3 minute read

Visite fiscali: se il medico bussa due volte

40

novembre 2017

visite fiscali: se il medico bussa due volte

Giro di vite del Governo sull’assenteismo lavorativo: dal 1° settembre è stato attivato, ai sensi degli articoli 18 e 22 del Decreto legislativo n. 75 del 27 maggio 2017, il Polo Unico per le visite mediche di Controllo gestito dall’Inps. Fra le principali novità, la possibilità per il medico fiscale di passare anche due volte nella stessa giornata.

Visite fiscali, possibile il bis nella stessa giornata, e stretta anche sui weekend. Prosegue l’impegno dell’Esecutivo contro l’assenteismo, un problema ancora in parte irrisolto anche nel nostro settore.

Un contrappello per controllare i “furbetti”

Il medico fiscale bussa due volte alla porta del lavoratore assente nel medesimo giorno? Una cosa fino a ieri mai vista, ma che dal 1° settembre è possibile in virtù dell’istituzione del Polo unico per le visite mediche di controllo, presentato a Roma il 31 agosto e pienamente operativo dal 1° settembre, in attuazione del decreto legislativo 27 maggio 2017, n. 75. Una sorta di contrappello per verificare se, effettivamente, il lavoratore è assente dall’impiego per un motivo valido o sta semplicemente “facendo il furbetto”.

Il nuovo polo Inps Il nuovo Polo, gestito dall’Inps, rientra tra le misure che il Governo sta prendendo al fine di contrastare il fenome-

di Antonio Bagnati

no dell’assenteismo, che si sta rivelando in molti casi una vera e propria piaga non solo nel settore pubblico (tutti ricordano il caso dei famosi furbetti del cartellino e molti altri simili), ma anche in quello privato: le imprese di pulizie/ servizi integrati/ multiservizi, un settore ad altissimo contenuto di manodopera, ne sanno purtroppo più di qualcosa, tanto che il nodo dell’assenteismo risulta puntualmente uno degli ostacoli più duri da affrontare ad ogni tornata contrattuale. Ciò comporta l’attribuzione all’Istituto della competenza esclusiva ad effettuare visite mediche di controllo (VMC) sia su richiesta dei datori di lavoro, sia d’ufficio. Molte le novità del Decreto 75 Il suddetto decreto prevede anche la revisione della disciplina del rapporto tra Inps e medici di medicina fiscale, da regolamentare mediante apposite convenzioni, da stipularsi tra l’Inps e le organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative, sulla base di un Atto di indirizzo adottato con apposito decreto ministeriale. Inoltre, dispone che, “con un apposito ulteriore decreto ministeriale, si proceda all’armonizzazione della disciplina dei settori pubblico e privato in materia di fasce orarie di reperibilità, nonché alla definizione delle modalità per lo svolgimento degli accertamenti medico legali”.

Star male si può ma

approfittarne è diabolico!

Ora, se da una parte dev’essere rigorosamente tutelato il sacrosanto dirit-

to a non sentirsi bene, dall’altro, anche per una ragione economica oltre che etica, i controlli devono essere orientati a smascherare chi fa il furbo, assentandosi dal lavoro per motivi che nulla hanno a che fare con i casi previsti dalla legge o, ancor peggio, per svolgere “sottobanco” altri lavoretti in nero.

Attenzione soprattutto a feste e weekend Tra le novità più rilevanti troviamo quelle riguardanti la particolare attenzione per le giornate a ridosso di weekend e festività, con il medico chiamato a passare due volte in casa dell’assente per verificarne l’effettiva permanenza in casa. Si attende comunque un decreto più preciso sulle fasce orarie.

Visite mediche di controllo per i casi di infortunio sul lavoro e malattia professionale L’Istituto precisa poi, relativamente alle visite mediche di controllo: “Pur considerando l’attribuzione esclusiva all’Inps della competenza in materia di visite mediche di controllo sullo stato di salute dei lavoratori, l’Istituto ritiene di non poter procedere ad effettuare accertamenti domiciliari medico legali richiesti dai datori di lavoro per i casi di infortunio sul lavoro e malattia professionale, in quanto – alla luce del disposto di cui all’art. 12 della legge n° 67/1988 in tema di competenze esclusive dell’Inail – non può interferire con il procedimento di valutazione medico-giuridica di tali tipologie di “eventi”. Eventuali VMC (visite mediche di controllo) che i datori di lavoro (pubblici o privati) dovessero chiedere per i propri dipendenti per i quali sia in corso l’istruttoria per il riconoscimento dell’infortunio sul lavoro/malattia professionale non possono essere disposte, salvo intervengano diverse interpretazioni ed indicazioni da parte dei Ministeri competenti. Nel caso in cui la sussistenza di un’istruttoria per il riconoscimento di infortunio sul lavoro/malattia professionale dovesse emergere in sede di accesso del medico di controllo al domicilio del lavoratore, il medico non dovrà procedere alla visita di controllo, ma redigere verbale ove venga evidenziata tale circostanza. Tuttavia, per l’accesso al domicilio del lavoratore, al datore di lavoro che non rientri nell’ambito del Polo Unico andrà comunque richiesto il rimborso con emissione di fattura”.

41

novembre 2017

This article is from: