GSA 4/2019

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SCENARI OGGETTI RISCHIO INFETTIVO

Ospedale, rischio a livello 10 dalla redazione

30 APRILE 2019

Vi presentiamo le dieci cose da non toccare in ospedale. O meglio, da toccare con grande attenzione, perché la contaminazione è dietro l’angolo: tende e sbarre del letto, ma anche vassoi per i pasti e pulsanti dell’ascensore. Oltre naturalmente a telefoni, braccioli delle sedie, rubinetti e superfici dure dei bagni, maniglie e quant’altro viene toccato con le mani sporche. Il decalogo stavolta arriva dagli Usa, ma è più che valido anche qui da noi. Avanti tutta con la decalogo-mania! Questa volta l’argomento è vicinissimo a noi, perché si tratta delle 10 cose che in un ospedale o in una struttura sanitaria sarebbe preferibile non toccare.

Le tendine separaletti: protezione o rischio?

per settimane e mesi sull’acciaio e su altre superfici dure. Ora, le sbarre del letto sono toccate ogni giorno da pazienti, personale e visitatori, ed è naturale che rappresentino un punto privilegiato dove attecchiscono batteri. Protezione o rischio, insomma? Forse entrambe le cose. Pulirle frequentemente e accuratamente è il suggerimento degli esperi (e, come rivista specializzata anche il nostro!).

Ma quali sono, nello specifico, gli oggetti da evitare? Iniziamo dalle tende che separano i letti. L’Ajic le considera uno tra gli elementi più sporchi e pericolosi in assoluto: in un paio di settimane, infatti, diventa la colonia preferita dello Staphylococcus aureus, un microrganismo potenzialmente multiresistente che, come gli altri batteri, ha il potere di colonizzare ogni tipo di superficie in tutte le situazioni e su svariate tipologie di materiali. Subito dopo arrivano le sbarre dei letti, visto che i batteri possono sopravvivere anche

L’Ica si serve… sul vassoio

La decalogo-mania arriva in ospedale

E che invece, guarda un po’, si toccano spesso, anzi spessissimo. Fra oggetti, parti di mobili e componenti di arredo, il rischio per la nostra salute si impenna a dismisura, tenuto conto anche che proprio in ospedale aleggia sempre (per circa 6-8 pazienti ogni 100, ma anche per visitatori e personale sanitario) il rischio delle Ica, le Infezioni correlate all’assistenza che si contraggono anche attraverso il contatto con oggetti contaminati da organismi patogeni. L’allarme, ripreso da diverse testate italiane, arriva da Oltreoceano, e in particolare dall’American Journal of Infection Control e dal Journal of Clinical Microbiology.

E che dire dei vassoi mobili da letto? Ma sì, proprio quello su cui dove viene appoggiato il pranzo dei pazienti? Nemmeno da dirlo: è uno degli oggetti più pericolosi in chiave Ica, per ovvie ragioni… Insieme alle aste per le flebo, per ragioni analoghe a quelle delle sbarre per i letti. Qui si fa notare, accanto all’onnipresente stafilococco aureo, c’è un alto rischio di presenza di Enterococcus resistente alla vancomicina e in grado dunque, se non ben trattato, di causare malattie potenzialmente le-


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