settembre in Carnia molti valligiani si incontrano sui sentieri dei boschi e, senza doversi spiegare perchè sono lì, parlano

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LIBR

I CON

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PercorsiDIVITA Friuli e Trentino

solo di come si cucinano i funghi! Si può scegliere tra un fitto programma di eventi gastronomici gustando prelibatezze locali proposte dai vari mercatini e un assoluto relax scegliendo qualche malga per passare la notte. A Forni di Sopra inoltre si possono scegliere escursioni guidate da esperti micologi per poi concludere la visita degustando piatti tipici in ristoranti e trattorie del posto. Per Info: AIAT della Carnia 800249905.

RICORDATE CHE... • non è opportuno addentrarsi in terreni sconosciuti, meglio avvisare parenti o amici del proprio percorso, informarsi sulle condizioni meteorologiche, trovare dei punti di riferimento per poter poi identificare la propria posizione e, soprattutto, non farsi sorprendere dal buio. • è bene che, sia i turisti della domenica che gli esperti della raccolta, a fine giornata sottopongano tutti i funghi trovati ad un esperto controllo micologico (l’ispettorato micologico della asl offre questo servizio gratuitamente se il raccolto rispetta le quantità, che vanno dai 2 ai 3 kg giornalieri, in base alla zona, di funghi), poiché le specie velenose, seppur rappresentino una bassa percentuale rispetto a quelle commestibili, possono avere gravissime ripercussioni sull’organismo umano. • vi ricordiamo inoltre che, per la raccolta, è necessario essere in possesso dell’autorizzazione, rilasciata dalla provincia di appartenenza o da qualsiasi comunità montana della regione, e versare una quota annuale o avere il permesso temporaneo turistico (che può essere giornaliero, settimanale o quindicinale). Buona passeggiata!

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ConsigliDIVITA

IDEE

ECO-SOSTENIBILI Arreda Equo-Solidale All’interno del commercio Equo Solidale si possono trovare bellissimi complementi di arredo quali camere, salotti, coloratissime amache da giardino, enormi cuscini su cui sedersi a leggere un libro davanti al camino e molto altro ancora, il tutto nel rispetto del lavoro e dei lavoratori, a qualunque angolo del mondo essi appartengano. Trova ciò che cerchi su: www.equosolidale.it

Vesti il tuo bambino con il pannolino ecologico! Lo sapevate che ogni bimbo consuma dai 4000 ai 5000 pannolini, l’equivalente di una tonnellata di rifiuti che rilasciano in acqua e terreno sostanze nocive? Una soluzione potrebbe essere il pannolino ecologico! Si tratta di un pannolino in cotone 100%, comodamente lavabile in lavatrice, sul quale viene posto un velo di cellulosa sbiancata all’ossigeno, ovviamente biodegradabile, che, al momento del cambio, va gettato nel wc. E’ la vera alternativa ecologica, moderna, economica e possibile ai pannolini monouso e, all’arrivo del secondo bebè, questi possono essere riutilizzati. Ce ne sono di vari tipi e varie marche per cui è consigliabile una vostra ricerca per trovare quelli più adatti alle esigenze del vostro bambino. 38

Nel web troverete tutte le informazioni necessarie e molti negozi on-line. www.pannolinilavabili.info www.ecobaby.it

Consigliate l’EcoPatente 2010 Il tema della protezione dell’ambiente sta iniziando a coinvolgere davvero tutta la cittadinanza con sempre più specifici progetti come l’iniziativa dell’Ecopatente che ha promosso Legambiente, in collaborazione con Confederazione autoscuole riunite e i consulenti automobilistici. Si tratta dell’inserimento di nuove prove d’esame contenenti quiz con domande su ambiente ed ecosostenibilità, al fine di informare e sensibilizzare anche i più giovani al rispetto per ciò che ci circonda. Sono state già più di 700 le autoscuole che hanno aderito e ben 11000 le EcoPatenti consegnate. Per maggiori informazioni vi suggeriamo di consultare il sito: www.ecopatente.it

Un Natale felice con i regali ecologici Perché aspettare sempre l’ultimo momento per fare i regali di Natale? Il desiderio che ogni anno cerchiamo di esaudire è di trovare il giusto regalo per le persone a noi care e, perché no, anche per noi stessi, sempre alla con-

tinua ricerca del pensiero non banale, “utile al 100%”, non eccessivamente oneroso. La risposta a queste esigenze potrebbe essere il regalo ecologico, promosso e sostenuto da diverse associazioni ambientaliste, che spazia dall’adozione a distanza di un animale appartenente a specie in via di estinzione, per arrivare all’acquisto di cosmetici naturali, libri, giocattoli e molto altro ancora, tutto prodotto con materiali ecologici e tecniche ecosostenibili. Per maggiori informazioni vi consigliamo di visitare i siti di Greenpeace, Legambiente, WWF e quelli delle altre associazioni ambientaliste.


A V O NU

Forza pulente a freddo, pi첫 nutrimento per i tessuti.


EventiDIVITA

Cultura&tempo libero

fino al

31 ottobre

Castello di Duino (Trieste) Mostra di strumenti musicali storici Stimolare l’interesse del grande pubblico per il valore culturale ed artistico rappresentato da una delle più grandi collezioni private di strumenti musicali al mondo che, realizzati da abilissimi artigiani più di quattro secoli fa, grazie a pazienti lavori di restauro ancora oggi sono perfettamente funzionanti. E’ con questo intento che torna dopo cinque anni al Castello di Duino (Trieste) la “Mostra di strumenti musicali storici al servizio di una tradizione vivente” . L’esposizione comprende una cinquantina di esemplari della prestigiosa collezione di strumenti musicali antichi del professor José Vázquez dell’Università di Musica di Vienna e ed è arricchita da archi, stampe e quadri antichi.

2 AL 10 OTTOBRE

DAL

Friuli Venezia Giulia

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Barcolana Edizione n. 42 per questa grande festa del mare, occasione di incontro per più di 20 mila velisti di fronte a un pubblico di oltre 300 mila persone: la più affollata e amata regata del Mediterraneo. L’appuntamento per quest’anno è fissato per il 10 ottobre 2010: la regata tornerà ad animare la città, le Rive e il Molo IV del Porto Vecchio. Attorno e dentro alla corsa per la vittoria, il contesto della grande festa: la Barcolina, dedicata alle classi di ingresso alla vela - Optimist, Tyka e tavole a vela - in programma il 2 -3 ottobre.

30-31 ottobre

fino al

Sopramonte - centro storico Trentino Alto Adige

Giardini della Biennale e Arsenale (Venezia)

I giorni delle Rimanie Tra sabato e domenica (30-31 ottobre 2010 inizio sabato ore 17.30 - domenica dalle ore 14.00 ) a Sopramonte, località a pochi minuti da Trento, il centro storico del paese si trasformerà in un antico borgo medioevale, con personaggi in costume a dare vita ad una vera e propria rievocazione storica, fedele alle antiche tradizioni contadine e rurali (circa 180 figuranti in costume). L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Giulia Turcati di Sopramonte. www.sopramonte.it

Mostra Internazionale di Architettura Dopo una serie di Biennali affidate a eminenti critici o storici, questo Settore è nuovamente affidato a un architetto, Kazuyo Sejima, prima donna a dirigere la Biennale Architettura. La mostra People meet in architecture sarà allestita al Palazzo delle Esposizioni della Biennale (Giardini) e all’Arsenale formando un unico percorso espositivo, con 48 partecipanti tra studi, architetti, ingegneri e artisti da tutto il mondo. La Mostra sarà affiancata, come di consueto, negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia, da 53 Partecipazioni nazionali.

21 novembre

16 ottobre al 16 gennaio dal

fino al

21 novembre

Museo Correr (Venezia) Giacomo Favretto Venezia fascino e seduzione Il veneziano Giacomo Favretto (1849-1887) è uno dei più importanti maestri dell’Ottocento italiano, per la qualità della pittura, l’originalità del percorso, le contiguità con l’opera di altri artisti a lui vicini o contemporanei. Vero “innovatore“ della scuola veneziana della seconda metà del secolo, recupera, aggiornandoli, gli aspetti peculiari della grande tradizione veneta - da Longhi a Tiepolo - abbandonati nella prima metà dell’Ottocento a favore della pittura di storia e di quella di paesaggio.

Musei Civici agli Eremitani (Pd) Giorgione e Padova. Il mistero del carro. Si terrà una grande esposizione d’arte dedicata ai capolavori del Giorgione, il grande pittore veneto nato a Castelfranco Veneto. La mostra intende ricreare il clima di rapporti che Giorgione aveva con la città di Padova ed inizia da uno dei suoi massimi dipinti: La Tempesta.


EventiDIVITA

Gastronomia&tradizione

IN FRIULI VENEZIA GIULIA

IN TRENTINO ALTO ADIGE

Dal 2 ottobre al 6 dicembre • “Invito a pranzo d’autunno nelle Valli del Natisone/vabilo na kosilo”. Rassegna gastronomica di grande successo nella quale i ristoratori aderenti all’Associazione Invito propongono menù a degustazione con un forte richiamo ai saperi e ai piatti della tradizione locale. La manifestazione, che si snoda tra ottobre e novembre, prevede l’utilizzo di ciò che la natura e la stagione offrono (funghi, castagne, selvaggina…..).

Dal 5 all’8 novembre • Le sale del palazzo del Kurhaus e le sue tensostrutture esterne ospiteranno la diciannovesima edizione del Merano International WineFestival & Gourmet, che attenderà i sommelier e gli appassionati di vino da tutto il mondo. 100 aziende faranno degustare gli eccellenti vini di loro produzione, 12 produttori di birra presenteranno le loro birre artigianali.

10 - 17 - 24 ottobre • “Burnjak” - festa delle castagne. Per tutto il mese di ottobre, itinerari e visite ai castagni secolari delle nostre Valli con degustazioni di prodotti tipici dell’autunno locale. Tradizionale castagnata in località Tribil Superiore, in comune di Stregna. Mostra Mercato dell’artigianato artistico. Tribil Superiore (Stregna) 30-31 ottobre • Festa della Zucca a Venzone è una manifestazione unica per la sua maniera un po’ goliardica di interpretare le antiche cronache della terra di Venzone. Al centro di tutto c’è sua maestà la zucca. Zucche dappertutto: in piazza, nelle vetrine, nelle locande e taverne, sulle bancarelle, zucche condite in ogni salsa, in grado di soddisfare anche il palato più curioso ed esigente.

DAL 17 AL 31 ottobre • La Festa della Castagna 2010, tra Foiana e Tesimo. Al centro della Festa la celebrazione di questo frutto, simbolo sempre presente nella storia e nella cultura di questi luoghi. Dalla castagna, infatti, si ricavava la farina per pani e dolci. La Festa avrà come uno dei suoi momenti principali, la serata “Tre castelli in una notte” (20 ottobre), ovvero, una passeggiata enogastronomica a lume di fiaccola, tra tre castelli di Tesimo e Prissiano, che si concluderà con una cena elegante. 24 ottobre • FORMAI DAL MONT - TASSULLO Una giornata di festa dedicata ai prodotti delle malghe della Val di Non, con una rassegna e un concorso di formaggi delle malghe valutati da una giuria di qualificati esperti in grado di apprezzarne le caratteristiche e di metterli a confronto; degustazioni guidate dei formaggi con abbinamenti vari.

IN VENETO 10 OTTOBRE • Si terrà a Marana di Crespadoro (Vi) la tradizionale Mostra mercato del tartufo nero e dei prodotti tipici locali, con stand della Comunità Montana Agno-Chiampo e stand enogastronomici con piatti tipici a base di tartufo. Se quelli più conosciuti si trovano sui Colli Berici, l’alta valle del Chiampo e, in particolare, il territorio di Marana di Crespadoro, è il secondo centro indicato per la loro produzione data la natura del terreno. Si tratta del cosiddetto tartufo nero estivo, o scorzone, cui si affianca il tartufo uncinato. DAL 6 AL 14 NOVEMBRE • L’Antica Fiera di San Martino di Piazzola sul Brenta (Pd) nasce nel XVIII secolo come festeggiamento della fine dei lavori agricoli. Una delle più antiche e prestigiose della Provincia, con gran numero di visitatori ed espositori nei settori agricoltura, artigianato, commercio, macchinari per l’agricoltura, bovini ed equini. Mostra dell’artigianato e del commercio in area coperta di circa 5000 mq. DAL 13 NOVEMBRE • Ritorna il tradizionale Mercatino di Natale ad Asiago, allestito presso i Giardini di Piazza Carli, dove si troveranno esposti, nelle caratteristiche casette di legno, oggetti tradizionali, artistici, artigianali, legati al Natale e prodotti tipici della gastronomia locale.
Queste le date di apertura:
13, 14, 20, 21, 27, 28 novembre 2010;
4, 5, 7, 8, 11, 12, 18, 19 dicembre 2010;
dal 23 dicembre 2010 al 9 gennaio 2011 (tutti i giorni).

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PilloleDIVITA Sull’Olimpo col cioccolato! Conosciuto come “il cibo degli Dei” il cioccolato non è soltanto fonte di piacere per il palato di grandi e piccini, bensì le sue proprietà favoriscono tanto il benessere psichico quanto quello fisico. Il Dott. Cacao infatti, grazie ai polifenoli antiossidanti, aiuta a tenere controllata la pressione, riduce il rischio di trombosi, aumenta il flusso di sangue dal cuore al cervello, rafforza le pareti dei vasi sanguigni e delle arterie. I suoi effetti benefici però non si fermano qui: potassio, ferro, fosforo e magnesio, associati alle molte vitamine che questo seme contiene, ci regalano un effetto antinfiammatorio e un aumento del tono generale dell’organismo, aiutano ad eliminare la spossatezza e sostengono il sistema nervoso. Insomma, oltre al suo gusto meraviglioso, esistono numerosi motivi per mangiare giornalmente un piccolo pezzetto di cioccolato, purchè sia fondente (e magari con un’alta percentuale di cacao) e che lo si faccia entro le h 17, in modo tale da permettere anche all’organismo di consumarne le calorie velocemente. Consiglio: provate a preparare dei golosi quadratini di cioccolato. Eccovi una facile ricetta. INGREDIENTI: 250 grammi di cioccolato fondente 80 grammi di burro 2 uova 200 grammi di zucchero 1 busta da 200 grammi di scaglie di cocco Crema spalmabile al cacao e nocciole PREPARAZIONE: Fate sciogliere in un pentolino il cioccolato e spalmatelo su un tegame in precedenza ricoperto di alluminio. Ponete il tegame in frigo fino a fare indurire il cioccolato. Fate fondere il burro. In una ciotola mescolate il burro fuso con le uova, il cocco e lo zucchero fino ad ottenere un composto omogeneo. Spalmate il composto ottenuto sul cioccolato indurito e cuocete per 20 minuti in forno preriscaldato a 160 gradi. Appena sfornato fate raffreddare per qualche ora. Non appena vi accorgete che il vostro dolce è ben duro, capovolgetelo, togliete l’allu42

minio, tagliate una cinquantina di quadratini e rivestiteli di crema spalmabile. Poneteli in frigorifero e serviteli freddi.

Sale rosa dell’ Himalaya: Il caviale del sale! Ha ben 250 milioni di anni, è purissimo, non raffinato e naturalmente ricco di 84 sali minerali e di oligoelementi: è il sale rosa dell’Himalaya. è un sale pregiato che arriva a noi dopo essere stato macinato a pietra, nella sua originaria purezza, esente da qualunque tipo di contaminazione ambientale. è particolarmente saporito, indicato per il condimento della carne di cui esalta il gusto, soprattutto se al sangue, e alla quale dona un aspetto ancor più appetitoso grazie al suo colore rosa, dovuto alla presenza di un’alta percentuale di ferro che lo trasforma in un sale particolarmente adatto alle persone anemiche. Il suo potere va però anche oltre, agendo validamente su un inestetismo combattuto dalla maggior parte delle donne: la cellulite. Consiglio per le donne: Per sconfiggerla è possibile ricorrere a questo prezioso sale mischiandone i cristalli a del miele per poi strofinarli direttamente sulla pelle, esercitando una profonda azione di peeling stimolando la circolazione. Finito questo massaggio sarebbe ideale sciogliere dei grani nell’acqua del bagno favorendo quindi lo sgonfiamento dei tanto odiati “cuscinetti adiposi”. Buon relax! Nei migliori negozi di alimentari, prodotti naturali e drogherie.

Tea Tree Oil: Il guaritore più versatile della Natura! Il Tea Tree Oil è un olio essenziale che viene estratto dalla Malaleuca alternifolia, albero che cresce in una zona paludosa, lungo la costa nord del Nuovo Galles del Sud, in Australia. Stiamo parlando di un olio ricco di proprietà benefiche, già sfruttate dagli aborigeni della tribù Bundjalung e riconosciute oggi anche dalla scienza. Si tratta di un composto che agisce come potente antisettico, antimicotico, antibatterico ed antivirale, con forti effetti deodoranti, conservanti e leggermente anestetici.

Il Consiglio: Utilizzatelo in autunno per piccole cure preventive, alla stregua degli altrettanto validi vaccini omeopatici, per ridurre la possibilità di contrarre i temuti virus stagionali, seguendo una dose giornaliera solitamente pari ad una goccia (disciolta in poca acqua naturale) ogni 15 kg di peso. In erboristeria.

Uva: l’Elisir di lunga vita! Insieme ad olive e grano è uno dei tre frutti di Madre Natura alla base della dieta mediterranea. Conosciuta per l’alto contenuto calorico e l’elevata percentuale di zucchero, è naturalmente sconsigliata a diabetici ed individui in soprappeso ma è invece utile a chi necessita di energia immediata in quanto è un vero combustibile per il cervello! Si può dire che un chicco d’uva è una piccola farmacia. Alcuni ricercatori spagnoli, indagando sulle qualità benefiche di questo frutto, hanno in esso scoperto la presenza di una sostanza capace di frenare l’invecchiamento cellulare, se assunta in grandi quantità. Da qui hanno quindi deciso di potenziarla fino a 2000 volte (equivalente a 45 kg di uva), tramite la luce ultravioletta, e di darle la forma di una compressa. Non ci resta che aspettare che arrivi in Italia per avere a disposizione un vero Elisir di lunga vita. Consiglio: ecco a voi una ricetta sfiziosa Ingredienti per 6 persone: 1 kg di uva bianca 4 cucchiai di zucchero 3 Cucchiai di rum Sgranate l’uva e lavatela. Sgocciolatela e asciugatela con cura. In un pentolino mettete lo zucchero e bagnatelo con il rum. Fatelo caramellare mescolando in continuazione a fuoco molto dolce. Infilate in ogni acino d’uva uno stecchino e immergete la frutta nel caramello per alcuni istanti. Fate asciugare gli acini d’uva sul piano del tavolo precedentemente inumidito. Eliminate lo stecchino, disponete su pirottini di carta e servite.




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