70 anni coop SCENARI
coop, 70 anni di “valori in scatola” di Antonio Bagnati
Una delle insegne storiche della Gdo italiana mette in mostra i suoi primi 70 anni di prodotti a marchio attraverso una mostra-percorso immersiva allestita fino al 13 gennaio alla Triennale di Milano. “Coop 70. Valori in scatola” è il racconto ironico e festoso di ben 7 decenni di prodotti a marchio Coop. Un “luna park” in cui imparare, ricordare e divertirsi. Con tanta allegria e un pizzico di sana nostalgia. Settant’anni e sentirli eccome! Talmente tanto da potersi anche permettere di ironizzarci sopra, con una festosa mostra tutta da vedere, e scoprire, visitabile a ingresso libero fino al prossimo 13 gennaio alla Triennale di Milano (Palazzo dell’Arte, viale Alemagna 6).
Settant’anni dei prodotti a marchio Coop
Si chiama “Coop 70 Valori in scatola” ed è un’originale iniziativa, curata da Giulio Iacchetti e France-
sca Picchi, con allestimento di Matteo Ragni e contributo grafico di Leonardo Sonnoli, volta a mettere in mostra i primi 70 anni dello storico marchio di distribuzione cooperativa dando voce ai veri protagonisti: i prodotti. Una mostra non solo da vedere ma con cui interagire, un’esperienza totale e immersiva (e non è una metafora: nelle grandi bottiglie d’olio ci si può proprio immergere…): immagini, informazioni, esperienze dirette e multimediali, per scoprire la storia di Coop, i valori della cooperazione ma anche il legame con la vita quotidiana, i soci, gli impegni rivolti all’educazione al consumo consapevole e al futuro. La mostra svela inoltre i meccanismi complessi sottesi a un semplice atto d’acquisto, come anche le dimensioni e l’intreccio di reti, addetti e merci che sono dietro alla quotidianità del consumo.
La magia del sette
Il “sette” è un numero ricorrente in questa mostra: settanta gli anni celebrati, sette le stazioni in cui si articola il percorso, che ha come filo conduttore quello dei valori della cooperazione a partire dalla nostra quotidianità, che possiamo davvero toccare con mano rivivendola… in scala 1:1. Si spiega così la presenza delle enormi scatole di spaghetti, delle lattine di pomodoro o bottiglie d’olio a grandezza naturale. Un percorso parallelo fa luce sugli sviluppi del marchio grafico, con loghi e immagini coordinate da due grandi maestri come Albe Steiner, che negli Anni 60 elaborò il logotipo e l’immagine dei primi punti vendita, e il grande Bob Noorda, papà del marchio definitivo che oggi conosciamo, e che risale al 1985.
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29 DICEMBRE 2018