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Per il licenziamento basta anche un furto lieve
from GSA 12/2016
by edicomsrl
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DICEMBRE 2016
per il licenziamento basta anche un furto lieve
Quello che conta è che la condotta del dipendente lede il rapporto fiduciario fra datore e lavoratore. Lo ha stabilito il Tribunale di Bari nella recente sentenza 689 del 2016, confermando il licenziamento di un dipendente colpevole di furto ai danni dell’azienda. Ribadito il principio della Cassazione, sentenza 13168/2015.
Sono “appena” tre litri di carburante, fatti due conti nemmeno cinque euro. Eppure bastano, per il giudice, a giustificare un licenziamento. Perché, come abbiamo scritto anche in altri numeri di questa rivista, è definitivamente tramontato, sia a livello normativo sia giurisprudenziale (so-
di Giuseppe Fusto
no diverse ormai le sentenze in questo senso) il tempo della “proporzionalità” del comportamento scorretto dei dipendenti.
Anche il furto minimo compromette il rapporto di fiducia
Stando al tribunale di Bari (giudice Procoli), nella recente sentenza n. 689/2016, anche un furto minimo compromette in modo irreversibile il rapporto fiduciario che intercorre tra il dipendente e il lavoratore, mettendo in dubbio la correttezza dei futuri adempimenti.
Il fatto è semplice, e si riferisce al caso di un autista sorpreso mentre sottraeva tre litri di carburante a un mezzo aziendale. Si tratta di un altro settore, ma di casi analoghi se ne verificano diversi anche in GDO. Nel caso in oggetto il dipendente, a seguito del furto, veniva denunciato dall’azienda, condannato penalmente e successivamente licenziato. Lo stesso conducente, però, ritenendo il licenziamento ingiusto, poiché a suo dire esagerato rispetto al danno subito dall’azienda, ricorreva prima al giudice del lavoro e poi al tribunale di Bari per opporsi al licenziamento e richiedere il reintegro.
Non conta la proporzionalità
La richiesta del dipendente è stata prima respinta dal giudice del lavoro e poi dal giudice del tribunale di Bari con la seguente motivazione: “Il furto, anche se di piccole entità ha compromesso irreversibilmente il rappor-
to di fiducia tra il dipendente e il suo datore di lavoro”. Insomma il licenziamento in esame non è collegato alla proporzionalità del danno provocato all’azienda cioè al furto di 3 litri circa di carburante ma alla compromissione del rapporto tra le parti.
Attenti anche al furto… di mele!
Di casi così purtroppo ne succedono moltissimi anche in GDO, dove accade che non siano solo i clienti a.. rubacchiare, ma anche gli stessi dipen-
E negli Stati Uniti?
Negli Stati Uniti i dipendenti rubano ai propri datori di lavoro con una percentuale significativamente superiore rispetto ai lavoratori di altri paesi. È quanto sostiene il Global Retail Theft Barometer, pubblicato dalla Checkpoint System. Nello specifico, i furti perpetrati dai dipendenti corrispondono al 45% (contro il 43% del 2014) del totale delle perdite negli Stati Uniti, contro al 36% di perdite dettate dai furti nei punti vendita. Se agli esperti del The Global Retail Theft Barometer non è chiaro il motivo per cui il numero dei furti effettuati dai dipendenti sia così alto negli Stati Uniti, almeno comparato agli altri paesi, essi conoscono il modo in cui gli impiegati rubano ai propri datori di lavoro. Il grosso dei furti avviene durante il pagamento,quando un collaboratore manipola appositamente la transazione a beneficio di se stesso o di qualcun altro. Un esempio di ciò che avviene lo su può vedere quando un impiegato effettua un rimborso, uno sconto o una cancellazione della transazione anche se non dovrebbe, oppure modifica i prezzi o afferma che qualcuno abbia utilizzato un coupon anche se non è stato usato. I furti eseguiti dai dipendenti sono più probabili in certe tipologie di negozio. I grandi magazzini, ad esempio, registrano un’altissima incidenza dei furti compiuti dai dipendenti sul totale delle perdite.
denti. Interessante il fatto che il Giudice faccia riferimento al principio stabilito dalla Cassazione nella sentenza 13168/2015, su una dipendente licenziata per avere omesso di registrare alcuni ticket ed alcuni prodotti consumati presso la mensa ed essersi appropriata dei rispettivi importi, sentenza secondo la quale non importa la tenuità del danno patrimoniale quanto le ripercussioni del fatto. Insomma, attenzione: anche il classico furto… di una mela può costare molto ma molto caro al dipendente.

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