SCENARI SOAPEN
lavarsi le mani? con soapen è un gioco da ragazzi dalla redazione
46 SETTEMBRE 2017
Un gruppo di designer indiani della newyorkese Parson’s School ha sviluppato una speciale penna il cui inchiostro… diventa sapone! Così, attraverso questo giocattolo educativo, i più piccoli sono invogliati a lavarsi le mani, prevenendo, udite udite, oltre un milione di decessi-anno dovuti alla diarrea e ad altre patologie legate alla scarsa igiene delle mani. A prima vista hanno tutto l’aspetto di un pennarello, come i mitici indelebili “Uni-Posca” che qualche anno fa erano praticamente immancabili in ogni astuccio di scuola elementare e media. Colorati, pratici, simpatici. La differenza, però, è sostanziale: le “SoaPen”, perché di questo stiamo parlando, anziché scrivere cancellano. O, per meglio dire, prima scrivono e disegnano, proprio come normali pennarelli, e poi, come per incanto, puliscono le mani dei più piccoli. Non è solo un
gioco: si stima che un loro utilizzo regolare, nella fascia d’età fra i 3 e i 6 anni, possa prevenire ben un milione e mezzo di morti ogni anno.
causa delle malattie da scarsa igiene, si stima che ogni anno i giorni di scuola persi dai bambini ammalati ammontino a ben 443 milioni!
Scrivono e poi… puliscono
Il segreto? Farlo diventare un gioco…
La corretta igiene delle mani, come più volte ha raccomandato anche l’Oms, è uno degli ingredienti indispensabili per migliorare l’aspettativa di vita in tutto il mondo: secondo l’Unicef, la diarrea –che spesso è provocata proprio dalla scarsa igiene delle mani – è mortale per molti bambini, anzi rappresenta nel pianeta la seconda causa di decessi di bambini fino a 5 anni. Il problema è che non sempre, e non ovunque, lavarsi le mani è semplice come dirlo. E se anche alle nostre latitudini convincere un bambino a farlo sempre e bene è un’impresa davvero ardua (provare per credere), figuriamoci nelle zone del mondo più svantaggiate. E il problema riguarda anche l’istruzione: infatti, sempre a
Proprio in quest’ottica, e partendo dalle scuole, un gruppo di designers industriali indiani, formatisi alla Parson’s School of Design di New York City, ha sviluppato SoaPen, un marker colorato il cui speciale inchiostro, come per magia, diventa sapone. L’idea è nata visitando una scuola di Mumbay: i fondatori del progetto credevano che la soluzione fosse quella di distribuire più sapone alle scuole, e rimasero stupiti nel vedere che a scuola il sapone… c’era già. Il fatto è che era praticamente inaccessibile ai più piccoli, o perché chiuso, o perché in posizioni scomode. E così finiva che, ad andar bene, i bambini non accompagnati in bagno si lavavano le mani soltanto con acqua.