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Transizione 4.0 i benefici del cleaning digitale
Nel Piano Nazionale Transizione 4.0 ci sono importanti opportunità per le imprese di pulizie-multiservizi-servizi integrati, e AFIDAMP ha curato un Position Paper mirato alle realtà del settore.
Il passaggio è avvenuto: l’originario “Piano nazionale Industria 4.0” si è trasformato in “Piano per la Transizione 4.0”. E la questione non si limita a un semplice cambio terminologico.
Un importante cambio di passo
Tutt’altro: il cambio di passo è concreto e tangibile. Dagli investimenti privati alla solidità delle imprese, sono diverse le opportunità che si aprono per gli operatori economici, non soltanto del settore industriale. Due i principali obiettivi: stimolare gli investimenti privati e dare stabilità alle imprese con misure che avranno effetto fino a giugno 2023. Anche il comparto dei servizi, e in particolare le imprese di pulizia/ multiservizi/ servizi integrati, è coinvolto a pieno titolo: gli incentivi previsti dal Piano rappresentano infatti un importante stimolo a valutare tutti i possibili vantaggi generati dall’adozione di tecnologie digitali innovative e migliorative.
Il “Position paper” AFIDAMP, guida preziosa per le imprese
La trasformazione digitale consente di migliorare le performance anche in ambito ecologico, grazie alla possibilità di investire in macchinari che generano un impatto ambientale inferiore. Conoscere i requisiti e le modalità operative per accedere alle agevolazioni risulta fondamentale: in quest’ottica AFIDAMP, l’Associazione dei fabbricanti e fornitori di macchine, prodotti e attrezzature per la pulizia professionale, ha pubblicato il prezioso Position Paper “Transizione 4.0 - Gli incentivi per gli investimenti in beni 4.0 nel settore delle macchine per la pulizia professionale”, frutto dell’impegno del Gruppo di Lavoro Macchine con la collaborazione di Marco Belardi, consulente del Ministero dello Sviluppo Economico per la Transizione 4.0 e presidente della Commissione UNI per il 4.0. Si prendono in considerazione gli aspetti normativi, i requisiti necessari, gli obblighi documentali e, soprattutto, la classificazione e gli investimenti possibili per ogni tipologia di macchina. Lo scopo è fornire indicazioni chiare in merito alla fruizione degli incentivi e supportare le aziende nell’impiego delle agevolazioni. Il documento propone un’analisi delle principali tecnologie adottate nel settore della pulizia professionale e, nella seconda parte, una disamina puntuale delle principali tipologie di macchine e attrezzature con i relativi criteri di “eleggibilità”.
E gli effetti si vedono
Se questi erano gli obiettivi, bisogna dire che ci sono tutti gli ingredienti perché siano pienamente raggiunti. A confermarlo è Alessandro Panico, Coordinatore Gruppo di Lavoro Macchine di AFIDAMP: “L’effetto sul mercato è stato immediatamente visibile. Ancor prima della pubblicazione ufficiale ma quando il documento definitivo era già disponibile agli associati, ha generato un boom di richieste e fatto registrare notevoli risultati. Il potenziale è enorme, ci aspettiamo grandi evoluzioni”.
Essenziale una corretta comunicazione
“Negli ultimi anni -prosegue Panico- i produttori hanno investito molte risorse per introdurre macchine completamente autonome, trovando notevoli difficoltà a causa dell’elevato costo di progettazione e realizzazione dell’intelligenza artificiale in assenza di un background normativo dedicato. Sistemi di interconnessione o smart box sono disponibili da anni, ma la corsa al miglior prezzo non ha mai valorizzato queste tecnologie”.
Non si tratta solo di “pagare meno”
D’altro canto grazie ad AFIDAMP è ora possibile comprendere l’applicabilità del Piano al settore del cleaning professionale, con un orizzonte temporale ancora sufficientemente ampio per poterne trarre vantaggio. Panico mette in guardia da eccessive semplificazioni: “Non si tratta solo di “pagar meno” le macchine: è stato incredibile riscontrare i vantaggi del 4.0 in tutta la filiera. L’incentivo, infatti, parte nel momento in cui il macchinario è interconnesso, per cui l’utilizzatore, e tutto ciò che viene a monte, ha potuto, dovuto, comprendere i reali benefici della digitalizzazione di tali macchinari”.
I benefici del cleaning digitale
Che sono moltissimi: “Dalla diagnosi a distanza, che consente di identificare le problematiche e ridurre i tempi e costi di intervento, alla prevenzione dei guasti per errato utilizzo, fino alla manutenzione predittiva. Per non parlare di quanto in futuro queste informazioni orienteranno la progettazione per aumentare le performance, garantire una riduzione della carbon footprint e valutare gli impatti di ogni aspetto del ciclo di vita del prodotto, dalla misurazione dei reali consumi alla durabilità, dalla riparabilità allo smaltimento”.
Attività mirate di supporto
Proprio in un’ottica di corretta e diffusa comunicazione, la pubblicazione del documento è accompagnata da specifiche attività e iniziative rivolte al mercato. “Abbiamo in serbo diverse attività volte alla diffusione del Position Paper e a valorizzarlo puntando a farlo riconoscere dalla filiera come riferimento essenziale per tutto quello che concerne l’eleggibilità riferita ai macchinari del settore del cleaning professionale”, spiega Lorenzo Di Vita, della Segreteria tecnica AFIDAMP. “Questo è uno dei motivi per cui il Position Paper non è stato condiviso con i soli associati AFIDAMP, ma è liberamente scaricabile dal sito web dell’associazione”.
Un documento molto atteso
“Sappiamo -prosegue Di Vita- che il documento era atteso da diverse aziende per avere un riferimento su cui basare la propria offerta. La prima azione è stata rivolta al comparto della distribuzione che intendiamo stimolare verso le potenzialità del Piano. Non dimentichiamo i numerosi vantaggi che la trasformazione digitale porta con sé anche per quanto riguarda la gestione dei processi aziendali, la logistica, le relazioni con i fornitori, la gestione dei macchinari, il controllo e la manutenzione dei prodotti, le attività di marketing”.
Imprese vere beneficiarie
I presupposti per poter beneficiare delle agevolazioni riferite alle macchine 4.0 possono infatti rappresentare dei driver interessanti per implementare, migliorare e diversificare l’offerta dei distributori verso le imprese clienti. “Proprio queste ultime saranno le vere beneficiarie delle agevolazioni previste dalla norma: per questo intendiamo rivolgere anche a loro la nostra attenzione con eventi formativi che spieghino, tra le altre cose, che il paradigma 4.0 deve essere utilizzato per tutto il periodo di durata dell’incentivo e può essere cumulato con ulteriori agevolazioni esistenti”.
La sfida dell’export (e della sostenibilità)
Una sfida importantissima per AFIDAMP sarà l’export. “La Commissione Europea con Next Generation EU sostiene analoghe iniziative nazionali sul 4.0 già esistenti nei mercati più ricchi e maturi per il settore”, conclude Panico. In questo quadro l’associazione italiana ha dimostrato di saper fare sistema e, grazie alle competenze e alle sinergie, è riuscita a definire una posizione comune tra concorrenti, a vantaggio di tutti.