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Italchimica ‘vede’ i suoi primi 20 anni E RILANCIA DI 20 MILIONI DI EURO

facilitata dalla scelta strategica di far perdere all’azienda il suo originario carattere padronale, attraendo manager con esperienza anche in contesti internazionali e dalla capacità di attrarre talenti e di dare loro il giusto spazio”.

Sostenibilità ambientale

Asentirla per la prima volta quella di Italchimica sembra la classica storia a lieto fine di imprenditoria all’italiana: un padre, tre figli, un’idea e un garage da dove comincia tutto. La scelta del settore in cui operare è quasi casuale, se per caso intendiamo un’analisi tanto accurata, quanto istintiva, delle proprie risorse, delle proprie competenze, delle opportunità offerte dal territorio, e delle richieste del mercato. Te la racconta così Alessandro Fioretto, fondatore, a soli 23 anni, di Italchimica assieme ai fratelli Fabrizio e Marco, e al padre Nunzio. Quasi come fosse una cosa comune, che può capitare a tutti. E invece stiamo descrivendo la traiettoria di un’azienda relativamente giovane, di appena 20 anni, ma che ha già conquistato il centro della scena nel proprio mercato di riferimento. Se gli chiedi quando si sono accorti di aver svoltato Fioretto ti dice in piena sincerità che ”forse non se ne sono mai accorti”, o meglio: “Ogni successo è sempre stato visto come un punto di partenza. Senza retorica. Davvero, quando ci siamo fermati a pensare l’abbiamo fatto sempre e solo per guardare al futuro. Ed è così anche oggi che festeggiamo i nostri 20 anni. Italchimica impegna oltre duecento persone, continua Fioretto, è presente in ben

55 paesi del mondo, e i suoi marchi più noti nell’ambito della detergenza sono Sanitec per la divisione professionale, Dermomed e Dual Power per il cura-persona e il cura-casa nel mercato consumer. I nostri programmi per il futuro sono di grandi investimenti che porteranno, ad esempio, all’ampliamento degli spazi produttivi e ad ulteriori aggiornamenti tecnologici. Abbiamo previsto investimenti per 20 milioni di euro nel prossimo triennio – continua Fioretto - per il potenziamento delle linee produttive, l’ampliamento degli spazi di ulteriori 5000 metri quadrati (attualmente sono di 45.000) e una transizione green sempre più accentuata”.

Di Spada e di “Fioretto”

Tutto ha avuto inizio nei pressi di Padova. Un territorio che per le competenze tecniche e scientifiche che esprime e per le sue caratteristiche di sviluppo industriale e logistico, ha permesso ad una microimpresa focalizzata sul mercato della detergenza professionale di crescere fino a diventare quello che è oggi Italchimica: una realtà che ha raggiunto i 71 milioni di fatturato nel 2022, avendo vissuto un picco dei 90 milioni nel 2021, con la pandemia. “La crescita – conclude Fioretto - è stata www.italchimica.it

Sono ormai tre anni che l’azienda pubblica il proprio bilancio di sostenibilità secondo gli standard internazionali GRI - Global Reporting Initiative e sviluppa progetti per utilizzare materie prime di origine naturale e biodegradabili. Luca Pattarello, R&D manager, ha indicato tre grandi ambiti di intervento per migliorare l’impatto sull’ambiente: la misurazione dell’impronta ambientale di organizzazione, l’upcycling per il riutilizzo delle risorse idriche e l’implementazione delle politiche sull’ecodesign. “Siamo certamente un’azienda che ha bisogno di grandi quantità d’acqua, per questo – sottolinea Pattarello - abbiamo migliorato i processi per il recupero delle acque di scarto di processo”. Il 2023 ha visto anche l’avvio di un moderno impianto di confezionamento per la sostituzione delle ricariche in plastica del sapone mani, con contenitori in materiale a prevalenza cellulosica. “La nostra nuova box ricarica - spiega Monica Rigoni, Responsabile marketing di Italchimica -, permette alle insegne della grande distribuzione di offrire un’alternativa ai consumatori che fanno scelte d’acquisto consapevoli”.

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