TECNOLOGIE ODORI MOLESTI
cattivo odore, cattivo ricordo di Simone Finotti
I cattivi odori compromettono la qualità dell’esperienza alberghiera e si radicano nella memoria profonda, lasciandoci pessimi ricordi del soggiorno. E’ sufficiente per convincere gli albergatori a porre attenzione al problema? 46 OTTOBRE 2017
Tutti gli studiosi, ormai, sono concordi nell’affermare che, dei cinque sensi, l’olfatto è quello che maggiormente rimane impresso nella memoria profonda. Naturalmente in positivo e in negativo. E quando accade, difficilmente vogliamo ripetere l’esperienza, non solo a livello cosciente, ma anche inconscio.
In hotel molti ambienti a rischio
E così, addio fidelizzazione alberghiera: un caso classico è quello degli odori molesti che si sentono in ambienti particolari, come comunità o contesti ad alta frequentazione, ad esempio i bagni nei bar o ristoranti, ma anche in cucina, negli spazi comuni degli hotel, palestre, spogliatoi, Spa, piscine e così via. Tutti ambienti che in albergo sono presen-
Arco
ti, e che sono a forte rischio “cattivo odore”. Si tratta di un problema fastidioso, che insorge in moltissimi ambienti disparati e sempre, costantemente, viene notato da clienti, utenti e avventori. Certo un cattivo odore non è un buon biglietto da visita, e talvolta si tratta di odori talmente radicati da essere percepiti come inestirpabili. E siccome, come diceva Oscar Wilde, “non c’è mai una seconda occasione per fare una buona prima impressione”, vale la pena di non prendere la questione sottogamba. E rivolgersi a professionisti.
Un approccio sistemico
La prima regola, fondamentale è quella di non sottovalutare mai il problema, anche quando tutto lascerebbe immaginare che si tratti di una cosa semplice. Mai minimizzare e, se ci si rivolge a professionisti (come è fortemente consigliabile fare), assicurarsi che sappiano mettere in atto un approccio sistemico. Sembra banale dirlo, ma cercare di coprire l’odore senza indagarne ed eliminarne le cause significa fare come chi si lava poco e pretende di risolvere tutto con una spruzzata di profumo. O,
Chimiclean
Dianos
Ica System
se preferite un esempio più nobile, è come curare il sintomo senza risalire alla vera malattia.
Agire prima con una pulizia approfondita
Detto questo, ci sono alcune cose che bisogna sapere: ricordiamo che la principale causa degli odori è la decomposizione batterica di molecole organiche. È dunque lì che bisogna andare a indagare. Naturalmente c’è ambiente e ambiente: in cucina, ad esempio, l’odore molesto può essere causato da residui di preparazione dei cibi, e allora spesso basta intervenire in modo mirato e con più regolarità, magari andando, con i giusti strumenti, anche in angoli solitamente tralasciati: capita di frequente di vedere ambienti sporchi, anche in contesti a rischio come la ristorazione e la sanità. Qualcosa di analogo avviene nei dintorni delle pattumie-