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ANTISEPSI DI CUTE E MUCOSE

La superficie cutanea e mucosa dell’uomo è colonizzata da microrganismi che vivono come commensali residenti o transitori.

Per questo motivo sia i pazienti, che il personale ospedaliero e i visitatori possono essere considerati dei veri e propri serbatoi e potenziali sorgenti di infezione. Questo rappresenta il primo anello della catena epidemiologica che porta, attraverso la trasmissione l’agente infettante all’ospite, rappresentato dal paziente assistito.

La trasmissione può avvenire per contatto, attraverso veicoli comuni, per via aerea o mediante vettori. La prima via è la più comune e il contatto può essere diretto, quando un soggetto sano viene a contatto con un soggetto infetto o colonizzato (può essere sia un membro del personale di assistenza oppure un altro paziente) oppure indiretto, quando vi sia il contatto dell’ospite con un mezzo sia animato (ad es. mani del personale) che inanimato (ad es. ferri chirurgici, strumentario) che funzioni comunque da tramite per la trasmissione.

La trasmissione rappresenta il secondo anello ed è il passaggio sul quale gli interventi preventivi danno il massimo risultato.

Il terzo anello della catena è rappresentato dall’ospite, cioè il paziente suscettibile. Per il paziente assistito l’infezione può rappresentare un rischio ulteriore in considerazione del suo stato di aumentata suscettibilità, dovuto alla patologia o all’esposizione ad interventi chirurgici, procedure invasive o trattamenti antibiotici.

La prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza può essere raggiunta non solo attraverso il miglioramento delle misure standard di assistenza ma anche attraverso l’adozione di comportamenti adeguati.

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