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Sblocca cantieri, Cam, Ecolabel, Emas: il “filo verde” degli acquisti pubblici di servizi
from GSA 7-8/2019
by edicomsrl
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LUGLIO-AGOSTO 2019
Sblocca cantieri, Cam, Ecolabel, Emas: il “filo verde” degli acquisti pubblici di servizi
Cosa cambia per le imprese di pulizia con il decreto “sblocca cantieri” e con i nuovi Cam? All’indomani del seminario sul tema organizzato il 4 luglio a Bologna, cerchiamo di chiarirci le idee con l’aiuto di Paolo Fabbri di Punto 3, società promotrice dell’evento che ha visto GSA in qualità di media partner. A parlare i maggiori esperti in materia e rappresentanti dei decisori e delle istituzioni, tra cui Ispra e Ministero dell’Ambiente.
E’ molto chiara la domanda al centro del dibattito nel corso dell’evento “Sblocca cantieri e nuovi CAM: cosa cambia per le imprese di pulizie”, svoltosi nella giornata di giovedì 4 luglio, a Bologna, presso la sede della Regione Emilia-Romagna: quali scenari dobbiamo attenderci nel prossimo futuro alla luce dei recenti cambiamenti normativi?
Un evento di grande richiamo Dato il forte impatto della legge, l’iniziativa, promossa da Punto 3, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna e ART-ER, con GSA come media partner, ha suscitato un ampio apprezzamento sia presso le stazioni appaltanti che presso imprese di pulizia, produttori e dealer del settore cleaning professionale. Ma ripetiamo: quali sono e saranno i principali cambiamenti con l’imminente introduzione dei nuovi Criteri Ambientali Minimi e delle modifiche al Codice dei contratti previste dal cd. “Sblocca cantieri”? prevedendo il passaggio dalla procedura negoziata ad un affidamento diretto, pure se limitato da una serie di vincoli procedurali. Si ribadisce l’impossibilità del ricorso al minor prezzo per contratti relativi ai servizi sociali e di ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica, nonché dei contratti relativi ai servizi ad alta intensità di manodopera, che, come in precedenza, dovranno essere aggiudicati al miglior rapporto qualità/prezzo.
dalla redazione
Il primo seminario di approfondimento sul tema Quello di Bologna, come sottolinea Paolo Fabbri di Punto 3, “è stato il primissimo seminario nel quale sono state affrontate in maniera organica, approfondita e integrata le tematiche dello sblocca cantieri, dei futuri Cam del cleaning ma anche della certificazione Ecolabel UE e della registrazione Emas per le imprese di servizi, in un momento in cui importanti provvedimenti legislativi come lo “Sblocca cantieri” stanno cambiando le regole degli appalti, soprattutto, come in questo caso, nel “sotto-soglia”.
Le modifiche di legge
Ripassiamo in breve cos’è successo: “In continuità con la semplificazione degli appalti pubblici voluta dal Governo e avviata con l’approvazione della Legge di Bilancio 2019, dal 19 aprile è in vigore il D. L.18 aprile 2019, n. 32 recante “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici”, noto anche come “Decreto Sblocca Cantieri”, spiega Fabbri. In particolare all’art. 36 Che prosegue: “Il punto è che il Decreto modifica in modo sostanziale i contenuti dell’articolo 36 del Codice dei Contratti, nello specifico per l’affidamento e l’esecuzione di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alla soglia comunitaria. La legge di conversione del Decreto Sblocca Cantieri modifica, per la terza volta in pochi mesi, la disciplina delle procedure sotto soglia, Gli aspetti ambientali Non dimentichiamo poi gli aspetti ambientali: “L’attuale Codice dei Contratti, al netto della modifiche introdotte dal Decreto Sblocca Cantieri, stabilisce che l’affidamento e l’esecuzione di lavori, servizi e forniture dovrà avvenire nel rispetto dei principi dell’art.34 (relativo ai criteri di sostenibilità energetica e ambientale) che sancisce l’obbligo di adozione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) a prescindere dal criterio di aggiudicazione e dell’importo mosso dall’approvvigionamento. Quindi anche per un approvvigionamento sotto soglia comunitaria – aggiudicato al prezzo più basso – le stazioni appaltanti dovranno verificare la congruenza delle offerte con le specifiche tecniche di base e inserire le clausole contratti contenute nei CAM”.
Un’occasione di aggiornamento normativo e tecnico Di questo e di molto altro si è parlato nel seminario, che è stata una preziosa occasione di aggiornamento normativo ma anche tecnico, e ha fornito ai partecipanti conoscenze approfondite sugli strumenti di sostenibilità grazie ai quali
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è possibile qualificare l’offerta di servizi dal punto di vista ambientale, quali la certificazione Ecolabel UE per il servizio di pulizia, con un focus sulle attività di verifica pre e post assegnazione del marchio; la registrazione EMAS, con un focus su vantaggi e costi-benefici. Lo “Sblocca cantieri” spiegato da Gentile Particolarmente apprezzato è stato il contributo dell’avvocato Domenico Gentile dello Studio Legal Research, che ha approfondito proprio le modifiche apportate dallo Sblocca cantieri al Codice degli Appalti. Come accennato prima, cambiano le modalità di affidamento degli appalti sotto soglia ampliando il campo di azione dell’affidamento diretto; confermata per gli approvvigionamenti sotto i 40mila euro, tale tipologia di affidamento potrà essere utilizzata anche per l’aggiudicazione di servizi e forniture tra i 40mila e le soglie comunitarie (221mila euro), previo confronto tra almeno 5 preventivi richiesti ad operatori economici selezionati mediante indagine di mercato o scelti all’interno di elenchi di fornitori (art. 36, comma 2, lett. b).
Fabbri: “Invariata l’applicazione dei CAM” Tutto resta invece invariato per quanto riguarda l’applicazione dei CAM, come dice Fabbri: “Lo Sblocca Cantieri non contiene alcuna modifica all’articolo 34 del Codice. Inoltre lo Sblocca Cantieri chiarisce in modo inequivocabile l’impossibilità di utilizzare il prezzo più basso come criterio di aggiudicazione del servizio di pulizia in quanto ad alta intensità di manodopera; non viene invece confermata l’abrogazione del secondo periodo del comma 10-bis: nell’ambito dell’offerta economicamente più vantaggiosa quindi il punteggio massimo attribuibile all’elemento economico sarà sempre di 30 punti”.
Il punto sui CAM esistenti Ma quali sono, ad oggi, i CAM di riferimento esistenti nel settore del cleaning? A parlarne è stato Cesare Buffone, di Punto 3: “Il primo, del 2012, Dm 24 maggio 2012 n.142 – Criteri Ambientali Minimi per l’affidamento del servizio di pulizia e per la fornitura di prodotti per l’igiene e il secondo, del 2016, D.M. 18 ottobre 2016 – Adozione dei criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di sanificazione per le strutture sanitarie e per la fornitura di prodotti detergenti. In questo quadro, i nuovi CAM del cleaning professionale (civile e sanitario), presentati da Alessandra Mascioli del Ministero dell’Ambiente, andranno ad aggiornare e ad armonizzare quelli attualmente in vigore. Tra le novità più importanti il prevedere in modo vincolante per le pulizie ordinarie detergenti a marchio Ecolabel UE (o con altre etichette equivalenti) e solo per i prodotti concentrati (indice di diluizione 1:100 oppure 1:2 per i detergenti da vaporizzare con trigger) si prevederà il rapporto di conformità da un laboratorio accreditato. Inoltre sarà possibile estendere agli appalti di fornitura l’acquisto di alcune categorie di prodotti per l’igiene come carta tessuto e sapone per le mani.
Gli strumenti di sostenibilità per le imprese, dall’Ecolabel all’EMAS
La presentazione della certificazione Ecolabel UE del servizio di pulizia a cura di Roberta Alani di ISPRA ha poi evidenziato che le verifiche pre-assegnazione del marchio sono un elemento fondamentale per garantire credibilità a una certificazione come quella dell’Unione Europea riconosciuta e accreditata dall’attuale Codice dei Contratti Pubblici come criterio premiante delle offerte (art. 95) e come possibile strumento di conformità dei criteri di qualità ambientale delle offerte (art. 69). Un altro strumento di sostenibilità per le imprese è la registrazione EMAS, che rientra tra i principali sistemi di gestione ambientale: è stato presentato da Mara D’Amico e da Barbara D’Alessandro di ISPRA. Registrarsi EMAS è per le organizzazioni un’importante opportunità, non solo in termini di riduzione dell’impatto della propria attività sull’ambiente e di responsabilità sociale verso i territori, ma anche in termini di risparmio economico collegato alla razionalizzazione dei consumi di energia e altre risorse naturali e all’accesso a incentivi. I sistemi di gestione ambientale possono essere utilizzati come criterio di selezione dei candidati nelle gare per l’affidamento del servizio di pulizia ai sensi dell’art. 87 del Codice dei Contratti.
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